2012-06-22

Salame di pollo e mortadella con fagiolini all'aglio menta e aceto balsamico

Vassoio, runner e tovagliolo Impronte verde di Wald
Arriva l'estate e cambia il nostro modo di mangiare, i legumi sono sani e ormai tornati di gran moda consigliati da nutrizionisti e dietologi però d'estate si tende normalmente a consumare meno fagioli, lenticchie e compagni perché abbiamo l'impressione che il meglio di sè lo diano proprio nelle calde zuppe invernali. Ora è arrivato il momento di dimenticare tutto ciò e di capire qualcosa in più dell'universo legumi, e non a caso vi do questo consiglio in apertura a un post che apparentemente pare non c'entri niente coi legumi. I fagiolini nonostante il loro nome sono da molti (e da me stessa fino a poco tempo fa) considerati degli ortaggi e dal punto di vista nutrizionale sono degli ortaggi, ricchi di viatamine A e C, di fibre e sali minerali, composti al 90% di acqua sono più leggeri dei fagioli ma sono dei fagioli raccolti a maturazione non completa sono anche detti fagioli mangiatutto perché si consumano con il baccello.
L'ideale da consumare nel periodo estivo ma per non limitarsi durante la bella stagione al consumo di fagiolini e taccole occorre saperne un po' di più sul mondo dei legumi e sui loro moderni utlizzi.  Il libro dei legumi di Donatella Nicolò edito da Ponte alle Grazie nella collana Il lettore Goloso ci porta a conoscere ogni varietà di legumi, ce ne racconta la storia e illustra le qualità organolettiche, ci guida nell'acquisto e soprattuttto non ci lascia una volta giunti in cucina fornendoci, come recita il sottotitolo, "ricette moderne per antichi sapori". Le centotrenta ricette del libro sono raggruppate per tipologia di portata e per stagione ed ovviamente, in linea coi tempi, non mancano le ricette vegetariane. Si parla di legumi noti e molto utilizzati ma anche di legumi meno noti e da riscoprire come lupini e carrube e se ne parla esaltando appieno ogni loro lato nascosto. L'ntento dell'autrice, egregiamente raggiunto, è di "trasformare questi preziosi ingredienti in qualcosa di più «attraente»".
Nel libro ho trovato questa variante alla mia solita insalata di fagiolini che condivo con aglio olio e aceto balsamico, anche l'autrice del libro li condisce così ma aggiunge una nota fresca di foglioline di menta. Ho trovato l'abbinamento gradevole e perfetto per questo secondo di carne da consumare freddo.
Ingredienti per 4 persone:
450 g di petto di pollo
200 ml di panna liquida
2 albumi
sale e pepe
200 g di mortadella*
400 g di fagiolini
1 spicchio d'aglio
1 ciuffetto di foglioline di menta
aceto balsamico
olio etravergine d'oliva
Frullare la carne con la panna, gli albumi, un pizzico abbondante di sale e pepe nero. Versare il composto su un foglio di carta forno e distribuirvi sopra la mortadella a cubetti, richiudere l'impasto sulla mortadella ed avvolgere la carta formando un salame, chiudere bene le estremità e avvolgere il tutto in un foglio di pellicola. Lessare il salame di pollo per 25 minuti circa in una pentola con acqua bollente. Lasciar bene raffreddare e poi affettare e disporre in un piatto da portata. Intanto pulire i fagiolini e lessarli in acqua bollente salata,  scolandoli al dente. Condirli con olio, uno o due cucchiai di aceto balsamico, aglio a pezzetti, sale e foglioline di menta. Lasciar insaporire l'insalata, eliminare gli odori e servirla con la carne fredda.

*Ho utilizzato la mortadella qualità Oro di Felsineo


Salame di pollo e mortadella con fagiolini all'aglio menta e aceto balsamico

Vassoio, runner e tovagliolo Impronte verde di Wald
Arriva l'estate e cambia il nostro modo di mangiare, i legumi sono sani e ormai tornati di gran moda consigliati da nutrizionisti e dietologi però d'estate si tende normalmente a consumare meno fagioli, lenticchie e compagni perché abbiamo l'impressione che il meglio di sè lo diano proprio nelle calde zuppe invernali. Ora è arrivato il momento di dimenticare tutto ciò e di capire qualcosa in più dell'universo legumi, e non a caso vi do questo consiglio in apertura a un post che apparentemente pare non c'entri niente coi legumi. I fagiolini nonostante il loro nome sono da molti (e da me stessa fino a poco tempo fa) considerati degli ortaggi e dal punto di vista nutrizionale sono degli ortaggi, ricchi di viatamine A e C, di fibre e sali minerali, composti al 90% di acqua sono più leggeri dei fagioli ma sono dei fagioli raccolti a maturazione non completa sono anche detti fagioli mangiatutto perché si consumano con il baccello.
L'ideale da consumare nel periodo estivo ma per non limitarsi durante la bella stagione al consumo di fagiolini e taccole occorre saperne un po' di più sul mondo dei legumi e sui loro moderni utlizzi.  Il libro dei legumi di Donatella Nicolò edito da Ponte alle Grazie nella collana Il lettore Goloso ci porta a conoscere ogni varietà di legumi, ce ne racconta la storia e illustra le qualità organolettiche, ci guida nell'acquisto e soprattuttto non ci lascia una volta giunti in cucina fornendoci, come recita il sottotitolo, "ricette moderne per antichi sapori". Le centotrenta ricette del libro sono raggruppate per tipologia di portata e per stagione ed ovviamente, in linea coi tempi, non mancano le ricette vegetariane. Si parla di legumi noti e molto utilizzati ma anche di legumi meno noti e da riscoprire come lupini e carrube e se ne parla esaltando appieno ogni loro lato nascosto. L'ntento dell'autrice, egregiamente raggiunto, è di "trasformare questi preziosi ingredienti in qualcosa di più «attraente»".
Nel libro ho trovato questa variante alla mia solita insalata di fagiolini che condivo con aglio olio e aceto balsamico, anche l'autrice del libro li condisce così ma aggiunge una nota fresca di foglioline di menta. Ho trovato l'abbinamento gradevole e perfetto per questo secondo di carne da consumare freddo.
Ingredienti per 4 persone:
450 g di petto di pollo
200 ml di panna liquida
2 albumi
sale e pepe
200 g di mortadella*
400 g di fagiolini
1 spicchio d'aglio
1 ciuffetto di foglioline di menta
aceto balsamico
olio etravergine d'oliva
Frullare la carne con la panna, gli albumi, un pizzico abbondante di sale e pepe nero. Versare il composto su un foglio di carta forno e distribuirvi sopra la mortadella a cubetti, richiudere l'impasto sulla mortadella ed avvolgere la carta formando un salame, chiudere bene le estremità e avvolgere il tutto in un foglio di pellicola. Lessare il salame di pollo per 25 minuti circa in una pentola con acqua bollente. Lasciar bene raffreddare e poi affettare e disporre in un piatto da portata. Intanto pulire i fagiolini e lessarli in acqua bollente salata,  scolandoli al dente. Condirli con olio, uno o due cucchiai di aceto balsamico, aglio a pezzetti, sale e foglioline di menta. Lasciar insaporire l'insalata, eliminare gli odori e servirla con la carne fredda.

*Ho utilizzato la mortadella qualità Oro di Felsineo


2012-06-19

Insalata di pasta con melone e prosciutto

Ciotoline finger food Atmosfera Italiana, Vassoio IVV, canovaccio Busatti
Mi hanno chiesto di patecipare ad un contest e ovviamente ho ceduto alla tentazione e accettato perché il titolo mi piaceva “RICETTE ESTIVE LEGGERE – PASTA INTEGRALE BENEDETTO CAVALIERI
IN ACCESSORI FINGER FOOD”.
La pasta Benedetto Cavalieri non ha bisogno di presentazioni e anche la nuova linea biologica di pasta integrale ha soddisfatto ogni mia aspettativa, si trattava solo di prepararne una ricetta estiva e leggera e presentarla poi carinamente nelle ciotoline finger food di Atmosfera Italiana non potevo tirami indietro.
Le idee non mi mancano certamente ma se non dovessero bastare c'è sempre il libro che Titti Pece ha dedicato proprio alla pasta di Benedetto Cavalieri, è uscito per Moscara Associati Edizioni e, sotto il titolo Di che pasta siamo fatti qui - Cavalieri di nasce, raccoglie le ricette di chef, cuochi e cuciniere salentine per l'archivio ricette del "Quoquo Galante" la collana di libri  che Titti Pece sta scrivendo per il Museo del Gusto di San Cesario di Lecce. Oltre alle ricette, alcune provenienti proprio da casa Cavalieri ,nel libro c'è un po' di storia e qualche aneddoto della storica famiglia del pastaio di Maglie che mise a punto la speciale trafila di bronzo e creò la ruota pazza.
Certo qualora non mi fosse bastato il libro di cui vi ho detto, senza andarmene in giro tra i numerossissimi volumi di casa, avrei potutto attingere da un altro dei nuovi arrivati Il mio libro dei primi piatti di Laura Ragoni, la foodwriter che noi frequentatori del web ben conosciamo ed amiamo, appena pubblicato da De Vecchi nella collana In cucina con Laura Rangoni. Il libro si occupa dei primi piatti a 360° e quindi include oltre la pasta anche il riso, le zuppe, le minestre, i soufflè, la polenta e così via ma già considerando la ricca sezione dedicata alla pasta avrei potuto proporre qualcosa di originale e leggero che strizzasse comunque l'occhio alla tradizione perché l'intento del libro è proprio quello di valorizzare i prodotti del territorio con leggerezza sfruttando al meglio gli ingredienti. E' un libro indispensabile anche per chi vuole avvicinarsi alla cucina della tradizione perché riporta più o meno tutte le più note ricette di primi tradizionali ma è scritto col tono amichevole tipico di Laura che con suggerimenti, consigli e piccoli trucchi ti accompagna nella realizzazione del piatto senza sprechi di tempo denaro e fatica.
Avrei potuto dicevo attingere qua e là ma si tratta di un contest e quindi ritengo che data un'occhiata a riviste e ricettari, bisogna far tesoro dei suggerimenti ma ideare qualcosa di originale davvero. Mi sono lasciata guidare dal mio frigorifero, ho aggiunto una nuova condizione al tema del contest (non voglio uscire  a comprare nulla vediamo che trovo nel frigo). Avevo dei freschi fagiolini, un melone retato, il mio prosciutto spagnolo sottovuoto e una fetta di ricotta salata del Caseificio Spadi Enzo, ho creato una golosa, leggera e gustosa insalata di penne integrali cui ho aggiunto verve con qualche goccia di tabasco e foglioline di sedano tritate.
Ingredienti per 4 persone:
180 g di penne integrali
150 g di fagiolini lessati
1 melone retato
150 g di paleta ibérica o prosciutto crudo
100 g di ricotta salata
olio extravergine d'oliva
1 ciuffetto di foglie di sedano
sale e pepe nero
tabasco
Lessare al dente la pasta in acqua bollente salata. Intanto tagliare in due il melone pulirlo dai semi e ricavarne tante palline con uno scavino. Raccogliere le palline di melone in una ciotola. Tagliare il prosciutto a pezzetti non troppo spessi e grossi, unirli al melone, aggiungere i fagiolini tagliati a tocchetti di due centimetri circa, salare, pepare, unire le foglie di sedano tritate finemente e olio extravergine d'oliva, aggiungere la pasta lessata e mescolare bene in ultimo unire la ricotta salata a scaglie. Se si desidera servire l'insalata in versione finger food. Si può condire la pasta con l'insalata di fagiolini e ricotta e servirla nelle ciotoline accompagnando con piccoli spiedini di melone (condito in precedenza con gli stessi condimenti dell'insalata) e prosciutto alternati tra loro.

Insalata di pasta con melone e prosciutto

Ciotoline finger food Atmosfera Italiana, Vassoio IVV, canovaccio Busatti
Mi hanno chiesto di patecipare ad un contest e ovviamente ho ceduto alla tentazione e accettato perché il titolo mi piaceva “RICETTE ESTIVE LEGGERE – PASTA INTEGRALE BENEDETTO CAVALIERI
IN ACCESSORI FINGER FOOD”.
La pasta Benedetto Cavalieri non ha bisogno di presentazioni e anche la nuova linea biologica di pasta integrale ha soddisfatto ogni mia aspettativa, si trattava solo di prepararne una ricetta estiva e leggera e presentarla poi carinamente nelle ciotoline finger food di Atmosfera Italiana non potevo tirami indietro.
Le idee non mi mancano certamente ma se non dovessero bastare c'è sempre il libro che Titti Pece ha dedicato proprio alla pasta di Benedetto Cavalieri, è uscito per Moscara Associati Edizioni e, sotto il titolo Di che pasta siamo fatti qui - Cavalieri di nasce, raccoglie le ricette di chef, cuochi e cuciniere salentine per l'archivio ricette del "Quoquo Galante" la collana di libri  che Titti Pece sta scrivendo per il Museo del Gusto di San Cesario di Lecce. Oltre alle ricette, alcune provenienti proprio da casa Cavalieri ,nel libro c'è un po' di storia e qualche aneddoto della storica famiglia del pastaio di Maglie che mise a punto la speciale trafila di bronzo e creò la ruota pazza.
Certo qualora non mi fosse bastato il libro di cui vi ho detto, senza andarmene in giro tra i numerossissimi volumi di casa, avrei potutto attingere da un altro dei nuovi arrivati Il mio libro dei primi piatti di Laura Ragoni, la foodwriter che noi frequentatori del web ben conosciamo ed amiamo, appena pubblicato da De Vecchi nella collana In cucina con Laura Rangoni. Il libro si occupa dei primi piatti a 360° e quindi include oltre la pasta anche il riso, le zuppe, le minestre, i soufflè, la polenta e così via ma già considerando la ricca sezione dedicata alla pasta avrei potuto proporre qualcosa di originale e leggero che strizzasse comunque l'occhio alla tradizione perché l'intento del libro è proprio quello di valorizzare i prodotti del territorio con leggerezza sfruttando al meglio gli ingredienti. E' un libro indispensabile anche per chi vuole avvicinarsi alla cucina della tradizione perché riporta più o meno tutte le più note ricette di primi tradizionali ma è scritto col tono amichevole tipico di Laura che con suggerimenti, consigli e piccoli trucchi ti accompagna nella realizzazione del piatto senza sprechi di tempo denaro e fatica.
Avrei potuto dicevo attingere qua e là ma si tratta di un contest e quindi ritengo che data un'occhiata a riviste e ricettari, bisogna far tesoro dei suggerimenti ma ideare qualcosa di originale davvero. Mi sono lasciata guidare dal mio frigorifero, ho aggiunto una nuova condizione al tema del contest (non voglio uscire  a comprare nulla vediamo che trovo nel frigo). Avevo dei freschi fagiolini, un melone retato, il mio prosciutto spagnolo sottovuoto e una fetta di ricotta salata del Caseificio Spadi Enzo, ho creato una golosa, leggera e gustosa insalata di penne integrali cui ho aggiunto verve con qualche goccia di tabasco e foglioline di sedano tritate.
Ingredienti per 4 persone:
180 g di penne integrali
150 g di fagiolini lessati
1 melone retato
150 g di paleta ibérica o prosciutto crudo
100 g di ricotta salata
olio extravergine d'oliva
1 ciuffetto di foglie di sedano
sale e pepe nero
tabasco
Lessare al dente la pasta in acqua bollente salata. Intanto tagliare in due il melone pulirlo dai semi e ricavarne tante palline con uno scavino. Raccogliere le palline di melone in una ciotola. Tagliare il prosciutto a pezzetti non troppo spessi e grossi, unirli al melone, aggiungere i fagiolini tagliati a tocchetti di due centimetri circa, salare, pepare, unire le foglie di sedano tritate finemente e olio extravergine d'oliva, aggiungere la pasta lessata e mescolare bene in ultimo unire la ricotta salata a scaglie. Se si desidera servire l'insalata in versione finger food. Si può condire la pasta con l'insalata di fagiolini e ricotta e servirla nelle ciotoline accompagnando con piccoli spiedini di melone (condito in precedenza con gli stessi condimenti dell'insalata) e prosciutto alternati tra loro.

2012-06-18

Acquisti golosi sul web

Ebbene si, la mia curiosità verso il cibo stavolta mi ha fatto varcare i confini, è stato più semplice ed economico del previsto o perché mi sono servita di Groupon per arrivare ad acquistare (ad un prezzo molto vantaggioso) un autentico prosciutto paleta ibérica.
Di Groupon mi aveva tanto parlato mio cognato, offrono voucher di sconto per l’acquisto di vari tipi di prodotti e servizi mi diceva, e così mi ero iscritta qualche mese fa. Ricevevo le offerte quotidianamente ma tentennavo ad acquistare, chissà se poi resto soddisfatta, chissà se i prodotti arrivano, ho resistito ma davanti al prosciutto di maiale nero spagnolo le mie reticenze sono crollate.
Ho acquistato e dopo qualche giorno il "gustoso violino" mi è stato consegnato. Che bontà ragazzi l'autentico prosciutto spagnolo dalla stagionatura lunga, profumato, gustoso e dal gusto pieno. Diciamo però che ho dovuto mettere alla prova le mie doti di macellaio mancato e la qualità dei miei coltelli Arcos per arrivare a gustare tutta la bontà del mio acquisto. E alla fine con i pezzi sparsi sul tavolo due erano le alternative o una grande festa o tirar fuori la mia V2040 FoodSaver e mettere sottovuoto il mio acquisto per degustarlo un po' alla volta.

Siccome il periodo è quel che è e arrivo a sera morta dalla stanchezza non mi sembrava la soluzione ideale dare una festa e così munita di rotolo sacchetti e macchina per sottovuoto ho optato per la seconda soluzione e devo dire che i nostri spuntini di mezzanotte a base di prosciutto e fresco melone sono diventati piuttosto frequenti.
Nel prossimo post vi proporrò anche una ricetta in cui impiego la paleta ibérica, tornate a trovarmi.

Acquisti golosi sul web

Ebbene si, la mia curiosità verso il cibo stavolta mi ha fatto varcare i confini, è stato più semplice ed economico del previsto o perché mi sono servita di Groupon per arrivare ad acquistare (ad un prezzo molto vantaggioso) un autentico prosciutto paleta ibérica.
Di Groupon mi aveva tanto parlato mio cognato, offrono voucher di sconto per l’acquisto di vari tipi di prodotti e servizi mi diceva, e così mi ero iscritta qualche mese fa. Ricevevo le offerte quotidianamente ma tentennavo ad acquistare, chissà se poi resto soddisfatta, chissà se i prodotti arrivano, ho resistito ma davanti al prosciutto di maiale nero spagnolo le mie reticenze sono crollate.
Ho acquistato e dopo qualche giorno il "gustoso violino" mi è stato consegnato. Che bontà ragazzi l'autentico prosciutto spagnolo dalla stagionatura lunga, profumato, gustoso e dal gusto pieno. Diciamo però che ho dovuto mettere alla prova le mie doti di macellaio mancato e la qualità dei miei coltelli Arcos per arrivare a gustare tutta la bontà del mio acquisto. E alla fine con i pezzi sparsi sul tavolo due erano le alternative o una grande festa o tirar fuori la mia V2040 FoodSaver e mettere sottovuoto il mio acquisto per degustarlo un po' alla volta.

Siccome il periodo è quel che è e arrivo a sera morta dalla stanchezza non mi sembrava la soluzione ideale dare una festa e così munita di rotolo sacchetti e macchina per sottovuoto ho optato per la seconda soluzione e devo dire che i nostri spuntini di mezzanotte a base di prosciutto e fresco melone sono diventati piuttosto frequenti.
Nel prossimo post vi proporrò anche una ricetta in cui impiego la paleta ibérica, tornate a trovarmi.

2012-06-15

Frollini alla liquirizia

Alzata Easy Life Design
Oggi un post veloce, ho preso una brutta congiuntivite e non posso stare molto davanti al monitor considerando che già ci ho passato la mattinata per lavoro, ma non posso nemmeno stare lontana dal blog per cui vi lascio al volo la ricetta dei frollini alla liquirizia, un gusto unico che si sposa alla perfezione con il cioccolato bianco nel quale li ho intinti per metà. Deliziosi e semplici da realizzare.
Ingredienti:
150 g di burro morbido
150 g di zucchero a velo vanigliato
1 cucchiaio di liquirizia in polvere
1 cucchiaino di lievito in polvere per dolci
2 uova
300 g di farina 00
200 g di cioccolato bianco
Lavorare bene il burro a crema, aggiungere la polvere di liquirizia, lo zucchero setacciato e le uova continuando a mescolare. Poi aggiungere la farina setacciata con il lievito ed amalgamare bene.
Una volta pronto l'impasto versarlo in una sacca a poche con bocchetta a stella.
Spremere il composto su una teglia rivestita di carta da forno formando dei bastoncini. Infornare a 180° per 10-12 minuti finchè prenderanno colore. Una volta raffeddati intingere i biscottini a metà nel cioccolato bianco fuso e lasciare asciugare prima di servire.
* Perfetta per questa ricetta la polvere di liquirizia Amarelli, ho utilizzato per i biscotti  il maxi sacco decoratore Pedrini, la farina impiegata per i biscotti è la farina per dolci e sfoglie di Molini Rosignoli, ideale per impasti a rapida lievitazione.

Frollini alla liquirizia

Alzata Easy Life Design
Oggi un post veloce, ho preso una brutta congiuntivite e non posso stare molto davanti al monitor considerando che già ci ho passato la mattinata per lavoro, ma non posso nemmeno stare lontana dal blog per cui vi lascio al volo la ricetta dei frollini alla liquirizia, un gusto unico che si sposa alla perfezione con il cioccolato bianco nel quale li ho intinti per metà. Deliziosi e semplici da realizzare.
Ingredienti:
150 g di burro morbido
150 g di zucchero a velo vanigliato
1 cucchiaio di liquirizia in polvere
1 cucchiaino di lievito in polvere per dolci
2 uova
300 g di farina 00
200 g di cioccolato bianco
Lavorare bene il burro a crema, aggiungere la polvere di liquirizia, lo zucchero setacciato e le uova continuando a mescolare. Poi aggiungere la farina setacciata con il lievito ed amalgamare bene.
Una volta pronto l'impasto versarlo in una sacca a poche con bocchetta a stella.
Spremere il composto su una teglia rivestita di carta da forno formando dei bastoncini. Infornare a 180° per 10-12 minuti finchè prenderanno colore. Una volta raffeddati intingere i biscottini a metà nel cioccolato bianco fuso e lasciare asciugare prima di servire.
* Perfetta per questa ricetta la polvere di liquirizia Amarelli, ho utilizzato per i biscotti  il maxi sacco decoratore Pedrini, la farina impiegata per i biscotti è la farina per dolci e sfoglie di Molini Rosignoli, ideale per impasti a rapida lievitazione.

2012-06-13

La pizza alla pera picciòla

Piatto pois e canovacci GreenGate
La pera picciòla è un frutto antico tipico del Monte Amiata anzi di quel limitato territorio
  che si estende dal comune di Abbadia San Salvatore (SI) al Vivo D'Orcia a circa 800 m s.l.m.
E' un frutto di cui fino a un paio di mesi fa ignoravo completamente l'esistenza ma che ho imparato a conocere grazie a un libro Pera picciòla Grande in cucina edito da Effigi a cura di Aurelio Visconti . Un libro la cui eleganza, cura e ricercatezza mi hanno folgorata. Ricette create nei ristoranti di quel territorio, splendidamente eseguite e presentate che mi hanno messo addosso la voglia di conoscere ed assaggiare questo piccolo frutto, particolare per forma, colore e consistenza. Ho appreso che la pera picciòla è un frutto immangiabile da crudo perché molto consistente e fibroso oltre che aspro e allappante, ma dopo la cottura ha sapore gradevole, particolare ed inconfondibile e mantiene un'adeguata consistenza, resiste alle alte temperature da forno e a tutte le manipolazioni.
La pera picciòla è utilizzabile in cucina in moltissime preparazioni poiché si conserva sciroppata ed ho scoperto che viene lavorata e trasformata da un'azienda del luogo la Lombardi & Visconti di Abbadia San Salvatore, che produce altre meravigliose squisitezze tipiche del Monte Amiata.
L'ho voluta provare la pera picciòla e me ne sono innamorata tanto da volerla anche inserire in Gente del Fud (pur ribadisco non essendo un prodotto della mia terra) e la pera picciòla mi ha ripagata con il suo formidabile gusto in questa meravigliosa pizza. Ho tratto ispirazione per la ricetta da una del libro realizzaa dalla Pizzeria Ponte del Prato di Abbadia San Salvatore che prevedeva una classica base di pasta per pizza, mozzarella, pecorino di Pienza, pera picciòla e gherigli di noce per completare.
 Io ho realizzato la mia speciale pizza utilizzando per l'impasto una miscela di farine di farro e grano saraceno e l'ho farcita con caciotta maremmana, pecorino affinato in grotta e pera picciòla.
Ingredienti:
500 g di miscela di farina di farro e grano saraceno
8 g di lievito di birra fresco
4 cucchiai di olio extravergine d'oliva
300 ml di acqua tiepida
caciotta maremmana
pecorino affinato in grotta
olio extravergine d'oliva
pera picciòla sciroppata
Preparare l'impasto mescolando la farina con il lievisto sciolto nell'acqua e l'olio. Lasciar lievitare l'impasto fino al raddoppio. Stenderlo in due capaci teglie distribuirvi sopra la caciotta a cubetti, scaglie di pecorino affinato in grotta, pere picciòle a fettine e un filo d'olio. Infornare alla massima temperatura per 15-20 minuti.
*La Miscela per pane di farro e grano saraceno è di Molino Spadoni, i formaggi utilizzati per la ricetta sono Il grotta e la Caciotta Altamaremma prodotti dal Caseificio Spadi Enzo

La pizza alla pera picciòla

Piatto pois e canovacci GreenGate
La pera picciòla è un frutto antico tipico del Monte Amiata anzi di quel limitato territorio
  che si estende dal comune di Abbadia San Salvatore (SI) al Vivo D'Orcia a circa 800 m s.l.m.
E' un frutto di cui fino a un paio di mesi fa ignoravo completamente l'esistenza ma che ho imparato a conocere grazie a un libro Pera picciòla Grande in cucina edito da Effigi a cura di Aurelio Visconti . Un libro la cui eleganza, cura e ricercatezza mi hanno folgorata. Ricette create nei ristoranti di quel territorio, splendidamente eseguite e presentate che mi hanno messo addosso la voglia di conoscere ed assaggiare questo piccolo frutto, particolare per forma, colore e consistenza. Ho appreso che la pera picciòla è un frutto immangiabile da crudo perché molto consistente e fibroso oltre che aspro e allappante, ma dopo la cottura ha sapore gradevole, particolare ed inconfondibile e mantiene un'adeguata consistenza, resiste alle alte temperature da forno e a tutte le manipolazioni.
La pera picciòla è utilizzabile in cucina in moltissime preparazioni poiché si conserva sciroppata ed ho scoperto che viene lavorata e trasformata da un'azienda del luogo la Lombardi & Visconti di Abbadia San Salvatore, che produce altre meravigliose squisitezze tipiche del Monte Amiata.
L'ho voluta provare la pera picciòla e me ne sono innamorata tanto da volerla anche inserire in Gente del Fud (pur ribadisco non essendo un prodotto della mia terra) e la pera picciòla mi ha ripagata con il suo formidabile gusto in questa meravigliosa pizza. Ho tratto ispirazione per la ricetta da una del libro realizzaa dalla Pizzeria Ponte del Prato di Abbadia San Salvatore che prevedeva una classica base di pasta per pizza, mozzarella, pecorino di Pienza, pera picciòla e gherigli di noce per completare.
 Io ho realizzato la mia speciale pizza utilizzando per l'impasto una miscela di farine di farro e grano saraceno e l'ho farcita con caciotta maremmana, pecorino affinato in grotta e pera picciòla.
Ingredienti:
500 g di miscela di farina di farro e grano saraceno
8 g di lievito di birra fresco
4 cucchiai di olio extravergine d'oliva
300 ml di acqua tiepida
caciotta maremmana
pecorino affinato in grotta
olio extravergine d'oliva
pera picciòla sciroppata
Preparare l'impasto mescolando la farina con il lievisto sciolto nell'acqua e l'olio. Lasciar lievitare l'impasto fino al raddoppio. Stenderlo in due capaci teglie distribuirvi sopra la caciotta a cubetti, scaglie di pecorino affinato in grotta, pere picciòle a fettine e un filo d'olio. Infornare alla massima temperatura per 15-20 minuti.
*La Miscela per pane di farro e grano saraceno è di Molino Spadoni, i formaggi utilizzati per la ricetta sono Il grotta e la Caciotta Altamaremma prodotti dal Caseificio Spadi Enzo

2012-06-11

Torta rovesciata alle ciliegie

Tessuti Busatti, forchettina Broggi linea Gualtiero Marchesi
Un'esplosione di colori e tessuti per presentarvi questa semplice torta di stagione. Sono i tessuti di Busatti azienda toscana con la quale ho appena intrapreso una collaborazione e sono prodotti speciali, tessuti artigianalmente da mani esperte con telai a navetta secondo tradizione: tovagliette, tovaglioli, grembiuli, canovacci e presine, piccoli gioielli per impreziosire i miei piatti.
Avevo già fatto questo dolce con le pesche sciroppate come forse qualcuno ricorda, con le mele, con mele e fragole ma vi dico che con le ciliegie ha superato tutte le prove,il tipico dolce che sparisce in due giorni.
Ingredienti:
8 cucchiai di zucchero e 3 di acqua per il caramello
500 g di ciliegie
250 g di farina 00
200 g di zucchero
100 g di burro
4 uova
1 bustina di lievito
Sciogliere lo zucchero con l'acqua e lasciar cuocere fino ad ottenere un caramello appena dorato, versarlo nello stampo a cerniera*, facendo ben aderire il caramello al fondo e ai bordi. Disporre sul fondo le ciliegie detorsolate . Con una semplice frusta a mano montare le uova con lo zucchero, unire il burro sciolto e poi la farina setacciata con il lievito.Versare il composto sulle ciliegie e inforniamo a 160° per 50 minuti circa. Aprire la cerniera e rovesciare il dolce su un piatto ancora caldo, il caramello raffreddandosi potrebbe rendere poi difficile questa semplicissima operazione.
* Ho  utilizzato uno stampo a cerniera da 26 cm di diametro della linea Keramia di Guardini.

Torta rovesciata alle ciliegie

Tessuti Busatti, forchettina Broggi linea Gualtiero Marchesi
Un'esplosione di colori e tessuti per presentarvi questa semplice torta di stagione. Sono i tessuti di Busatti azienda toscana con la quale ho appena intrapreso una collaborazione e sono prodotti speciali, tessuti artigianalmente da mani esperte con telai a navetta secondo tradizione: tovagliette, tovaglioli, grembiuli, canovacci e presine, piccoli gioielli per impreziosire i miei piatti.
Avevo già fatto questo dolce con le pesche sciroppate come forse qualcuno ricorda, con le mele, con mele e fragole ma vi dico che con le ciliegie ha superato tutte le prove,il tipico dolce che sparisce in due giorni.
Ingredienti:
8 cucchiai di zucchero e 3 di acqua per il caramello
500 g di ciliegie
250 g di farina 00
200 g di zucchero
100 g di burro
4 uova
1 bustina di lievito
Sciogliere lo zucchero con l'acqua e lasciar cuocere fino ad ottenere un caramello appena dorato, versarlo nello stampo a cerniera*, facendo ben aderire il caramello al fondo e ai bordi. Disporre sul fondo le ciliegie detorsolate . Con una semplice frusta a mano montare le uova con lo zucchero, unire il burro sciolto e poi la farina setacciata con il lievito.Versare il composto sulle ciliegie e inforniamo a 160° per 50 minuti circa. Aprire la cerniera e rovesciare il dolce su un piatto ancora caldo, il caramello raffreddandosi potrebbe rendere poi difficile questa semplicissima operazione.
* Ho  utilizzato uno stampo a cerniera da 26 cm di diametro della linea Keramia di Guardini.

2012-06-08

Ravioli di brisèe aromatica con trota salmonata su crema di zucchine e rucola


Piatto CHS Group, forchetta linea Gualtiero Marchesi di Broggi
In effetti quella di oggi è una variante della ricetta dei cestini pubblicata ieri. Sono dei ravioli realizzati con la stessa brisèe profumata all'aglio e prezzemolo, farciti con trota salmonata marinata, un altro eccellente prodotto di Trota Oro, serviti come antipasto su una cremina di zucchine e rucola.
Ingredienti
Per la brisèe sfogliata all'aglio e prezzemolo:
250 g di farina 00
150 g di burro freddo
80 g di acqua fredda
1 cucchiaio di prezzemolo
1/2 spicchio d'aglio
sale
Per la farcia:
1 brattolo di trota salmonata marinata
Per la salsa:
2 zucchine verdi
1 mazzetto di rucola
1/2 spicchio d'aglio
olio extravergine d'oliva
sale e pepe
Frullare il prezzemolo e l' aglio, unire il burro freddo a tocchetti, la farina e un pizzico di sale, infine l'acqua fredda. Frullare velocemente senza surriscaldare l'impasto poi raccolgiere con le mani e formare un panetto rettangolare. Lasciare l'impasto a riposare in frigo per mezz'ora poi stenderlo in un rettangolo grande e piegarlo a tre ponendo l'impasto in freezer per dieci minuti. Ripetere l'operazione per tre volte poi stendere la sfoglia* posizionaarvi sopra dei cubetti di trota salmonata marinata e richiudere con un'altra sfoglia. Tagliare i ravioli con un coppapasta di 6 cm di diametro con il bordo dentellat. Porre i disravioli su una teglia e cuocerli a 200° finché risultano dorati.
Lessare le zucchine e frullarle poi con la rucola ben lavata e asciugata, l'aglio, sale, pepe e olio quanto basta a formare un'emulsione non molto fluida.
Stendere la salsa verde su ogni piatto e posizionarvi sopra 3-4 ravioli.
*anche per la sfoglia dei ravioli ho utilizzato la mia  sfogliatrice ATLAS 150 WELLNESS rosso fiammante.