2013-12-06

Pastina risottata con broccoli e cicale

Tela Juta Deyute, ciotole Easy Life Design, tovaglioli carta non sbiancata Verdiamo
Con l'Immacolata iniziano ufficialmente le feste natalizie. 
Da noi è stranamente d'uso dare più importanza alle vigilie che ai giorni di festa e sulla tavola della vigilia dell'Immacolata, di magro rigorosamente, non possono mancare i broccoli e il baccalà spesso anche insieme per dei primi piatti tradizionali da leccarsi i baffi. Il piatto di cui vi parlo oggi nasce come innovazione a quella che è la tradizione, i broccoli li ho lasciati ma al posto del baccalà ho realizzato un gustoso brodetto di pesce con cicale di mare e gamberi. Un piatto gustoso e anche economico che voglio presentarvi su una tavola natalizia d'ispirazione nordica, una tavola calda e non pretenziosa in cui ho utilizzato anche i portatovaglioli creati con i rotoli
A questo primo ho voluto abbinare un buon vino campano, un Greco di Tufo prodotto uve dei vigneti di Contrada Marotta da Villa Raiano. Un vino energico e ricco che sostiene il piccantino del piatto rendendo davvero piacevole l'accostamento.

Pastina risottata con broccoli e cicale
Ingredienti per 4 persone:
1 broccolo
8 cicale di mare
250 g di gamberetti freschi
la carcassa di un pesce a polpa bianca
8 pomodorini piccadilly
1 rametto di prezzemolo
1 spicchio d'aglio
1 peperoncino
olio extravergine d'oliva
1 carota 
1 costa di sedano 
1 scalogno
250 g di pastina semi di pepe
Togliere le teste ai gamberi, sbucciare le code e togliere l'intestino. Tenerli da parte, intanto preparare un brodo con le teste dei gamberi, e la carcassa del pesce, lo scalogno, la carota, il gambo di sedano e la coda del prezzemolo. Soffriggere l'aglio con il peperoncino in un fondo d'olio, aggiungere i pomodorini e lasciare insaporire, aggiungere il broccolo diviso a cimette e lasciar cuocere a tegame coperto unendo un mestolo del brodo di pesce. Quando i broccoli sono teneri aggiungere le cicale e lasciarle insaporire. Tenerne 4 da parte e aprire le altre prelevando la polpa. Cuocere nel condimento di broccoli e polpa di cicala la pastina unendo il brodo di pesce un po' per volta. Verso il termine della cottura aggiungere le code di gambero e le cicale intere. Servire ben caldo con prezzemolo e un filo d'olio crudo.

Pastina risottata con broccoli e cicale

Tela Juta Deyute, ciotole Easy Life Design, tovaglioli carta non sbiancata Verdiamo
Con l'Immacolata iniziano ufficialmente le feste natalizie. 
Da noi è stranamente d'uso dare più importanza alle vigilie che ai giorni di festa e sulla tavola della vigilia dell'Immacolata, di magro rigorosamente, non possono mancare i broccoli e il baccalà spesso anche insieme per dei primi piatti tradizionali da leccarsi i baffi. Il piatto di cui vi parlo oggi nasce come innovazione a quella che è la tradizione, i broccoli li ho lasciati ma al posto del baccalà ho realizzato un gustoso brodetto di pesce con cicale di mare e gamberi. Un piatto gustoso e anche economico che voglio presentarvi su una tavola natalizia d'ispirazione nordica, una tavola calda e non pretenziosa in cui ho utilizzato anche i portatovaglioli creati con i rotoli
A questo primo ho voluto abbinare un buon vino campano, un Greco di Tufo prodotto uve dei vigneti di Contrada Marotta da Villa Raiano. Un vino energico e ricco che sostiene il piccantino del piatto rendendo davvero piacevole l'accostamento.

Pastina risottata con broccoli e cicale
Ingredienti per 4 persone:
1 broccolo
8 cicale di mare
250 g di gamberetti freschi
la carcassa di un pesce a polpa bianca
8 pomodorini piccadilly
1 rametto di prezzemolo
1 spicchio d'aglio
1 peperoncino
olio extravergine d'oliva
1 carota 
1 costa di sedano 
1 scalogno
250 g di pastina semi di pepe
Togliere le teste ai gamberi, sbucciare le code e togliere l'intestino. Tenerli da parte, intanto preparare un brodo con le teste dei gamberi, e la carcassa del pesce, lo scalogno, la carota, il gambo di sedano e la coda del prezzemolo. Soffriggere l'aglio con il peperoncino in un fondo d'olio, aggiungere i pomodorini e lasciare insaporire, aggiungere il broccolo diviso a cimette e lasciar cuocere a tegame coperto unendo un mestolo del brodo di pesce. Quando i broccoli sono teneri aggiungere le cicale e lasciarle insaporire. Tenerne 4 da parte e aprire le altre prelevando la polpa. Cuocere nel condimento di broccoli e polpa di cicala la pastina unendo il brodo di pesce un po' per volta. Verso il termine della cottura aggiungere le code di gambero e le cicale intere. Servire ben caldo con prezzemolo e un filo d'olio crudo.

2013-12-04

Le ciambelline glassate di Benedetta

Vassoietto La Porcellana Bianca
Irresistibili quando le ho viste sulla copertina del fascicolo 11 de I dolci di Benedetta (con tanto di stampo in dotazione) mi son detta queste le provo, tanto più che per i piccoli tutto ciò che è glassato  è davvero irresistibile. Ed eccomi qua a raccontarvela, si fanno davvero in poco tempo se si dispone di uno sbattitore elettrico e mentre cuociono si prepara la glassa e la colazione a stelle e strisce è servita.
Mi raccomando non mancate l'uscita 12 de I dolci di Benedetta dedicata a cioccolatini e praline con lo stampo per cioccolatini natalizi.
Ingredienti
per 12 ciambelline:
100 g di burro morbido
75 g di zucchero a velo
60 g di farina di riso (nel mio caso invece la comune 00)
60 g di fecola di patate
3 uova
3 g di lievito per dolci
vaniglia
sale
per la glassa:
200 g di zucchero a velo
20 g di burro
zuccherini
Montare il burro con lo zucchero finché diventa soffice e spumoso, unire le uova uno alla volta e poi le polveri setacciate insieme amalgamando tutto con una spatola. Versare l'impasto negli stampi con l'aiuto di un sac à poche. Cuocere a 180° per 15'. Sformare le ciambelle una volta fredde. Intanto sciogliere il burro e versarlo a filo sullo zucchero per la glassa, aggiungere acqua tiepida q.b. fino ad ottenere una consistenza fluida.Immergere per metà le ciambelline nella glassa e decorarle con gli zuccherini prima che la glassa si asciughi.
*Per la ricetta ho utilizzato lievito, fecola e zucchero a velo Ar.Pa.Lieviti e zuccherini rossi alla fragola Silikomart

Le ciambelline glassate di Benedetta

Vassoietto La Porcellana Bianca
Irresistibili quando le ho viste sulla copertina del fascicolo 11 de I dolci di Benedetta (con tanto di stampo in dotazione) mi son detta queste le provo, tanto più che per i piccoli tutto ciò che è glassato  è davvero irresistibile. Ed eccomi qua a raccontarvela, si fanno davvero in poco tempo se si dispone di uno sbattitore elettrico e mentre cuociono si prepara la glassa e la colazione a stelle e strisce è servita.
Mi raccomando non mancate l'uscita 12 de I dolci di Benedetta dedicata a cioccolatini e praline con lo stampo per cioccolatini natalizi.
Ingredienti
per 12 ciambelline:
100 g di burro morbido
75 g di zucchero a velo
60 g di farina di riso (nel mio caso invece la comune 00)
60 g di fecola di patate
3 uova
3 g di lievito per dolci
vaniglia
sale
per la glassa:
200 g di zucchero a velo
20 g di burro
zuccherini
Montare il burro con lo zucchero finché diventa soffice e spumoso, unire le uova uno alla volta e poi le polveri setacciate insieme amalgamando tutto con una spatola. Versare l'impasto negli stampi con l'aiuto di un sac à poche. Cuocere a 180° per 15'. Sformare le ciambelle una volta fredde. Intanto sciogliere il burro e versarlo a filo sullo zucchero per la glassa, aggiungere acqua tiepida q.b. fino ad ottenere una consistenza fluida.Immergere per metà le ciambelline nella glassa e decorarle con gli zuccherini prima che la glassa si asciughi.
*Per la ricetta ho utilizzato lievito, fecola e zucchero a velo Ar.Pa.Lieviti e zuccherini rossi alla fragola Silikomart

2013-12-03

Con un rotolo si può...preparativi per il Natale e biscotti


A casa fervono i preparativi, in realtà nel fine settimana abbiamo quasi ultimato i lavori di decorazione di casa perché poi ci si dedica alle ricette e alla tavola.
Su Facciamoci le feste, il manuale dell'ecofesta fai da te scritto da Massimo Acanfora e pubblicato da Ponte alle Grazie in collaborazione con Altraeconomia Edizioni ci sono tantissime idee per decorazioni, regali e quant'altro possa servire in occasione di Natale, compleanni, matrimoni e altre ricorrenze. E venne il tempo della sobria abbondanza si legge sulla quarta di copertina, questo è il tempo in cui dobbiamo risparmiare e quando inizieremo a farlo premiando al contempo la nostra manualità ci accorgeremo anche di essere più felici. Riciclo e creatività sono i temi dominanti del libro e tante davvero le idee proposte cui attingere senza ritegno.Oggi a tal proposito voglio lasciarvi anch'io qualche idea e suggerimento per delle simpatiche decorazioni. Sull'albero certo le tradizionali palline non devono mancare ma aggiungere qualche dolcetto potrebbe essere davvero una cosa carina. Per appendere cioccolatini, torroncini e caramelle all'albero possiamo creare dei pacchettini speciali come quelli della foto in alto.
Tante sono le idee che si trovano nella scatola Libro Creativo del Natale Lisciani, un Kit completo per creare decori natalizi con i più piccoli.
Progetti, carte decorate, adesivi natalizi, stencil, forbicine e tante altre attrezzature racchiuse in una splendida valigetta rossa per far sognare i bambini e divertirsi durante l'Avvento. Io ho voluto utilizzare i loro adesivi per decorare questi pacchettini realizzati con i rotoli di carta (quelli della carta igienica o della carta casa) che comunemente buttiamo.

L'idea di utilizzare i rotoli di carta l'avevo presa da G-Baby di novembre dove avevo trovato un progetto per realizzare dei fermatovaglioli per la tavola utilizzando i rotoli. Basta tagliare i rotoli, dipingerli e decorarli a proprio piacimento, io ho provato a realizzarli avvolgendo del nastro di carta attorno al rotolino e poi decorando con pinzette a tema natalizio. Si possono fare anche con il tessuto emagari decorarli anche con vecchi bottoni.Ho subito pensato che sarebbero stati perfetti per la tavola di Natale e poi da lì mi è venuta l'idea dei pacchetti che possono essere appesi all'albero ma anche fare da segnaposto che ne dite?
Se siete dei giramondo e ovviamente potete permettervi di rubare le idee per mercatini non fatevi mancare la guida Mercatini di Natale di Morellini Editore. I mercatini di tutta Europa raccontati con dovizia di particolari per vivere la magica atmosfera di Natale immergendosi nelle tradizioni degli altri. Da Merano a Norimberga, da Strasburgo a Praga, la prima guida completa al fenomeno turistico di questi ultimi anni.Come non desiderare di partire dopo aver sfogliato il volume?
Visto che in questo periodo i biscotti non devono mancare vi lascio la ricetta di semplici 
Biscotti di frolla con granella di mandorle e pistacchi
Ingredienti per 40 biscotti:
400 g di farina 00
200 g di burro a temperatura ambiente
200 g di zucchero semolato
1/2 bustina di lievito per dolci
3 uova
150 g c.a. di granella di mandorle e pistacchi
20 ciliegine candite
Impastare la farina con il burro finché il composto non diventa sabbioso, aggiungere lo zucchero, un pizzico di sale, 2 tuorli ed un uovo intero (tenere da parte gli albumi). Impastare fino ad ottenete un composto omogeneo, liscio e bello sodo. Avvolgere nella pellicola e lasciarlo riposare in frigo per circa mezz'ora.
Ricavarne 40 palline della grandezza di una noce, schiacciarle leggermente tra i palmi e dopo averle spennellate con l'albume passarle nella granella di modo che la stessa ricopra i lati e la parte superiore ma non il fondo.
Adagiare i biscotti nella teglia foderata di carta forno e praticare nel centro una fossetta con un polpastrello. Riempiamo l'incavo così formato con la marmellata ed infornare in forno già caldo a 180° per circa 10 minuti.

Con un rotolo si può...preparativi per il Natale e biscotti


A casa fervono i preparativi, in realtà nel fine settimana abbiamo quasi ultimato i lavori di decorazione di casa perché poi ci si dedica alle ricette e alla tavola.
Su Facciamoci le feste, il manuale dell'ecofesta fai da te scritto da Massimo Acanfora e pubblicato da Ponte alle Grazie in collaborazione con Altraeconomia Edizioni ci sono tantissime idee per decorazioni, regali e quant'altro possa servire in occasione di Natale, compleanni, matrimoni e altre ricorrenze. E venne il tempo della sobria abbondanza si legge sulla quarta di copertina, questo è il tempo in cui dobbiamo risparmiare e quando inizieremo a farlo premiando al contempo la nostra manualità ci accorgeremo anche di essere più felici. Riciclo e creatività sono i temi dominanti del libro e tante davvero le idee proposte cui attingere senza ritegno.Oggi a tal proposito voglio lasciarvi anch'io qualche idea e suggerimento per delle simpatiche decorazioni. Sull'albero certo le tradizionali palline non devono mancare ma aggiungere qualche dolcetto potrebbe essere davvero una cosa carina. Per appendere cioccolatini, torroncini e caramelle all'albero possiamo creare dei pacchettini speciali come quelli della foto in alto.
Tante sono le idee che si trovano nella scatola Libro Creativo del Natale Lisciani, un Kit completo per creare decori natalizi con i più piccoli.
Progetti, carte decorate, adesivi natalizi, stencil, forbicine e tante altre attrezzature racchiuse in una splendida valigetta rossa per far sognare i bambini e divertirsi durante l'Avvento. Io ho voluto utilizzare i loro adesivi per decorare questi pacchettini realizzati con i rotoli di carta (quelli della carta igienica o della carta casa) che comunemente buttiamo.

L'idea di utilizzare i rotoli di carta l'avevo presa da G-Baby di novembre dove avevo trovato un progetto per realizzare dei fermatovaglioli per la tavola utilizzando i rotoli. Basta tagliare i rotoli, dipingerli e decorarli a proprio piacimento, io ho provato a realizzarli avvolgendo del nastro di carta attorno al rotolino e poi decorando con pinzette a tema natalizio. Si possono fare anche con il tessuto emagari decorarli anche con vecchi bottoni.Ho subito pensato che sarebbero stati perfetti per la tavola di Natale e poi da lì mi è venuta l'idea dei pacchetti che possono essere appesi all'albero ma anche fare da segnaposto che ne dite?
Se siete dei giramondo e ovviamente potete permettervi di rubare le idee per mercatini non fatevi mancare la guida Mercatini di Natale di Morellini Editore. I mercatini di tutta Europa raccontati con dovizia di particolari per vivere la magica atmosfera di Natale immergendosi nelle tradizioni degli altri. Da Merano a Norimberga, da Strasburgo a Praga, la prima guida completa al fenomeno turistico di questi ultimi anni.Come non desiderare di partire dopo aver sfogliato il volume?
Visto che in questo periodo i biscotti non devono mancare vi lascio la ricetta di semplici 
Biscotti di frolla con granella di mandorle e pistacchi
Ingredienti per 40 biscotti:
400 g di farina 00
200 g di burro a temperatura ambiente
200 g di zucchero semolato
1/2 bustina di lievito per dolci
3 uova
150 g c.a. di granella di mandorle e pistacchi
20 ciliegine candite
Impastare la farina con il burro finché il composto non diventa sabbioso, aggiungere lo zucchero, un pizzico di sale, 2 tuorli ed un uovo intero (tenere da parte gli albumi). Impastare fino ad ottenete un composto omogeneo, liscio e bello sodo. Avvolgere nella pellicola e lasciarlo riposare in frigo per circa mezz'ora.
Ricavarne 40 palline della grandezza di una noce, schiacciarle leggermente tra i palmi e dopo averle spennellate con l'albume passarle nella granella di modo che la stessa ricopra i lati e la parte superiore ma non il fondo.
Adagiare i biscotti nella teglia foderata di carta forno e praticare nel centro una fossetta con un polpastrello. Riempiamo l'incavo così formato con la marmellata ed infornare in forno già caldo a 180° per circa 10 minuti.

2013-12-01

Caramelle mou al miele per l'Avvento

Piatto quadro La Porcellana Bianca, alberello avvento EDICART
Oggi mi sento proprio un'apetta operosa, a casa mia i preparativi per il Natale vanno già alla grande con i bambini è d'obbligo partire per tempo se si vuole realizzare qualcosa con loro. Per il Calendario dell'Avvento non mi sono data troppe preoccupazioni ho optato per un meraviglioso alberello in legno della EDICART nelle cui finestrelle inserire un dolcino ciascuno per i miei piccolini e se poi però si vuole fare qualcosa di davvero carino il dolcino lo si può fare a casa. Cioccolatini di ogni tipo e magari qualche caramellina mou preparata in casa. 
Il Natale per me inizia oggi che del resto coincide quest'anno con la prima domenica d'Avvento e cosa c'è di più bello che accompagnare l'attesa del Natale con una storiella al giorno? 
Il viaggio dei tre Re di Beatrice Masini è un bellissimo libro edito da San Paolo e illustrato da Angela Marchetti adatto ad aspettare il Natale. Tre strampalati Re Magi che sbagliano Cometa e si ritrovano in tutt'altro luogo. Ci vorranno 24 storie, una per ogni giorno di Dicembre, per far arrivare Gaspare, Melchiorre e Baldassarre alla meta. Leggiamo oggi la prima e con calma speriamo di arrivare fino in fondo con il cuore pronto.
Anche su G-baby Dire Fare Giocare Storie per te ci sono tantissime storie tutte brevi (per mamme impegnate) e molto divertenti. E se proprio con la manualità volete strafare non vi resta che realizzare il presepe con la pasta modellabile seguendo le istruzioni dello speciale di G-Baby. 

Per il momento vi lascio con la ricetta delle caramelle mou al miele d'arancio Rigoni di Asiago ma torno presto con nuove idee per l'albero, la tavola e i pacchetti.

Caramelle mou al miele
Ingredienti:
200 g di zucchero
100 g di miele di arancio
200 g di panna fresca
1 pizzico di vaniglia qualche goccia di limone
Sciogliere lo zucchero con il miele e qualche goccio d'acqua, portare a bollore, quando il caramello inizia ad essere dorato e a fare le bolle aggiungere la panna scaldata con la vaniglia e qualche goccia di limone. Continuare la cottura fino a raggiungere una giusta consistenza. Ci si regola prelevandone un po' con il cucchiaio e lasciandolo raffreddare. Versare negli stampini in silicone* e lasciar raffreddare aiutandosi con un breve passaggio in freezer, sformare le caramelle e decorarle a piacere con il cioccolato a latte fuso.

Caramelle mou al miele per l'Avvento

Piatto quadro La Porcellana Bianca, alberello avvento EDICART
Oggi mi sento proprio un'apetta operosa, a casa mia i preparativi per il Natale vanno già alla grande con i bambini è d'obbligo partire per tempo se si vuole realizzare qualcosa con loro. Per il Calendario dell'Avvento non mi sono data troppe preoccupazioni ho optato per un meraviglioso alberello in legno della EDICART nelle cui finestrelle inserire un dolcino ciascuno per i miei piccolini e se poi però si vuole fare qualcosa di davvero carino il dolcino lo si può fare a casa. Cioccolatini di ogni tipo e magari qualche caramellina mou preparata in casa. 
Il Natale per me inizia oggi che del resto coincide quest'anno con la prima domenica d'Avvento e cosa c'è di più bello che accompagnare l'attesa del Natale con una storiella al giorno? 
Il viaggio dei tre Re di Beatrice Masini è un bellissimo libro edito da San Paolo e illustrato da Angela Marchetti adatto ad aspettare il Natale. Tre strampalati Re Magi che sbagliano Cometa e si ritrovano in tutt'altro luogo. Ci vorranno 24 storie, una per ogni giorno di Dicembre, per far arrivare Gaspare, Melchiorre e Baldassarre alla meta. Leggiamo oggi la prima e con calma speriamo di arrivare fino in fondo con il cuore pronto.
Anche su G-baby Dire Fare Giocare Storie per te ci sono tantissime storie tutte brevi (per mamme impegnate) e molto divertenti. E se proprio con la manualità volete strafare non vi resta che realizzare il presepe con la pasta modellabile seguendo le istruzioni dello speciale di G-Baby. 

Per il momento vi lascio con la ricetta delle caramelle mou al miele d'arancio Rigoni di Asiago ma torno presto con nuove idee per l'albero, la tavola e i pacchetti.

Caramelle mou al miele
Ingredienti:
200 g di zucchero
100 g di miele di arancio
200 g di panna fresca
1 pizzico di vaniglia qualche goccia di limone
Sciogliere lo zucchero con il miele e qualche goccio d'acqua, portare a bollore, quando il caramello inizia ad essere dorato e a fare le bolle aggiungere la panna scaldata con la vaniglia e qualche goccia di limone. Continuare la cottura fino a raggiungere una giusta consistenza. Ci si regola prelevandone un po' con il cucchiaio e lasciandolo raffreddare. Versare negli stampini in silicone* e lasciar raffreddare aiutandosi con un breve passaggio in freezer, sformare le caramelle e decorarle a piacere con il cioccolato a latte fuso.

2013-11-29

Sua maestà la POLPETTA

Piatto Villa dei Fiori La Porcellana Bianca e runner Busatti
"Non crediate che io abbia la propensione d'insegnarvi a far le polpette. Questo è un piatto che tutti lo sanno fare cominciando dal ciuco, il quale fu forse il primo a darne il modello al genere umano". Ho voluto iniziare questo post dedicato a Sua maestà la polpetta con questa frase di Pellegrino Artusi che di cucina buona ne sapeva qualcosa e se si parla di buona cucina l'arte sublime di far polpette non si può certo omettere. 
Ce ne danno saggio Anna Scafuri e Giancarlo Roversi nel loro Una polpetta ci salverà edito da Giunti
Se pensiamo che la polpetta sia improvvisazione e approssimazione questo libro ci farà davvero ricredere.  Un libro in cui all'autorevole presentazione di Massimo Bottura fanno seguito gli interessanti interventi di noti personaggi del calibro di: Giovanni Ballarini, Francesco Barilli, Stefano Bencistà Falorni, Beatrice Buscaroli, Riccardo Cotarella, Mauro Defendente Febbrari, Gualtiero Marchesi, Marino Niola, Gavino Sanna, Ricky Tognazzi, Antonio Tubelli, Ciro Vestita. E di ricette? Ce ne sono per tutti i gusti, ben 120 realizzate da chef di tutta Italia per imparare a far polpette come Dio comanda.
Il libro me lo sto ancora leggendo e studiando e proverò senz'altro qualche ricetta, come non restare affascinati dalla Zuppa di polpo verace con polpettine, sedano e fagioli di Controne di Alfonso Caputo o dagli Arancini dolci di mele, tè affumicato e miele d'acacia di Nicola Batavia. 
Nel frattempo io ho tratto ispirazione da una ricetta dell'Artusi ed ho realizzato questa verza farcita da una grande polpetta, quasi una regina al centro del piatto.
Fiore di verza farcita
Ingredienti:
1 piccolo cavolo verza
50 g di mortadella*
200 g di carne mista maiale e manzo cotta in tegame con un rametto di rosmarino, sale, pepe e alloro
1 uovo
20 g di formaggio grana grattugiato
30 g di mollica di pane
1 spicchio d'aglio
olio extravergine d'oliva
sale e pepe
Togliere le foglie esterne alla verza, pareggiare il gambo e cuocerla in acqua bollente salata finché risulterà tenera ma non disfatta. Adagiarla in una teglia (io preferisco un tegame di coccio perché così non si asciuga troppo in cottura) e lasciarla raffreddare. Cuocere la carne rosolandola in tegame con gli odori, salare pepare e proseguire la cottura aggiungendo poca acqua finché la carne risulterà tenera. Pesarla poi da cotta, ne occorrono 200 g che andranno tritati con il tritacarne, aggiungere la mortadella tritata, l'uovo, il grana, la mollica di pane grattugiata e amalgamare bene l'impasto regolando eventualmente di sale.
Formare una grossa polpetta e dopo aver allargato le foglie della verza cotta, schiacciarla sul cuore, coprendola appena con le foglie più interne. Versare al fondo del tegame un filino d'olio e lo spicchio d'aglio in camicia, irrorare con il liquido di cottura della carne filtrato e infornare a 180° per 25 minuti circa, finché la verza prenderà colore. Servire irrorando ogni porzione con il brodo del fondo.
* Per la ricetta ho utilizzato Mortadella Bologna IGP La Blu di Felsineo

Sua maestà la POLPETTA

Piatto Villa dei Fiori La Porcellana Bianca e runner Busatti
"Non crediate che io abbia la propensione d'insegnarvi a far le polpette. Questo è un piatto che tutti lo sanno fare cominciando dal ciuco, il quale fu forse il primo a darne il modello al genere umano". Ho voluto iniziare questo post dedicato a Sua maestà la polpetta con questa frase di Pellegrino Artusi che di cucina buona ne sapeva qualcosa e se si parla di buona cucina l'arte sublime di far polpette non si può certo omettere. 
Ce ne danno saggio Anna Scafuri e Giancarlo Roversi nel loro Una polpetta ci salverà edito da Giunti
Se pensiamo che la polpetta sia improvvisazione e approssimazione questo libro ci farà davvero ricredere.  Un libro in cui all'autorevole presentazione di Massimo Bottura fanno seguito gli interessanti interventi di noti personaggi del calibro di: Giovanni Ballarini, Francesco Barilli, Stefano Bencistà Falorni, Beatrice Buscaroli, Riccardo Cotarella, Mauro Defendente Febbrari, Gualtiero Marchesi, Marino Niola, Gavino Sanna, Ricky Tognazzi, Antonio Tubelli, Ciro Vestita. E di ricette? Ce ne sono per tutti i gusti, ben 120 realizzate da chef di tutta Italia per imparare a far polpette come Dio comanda.
Il libro me lo sto ancora leggendo e studiando e proverò senz'altro qualche ricetta, come non restare affascinati dalla Zuppa di polpo verace con polpettine, sedano e fagioli di Controne di Alfonso Caputo o dagli Arancini dolci di mele, tè affumicato e miele d'acacia di Nicola Batavia. 
Nel frattempo io ho tratto ispirazione da una ricetta dell'Artusi ed ho realizzato questa verza farcita da una grande polpetta, quasi una regina al centro del piatto.
Fiore di verza farcita
Ingredienti:
1 piccolo cavolo verza
50 g di mortadella*
200 g di carne mista maiale e manzo cotta in tegame con un rametto di rosmarino, sale, pepe e alloro
1 uovo
20 g di formaggio grana grattugiato
30 g di mollica di pane
1 spicchio d'aglio
olio extravergine d'oliva
sale e pepe
Togliere le foglie esterne alla verza, pareggiare il gambo e cuocerla in acqua bollente salata finché risulterà tenera ma non disfatta. Adagiarla in una teglia (io preferisco un tegame di coccio perché così non si asciuga troppo in cottura) e lasciarla raffreddare. Cuocere la carne rosolandola in tegame con gli odori, salare pepare e proseguire la cottura aggiungendo poca acqua finché la carne risulterà tenera. Pesarla poi da cotta, ne occorrono 200 g che andranno tritati con il tritacarne, aggiungere la mortadella tritata, l'uovo, il grana, la mollica di pane grattugiata e amalgamare bene l'impasto regolando eventualmente di sale.
Formare una grossa polpetta e dopo aver allargato le foglie della verza cotta, schiacciarla sul cuore, coprendola appena con le foglie più interne. Versare al fondo del tegame un filino d'olio e lo spicchio d'aglio in camicia, irrorare con il liquido di cottura della carne filtrato e infornare a 180° per 25 minuti circa, finché la verza prenderà colore. Servire irrorando ogni porzione con il brodo del fondo.
* Per la ricetta ho utilizzato Mortadella Bologna IGP La Blu di Felsineo

2013-11-27

Chitarrone all'Oro

Piatto conchiglia La Porcellana Bianca
Stavolta ho messo l'oro nel piatto, non foglie d'oro e altre simili inutilità, ma l'Oro di Cabras, la rinomata Bottarga di muggine o cefalo che producono con dedizione e professionalità i fratelli Manca  sulla costa centro occidentale della Sardegna. 
La bottarga è un prodotto di lunghissima tradizione sarda, realizzata con le uova di muggine o cefalo salate e stagionate. Era una preziosa merce di scambio, ambitissima in tutto il mediterraneo, ben nota ai Fenici non era disdegnata neppure dai Romani che anzi ne consumavano in grandi quantità.
I fratelli Manca lavorano artigianalmente la bottarga secondo tradizione, esportando quella che è la bandiera, il simbolo stesso di Cabras.
Ma siccome amo unire l'Italia a tavola non potevo esimermi proprio stavolta e l'Oro di Cabras l'ho sposato agli Spaghetti alla chitarra con aglio e prezzemolo di Filotea, la pasta marchigiana realizzata con uova fresche e farina come la faceva la nonna ma con quell'estro di modernità in più. Ingredienti di prima qualità e lavorazione sapiente rendono la sfoglia Filotea giustamente ruvida, quel che basta per assorbire e trattenere i condimenti.
Pochi altri ingredienti hanno fatto di questo piatto, un piatto speciale e siccome un buon vino lo meritava, ho proseguito il mio giro per l'Italia fermandomi in Campania e scegliendo in abbinamento uno dei miei vini preferiti in assoluto il Greco di Tufo DOCG annata 2012 Villa Raiano che non ha di sicuro bisogno di presentazioni.
Chitarrone all'oro
Ingredienti per 4 persone:
250 g di spaghetti alla chitarra con aglio e prezzemolo
300 g di calamari
2 zucchine
bottarga di muggine
olio extravergine d'oliva
sale e pepe bianco
scorza di limone
Tagliare a striscioline i calamari già puliti , saltarli con un filo d'olio, e le zucchine a dadini, salare, pepare e grattugiarvi sopra la scorza di limone. Lessare gli spaghetti e condirli con quanto preparato, aggiungendo se è il caso un mestolo di acqua di cottura della pasta. Completare con una grattugiata di bottarga.

Chitarrone all'Oro

Piatto conchiglia La Porcellana Bianca
Stavolta ho messo l'oro nel piatto, non foglie d'oro e altre simili inutilità, ma l'Oro di Cabras, la rinomata Bottarga di muggine o cefalo che producono con dedizione e professionalità i fratelli Manca  sulla costa centro occidentale della Sardegna. 
La bottarga è un prodotto di lunghissima tradizione sarda, realizzata con le uova di muggine o cefalo salate e stagionate. Era una preziosa merce di scambio, ambitissima in tutto il mediterraneo, ben nota ai Fenici non era disdegnata neppure dai Romani che anzi ne consumavano in grandi quantità.
I fratelli Manca lavorano artigianalmente la bottarga secondo tradizione, esportando quella che è la bandiera, il simbolo stesso di Cabras.
Ma siccome amo unire l'Italia a tavola non potevo esimermi proprio stavolta e l'Oro di Cabras l'ho sposato agli Spaghetti alla chitarra con aglio e prezzemolo di Filotea, la pasta marchigiana realizzata con uova fresche e farina come la faceva la nonna ma con quell'estro di modernità in più. Ingredienti di prima qualità e lavorazione sapiente rendono la sfoglia Filotea giustamente ruvida, quel che basta per assorbire e trattenere i condimenti.
Pochi altri ingredienti hanno fatto di questo piatto, un piatto speciale e siccome un buon vino lo meritava, ho proseguito il mio giro per l'Italia fermandomi in Campania e scegliendo in abbinamento uno dei miei vini preferiti in assoluto il Greco di Tufo DOCG annata 2012 Villa Raiano che non ha di sicuro bisogno di presentazioni.
Chitarrone all'oro
Ingredienti per 4 persone:
250 g di spaghetti alla chitarra con aglio e prezzemolo
300 g di calamari
2 zucchine
bottarga di muggine
olio extravergine d'oliva
sale e pepe bianco
scorza di limone
Tagliare a striscioline i calamari già puliti , saltarli con un filo d'olio, e le zucchine a dadini, salare, pepare e grattugiarvi sopra la scorza di limone. Lessare gli spaghetti e condirli con quanto preparato, aggiungendo se è il caso un mestolo di acqua di cottura della pasta. Completare con una grattugiata di bottarga.