2013-06-07

Arrosto di pollo e mortadella in crosta di piadina

Trebbiano d'Abruzzo Vigneto di Popoli e Arrosto di pollo e mortadella in crosta di piadina
Runner e Tovagliolo Busatti, Piatto La Porcellana Bianca, brocca GreenGate
Ecco una variante piuttosto innovativa dell'arrosto in crosta, un arrosto di pollo e mortadella in crosta di piadina, la mortadella è la Tricolore Felsineo, la piadina quella multicereale di Artigianpiada, per accompagnare una salsina realizzata con il fondo di cottura, un filo d'olio e la maionese al Pepe Verde di Natura è Piacere.
Perché questo piatto diventasse una cena speciale occorreva accompagnarlo con un vino che lo fosse altrettanto. 
Non potevo trovare di meglio che il Trebbiano D'Abbruzzo Vigneto di Popoli Valle Reale.
"Il trebbiano del freddo" amano definirlo in azienda per la tarda maturazione dei grappoli in questo piccolo appezzamento di terreno dell'altopiano di Valle Reale a Popoli, lontano dalla zona costiera. 
Valle Reale è infatti situata nel cuore verde dell’Abruzzo, fra il Parco Nazionale del Gran Sasso, i monti della Laga ed il Parco Nazionale della Majella.  Il vigneto di Popoli è un luogo in cui la combinazione vento-freddo notturno da luogo ad una inedita versione del trebbiano abruzzese vinificato in maniera integrale nel rispetto dei profumi portati dai lieviti del vigneto. Un vino estremo per acidità sostenute, sentori agrumati, mineralità, freschezza, acidità. La produzione non supera le 3000 bottiglie e l'azienda Valle Reale va fiera di questo prodotto la cui qualità è solo nelle mani dell'annata.
Quella di oggi è una vera e propria ricetta da blogger secondo me perché è una reinterpretazione dell'arrosto in crosta, innovata nel ripieno fatto di lattuga, mortadella e scamorza oltre che nell'involucro che al posto del pane utilizza la piadina multicereale, senza tralasciare la gustosa e piccantina salsa d'accompagno, un modo per utilizzare il "buono" che si trova in commercio.
Ho scoperto che noi bloggers siamo maestri nel reinterpretare i piatti conciliando tradizione e innovazione tant'è che per alcuni stiamo addirittura influenzando la cucina italiana. 
Se volete indagare sul fenomeno resterete piacevolmente stupiti, nel mio caso è stato così, da Cucina Italiana 2.0 di Giunti editore
Il libro-inchiesta/ricettario è curato da Roberta D'Ancona, giornalista specializzata nel settore enogastronomico e food-blogger anch'essa. 
Un libro appassionante oltre che ben documentato, propone perfino la "Carta dei Foodblogger", definisce l'ABC del perfetto foodblogger e la sua missione. Un lavoro indispensabile per capire questo dilagante fenomeno anche per noi che da dentro lo viviamo.
Senza contare che in esso vi sono 100 ricette originali, inedite, illustrate, proposte da 22 tra le migliori colleghe foodblogger presenti in rete.
22 menu insoliti che fanno particolare attenzione alla qualità degli ingredienti, al budget e alla facilità e tempi di esecuzione. 
Un diario a più voci che interagisce anche con i lettori, grazie alle ricette che l'autrice ha voluto condividere sui principali social network dando vita a un nuovo progetto interattivo.
Ma come di consueto mi sono persa in chiacchiere ora la ricetta del mio Arrosto di pollo e mortadella in crosta di piadina
Ingredienti per 4 persone:
1 petto di pollo intero
1 fetta di mortadella spessa 1 cm
1 scamorza
1 cespo di lattuga romana
4 piadine multicereale
1 bicchiere di vino bianco
olio extravergine d'oliva
sale e pepe
2 cucchiai di maionese al pepe verde
(in mancanza 2 cucchiai di maionese e un cucchiaino di pepe verde in salamoia frullati insieme)
Tagliare in due metà il petto di pollo ed aprire a libro ciascuna delle due (questa operazione per alcuni complicata è semplicissima per il macellaio per cui lo si può portare a casa già pronto). 
Distendere su un piano una metà del petto poggiarvi sopra un paio di foglie di lattuga ben lavate, al centro un trancio di mortadella  per tutta la lunghezza e un altro di scamorza. Arrotolare il petto strettamente attorno al ripieno dal lato lungo legando con dello spago,  salare e pepare l'esterno del rotolo. Procedere allo stesso modo con l'altra metà del petto. Rosolare i rotolini ottenuti in un filo d'olio, sfumare con il vino bianco, poi infornare in forno caldo e proseguire la cottura per altri 15-20 minuti. A cottura ultimata togliere lo spago e avvolgere ogni rotolo in due sfoglie di piadina. Avvolgere il tutto con alluminio e infornare nuovamente per pochi minuti, aprendo la carta in modo che la piadina diventi croccante. 
Filtrare il liquido di cottura e frullarlo con la maionese al pepe verde e due cucchiai di olio.
Tagliare sottilmente le foglie interne della lattuga e disporle nei singoli piatti o su un piatto grande di portata, adagiarvi sopra il rotolo tagliato a tranci e irrorare con la salsina preparata.

Arrosto di pollo e mortadella in crosta di piadina

Trebbiano d'Abruzzo Vigneto di Popoli e Arrosto di pollo e mortadella in crosta di piadina
Runner e Tovagliolo Busatti, Piatto La Porcellana Bianca, brocca GreenGate
Ecco una variante piuttosto innovativa dell'arrosto in crosta, un arrosto di pollo e mortadella in crosta di piadina, la mortadella è la Tricolore Felsineo, la piadina quella multicereale di Artigianpiada, per accompagnare una salsina realizzata con il fondo di cottura, un filo d'olio e la maionese al Pepe Verde di Natura è Piacere.
Perché questo piatto diventasse una cena speciale occorreva accompagnarlo con un vino che lo fosse altrettanto. 
Non potevo trovare di meglio che il Trebbiano D'Abbruzzo Vigneto di Popoli Valle Reale.
"Il trebbiano del freddo" amano definirlo in azienda per la tarda maturazione dei grappoli in questo piccolo appezzamento di terreno dell'altopiano di Valle Reale a Popoli, lontano dalla zona costiera. 
Valle Reale è infatti situata nel cuore verde dell’Abruzzo, fra il Parco Nazionale del Gran Sasso, i monti della Laga ed il Parco Nazionale della Majella.  Il vigneto di Popoli è un luogo in cui la combinazione vento-freddo notturno da luogo ad una inedita versione del trebbiano abruzzese vinificato in maniera integrale nel rispetto dei profumi portati dai lieviti del vigneto. Un vino estremo per acidità sostenute, sentori agrumati, mineralità, freschezza, acidità. La produzione non supera le 3000 bottiglie e l'azienda Valle Reale va fiera di questo prodotto la cui qualità è solo nelle mani dell'annata.
Quella di oggi è una vera e propria ricetta da blogger secondo me perché è una reinterpretazione dell'arrosto in crosta, innovata nel ripieno fatto di lattuga, mortadella e scamorza oltre che nell'involucro che al posto del pane utilizza la piadina multicereale, senza tralasciare la gustosa e piccantina salsa d'accompagno, un modo per utilizzare il "buono" che si trova in commercio.
Ho scoperto che noi bloggers siamo maestri nel reinterpretare i piatti conciliando tradizione e innovazione tant'è che per alcuni stiamo addirittura influenzando la cucina italiana. 
Se volete indagare sul fenomeno resterete piacevolmente stupiti, nel mio caso è stato così, da Cucina Italiana 2.0 di Giunti editore
Il libro-inchiesta/ricettario è curato da Roberta D'Ancona, giornalista specializzata nel settore enogastronomico e food-blogger anch'essa. 
Un libro appassionante oltre che ben documentato, propone perfino la "Carta dei Foodblogger", definisce l'ABC del perfetto foodblogger e la sua missione. Un lavoro indispensabile per capire questo dilagante fenomeno anche per noi che da dentro lo viviamo.
Senza contare che in esso vi sono 100 ricette originali, inedite, illustrate, proposte da 22 tra le migliori colleghe foodblogger presenti in rete.
22 menu insoliti che fanno particolare attenzione alla qualità degli ingredienti, al budget e alla facilità e tempi di esecuzione. 
Un diario a più voci che interagisce anche con i lettori, grazie alle ricette che l'autrice ha voluto condividere sui principali social network dando vita a un nuovo progetto interattivo.
Ma come di consueto mi sono persa in chiacchiere ora la ricetta del mio Arrosto di pollo e mortadella in crosta di piadina
Ingredienti per 4 persone:
1 petto di pollo intero
1 fetta di mortadella spessa 1 cm
1 scamorza
1 cespo di lattuga romana
4 piadine multicereale
1 bicchiere di vino bianco
olio extravergine d'oliva
sale e pepe
2 cucchiai di maionese al pepe verde
(in mancanza 2 cucchiai di maionese e un cucchiaino di pepe verde in salamoia frullati insieme)
Tagliare in due metà il petto di pollo ed aprire a libro ciascuna delle due (questa operazione per alcuni complicata è semplicissima per il macellaio per cui lo si può portare a casa già pronto). 
Distendere su un piano una metà del petto poggiarvi sopra un paio di foglie di lattuga ben lavate, al centro un trancio di mortadella  per tutta la lunghezza e un altro di scamorza. Arrotolare il petto strettamente attorno al ripieno dal lato lungo legando con dello spago,  salare e pepare l'esterno del rotolo. Procedere allo stesso modo con l'altra metà del petto. Rosolare i rotolini ottenuti in un filo d'olio, sfumare con il vino bianco, poi infornare in forno caldo e proseguire la cottura per altri 15-20 minuti. A cottura ultimata togliere lo spago e avvolgere ogni rotolo in due sfoglie di piadina. Avvolgere il tutto con alluminio e infornare nuovamente per pochi minuti, aprendo la carta in modo che la piadina diventi croccante. 
Filtrare il liquido di cottura e frullarlo con la maionese al pepe verde e due cucchiai di olio.
Tagliare sottilmente le foglie interne della lattuga e disporle nei singoli piatti o su un piatto grande di portata, adagiarvi sopra il rotolo tagliato a tranci e irrorare con la salsina preparata.

2013-06-05

Insalata di riso rosso con fagioli neri e tonno...messicana?

Piatto Ceramiche De Simone, canovaccio Busatti
Fagioli neri (o rossi), cipolla, peperoni, un po' di piccantino e per me è subito Messico ma mi rendo conto che è quasi come dire spaghetti alla bolognese parlando di cucina italiana all'estero. 
In effetti la mia insalata di riso rosso con fagioli neri e tonno è molto molto gustosa ma a dire il vero con il Messico a ben poco a che fare.

Se volete imparare la vera cucina messicana, i suoi segreti, le tradizioni, le ricette vi consiglio MESSICO 100 ricette facili da realizzare a casa propria, un libro scritto da una vera messicana Diana Beltran e pubblicato da Gribaudo nella collana Cucine del Mondo.
La Beltran è titolare del ristorante La Cucaracha del quartiere Prati di Roma quindi seppure messicana l'Italia la conosce bene per cui le ricette del libro sono reinterpretate in uno stile contemporaneo che ben si armonizza con il gusto italiano. 
Guacamole, Tortilla di mais, Burrito, Chili con carne, Churros e tante altre prelibatezze sono spiegate nel libro con dovizia di particolari e splendidamente fotografate nel risultato. 
Con il libro tra le mani sarà davvero difficile resistere alla tentazione di lasciar entrare i profumi e i colori della cucina messicana nelle nostre case.
In attesa di provare qualche ricetta del libro vi lascio la ricetta della mia Insalata di riso rosso con fagioli neri e tonno che al Messico in qualche modo rimanda.
Ingredienti per 4 persone:
200 g di riso rosso
200 g di fagioli neri secchi
2 cipollotti rossi di Tropea
150 g di tonno sott'olio sgocciolato
4 falde di peperoni all'agro
olio extravergine d'oliva
sale al peperoncino affumicato
Lessare il riso e a parte cuocere i fagioli dopo una notte di ammollo. Scolare i fagioli e unirli al riso, aggiungere i cipollotti tagliati arondelle e fatti spurgare per mezz'ora in acqua, il tonno, i peperoni a cubetti, il sale al peperoncino o in mancanza sale e un bel pizzico di peperoncino affumicato e irrorare l'insalata con olio extravergine d'oliva.
*Per questa ricetta ho utilizzato Riso rosso GliAironi, fagioli neri di Sarconi dell'Azienda Belisario, tonno pescatto a canna ASdoMAR, olio extravergine d'oliva Riviera Ligure Cru Gaaci di ROI e fiocchi di sale di Cipro con peperoncino affumicato Falksalt.

Proprio mentre stavo per pubblicare la ricetta ho visto il nuovo contest del blog Kucina di Kiara in collaborazione con Melandri Gaudenzio Cereali & co in insalata ed ho deciso di partecipare con la mia insalata.

Insalata di riso rosso con fagioli neri e tonno...messicana?

Piatto Ceramiche De Simone, canovaccio Busatti
Fagioli neri (o rossi), cipolla, peperoni, un po' di piccantino e per me è subito Messico ma mi rendo conto che è quasi come dire spaghetti alla bolognese parlando di cucina italiana all'estero. 
In effetti la mia insalata di riso rosso con fagioli neri e tonno è molto molto gustosa ma a dire il vero con il Messico a ben poco a che fare.

Se volete imparare la vera cucina messicana, i suoi segreti, le tradizioni, le ricette vi consiglio MESSICO 100 ricette facili da realizzare a casa propria, un libro scritto da una vera messicana Diana Beltran e pubblicato da Gribaudo nella collana Cucine del Mondo.
La Beltran è titolare del ristorante La Cucaracha del quartiere Prati di Roma quindi seppure messicana l'Italia la conosce bene per cui le ricette del libro sono reinterpretate in uno stile contemporaneo che ben si armonizza con il gusto italiano. 
Guacamole, Tortilla di mais, Burrito, Chili con carne, Churros e tante altre prelibatezze sono spiegate nel libro con dovizia di particolari e splendidamente fotografate nel risultato. 
Con il libro tra le mani sarà davvero difficile resistere alla tentazione di lasciar entrare i profumi e i colori della cucina messicana nelle nostre case.
In attesa di provare qualche ricetta del libro vi lascio la ricetta della mia Insalata di riso rosso con fagioli neri e tonno che al Messico in qualche modo rimanda.
Ingredienti per 4 persone:
200 g di riso rosso
200 g di fagioli neri secchi
2 cipollotti rossi di Tropea
150 g di tonno sott'olio sgocciolato
4 falde di peperoni all'agro
olio extravergine d'oliva
sale al peperoncino affumicato
Lessare il riso e a parte cuocere i fagioli dopo una notte di ammollo. Scolare i fagioli e unirli al riso, aggiungere i cipollotti tagliati arondelle e fatti spurgare per mezz'ora in acqua, il tonno, i peperoni a cubetti, il sale al peperoncino o in mancanza sale e un bel pizzico di peperoncino affumicato e irrorare l'insalata con olio extravergine d'oliva.
*Per questa ricetta ho utilizzato Riso rosso GliAironi, fagioli neri di Sarconi dell'Azienda Belisario, tonno pescatto a canna ASdoMAR, olio extravergine d'oliva Riviera Ligure Cru Gaaci di ROI e fiocchi di sale di Cipro con peperoncino affumicato Falksalt.

Proprio mentre stavo per pubblicare la ricetta ho visto il nuovo contest del blog Kucina di Kiara in collaborazione con Melandri Gaudenzio Cereali & co in insalata ed ho deciso di partecipare con la mia insalata.

2013-06-03

Olive e olio Roi per i miei peperoni ripieni

peperoni ripieni di pane olive peperoni e formaggio
Piatto Ceramiche De Simone, canovaccio Busatti
Sabato sera ho avuto amici a cena ed ho proposto il mio Ricordo di mozzarella in carrozza, sono rimasta colpita dal fatto che sia piaciuto a tutti perché ho dimostrato che utilizzare in modo creativo e gustoso il pane raffermo è possibile ed anche facile.
Ho pensato che più ricette per il riciclo si conoscono tanto più diventa un vero peccato buttare anche una sola briciola di pane e quindi oggi ho il piacere di presentarvi i miei peperoni ripieni di pane, olive, acciughe e formaggio. 
E' un piatto semplice ma estremamente gustoso tanto più perché ho utilizzato le olive taggiasche e lo squisito olio che da esse si produce.
Citando un rinomato prodotto ligure non posso non parlarvi di un produttore e se vogliamo parlare di eccellenza dobbiamo per forza parlare di ROI, un'azienda ligure che ha molto fatto parlare di sé per l'altissima qualità dei prodotti e la cura nel presentarli e confezionarli. 

A Badalucco, nella valle Argentina, questo piccolo produttore propone nel suo negozio annesso al frantoio pregiati oli extravergini d'oliva prodotti da olive taggiasche, dei veri e propri cru, extravergini millesimati che si differenziano per i metodi di spremitura e le zone di raccolta delle olive. Ma Roi è anche olive taggiasche in salamoia o denocciolate sott'olio, pesto, salse, sott'oli e perfino una linea cosmetica a base di olio. 
Roi non è un'azienda come un'altra ma è il fiore all'occhiello di Badalucco e vale davvero una visita nella valle Argentina.
Le olive taggiasche denocciolate ROI, il buonissimo olio extravergine monocultivar Taggiasca spremuto a freddo che ho usato per dorare il pane di Cerchiara, il buon pecorino fresco Gasperone al peperoncino Brunelli  e le acciughe in salsa piccante Rizzoli Emanuelli hanno conferito al piatto quell'aura speciale che da piatto ordinario l'ha trasformato in un piatto di cui parlarvi nel blog.
Ingredienti per 4 persone:
8 peperoni cornetti
4 fette di pane raffermo
4 cucchiai di olive taggiasche denocciolate
16 filetti d'acciughe in salsa piccante
4 fette di pecorino al peperoncino
olio extravergine d'oliva monocultivar taggiasca
origano
sale
Tagliare una falda a ogni peperone nel senso della lunghezza, infornare i peperoni e le falde in una teglia coperta da alluminio per circa 20 minuti. Ridurre in dadini il pane e rosolarlo a fuoco vivace con un po' d'olio mescolando di frequente. Unire i filetti d'acciuga,  le olive e un pizzico d'origano, aggiungere le falde di peperone sminuzzate e regolare di sale. Una volta raffreddato il ripieno aggiungere il formaggio a dadini e suddividere il composto nelle quattro barchette di peperone, Infornare per pochi minuti finché la superficie risulterà ben dorata.

Olive e olio Roi per i miei peperoni ripieni

peperoni ripieni di pane olive peperoni e formaggio
Piatto Ceramiche De Simone, canovaccio Busatti
Sabato sera ho avuto amici a cena ed ho proposto il mio Ricordo di mozzarella in carrozza, sono rimasta colpita dal fatto che sia piaciuto a tutti perché ho dimostrato che utilizzare in modo creativo e gustoso il pane raffermo è possibile ed anche facile.
Ho pensato che più ricette per il riciclo si conoscono tanto più diventa un vero peccato buttare anche una sola briciola di pane e quindi oggi ho il piacere di presentarvi i miei peperoni ripieni di pane, olive, acciughe e formaggio. 
E' un piatto semplice ma estremamente gustoso tanto più perché ho utilizzato le olive taggiasche e lo squisito olio che da esse si produce.
Citando un rinomato prodotto ligure non posso non parlarvi di un produttore e se vogliamo parlare di eccellenza dobbiamo per forza parlare di ROI, un'azienda ligure che ha molto fatto parlare di sé per l'altissima qualità dei prodotti e la cura nel presentarli e confezionarli. 

A Badalucco, nella valle Argentina, questo piccolo produttore propone nel suo negozio annesso al frantoio pregiati oli extravergini d'oliva prodotti da olive taggiasche, dei veri e propri cru, extravergini millesimati che si differenziano per i metodi di spremitura e le zone di raccolta delle olive. Ma Roi è anche olive taggiasche in salamoia o denocciolate sott'olio, pesto, salse, sott'oli e perfino una linea cosmetica a base di olio. 
Roi non è un'azienda come un'altra ma è il fiore all'occhiello di Badalucco e vale davvero una visita nella valle Argentina.
Le olive taggiasche denocciolate ROI, il buonissimo olio extravergine monocultivar Taggiasca spremuto a freddo che ho usato per dorare il pane di Cerchiara, il buon pecorino fresco Gasperone al peperoncino Brunelli  e le acciughe in salsa piccante Rizzoli Emanuelli hanno conferito al piatto quell'aura speciale che da piatto ordinario l'ha trasformato in un piatto di cui parlarvi nel blog.
Ingredienti per 4 persone:
8 peperoni cornetti
4 fette di pane raffermo
4 cucchiai di olive taggiasche denocciolate
16 filetti d'acciughe in salsa piccante
4 fette di pecorino al peperoncino
olio extravergine d'oliva monocultivar taggiasca
origano
sale
Tagliare una falda a ogni peperone nel senso della lunghezza, infornare i peperoni e le falde in una teglia coperta da alluminio per circa 20 minuti. Ridurre in dadini il pane e rosolarlo a fuoco vivace con un po' d'olio mescolando di frequente. Unire i filetti d'acciuga,  le olive e un pizzico d'origano, aggiungere le falde di peperone sminuzzate e regolare di sale. Una volta raffreddato il ripieno aggiungere il formaggio a dadini e suddividere il composto nelle quattro barchette di peperone, Infornare per pochi minuti finché la superficie risulterà ben dorata.

2013-05-31

Fiori di zucca agrocroccanti

Canovaccio Busatti, pirofila Wald
Ora vi racconto com'è nata la mia ricetta di Fiori di zucca agrocroccanti.
Ho partecipato di recente ad una bellissima iniziativa ASdoMAR e vorrei condividerne con voi l'esito.
Una mia ricetta è stata inclusa nel loro ricettario, potete dare un'occhiata sul nuovo sito Chef ASdoMAR, integralmente dedicato alla cucina, o cercare in giro il ricettario cartaceo.
Mentre assorbivo questa bella notizia e mi accingevo all'assaggio dei nuovi prodotti ASdoMAR tra cui le novità cuore di tonno, tonnetto pescato a canna e tonno in gelatina ho ricevuto la e-mail che mi avvertiva del tema della nuova sfida del concorso Ponti Tutti cuochi per te  
Cosa succede se i tuoi amici si auto invitano tutti insieme a casa tua il sabato sera? Con quale ricetta prepari un piatto veloce e li stupisci?
Per realizzare il  piatto a tema, bastava questa volta usare
- un pesce azzurro fresco o conservato
- fiori di zucca
- un frutto secco a scelta
- almeno due prodotti Ponti a scelta
Ho avuto un po' di esitazione ma poi quando per caso ho avuto tra le mani dei fiori di zucca freschi che andavano utilizzati entro poche ore dalla raccolta ho pensato che era la stessa cosa di un auto invito a cena e la ricetta ha preso forma da sé visto che non dovevo neppure di correre in pescheria avendo in dispensa i filetti di sgombro al naturale ASdoMAR.
Fiori di zucca agrocroccanti
Ingredienti per 4 persone:
16 fiori di zucca
1 fetta di zucca gialla
90 g di filetto di sgombro al naturale
150 g di ricotta fresca
1 fetta di pane raffermo
1 zucchina
2 cipolline all'agro
2 falde di peperone all'agro
2 cucchiai di mandorle a filetti 
1 cucchiaio di glassa al balsamico
olio extravergine d'oliva
sale e pepe
Tagliare la zucca a piccoli dadi e cuocerli appena a vapore, condirli con olio, sale (se possibile fior di sale all'aglio orsino o se piace un niente di aglio) e glassa all'aceto balsamico, lasciar marinare la zucca.  Ammollare intanto il pane e strizzarlo per bene. Aggiungervi lo sgombro sminuzzato e la ricotta, tritare la zucchina anch'essa cotta a vapore, le cipolline e le faldine di peperone. Unirle alla preparazione, salare e pepare. Farcire con il composto i fiori di zucca. Oleare 4 terrine da forno e suddividervi i fiori ripieni. Completare con i dadini di zucca e i filetti di mandorle.Infornare a 190° per 10 minuti circa finché le mandorle e la zucca avranno preso colore.
* Per la ricetta ho utilizzato Olio extravergine d'oliva Dante ConDisanoarricchito di vitamina D e Fiocchi di sale di cipro con aglio orsino Falksalt

Fiori di zucca agrocroccanti

Canovaccio Busatti, pirofila Wald
Ora vi racconto com'è nata la mia ricetta di Fiori di zucca agrocroccanti.
Ho partecipato di recente ad una bellissima iniziativa ASdoMAR e vorrei condividerne con voi l'esito.
Una mia ricetta è stata inclusa nel loro ricettario, potete dare un'occhiata sul nuovo sito Chef ASdoMAR, integralmente dedicato alla cucina, o cercare in giro il ricettario cartaceo.
Mentre assorbivo questa bella notizia e mi accingevo all'assaggio dei nuovi prodotti ASdoMAR tra cui le novità cuore di tonno, tonnetto pescato a canna e tonno in gelatina ho ricevuto la e-mail che mi avvertiva del tema della nuova sfida del concorso Ponti Tutti cuochi per te  
Cosa succede se i tuoi amici si auto invitano tutti insieme a casa tua il sabato sera? Con quale ricetta prepari un piatto veloce e li stupisci?
Per realizzare il  piatto a tema, bastava questa volta usare
- un pesce azzurro fresco o conservato
- fiori di zucca
- un frutto secco a scelta
- almeno due prodotti Ponti a scelta
Ho avuto un po' di esitazione ma poi quando per caso ho avuto tra le mani dei fiori di zucca freschi che andavano utilizzati entro poche ore dalla raccolta ho pensato che era la stessa cosa di un auto invito a cena e la ricetta ha preso forma da sé visto che non dovevo neppure di correre in pescheria avendo in dispensa i filetti di sgombro al naturale ASdoMAR.
Fiori di zucca agrocroccanti
Ingredienti per 4 persone:
16 fiori di zucca
1 fetta di zucca gialla
90 g di filetto di sgombro al naturale
150 g di ricotta fresca
1 fetta di pane raffermo
1 zucchina
2 cipolline all'agro
2 falde di peperone all'agro
2 cucchiai di mandorle a filetti 
1 cucchiaio di glassa al balsamico
olio extravergine d'oliva
sale e pepe
Tagliare la zucca a piccoli dadi e cuocerli appena a vapore, condirli con olio, sale (se possibile fior di sale all'aglio orsino o se piace un niente di aglio) e glassa all'aceto balsamico, lasciar marinare la zucca.  Ammollare intanto il pane e strizzarlo per bene. Aggiungervi lo sgombro sminuzzato e la ricotta, tritare la zucchina anch'essa cotta a vapore, le cipolline e le faldine di peperone. Unirle alla preparazione, salare e pepare. Farcire con il composto i fiori di zucca. Oleare 4 terrine da forno e suddividervi i fiori ripieni. Completare con i dadini di zucca e i filetti di mandorle.Infornare a 190° per 10 minuti circa finché le mandorle e la zucca avranno preso colore.
* Per la ricetta ho utilizzato Olio extravergine d'oliva Dante ConDisanoarricchito di vitamina D e Fiocchi di sale di cipro con aglio orsino Falksalt

2013-05-29

Biscotti ChupaChups

Piatto La Porcellana Bianca
Per tornare bambini basta davvero poco...un cartone, un libro, una caramella o anche un biscotto hanno a volte il poter di riportarci parecchio indietro negli anni. 
Mi sono immersa letteralmente nella rotondità del gusto dei nuovi ChupaChups chocolate, un cuore di cioccolato racchiuso dai gusti fragola-banana e ciliegia-vaniglia ed ho immaginato questi biscotti rotondi e con diverse consistenze proprio come le caramelle che me li hanno ispirati.
Cacao e vaniglia per gli strati esterni e ChupaChups Milky ai gusti di vaniglia, panna-fragola, lampone-vaniglia per il profumatissimo cuore.
Realizzare i Biscotti ChupaChups poi è stato ancora più divertente con l'aiuto di Giulio e Aurelia.
In realtà la piccolina ha partecipato più che altro alla degustazione oltre a spargere ovunque farina, mentre con Giulio stiamo facendo progressi. 
Questo è stato il primo impasto (escludendo la pizza) fatto quasi integralmente con le sue manine. 
Come si è divertito con il burro non vi so dire anche se lo aveva inizialmente scambiato per formaggio non è stato difficile fargli notare le differenze ed è stato bellissimo sentirgli dire "come profuma!" 

Per spiegare ai piccoli il mondo del formaggio ho trovato in libreria un volumetto davvero ben fatto che fa parte della collana Scopriamo Insieme dell'editore Tourbillon.
 Come si fa il formaggio? è il suo titolo ed è davvero divertente il modo in cui l'autrice Anne-Sophie Baumann ci aiuta a dare ai bambini le risposte che loro si aspettano.
Un libro utile ai genitori ma anche agli insegnanti oltre che divertente e interessante per i bambini dai cinque anni in su.

Questo l'ha fatto il mio bimbo! di Daniela Maniscalco e Carlotta Benedetti edito da Terre di Mezzo è il libro giusto per divertirsi con i bambini in cucina.
36 ricette facili, buone e di stagione adatte ai bambini dai quattro anni in su e tante divertenti storie e leggende che arricchiscono ogni piatto. 
Tanti spunti per portare in tavola ottimi manicaretti adatti a tutta la famiglia e per divertirsi leggendo le storie del libro, ideali per ingannare i tempi d'attesa tipici della cucina.

Attenta al tema dei bimbi in cucina anche l'azienda Amadori che presenta il ricettario Peopoll & figli in cucina la raccolta delle ricette finaliste del concorso culinario riservato ai dipendenti dell'azienda e giunto alla sua quinta edizione. 
30 ricette che hanno come protagonista indiscussa la carne bianca d'eccellenza e gli ingredienti della tradizione.

Se vi piace tornare bambini leggendo qualche bella storia nascondendovi dietro la scusa di leggerla ai piccoli di casa, è perfetto Il fico più dolce di Logos edizioni scritto da Chris Van Allsburg. 
La storia di un dentista alle prese con due fichi magici in grado di realizzare i sogni di chi li mangia...non mancano ovviamente i colpi di scena. La storia avvincente e le bellissime illustrazioni rendono il libro abbastanza appetibile anche ai più piccoli lettori.

A proposito di magia ed incanti chi non ha amato la saga del Signore degli Anelli? Traggono ispirazione proprio dalla Terra di Mezzo le 90 ghiotte ricette che Cinzia Gregorutti e Luisa Vassallo ci propongono nel libro A Tavola con gli Hobbit, edito da Ancora.
Tolkien considerava il cibo un elemento tutt'altro che marginale della storia e succulenti cibi e buone bevande imbandiscono le tavole della Terra di Mezzo nei momenti più salienti del racconto. 
Un libro ben fatto arricchito da citazioni gastronomiche della saga e curiosità letterarie in grado di stuzzicare i palati tolkieniani. 
Preparare un pranzo o una cena, organizzare una festa o un pic-nic in puro stile "fantasy" non sarà difficile grazie al libro, senza contare che potrebbe essere un bel modo per placare qualche inevitabile conflitto con i figli adolescenti.
Ma ora la ricetta dei miei Biscotti ChupaChups
Ingredienti:
300 g di farina 00
75 g di fecola di patate
115 g di zucchero a velo vanigliato
un pizzico di sale
225 g di burro
25 g di albume
2 cucchiai di cacao amaro in polvere
6 ChupaChups o caramelle dure
Setacciare insieme la farina, la fecola, lo zucchero e il sale. Miscelare bene ed amalgamare il burro a temperatura ambiente ottenendo delle briciole fini poi aggiungere l'albume e lavorare velocemente l'impasto. Dividere in due l'impasto ed aggiungere ad una metà il cacao, lavorare finché risulterà assorbito. Lasciar riposare gli impasti avvolti in pellicola per circa mezz’ora poi stenderli con il mattarello e servendosi di tre tagliapasta tondi di misure differenti ricavare cerchi di due diverse dimensioni da posizionare invertendo i colori, l'uno dentro l'altro.
Con il terzo tagliapasta ricavare un foro più piccolo centrale nel quale mettere la polvere ottenuta pestando finemente le caramelle. Infornare a 180° per 10 minuti, poi lasciar raffreddare e servire i biscotti con un bicchiere di latte o un caffé alla Omorzo o Olorin seguendo le ricette degli Hobbit.
*Ho utilizzato zucchero a velo, cacao e fecola di patate AR.PA Lieviti.

Biscotti ChupaChups

Piatto La Porcellana Bianca
Per tornare bambini basta davvero poco...un cartone, un libro, una caramella o anche un biscotto hanno a volte il poter di riportarci parecchio indietro negli anni. 
Mi sono immersa letteralmente nella rotondità del gusto dei nuovi ChupaChups chocolate, un cuore di cioccolato racchiuso dai gusti fragola-banana e ciliegia-vaniglia ed ho immaginato questi biscotti rotondi e con diverse consistenze proprio come le caramelle che me li hanno ispirati.
Cacao e vaniglia per gli strati esterni e ChupaChups Milky ai gusti di vaniglia, panna-fragola, lampone-vaniglia per il profumatissimo cuore.
Realizzare i Biscotti ChupaChups poi è stato ancora più divertente con l'aiuto di Giulio e Aurelia.
In realtà la piccolina ha partecipato più che altro alla degustazione oltre a spargere ovunque farina, mentre con Giulio stiamo facendo progressi. 
Questo è stato il primo impasto (escludendo la pizza) fatto quasi integralmente con le sue manine. 
Come si è divertito con il burro non vi so dire anche se lo aveva inizialmente scambiato per formaggio non è stato difficile fargli notare le differenze ed è stato bellissimo sentirgli dire "come profuma!" 

Per spiegare ai piccoli il mondo del formaggio ho trovato in libreria un volumetto davvero ben fatto che fa parte della collana Scopriamo Insieme dell'editore Tourbillon.
 Come si fa il formaggio? è il suo titolo ed è davvero divertente il modo in cui l'autrice Anne-Sophie Baumann ci aiuta a dare ai bambini le risposte che loro si aspettano.
Un libro utile ai genitori ma anche agli insegnanti oltre che divertente e interessante per i bambini dai cinque anni in su.

Questo l'ha fatto il mio bimbo! di Daniela Maniscalco e Carlotta Benedetti edito da Terre di Mezzo è il libro giusto per divertirsi con i bambini in cucina.
36 ricette facili, buone e di stagione adatte ai bambini dai quattro anni in su e tante divertenti storie e leggende che arricchiscono ogni piatto. 
Tanti spunti per portare in tavola ottimi manicaretti adatti a tutta la famiglia e per divertirsi leggendo le storie del libro, ideali per ingannare i tempi d'attesa tipici della cucina.

Attenta al tema dei bimbi in cucina anche l'azienda Amadori che presenta il ricettario Peopoll & figli in cucina la raccolta delle ricette finaliste del concorso culinario riservato ai dipendenti dell'azienda e giunto alla sua quinta edizione. 
30 ricette che hanno come protagonista indiscussa la carne bianca d'eccellenza e gli ingredienti della tradizione.

Se vi piace tornare bambini leggendo qualche bella storia nascondendovi dietro la scusa di leggerla ai piccoli di casa, è perfetto Il fico più dolce di Logos edizioni scritto da Chris Van Allsburg. 
La storia di un dentista alle prese con due fichi magici in grado di realizzare i sogni di chi li mangia...non mancano ovviamente i colpi di scena. La storia avvincente e le bellissime illustrazioni rendono il libro abbastanza appetibile anche ai più piccoli lettori.

A proposito di magia ed incanti chi non ha amato la saga del Signore degli Anelli? Traggono ispirazione proprio dalla Terra di Mezzo le 90 ghiotte ricette che Cinzia Gregorutti e Luisa Vassallo ci propongono nel libro A Tavola con gli Hobbit, edito da Ancora.
Tolkien considerava il cibo un elemento tutt'altro che marginale della storia e succulenti cibi e buone bevande imbandiscono le tavole della Terra di Mezzo nei momenti più salienti del racconto. 
Un libro ben fatto arricchito da citazioni gastronomiche della saga e curiosità letterarie in grado di stuzzicare i palati tolkieniani. 
Preparare un pranzo o una cena, organizzare una festa o un pic-nic in puro stile "fantasy" non sarà difficile grazie al libro, senza contare che potrebbe essere un bel modo per placare qualche inevitabile conflitto con i figli adolescenti.
Ma ora la ricetta dei miei Biscotti ChupaChups
Ingredienti:
300 g di farina 00
75 g di fecola di patate
115 g di zucchero a velo vanigliato
un pizzico di sale
225 g di burro
25 g di albume
2 cucchiai di cacao amaro in polvere
6 ChupaChups o caramelle dure
Setacciare insieme la farina, la fecola, lo zucchero e il sale. Miscelare bene ed amalgamare il burro a temperatura ambiente ottenendo delle briciole fini poi aggiungere l'albume e lavorare velocemente l'impasto. Dividere in due l'impasto ed aggiungere ad una metà il cacao, lavorare finché risulterà assorbito. Lasciar riposare gli impasti avvolti in pellicola per circa mezz’ora poi stenderli con il mattarello e servendosi di tre tagliapasta tondi di misure differenti ricavare cerchi di due diverse dimensioni da posizionare invertendo i colori, l'uno dentro l'altro.
Con il terzo tagliapasta ricavare un foro più piccolo centrale nel quale mettere la polvere ottenuta pestando finemente le caramelle. Infornare a 180° per 10 minuti, poi lasciar raffreddare e servire i biscotti con un bicchiere di latte o un caffé alla Omorzo o Olorin seguendo le ricette degli Hobbit.
*Ho utilizzato zucchero a velo, cacao e fecola di patate AR.PA Lieviti.