2011-05-13

La pasta con rucola e speck come alla Veranda

Piatti e americano con tovagliolo  di Wald
Mi è capitato di recente di far sosta in un ristorante della mia zona La Veranda, un bel locale tradizionale degno di nota, il mo ricordo della serata potete leggerlo su Cibando ma come ben sapete quando una food blogger va in giro per locali non si ferma alla degustazione di un piatto, se il piatto piace ne scava l'essenza e cerca poi di riprodurlo tra le mura domestiche. Questo ho fatto con gli gnocchetti rucola e speck il ricco e fresco piatto assaggiato in occasione della mia visita alla Veranda che ho trasformato in penne rucola e speck per amore del marito che non mangia gnocchi.
Il risultato è stato comunque all'altezza delle aspettative, a voi quindi la ricetta.Ovviamente se capitate in zona non perdetevi l'originale al ristorante di cui vi ho detto.
Ingredienti per 4 persone:
400 g di penne
1 cipollotto
100 g di speck in una sola fetta
1 mazzetto di rucola fresca
4 pomodori
½ bicchiere di vino bianco
olio extravergine d'oliva
sale e pepe
Far imbiondire la cipolla tritata in un fondo d'olio con lo speck tagliato a fiammiferi, sfumare con il vino, aggiungere i pomodori pelati e tagliati a cubetti e lasciar cuocere pochissimi minuti a fuoco vivace, salare e pepare. Lessare la pasta al dente e saltarla in padella con il condimento e la rucola tagliata a pezzetti. Il parmigiano grattugiato alla fine ci sta benissimo.

2011-05-11

Torta alle mandorle con crema e albicocche

Sarebbe stato il dolcino ideale per la Festa della mamma ma io arrivo sempre un po' in ritardo, del resto per festeggiare le mamme non c'è bisogno di una festa ogni giorno può essere in realtà la giusta occasione per farlo, magari trascorrendo un'oretta in loro compagnia davanti a una tazza fumante di buon tè e una golosa fetta di torta preparata per l'occasione. Quella che vi rpesento è una torta all'apparenza complicata ma che in realtà non ci vuole molto a preparare, poiché non prevede decorazioni in superficie, ho scelto lo stampo Corolla di Guardini per dare una forma primaverile al dolce. Per la farina 00 e il preparato per la crema pasticcera mi sono affidata a Il Molino Chiavazza, mentre per le mandorle (che ho spellato e macinato personalmente) e le albicocche secche ovviamente Noberasco. Non resta che scegliere il Tè per l'occasione, nel mio caso il pregiato Ceylon Orange Pekoe  di Twinings ma la gamma è così vasta che c'è solo l'imbarazzo della scelta.
Torta alle mandorle con crema e albicocche
Ingredienti
Per la frolla:
100 g di farina 00
100 g di mandorle pelate in polvere
1 cucchiaino di lievito per dolci
100 g di zucchero
100 g di burro
1 uovo
Per la crema:
1 busta di preparato per crema pasticcera Molino Chiavazza
250 ml di latte intero
oppure
2 tuorli
4 cucchiai di zucchero
2 cucchiai di farina
250 ml di latte fresco intero
1 cucchiaino di vaniglia in polvere
Per completare:
1 cucchiaio di mandorle in porlvere
200 g di albicocche secche
2 cucchiai di zucchero di canna
zucchero a velo
Preparare la frolla mescolando le farine con il lievito e lo zucchero, unire il burro freddo ed infine l'uovo. Raccogliere l'impasto in pellicola e lasciar riposare in frigo.
Cuocere le albicocche con lo zucchero e dell'acqua fin quando risulteranno morbide.
Preparare la crema mescolando il preparato con il latte, secondo le indicazioni riportate sulla confezione oppure, in modo tradizionale,  lavorare i tuorli con lo zucchero e la farina unire il latte portato a bollore con la vaniglia e portare sul fuoco lasciando addensare.
Stendere la frolla in due dischi sottili uno più grande dell'altro. Foderare con la sfoglia grande la teglia Corolla, bucherellare con una forchetta, versare sopra le mandorle in polvere, poi le albicocche cotte e infine la crema. Coprire con l'altra sfoglia.
Lasciar riposare in frigo per mezz'ora. Intanto scaldare il forno a 180° e cuocere la torta fin quando risulterà ben dorata.Lasciar raffreddare bene prima di sformare.

Torta alle mandorle con crema e albicocche

Sarebbe stato il dolcino ideale per la Festa della mamma ma io arrivo sempre un po' in ritardo, del resto per festeggiare le mamme non c'è bisogno di una festa ogni giorno può essere in realtà la giusta occasione per farlo, magari trascorrendo un'oretta in loro compagnia davanti a una tazza fumante di buon tè e una golosa fetta di torta preparata per l'occasione. Quella che vi rpesento è una torta all'apparenza complicata ma che in realtà non ci vuole molto a preparare, poiché non prevede decorazioni in superficie, ho scelto lo stampo Corolla di Guardini per dare una forma primaverile al dolce. Per la farina 00 e il preparato per la crema pasticcera mi sono affidata a Il Molino Chiavazza, mentre per le mandorle (che ho spellato e macinato personalmente) e le albicocche secche ovviamente Noberasco. Non resta che scegliere il Tè per l'occasione, nel mio caso il pregiato Ceylon Orange Pekoe  di Twinings ma la gamma è così vasta che c'è solo l'imbarazzo della scelta.
Torta alle mandorle con crema e albicocche
Ingredienti
Per la frolla:
100 g di farina 00
100 g di mandorle pelate in polvere
1 cucchiaino di lievito per dolci
100 g di zucchero
100 g di burro
1 uovo
Per la crema:
1 busta di preparato per crema pasticcera Molino Chiavazza
250 ml di latte intero
oppure
2 tuorli
4 cucchiai di zucchero
2 cucchiai di farina
250 ml di latte fresco intero
1 cucchiaino di vaniglia in polvere
Per completare:
1 cucchiaio di mandorle in porlvere
200 g di albicocche secche
2 cucchiai di zucchero di canna
zucchero a velo
Preparare la frolla mescolando le farine con il lievito e lo zucchero, unire il burro freddo ed infine l'uovo. Raccogliere l'impasto in pellicola e lasciar riposare in frigo.
Cuocere le albicocche con lo zucchero e dell'acqua fin quando risulteranno morbide.
Preparare la crema mescolando il preparato con il latte, secondo le indicazioni riportate sulla confezione oppure, in modo tradizionale,  lavorare i tuorli con lo zucchero e la farina unire il latte portato a bollore con la vaniglia e portare sul fuoco lasciando addensare.
Stendere la frolla in due dischi sottili uno più grande dell'altro. Foderare con la sfoglia grande la teglia Corolla, bucherellare con una forchetta, versare sopra le mandorle in polvere, poi le albicocche cotte e infine la crema. Coprire con l'altra sfoglia.
Lasciar riposare in frigo per mezz'ora. Intanto scaldare il forno a 180° e cuocere la torta fin quando risulterà ben dorata.Lasciar raffreddare bene prima di sformare.

2011-05-09

Focaccine verdi

Continuo a sognare il pic-nic all'aperto ma oggi il sole intravisto nel fine settimana ha lasciato di nuovo ampio spazio alla pioggia. Aspettiamo tenaci l'arrivo della bella stagione e ci prepariamo intanto almeno con qualche bella ricetta.
Queste focaccine hanno il vantaggio di avere la verdura nell'impasto, risultano appetitose e ci fanno sentire meno in colpa. No a parte gli scherzi, trovo sia una ricetta ideale per far mangiare le verdure ai bambini.
Dopo la ricetta base vi lascio pure un'idea paer farcirle, ovviamente sarà la vostra fantasia a suggerirvi le varianti più in linea con il vostro gusto.
Focaccine verdi
Ingredienti per 12 focaccine:
150 g di bieta lessata strizzata e frullata
12 g di lievito di birra fresco
10 g di grana grattugiato
6 g di olio extravergine d'oliva
1 pz di zucchero
1 pz abbondante di sale
180 g di latte tiepido
olio per ungere la superficie
 Impastare la bieta con la farina, il lievito, il grana, lo zucchero, l'olio, il latte tiepido e il sale. Far lievitare 2 ore, formare 12 palline stenderle in dischi di 9 cm c.a. di diametro, spennellare con olio e acqua in parti uguali. Lasciar riposare un'altra ora prima di infornare 190°C per 20'.

Focaccine verdi con pollo tonnato
Ingredienti per 4 persone:
8 focaccine
500 g di petto di pollo
sale
pepe
1 barattolo di salsa tonnata Cascina San Cassiano
4 carote
olio extravergine d'oliva
aceto di vino bianco
 Grigliare le fettine di pollo, salare, pepare e tagliare la carne a cubetti amalgamandola con la salsa tonnata. Farcire due focaccine a testa con il pollo e servirle con carote a julienne condite con olio, sale e aceto.

Focaccine verdi

Continuo a sognare il pic-nic all'aperto ma oggi il sole intravisto nel fine settimana ha lasciato di nuovo ampio spazio alla pioggia. Aspettiamo tenaci l'arrivo della bella stagione e ci prepariamo intanto almeno con qualche bella ricetta.
Queste focaccine hanno il vantaggio di avere la verdura nell'impasto, risultano appetitose e ci fanno sentire meno in colpa. No a parte gli scherzi, trovo sia una ricetta ideale per far mangiare le verdure ai bambini.
Dopo la ricetta base vi lascio pure un'idea paer farcirle, ovviamente sarà la vostra fantasia a suggerirvi le varianti più in linea con il vostro gusto.
Focaccine verdi
Ingredienti per 12 focaccine:
150 g di bieta lessata strizzata e frullata
12 g di lievito di birra fresco
10 g di grana grattugiato
6 g di olio extravergine d'oliva
1 pz di zucchero
1 pz abbondante di sale
180 g di latte tiepido
olio per ungere la superficie
 Impastare la bieta con la farina, il lievito, il grana, lo zucchero, l'olio, il latte tiepido e il sale. Far lievitare 2 ore, formare 12 palline stenderle in dischi di 9 cm c.a. di diametro, spennellare con olio e acqua in parti uguali. Lasciar riposare un'altra ora prima di infornare 190°C per 20'.

Focaccine verdi con pollo tonnato
Ingredienti per 4 persone:
8 focaccine
500 g di petto di pollo
sale
pepe
1 barattolo di salsa tonnata Cascina San Cassiano
4 carote
olio extravergine d'oliva
aceto di vino bianco
 Grigliare le fettine di pollo, salare, pepare e tagliare la carne a cubetti amalgamandola con la salsa tonnata. Farcire due focaccine a testa con il pollo e servirle con carote a julienne condite con olio, sale e aceto.

2011-05-04

Panna cotta yogurt fragola e amaretti

Mi sono accorta che è arrivato maggio e io non avevo ancora postato un dessert alle fragole. Ho intenzione ovviamente di rimediare subito perché ritengo che la fragola per sapore, colore e consistenza oltre che per facilità di reperimento sia il frutto che maggiormente si presta ad elaborazioni. Poiché non posso approfittare di dolci oltre che di cibi molto elaborati, in questo periodo, ho ridotto il tutto in versione finger-food e con i piattini neri di Atmosfera Italiana sono riuscita a dare al dolce un aspetto  elegante e ricercato.
Il bello di questa panna cotta è che si prepara senza panna, solo con yogurt, latte e amaretti. Il gusto è fenomenale tanto più che invece dello zucchero normale ho utilizzato dello zucchero di canna Brasil di BRONSugar dalle delicate note di miele d'acacia, la nota croccante al dolce l'ho conferita infine con un croccante di pistacchi di Bacco S.r.l. 
Se poi vi dico che il dolce si prepara in pochi minuti il risultato è ancor più apprezzabile.
Ingredienti per 6 piccole porzioni
Per la panna cotta:
150 g di yogurt alla fragola
75 ml di latte fresco intero
25 g di zucchero di canna Brasil
3 g di gelatina in fogli
100 g di amaretti secchi
Per la salsa alle fragole:
150 g di fragole
25 g di zucchero di canna Brasil
15 ml di liquore ai frutti di bosco o amaretto 
1 g di gelatina in fogli
Per completare:
croccante di pistacchi
3 piccole fragole
Far bollire il latte con lo zucchero, unire gli amaretti sbriciolati e la gelatina ammollata e strizzata. Frullare con il mixer, unire lo yogurt e mescolare con cura, suddividere poi il composto in 6 bicchierini di plastica da caffè e porre in frigo  a rassodare per diverse ore.
Frullare le fragole, accuratamente pulite con lo zucchero , unire la gelatina ammollata, strizzata e sciolta al microonde e il liquore. Mescolare bene.
Al momento di servire versare un po' di salsa al fondo di ogni coppetta, adagiare sopra la panna cotta sformata e guarnire con un pezzetto di croccante e mezza fragola fresca.

Panna cotta yogurt fragola e amaretti

Mi sono accorta che è arrivato maggio e io non avevo ancora postato un dessert alle fragole. Ho intenzione ovviamente di rimediare subito perché ritengo che la fragola per sapore, colore e consistenza oltre che per facilità di reperimento sia il frutto che maggiormente si presta ad elaborazioni. Poiché non posso approfittare di dolci oltre che di cibi molto elaborati, in questo periodo, ho ridotto il tutto in versione finger-food e con i piattini neri di Atmosfera Italiana sono riuscita a dare al dolce un aspetto  elegante e ricercato.
Il bello di questa panna cotta è che si prepara senza panna, solo con yogurt, latte e amaretti. Il gusto è fenomenale tanto più che invece dello zucchero normale ho utilizzato dello zucchero di canna Brasil di BRONSugar dalle delicate note di miele d'acacia, la nota croccante al dolce l'ho conferita infine con un croccante di pistacchi di Bacco S.r.l. 
Se poi vi dico che il dolce si prepara in pochi minuti il risultato è ancor più apprezzabile.
Ingredienti per 6 piccole porzioni
Per la panna cotta:
150 g di yogurt alla fragola
75 ml di latte fresco intero
25 g di zucchero di canna Brasil
3 g di gelatina in fogli
100 g di amaretti secchi
Per la salsa alle fragole:
150 g di fragole
25 g di zucchero di canna Brasil
15 ml di liquore ai frutti di bosco o amaretto 
1 g di gelatina in fogli
Per completare:
croccante di pistacchi
3 piccole fragole
Far bollire il latte con lo zucchero, unire gli amaretti sbriciolati e la gelatina ammollata e strizzata. Frullare con il mixer, unire lo yogurt e mescolare con cura, suddividere poi il composto in 6 bicchierini di plastica da caffè e porre in frigo  a rassodare per diverse ore.
Frullare le fragole, accuratamente pulite con lo zucchero , unire la gelatina ammollata, strizzata e sciolta al microonde e il liquore. Mescolare bene.
Al momento di servire versare un po' di salsa al fondo di ogni coppetta, adagiare sopra la panna cotta sformata e guarnire con un pezzetto di croccante e mezza fragola fresca.

2011-05-02

Brioche alla cannella


Ancora con i lievitati, stavolta in versione dolce. Una brioche arrotolata dall'intenso profumo, farcita con una crema golosissima alla cannella delle Cremose di Bacco e cosparsa di zucchero bruno di canna varietà  Swaziland di Bronsugar dalla delicata fragranza di vaniglia.
Ingredienti:
250 g di farina 00
125 g di latte tiepido
8 g di lievito di birra fresco
un pizzico di sale
20 g di zucchero
40 g di burro morbido
2 tuorli
Per completare:
1 barattolo di crem alla cannella o alla nocciola o confettura a piacere
zucchero bruno di canna
Versare la farina in una ciotola, unire lo zucchero, il sale e il burro, poi il latte tiepido nel quale sarà stato sciolto il lievito e i tuorli leggermente battuti. Impastare bene e lasciar lievitare l’impasto coperto fino al raddoppio. Stendere l'impasto lievitato in un rettangolo, spalmarvi sopra la crema scelta e avvolgerlo a formare un rotolo. Posizionarlo in una teglia da plum-cake rivestita di carta forno. Pennellare la brioche con dell'acqua e cospargerla con abbondante zucchero di canna, lasciare ancora lievitare sino al raddoppio e poi infornare nel forno statico caldo a 190°C, sul fondo del quale andrà posta una ciotola colma d’acqua per mantenere l’umidità.
 In abbinamento un tè all'arancia e cannella o, per chi vuole un gusto più fresco un tè verde all'arancia entrambi di Twinings per iniziare degnamente la settimana.

Brioche alla cannella


Ancora con i lievitati, stavolta in versione dolce. Una brioche arrotolata dall'intenso profumo, farcita con una crema golosissima alla cannella delle Cremose di Bacco e cosparsa di zucchero bruno di canna varietà  Swaziland di Bronsugar dalla delicata fragranza di vaniglia.
Ingredienti:
250 g di farina 00
125 g di latte tiepido
8 g di lievito di birra fresco
un pizzico di sale
20 g di zucchero
40 g di burro morbido
2 tuorli
Per completare:
1 barattolo di crem alla cannella o alla nocciola o confettura a piacere
zucchero bruno di canna
Versare la farina in una ciotola, unire lo zucchero, il sale e il burro, poi il latte tiepido nel quale sarà stato sciolto il lievito e i tuorli leggermente battuti. Impastare bene e lasciar lievitare l’impasto coperto fino al raddoppio. Stendere l'impasto lievitato in un rettangolo, spalmarvi sopra la crema scelta e avvolgerlo a formare un rotolo. Posizionarlo in una teglia da plum-cake rivestita di carta forno. Pennellare la brioche con dell'acqua e cospargerla con abbondante zucchero di canna, lasciare ancora lievitare sino al raddoppio e poi infornare nel forno statico caldo a 190°C, sul fondo del quale andrà posta una ciotola colma d’acqua per mantenere l’umidità.
 In abbinamento un tè all'arancia e cannella o, per chi vuole un gusto più fresco un tè verde all'arancia entrambi di Twinings per iniziare degnamente la settimana.

2011-04-29

Un ciambellone vegetariano per il 1° maggio e qualche bel romanzo

Piatto piano in Kergrès® dipinto a mano sottosmalto e americano della collezione Opera Prima di Wald
Raccogliere tutto in un bel cesto da pic-nic, senza dimenticare una buona bottiglia di vino, e immergersi nella natura (tempo permettendo). Questo il mio progetto ideale per un primo maggio da non dimenticare.
Inizierei proprio dalla scelta dei libri, così avete il tempo oggi di fare un giro in libreria. Conoscete ormai la mia passione per i romanzi culinari,  anche leggendo una storia non ho voglia di abbandonare questa mia profonda passione per la cucina. Del resto noto con piacere che negli utimi anni  sono aumentate le pubblicazioni di questo filone letterario, di conseguenza immagino di non esser la sola ad amarli per cui ecco le novità della mia libreria.
Fiordamalfi di Flavia Amabile per La Lepre edizioni, una storia delicata e leggera da assaporare tutta d'un fiato. La storia di un papà che compie una scelta "di donna" abbandona lavoro, città e moglie fedifraga per ritirarsi in Costiera Amalfitana a preparare marmellte di limoni per i turisti e a gestire una sala da tè in un posto dove il tè lo bevono solo i malati. Tra mille vicissitudini, cause per l'affidamento, affari che non decollano e piccoli gialli di pagina in pagina diventano più appassionanti le avventure di Vincenzo e del piccolo Gregorio che si snodano sullo sfondo dei panorami e delle piccole stradine tipiche della Costiera.
Madame Mallory e il piccolo chef indiano di Richard C. Morais edito da Neri Pozza è un romanzo affascinante e fortemente evocativo, un storia fatta di ricordi, i ricordi di Hassan Haji e della sua Bombay e dei profumi che si respiravano al ristorante dei suoi nonni e poi di suo padre cui si mescola un presente fatto di rivalità tra ristoranti dirimpettai, tra la Maison Mumbai in cui gli Haji cercano di ricreare l'atmosfera dei ricordi e l'elegante e pluristellato albergo di Madame Mallory Le Saule Pleureur. Un romanzo ricco di eccentrici personggi, divertenti avventure culturali, ambientazioni vivaci e appetitose ricette descritte minuziosamente. Insomma gli ingredienti giusti per passare qualche ora immersi in piacevole lettura.
Lo chef è un dio di Ilaria Bellantoni per Feltrinelli è dedicato invece a tutte le donne che, come l'autrice, odiano cucinare.
E la cosa suona aabbastanza strana dal momento che è ambientanto nelle cucine di un famoso chef. In questa esperienza fuori dal comune la protagonista sarà guidata dal fantasma di Peg  Bracken sostenitrice della liberazione femminile dalla dittatura domestica e inventrice di centinaia di ricette rapide. Tra tuorli marinati e ravioli ripieni di maionese Ilaria vive trenta giorni ai limiti dell'inverosimile burlandosi forse un po' di questo mondo che prende troppo sul serio ciò che si mette nel piatto.
E ritornando a quello che c'è nel piatto vi lascio la ricetta del mio Ciambellone vegetariano
Ingredienti
Per l'impasto:
25 g di olio extravergine d'oliva
130 g di acqua
12 g di lievito di birra fresco
1 cucchiaino di sale
Per il ripieno:
1/2 pepenone rosso
1/2 peperone verde
1/2 peperone giallo
1 zucchina
1 melanzana viola piccola
3 pomodori pelati
1 spicchio d'aglio
olio extravergine d'oliva
200 g di scamorza
basilico
olio e origano per completare
Impastare la farina nella quale è stato miscelato il sale con il lievito sciolto nell'acqua tiepida, unire l'olio e, dopo aver formato una palla, lasciarla riposare coperta per due ore. Intanto in un wok saltare le verdure tagliate a cubetti con 3-4 cucchiai d'olio e l'aglio. Salare unire i pelati schiacciati e il basilico e portare a cottura.  Stendere l'impasto in un rettangolo stretto e lungo sistemarvi a striscia le verdure e la scamorza a cubetti richiudere la sfoglia  in modo che il ripieno resti all'interno e avvolgerla a ciambella in una teglia apposita unta d'olio. Pennellare la superficie con olio e acqua e cospargere di origano. Lasciar riposare ancora un'oretta e infornare a 190° per 30 minuti circa finché la ciambella risulterà ben dorata. E' ottima calda, tiepida o fredda.
In abbinamento un bicchiere di Malbech,  piacevole e piccantino al palato, da servire anche fresco d’estate, dell' Azienda Agricola Porcìa e Brugnera che vi consiglio di aggiungere al cesto da pic-nic.

Un ciambellone vegetariano per il 1° maggio e qualche bel romanzo

Piatto piano in Kergrès® dipinto a mano sottosmalto e americano della collezione Opera Prima di Wald
Raccogliere tutto in un bel cesto da pic-nic, senza dimenticare una buona bottiglia di vino, e immergersi nella natura (tempo permettendo). Questo il mio progetto ideale per un primo maggio da non dimenticare.
Inizierei proprio dalla scelta dei libri, così avete il tempo oggi di fare un giro in libreria. Conoscete ormai la mia passione per i romanzi culinari,  anche leggendo una storia non ho voglia di abbandonare questa mia profonda passione per la cucina. Del resto noto con piacere che negli utimi anni  sono aumentate le pubblicazioni di questo filone letterario, di conseguenza immagino di non esser la sola ad amarli per cui ecco le novità della mia libreria.
Fiordamalfi di Flavia Amabile per La Lepre edizioni, una storia delicata e leggera da assaporare tutta d'un fiato. La storia di un papà che compie una scelta "di donna" abbandona lavoro, città e moglie fedifraga per ritirarsi in Costiera Amalfitana a preparare marmellte di limoni per i turisti e a gestire una sala da tè in un posto dove il tè lo bevono solo i malati. Tra mille vicissitudini, cause per l'affidamento, affari che non decollano e piccoli gialli di pagina in pagina diventano più appassionanti le avventure di Vincenzo e del piccolo Gregorio che si snodano sullo sfondo dei panorami e delle piccole stradine tipiche della Costiera.
Madame Mallory e il piccolo chef indiano di Richard C. Morais edito da Neri Pozza è un romanzo affascinante e fortemente evocativo, un storia fatta di ricordi, i ricordi di Hassan Haji e della sua Bombay e dei profumi che si respiravano al ristorante dei suoi nonni e poi di suo padre cui si mescola un presente fatto di rivalità tra ristoranti dirimpettai, tra la Maison Mumbai in cui gli Haji cercano di ricreare l'atmosfera dei ricordi e l'elegante e pluristellato albergo di Madame Mallory Le Saule Pleureur. Un romanzo ricco di eccentrici personggi, divertenti avventure culturali, ambientazioni vivaci e appetitose ricette descritte minuziosamente. Insomma gli ingredienti giusti per passare qualche ora immersi in piacevole lettura.
Lo chef è un dio di Ilaria Bellantoni per Feltrinelli è dedicato invece a tutte le donne che, come l'autrice, odiano cucinare.
E la cosa suona aabbastanza strana dal momento che è ambientanto nelle cucine di un famoso chef. In questa esperienza fuori dal comune la protagonista sarà guidata dal fantasma di Peg  Bracken sostenitrice della liberazione femminile dalla dittatura domestica e inventrice di centinaia di ricette rapide. Tra tuorli marinati e ravioli ripieni di maionese Ilaria vive trenta giorni ai limiti dell'inverosimile burlandosi forse un po' di questo mondo che prende troppo sul serio ciò che si mette nel piatto.
E ritornando a quello che c'è nel piatto vi lascio la ricetta del mio Ciambellone vegetariano
Ingredienti
Per l'impasto:
25 g di olio extravergine d'oliva
130 g di acqua
12 g di lievito di birra fresco
1 cucchiaino di sale
Per il ripieno:
1/2 pepenone rosso
1/2 peperone verde
1/2 peperone giallo
1 zucchina
1 melanzana viola piccola
3 pomodori pelati
1 spicchio d'aglio
olio extravergine d'oliva
200 g di scamorza
basilico
olio e origano per completare
Impastare la farina nella quale è stato miscelato il sale con il lievito sciolto nell'acqua tiepida, unire l'olio e, dopo aver formato una palla, lasciarla riposare coperta per due ore. Intanto in un wok saltare le verdure tagliate a cubetti con 3-4 cucchiai d'olio e l'aglio. Salare unire i pelati schiacciati e il basilico e portare a cottura.  Stendere l'impasto in un rettangolo stretto e lungo sistemarvi a striscia le verdure e la scamorza a cubetti richiudere la sfoglia  in modo che il ripieno resti all'interno e avvolgerla a ciambella in una teglia apposita unta d'olio. Pennellare la superficie con olio e acqua e cospargere di origano. Lasciar riposare ancora un'oretta e infornare a 190° per 30 minuti circa finché la ciambella risulterà ben dorata. E' ottima calda, tiepida o fredda.
In abbinamento un bicchiere di Malbech,  piacevole e piccantino al palato, da servire anche fresco d’estate, dell' Azienda Agricola Porcìa e Brugnera che vi consiglio di aggiungere al cesto da pic-nic.

2011-04-27

Orecchiette in crema di fagioli Azuki con verdure e speck croccante

Piatto fondo in Kergrès® dipinto a mano sottosmalto e runner con tovagliolo della collezione Opera Prima di Wald
Terminato il periodo festivo ci accomuna la necessità di disintossicarci se non con cibi leggeri quanto meno con pietanze sane. In tal caso mi affido ai legumi che, con le verdure, sono di loro in grado di costituire pasto completo e perchè il gusto non abbia a mortificarsi qualche fiammifero di speck reso croccante all'ultimo istante e posto a decorazione del piatto non potrà che gratificarci senza rendere vani i buoni propositi di sana alimentazione. Per i legumi mi sono affidata a Melandri Gaudenzio che offre una scelta vastissima di legumi e cereali biologici ed ho preferito per questa zuppa i piccolissimi e gustosi fagioli Azuki verdi detti anche Mungo ricchissimi di proteine e fibre (che in questo periodo ne ho molto bisogno). Dicono siano ottimi anche per i germogli ed è proprio questo il prossimo esperimento che voglio fare.
Ma tornando alla preparazione odierna prima di lasciarvi la ricetta voglio dirvi che ho trovato un modo semplice per risolvere un problema. Quando preparavo zuppe di tal fatta, in particolare quando la pasta va cotta dentro alla minestra e ci sono passati o creme rischiavo sempre che la zuppa mi si attaccasse al fondo, ora con le pentole della linea Salento Withestone di Ballarini ho risolto il problema e credetemi che non lo dico per pubblicità quando mi trovo bene con un prodotto mi piace farvelo sapere.
Un bel trucco l'ho trovato pure per il brodo, io non uso dadi nel modo più assoluto anzi preparo da me normalmente concentrati e riduzioni da utilizzare poi nelle mie preparazioni, mi hanno chiesto però di provare Cuore di brodo Knorr per una ricerca di mercato ed ho accettato perché si tratta di un prodotto senza conservanti e senza glutammato, ne sono rimasta piacevolmente sorpresa di tutte e tre le varianti, verdure, manzo e delicato ed in effetti qualche aiutino in cucina non guasta.
Ma ora la ricetta.
Ingredienti per 4 persone:
200 g di fagioli Azuki verdi
1 l c.a. di brodo vegetale
2 carote
1 cipollotto
2 coste di sedano
2 zucchine piccole
200 g di orecchiette
120 g di speck a fiammiferi
olio extravergine d'oliva
4 foglie di salvia
4 foglie di basilico
2 cucchiai di passata di pomodoro
sale e pepe
Ammollare i fagioli per 5-6 ore poi lessarli nella pentola a pressione per 15 minuti dal fischio. Tritare la cipolla e tagliare a cubetti piccolissimi le carote, il sedano e le zucchine. Imbiondire la cipolla nell'olio unendo salvia e basilico a striscioline, unire la passata di pomodoro e la brunoise di verdure e qualche mestolo di brodo. Regolare di sale e pepe e lasciar cuocere per 15 minuti, unire i fagioli ridotti a purea con il frullatore, allungare con il brodo e versare le orecchiette portando la pasta a cottura. Rosolare lo speck in un padellino e servire la minestra con qualche fiammifero di speck croccante sopra.