2015-11-13

Apparecchiate la favola oggi gufetti ripieni

Libri del concorso "...Per mangiarti meglio", borsina feltro ImballoREGALO.com
La mia passione per la cucina cerco di trasmetterla anche ai miei piccini, ma mentre Aurelia è sempre lì a darsi da fare Giulio vive un momento di completo disinteresse per l'argomento tranne quando è il momento delle storie che molto spesso a casa nostra sono in tema. Sono sempre lì a chiedrmi di leggergliene di nuove poi quando arriva il momento della sperimentazione ognuno da a suo modo un contributo (Auri nella preparazione e Giulietto nella degustazione).
Una filastrocca, una fiaba o una poesia al giorno, tutte a tema culinario e con l'intento di educare alla buona alimentazione non ce le facciamo mancare. Racconti originali, filastrocche divertenti, poesie in rima ci accompagnano scandendo i nostri momenti quotidiani insieme, vengono tutti dai libri "...Per mangiarti meglio!" in cui sono raccolte le partecipazioni all'omonimo concorso organizzato dall'associazione TraccePerLaMeta  con il patrocinio della Regione Lombardia e EXPO Milano 2015. Il concorso era diviso in due sezioni una individuale e una per le scuole (primaria, secondaria e alcune classi di scuola materna) e ne sono usciti sei libri, tre per sezione, tutti vertenti sul tema della corretta alimentazione. Bellissime dicevo le fiabe e le filastrocche sia della sezione individuale che dell'altra. Interessantissimo il volume 3 della sezione individuale  Educare alla salute attraverso il cibo di Roberta die Noia ed Elisabetta Macorsini. Ricchissimi anche i due volumi della raccolta dedicati alle ricette, tutte appetitose e da provare. Non ci resta che allacciare il grembiule e proseguire.
Appetitose e da provare anche le ricette di Pronto in favola di Mauro Padula e Pasquale Di Bari pubblicato da Sperlig & Kupfer
Ricette buone da mangiare, belle da vedere, facili da preparare. Tantissime preparazioni sane e nutrienti, dolci e salate, che faranno ingolosire i più piccoli, perché sono preparate nel loro linguaggio: quello della fantasia. Auri resta incantata perdendosi tra le pagine di questo bellissimo libro. La panna cow, la sogliola dei pirati, le spume dei folletti: più di 50 ricette riunite in menu tematici (dai mostri ai supereroi, dalle fiabe alla vecchia fattoria) da cui prendere ispirazione per la tavola di ogni giorno o anche per organizzare feste… da favola. Nel libro sono indicate inoltre le varianti per le intolleranze, le ricette base, i consigli antispreco, le versioni superveloci, oltre che foto passo a passo e idee per decorazioni sane e naturali. Abbiamo reinterpretato i gufetti che nel libro erano di pasta matta e infilzati su spiedo, noi li abbiamo riprodotti con pasta di pizza e per il ripieno abbiamo scelto le gustose salsiccette bianche (con carne di pollo) di cui i miei bimbi sono golosi e un po' di scamorza, nella versione originale c'era carne macinata e carote ma che vi posso dire nemmeno nei gufetti l'arancione lo vogliono i miei figli.
Ingredienti:
250 g di pasta per pizza
2 salsicce bianche con pollo
100 g di scamorza bianca
mandorle per decorare
Sgranare le salsicce e cuocerle in padella senza condimenti, mescolare con la scamorza tritata*.
Stendere la pasta e ricavarne dei cerchi di 10 cm. Farcire metà dei dischi con il composto e coprire con i restanti. Dai ritagli di pasta ricavare dei dischetti, bucarli al centro e farne gli occhietti, mettere una mandorla per becco e intagliare a semicerchio i lati. Cuocere in forno caldissimo, finché appariranno dorati.
*Per la ricetta ho utilizzato scamorza bianca Caseificio Giordano

Apparecchiate la favola oggi gufetti ripieni

Libri del concorso "...Per mangiarti meglio", borsina feltro ImballoREGALO.com
La mia passione per la cucina cerco di trasmetterla anche ai miei piccini, ma mentre Aurelia è sempre lì a darsi da fare Giulio vive un momento di completo disinteresse per l'argomento tranne quando è il momento delle storie che molto spesso a casa nostra sono in tema. Sono sempre lì a chiedrmi di leggergliene di nuove poi quando arriva il momento della sperimentazione ognuno da a suo modo un contributo (Auri nella preparazione e Giulietto nella degustazione).
Una filastrocca, una fiaba o una poesia al giorno, tutte a tema culinario e con l'intento di educare alla buona alimentazione non ce le facciamo mancare. Racconti originali, filastrocche divertenti, poesie in rima ci accompagnano scandendo i nostri momenti quotidiani insieme, vengono tutti dai libri "...Per mangiarti meglio!" in cui sono raccolte le partecipazioni all'omonimo concorso organizzato dall'associazione TraccePerLaMeta  con il patrocinio della Regione Lombardia e EXPO Milano 2015. Il concorso era diviso in due sezioni una individuale e una per le scuole (primaria, secondaria e alcune classi di scuola materna) e ne sono usciti sei libri, tre per sezione, tutti vertenti sul tema della corretta alimentazione. Bellissime dicevo le fiabe e le filastrocche sia della sezione individuale che dell'altra. Interessantissimo il volume 3 della sezione individuale  Educare alla salute attraverso il cibo di Roberta die Noia ed Elisabetta Macorsini. Ricchissimi anche i due volumi della raccolta dedicati alle ricette, tutte appetitose e da provare. Non ci resta che allacciare il grembiule e proseguire.
Appetitose e da provare anche le ricette di Pronto in favola di Mauro Padula e Pasquale Di Bari pubblicato da Sperlig & Kupfer
Ricette buone da mangiare, belle da vedere, facili da preparare. Tantissime preparazioni sane e nutrienti, dolci e salate, che faranno ingolosire i più piccoli, perché sono preparate nel loro linguaggio: quello della fantasia. Auri resta incantata perdendosi tra le pagine di questo bellissimo libro. La panna cow, la sogliola dei pirati, le spume dei folletti: più di 50 ricette riunite in menu tematici (dai mostri ai supereroi, dalle fiabe alla vecchia fattoria) da cui prendere ispirazione per la tavola di ogni giorno o anche per organizzare feste… da favola. Nel libro sono indicate inoltre le varianti per le intolleranze, le ricette base, i consigli antispreco, le versioni superveloci, oltre che foto passo a passo e idee per decorazioni sane e naturali. Abbiamo reinterpretato i gufetti che nel libro erano di pasta matta e infilzati su spiedo, noi li abbiamo riprodotti con pasta di pizza e per il ripieno abbiamo scelto le gustose salsiccette bianche (con carne di pollo) di cui i miei bimbi sono golosi e un po' di scamorza, nella versione originale c'era carne macinata e carote ma che vi posso dire nemmeno nei gufetti l'arancione lo vogliono i miei figli.
Ingredienti:
250 g di pasta per pizza
2 salsicce bianche con pollo
100 g di scamorza bianca
mandorle per decorare
Sgranare le salsicce e cuocerle in padella senza condimenti, mescolare con la scamorza tritata*.
Stendere la pasta e ricavarne dei cerchi di 10 cm. Farcire metà dei dischi con il composto e coprire con i restanti. Dai ritagli di pasta ricavare dei dischetti, bucarli al centro e farne gli occhietti, mettere una mandorla per becco e intagliare a semicerchio i lati. Cuocere in forno caldissimo, finché appariranno dorati.
*Per la ricetta ho utilizzato scamorza bianca Caseificio Giordano

2015-11-11

Insalata di coniglio tenerissimo con noci e melagrana

Canovaccio Busatti
Sfido chiunque a trovare colori più belli di quelli dell'autunno, quest'insalata mi sembrava alla fine la tavolozza di un pittore che aveva appena dipinto un dolce paesaggio dai tenui colori. Delicata nell'aspetto ed anche nel gusto questa buonissima insalata la cui particolarità sta nella cottura della carne di coniglio che vi ho aggiunto, tenera al punto da sciogliersi in bocca con un facilissimo e semplice stratagemma applicabile anche al petto di pollo.
Sarà il periodo di stress, sarà l'alimentazione in cui di consueto non mi privo di nulla ma ho scoperto di avere la pressione alta allora, prima di ricorrere a farmaci e nell'attesa di fare tutti gli esami del caso, sto adottando una dieta povera di sodio e grassi prediligendo frutta e verdura, carni bianche, optando per alimenti cucinati in modo semplice. Questa è una ricetta perfetta per gli ipertesi essendo composta da lattuga, melagrana che tra le innumerevoli benefiche proprietà ha anche quella di tenere sotto controllo la pressione arteriosa, noci ricche di omega3 al pari del pesce e petto del coniglio (quello tenuto da parte nella ricetta precedente) cotto "senza fuoco". Per condire solo olio extravergine d'oliva di qualità eccelsa e qualche goccia di aceto ai frutti di bosco.
E sull'olio voglio proprio dirvi qualcosa perché non l'ho scelto a caso, ho voluto per questa mia insalata un olio speciale che potesse valorizzarla al meglio.
L'olio extravergine d'oliva che ho scelto nasce nel cuore del Chianti (non viene buono solo il vino in quelle zone) nell'azienda della famiglia Pruneti.
Da oltre un secolo l'Azienda Agricola PRUNETI coltiva i propri terreni a San Polo in Chianti. Il prodotto più importante è sempre stato l'Olio Extravergine di Oliva, a cui si sono affiancati, in seguito, l'Iris o Giaggiolo (richiesto dalle più importanti e famose profumerie francesi), il Vino e lo Zafferano.
La raccolta delle olive viene effettuata in maniera manuale o con agevolatori meccanici al giusto punto di maturazione. L’estrazione, che ovviamente avviene soltanto attraverso procedimenti meccanici, è effettuata rigorosamente a freddo (sempre sotto i 27°C) sia per esaltare tutti i profumi ed i sapori dell’olio, sia per mantenere intatte le sue componenti salutistiche. Anche l’imbottigliamento, a basso impatto ossidativo, viene effettuato soltanto in seguito all’arrivo della richiesta, in modo da poter garantire la massima qualità ed una lunga e corretta conservazione del prodotto.
Il risultato finale è un olio da raccontare, ho scelto la varietà "leggero" per questa mia insalata, indicato per pesce e verdure bolliti o cotti al vapore; eccellente come condimento per carni bianche.
In caso di ipertensione il consumo di alcool è sconsigliato ma se non avete di questi problemi vi consiglio un abbinamento strepitoso con un altro vino di casa Pico Maccario, il Monferrato Estrosa
Insalata di coniglio tenerissimo con noci e melagrana
Ingredienti per 4 persone:
2 petti di coniglio
1/2 cespo di lattuga romana 
12 noci
1 melagrana
olio extravergine d'oliva
aceto ai frutti di bosco
sedano, carota e cipolla 
sale 
Portare a bollore una pentola d'acqua leggermente salata e arricchita  con sedano carota e cipolla. Al bollore tuffarvi i petti di coniglio, chiudere con il coperchio e spegnere il fuoco. Lasciare immersa la carne finché l'acqua non si sarà raffreddata. Estrarre la carne e affettarla. Lavare la lattuga e tagliarla a striscioline, disporla al fondo del piatto, aggiungere le noci, i chicchi della melagrana e le fette di coniglio. Emulsionare l'olio con un po' d'aceto e sale (a piacere), condire con la vinaigrette l'insalata.

Insalata di coniglio tenerissimo con noci e melagrana

Canovaccio Busatti
Sfido chiunque a trovare colori più belli di quelli dell'autunno, quest'insalata mi sembrava alla fine la tavolozza di un pittore che aveva appena dipinto un dolce paesaggio dai tenui colori. Delicata nell'aspetto ed anche nel gusto questa buonissima insalata la cui particolarità sta nella cottura della carne di coniglio che vi ho aggiunto, tenera al punto da sciogliersi in bocca con un facilissimo e semplice stratagemma applicabile anche al petto di pollo.
Sarà il periodo di stress, sarà l'alimentazione in cui di consueto non mi privo di nulla ma ho scoperto di avere la pressione alta allora, prima di ricorrere a farmaci e nell'attesa di fare tutti gli esami del caso, sto adottando una dieta povera di sodio e grassi prediligendo frutta e verdura, carni bianche, optando per alimenti cucinati in modo semplice. Questa è una ricetta perfetta per gli ipertesi essendo composta da lattuga, melagrana che tra le innumerevoli benefiche proprietà ha anche quella di tenere sotto controllo la pressione arteriosa, noci ricche di omega3 al pari del pesce e petto del coniglio (quello tenuto da parte nella ricetta precedente) cotto "senza fuoco". Per condire solo olio extravergine d'oliva di qualità eccelsa e qualche goccia di aceto ai frutti di bosco.
E sull'olio voglio proprio dirvi qualcosa perché non l'ho scelto a caso, ho voluto per questa mia insalata un olio speciale che potesse valorizzarla al meglio.
L'olio extravergine d'oliva che ho scelto nasce nel cuore del Chianti (non viene buono solo il vino in quelle zone) nell'azienda della famiglia Pruneti.
Da oltre un secolo l'Azienda Agricola PRUNETI coltiva i propri terreni a San Polo in Chianti. Il prodotto più importante è sempre stato l'Olio Extravergine di Oliva, a cui si sono affiancati, in seguito, l'Iris o Giaggiolo (richiesto dalle più importanti e famose profumerie francesi), il Vino e lo Zafferano.
La raccolta delle olive viene effettuata in maniera manuale o con agevolatori meccanici al giusto punto di maturazione. L’estrazione, che ovviamente avviene soltanto attraverso procedimenti meccanici, è effettuata rigorosamente a freddo (sempre sotto i 27°C) sia per esaltare tutti i profumi ed i sapori dell’olio, sia per mantenere intatte le sue componenti salutistiche. Anche l’imbottigliamento, a basso impatto ossidativo, viene effettuato soltanto in seguito all’arrivo della richiesta, in modo da poter garantire la massima qualità ed una lunga e corretta conservazione del prodotto.
Il risultato finale è un olio da raccontare, ho scelto la varietà "leggero" per questa mia insalata, indicato per pesce e verdure bolliti o cotti al vapore; eccellente come condimento per carni bianche.
In caso di ipertensione il consumo di alcool è sconsigliato ma se non avete di questi problemi vi consiglio un abbinamento strepitoso con un altro vino di casa Pico Maccario, il Monferrato Estrosa
Insalata di coniglio tenerissimo con noci e melagrana
Ingredienti per 4 persone:
2 petti di coniglio
1/2 cespo di lattuga romana 
12 noci
1 melagrana
olio extravergine d'oliva
aceto ai frutti di bosco
sedano, carota e cipolla 
sale 
Portare a bollore una pentola d'acqua leggermente salata e arricchita  con sedano carota e cipolla. Al bollore tuffarvi i petti di coniglio, chiudere con il coperchio e spegnere il fuoco. Lasciare immersa la carne finché l'acqua non si sarà raffreddata. Estrarre la carne e affettarla. Lavare la lattuga e tagliarla a striscioline, disporla al fondo del piatto, aggiungere le noci, i chicchi della melagrana e le fette di coniglio. Emulsionare l'olio con un po' d'aceto e sale (a piacere), condire con la vinaigrette l'insalata.

2015-11-08

Coniglio in salsa allo yogurt e capperi con sformato di melanzane

Ogni volta che la zia mi regala un coniglio ho il problema di come cucinarlo, io lo mangerei in tutti i modi ma farlo digerire alla mia famigliola mi porta sempre qualche problemino. Stavolta però ho trovato una ricetta che ha messo d'accordo un po' tutti e a dire il vero la buona salsa che ne è venuta fuori mi fa dire che di certo non solo la carne di coniglio ma anche altre carni come pollo e maiale daranno il meglio in questa preparazione. La foto non è perfetta, il colore non è particolarmente fotogenico ma vorrei vi fosse un modo per trasmettervene il gusto. Ottenuta l'ottima ricetta avendo ancora un paio di melanzane giacenti in frigo ho deciso di farne uno sformatino d'accompagno. Mi mancava solo un vino buono con cui servirla.
Mi sono rivolta alla Cantina Pico Maccario  in Monferrato scegliendo un delizioso Piemonte rosato DOC Lavignone rosato ottenuto da uve 100% Barbera. Un vino che vale la pena assaggiare come del resto il loro barbera Lavignone rosso e anche il bianco Estrosa di cui vi dirò nella prossima ricetta. 
La cantina Pico Maccario nasce nel 1997 a Mombaruzzo su una proprietà di 70 ettari di vigneto nel cuore della DOCG Barbera d’Asti. Fin dall’inizio è condotta dai fratelli Pico e Vitaliano Maccario che per età e attitudine personale scelgono di farne un modello di modernità, sia nella gestione della vigna che nella produzione dei vini. Una curiosità sul  perché è stata scelta la rosa come logo aziendale: 4500 piante di rose a clone unico hanno la duplice funzione di indicare il punto iniziale di ogni filare e di segnalare in anticipo, come da tradizione, le malattie che di lì a poco potrebbero cogliere le viti. Dicono che la presenza delle piante di rosa rende la passeggiata tra i filari Pico Maccario un’esperienza da vivere e io non vedo l'ora di poterci andare di persona. Nel frattempo cerco di coglierne i profumi dai loro deliziosi vini.
A proposito di coniglio ed altri animali da cortile vi ricordo che è in edicola con il Corriere dello Sport il numero 8 di Le ricette di Unti e Bisunti raccontate da ChefRubio  dedicato a Maiale pollame e animali da cortile, sicuramente impareremo molto sulle ricette tradizionali.
Coniglio in salsa allo yogurt e capperi con sformato di melanzane 
Ingredienti per 4 persone
Per il coniglio:
1 coniglio (escluso il petto) 
1 vasetto di yogurt greco
1 cipolla bionda
1 cucchiaio di farina 
brodo vegetale
olio 
sale e pepe
1 cucchiaio di capperi sotto sale*
Per lo sformato di melanzane:
2 melanzane lunghe
1 spicchio d'aglio
timo
1 albume
2 cucchiai di grana
100 g di ricotta fresca**
1 cucchiaio di pangrattato
olio extravergine d'oliva
sale e pepe
Per il coniglio:
Tritare la cipolla e con un fondo d'olio soffriggervi il coniglio a pezzi (io non metto il petto), unire i capperi dissalati, pepare e aggiungere un paio di mestoli di brodo, mettere il coperchio, abbassare la fiamma e cuocere per un'ora evitando che asciughi troppo (aggiungere in questo caso altro brodo o acqua). Togliere il coniglio e tenerlo da parte, aggiungere al fondo di cottura la farina e lo yogurt e lasciar addensare, passate a piacere la salsa al mixer prima di servirla insieme al coniglio. 
Per lo sformato di melanzane:
dividere le melanzane in due intagliarne la polpa e  condirle con aglio e timo, metterle in teglia oleata con la parte tagliata rivolta verso il basso e cuocerle per mezz'ora in forno caldo Prelevare la polpa cotta con un cucchiaio, frullarla con l'albume, il grana la ricotta e il pangrattato. Regolare di sale e pepe, mettere negli stampini oleati e cuocere a bagnomaria in forno fino a che risulteranno compatti e appena dorati in superficie. 
* io utilizzo i gustosi capperi di Pantelleria
** ho utilizzato la ricotta fresca del Caseificio Giordano


Coniglio in salsa allo yogurt e capperi con sformato di melanzane

Ogni volta che la zia mi regala un coniglio ho il problema di come cucinarlo, io lo mangerei in tutti i modi ma farlo digerire alla mia famigliola mi porta sempre qualche problemino. Stavolta però ho trovato una ricetta che ha messo d'accordo un po' tutti e a dire il vero la buona salsa che ne è venuta fuori mi fa dire che di certo non solo la carne di coniglio ma anche altre carni come pollo e maiale daranno il meglio in questa preparazione. La foto non è perfetta, il colore non è particolarmente fotogenico ma vorrei vi fosse un modo per trasmettervene il gusto. Ottenuta l'ottima ricetta avendo ancora un paio di melanzane giacenti in frigo ho deciso di farne uno sformatino d'accompagno. Mi mancava solo un vino buono con cui servirla.
Mi sono rivolta alla Cantina Pico Maccario  in Monferrato scegliendo un delizioso Piemonte rosato DOC Lavignone rosato ottenuto da uve 100% Barbera. Un vino che vale la pena assaggiare come del resto il loro barbera Lavignone rosso e anche il bianco Estrosa di cui vi dirò nella prossima ricetta. 
La cantina Pico Maccario nasce nel 1997 a Mombaruzzo su una proprietà di 70 ettari di vigneto nel cuore della DOCG Barbera d’Asti. Fin dall’inizio è condotta dai fratelli Pico e Vitaliano Maccario che per età e attitudine personale scelgono di farne un modello di modernità, sia nella gestione della vigna che nella produzione dei vini. Una curiosità sul  perché è stata scelta la rosa come logo aziendale: 4500 piante di rose a clone unico hanno la duplice funzione di indicare il punto iniziale di ogni filare e di segnalare in anticipo, come da tradizione, le malattie che di lì a poco potrebbero cogliere le viti. Dicono che la presenza delle piante di rosa rende la passeggiata tra i filari Pico Maccario un’esperienza da vivere e io non vedo l'ora di poterci andare di persona. Nel frattempo cerco di coglierne i profumi dai loro deliziosi vini.
A proposito di coniglio ed altri animali da cortile vi ricordo che è in edicola con il Corriere dello Sport il numero 8 di Le ricette di Unti e Bisunti raccontate da ChefRubio  dedicato a Maiale pollame e animali da cortile, sicuramente impareremo molto sulle ricette tradizionali.
Coniglio in salsa allo yogurt e capperi con sformato di melanzane 
Ingredienti per 4 persone
Per il coniglio:
1 coniglio (escluso il petto) 
1 vasetto di yogurt greco
1 cipolla bionda
1 cucchiaio di farina 
brodo vegetale
olio 
sale e pepe
1 cucchiaio di capperi sotto sale*
Per lo sformato di melanzane:
2 melanzane lunghe
1 spicchio d'aglio
timo
1 albume
2 cucchiai di grana
100 g di ricotta fresca**
1 cucchiaio di pangrattato
olio extravergine d'oliva
sale e pepe
Per il coniglio:
Tritare la cipolla e con un fondo d'olio soffriggervi il coniglio a pezzi (io non metto il petto), unire i capperi dissalati, pepare e aggiungere un paio di mestoli di brodo, mettere il coperchio, abbassare la fiamma e cuocere per un'ora evitando che asciughi troppo (aggiungere in questo caso altro brodo o acqua). Togliere il coniglio e tenerlo da parte, aggiungere al fondo di cottura la farina e lo yogurt e lasciar addensare, passate a piacere la salsa al mixer prima di servirla insieme al coniglio. 
Per lo sformato di melanzane:
dividere le melanzane in due intagliarne la polpa e  condirle con aglio e timo, metterle in teglia oleata con la parte tagliata rivolta verso il basso e cuocerle per mezz'ora in forno caldo Prelevare la polpa cotta con un cucchiaio, frullarla con l'albume, il grana la ricotta e il pangrattato. Regolare di sale e pepe, mettere negli stampini oleati e cuocere a bagnomaria in forno fino a che risulteranno compatti e appena dorati in superficie. 
* io utilizzo i gustosi capperi di Pantelleria
** ho utilizzato la ricotta fresca del Caseificio Giordano


2015-11-05

Ristorante pizzeria Flower, gusto e semplicità a Corigliano Scalo (CS)


Il mio ultimo percorso del gusto su Diritto di Cronaca.
Il nome del locale è la semplice traduzione in inglese del cognome del proprietario Danilo Fiore. Oltrepassata la soglia si viene accolti in ambiente molto caldo e spazioso in stile etnico, dove ogni dettaglio risulta curato le tende in stampa animalier sono in tono con le sedie le applique statua, gli specchi e le suppellettili sono coordinate.
Sarà questo calore sarà la spontanea accoglienza del proprietario e del personale, saranno i piatti gustosi ed abbondanti, sarà la ricchezza della cucina di pesce proposta oppure la lunga lievitazione della pizza realizzata con farine del Molino Vigevano certo è che questo ristorante aperto da poco tempo è schizzato in vetta a tutte le classifiche locali per gradimento del pubblico per cui non mi restava che fare anche da Flower una mia esperienza gustativa.  Abbiamo mangiato bene davvero e bevuto ancor meglio se si può con l'ottimo Alicante 2014 di Cataldo Calabretta un rosato limpido e sincero in cui si sente (anche dopo aver bevuto il secondo bicchiere) che non vi sono trattamenti chimici.
L'antipasto di mare è ricco e ci viene servito con la focaccia realizzata con l'impasto ai cereali della pizza, davvero buona. E' ricco di assaggi: dal gamberone in pasta kataifi al raviolo di ananas marinato al limone farcito con cocktail di gamberi, dalla polpetta di patate e tonno rivestita di mandorle a scaglie all'insalata di gamberetti e a quella di tonnetto, e si completa con i crudi di spada e tonno ma, strano a dirsi, quel che più mi ha colpito è stato il gusto dell'insalata di mare e non le cose più elaborate. 
Non elaborato ma ben eseguito e succulento al punto giusto il piatto di spaghettoni fantasia di mare, pasta preparata dallo chef con farina speciale 1 Molino Vigevano condita con tutto quel che il mare poteva offrire, un buon piatto davvero così abbondante che fa già pasto da solo, tanto che abbiamo poi deciso di dividerci una tenera tagliata di tonno, irrinunciabile in questo periodo dell'anno. Come dicevo questo è un locale che va apprezzato per la semplicità e ne usciamo soddisfatti con in bocca il buon sapore di erbe dell'amaro Flower prodotto per loro da un'azienda seguendo le indicazioni di un'antica ricetta del nonno di Fiore. Da assaggiare certamente anche la pizza.
Ristorante Pizzeria Flower
via Rosmini 14
87064 Corigliano Calabro (CS)
Tel. 0983 200252 - 346 3701344
https://www.facebook.com/flowerwinebar/?fref=ts


Ristorante pizzeria Flower, gusto e semplicità a Corigliano Scalo (CS)


Il mio ultimo percorso del gusto su Diritto di Cronaca.
Il nome del locale è la semplice traduzione in inglese del cognome del proprietario Danilo Fiore. Oltrepassata la soglia si viene accolti in ambiente molto caldo e spazioso in stile etnico, dove ogni dettaglio risulta curato le tende in stampa animalier sono in tono con le sedie le applique statua, gli specchi e le suppellettili sono coordinate.
Sarà questo calore sarà la spontanea accoglienza del proprietario e del personale, saranno i piatti gustosi ed abbondanti, sarà la ricchezza della cucina di pesce proposta oppure la lunga lievitazione della pizza realizzata con farine del Molino Vigevano certo è che questo ristorante aperto da poco tempo è schizzato in vetta a tutte le classifiche locali per gradimento del pubblico per cui non mi restava che fare anche da Flower una mia esperienza gustativa.  Abbiamo mangiato bene davvero e bevuto ancor meglio se si può con l'ottimo Alicante 2014 di Cataldo Calabretta un rosato limpido e sincero in cui si sente (anche dopo aver bevuto il secondo bicchiere) che non vi sono trattamenti chimici.
L'antipasto di mare è ricco e ci viene servito con la focaccia realizzata con l'impasto ai cereali della pizza, davvero buona. E' ricco di assaggi: dal gamberone in pasta kataifi al raviolo di ananas marinato al limone farcito con cocktail di gamberi, dalla polpetta di patate e tonno rivestita di mandorle a scaglie all'insalata di gamberetti e a quella di tonnetto, e si completa con i crudi di spada e tonno ma, strano a dirsi, quel che più mi ha colpito è stato il gusto dell'insalata di mare e non le cose più elaborate. 
Non elaborato ma ben eseguito e succulento al punto giusto il piatto di spaghettoni fantasia di mare, pasta preparata dallo chef con farina speciale 1 Molino Vigevano condita con tutto quel che il mare poteva offrire, un buon piatto davvero così abbondante che fa già pasto da solo, tanto che abbiamo poi deciso di dividerci una tenera tagliata di tonno, irrinunciabile in questo periodo dell'anno. Come dicevo questo è un locale che va apprezzato per la semplicità e ne usciamo soddisfatti con in bocca il buon sapore di erbe dell'amaro Flower prodotto per loro da un'azienda seguendo le indicazioni di un'antica ricetta del nonno di Fiore. Da assaggiare certamente anche la pizza.
Ristorante Pizzeria Flower
via Rosmini 14
87064 Corigliano Calabro (CS)
Tel. 0983 200252 - 346 3701344
https://www.facebook.com/flowerwinebar/?fref=ts


2015-11-03

Risotto affumicato ai broccoli e piselli

Oggi una ricetta semplice, molto appetitosa ed estremamente confortante perfetta per queste sere d'autunno, magari in abbinamento ad un buon bicchiere di rosso. Insieme ai broccoli ho voluto aggiungere dei piselli e nel fondo appena un po' di salame piccante che conferisce quel certo non so che, ma il segreto di questo risotto è la scamorza affumicata artigianalmente del Caseificio Giordano che ho voluto utilizzare per completarlo, non vi è aggiunta di burro né di altri formaggi e vi assicuro è perfetto così. 
Come vino ho scelto un ottimo Cabernet Franc di Tenuta Luisa che va a braccetto con piatti saporiti. Insomma un'idea per  cena davvero niente male.
Risotto affumicato ai broccoli e piselli
Ingredienti per 4 persone:
360 g di riso di Sibari (carnaroli)
1/2 cipolla bianca
1/2 spicchio d'aglio
80 g di salame piccante 
olio extravergine d'oliva
1 cucchiaio d'aceto bianco
brodo vegetale
1/2 kg di cime di broccolo verde
1 tazza di piselli
150 g di scamorza affumicata
Tritare finemente la cipolla e schiacciare l'aglio, appassirli in una capace pentola con un filo d'olio e il salame a piccoli pezzetti (coriandoli) aggiungere i broccoli e i piselli e lasciar insaporire. Unire il riso e tostarlo per bene, Sfumare con l'aceto e poi aggiungere un mestolo per volta il brodo bollente portando il riso a cottura. Alla fine regolare eventualmente di sale e completare con i dadini di scamorza affumicata.

Risotto affumicato ai broccoli e piselli

Oggi una ricetta semplice, molto appetitosa ed estremamente confortante perfetta per queste sere d'autunno, magari in abbinamento ad un buon bicchiere di rosso. Insieme ai broccoli ho voluto aggiungere dei piselli e nel fondo appena un po' di salame piccante che conferisce quel certo non so che, ma il segreto di questo risotto è la scamorza affumicata artigianalmente del Caseificio Giordano che ho voluto utilizzare per completarlo, non vi è aggiunta di burro né di altri formaggi e vi assicuro è perfetto così. 
Come vino ho scelto un ottimo Cabernet Franc di Tenuta Luisa che va a braccetto con piatti saporiti. Insomma un'idea per  cena davvero niente male.
Risotto affumicato ai broccoli e piselli
Ingredienti per 4 persone:
360 g di riso di Sibari (carnaroli)
1/2 cipolla bianca
1/2 spicchio d'aglio
80 g di salame piccante 
olio extravergine d'oliva
1 cucchiaio d'aceto bianco
brodo vegetale
1/2 kg di cime di broccolo verde
1 tazza di piselli
150 g di scamorza affumicata
Tritare finemente la cipolla e schiacciare l'aglio, appassirli in una capace pentola con un filo d'olio e il salame a piccoli pezzetti (coriandoli) aggiungere i broccoli e i piselli e lasciar insaporire. Unire il riso e tostarlo per bene, Sfumare con l'aceto e poi aggiungere un mestolo per volta il brodo bollente portando il riso a cottura. Alla fine regolare eventualmente di sale e completare con i dadini di scamorza affumicata.