2011-05-09

Focaccine verdi

Continuo a sognare il pic-nic all'aperto ma oggi il sole intravisto nel fine settimana ha lasciato di nuovo ampio spazio alla pioggia. Aspettiamo tenaci l'arrivo della bella stagione e ci prepariamo intanto almeno con qualche bella ricetta.
Queste focaccine hanno il vantaggio di avere la verdura nell'impasto, risultano appetitose e ci fanno sentire meno in colpa. No a parte gli scherzi, trovo sia una ricetta ideale per far mangiare le verdure ai bambini.
Dopo la ricetta base vi lascio pure un'idea paer farcirle, ovviamente sarà la vostra fantasia a suggerirvi le varianti più in linea con il vostro gusto.
Focaccine verdi
Ingredienti per 12 focaccine:
150 g di bieta lessata strizzata e frullata
12 g di lievito di birra fresco
10 g di grana grattugiato
6 g di olio extravergine d'oliva
1 pz di zucchero
1 pz abbondante di sale
180 g di latte tiepido
olio per ungere la superficie
 Impastare la bieta con la farina, il lievito, il grana, lo zucchero, l'olio, il latte tiepido e il sale. Far lievitare 2 ore, formare 12 palline stenderle in dischi di 9 cm c.a. di diametro, spennellare con olio e acqua in parti uguali. Lasciar riposare un'altra ora prima di infornare 190°C per 20'.

Focaccine verdi con pollo tonnato
Ingredienti per 4 persone:
8 focaccine
500 g di petto di pollo
sale
pepe
1 barattolo di salsa tonnata Cascina San Cassiano
4 carote
olio extravergine d'oliva
aceto di vino bianco
 Grigliare le fettine di pollo, salare, pepare e tagliare la carne a cubetti amalgamandola con la salsa tonnata. Farcire due focaccine a testa con il pollo e servirle con carote a julienne condite con olio, sale e aceto.

Focaccine verdi

Continuo a sognare il pic-nic all'aperto ma oggi il sole intravisto nel fine settimana ha lasciato di nuovo ampio spazio alla pioggia. Aspettiamo tenaci l'arrivo della bella stagione e ci prepariamo intanto almeno con qualche bella ricetta.
Queste focaccine hanno il vantaggio di avere la verdura nell'impasto, risultano appetitose e ci fanno sentire meno in colpa. No a parte gli scherzi, trovo sia una ricetta ideale per far mangiare le verdure ai bambini.
Dopo la ricetta base vi lascio pure un'idea paer farcirle, ovviamente sarà la vostra fantasia a suggerirvi le varianti più in linea con il vostro gusto.
Focaccine verdi
Ingredienti per 12 focaccine:
150 g di bieta lessata strizzata e frullata
12 g di lievito di birra fresco
10 g di grana grattugiato
6 g di olio extravergine d'oliva
1 pz di zucchero
1 pz abbondante di sale
180 g di latte tiepido
olio per ungere la superficie
 Impastare la bieta con la farina, il lievito, il grana, lo zucchero, l'olio, il latte tiepido e il sale. Far lievitare 2 ore, formare 12 palline stenderle in dischi di 9 cm c.a. di diametro, spennellare con olio e acqua in parti uguali. Lasciar riposare un'altra ora prima di infornare 190°C per 20'.

Focaccine verdi con pollo tonnato
Ingredienti per 4 persone:
8 focaccine
500 g di petto di pollo
sale
pepe
1 barattolo di salsa tonnata Cascina San Cassiano
4 carote
olio extravergine d'oliva
aceto di vino bianco
 Grigliare le fettine di pollo, salare, pepare e tagliare la carne a cubetti amalgamandola con la salsa tonnata. Farcire due focaccine a testa con il pollo e servirle con carote a julienne condite con olio, sale e aceto.

2011-05-04

Panna cotta yogurt fragola e amaretti

Mi sono accorta che è arrivato maggio e io non avevo ancora postato un dessert alle fragole. Ho intenzione ovviamente di rimediare subito perché ritengo che la fragola per sapore, colore e consistenza oltre che per facilità di reperimento sia il frutto che maggiormente si presta ad elaborazioni. Poiché non posso approfittare di dolci oltre che di cibi molto elaborati, in questo periodo, ho ridotto il tutto in versione finger-food e con i piattini neri di Atmosfera Italiana sono riuscita a dare al dolce un aspetto  elegante e ricercato.
Il bello di questa panna cotta è che si prepara senza panna, solo con yogurt, latte e amaretti. Il gusto è fenomenale tanto più che invece dello zucchero normale ho utilizzato dello zucchero di canna Brasil di BRONSugar dalle delicate note di miele d'acacia, la nota croccante al dolce l'ho conferita infine con un croccante di pistacchi di Bacco S.r.l. 
Se poi vi dico che il dolce si prepara in pochi minuti il risultato è ancor più apprezzabile.
Ingredienti per 6 piccole porzioni
Per la panna cotta:
150 g di yogurt alla fragola
75 ml di latte fresco intero
25 g di zucchero di canna Brasil
3 g di gelatina in fogli
100 g di amaretti secchi
Per la salsa alle fragole:
150 g di fragole
25 g di zucchero di canna Brasil
15 ml di liquore ai frutti di bosco o amaretto 
1 g di gelatina in fogli
Per completare:
croccante di pistacchi
3 piccole fragole
Far bollire il latte con lo zucchero, unire gli amaretti sbriciolati e la gelatina ammollata e strizzata. Frullare con il mixer, unire lo yogurt e mescolare con cura, suddividere poi il composto in 6 bicchierini di plastica da caffè e porre in frigo  a rassodare per diverse ore.
Frullare le fragole, accuratamente pulite con lo zucchero , unire la gelatina ammollata, strizzata e sciolta al microonde e il liquore. Mescolare bene.
Al momento di servire versare un po' di salsa al fondo di ogni coppetta, adagiare sopra la panna cotta sformata e guarnire con un pezzetto di croccante e mezza fragola fresca.

Panna cotta yogurt fragola e amaretti

Mi sono accorta che è arrivato maggio e io non avevo ancora postato un dessert alle fragole. Ho intenzione ovviamente di rimediare subito perché ritengo che la fragola per sapore, colore e consistenza oltre che per facilità di reperimento sia il frutto che maggiormente si presta ad elaborazioni. Poiché non posso approfittare di dolci oltre che di cibi molto elaborati, in questo periodo, ho ridotto il tutto in versione finger-food e con i piattini neri di Atmosfera Italiana sono riuscita a dare al dolce un aspetto  elegante e ricercato.
Il bello di questa panna cotta è che si prepara senza panna, solo con yogurt, latte e amaretti. Il gusto è fenomenale tanto più che invece dello zucchero normale ho utilizzato dello zucchero di canna Brasil di BRONSugar dalle delicate note di miele d'acacia, la nota croccante al dolce l'ho conferita infine con un croccante di pistacchi di Bacco S.r.l. 
Se poi vi dico che il dolce si prepara in pochi minuti il risultato è ancor più apprezzabile.
Ingredienti per 6 piccole porzioni
Per la panna cotta:
150 g di yogurt alla fragola
75 ml di latte fresco intero
25 g di zucchero di canna Brasil
3 g di gelatina in fogli
100 g di amaretti secchi
Per la salsa alle fragole:
150 g di fragole
25 g di zucchero di canna Brasil
15 ml di liquore ai frutti di bosco o amaretto 
1 g di gelatina in fogli
Per completare:
croccante di pistacchi
3 piccole fragole
Far bollire il latte con lo zucchero, unire gli amaretti sbriciolati e la gelatina ammollata e strizzata. Frullare con il mixer, unire lo yogurt e mescolare con cura, suddividere poi il composto in 6 bicchierini di plastica da caffè e porre in frigo  a rassodare per diverse ore.
Frullare le fragole, accuratamente pulite con lo zucchero , unire la gelatina ammollata, strizzata e sciolta al microonde e il liquore. Mescolare bene.
Al momento di servire versare un po' di salsa al fondo di ogni coppetta, adagiare sopra la panna cotta sformata e guarnire con un pezzetto di croccante e mezza fragola fresca.

2011-05-02

Brioche alla cannella


Ancora con i lievitati, stavolta in versione dolce. Una brioche arrotolata dall'intenso profumo, farcita con una crema golosissima alla cannella delle Cremose di Bacco e cosparsa di zucchero bruno di canna varietà  Swaziland di Bronsugar dalla delicata fragranza di vaniglia.
Ingredienti:
250 g di farina 00
125 g di latte tiepido
8 g di lievito di birra fresco
un pizzico di sale
20 g di zucchero
40 g di burro morbido
2 tuorli
Per completare:
1 barattolo di crem alla cannella o alla nocciola o confettura a piacere
zucchero bruno di canna
Versare la farina in una ciotola, unire lo zucchero, il sale e il burro, poi il latte tiepido nel quale sarà stato sciolto il lievito e i tuorli leggermente battuti. Impastare bene e lasciar lievitare l’impasto coperto fino al raddoppio. Stendere l'impasto lievitato in un rettangolo, spalmarvi sopra la crema scelta e avvolgerlo a formare un rotolo. Posizionarlo in una teglia da plum-cake rivestita di carta forno. Pennellare la brioche con dell'acqua e cospargerla con abbondante zucchero di canna, lasciare ancora lievitare sino al raddoppio e poi infornare nel forno statico caldo a 190°C, sul fondo del quale andrà posta una ciotola colma d’acqua per mantenere l’umidità.
 In abbinamento un tè all'arancia e cannella o, per chi vuole un gusto più fresco un tè verde all'arancia entrambi di Twinings per iniziare degnamente la settimana.

Brioche alla cannella


Ancora con i lievitati, stavolta in versione dolce. Una brioche arrotolata dall'intenso profumo, farcita con una crema golosissima alla cannella delle Cremose di Bacco e cosparsa di zucchero bruno di canna varietà  Swaziland di Bronsugar dalla delicata fragranza di vaniglia.
Ingredienti:
250 g di farina 00
125 g di latte tiepido
8 g di lievito di birra fresco
un pizzico di sale
20 g di zucchero
40 g di burro morbido
2 tuorli
Per completare:
1 barattolo di crem alla cannella o alla nocciola o confettura a piacere
zucchero bruno di canna
Versare la farina in una ciotola, unire lo zucchero, il sale e il burro, poi il latte tiepido nel quale sarà stato sciolto il lievito e i tuorli leggermente battuti. Impastare bene e lasciar lievitare l’impasto coperto fino al raddoppio. Stendere l'impasto lievitato in un rettangolo, spalmarvi sopra la crema scelta e avvolgerlo a formare un rotolo. Posizionarlo in una teglia da plum-cake rivestita di carta forno. Pennellare la brioche con dell'acqua e cospargerla con abbondante zucchero di canna, lasciare ancora lievitare sino al raddoppio e poi infornare nel forno statico caldo a 190°C, sul fondo del quale andrà posta una ciotola colma d’acqua per mantenere l’umidità.
 In abbinamento un tè all'arancia e cannella o, per chi vuole un gusto più fresco un tè verde all'arancia entrambi di Twinings per iniziare degnamente la settimana.

2011-04-29

Un ciambellone vegetariano per il 1° maggio e qualche bel romanzo

Piatto piano in Kergrès® dipinto a mano sottosmalto e americano della collezione Opera Prima di Wald
Raccogliere tutto in un bel cesto da pic-nic, senza dimenticare una buona bottiglia di vino, e immergersi nella natura (tempo permettendo). Questo il mio progetto ideale per un primo maggio da non dimenticare.
Inizierei proprio dalla scelta dei libri, così avete il tempo oggi di fare un giro in libreria. Conoscete ormai la mia passione per i romanzi culinari,  anche leggendo una storia non ho voglia di abbandonare questa mia profonda passione per la cucina. Del resto noto con piacere che negli utimi anni  sono aumentate le pubblicazioni di questo filone letterario, di conseguenza immagino di non esser la sola ad amarli per cui ecco le novità della mia libreria.
Fiordamalfi di Flavia Amabile per La Lepre edizioni, una storia delicata e leggera da assaporare tutta d'un fiato. La storia di un papà che compie una scelta "di donna" abbandona lavoro, città e moglie fedifraga per ritirarsi in Costiera Amalfitana a preparare marmellte di limoni per i turisti e a gestire una sala da tè in un posto dove il tè lo bevono solo i malati. Tra mille vicissitudini, cause per l'affidamento, affari che non decollano e piccoli gialli di pagina in pagina diventano più appassionanti le avventure di Vincenzo e del piccolo Gregorio che si snodano sullo sfondo dei panorami e delle piccole stradine tipiche della Costiera.
Madame Mallory e il piccolo chef indiano di Richard C. Morais edito da Neri Pozza è un romanzo affascinante e fortemente evocativo, un storia fatta di ricordi, i ricordi di Hassan Haji e della sua Bombay e dei profumi che si respiravano al ristorante dei suoi nonni e poi di suo padre cui si mescola un presente fatto di rivalità tra ristoranti dirimpettai, tra la Maison Mumbai in cui gli Haji cercano di ricreare l'atmosfera dei ricordi e l'elegante e pluristellato albergo di Madame Mallory Le Saule Pleureur. Un romanzo ricco di eccentrici personggi, divertenti avventure culturali, ambientazioni vivaci e appetitose ricette descritte minuziosamente. Insomma gli ingredienti giusti per passare qualche ora immersi in piacevole lettura.
Lo chef è un dio di Ilaria Bellantoni per Feltrinelli è dedicato invece a tutte le donne che, come l'autrice, odiano cucinare.
E la cosa suona aabbastanza strana dal momento che è ambientanto nelle cucine di un famoso chef. In questa esperienza fuori dal comune la protagonista sarà guidata dal fantasma di Peg  Bracken sostenitrice della liberazione femminile dalla dittatura domestica e inventrice di centinaia di ricette rapide. Tra tuorli marinati e ravioli ripieni di maionese Ilaria vive trenta giorni ai limiti dell'inverosimile burlandosi forse un po' di questo mondo che prende troppo sul serio ciò che si mette nel piatto.
E ritornando a quello che c'è nel piatto vi lascio la ricetta del mio Ciambellone vegetariano
Ingredienti
Per l'impasto:
25 g di olio extravergine d'oliva
130 g di acqua
12 g di lievito di birra fresco
1 cucchiaino di sale
Per il ripieno:
1/2 pepenone rosso
1/2 peperone verde
1/2 peperone giallo
1 zucchina
1 melanzana viola piccola
3 pomodori pelati
1 spicchio d'aglio
olio extravergine d'oliva
200 g di scamorza
basilico
olio e origano per completare
Impastare la farina nella quale è stato miscelato il sale con il lievito sciolto nell'acqua tiepida, unire l'olio e, dopo aver formato una palla, lasciarla riposare coperta per due ore. Intanto in un wok saltare le verdure tagliate a cubetti con 3-4 cucchiai d'olio e l'aglio. Salare unire i pelati schiacciati e il basilico e portare a cottura.  Stendere l'impasto in un rettangolo stretto e lungo sistemarvi a striscia le verdure e la scamorza a cubetti richiudere la sfoglia  in modo che il ripieno resti all'interno e avvolgerla a ciambella in una teglia apposita unta d'olio. Pennellare la superficie con olio e acqua e cospargere di origano. Lasciar riposare ancora un'oretta e infornare a 190° per 30 minuti circa finché la ciambella risulterà ben dorata. E' ottima calda, tiepida o fredda.
In abbinamento un bicchiere di Malbech,  piacevole e piccantino al palato, da servire anche fresco d’estate, dell' Azienda Agricola Porcìa e Brugnera che vi consiglio di aggiungere al cesto da pic-nic.

Un ciambellone vegetariano per il 1° maggio e qualche bel romanzo

Piatto piano in Kergrès® dipinto a mano sottosmalto e americano della collezione Opera Prima di Wald
Raccogliere tutto in un bel cesto da pic-nic, senza dimenticare una buona bottiglia di vino, e immergersi nella natura (tempo permettendo). Questo il mio progetto ideale per un primo maggio da non dimenticare.
Inizierei proprio dalla scelta dei libri, così avete il tempo oggi di fare un giro in libreria. Conoscete ormai la mia passione per i romanzi culinari,  anche leggendo una storia non ho voglia di abbandonare questa mia profonda passione per la cucina. Del resto noto con piacere che negli utimi anni  sono aumentate le pubblicazioni di questo filone letterario, di conseguenza immagino di non esser la sola ad amarli per cui ecco le novità della mia libreria.
Fiordamalfi di Flavia Amabile per La Lepre edizioni, una storia delicata e leggera da assaporare tutta d'un fiato. La storia di un papà che compie una scelta "di donna" abbandona lavoro, città e moglie fedifraga per ritirarsi in Costiera Amalfitana a preparare marmellte di limoni per i turisti e a gestire una sala da tè in un posto dove il tè lo bevono solo i malati. Tra mille vicissitudini, cause per l'affidamento, affari che non decollano e piccoli gialli di pagina in pagina diventano più appassionanti le avventure di Vincenzo e del piccolo Gregorio che si snodano sullo sfondo dei panorami e delle piccole stradine tipiche della Costiera.
Madame Mallory e il piccolo chef indiano di Richard C. Morais edito da Neri Pozza è un romanzo affascinante e fortemente evocativo, un storia fatta di ricordi, i ricordi di Hassan Haji e della sua Bombay e dei profumi che si respiravano al ristorante dei suoi nonni e poi di suo padre cui si mescola un presente fatto di rivalità tra ristoranti dirimpettai, tra la Maison Mumbai in cui gli Haji cercano di ricreare l'atmosfera dei ricordi e l'elegante e pluristellato albergo di Madame Mallory Le Saule Pleureur. Un romanzo ricco di eccentrici personggi, divertenti avventure culturali, ambientazioni vivaci e appetitose ricette descritte minuziosamente. Insomma gli ingredienti giusti per passare qualche ora immersi in piacevole lettura.
Lo chef è un dio di Ilaria Bellantoni per Feltrinelli è dedicato invece a tutte le donne che, come l'autrice, odiano cucinare.
E la cosa suona aabbastanza strana dal momento che è ambientanto nelle cucine di un famoso chef. In questa esperienza fuori dal comune la protagonista sarà guidata dal fantasma di Peg  Bracken sostenitrice della liberazione femminile dalla dittatura domestica e inventrice di centinaia di ricette rapide. Tra tuorli marinati e ravioli ripieni di maionese Ilaria vive trenta giorni ai limiti dell'inverosimile burlandosi forse un po' di questo mondo che prende troppo sul serio ciò che si mette nel piatto.
E ritornando a quello che c'è nel piatto vi lascio la ricetta del mio Ciambellone vegetariano
Ingredienti
Per l'impasto:
25 g di olio extravergine d'oliva
130 g di acqua
12 g di lievito di birra fresco
1 cucchiaino di sale
Per il ripieno:
1/2 pepenone rosso
1/2 peperone verde
1/2 peperone giallo
1 zucchina
1 melanzana viola piccola
3 pomodori pelati
1 spicchio d'aglio
olio extravergine d'oliva
200 g di scamorza
basilico
olio e origano per completare
Impastare la farina nella quale è stato miscelato il sale con il lievito sciolto nell'acqua tiepida, unire l'olio e, dopo aver formato una palla, lasciarla riposare coperta per due ore. Intanto in un wok saltare le verdure tagliate a cubetti con 3-4 cucchiai d'olio e l'aglio. Salare unire i pelati schiacciati e il basilico e portare a cottura.  Stendere l'impasto in un rettangolo stretto e lungo sistemarvi a striscia le verdure e la scamorza a cubetti richiudere la sfoglia  in modo che il ripieno resti all'interno e avvolgerla a ciambella in una teglia apposita unta d'olio. Pennellare la superficie con olio e acqua e cospargere di origano. Lasciar riposare ancora un'oretta e infornare a 190° per 30 minuti circa finché la ciambella risulterà ben dorata. E' ottima calda, tiepida o fredda.
In abbinamento un bicchiere di Malbech,  piacevole e piccantino al palato, da servire anche fresco d’estate, dell' Azienda Agricola Porcìa e Brugnera che vi consiglio di aggiungere al cesto da pic-nic.

2011-04-27

Orecchiette in crema di fagioli Azuki con verdure e speck croccante

Piatto fondo in Kergrès® dipinto a mano sottosmalto e runner con tovagliolo della collezione Opera Prima di Wald
Terminato il periodo festivo ci accomuna la necessità di disintossicarci se non con cibi leggeri quanto meno con pietanze sane. In tal caso mi affido ai legumi che, con le verdure, sono di loro in grado di costituire pasto completo e perchè il gusto non abbia a mortificarsi qualche fiammifero di speck reso croccante all'ultimo istante e posto a decorazione del piatto non potrà che gratificarci senza rendere vani i buoni propositi di sana alimentazione. Per i legumi mi sono affidata a Melandri Gaudenzio che offre una scelta vastissima di legumi e cereali biologici ed ho preferito per questa zuppa i piccolissimi e gustosi fagioli Azuki verdi detti anche Mungo ricchissimi di proteine e fibre (che in questo periodo ne ho molto bisogno). Dicono siano ottimi anche per i germogli ed è proprio questo il prossimo esperimento che voglio fare.
Ma tornando alla preparazione odierna prima di lasciarvi la ricetta voglio dirvi che ho trovato un modo semplice per risolvere un problema. Quando preparavo zuppe di tal fatta, in particolare quando la pasta va cotta dentro alla minestra e ci sono passati o creme rischiavo sempre che la zuppa mi si attaccasse al fondo, ora con le pentole della linea Salento Withestone di Ballarini ho risolto il problema e credetemi che non lo dico per pubblicità quando mi trovo bene con un prodotto mi piace farvelo sapere.
Un bel trucco l'ho trovato pure per il brodo, io non uso dadi nel modo più assoluto anzi preparo da me normalmente concentrati e riduzioni da utilizzare poi nelle mie preparazioni, mi hanno chiesto però di provare Cuore di brodo Knorr per una ricerca di mercato ed ho accettato perché si tratta di un prodotto senza conservanti e senza glutammato, ne sono rimasta piacevolmente sorpresa di tutte e tre le varianti, verdure, manzo e delicato ed in effetti qualche aiutino in cucina non guasta.
Ma ora la ricetta.
Ingredienti per 4 persone:
200 g di fagioli Azuki verdi
1 l c.a. di brodo vegetale
2 carote
1 cipollotto
2 coste di sedano
2 zucchine piccole
200 g di orecchiette
120 g di speck a fiammiferi
olio extravergine d'oliva
4 foglie di salvia
4 foglie di basilico
2 cucchiai di passata di pomodoro
sale e pepe
Ammollare i fagioli per 5-6 ore poi lessarli nella pentola a pressione per 15 minuti dal fischio. Tritare la cipolla e tagliare a cubetti piccolissimi le carote, il sedano e le zucchine. Imbiondire la cipolla nell'olio unendo salvia e basilico a striscioline, unire la passata di pomodoro e la brunoise di verdure e qualche mestolo di brodo. Regolare di sale e pepe e lasciar cuocere per 15 minuti, unire i fagioli ridotti a purea con il frullatore, allungare con il brodo e versare le orecchiette portando la pasta a cottura. Rosolare lo speck in un padellino e servire la minestra con qualche fiammifero di speck croccante sopra.

Orecchiette in crema di fagioli Azuki con verdure e speck croccante

Piatto fondo in Kergrès® dipinto a mano sottosmalto e runner con tovagliolo della collezione Opera Prima di Wald
Terminato il periodo festivo ci accomuna la necessità di disintossicarci se non con cibi leggeri quanto meno con pietanze sane. In tal caso mi affido ai legumi che, con le verdure, sono di loro in grado di costituire pasto completo e perchè il gusto non abbia a mortificarsi qualche fiammifero di speck reso croccante all'ultimo istante e posto a decorazione del piatto non potrà che gratificarci senza rendere vani i buoni propositi di sana alimentazione. Per i legumi mi sono affidata a Melandri Gaudenzio che offre una scelta vastissima di legumi e cereali biologici ed ho preferito per questa zuppa i piccolissimi e gustosi fagioli Azuki verdi detti anche Mungo ricchissimi di proteine e fibre (che in questo periodo ne ho molto bisogno). Dicono siano ottimi anche per i germogli ed è proprio questo il prossimo esperimento che voglio fare.
Ma tornando alla preparazione odierna prima di lasciarvi la ricetta voglio dirvi che ho trovato un modo semplice per risolvere un problema. Quando preparavo zuppe di tal fatta, in particolare quando la pasta va cotta dentro alla minestra e ci sono passati o creme rischiavo sempre che la zuppa mi si attaccasse al fondo, ora con le pentole della linea Salento Withestone di Ballarini ho risolto il problema e credetemi che non lo dico per pubblicità quando mi trovo bene con un prodotto mi piace farvelo sapere.
Un bel trucco l'ho trovato pure per il brodo, io non uso dadi nel modo più assoluto anzi preparo da me normalmente concentrati e riduzioni da utilizzare poi nelle mie preparazioni, mi hanno chiesto però di provare Cuore di brodo Knorr per una ricerca di mercato ed ho accettato perché si tratta di un prodotto senza conservanti e senza glutammato, ne sono rimasta piacevolmente sorpresa di tutte e tre le varianti, verdure, manzo e delicato ed in effetti qualche aiutino in cucina non guasta.
Ma ora la ricetta.
Ingredienti per 4 persone:
200 g di fagioli Azuki verdi
1 l c.a. di brodo vegetale
2 carote
1 cipollotto
2 coste di sedano
2 zucchine piccole
200 g di orecchiette
120 g di speck a fiammiferi
olio extravergine d'oliva
4 foglie di salvia
4 foglie di basilico
2 cucchiai di passata di pomodoro
sale e pepe
Ammollare i fagioli per 5-6 ore poi lessarli nella pentola a pressione per 15 minuti dal fischio. Tritare la cipolla e tagliare a cubetti piccolissimi le carote, il sedano e le zucchine. Imbiondire la cipolla nell'olio unendo salvia e basilico a striscioline, unire la passata di pomodoro e la brunoise di verdure e qualche mestolo di brodo. Regolare di sale e pepe e lasciar cuocere per 15 minuti, unire i fagioli ridotti a purea con il frullatore, allungare con il brodo e versare le orecchiette portando la pasta a cottura. Rosolare lo speck in un padellino e servire la minestra con qualche fiammifero di speck croccante sopra.

2011-04-21

Cupcakes del buon auspicio

Alzatina con rose di Easy Life design
E voi pensate che io solo per Pasqua mi sia messa lì a lavorare con lo zucchero componendo coccinelle, tartarughe, lumachine, farfalle e fiorellini? Niente affatto. Non è che non ritenga la Pasqua così importante, però si tratta di una ricorrenza - seppur bellissima e colma di significati - non un evento che si verifica un volta sola. Un evento unico può essere invece  l'arrivo di un bimbo o meglio di una bimba. Si, avete capito bene la famiglia di Sale e Pepe quanto basta cresce  e dopo Giulio arriverà tra quattro mesi circa (se tutto va come deve andare) una bimbetta che speriamo sia bella e sana come il fratellino, ecco il buon auspicio del titolo del post.
Ho aspettaato un po' a dirvelo ma volevo cogliere l'occasione degli auguri pasquali per farlo.
Ora però vi parlo dei dolcini che in fondo tanto complessa la preparazione non è, anzi per chi ha un po' di mnualità è un giochetto da ragazzi. La base sono dei muffin alla vaniglia la ricetta e l'idea del cupckes così decorato l'ho trovata su Cucina Gourmet di marzo. Solo che la pasta di zucchero io l'ho utilizzata solo per le decorazioni, che ho integrato con roselline di ostia già pronte, mentre per la copertura ho reso i dolcini più golosi del previsto con le Cremose di Bacco, le golose creme spalmabili siciliane che ho steso generosamente sui muffins  nei gusti di arancia e pistacchio.
Ingredienti per 18 cupcakes
Per i muffins:
250 g di farina 00
250 g di zucchero semolato
250 g di burro
4 uova
140 ml di latte fresco intero
7 g di lievito per dolci
1 baccello di vaniglia
Per completare:
creme spalmabili all'arancia e al pistacchio
fiorellini e animaletti in pasta di zucchero
Montare a crema il burro morbido con lo zucchero fino a ottenere una crema soffice. Aggiungere le uova una per volta mescolando, i semini della vaniglia e infine la farina setacciata con il lievito. Versare il composto negli stampi da muffin  rivestiti con i pirottini di carta riempiendoli a 3-4 della loro altezza. Cuocere in forno caldo  a 180°per 20-25 minuti. Lasciar raffreddare poi coprire con le creme spalmabili e decorare con fiorelli e animaletti realizzati in pasta di zucchero.

Cupcakes del buon auspicio

Alzatina con rose di Easy Life design
E voi pensate che io solo per Pasqua mi sia messa lì a lavorare con lo zucchero componendo coccinelle, tartarughe, lumachine, farfalle e fiorellini? Niente affatto. Non è che non ritenga la Pasqua così importante, però si tratta di una ricorrenza - seppur bellissima e colma di significati - non un evento che si verifica un volta sola. Un evento unico può essere invece  l'arrivo di un bimbo o meglio di una bimba. Si, avete capito bene la famiglia di Sale e Pepe quanto basta cresce  e dopo Giulio arriverà tra quattro mesi circa (se tutto va come deve andare) una bimbetta che speriamo sia bella e sana come il fratellino, ecco il buon auspicio del titolo del post.
Ho aspettaato un po' a dirvelo ma volevo cogliere l'occasione degli auguri pasquali per farlo.
Ora però vi parlo dei dolcini che in fondo tanto complessa la preparazione non è, anzi per chi ha un po' di mnualità è un giochetto da ragazzi. La base sono dei muffin alla vaniglia la ricetta e l'idea del cupckes così decorato l'ho trovata su Cucina Gourmet di marzo. Solo che la pasta di zucchero io l'ho utilizzata solo per le decorazioni, che ho integrato con roselline di ostia già pronte, mentre per la copertura ho reso i dolcini più golosi del previsto con le Cremose di Bacco, le golose creme spalmabili siciliane che ho steso generosamente sui muffins  nei gusti di arancia e pistacchio.
Ingredienti per 18 cupcakes
Per i muffins:
250 g di farina 00
250 g di zucchero semolato
250 g di burro
4 uova
140 ml di latte fresco intero
7 g di lievito per dolci
1 baccello di vaniglia
Per completare:
creme spalmabili all'arancia e al pistacchio
fiorellini e animaletti in pasta di zucchero
Montare a crema il burro morbido con lo zucchero fino a ottenere una crema soffice. Aggiungere le uova una per volta mescolando, i semini della vaniglia e infine la farina setacciata con il lievito. Versare il composto negli stampi da muffin  rivestiti con i pirottini di carta riempiendoli a 3-4 della loro altezza. Cuocere in forno caldo  a 180°per 20-25 minuti. Lasciar raffreddare poi coprire con le creme spalmabili e decorare con fiorelli e animaletti realizzati in pasta di zucchero.

2011-04-19

Tagliatelle soufflè con carciofi e mortadella

Preparativi per Pasqua a tutto spiano, non so se siete già nella fase semilavorati (preparo e metto via così mi godo la festa) o ancora in quella di prova (che tanto poi alla fine decido in base agli ospiti). Io nei giorni passati qualche prova l'ho fatta ed ho realizzato un primo piatto che mi sembra giusto giusto per la festa o magari se a Pasqua andate sul tradizionale è ok per Pasquetta. Per altre circostanze è meglio evitarlo dal momento che si tratta di un ricchissimo primo, salvo se non si decide di far diventare per 6 quella che io indico come porzione per 4.
E se il piatto è di festa non fate i pigri e le tagliatelle preparatele in casa, con la sfogliatrice  ATLAS 150 WELLNESS COLOR di MARCATO è veramente un gioco da ragazzi.
Per la mortadella affidatevi a chi fa solo mortadelle e scegliete Felsineo, la rustica andrà benissimo per l'occasione.
Tagliatelle soufflè con carciofi e mortadella
Ingredienti per 4 persone
Per la pasta:
3 uova
200 g di farina 00
100 g di farina di grano duro
1 pz di sale
Per il condimento:
4-5 carciofi (secondo le dimensioni)
200 g di mortadella rustica ai pistacchi
100 g di parmigiano grattugiato
1 cipollotto
3 uova
250 ml di latte
25 g di farina
25 g di burro
olio extravergine d'oliva
noce moscata
sale e pepe
prezzemolo
Impastare le farine con le uova ed il sale, lavorare l'impasto e tenerlo a riposo per almeno mezz'ora prima di stenderlo e ricavarne le tagliatelle.
Pulire i carciofi e dopo averne tagliato i cuori e la parte più tenera dei gambi a fettine sottili stufarli in un fondo d'olio insieme al cipollotto finché risulteranno teneri, salare, pepare e unire il prezzemolo tritato.
Sciogliere il burro in un pentolino, unire la farina e poi il latte. Lasciare addensare la besciamella, unire un pizzico di sale,  pepe, una grattatina di noce moscata, il parmigiano e i tre tuorli. Lessare le tagliatelle, condirle con i carciofi e la salsa di uova e besciamella preparata. Montare a neve gli albumi unirli alla pasta e dopo aver ben mescolato versare in teglia e lasciar gratinare in forno caldo a 190° per 15-20 minuti.