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2016-02-25

Prosecco on the road

Tra i tanti libri sul vino che affollano gli scaffali delle librerie ha attirato la mia attenzione Prosecco on the road di Andrea Zanfi edito da Salvietti & Barabuffi, un libro che si capisce subito non è stato scritto con nessun intento di dare lezioni raccontando storia e caratteristiche di questo sempre più apprezzato vino, uno dei prodotti d'eccellenza del nostro territorio, il Prosecco che nei territori che vanno da Trieste a Vicenza ha le sue zone d'elezione. 
Tra immagini ordinati filari di viti, paesaggi che si snodano su affascinati canali e sontuose ville palladiane scorre il racconto di questo viaggio nelle nove province di produzione alla ricerca dell'anima del Prosecco quasi a voler condurre il lettore a ripercorrere idealmente le vie che il Prosecco compie quotidianamente  per raggiungere tutti i paesi dove viene bevuto,  come leggiamo nella prefazione di Stefano Zanette. 
Un lavoro certosino quello di Andrea Zanfi che, pur senza alcun intento dottrinario, ci dice molto più di qualunque manuale su questo vino sempre più apprezzato dal pubblico giovane che l'autore paragona ad "una diciottenne bella e fresca cui sorridere e strizzare l'occhio". Un vino che rompe con il passato e con tutta quella cultura enologica che l'autore definisce arcaica e idealista nel suo tentativo di condizionare da trent'anni a questa parte gli umori dei mercati e il parere della gente che beve vino senza tenere in conto quei cechi bevitori che identificandolo con il vezzeggiativo "Prosecchino" tentano di togliergli la dignità e che invece ottengono l'effetto contrario sui mercati.
Con questa immagine del libro, che ne racchiude forse la leggerezza e piacevolezza vi lascio, consigliandovi di non perdere la bellezza di questo lavoro di Zanfi, un viaggio beat arricchito dalle splendide immagini dei tre fotografi Daniela Neri, Stefano Masotto e Francesco Orini che per mesi sono andati a caccia degli angoli più suggestivi e dei paesaggi mozzafiato delle terre del Prosecco, facendo di quest'opera quasi un inno al vivere liberi, da apprezzare magari sorseggiando un calice di buon Prosecco.
In assenza di ricetta, per la quale vi rimando al prossimo post, aggiungo un mio consiglio culinario: provate a spremere un mandarino, meglio se si tratta di una clementina calabrese, in un calice e aggiungete Prosecco a colmare il bicchiere, sentirete che profumi!

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