2009-01-21

'O Vesuvio infuocato

Se vi capita tra le mani un pacco di pasta dal curioso formato e dal nome ancora più curioso “ 'O Vesuvio” cosa vi viene in mente di farci? Per me la scelta è stata quasi scontata, il nome di un vulcano non può che evocarmi il fuoco, le fiamme e quindi il peperone, peperoncino, il rosso sugo. Insomma ho creato un bel piatto infuocato con questa meravigliosa pasta della Fabbrica della Pasta di Gragnano di Ciro Moccia acquistabile on-line presso l’Enoteca Di leva
Ingredienti per 5-6 persone:
500 g di pasta 'O Vesuvio
½ cipolla bionda
olio extravergine d’oliva
4 peperoni di colori misti arrostiti
200 g di salsiccia calabra piccante
250 g di passata di pomodoro (½ barattolo circa)
Sale e pepe q.b.
Rosoliamo la cipolla tritata in un fondo l’olio, uniamo la salsiccia a rondelle sottili, poi i peperoni a dadini. Aggiungiamo la passata di pomodoro, un pizzico di sale, una macinata di pepe e mezzo bicchiere d’acqua. Lasciamo restringere il sugo. Intanto cuociamo la pasta e, una volta pronta condiamola con il sugo. Serviamo con parmigiano grattugiato a piacere.

'O Vesuvio infuocato

Se vi capita tra le mani un pacco di pasta dal curioso formato e dal nome ancora più curioso “ 'O Vesuvio” cosa vi viene in mente di farci? Per me la scelta è stata quasi scontata, il nome di un vulcano non può che evocarmi il fuoco, le fiamme e quindi il peperone, peperoncino, il rosso sugo. Insomma ho creato un bel piatto infuocato con questa meravigliosa pasta della Fabbrica della Pasta di Gragnano di Ciro Moccia acquistabile on-line presso l’Enoteca Di leva
Ingredienti per 5-6 persone:
500 g di pasta 'O Vesuvio
½ cipolla bionda
olio extravergine d’oliva
4 peperoni di colori misti arrostiti
200 g di salsiccia calabra piccante
250 g di passata di pomodoro (½ barattolo circa)
Sale e pepe q.b.
Rosoliamo la cipolla tritata in un fondo l’olio, uniamo la salsiccia a rondelle sottili, poi i peperoni a dadini. Aggiungiamo la passata di pomodoro, un pizzico di sale, una macinata di pepe e mezzo bicchiere d’acqua. Lasciamo restringere il sugo. Intanto cuociamo la pasta e, una volta pronta condiamola con il sugo. Serviamo con parmigiano grattugiato a piacere.

2009-01-20

Brindiamo alla Compagnia del Cavatappi

Il brindisi stavolta la Compagnia del Cavatappi se lo merita proprio per la bellissima iniziativa tutta dedicata ai Bloggers. Se non avete ancora aderito correte, per i dubbiosi ho fotografato il contenuto del pacco che mi è stato spedito. Degli ottimi vini che vanno dal Tocai Friulano al Greco di Tufo dei Feudi San Gregorio oltre che delle deliziose conserve.

Brindiamo alla Compagnia del Cavatappi

Il brindisi stavolta la Compagnia del Cavatappi se lo merita proprio per la bellissima iniziativa tutta dedicata ai Bloggers. Se non avete ancora aderito correte, per i dubbiosi ho fotografato il contenuto del pacco che mi è stato spedito. Degli ottimi vini che vanno dal Tocai Friulano al Greco di Tufo dei Feudi San Gregorio oltre che delle deliziose conserve.

2009-01-19

Ciambella ai fichi secchi e cioccolato

Più che periodo di dieta quello in corso è periodo di "smaltimento avanzi dolci delle feste".
In tali circostanze diventa un po’ difficile mettersi a fare un dolce con lo sguardo di tutti addosso come a voler dire basta non ne possiamo più! Però, però ci sono dolci e dolci e per chi ama fare colazione in versione zuccherina per avere pronta energia nell’affrontare la giornata ecco che un semplice dolce a base di frutta secca e cioccolato ci sta proprio bene.
Ingredienti:
300 g di farina
150 g di zucchero
100 g di burro fuso
1 bustina di lievito per dolci
1 bicchiere di latte
1 uovo
1 pizzico di sale
10-12 fichi secchi
100 g di cioccolato fondente
Zucchero a velo
Mescoliamo la farina con lo zucchero, il lievito e il sale, uniamo il burro fuso lasciato intiepidire, il latte e l’uovo appena sbattuto. Solo in ultimo amalgamiamo all’impasto i fichi sminuzzati e il cioccolato tritato a coltello. Versiamo il composto in una teglia da ciambella imburrata e infarinata e lasciamo cuocere in forno caldo a 180° per circa mezz’ora, è sempre bene provare la cottura interna con lo stecchino prima di togliere il dolce dal forno.
Una volta raffreddato lo cospargiamo di zucchero a velo.
Va da sé che invece dei fichi secchi si possono utilizzare datteri, albicocche secche e volendo si può ancora arricchire la preparazione con noci, nocciole o mandorle.

Ciambella ai fichi secchi e cioccolato

Più che periodo di dieta quello in corso è periodo di "smaltimento avanzi dolci delle feste".
In tali circostanze diventa un po’ difficile mettersi a fare un dolce con lo sguardo di tutti addosso come a voler dire basta non ne possiamo più! Però, però ci sono dolci e dolci e per chi ama fare colazione in versione zuccherina per avere pronta energia nell’affrontare la giornata ecco che un semplice dolce a base di frutta secca e cioccolato ci sta proprio bene.
Ingredienti:
300 g di farina
150 g di zucchero
100 g di burro fuso
1 bustina di lievito per dolci
1 bicchiere di latte
1 uovo
1 pizzico di sale
10-12 fichi secchi
100 g di cioccolato fondente
Zucchero a velo
Mescoliamo la farina con lo zucchero, il lievito e il sale, uniamo il burro fuso lasciato intiepidire, il latte e l’uovo appena sbattuto. Solo in ultimo amalgamiamo all’impasto i fichi sminuzzati e il cioccolato tritato a coltello. Versiamo il composto in una teglia da ciambella imburrata e infarinata e lasciamo cuocere in forno caldo a 180° per circa mezz’ora, è sempre bene provare la cottura interna con lo stecchino prima di togliere il dolce dal forno.
Una volta raffreddato lo cospargiamo di zucchero a velo.
Va da sé che invece dei fichi secchi si possono utilizzare datteri, albicocche secche e volendo si può ancora arricchire la preparazione con noci, nocciole o mandorle.

2009-01-16

Insalata di riso rosso, verdure e ventresca di tonno

Lasciatomi alle spalle un brutto virus intestinale, in attesa dell’australiana, riprendo lentamente a mangiare piatti un tantino più colorati. E’ così che è nata questa insalata di riso (via il riso bianco che per quanto lo adori per un po’ non voglio più vederlo nel mio piatto), via il parmigiano (credetemi non ce la faccio più a mangiarne). E le patate lesse? Bé, saltate in padella con le carote, una noce di burro e una macinata di pepe nero posso ammetterle nella mia insalata. Il gusto in più è la ventresca di tonno siciliano lavorata a mano dalla Minghetti & Tammaro ed acquistabile on-line sul sito di Mosto e miele.
Ingredienti per 2 porzioni abbondanti:
3 tazzine di riso rosso integrale
1 vasetto di ventresca di tonno in olio d’oliva
1 zucchina
2 carote
1 patata lessa
2 tazzine di piselli
Olio extravergine d’oliva
1/2 limone
fior di sale
pepe nero
1 rametto di prezzemolo
1 noce di burro
Lessiamo il riso (il rosso normalmente necessita di una cottura lunga circa 35-40 minuti). Lessiamo per pochi minuti le carote pelate, poi tagliamole a rondelle e saltiamole in padella con una noce di burro e la patata lessa ridotta a cubetti, regoliamo di sale e pepe. Cuociamo in acqua bollente i piselli e le zucchine che taglieremo, dopo la cottura, a piccoli pezzi. Uniamo le verdure preparate al riso, mischiamo la ventresca a pezzetti. Poi prepariamo una citronette con il succo del limone, dell’olio, sale, pepe e il prezzemolo tritato. Condiamo l’insalata con la citronette e serviamola a temperatura ambiente.

Insalata di riso rosso, verdure e ventresca di tonno

Lasciatomi alle spalle un brutto virus intestinale, in attesa dell’australiana, riprendo lentamente a mangiare piatti un tantino più colorati. E’ così che è nata questa insalata di riso (via il riso bianco che per quanto lo adori per un po’ non voglio più vederlo nel mio piatto), via il parmigiano (credetemi non ce la faccio più a mangiarne). E le patate lesse? Bé, saltate in padella con le carote, una noce di burro e una macinata di pepe nero posso ammetterle nella mia insalata. Il gusto in più è la ventresca di tonno siciliano lavorata a mano dalla Minghetti & Tammaro ed acquistabile on-line sul sito di Mosto e miele.
Ingredienti per 2 porzioni abbondanti:
3 tazzine di riso rosso integrale
1 vasetto di ventresca di tonno in olio d’oliva
1 zucchina
2 carote
1 patata lessa
2 tazzine di piselli
Olio extravergine d’oliva
1/2 limone
fior di sale
pepe nero
1 rametto di prezzemolo
1 noce di burro
Lessiamo il riso (il rosso normalmente necessita di una cottura lunga circa 35-40 minuti). Lessiamo per pochi minuti le carote pelate, poi tagliamole a rondelle e saltiamole in padella con una noce di burro e la patata lessa ridotta a cubetti, regoliamo di sale e pepe. Cuociamo in acqua bollente i piselli e le zucchine che taglieremo, dopo la cottura, a piccoli pezzi. Uniamo le verdure preparate al riso, mischiamo la ventresca a pezzetti. Poi prepariamo una citronette con il succo del limone, dell’olio, sale, pepe e il prezzemolo tritato. Condiamo l’insalata con la citronette e serviamola a temperatura ambiente.

2009-01-14

Millefoglie con crema al torrone

Pensavo da un poco di arricchire la crema pasticcera con del torrone sbriciolato, certo però non mi aspettavo costasse tanta fatica! Mi spiego, la fatica è stata sottrarre ai miei dentini un pezzo di quel meraviglioso Torrone Friabile alle Nocciole Relanghe alle nocciole del Piemonte della bottega Esperya, mai assaggiato niente di più buono e, seppure con sacrificio, proprio con quello volevo arricchire la mia crema...sublime!
Il dolce nel quale l'ho utilizzato è il classico millefoglie preparato con la buona pasta sfoglia fatta in casa. Nella crema pasticcera ho utilizzato metà dose di zucchero visto che poi ho aggiunto il torrone, dolce di suo.
Ingredienti:
3 rettangoli di pasta sfoglia
2 tuorli d'uovo
250 ml di latte fresco
1/2 cucchiaino di vaniglia in polvere
2 cucchiai di zucchero semolato
2 cucchiai di maizena
100 g di Torrone Friabile alle Nocciole Relanghe
zucchero a velo.
Stendiamo i rettangoli di sfoglia su una teglia, pennelliamoli di acqua e cospargiamoli di zucchero a velo. Inforniamo finché risulteranno dorati. Scaldiamo il latte con la vaniglia. In una pentola sbattiamo le uova con lo zucchero, uniamo la maizena e poi il latte caldo a filo continuando a mescolare, riportiamo sul fuoco e lasciamo addensare. Uniamo alla crema il torrone polverizzato con l'aiuto di un mortaio o di un mixer molto potente. Farciamo con metà crema il primo strato di sfoglia, sovrapponiamo il secondo e farciamo ancora, chiudiamo con il terzo strato che cospargeremo di abbondante zucchero a velo. Arroventiamo un ferro da calza e componiamo sulla superficie del dolce dei motivi decorativi.

Millefoglie con crema al torrone

Pensavo da un poco di arricchire la crema pasticcera con del torrone sbriciolato, certo però non mi aspettavo costasse tanta fatica! Mi spiego, la fatica è stata sottrarre ai miei dentini un pezzo di quel meraviglioso Torrone Friabile alle Nocciole Relanghe alle nocciole del Piemonte della bottega Esperya, mai assaggiato niente di più buono e, seppure con sacrificio, proprio con quello volevo arricchire la mia crema...sublime!
Il dolce nel quale l'ho utilizzato è il classico millefoglie preparato con la buona pasta sfoglia fatta in casa. Nella crema pasticcera ho utilizzato metà dose di zucchero visto che poi ho aggiunto il torrone, dolce di suo.
Ingredienti:
3 rettangoli di pasta sfoglia
2 tuorli d'uovo
250 ml di latte fresco
1/2 cucchiaino di vaniglia in polvere
2 cucchiai di zucchero semolato
2 cucchiai di maizena
100 g di Torrone Friabile alle Nocciole Relanghe
zucchero a velo.
Stendiamo i rettangoli di sfoglia su una teglia, pennelliamoli di acqua e cospargiamoli di zucchero a velo. Inforniamo finché risulteranno dorati. Scaldiamo il latte con la vaniglia. In una pentola sbattiamo le uova con lo zucchero, uniamo la maizena e poi il latte caldo a filo continuando a mescolare, riportiamo sul fuoco e lasciamo addensare. Uniamo alla crema il torrone polverizzato con l'aiuto di un mortaio o di un mixer molto potente. Farciamo con metà crema il primo strato di sfoglia, sovrapponiamo il secondo e farciamo ancora, chiudiamo con il terzo strato che cospargeremo di abbondante zucchero a velo. Arroventiamo un ferro da calza e componiamo sulla superficie del dolce dei motivi decorativi.

2009-01-13

La Compagnia del Cavatappi: nuova iniziativa


Della Compagnia del Cavatappi avevo già avuto modo di parlarvi e se trovate il link nella Dispensa di Cocò un motivo ci sarà.
Fornitissima l’enoteca con vini, grappe e champagne per tutti i gusti e le occasioni, particolare l’offerta di gastronomia dove fanno gola i tanti vasetti di insolite prelibatezze.
Se ve ne parlo oggi è perché La Compagnia del Cavatappi ha riservato una bella sorpresa per i food-bloggers, vi invito a leggere la pagina dedicata ma vi basti sapere che potete avere l’occasione di fare la spesa gratis.

Per la ricetta tornate a trovarmi domani, sto diventando un po’ pigra!

La Compagnia del Cavatappi: nuova iniziativa


Della Compagnia del Cavatappi avevo già avuto modo di parlarvi e se trovate il link nella Dispensa di Cocò un motivo ci sarà.
Fornitissima l’enoteca con vini, grappe e champagne per tutti i gusti e le occasioni, particolare l’offerta di gastronomia dove fanno gola i tanti vasetti di insolite prelibatezze.
Se ve ne parlo oggi è perché La Compagnia del Cavatappi ha riservato una bella sorpresa per i food-bloggers, vi invito a leggere la pagina dedicata ma vi basti sapere che potete avere l’occasione di fare la spesa gratis.

Per la ricetta tornate a trovarmi domani, sto diventando un po’ pigra!

2009-01-12

Le ricette degli altri bloggers

Mi è venuta in mente una cosa e non so, sinceramente, se qualcun altro l’ha fatto prima di me però la butto qui lo stesso.
Pensavo che in effetti noi bloggers siamo una vera comunità, ci frequentiamo virtualmente ed in alcuni casi anche realmente, ci scambiamo consigli, commenti, critiche e soprattutto ricette che a volte copiamo pedissequamente, a volte modifichiamo secondo il nostro gusto e/o le nostre necessità.
Spesso poi parliamo nel blog del risultato ottenuto citando la fonte e rimandando il lettore al blog “dell’amica-o ” che ci ha fornito la ricetta.
Ho pensato, e vengo al punto, di far diventare ciò una rubrica (non chiedetemi con quale cadenza però perché dipende dall’ispirazione) in cui proporre al lettore una ricetta di un altro blogger cogliendo l’occasione per parlare del detto blog e di chi lo scrive, ovviamente secondo il mio punto di vista.
E’ un modo diverso per assegnare un premio ad un blog che apprezzo, che se anche i premi vanno adesso molto di moda vi confesso che non li amo poi tanto dato che sono fini a sé mentre se vuoi dare un premio a chi scrive di cucina penso che il più bello sia parlare del suo lavoro sperimentando qualche sua ricetta e godendo insieme agli altri del risultato ottenuto.
I Cantuccini da aperitivo del Cavoletto di Bruxelles

Non potevo che partire da Cavoletto di Bruxelles il blog della belga Sigrid Verbert, dico che non potevo fare diversamente perché è il primo blog che ho iniziato a leggere ed è il blog che mi ha fatto innamorare di questo mondo e mi ha invogliato ad aprire un mio blog. Non potevo non iniziare da lei perché se guardate nel mio archivio troverete qualcuna delle sue ricette e questo perché le ricette sono originali, ben eseguite e dettagliatamente spiegate, tanto che non mi è mai successo che non me ne riuscisse una.
Se qualcuno ancora non avesse visitato il blog Cavoletto di Bruxelles, ma dubito che nella blogosfera ce ne sia qualcuno, resterà affascinato dalle immagini in esso proposte, perché Sigrid è una professionista della fotografia, oltre che dallo stile discorsivo e coinvolgente dei testi.
Le ricette proposte sono spesso, come dicevo, molto originali e questo non solo per la continua ricerca compiuta dall’autrice ma anche per la diversa cultura dalla quale essa proviene che ne arricchisce ovviamente il bagaglio culturale anche ai fornelli.
Tra le tante che ho provato, voglio oggi parlarvi dei cantucci salati.
Alla vista sembrano i classici biscottini da intingere nel Vin santo, e credetemi nulla vi vieta di farlo, però la differenza è che non dovrete aspettare il momento del dolce per servirli anticipando il tutto all’aperitivo.
Insomma un classico rivisitato con molta originalità. Se non amate il gusto forte del gorgonzola (che pure in questa ricetta sta divinamente) potete sostituirlo con altro formaggio molle e cremoso dal gusto meno intenso.

Ingredienti: 210 g di farina, 90 g di gorgonzola, 50g di mandorle intere, 6 cl di latte, 1 uovo, 40 g di olio d’oliva, 1 cucchiaino di lievito per dolci non zuccherato , 1 punta di peperoncino in polvere, una presa di fior di sale.
Scaldiamo il latte e sciogliamo al suo interno il gorgonzola. Setacciamo la farina insieme al lievito, aggiugiamo l’uovo, l’olio, il latte al gorgonzola, poi il sale e le mandorle intere. Mescoliamo tutto velocemente, formiamo una palla e dividiamola in due porzioni con le quale formeremo dei filoncini alti 2 cm e larghi 5. Deponiamo i filoni su una teglia da forno rivestita con carta da forno, mettiamo in frigo per 15 minuti poi cuociamo in forno a 170° C, per circa mezz’ora. Lasciamo raffreddare poi tagliamo i biscotti in diagonale, spessore 1 cm, con un coltello seghettato. Disponiamo di nuovo i biscotti sulla teglia da forno, e facciamo cuocere per 10 minuti, in modo da farli diventare dorati. Lasciamo raffreddare su una griglia prima di servire.