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2025-01-20

Riflessioni di blue monday con ricetta di biscotti anti tristezza

La settimana scorsa è stata dura a parte tutti gli impegni mi sono messa in testa di cambiare l'host del dominio di questo mio blog per motivazioni che non sto a raccontare ma ho fatto tutto da sola e l'assenza di un tecnico mi ha fatto perdere il sonno prima di arrivare al risultato che volevo, pare però che nelle cose di mio interesse difficilmente io mi arrenda, tante cose si scoprono su noi stessi vivendo.
Ieri mi sono rilassata almeno per due ore al cinema a guardare Diamanti di Ozpetek. Sono rimasta colpita dalla coralità dell'opera, di ogni personaggio s'intravede l'anima, su ognuno di loro si potrebbe narrare una storia a sé ed io che amo le serie tv dall'inizio alla fine pensavo a come sarebbe azzeccato realizzarne un'intera serie, del resto lo hanno fatto anche con Le fate ignoranti. 
Ieri si, mi sono meritata ritmi più lenti, da domenica proprio. 
Ho passato un sabato in cucina, sembravo spinta da una forza superiore, sono stata una macchina tutto il giorno fino a sera. 
Ho preparato freselle alla curcuma con farina integrale e di segale, mandorle, noci, semi di lino e semi vari, ho pulito e lessato broccoli e poi preparato un primo con broccoli e pancetta per metà famiglia, per l'altra metà ( tra cui io) una golosa pasta con patate e provola, il clima fuori me la chiamava proprio. 
Ho preparato i cookies ai miei tesori ma siccome avevo voglia di biscotti ho fatto anche dei biscotti con cognac, canditi e granella di pistacchi. 
Nel frattempo ho messo su i fagioli, ho dedicato un paio d'ore a questioni di lavoro e poi ho preparato per cena una zuppa di verdure con i fagioli appena cotti. Ho arrostito un paio di salsicce al fuoco ma nel frattempo i figli hanno deciso di restare fuori con gli amici e va bene, impariamo a gestire anche i no dei nostri adolescenti. 
Dopo cena ho messo a cuocere un bel brodo di carne per il pranzo della suocera del giorno dopo e siccome avevo una piccola confezione di mascarpone ho fatto una crema e preparato dei bicchierini tiramisù. Poi mi sentivo un po' stanca, chissà perchè? 
Ieri ho preso tutto con lentezza e in cucina ci sono entrata solo per scaricare la lavastoviglie, mettere via le stoviglie della colazione e affettare le arance fresche da seccare, ho un nuovo giocattolino, l'essiccatore appunto, e sono in fase di sperimentazione.
In settimana mangerò cibi pronti . Vabbé, per venerdì mi tocca solo organizzare la cena di compleanno del marito, torta inclusa.

Buon blue monday a tutti, la tristezza passa quando hai troppo da fare.

Biscotti anti tristezza cognac canditi e pistacchi

Metti in un frullatore 250 g di farina, 90 g di zucchero, 90 g di burro morbido a tocchetti, una bustina di zucchero vanigliato, mezza di lievito in polvere per dolci, un uovo e due cucchiai di cognac. Alla frolla ottenuta aggiungi 60 g di granella di pistacchi e 90 g di canditi misti tagliati a cubetti piccoli. Dividi a due e fai due filoncini che compatterai avvolgendoli stretti in carta forno. Tieni in frigo per mezz'ora poi taglia a fettine di 0,5 mm e inforna a 175° finchè risulteranno dorati. 
Il sorriso tornerà solo a sentirne il profumo.

2023-12-09

Da Ernesto Ristorante & Pizzeria ad Altomonte



Andare ad Altomonte è sempre un po' come riconciliarsi con il nostro territorio, è un borgo bellissimo che accoglie il visitatore con il suo fascino antico che rimane tuttavia aperto al nuovo, offrendo sempre ottima ospitalità. L'ultima volta avevo notato nei pressi dell'anfiteatro un nuovo ristorante e certamente sono voluta tornare per andare a conoscerlo da vicino. Da Ernesto porta il nome del suo titolare, un ragazzo giovane che si occupa di cucina da quasi un decennio, coadiuvato dalla sua mamma. Qualche mese fa, insieme, hanno deciso di mettere su questo fresco localino per offrire tutta l'esperienza della signora Rosanna nella cucina di tradizione e tutta l'innovazione e la voglia di modernità di Ernesto specializzato in pizze gourmet.

Io ci sono capitata a pranzo per cui non ho avuto il piacere di assaggiare la pizza ma, vista la buona cucina di casa che ho avuto modo di degustare, tornerò di certo per mangiare una buona pizza.

Ci siamo lasciati tentare dall'antipasto tipico ricco di verdure: Peperoni e patate, peperoni e melanzane, cime di rapa saltate in padella, polpette di melanzane, golosi e abbondanti cruschi e poi salumi e formaggi secondo tradizione.
I primi sono davvero corposi, in netto contrasto con la freschezza del locale, hanno il potere di riportarti indietro alle domeniche a casa di nonna, noi abbiamo assaggiato gnocchi al ragù superlativi e deliziosi maccheroni con sugo di polpette.
Primi piatti buoni e in porzioni generose che non lasciano spazio al secondo. Siamo passati infatti al tiramisù che prepara Ernesto e serve nei tipici bicchieri di coccio altomontesi. 

Da Ernesto si mangia come a casa...ma più buono!

Da Ernesto Ristorante & Pizzeria
Via C. Pancaro, 1 - 87042 Altomonte CS
Telefono: 351 620 9464

2022-07-14

Gusto Toscano Ristorante - Cosenza

Quando torno in un locale dove sono stata bene, se è passato del tempo, lo faccio sempre con un po' di ansia e mille incertezze, ho una sorta di paura che il ricordo bello possa essere cancellato da una nuova esperienza non all'altezza. Sono tornata per Diritto di Cronaca, dopo tre anni, al Gusto Toscano ed è successo il contrario: la bella esperienza di allora si è arricchita,con il pranzo di cui vado a parlarvi, di nuovi ottimi elementi che mi fanno ancora una volta dire che Gusto Toscano è davvero un gioiellino nel cuore di Cosenza.

Piatti di altissima qualità, realizzati con prodotti di eccellenza e moderne tecniche di cottura che il preparato personale di cucina padroneggia con garbo, una carta dei vini impeccabile e molto variegata col supporto di un sommelier di terzo livello, un'accoglienza in sala che non ha eguali.Abbiamo affrontato questa esperienza navigando a vele spiegate tra la terra e il mare, portandoci a casa il ricordo di piacevoli contaminazioni tra Calabria, Toscana e terre più lontane. 


Per avere un quadro completo ci siamo affidati ai menù degustazione che, se siete come me amanti del buon mangiare, vi consiglio vivamente per vivere appieno questa esperienza, noi abbiamo lasciato al sommelier anche il piacere di servirci il giusto accostamento con ogni piatto e davvero non ce ne siamo pentiti. Ci si lascia alle spalle il mondo esterno e si presta attenzione per un'oretta o due solo alle proprie papille gustative.
La prima entrée dello chef è un'ostrica con riduzione di lamponi e lime, una sensazione di puro e fresco piacere. La seconda entrée è invece scoppiettante: sotto uno strato di carpaccio insolito pop corn alla 'nduja.

Nel frattempo i pani serviti a tavola, grande varietà tutta autoprodotta, catturano la nostra attenzione e nell'attesa dell'antipasto li assaggiamo con l'olio toscano e lo strepitoso burro di Normandia aromatizzato al pistacchio, al tartufo e alla 'nduja. 

Passiamo poi agli antipasti: alici del Cantabrico  farcite con burrata e servite con maionese al lime. Gamberi in pastella e fiori di zucca croccantissimi con maionese al pomodoro e una deliziosa panzanella rivisitata con saporito prosciutto iberico, olive taggiasche e grana.

I primi piatti sono irresistibili, non saprei scegliere il migliore tra le semplici e deliziose orecchiette mantecate con scorfano e gli schiaffoni di grano duro al pomodoro con battuta di chianina e burrata. Un piatto fresco quest'ultimo, complesso e ben equilibrato in cui distinguiamo una piacevole nota di cumino che ci parla di viaggi in terre straniere.

I secondi non sono da meno: strepitoso e molto estivo il filetto di branzino all'amo  con pomodorini olive e zucchine, più classico ma altrettanto sublime il filetto di chianina con patate al timo.

Non possiamo non fare onore ai dolci che sono delle vere e proprie opere d'arte serviti con distillati di eccelsa qualità: il classico e sempre gradito tiramisù è presentato in un guscio di croccante cioccolato.

La sfera di cioccolato che si scioglie sotto il getto di altro cioccolato fuso rivelando il suo dolce e goloso ripieno ci lascia estasiati. Quasi un incantesimo al quale ci abbandoniamo con voluttà. Ci risveglia il caffè al quale accompagnano sempre una selezione di bon bon.

Come ebbi già a dire confermo che eleganza, garbo e cortesia si annunciano in questo locale fin dall'ingresso e accompagnano il cliente fino a che lascia, certamente soddisfatto, il suo tavolo. Per noi è stato così.

Gusto Toscano Ristorante

Via Isonzo 22/24

87100 Cosenza

Tel./Fax: 0984.1782270

Email: info@gustotoscano.net

https://www.gustotoscano.net/

https://www.facebook.com/GustoToscanobistrot

2019-03-21

Tryphè Ristorante a Spezzano Albanese (CS)

Per noi appassionati di food percorrere chilometri per scoprire e degustare un'eccellenza è la regola, ma se è vero che tramite percorsi tortuosi e strade lunghe si arriva alle mete più ambite è vero anche che a volte l'eccellenza l'abbiamo a casa e quasi non ce ne accorgiamo. Quando poi sono quelli di fuori di volta in volta a richiamarci sempre lo stesso nome che è così vicino e sembrava tuttavia lontano, la curiosità s'impossessa di noi. E' per questa ragione che stavolta il mio percorso per Diritto di Cronaca è stato breve e al contempo estremamente gratificante ed è così che oggi vi parlo del Tryphè di Spezzano Albanese.
Il ristorante dal nome fortemente evocativo e dall'impareggiabile vista sulla piana di Sibari che si gode dalle ampie vetrate e che lo ha ispirato (Tryphè pare fosse l'espressione usata dagli antichi sibariti per indicare l'abbandono ai piaceri del palato). E' qui che Francesco Genovese, il proprietario esperto di cucina e vini, e la chef Francesca Furiati riversano tutta la passione per il buon cibo facendo di questo locale nuovo, pulito, fresco, accogliente e ricercato un tempietto del gusto. 
Dagli arredi ai piatti tutto è orchestrato con semplice e spontanea eleganza per far in modo che chi decide di entrare abbia voglia di restare e poi tornare per farsi coccolare.
Noi ci siamo fidati di Francesco ed abbiamo voluto assaggiare un po' delle proposte di terra e di mare tra quelle più apprezzate e richieste dalla clientela. La tartare di carne con il tartufo uncinato del Pollino ha un'intensità di gusto che la rende vincente nella sua semplicità. Gli antipasti di pesce sono più elaborati e ricchi di preparazioni: ottimo il gamberone in pasta kataifi con maionese agli agrumi, ha il gusto della Calabria il polpo alla piastra con cime di rapa e peperone crusco ma quello che mi ha sorpreso è stato il baccalà in oliocottura avvolto in profumate foglie di limone e servito con cipollotto  caramellato e passatina di ceci, un piatto che ti lascia un ricordo così come il risotto che lo ha seguito: ai gamberi con tartufo e stracciatella, una preparazione complessa ed equilibrata che boccone dopo boccone ti spinge a dire ancora.
I cappellacci ai funghi potrebbero fare a gara con quelli emiliani: sfoglia dalla consistenza perfetta con ripieno e condimento che sono un concentrato di sapore.
I secondi sono strepitosi e questo non è né facile né comune. Il brasato è un piatto di sostanza, corposo e abbondante resta comunque gradevole anche nella presentazione con le verdurine che completano e arricchiscono ulteriormente il piatto che a mio dire non andrebbe mai tolto dal menù. 

La frittura di pesce è un classico che riesce comunque a stupire e soddisfare per la scelta della materia oltre ai calamari ci sono le alici, gli introvabili calamaretti spillo e il baccalà della medesima ottima qualità apprezzata nell'antipasto.
I dolci sono il completamento di un pasto di qualità e come le altre portate sono frutto di studio e lavoro: la crema tiramisù è servita al bicchiere con del gelato alla liquirizia e un biscotto croccante sul fondo.
Il cioccolato in diverse consistenze è l'altro ottimo dessert in cui il classico tortino dal cuore fondente è servito con creme e gelato in un rincorresi di gusti, temperature e consistenze con il cioccolato a fare da filo conduttore.
Il Triphé conferma di essere l'eccellenza che mancava a casa nostra.
Tryphé Ristorante
Via ex strada statale 19 n.1
87019 -Spezzano Albanese
388 814 2457

2019-02-07

Trattoria Il Paesello a Cosenza


Mangiare in una tipica trattoria è come sedersi a una tavola di famiglia, questa è la sensazione che ho avuto alla Trattoria Il Paesello.

In via Rivocati a Cosenza, nella storica via che magicamente fa da trait d'union  tra la Cosenza antica e la nuova, si trova la Trattoria Il Paesello dove Elena ogni giorno mette in tavola la semplicità della cucina di una volta preparata con un tocco tutto personale per farci apprezzare i buoni prodotti che, ancora oggi come ieri, la nostra generosa terra e i produttori più attenti sono in grado di offrirci perché "non esiste presente senza passato".
In questa missione che, per pura passione, Elena ha intrapreso è coadiuvata dall'energico e ospitale marito e dai gentilissimi e sempre attenti figlioli.
Una famiglia bella che accoglie con tutte le premure gli ospiti quasi che questa piccola trattoria fosse una semplice e calorosa tavola casalinga.
Si fa presto a riempire la sala, di posti ce ne sono pochi, ma proprio questo ci fa sentire quasi dei privilegiati e ci dà la misura della genuinità dei piatti che ci vengono serviti.
L'antipasto è ricchissimo secondo la nostra più diffusa tradizione. Salumi, formaggi, sottoli misti, "sauza" di zucchine con la mollica, una gustosa peperonata, fagioli in umido, patate 'mpacchiuse, polpette di carne ed altre deliziose di melanzane con un leggero sentore di piccante e il fresco aroma di mentuccia. Divina la parmigiana come non la mangiavo dai tempi della nonna con le uova e tutto il resto  e le polpette al sugo. Insomma ce n'è in abbondanza per sentirsi soddisfatti già prima di passare ai primi.
Essendo domenica non mancano i classici al forno: lasagna china secondo usanza e una particolarissima pasta e patate alla tiella, ovvero dei paccheri con sugo, patate, caciocavallo e salsiccia passati al forno con sopra il pane grattugiato, un piatto il cui gusto mi è difficile spiegare ma che per fortuna la signora Elena di sicuro vi può preparare. Il secondo è un sontuoso e irrinunciabile stinco con patate.
Vorremmo fare a meno del dolce ma il tiramisù va assaggiato e come se non bastasse al momento del caffè ci viene offerta una ulteriore dolce carezza fatta di paste di mandorle e cioccolatini, un garbo inconsueto per una trattoria che apprezziamo come merita. Bisogna tornare in questo piacevole posticino per godere ancora della calda accoglienza di casa che viene quotidianamente dispensata.   
Trattoria Il Paesello  
Via Rivocati 95 | Dietro il comune

2018-10-25

Maqueda Restaurant a Rossano Scalo

 Il mio ultimo percorso del gusto mi ha portata a Rossano a scoprire il Maqueda e a conoscere i suoi fattivi proprietari.
Una piazza, una città, un bar, luoghi lontani, Maqueda evoca tutto ciò ma è anche un bellissimo e raffinato ristorante che da due anni a questa parte affianca il già noto e ben frequentato bar a Rossano. Gemma e Franco hanno messo il cuore in questo progetto e sono stati fortunati perché il bravo chef fa il resto. Gli arredi sono moderni, tutto è pulito e fresco, regnano l'ordine e l'accoglienza.

La cucina è quella italiana rivisitata in modo da presentarsi meno casalinga e decisamente più gourmet come le mode impongono e come ormai noi avventori desideriamo che sia.
L'esperienza quarantennale dello chef è evidente sin dalla prima portata. Antipasto deluxe il nome che lascia spazio all'immaginazione ed in effetti ci sorprendono con gnocco fritto e salumi, pollo e fagioli allo zafferano, quenelle di merluzzo con carote e crema di rapa rossa.
Ottimo il farro con peperoni e gamberi ma anche il più tradizionale baccalà con pomodorini.
Le alici marinate con zucchine e glassa al balsamico sembrano lì per pulire il palato e concludere gli antipasti e invece sono serviti a metà dell'antipasto per consentirci di proseguire e poter assaggiare anche  il tortino di salmone con patata rossa e semi di papavero, l'inaspettato tortino di polenta con seppia al nero e grana.
 Arriva poi il fondente fiordilatte con speck e la meravigliosa, questa si a chiusura, mousse di ricotta con pistacchi e miele. 
I primi che vanno per la maggiore in questo periodo sono i ravioli con radicchio e speck serviti con burro e salvia arricchiti con foglie di croccante salvia fritta, davvero buoni e decisamente abbondanti come gli spaghettoni con alici fresche, pangrattato e pomodorini.

La tagliata con rucola e grana non possiamo non assaggiarla visto che questo locale è famoso per la carne ed in effetti pure se siamo troppo satolli non ci pentiamo di un solo boccone. Non abbiamo dubbi al momento di scegliere il dolce, assaggiamo il tiramisù preparato personalmente dalla signora Gemma: soffice crema di mascarpone leggera e spumosa oltre che più leggera del consueto mancando di tuorli.

Al Maqueda si sta bene come a casa propria ma sicuramente molto più coccolati. 
Maqueda Restaurant
 Via Cosmo Toscano, 25, 
87067 Rossano, Italia 
Tel. 339 779 6702