2008-09-08

Insalata greca

Continuano i miei esperimenti forzati di cucina fredda. Per fortuna le temperature sono dalla nostra, oggi superiamo i 40° ed in ogni caso anche chi avrebbe la possibilità di cucinare fugge i fornelli a gambe levate.
Avevo promesso di cimentarmi con qualcosa di greco e invece della Moussaka che tutti aspettavate eccomi qua con una fresca e semplice insalata greca. Ora se qualche lettore greco avrà da contestare non oso oppormi perchè in effetti questa è solo la mia personale versione di quello che ho visto più spesso nei giorni passati sulle tavole delle trattorie greche. Quel che è certo è che se i pomodori non sono quelli di Santorini e l'olio è quello calabrese, le olive sono proprio le Kalamata di Corfù e la Feta è proprio made in Grecia.

Ingredienti per 2:
2 pomodori da insalata
1 cetriolo
mezza cipolla
80-100 g di olive Kalamata
mezza fetta di feta
olio extravergine d'oliva
origano e sale

Peliamo e tagliamo a fettine il cetriolo, condiamolo con sale ed olio e lasciamolo riposare. Intanto laviamo e tagliamo a spicchi i pomodori disponendoli sul fondo di un piatto, sistemiamo sopra la cipolla tagliata a rondelle sottili. Saliamo leggermente ed irroriamo con un pò d'olio. Poi versiamo al centro del piatto le olive amalgamamiamo coi cetrioli e condiamo con l'origano e un pò d'olio. Uniamo alla fine la feta sbriciolata, ancora un filo d'olio ed un pò di origano e via in tavola.

Insalata greca

Continuano i miei esperimenti forzati di cucina fredda. Per fortuna le temperature sono dalla nostra, oggi superiamo i 40° ed in ogni caso anche chi avrebbe la possibilità di cucinare fugge i fornelli a gambe levate.
Avevo promesso di cimentarmi con qualcosa di greco e invece della Moussaka che tutti aspettavate eccomi qua con una fresca e semplice insalata greca. Ora se qualche lettore greco avrà da contestare non oso oppormi perchè in effetti questa è solo la mia personale versione di quello che ho visto più spesso nei giorni passati sulle tavole delle trattorie greche. Quel che è certo è che se i pomodori non sono quelli di Santorini e l'olio è quello calabrese, le olive sono proprio le Kalamata di Corfù e la Feta è proprio made in Grecia.

Ingredienti per 2:
2 pomodori da insalata
1 cetriolo
mezza cipolla
80-100 g di olive Kalamata
mezza fetta di feta
olio extravergine d'oliva
origano e sale

Peliamo e tagliamo a fettine il cetriolo, condiamolo con sale ed olio e lasciamolo riposare. Intanto laviamo e tagliamo a spicchi i pomodori disponendoli sul fondo di un piatto, sistemiamo sopra la cipolla tagliata a rondelle sottili. Saliamo leggermente ed irroriamo con un pò d'olio. Poi versiamo al centro del piatto le olive amalgamamiamo coi cetrioli e condiamo con l'origano e un pò d'olio. Uniamo alla fine la feta sbriciolata, ancora un filo d'olio ed un pò di origano e via in tavola.

2008-09-05

Un pò di fatti miei ed un primo veloce



Allora chi voleva vedere le foto del matrimonio è parzialmente accontentato, non sono un granchè (e mio cognato non me ne voglia) ma almeno rendono l'idea, quella mongolfiera bianca col sorriso da ebete sono io e la personcina distinta in blu è proprio il mio maritino.
Ora bando ai miei fatti personali e tornando all'arte culinaria vi lascio la ricetta di un veloce e gustoso primo, quasi tutto a freddo, si lo so che il gas manca a me e non a voi, però si sa mai...visto che il tempo manca invece a tutti.
La crema di peperoni è la stessa degli Involtini di melanzana e ricotta questa volta però l'ho usata per condire la pasta arricchendola con dadini di pancetta affumicata e ricotta salata di pecora.

Rigatoni alla crema di peperoni



Ingredienti per 4 persone:

350 g di Rigatoni
1 peperone giallo
1 pezzetto di cipolla
olio etravergine d'oliva q.b.
sale
pancetta affumicata a dadini 80 g
ricotta salata di pecora

Arrostiamo il peperone sulla fiamma viva, poi laviamolo sotto l'acqua corrente in modo da eliminare la pelle, tagliamolo a piccoli pezzi dopo aver tolto semi e picciolo e saltiamo la polpa in padella con olio e cipolla. Regoliamo di sale e poi frulliamo con dell'altro olio, in modo da ottenere una crema gialla omogenea.
Intanto lessiamo la pasta e rosoliamo, in un padellino appena velato d'olio, la pancetta. Quando la pasta è pronta versiamola nella padella con la pancetta rosolata, uniamo la crema di peperone e completiamo con la ricotta grattugiata grossolanamente.

Un pò di fatti miei ed un primo veloce



Allora chi voleva vedere le foto del matrimonio è parzialmente accontentato, non sono un granchè (e mio cognato non me ne voglia) ma almeno rendono l'idea, quella mongolfiera bianca col sorriso da ebete sono io e la personcina distinta in blu è proprio il mio maritino.
Ora bando ai miei fatti personali e tornando all'arte culinaria vi lascio la ricetta di un veloce e gustoso primo, quasi tutto a freddo, si lo so che il gas manca a me e non a voi, però si sa mai...visto che il tempo manca invece a tutti.
La crema di peperoni è la stessa degli Involtini di melanzana e ricotta questa volta però l'ho usata per condire la pasta arricchendola con dadini di pancetta affumicata e ricotta salata di pecora.

Rigatoni alla crema di peperoni



Ingredienti per 4 persone:

350 g di Rigatoni
1 peperone giallo
1 pezzetto di cipolla
olio etravergine d'oliva q.b.
sale
pancetta affumicata a dadini 80 g
ricotta salata di pecora

Arrostiamo il peperone sulla fiamma viva, poi laviamolo sotto l'acqua corrente in modo da eliminare la pelle, tagliamolo a piccoli pezzi dopo aver tolto semi e picciolo e saltiamo la polpa in padella con olio e cipolla. Regoliamo di sale e poi frulliamo con dell'altro olio, in modo da ottenere una crema gialla omogenea.
Intanto lessiamo la pasta e rosoliamo, in un padellino appena velato d'olio, la pancetta. Quando la pasta è pronta versiamola nella padella con la pancetta rosolata, uniamo la crema di peperone e completiamo con la ricotta grattugiata grossolanamente.

2008-09-03

Kranz al cedro

Se non state rientrando da una crociera e non avete, quindi, chili di troppo da smaltire come la sottoscritta, potete permettervi una bella fetta di questa golosa brioche. E’ una delle mie preferite perché la morbidezza dell’impasto è racchiusa nella croccantezza della sfoglia e lo zucchero è, in effetti, solo un accenno, tanto che è ottima servita con della confettura di albicocche scaldata e leggermente allungata con un po’ di Rum oppure distesa su un letto di crema inglese. Una vera goduria ma per stavolta passo il turno e dedico il mio Kranz integralmente a voi.
Ingredienti:
1 rotolo di pasta sfoglia rettangolare
330 g di farina
12 g di lievito di birra fresco
50 g di burro
50 g di zucchero
2 uova
50 g di uvetta sultanina
40 g di cedro candito
Rum
1 cucchiaiata di latte
zucchero a granella
Sciogliamo il lievito in mezzo bicchiere (100 ml c.a.) di acqua tiepida con mezzo cucchiaino di zucchero, mescoliamo e lasciamo riposare per 15 minuti. Versiamo il liquido in una ciotola, aggiungiamo 100 g di farina, mescoliamo e lasciamo riposare un’ora.
Disponiamo sulla spianatoia la restante farina. Nell’incavo mettiamo il burro ammorbidito, lo zucchero restante, un uovo e il composto lievitato. Impastiamo fino ad ottenere un composto omogeneo. Copriamo e lasciamo lievitare per almeno un’altra ora. Mettiamo intanto ad ammollare l’uvetta col rum.
Srotoliamo la pasta sfoglia e dividiamola a metà nel senso della lunghezza. Lavoriamo la pasta lievitata sulla spianatoia infarinata e diamole la forma di un pezzo di sfoglia, con uno spessore di circa il doppio.
Disponiamo una delle sfoglie su una placca da forno rivestita con l’apposita carta, spennelliamola con l’uovo restante mescolato col latte, cospargiamola con metà uvetta e metà canditi. Copriamo con la pasta lievitata, spennelliamo anche questa con l’uovo , mettiamo sopra l’uvetta e il cedro restanti e poi copriamo con l’altra sfoglia. Comprimiamo bene, e poi torciamo a vite (a piacere) le due estremità del dolce . Spennelliamo con l’uovo e cospargiamo con la granella di zucchero. Inforniamo a 200° per 40 minuti circa e comunque finché risulterà ben dorato. L’operazione di “avvitamento” rende il dolce più bello a vedersi ma la cottura della sfoglia che resta all’interno è meno uniforme per cui io lo lascio disteso.

Kranz al cedro

Se non state rientrando da una crociera e non avete, quindi, chili di troppo da smaltire come la sottoscritta, potete permettervi una bella fetta di questa golosa brioche. E’ una delle mie preferite perché la morbidezza dell’impasto è racchiusa nella croccantezza della sfoglia e lo zucchero è, in effetti, solo un accenno, tanto che è ottima servita con della confettura di albicocche scaldata e leggermente allungata con un po’ di Rum oppure distesa su un letto di crema inglese. Una vera goduria ma per stavolta passo il turno e dedico il mio Kranz integralmente a voi.
Ingredienti:
1 rotolo di pasta sfoglia rettangolare
330 g di farina
12 g di lievito di birra fresco
50 g di burro
50 g di zucchero
2 uova
50 g di uvetta sultanina
40 g di cedro candito
Rum
1 cucchiaiata di latte
zucchero a granella
Sciogliamo il lievito in mezzo bicchiere (100 ml c.a.) di acqua tiepida con mezzo cucchiaino di zucchero, mescoliamo e lasciamo riposare per 15 minuti. Versiamo il liquido in una ciotola, aggiungiamo 100 g di farina, mescoliamo e lasciamo riposare un’ora.
Disponiamo sulla spianatoia la restante farina. Nell’incavo mettiamo il burro ammorbidito, lo zucchero restante, un uovo e il composto lievitato. Impastiamo fino ad ottenere un composto omogeneo. Copriamo e lasciamo lievitare per almeno un’altra ora. Mettiamo intanto ad ammollare l’uvetta col rum.
Srotoliamo la pasta sfoglia e dividiamola a metà nel senso della lunghezza. Lavoriamo la pasta lievitata sulla spianatoia infarinata e diamole la forma di un pezzo di sfoglia, con uno spessore di circa il doppio.
Disponiamo una delle sfoglie su una placca da forno rivestita con l’apposita carta, spennelliamola con l’uovo restante mescolato col latte, cospargiamola con metà uvetta e metà canditi. Copriamo con la pasta lievitata, spennelliamo anche questa con l’uovo , mettiamo sopra l’uvetta e il cedro restanti e poi copriamo con l’altra sfoglia. Comprimiamo bene, e poi torciamo a vite (a piacere) le due estremità del dolce . Spennelliamo con l’uovo e cospargiamo con la granella di zucchero. Inforniamo a 200° per 40 minuti circa e comunque finché risulterà ben dorato. L’operazione di “avvitamento” rende il dolce più bello a vedersi ma la cottura della sfoglia che resta all’interno è meno uniforme per cui io lo lascio disteso.

2008-09-02

Finalmente a casa...

Settembre è arrivato ed io sono appena rientrata dal mio viaggio di nozze, una rilassante crociera nelle isole greche.
Ringrazio con affetto tutti quelli che mi hanno lasciato gli auguri e vi chiedo di pazientare ancora un poco per una foto del matrimonio perchè devo recuperarle presso qualche amico o parente presente, dacchè la mia macchinetta quel giorno stava già in valigia pronta per nuovi panorami.
Intanto vi lascio una foto che mi ritrae insieme al mio neo marito nella nostra sosta sull'isola di Santorini, quello alle spalle è lo stupendo villaggio di Oia. Se mi trovate ingrassata non datemene colpa sulle navi da crociera Costa non si fa altro che mangiare...ciò nonostante, pensando ai miei lettori (bella scusa eh!), ho trovato la forza di acquistare qualche leccornia ellenica, presto allora posterò qualche mio nuovo esperimento, sempre che la ENIGAS decida di allacciarmelo finalmente questo benedetto gas, anzi avrei pensato anche di promuovere una petizione per questa povera food blogger priva di fornelli...che ne dite firmereste per la mia causa??? In caso contrario dovrete accontenatrvi di ricette che non richiedono cottura oppure, alla meglio, di roba cotta in forno, che almeno quello è elettrico.
Un bacio a tutti ed a prestissimo dalla vostra Cocò.

Finalmente a casa...

Settembre è arrivato ed io sono appena rientrata dal mio viaggio di nozze, una rilassante crociera nelle isole greche.
Ringrazio con affetto tutti quelli che mi hanno lasciato gli auguri e vi chiedo di pazientare ancora un poco per una foto del matrimonio perchè devo recuperarle presso qualche amico o parente presente, dacchè la mia macchinetta quel giorno stava già in valigia pronta per nuovi panorami.
Intanto vi lascio una foto che mi ritrae insieme al mio neo marito nella nostra sosta sull'isola di Santorini, quello alle spalle è lo stupendo villaggio di Oia. Se mi trovate ingrassata non datemene colpa sulle navi da crociera Costa non si fa altro che mangiare...ciò nonostante, pensando ai miei lettori (bella scusa eh!), ho trovato la forza di acquistare qualche leccornia ellenica, presto allora posterò qualche mio nuovo esperimento, sempre che la ENIGAS decida di allacciarmelo finalmente questo benedetto gas, anzi avrei pensato anche di promuovere una petizione per questa povera food blogger priva di fornelli...che ne dite firmereste per la mia causa??? In caso contrario dovrete accontenatrvi di ricette che non richiedono cottura oppure, alla meglio, di roba cotta in forno, che almeno quello è elettrico.
Un bacio a tutti ed a prestissimo dalla vostra Cocò.

2008-08-21

Un consiglio di lettura in attesa che...

A meno due dal grande giorno vi saluto per un pò (due settimane circa) e, se chicche da gustare non posso lasciarvi dati i miei recenti e pressanti impegni, vi lascio almeno un consiglio di lettura che con le sue 424 pagine vi terrà impegnati durante la mia assenza.

Si chiama Italianissimo ed è stato scritto da Carla Bardi il nuovo nato della casa editrice Briolibri. Raccoglie oltre 600 ricette della tradizione culinaria italiana. Un libro da sfogliare, leggere e gustare, adatto anche ai meno esperti che, grazie a questo volume, potranno imparare i segreti della grande cucina regionale italiana.
Delle tante ricette contenute nel volume ho già individuato qualche buona cosina da provare ed al ritorno dal viaggio di nozze prometto di farvene partecipi, intanto Buona lettura a tutti ed a presto.

Un consiglio di lettura in attesa che...

A meno due dal grande giorno vi saluto per un pò (due settimane circa) e, se chicche da gustare non posso lasciarvi dati i miei recenti e pressanti impegni, vi lascio almeno un consiglio di lettura che con le sue 424 pagine vi terrà impegnati durante la mia assenza.

Si chiama Italianissimo ed è stato scritto da Carla Bardi il nuovo nato della casa editrice Briolibri. Raccoglie oltre 600 ricette della tradizione culinaria italiana. Un libro da sfogliare, leggere e gustare, adatto anche ai meno esperti che, grazie a questo volume, potranno imparare i segreti della grande cucina regionale italiana.
Delle tante ricette contenute nel volume ho già individuato qualche buona cosina da provare ed al ritorno dal viaggio di nozze prometto di farvene partecipi, intanto Buona lettura a tutti ed a presto.

2008-08-14

Mozzarelle ripiene al Patè di Ricciola con biscottini al finocchio

Ed è arrivato anche Ferragosto! Prima di lasciarvi per le vacanze vorrei ancora condividere con voi qualche fresca ricetta, non ho fatto in tempo scriverla ieri ma considerato che si tratta di una preparazione che non richiede molto lavoro ve la scrivo stasera, si sa mai che qualche indeciso stia navigando in cerca di fresche idee per il pranzo di domani!!!
Ovvio che l'indeciso dovrebbe avere in casa almeno la materia prima ma, qualora non l'avesse, può sempre sfruttare l'idea della mozzarella ripiena con altri ingredienti, anche con una semplice insalatina di pomodori e tonno o con un ripieno a base di pesto come nel blog di Grazia. Per me è stato veramente semplice ottenere un ottimo risultato dal momento che ho utilizzato un prodotto eccellente che mi ha facilitato il compito, ovvero il Patè di Ricciola Campisi della bottega Esperya.
Che i prodotti Campisi fossero buoni lo sapevo già, avendone assaggiato altri, ma che il Patè di Ricciola fosse tanto gustoso e saporito non potevo immaginarlo. Sarà merito del pesce buono (siciliano), della lavorazione artigianale, dei capperi, dell'aglio o del peperoncino ma quel che è certo l'avrei mangiato a cucchiaiate se non averssi avuto altre cinque persone a tavola che aspettavano di mangiare. Ho accompagnato il piatto con dei biscottini salati di sfoglia che ho guarnito con profumati semi di finocchio.
Le dosi sono appunto per sei persone:
6 fior di latte da 125 g
1 vasetto di Patè di Ricciola Campisi
olio extravergine d'oliva
1 rotolo di pasta sfoglia 250 g
1 tuorlo
2 cucchiai di latte
semi di finocchio
rucola o altra verdura per decorare
Tagliamo la calotta alle mozzarelle e, dopo averle intagliate a 7-8 millimetri dal bordo, scaviamone l'interno di modo che restino cave. Frulliamo l'interno delle mozzarelle con il patè di pesce ed aggiungiamo, se occorre, un pò d'olio. Farciamo col composto le mozzarelle e copriamole con le calottine tenute da parte. Intanto ricaviamo dalla sfoglia delle formine a nostro piacere, lunette pesciolini etc., pennelliamole con il tuorlo sbattuto col latte e guarniamole coi semi di finocchio, inforniamo fino a doratura. Serviamo con le mozzarelle farcite e decoriamo il piatto con dellla rucola ed un filo d'olio.

Mozzarelle ripiene al Patè di Ricciola con biscottini al finocchio

Ed è arrivato anche Ferragosto! Prima di lasciarvi per le vacanze vorrei ancora condividere con voi qualche fresca ricetta, non ho fatto in tempo scriverla ieri ma considerato che si tratta di una preparazione che non richiede molto lavoro ve la scrivo stasera, si sa mai che qualche indeciso stia navigando in cerca di fresche idee per il pranzo di domani!!!
Ovvio che l'indeciso dovrebbe avere in casa almeno la materia prima ma, qualora non l'avesse, può sempre sfruttare l'idea della mozzarella ripiena con altri ingredienti, anche con una semplice insalatina di pomodori e tonno o con un ripieno a base di pesto come nel blog di Grazia. Per me è stato veramente semplice ottenere un ottimo risultato dal momento che ho utilizzato un prodotto eccellente che mi ha facilitato il compito, ovvero il Patè di Ricciola Campisi della bottega Esperya.
Che i prodotti Campisi fossero buoni lo sapevo già, avendone assaggiato altri, ma che il Patè di Ricciola fosse tanto gustoso e saporito non potevo immaginarlo. Sarà merito del pesce buono (siciliano), della lavorazione artigianale, dei capperi, dell'aglio o del peperoncino ma quel che è certo l'avrei mangiato a cucchiaiate se non averssi avuto altre cinque persone a tavola che aspettavano di mangiare. Ho accompagnato il piatto con dei biscottini salati di sfoglia che ho guarnito con profumati semi di finocchio.
Le dosi sono appunto per sei persone:
6 fior di latte da 125 g
1 vasetto di Patè di Ricciola Campisi
olio extravergine d'oliva
1 rotolo di pasta sfoglia 250 g
1 tuorlo
2 cucchiai di latte
semi di finocchio
rucola o altra verdura per decorare
Tagliamo la calotta alle mozzarelle e, dopo averle intagliate a 7-8 millimetri dal bordo, scaviamone l'interno di modo che restino cave. Frulliamo l'interno delle mozzarelle con il patè di pesce ed aggiungiamo, se occorre, un pò d'olio. Farciamo col composto le mozzarelle e copriamole con le calottine tenute da parte. Intanto ricaviamo dalla sfoglia delle formine a nostro piacere, lunette pesciolini etc., pennelliamole con il tuorlo sbattuto col latte e guarniamole coi semi di finocchio, inforniamo fino a doratura. Serviamo con le mozzarelle farcite e decoriamo il piatto con dellla rucola ed un filo d'olio.

2008-08-07

Diplomatici

Si è vero, avete ragione. Cocò non voleva ammetterlo ma i preparativi per le nozze imminenti la stanno tenendo un pò lontana dal suo amato blog.
Però ragazzi quante cose che ho in mente di fare e quante novità porterà il rientro dalle vacanze! La mia nuova cucina è solo in attesa di me, i libri e le adorate riviste hanno iniziato a trasferirsi, gli utensili più cari sono stati già collocati nelle loro nuove postazioni, gli arnesi più datati sono stati sostituiti da altri lucidi e sfavillanti, la domanda per l'installazione del metano è già partita e tra qualche giorno aspettiamo soltanto il via. Insomma tutto, ma proprio tutto, è stato predisposto per la nuova fase della mia vita ed io fremo ormai dalla voglia di trasferirmi.
Intanto qualcosina di buono si continua a preparare qui nella mia "vecchia" dimora ed a volte quel che manca è solo il tempo di scrivere.
Vi lascio la ricetta dei miei diplomatici, un dolce di quelli che o si amano o si odiano e che io personalmente adoro mangiare in solitudine per via della sfoglia e dello zucchero a velo che in pubblico rischiano di farci fare pessime figure.
INGREDIENTI
per il pan di spagna:
4 uova
150 g di zucchero
150 g di farina 00
vaniglia
per la crema:
4 tuorli
1/2 l di latte intero
4 cucchiai di maizena
8 cucchiai di zucchero
1/2 stecca di vaniglia
per completare:
Alkermes
2 rotoli di pasta sfoglia
gocce di cioccolato fondente
zucchero a velo
Cuociamo in forno la pasta sfoglia dopo averla pennellata di acqua, cosparsa di zucchero e bucherellata con la forchetta.
Prepariamo il pan di spagna montando a lungo le uova con lo zucchero ed unendo alla fine la farina e qualche goccia di aroma vaniglia. Versiamo in teglia e cuociamo nel forno già caldo per circa mezz'ora, finchè comunque risulterà dorato ed asciutto, sformiamo e lasciamo a raffreddare su una gratella.
Prepariamo la crema: montiamo i tuorli con lo zucchero, uniamo la maizena e poi il latte bollente. Poniamo sul fuoco a fiamma medio-bassa e lasciamo addensare mescolando, poi copriamo con la pellicola a contatto e lasciamo raffreddare.
Disponiamo su un piatto una delle due sfoglie preparate, stendiamo sopra metà della crema e cospargiamo con gocce di cioccolato. Poi copriamo con delle fette di pan di spagna di pari spessore 2 cm circa. Bagnamo con l'Alchermes appena allungato con acqua e poi con la restante crema. Cospargiamo ancora di cioccolato e infine copriamo con l'altra sfoglia. Al momento di servire decoriamo con abbondante zucchero a velo e tagliamo a quadrotti.