2010-04-16

Gnocchi di semola al cacao con crema di CaRuBlù

Non iniziate a dire che uso prodotti strani, il CaRuBlù DeGust è un formaggio che merita di essere citato.
Definito un formaggio da meditazione, è un erborinato affinato in fave di cacao e rum.
Ovviamente dopo averlo degustato con il rum come consigliato su Esperya non potevo non pensare a qualche accostamento particolare e, l'accostamento è stato più facile del previsto. Ho ripreso la nota del cacao del formaggio e l'ho portata nell'impasto degli gnocchi di semola di grano duro che ho condito poi con il solo fromaggio sciolto con un po' di panna fresca.
Ovviamente il CaRuBlù non lo trovate in tutti i supermercati, nemmeno nei più forniti, allora se volete provare gli gnocchetti ma non siete in vena di ordini on line, utilizzate del buon gorgonzola o altro erborinato, non avranno le note del cacao e del rum ma posso giurare che con il cacao degli gnocchi farà lo stesso un figurone.
Ingredienti per 4
Per gli gnocchetti:
320 g di semola di grano duro
30 g di cacao amaro
350 ml di acqua
sale
Per il condimento:
200 g di CaRuBlù (formaggio erborinato)
200 ml di panna fresca
sale
Scaldiamo l'acqua con il sale e impastiamola con la farina mescolata al cacao. Ricaviamo dall'impasto dei bastoncini di un cm circa e tagliamoli a tocchettidi 2 cm, caviamoli su una tavoletta per gnocchi per farli venire rigati.
Sciogliamo il formaggio con la panna e regoliamo di sale.
Lessiamo gli gnocchetti in acqua bollente salata e condiamoli con la salsa di formaggio.

Gnocchi di semola al cacao con crema di CaRuBlù

Non iniziate a dire che uso prodotti strani, il CaRuBlù DeGust è un formaggio che merita di essere citato.
Definito un formaggio da meditazione, è un erborinato affinato in fave di cacao e rum.
Ovviamente dopo averlo degustato con il rum come consigliato su Esperya non potevo non pensare a qualche accostamento particolare e, l'accostamento è stato più facile del previsto. Ho ripreso la nota del cacao del formaggio e l'ho portata nell'impasto degli gnocchi di semola di grano duro che ho condito poi con il solo fromaggio sciolto con un po' di panna fresca.
Ovviamente il CaRuBlù non lo trovate in tutti i supermercati, nemmeno nei più forniti, allora se volete provare gli gnocchetti ma non siete in vena di ordini on line, utilizzate del buon gorgonzola o altro erborinato, non avranno le note del cacao e del rum ma posso giurare che con il cacao degli gnocchi farà lo stesso un figurone.
Ingredienti per 4
Per gli gnocchetti:
320 g di semola di grano duro
30 g di cacao amaro
350 ml di acqua
sale
Per il condimento:
200 g di CaRuBlù (formaggio erborinato)
200 ml di panna fresca
sale
Scaldiamo l'acqua con il sale e impastiamola con la farina mescolata al cacao. Ricaviamo dall'impasto dei bastoncini di un cm circa e tagliamoli a tocchettidi 2 cm, caviamoli su una tavoletta per gnocchi per farli venire rigati.
Sciogliamo il formaggio con la panna e regoliamo di sale.
Lessiamo gli gnocchetti in acqua bollente salata e condiamoli con la salsa di formaggio.

2010-04-14

Il French toast della signorina Fiamma

La signorina Fiamma, ovvero la simpaticissima Ilaria Mazzarota, ci regala un esilarante libro in cui affronta il tema della convivenza mettendo in luce le differenze tra lei e il suo convivente, le comuni differenze tra uomini e donne. Due cuori e un fornello (convivenza con cucina) è edito da Kowalski  e ve lo consiglio come lettura primaverile - magari al parco sotto l'ombra di un bell'albero - perchè chiunque abbia avuto, abbia o avrà un'esperiena di convivenza non potrà che riconoscersi.
Il libro che, ripeto, è molto ironico, è ricco di consigli pratici "regole di convivenza" per stare bene in due e ricette sfiziose per rendere la vita a due ancora più gustosa.
Tra i riti di coppia che la signorina Fiamma ha inaugurato al suo ingresso nella vita del Convivente viene annoverato il brunch della domenica, la parentesi golosa tra la colazione e il pranzo, ovviamnete insieme al caffè americano e le uova con bacon non possono mancare i French toast che, come afferma l'autrice, sono semplici, veloci e mmmmmmh!
Li ho voluti provare anch'io e dopo averli mangiati ne ho appuntato la ricetta nell'agendina che tengo in cucina, ovviamnete intendo farli e rifarli. Ecco a voi la semplicissima ricetta:
French toast
4 fette di pane in cassetta, 50 g di burro, 2 uova, 150 ml di latte, 4 cucchiai di zucchero, zucchero a velo vanigliato q.b.

Sbattete le uova con lo zucchero, fino a renderle spumose, unite il lattee mescolate. Inzuppate il pane nella pastella e fatelo cuocere, 2 minuti per lato, in una padella nella quale avrete sciolto il burro. Servite cospargendo di zucchero a velo.

Il French toast della signorina Fiamma

La signorina Fiamma, ovvero la simpaticissima Ilaria Mazzarota, ci regala un esilarante libro in cui affronta il tema della convivenza mettendo in luce le differenze tra lei e il suo convivente, le comuni differenze tra uomini e donne. Due cuori e un fornello (convivenza con cucina) è edito da Kowalski  e ve lo consiglio come lettura primaverile - magari al parco sotto l'ombra di un bell'albero - perchè chiunque abbia avuto, abbia o avrà un'esperiena di convivenza non potrà che riconoscersi.
Il libro che, ripeto, è molto ironico, è ricco di consigli pratici "regole di convivenza" per stare bene in due e ricette sfiziose per rendere la vita a due ancora più gustosa.
Tra i riti di coppia che la signorina Fiamma ha inaugurato al suo ingresso nella vita del Convivente viene annoverato il brunch della domenica, la parentesi golosa tra la colazione e il pranzo, ovviamnete insieme al caffè americano e le uova con bacon non possono mancare i French toast che, come afferma l'autrice, sono semplici, veloci e mmmmmmh!
Li ho voluti provare anch'io e dopo averli mangiati ne ho appuntato la ricetta nell'agendina che tengo in cucina, ovviamnete intendo farli e rifarli. Ecco a voi la semplicissima ricetta:
French toast
4 fette di pane in cassetta, 50 g di burro, 2 uova, 150 ml di latte, 4 cucchiai di zucchero, zucchero a velo vanigliato q.b.

Sbattete le uova con lo zucchero, fino a renderle spumose, unite il lattee mescolate. Inzuppate il pane nella pastella e fatelo cuocere, 2 minuti per lato, in una padella nella quale avrete sciolto il burro. Servite cospargendo di zucchero a velo.

2010-04-13

Insalata di arance e finocchi con suppizzata di tonno


Prima che per le arance sia troppo tardi vi consiglio di provarle in insalata, io le ho sempre preparate semplicemente affettate condite con olio sale e pepe nero con lamelle di pecorino romano.
Stavolta ho provato l'altra famosa versione con finocchio che ho reso speciale con un prodotto di mare, la Suppizzata di Tonno Campisi, una sorta di salame al pepe nero realizzato con le carni del tonno, lo potete trovare presso la bottega Esperya o direttamente sul sito di Campisi conserve. Tuttavia in mancanza di suppizzata (e rispondo a Raffi che mi chiede di consigliare anche sostituti dei prodotti più particolari utilizzati nelle ricette) è possibile completare l'insalata con bottarga di tonno affettata finemente o con delle semplicissime acciughe salate.
Più che una ricetta è un'idea di accostamento, si tratta, infatti, di una semplicissima preparazione in cui ogni ingrediente da il proprio contributo per ottenere un gusto "fuori dal comune".
Ingredienti per 2:
1 arancia
1 finocchio
Suppizzata di Tonno
olio extravergine d'oliva
sale e pepe nero
Affettiamo finemente il finocchio pulito, peliamo a vivo l'arancia ed uniamola alla preparazione aggiungendo anche il succo che fuoriesce durante l'operazione. Saliamo pepiamo e condiamo con un filo di buon olio. Aggiungiamo la suppizzata di tonno a fettine molto sottili.

Prima di lasciarvi vi ricordo che il 15 aprile si chiude il contest Il gusto in un cucchiaio

Mancano solo due giorni, resto in attesa dei contributi dell'ultimo minuto e ricordo a chi volesse partecipare che tutto può finire in un cucchiaio. Pensate ad esempio a quest'insalata che vi ho presentato quanto sarebbe stata carina presentata con appetizer in un bel cucchiaio!

Insalata di arance e finocchi con suppizzata di tonno


Prima che per le arance sia troppo tardi vi consiglio di provarle in insalata, io le ho sempre preparate semplicemente affettate condite con olio sale e pepe nero con lamelle di pecorino romano.
Stavolta ho provato l'altra famosa versione con finocchio che ho reso speciale con un prodotto di mare, la Suppizzata di Tonno Campisi, una sorta di salame al pepe nero realizzato con le carni del tonno, lo potete trovare presso la bottega Esperya o direttamente sul sito di Campisi conserve. Tuttavia in mancanza di suppizzata (e rispondo a Raffi che mi chiede di consigliare anche sostituti dei prodotti più particolari utilizzati nelle ricette) è possibile completare l'insalata con bottarga di tonno affettata finemente o con delle semplicissime acciughe salate.
Più che una ricetta è un'idea di accostamento, si tratta, infatti, di una semplicissima preparazione in cui ogni ingrediente da il proprio contributo per ottenere un gusto "fuori dal comune".
Ingredienti per 2:
1 arancia
1 finocchio
Suppizzata di Tonno
olio extravergine d'oliva
sale e pepe nero
Affettiamo finemente il finocchio pulito, peliamo a vivo l'arancia ed uniamola alla preparazione aggiungendo anche il succo che fuoriesce durante l'operazione. Saliamo pepiamo e condiamo con un filo di buon olio. Aggiungiamo la suppizzata di tonno a fettine molto sottili.

Prima di lasciarvi vi ricordo che il 15 aprile si chiude il contest Il gusto in un cucchiaio

Mancano solo due giorni, resto in attesa dei contributi dell'ultimo minuto e ricordo a chi volesse partecipare che tutto può finire in un cucchiaio. Pensate ad esempio a quest'insalata che vi ho presentato quanto sarebbe stata carina presentata con appetizer in un bel cucchiaio!

2010-04-09

Tagliatelle al barolo gratinate con porcini

Mi piace provocare incontri tra eccellenze e stavolta è stato più facile del previsto dacchè l'accostamento l'ho fatto tra delizie piemontesi. La storia di questo piatto (da domenica intendiamoci) nasce così: avevo in dispensa una confezione di Tagliatelle al Barolo di Cascina San Cassiano che di un rosa accentuato ti mettevano appetito al solo guardarle. Pensavo agli accostamenti possibili e più ci pensavo più le immaginavo con dei porcini semplicemente saltati in padella per rispettarne l'aroma. A rendere, però, speciale il piatto ci hanno pensato i formaggi di Fattorie Fiandino, eccellenze piemontesi che ho avuto l'onore di assaggiare nella tranquillità delle mura domestiche (quando si dice la potenza del progresso). E' così che con il Riserva Fiandino stagionato oltre 20 mesi, un tocco speciale di Toma del fra', i porcini (surgelati in sostituzione dei freschi) e le Tagliatelle al vino Barolo è nato in Calabria un piatto che sa di Piemonte e che magari potete completare con un bel bicchiere di Barolo, giusto per restare in  tema.
Ingredienti per 4 persone:
1 confezione da 250 g di Tagliatelle al vino Barolo
200 ml di latte
20 g di burro 1889 Fattorie Fiandino
20 g di farina
100 g di Riserva oltre 20 mesi Fiandino grattugiato (in sostituzione un formaggio grana)
4 piccoli porcini freschi (o in mancanza sugelati)
olio extravergine d'oliva
1 spicchio d'aglio
1 mazzetto di prezzemolo
1/2 bicchiere di vino Barolo
Toma del fra' Fiandino o altro formaggio molle a scelta.
Prepariamo un roux con farina e burro, uniamo il latte e lasciamo addensare, saliamo, pepiamo e uniamo il formaggio grattugiato. Lessiamo al dente la pasta, condiamola con la salsa preparata e disponiamola in una teglia suddivisa in quattro nidi, inseriamo nei nidi dei pezzetti di Toma e passiamoli in forno a gratinare. Intanto soffriggiamo l'aglio intero (andrà poi eliminato) con i gambi del prezzemolo finemente tritati, uniamo i funghi a fettine, sfumiamo col vino, saliamo, pepiamo e una volta fuori dal fuoco completiamo col prezzemolo tritato. Serviamo i nidi gratinati coi porcini ancora caldi.

Tagliatelle al barolo gratinate con porcini

Mi piace provocare incontri tra eccellenze e stavolta è stato più facile del previsto dacchè l'accostamento l'ho fatto tra delizie piemontesi. La storia di questo piatto (da domenica intendiamoci) nasce così: avevo in dispensa una confezione di Tagliatelle al Barolo di Cascina San Cassiano che di un rosa accentuato ti mettevano appetito al solo guardarle. Pensavo agli accostamenti possibili e più ci pensavo più le immaginavo con dei porcini semplicemente saltati in padella per rispettarne l'aroma. A rendere, però, speciale il piatto ci hanno pensato i formaggi di Fattorie Fiandino, eccellenze piemontesi che ho avuto l'onore di assaggiare nella tranquillità delle mura domestiche (quando si dice la potenza del progresso). E' così che con il Riserva Fiandino stagionato oltre 20 mesi, un tocco speciale di Toma del fra', i porcini (surgelati in sostituzione dei freschi) e le Tagliatelle al vino Barolo è nato in Calabria un piatto che sa di Piemonte e che magari potete completare con un bel bicchiere di Barolo, giusto per restare in  tema.
Ingredienti per 4 persone:
1 confezione da 250 g di Tagliatelle al vino Barolo
200 ml di latte
20 g di burro 1889 Fattorie Fiandino
20 g di farina
100 g di Riserva oltre 20 mesi Fiandino grattugiato (in sostituzione un formaggio grana)
4 piccoli porcini freschi (o in mancanza sugelati)
olio extravergine d'oliva
1 spicchio d'aglio
1 mazzetto di prezzemolo
1/2 bicchiere di vino Barolo
Toma del fra' Fiandino o altro formaggio molle a scelta.
Prepariamo un roux con farina e burro, uniamo il latte e lasciamo addensare, saliamo, pepiamo e uniamo il formaggio grattugiato. Lessiamo al dente la pasta, condiamola con la salsa preparata e disponiamola in una teglia suddivisa in quattro nidi, inseriamo nei nidi dei pezzetti di Toma e passiamoli in forno a gratinare. Intanto soffriggiamo l'aglio intero (andrà poi eliminato) con i gambi del prezzemolo finemente tritati, uniamo i funghi a fettine, sfumiamo col vino, saliamo, pepiamo e una volta fuori dal fuoco completiamo col prezzemolo tritato. Serviamo i nidi gratinati coi porcini ancora caldi.

2010-04-06

PRIMAVERA...voglia di leggerezza

Non solo a tavola ma anche nelle letture a primavera si avverte una certa voglia di leggerezza. E chi ha detto che i ricettari oltre che leggeri  non possano essere divertenti e originali?










Due buoni esempi di originalità ce li fornisce l’Editore Liguori con Facecook e Per le mie amiche.
Il primo, di Fabio Fumo, l’ho letto già due volte rincorrendo per casa mio marito per condividere con lui questa o quell’altra ricetta.
Per le mie amiche – Alcune idee per cucinare il pesce – di Alberto C. Federici, devo dire che me lo ha sottratto lui che, amante delle tecnologie più di me, ha trovato pane per suoi denti.
Ogni ricetta del libro, scritta in stile umoristico con la voce dell’autore che simula un settecentesco “precettore d’amabil rito” è corredata da un Matrix code, proprio quei codici a barre formati da piccole celle bianche e nere che ormai si vedono sulle più importanti riviste di informazione. Mediante lettura del codice, attraverso un telefonino dotato di fotocamera o di un PC con webcam permette di collegarsi ad internet per vedere il trailer di un film che l’autore suggerisce come accompagnamento alla preparazione culinaria. Ditemi se non vi pare un’idea originale abbinare un film invece che un vino ad una ricetta!
Ma tornando a Facecook, che racconta sessantanove personaggi e storie sullo sfondo di dosi e ingredienti, voglio invece darvi un saggio e spero che l’autore e l’editore non me ne vogliano.
Che ne dite della classica Farfalle al salmone? Mi raccomando leggete attentamente la ricetta che riporto tal quale al libro.
"Ingredienti:
farfalle 200 g
Burro 50 g
1 spicchio d’aglio
Pomodori pelati 3
Salmone affumicato 100 g
Buccia grattugiata di un limone
Menta sminuzzata q.b.
Attenzione!! Questa ricetta è piena di doppi sensi.
Prendete dal frigo 50 g di burro e adagiatelo in un pentolino con uno spicchio d’aglio a fiamma bassa. Allontanate l’aglio non appena si sarà imbrunito e lanciatelo dalla finestra cercando di colpire l’amministratore del condominio che sta appena passando. Aggiungete 3 pomodori pelati e tritati e rimestate per 5-10 minuti. Grattugiate della buccia di limone e, per ultimo vogliate aggiungere il salmone affumicato tagliato a striscioline insieme alla menta sminuzzata. Unite le farfalle cotte in contemporanea e scolate al dente.
Se non avete trovato alcun doppio senso, dovete aver avuto un’infanzia molto infelice.
Se avete trovato un doppio senso, il vostro medico di fiducia vi consiglierà un quadro ormonale.
Se avete trovato da 2 a 5 doppi sensi, ricordate che è meglio mai più di tre in una giornata.
Se avete trovato più di 5 doppi sensi e siete una ragazza di età fra i 18 e i 25 , mandate il vostro indirizzo e numero di telefono all’autore. Sarete richiamate.

PRIMAVERA...voglia di leggerezza

Non solo a tavola ma anche nelle letture a primavera si avverte una certa voglia di leggerezza. E chi ha detto che i ricettari oltre che leggeri  non possano essere divertenti e originali?










Due buoni esempi di originalità ce li fornisce l’Editore Liguori con Facecook e Per le mie amiche.
Il primo, di Fabio Fumo, l’ho letto già due volte rincorrendo per casa mio marito per condividere con lui questa o quell’altra ricetta.
Per le mie amiche – Alcune idee per cucinare il pesce – di Alberto C. Federici, devo dire che me lo ha sottratto lui che, amante delle tecnologie più di me, ha trovato pane per suoi denti.
Ogni ricetta del libro, scritta in stile umoristico con la voce dell’autore che simula un settecentesco “precettore d’amabil rito” è corredata da un Matrix code, proprio quei codici a barre formati da piccole celle bianche e nere che ormai si vedono sulle più importanti riviste di informazione. Mediante lettura del codice, attraverso un telefonino dotato di fotocamera o di un PC con webcam permette di collegarsi ad internet per vedere il trailer di un film che l’autore suggerisce come accompagnamento alla preparazione culinaria. Ditemi se non vi pare un’idea originale abbinare un film invece che un vino ad una ricetta!
Ma tornando a Facecook, che racconta sessantanove personaggi e storie sullo sfondo di dosi e ingredienti, voglio invece darvi un saggio e spero che l’autore e l’editore non me ne vogliano.
Che ne dite della classica Farfalle al salmone? Mi raccomando leggete attentamente la ricetta che riporto tal quale al libro.
"Ingredienti:
farfalle 200 g
Burro 50 g
1 spicchio d’aglio
Pomodori pelati 3
Salmone affumicato 100 g
Buccia grattugiata di un limone
Menta sminuzzata q.b.
Attenzione!! Questa ricetta è piena di doppi sensi.
Prendete dal frigo 50 g di burro e adagiatelo in un pentolino con uno spicchio d’aglio a fiamma bassa. Allontanate l’aglio non appena si sarà imbrunito e lanciatelo dalla finestra cercando di colpire l’amministratore del condominio che sta appena passando. Aggiungete 3 pomodori pelati e tritati e rimestate per 5-10 minuti. Grattugiate della buccia di limone e, per ultimo vogliate aggiungere il salmone affumicato tagliato a striscioline insieme alla menta sminuzzata. Unite le farfalle cotte in contemporanea e scolate al dente.
Se non avete trovato alcun doppio senso, dovete aver avuto un’infanzia molto infelice.
Se avete trovato un doppio senso, il vostro medico di fiducia vi consiglierà un quadro ormonale.
Se avete trovato da 2 a 5 doppi sensi, ricordate che è meglio mai più di tre in una giornata.
Se avete trovato più di 5 doppi sensi e siete una ragazza di età fra i 18 e i 25 , mandate il vostro indirizzo e numero di telefono all’autore. Sarete richiamate.

2010-04-02

La mimosa di Pasqua

Per augurarvi Buona Pasqua vi lascio una mia nuova dolce creazione –al salato penseremo dopo le feste- la mimosa di Pasqua un dolce festoso e profumato con i colori tenui della primavera, un pan di spagna farcito con frutti di bosco sciroppati al moscato (quelli di Jada in vendita sul fornitissimo e-shop Deliziando), crema di mascarpone e panna, che ho decorato con ciottoli di cioccolato alla fragola e al cassis realizzati frantumando le speciali uova di La Molina. Effetto ottico sorprendente, mi veniva da usarla per centrotavola tanto era carina.
Ingredienti per una torta di 18-20 cm di diametro
Per il pan di spagna
225 g di uova
150 g di zucchero
150 g di farina
Per la crema:
250 g di mascarpone
200 ml di panna fresca
3 cucchiai colmi di zucchero a velo
Per completare:
2 mezze uova di cioccolato bianco alla fragola e al cassis di La Molina
1 vasetto di frutti di bosco sciroppati al moscato
zucchero a velo
Pan di spagna:
montiamo per 15-20 minuti le uova intere con lo zucchero, aggiungiamo con una spatola la farina setacciata, versiamo in uno stampo e cuociamo a 180° finché risulterà cotto e dorato.
Crema:
montiamo insieme la panna fredda, lo zucchero e il mascarpone finché il composto risulterà sodo.
Montaggio del dolce:
Suddividiamo il pan di spagna in tre strati, tagliamo a cubetti lo strato centrale e teniamolo da parte. Bagniamo il fondo con lo sciroppo di conservazione dei frutti di bosco e cospargiamolo con metà dei frutti, spalmiamo di crema e copriamo con l’altro disco di pan di spagna dopo averlo bagnato con lo sciroppo. Rivestiamo le pareti e la superficie del dolce con la crema restante. Disponiamo sui laterali dei pezzetti irregolari di cioccolato rosa e lilla - alternando i colori - e adagiamo sulla superficie i cubetti di pan di spagna tenuti da parte. Completiamo con i frutti restanti disposti qua e là insieme a qualche pezzettino di cioccolato colorato.

La mimosa di Pasqua

Per augurarvi Buona Pasqua vi lascio una mia nuova dolce creazione –al salato penseremo dopo le feste- la mimosa di Pasqua un dolce festoso e profumato con i colori tenui della primavera, un pan di spagna farcito con frutti di bosco sciroppati al moscato (quelli di Jada in vendita sul fornitissimo e-shop Deliziando), crema di mascarpone e panna, che ho decorato con ciottoli di cioccolato alla fragola e al cassis realizzati frantumando le speciali uova di La Molina. Effetto ottico sorprendente, mi veniva da usarla per centrotavola tanto era carina.
Ingredienti per una torta di 18-20 cm di diametro
Per il pan di spagna
225 g di uova
150 g di zucchero
150 g di farina
Per la crema:
250 g di mascarpone
200 ml di panna fresca
3 cucchiai colmi di zucchero a velo
Per completare:
2 mezze uova di cioccolato bianco alla fragola e al cassis di La Molina
1 vasetto di frutti di bosco sciroppati al moscato
zucchero a velo
Pan di spagna:
montiamo per 15-20 minuti le uova intere con lo zucchero, aggiungiamo con una spatola la farina setacciata, versiamo in uno stampo e cuociamo a 180° finché risulterà cotto e dorato.
Crema:
montiamo insieme la panna fredda, lo zucchero e il mascarpone finché il composto risulterà sodo.
Montaggio del dolce:
Suddividiamo il pan di spagna in tre strati, tagliamo a cubetti lo strato centrale e teniamolo da parte. Bagniamo il fondo con lo sciroppo di conservazione dei frutti di bosco e cospargiamolo con metà dei frutti, spalmiamo di crema e copriamo con l’altro disco di pan di spagna dopo averlo bagnato con lo sciroppo. Rivestiamo le pareti e la superficie del dolce con la crema restante. Disponiamo sui laterali dei pezzetti irregolari di cioccolato rosa e lilla - alternando i colori - e adagiamo sulla superficie i cubetti di pan di spagna tenuti da parte. Completiamo con i frutti restanti disposti qua e là insieme a qualche pezzettino di cioccolato colorato.

2010-03-30

Le colombe di Loison e la mia barchetta di cioccolato

Piccola premessa. Quest'anno avevo deciso di non comprare colombe per Pasqua onde evitare il problema smaltimento delle stesse nel dopo festa, visto che si fa fatica a finirle tanto sono sempre mediocri le colombe del supermercato.
Ma il problema è, l'ho capito solo ora, che le colombe non sono tutte uguali, possono essere uguali gli stampi di cartone che si utilizzano per la cottura ma il prodotto che ci sta dentro no di sicuro.
Si fa presto a dire Colomba, consiglio quindi di fare molta attenzione a quello che si porta a casa.
Io ho portato a casa Loison e ne sono veramente felice, una classica in versione mini da mezzo chilo, comoda se si è in pochi e non si vogliono avere avanzi; una con crema di limone, sublime per dirla con un solo aggettivo e una Veneziana Classica, con la quale spero (dico spero perchè è difficile che arrivi alla data) di fare colazione la mattina di Pasqua.

Con franchezza quindi le colombe di Dario Loison, che non hanno certo bisogno delle mie presentazioni, sono di quelle che rifiutano le manipolazioni, semplicemente perché sono buone così. Ma siccome l'altra sera m'era venuto lo schiribizzo di un dolcino speciale ho creato delle barchette di cioccolato fondente che ho farcito con una crema di mascarpone e panna e completato con dadetti di colomba classica saltati in padella con un velo di burro e flambati con un po' di rum.
Un dolcino buono, facile da realizzare che per il pranzo di Pasqua possiamo rielaborare ricorrendo a delle mezze uova di cioccolato come involucro del dolce sicuramente più belle e comode delle barchette che ho realizzato io.
Ingredienti per 6 porzioni
6 barchette o mezzi gusci di cioccolato fondente
250 g di mascarpone
200 ml di panna fresca
3 cucchiai di zucchero a velo
6 fettine di colomba tradizionale con uvetta e canditi Loison
1 noce di burro
1 bicchierino di rum
Montiamo la panna fredda con lo zucchero e il mascarpone e suddividiamola nei gusci di cioccolato, teniamo in frigo fino al momento di completare. Tagliamo la colomba a cubetti e saltiamola in padella con  il burro sciolto, versiamo il rum e flambiamo inclinando la padella, quando la fiamma si spegne suddividiamo i cubetti caldi e croccanti sulla crema di mascarpone  e panna, serviamo subito.