2012-09-12

Con Fattorie Fiandino vinci un week-end per due nella splendida Saluzzo

Signore e Signori, gentilissimi colleghi bloggers, è con immenso piacere che vi annuncio quanto segue:
è indetto da Fattorie Fiandino, in collaborazione con i blog
il contest 2012   riservato ai titolari di blog o siti web a carattere alimentare.
 Il tema è   libero, si possono realizzare ricette, fotografie, sculture o qualunque altra   cosa, senza limiti alla fantasia. Ad ogni partecipante sarà   inviato, a partire dal 24 settembre, un kit Fiandino con cui potrà elaborare  le proprie realizzazioni. E' consentito l'utilizzo di altri  prodotti di “contorno”. Il focus della realizzazione deve comunque essere un  prodotto Fattorie Fiandino”.
Vi è   l'obbligo si inserire sul proprio blog o sito web entro e non oltre il 25   Novembre almeno   un post (se ne possono inserire senza limiti) inerente la propria   realizzazione con il Kit Fiandino. Tale inserimento va tassativamente   segnalato entro le ore 24 del 25 novembre compilando il form presente alla   pagina che ti comunicheremo con il Kit Fiandino.
L’iscrizione e la   partecipazione è da intendersi a titolo gratuito.
Tra tutti i lavori   segnalati e pubblicati verranno scelti, a insindacabile giudizio dello staff   Fattorie Fiandino, 5 vincitori che si aggiudicheranno un week-end   per due persone nella splendida Saluzzo con pernotto il 14 e il 15  dicembre.
Per iscriversi al contest bisogna compilare l'apposito form che troverete sul sito Fattorie Fiandino dal 15 settembre alle ore 12:00. Attenzione però solo i primi 100 iscritti partecipano al concorso.
Mi raccomando veloci con quel ditino sabato 15 alle 12:00, i 100 partecipanti si raggiungono in fretta...
Per saperne di più tenete d'occhio la pagina Facebook dedicata all'evento https://www.facebook.com/events/490916040927958/

Con Fattorie Fiandino vinci un week-end per due nella splendida Saluzzo

Signore e Signori, gentilissimi colleghi bloggers, è con immenso piacere che vi annuncio quanto segue:
è indetto da Fattorie Fiandino, in collaborazione con i blog
il contest 2012   riservato ai titolari di blog o siti web a carattere alimentare.
 Il tema è   libero, si possono realizzare ricette, fotografie, sculture o qualunque altra   cosa, senza limiti alla fantasia. Ad ogni partecipante sarà   inviato, a partire dal 24 settembre, un kit Fiandino con cui potrà elaborare  le proprie realizzazioni. E' consentito l'utilizzo di altri  prodotti di “contorno”. Il focus della realizzazione deve comunque essere un  prodotto Fattorie Fiandino”.
Vi è   l'obbligo si inserire sul proprio blog o sito web entro e non oltre il 25   Novembre almeno   un post (se ne possono inserire senza limiti) inerente la propria   realizzazione con il Kit Fiandino. Tale inserimento va tassativamente   segnalato entro le ore 24 del 25 novembre compilando il form presente alla   pagina che ti comunicheremo con il Kit Fiandino.
L’iscrizione e la   partecipazione è da intendersi a titolo gratuito.
Tra tutti i lavori   segnalati e pubblicati verranno scelti, a insindacabile giudizio dello staff   Fattorie Fiandino, 5 vincitori che si aggiudicheranno un week-end   per due persone nella splendida Saluzzo con pernotto il 14 e il 15  dicembre.
Per iscriversi al contest bisogna compilare l'apposito form che troverete sul sito Fattorie Fiandino dal 15 settembre alle ore 12:00. Attenzione però solo i primi 100 iscritti partecipano al concorso.
Mi raccomando veloci con quel ditino sabato 15 alle 12:00, i 100 partecipanti si raggiungono in fretta...
Per saperne di più tenete d'occhio la pagina Facebook dedicata all'evento https://www.facebook.com/events/490916040927958/

2012-09-10

Cucina invitante per diabetici

pasta con tonno ricotta e rucola
Piatti e tovagliolo Wald
Strano è come dopo quasi sei anni in cui, grazie a questo blog, scrivo di cucina io non abbia mai parlato di dieta per diabetici, è strano perché il diabete a casa mia è sempre stato un problema vivo dal momento che mio padre e l'intera sua famiglia ne soffrono. So che è una subdola malattia con cui dovrò fare prima o poi i conti vista la familiarità, la mia golosità e il mio giro vita non proprio perfetto però rimando sempre l'argomento visto che ancora mi difendo con esami del sangue quasi perfetti.
Ecco delle riflessioni da inizio settimana quando finiti i bagordi a cui inevitabilmente ci abbandoniamo nel week-end siamo pieni di buoni propositi per affrontare al meglio la settimana.


Così ieri sera ho preso tra le mani La cucina per diabetici in 30 minuti  un gradevolissimo e utile manuale di Tecniche Nuove ed ho constatato che mangiare bene si può anche in presenza del diabete, basta conoscere alcune semplici regole alimentari (di cui diffusamente si parla nel libro) e rispettarle non lasciandosi tentare da una cucina particolarmente elaborata e prediligendo semplici cotture. Neppure i dolci sono completamente banditi e nel libro ci sono alcuni esempi di desserts adatti anche ai diabetici. Insomma una cucina sana e invitante, ben presentata, con belle illustrazioni dei piatti e senza troppe mortificazioni per il palato per scoprire che cambiare il modo di mangiare è più facile di quanto comunemente si pensa. 

Parlando di cucina sana il mio pensiero non può non correre a vegetariani e vegani ed ho voluto andare ancora oltre nella conoscenza di questi argomenti interessandomi ad un'altro ramo del settore ovvero alla cucina crudista o alimentazione viva che dir si voglia e che immaginavo composta da insalatine e foglie di verdura variamente presentate. Non è così e ne è un ottimo esempio L'essenza del crudo, il libro di  Mathieu Gallant e David  Côté, i fondatori dell'Accademia dell'alimentazione viva, pubblicato da Sonda.
Ho scoperto un'invitante varietà di preparazioni in cui fermentazione e disidratazione sostituiscono la cottura degli alimenti e consentono di realizzare manicaretti che, almeno a giudicare dalle molte immagini di cui è arricchito il volume, nulla hanno da invidiare alla meno sana cucina tradizionale.
"Noi siamo ciò che mangiamo e il nostro futuro dipende da ciò che mangeremo", ecco il motto degli autori.
La ricetta che vi presento oggi è un primo fresco e gustoso adatto anche ai diabetici e chi comunque voglia dare particolare attenzione alla propria forma fisica, non è una ricetta crudista e vegana perché si tratta di un mondo che mi affascina, come dicevo prima, ma ancora un tantino lontano dal mio vivere quotidiano.
Caserecce integrali alla crema di tonno e rucola
Ingredienti per 4 persone:
250 g di caserecce integrali
150 g di ricotta vaccina fresca
100 g di tonno al naturale sgocciolato
50 g di rucola
4 cucchiaini di olio
1/2 limone
sale
Frullare il tonno con la ricotta, l'olio, il succo del limone e un pizzico di sale. Lessare la pasta in acqua bollente  salata e condirla con la salsa preparata e 3/4 della rucola finemente tritata. Servire subito cospargendo con la rucola restante.

Cucina invitante per diabetici

pasta con tonno ricotta e rucola
Piatti e tovagliolo Wald
Strano è come dopo quasi sei anni in cui, grazie a questo blog, scrivo di cucina io non abbia mai parlato di dieta per diabetici, è strano perché il diabete a casa mia è sempre stato un problema vivo dal momento che mio padre e l'intera sua famiglia ne soffrono. So che è una subdola malattia con cui dovrò fare prima o poi i conti vista la familiarità, la mia golosità e il mio giro vita non proprio perfetto però rimando sempre l'argomento visto che ancora mi difendo con esami del sangue quasi perfetti.
Ecco delle riflessioni da inizio settimana quando finiti i bagordi a cui inevitabilmente ci abbandoniamo nel week-end siamo pieni di buoni propositi per affrontare al meglio la settimana.


Così ieri sera ho preso tra le mani La cucina per diabetici in 30 minuti  un gradevolissimo e utile manuale di Tecniche Nuove ed ho constatato che mangiare bene si può anche in presenza del diabete, basta conoscere alcune semplici regole alimentari (di cui diffusamente si parla nel libro) e rispettarle non lasciandosi tentare da una cucina particolarmente elaborata e prediligendo semplici cotture. Neppure i dolci sono completamente banditi e nel libro ci sono alcuni esempi di desserts adatti anche ai diabetici. Insomma una cucina sana e invitante, ben presentata, con belle illustrazioni dei piatti e senza troppe mortificazioni per il palato per scoprire che cambiare il modo di mangiare è più facile di quanto comunemente si pensa. 

Parlando di cucina sana il mio pensiero non può non correre a vegetariani e vegani ed ho voluto andare ancora oltre nella conoscenza di questi argomenti interessandomi ad un'altro ramo del settore ovvero alla cucina crudista o alimentazione viva che dir si voglia e che immaginavo composta da insalatine e foglie di verdura variamente presentate. Non è così e ne è un ottimo esempio L'essenza del crudo, il libro di  Mathieu Gallant e David  Côté, i fondatori dell'Accademia dell'alimentazione viva, pubblicato da Sonda.
Ho scoperto un'invitante varietà di preparazioni in cui fermentazione e disidratazione sostituiscono la cottura degli alimenti e consentono di realizzare manicaretti che, almeno a giudicare dalle molte immagini di cui è arricchito il volume, nulla hanno da invidiare alla meno sana cucina tradizionale.
"Noi siamo ciò che mangiamo e il nostro futuro dipende da ciò che mangeremo", ecco il motto degli autori.
La ricetta che vi presento oggi è un primo fresco e gustoso adatto anche ai diabetici e chi comunque voglia dare particolare attenzione alla propria forma fisica, non è una ricetta crudista e vegana perché si tratta di un mondo che mi affascina, come dicevo prima, ma ancora un tantino lontano dal mio vivere quotidiano.
Caserecce integrali alla crema di tonno e rucola
Ingredienti per 4 persone:
250 g di caserecce integrali
150 g di ricotta vaccina fresca
100 g di tonno al naturale sgocciolato
50 g di rucola
4 cucchiaini di olio
1/2 limone
sale
Frullare il tonno con la ricotta, l'olio, il succo del limone e un pizzico di sale. Lessare la pasta in acqua bollente  salata e condirla con la salsa preparata e 3/4 della rucola finemente tritata. Servire subito cospargendo con la rucola restante.

2012-09-06

Dessert Martarè

Vassoio Ceramiche Maroso, ciotoline finger food Atmosfera Italiana
Devo certamente ringraziare Gente del Fud se sempre più mi sto interessando alle tipicità del nostro territorio e sempre più sto cercando di approfondire l'argomento eccellenze italiane. Ho assaggiato la torta Martarè che Villa Marta produce da mezzo secolo e affascinata ne ho voluto realizzare la scheda per il Social Food Network di Pasta Garofalo.
Martarè è una meravigliosa torta di cioccolato prodotta con una scelta di almeno quattro cioccolati fondenti realizzati da altrettanti maestri cioccolatai di indiscussa bravura. Perù, Venezuela, Santo Domingo e Madagascar sono i paesi d'origine dei cacao selezionati per comporre il cioccolato utilizzato per il dolce. La percentuale di cacao arriva all'80%, i profumi e gli aromi primari ed i retrogusti che si ritrovano sul palato sono tutti da scoprire. Gli altri ingredienti utilizzati per la torta sono: burro eccellente, zucchero semolato, uova freschissime, un po' di crema di latte fresca e una goccia di rhum agricolo dei Caraibi.
Il prodotto di punta di Villa Marta è la torta Martarè ma tanti altri sono i prodotti che valgono almeno una visita all' Osteria de L'Ortolano di Firenze, i mieli della Val d'Elsa, anche variamente aromatizzati, la mostarda toscana ricavata seguento una ricetta medievale, i cantuccini e il panforte, tipici del territorio sono solo alcuni dei golosi prodotti che la sig.ra Marta e suo marito producono mettendoci il cuore.
Per l'anniversario dell'attività dell'azienda la torta Martarè è stata prodotta nella variante Anniversary, senza l'aroma del rhum e arricchita con fave di cacao, io ne ho realizzato un godurioso dessert agrumato per enfatizzare ancor più il gusto del cacao.
Dessert Martarè 
Ingredienti per 12 ciotoline:
12 fettine di torta Martarè
12 scorzette d'arancia candite*
crema di mascarpone e zabaione al limoncello
Per la crema di mascarpone e zabaione al limoncello ecco ingredienti e procedimento:
250 g di mascarpone
4 tuorli
4 cucchiai di zucchero
1 pizzico di maizena
12 cucchiai di limoncello
Montare i tuorli con lo zucchero, unire la maizena poi il limoncello. Far addensare lo zabaione sul fuoco a bagnomaria evitando che arrivi a bollore. Unire alla fine il mascarpone e mescolare fuori dal fuoco facendo ben amalgamare. Lasciar raffreddare la crema prima di servirla.
Per il montaggio del dolce consiglio di versare la crema di mascarpone e zabaione al limoncello in piccole ciotoline, disporre sopra ognuna un triangolino di torta al cioccolato e completare con una scorzetta d'arancia candita.
*Per completare il dolce ho utilizzato le profumate scorzette d'arancia candite in sciroppo di Toschi
P.S. Ovviamente per chi volesse realizzare la ricetta in assenza della torta Martarè può fare in casa una torta cioccolatino, ci sta bene allo stesso modo.

Dessert Martarè

Vassoio Ceramiche Maroso, ciotoline finger food Atmosfera Italiana
Devo certamente ringraziare Gente del Fud se sempre più mi sto interessando alle tipicità del nostro territorio e sempre più sto cercando di approfondire l'argomento eccellenze italiane. Ho assaggiato la torta Martarè che Villa Marta produce da mezzo secolo e affascinata ne ho voluto realizzare la scheda per il Social Food Network di Pasta Garofalo.
Martarè è una meravigliosa torta di cioccolato prodotta con una scelta di almeno quattro cioccolati fondenti realizzati da altrettanti maestri cioccolatai di indiscussa bravura. Perù, Venezuela, Santo Domingo e Madagascar sono i paesi d'origine dei cacao selezionati per comporre il cioccolato utilizzato per il dolce. La percentuale di cacao arriva all'80%, i profumi e gli aromi primari ed i retrogusti che si ritrovano sul palato sono tutti da scoprire. Gli altri ingredienti utilizzati per la torta sono: burro eccellente, zucchero semolato, uova freschissime, un po' di crema di latte fresca e una goccia di rhum agricolo dei Caraibi.
Il prodotto di punta di Villa Marta è la torta Martarè ma tanti altri sono i prodotti che valgono almeno una visita all' Osteria de L'Ortolano di Firenze, i mieli della Val d'Elsa, anche variamente aromatizzati, la mostarda toscana ricavata seguento una ricetta medievale, i cantuccini e il panforte, tipici del territorio sono solo alcuni dei golosi prodotti che la sig.ra Marta e suo marito producono mettendoci il cuore.
Per l'anniversario dell'attività dell'azienda la torta Martarè è stata prodotta nella variante Anniversary, senza l'aroma del rhum e arricchita con fave di cacao, io ne ho realizzato un godurioso dessert agrumato per enfatizzare ancor più il gusto del cacao.
Dessert Martarè 
Ingredienti per 12 ciotoline:
12 fettine di torta Martarè
12 scorzette d'arancia candite*
crema di mascarpone e zabaione al limoncello
Per la crema di mascarpone e zabaione al limoncello ecco ingredienti e procedimento:
250 g di mascarpone
4 tuorli
4 cucchiai di zucchero
1 pizzico di maizena
12 cucchiai di limoncello
Montare i tuorli con lo zucchero, unire la maizena poi il limoncello. Far addensare lo zabaione sul fuoco a bagnomaria evitando che arrivi a bollore. Unire alla fine il mascarpone e mescolare fuori dal fuoco facendo ben amalgamare. Lasciar raffreddare la crema prima di servirla.
Per il montaggio del dolce consiglio di versare la crema di mascarpone e zabaione al limoncello in piccole ciotoline, disporre sopra ognuna un triangolino di torta al cioccolato e completare con una scorzetta d'arancia candita.
*Per completare il dolce ho utilizzato le profumate scorzette d'arancia candite in sciroppo di Toschi
P.S. Ovviamente per chi volesse realizzare la ricetta in assenza della torta Martarè può fare in casa una torta cioccolatino, ci sta bene allo stesso modo.

2012-09-04

Voglia di ripartire...con una tortiera di mediterranee alici


Alici mediterranee
Tessuti Busatti, piatto piano decoro Dammusi Ceramiche De Simone

Ed eccomi qua dopo quasi un mese di mare ho già voglia di ripartire ma credetemi la colpa non è mia, è che sono letteralmente rapita da Gamberi e Gomene, uno splendido volume pubblicato da Priuli & Verlucca che mi ha accompagnato in questi ultimi giorni di vacanza alla scoperta delle piccole isole italiane attraverso le suggestive fotografie di Adriano Bacchella e le invitanti ricette raccolte da Gabriele Isaia.
Un diario, un album di emozioni e di ricordi (come lo definisce Bacchella) che mi ha messo addosso una irresistibile voglia di partire per scoprire qualcuna delle isole "minori" e i tesori che si possono degustare una volta che le gomene hanno ancorato la nave alla banchina. Tanto pesce ma anche capperi, fichi e altre golosità che la terra generosamente elargisce agli abitanti di questi piccoli e meravigliosi mondi emersi catturati dai magistrali scatti del fotografo.
Siccome di ripartire fisicamente per il momento non se ne parla riparto idealmente iniziando a postare nuove ricette. Oggi un piatto che parla di mare e di terra, come di mare e terra sono fatte le regioni più a sud.

Tortiera di alici saporite
Ingredienti per 4 persone:
500 g di alici
4 patate medie
2 zucchine
8-10 pomodorini
origano
basilico
menta
salvia
timo
maggiorana
rosmarino
3 cucchiai di pangrattato
2 cucchiai di pecorino grattugiato
sale e pepe
Pulire le alici lasciandole intere. Lessare per 15 minuti circa le patate poi pelarle e affettarle a mezzo centimetro di spessore. Mescolare pangrattato pecorino ed erbette aromatiche tritate finemente. Oleare il fondo di una capace teglia cospargerlo di pangrattato e formaggio adagiarvi sopra le patate in un solo strato. Sistemare sopra le zucchine a rondelle e i pomodorini a metà. Cospargere di nuovo con il composto di pangrattato ed infornare per 10 minuti. Aggiungere le alici ben distese cospargere con il restante pangrattato e infornare di nuovo fino a doratura. Non metto le alici subito in teglia per permettere alle verdure di cuocere senza che  pesci diventino troppo secchi.
*Ho utilizzato per la ricetta Pecorino Romano DOP Brunelli
 
 

Voglia di ripartire...con una tortiera di mediterranee alici


Alici mediterranee
Tessuti Busatti, piatto piano decoro Dammusi Ceramiche De Simone

Ed eccomi qua dopo quasi un mese di mare ho già voglia di ripartire ma credetemi la colpa non è mia, è che sono letteralmente rapita da Gamberi e Gomene, uno splendido volume pubblicato da Priuli & Verlucca che mi ha accompagnato in questi ultimi giorni di vacanza alla scoperta delle piccole isole italiane attraverso le suggestive fotografie di Adriano Bacchella e le invitanti ricette raccolte da Gabriele Isaia.
Un diario, un album di emozioni e di ricordi (come lo definisce Bacchella) che mi ha messo addosso una irresistibile voglia di partire per scoprire qualcuna delle isole "minori" e i tesori che si possono degustare una volta che le gomene hanno ancorato la nave alla banchina. Tanto pesce ma anche capperi, fichi e altre golosità che la terra generosamente elargisce agli abitanti di questi piccoli e meravigliosi mondi emersi catturati dai magistrali scatti del fotografo.
Siccome di ripartire fisicamente per il momento non se ne parla riparto idealmente iniziando a postare nuove ricette. Oggi un piatto che parla di mare e di terra, come di mare e terra sono fatte le regioni più a sud.

Tortiera di alici saporite
Ingredienti per 4 persone:
500 g di alici
4 patate medie
2 zucchine
8-10 pomodorini
origano
basilico
menta
salvia
timo
maggiorana
rosmarino
3 cucchiai di pangrattato
2 cucchiai di pecorino grattugiato
sale e pepe
Pulire le alici lasciandole intere. Lessare per 15 minuti circa le patate poi pelarle e affettarle a mezzo centimetro di spessore. Mescolare pangrattato pecorino ed erbette aromatiche tritate finemente. Oleare il fondo di una capace teglia cospargerlo di pangrattato e formaggio adagiarvi sopra le patate in un solo strato. Sistemare sopra le zucchine a rondelle e i pomodorini a metà. Cospargere di nuovo con il composto di pangrattato ed infornare per 10 minuti. Aggiungere le alici ben distese cospargere con il restante pangrattato e infornare di nuovo fino a doratura. Non metto le alici subito in teglia per permettere alle verdure di cuocere senza che  pesci diventino troppo secchi.
*Ho utilizzato per la ricetta Pecorino Romano DOP Brunelli
 
 

2012-08-27

Brioche intreccio d'autunno

brioche nutella
Tessuto Busatti
Mi resta ancora qualche giorno di vacanza al mare (quest'anno me la sono presa comoda) ma approfitto comunque di questa giornata ventosa in cui non è possibile tenere aperto l'ombrellone per postare una ricetta che ha già il sapore della stagione che ci aspetta. Una calda, morbida e golosa brioche con cui ho deciso di partecipare al quinto contest Rigoni di Asiago che porta come titolo Un autunno da leccarsi i baffi. Nel ripieno della brioche utilizzo la nocciolata Rigoni di Asiago accostata ad una preparazione casalinga il dulce de leche, la famosa "marmellata" di latte sudamericana di cui con l'occasione vi do la ricetta.
brioche alla nutella

Dulce de leche
1 l di latte fresco
300 g di zucchero
1/2 cucchiaino di bicarbonato
1 cucchiaino di estratto di vaniglia
In un tegame dal fondo spesso mescolare il latte con lo zucchero unire la vaniglia e il bicarbonato (che evita al latte di raggrumarsi in cottura) e portare a bollore a fuoco medio mescolando di tanto in tanto. Abbassate la fiamma e continuate la cottura per circa tre ore finché il latte sarà diventato una crema molto simile ad una salsa mou. Versate la crema nei barattoli tappate e conservate in frigo per due settimane circa.
Con la dose indicata vengono fuori circa due barattoli.
Brioche intreccio d'autunno
1 rotolo di pasta sfoglia tonda
330 g di farina
12 g di lievito di birra fresco
50 g di burro
50 g di zucchero
1 uovo
nocciolata Rigoni di Asiago
1 vasetto di dulce de leche 
tuorlo e latte per spennellare la superficie
granella di zucchero
Sciogliere il lievito in 100 ml di acqua tiepida con mezzo cucchiaino di zucchero, mescolare e lasciare riposare 15 minuti. Versare il liquido in una ciotola unire 100 g di farina mescolare e lasciare riposare un'oretta. Disporre sulla spianatoia la restante farina, aggiungere al centro il burro ammorbidito, lo zucchero restante, l'uovo e il composto lievitato, impastare fino a rendere omogeneo il composto. Lasciare lievitare un'altra ora. Dividere in due la pasta sfoglia, spalmare la prima metà con dulce de leche e disporvi sopra cucchiaini di nocciolata, coprire con il composto lievitato dandogli la stessa forma della sfoglia, ripetere l'operazione con le creme dolci e coprire con l'altra sfoglia. Tagliare la mezzaluna ottenuta in otto spicchi. 
Attorcigliare ogni spicchio e disporlo a raggiera in una teglia tonda cercando di distanziare uniformemente gli spicchi. Pennellare la superficie con tuorlo e latte e spolverizzare di granella di zucchero. Lasciar riposare ancora mezz'ora poi infornare a 200° per 40 minuti circa o comunque finché la superficie risulterà ben dorata.
* Per la realizzazione del dolce ho utilizzato zucchero e granella di zucchero Eridania, per la cottura del dulce de Leche il tegame in ghisa smaltata BergHOFF Italia.

Brioche intreccio d'autunno

brioche nutella
Tessuto Busatti
Mi resta ancora qualche giorno di vacanza al mare (quest'anno me la sono presa comoda) ma approfitto comunque di questa giornata ventosa in cui non è possibile tenere aperto l'ombrellone per postare una ricetta che ha già il sapore della stagione che ci aspetta. Una calda, morbida e golosa brioche con cui ho deciso di partecipare al quinto contest Rigoni di Asiago che porta come titolo Un autunno da leccarsi i baffi. Nel ripieno della brioche utilizzo la nocciolata Rigoni di Asiago accostata ad una preparazione casalinga il dulce de leche, la famosa "marmellata" di latte sudamericana di cui con l'occasione vi do la ricetta.
brioche alla nutella

Dulce de leche
1 l di latte fresco
300 g di zucchero
1/2 cucchiaino di bicarbonato
1 cucchiaino di estratto di vaniglia
In un tegame dal fondo spesso mescolare il latte con lo zucchero unire la vaniglia e il bicarbonato (che evita al latte di raggrumarsi in cottura) e portare a bollore a fuoco medio mescolando di tanto in tanto. Abbassate la fiamma e continuate la cottura per circa tre ore finché il latte sarà diventato una crema molto simile ad una salsa mou. Versate la crema nei barattoli tappate e conservate in frigo per due settimane circa.
Con la dose indicata vengono fuori circa due barattoli.
Brioche intreccio d'autunno
1 rotolo di pasta sfoglia tonda
330 g di farina
12 g di lievito di birra fresco
50 g di burro
50 g di zucchero
1 uovo
nocciolata Rigoni di Asiago
1 vasetto di dulce de leche 
tuorlo e latte per spennellare la superficie
granella di zucchero
Sciogliere il lievito in 100 ml di acqua tiepida con mezzo cucchiaino di zucchero, mescolare e lasciare riposare 15 minuti. Versare il liquido in una ciotola unire 100 g di farina mescolare e lasciare riposare un'oretta. Disporre sulla spianatoia la restante farina, aggiungere al centro il burro ammorbidito, lo zucchero restante, l'uovo e il composto lievitato, impastare fino a rendere omogeneo il composto. Lasciare lievitare un'altra ora. Dividere in due la pasta sfoglia, spalmare la prima metà con dulce de leche e disporvi sopra cucchiaini di nocciolata, coprire con il composto lievitato dandogli la stessa forma della sfoglia, ripetere l'operazione con le creme dolci e coprire con l'altra sfoglia. Tagliare la mezzaluna ottenuta in otto spicchi. 
Attorcigliare ogni spicchio e disporlo a raggiera in una teglia tonda cercando di distanziare uniformemente gli spicchi. Pennellare la superficie con tuorlo e latte e spolverizzare di granella di zucchero. Lasciar riposare ancora mezz'ora poi infornare a 200° per 40 minuti circa o comunque finché la superficie risulterà ben dorata.
* Per la realizzazione del dolce ho utilizzato zucchero e granella di zucchero Eridania, per la cottura del dulce de Leche il tegame in ghisa smaltata BergHOFF Italia.

2012-08-03

Mangiaebevi di gelato e granita, coccole per palati esigenti

Oh mare nero...

Siamo in dirittura d'arrivo, ormai ho voglia di sole, mare, qualche buon libro per passare delle orette in pace e qualcosa di rinfrescante come il mio Mangiaebevi di gelato e granita, quel tanto alcolico e caffeinico per capire che si tratta di qualcosa riservato agli adulti. La versione baby si può fare con granita di frutta e gelato alla panna, gradiranno vi assicuro. Per realizzare questo goloso drink ho utilizzato quella che già di suo è la bevanda dell'estate Illy issimo, il caffè freddo di Illy da trascinarsi in spiaggia disponibile nelle tre varianti: Coffee drink (amaro al punto giusto adatto a chi ama il caffè), Mocaccino e Latte. Ho ghiacciato Illy issimo,  versione coffee ovviamente, mescolando di tanto in tanto per farne una granita. Ho amalgamato del gelato alla panna con Amaretto di Saronno (2 cucchiai di gelato e uno di liquore) ed ho versato la cremina nel bicchiere ho aggiunto sopra una cucchiaiata di granita al caffé. Basta mescolare appena e sorseggiare all'ombra, una coccola per palati esigenti.
Vassoio Ceramiche Maroso, bicchierini finger food Atmosfera Italiana, cucchiaini Broggi
Ma ora, prima di lasciarvi per un paio di settimane o giù di lì (poi la nostalgia del blog arriva e posto anche dal mare!) qualche consiglio di lettura. Di ricettari ve ne ho consigliati abbastanza nei post precedenti, adesso vi parlo di qualche libro che, come accennavo, ci può aiutare a trascorrere qualche ora di relax con un occhio sempre alla cucina.
La collezionista di ricette segrete è il romanzo di Allegra Goodman recentemente pubblicato da Newton Compton. Una commedia romatica e seducente tutta da gustare come l'ha definita Jane Austen ed in effetti ci si appassiona facilmente a Jess ed alla sua vita un po' sgangherata ma anche ad Emily ed alla sua  apparentemente perfetta esistenza. Il voluminoso e ricco romanzo, di ben 416 pagine, non può non richiamare alla mente Un regalo da Tiffany altro libro della medesima casa editrice che ho divorato qualche mese fa.
Mare, cucina e noir si intrecciano in Oh mare nero... di Andrea Gamannossi per Mauro Pagliai Editore. Il libro è perfetto da portarsi dietro, compatto e di piccolo formato da infilare anche in tasca insieme all'immancabile cellulare per immergersi in 3 storie di thriller e 21 ricette d'acqua salata. Tre agghiaccianti racconti che hanno come sfondo il mare, la spiaggia e la pineta deserti e silenziosi come solo di notte possono apparire. Cinque gustosi e insoliti menù di pesce completano il libro "una distesa di profumi e sapori dove è più dolce naufragare".
Intrigante e ricco di suspence Il segreto di Mary la cuoca, la storia di Mary Mallon la cuoca portatrice sana di tifo che all'inizio del secolo seminò la morte in diverse famiglie concludendo tristemente i suoi giorni passando da una quarantena ad un'altra. Magistralmente raccontato da Antony Bourdain, che non ha bisogno di presentazioni, il libro pubblicato da Donzelli Editore è a metà strada tra un romanzo ed un trattato e vale la pena di essere letto.
Disincantato e senza superflui ornamenti il racconto della vita di Gabriella Ganugi, la fondatrice della scuola alberghiera "Apicius". La bambina che contava le formiche è l'insolito titolo del libro pubblicato da Mursia. Quasi un viaggio che riporta in vita sapori, colori e profumi che hanno accompagnato l'esistenza dell'autrice tra insuccessi e difficoltà fino a raggiungere un salutare equilibrio.
"Un diario di ricette e di meditazioni per organizzare la dispensa, per dosare bene gli ingredienti, per scegliere tutti quei sapori che rendono più gustosa la vita".
Concludo questo excursus in dolcezza consigliandovi Il dolce della vita di Franca Foffo per Sovera Edizioni. Un libro goloso, appassionato e vitale proprio come Tullio Gregory nella prefazione ha definito la sua autrice. Ricette "sentimentali" sontuosamente presentate. Dolci che fanno pensare all'amore e alla passione raccontati in modo coinvolgente dall'autrice durante la loro realizzazione fino alla degustazione accompagnati da profumi, sapori e atmosfere patinate che ci portano nel magico mondo di Franca Foffo, "la blondie girl figlia dei favolosi anni '80".

2012-08-01

Le ricette degli altri: il Banana Bread

Servizio Green Gate
La cucina italiana offre innumerevoli ricette di dolci casalinghi, ciambelle e plumcake di tradizione ce ne sono di tante e tante versioni. Tuttavia visto che noi italiani siamo un po' esterofili con particolare riguardo a tutto ciò che proviene dagli Stati Uniti, abbiamo ormai adottato diverse loro ricette come il famoso banana bread o le tante versioni di muffin e plumcake  ai fiocchi d'avena. Ho trovato una buona ricetta, che presto proverò, di plumcake ai fiocchi d'avena e mirtilli rossi (altro ingrediente spesso usato nei pasticcini americani) nella sezione Ricette in cucina di www.soluzionidicasa.com un interessante sito da cui attingere oltre che golose ricette tantissime idee per arredare, dipingere, pitturare, organizzare, sistemare la propria casa nell'area Idee casa del sito.
Ho sfogato stavolta la mia passione per le ricette del nuovo continente con il banana bread, un po' dolce un po' pane, una cosina perfetta per iniziare la giornata con la giusta energia e per consumare le banane che in questo periodo maturano sempre troppo velocemente.
Ingredienti:
150 g di zucchero di canna*
1 uovo
170 g di banane schiacciate (circa 2)
150 g di composta di mele**
3 cucchiai di olio
200 g di farina
2 cucchiaini di lievito per dolci
100 g di cioccolato fondente***
*Ho utilizzato lo zucchero BRONSugar Guadaloupe
**Nel mio caso confettura extra di mele renette alla lavanda L'Ostal
***Ho usato cioccolato Venchi fondente senza zuccheri aggiunti
Sbattere l'uovo con lo zucchero per due minuti, unire le banane schiacciate, la composta e l'olio. Aggiungere farina e lievito setacciati insieme e mescolare. Unire il cioccolato tritato e versare il composto in una teglia da plumcake imburrata e infarinata. Cuocere a 180°c per quasi un'ora ma conviene tener d'occhio la cottura dopo i 40 minuti.

Le ricette degli altri: il Banana Bread

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La cucina italiana offre innumerevoli ricette di dolci casalinghi, ciambelle e plumcake di tradizione ce ne sono di tante e tante versioni. Tuttavia visto che noi italiani siamo un po' esterofili con particolare riguardo a tutto ciò che proviene dagli Stati Uniti, abbiamo ormai adottato diverse loro ricette come il famoso banana bread o le tante versioni di muffin e plumcake  ai fiocchi d'avena. Ho trovato una buona ricetta, che presto proverò, di plumcake ai fiocchi d'avena e mirtilli rossi (altro ingrediente spesso usato nei pasticcini americani) nella sezione Ricette in cucina di www.soluzionidicasa.com un interessante sito da cui attingere oltre che golose ricette tantissime idee per arredare, dipingere, pitturare, organizzare, sistemare la propria casa nell'area Idee casa del sito.
Ho sfogato stavolta la mia passione per le ricette del nuovo continente con il banana bread, un po' dolce un po' pane, una cosina perfetta per iniziare la giornata con la giusta energia e per consumare le banane che in questo periodo maturano sempre troppo velocemente.
Ingredienti:
150 g di zucchero di canna*
1 uovo
170 g di banane schiacciate (circa 2)
150 g di composta di mele**
3 cucchiai di olio
200 g di farina
2 cucchiaini di lievito per dolci
100 g di cioccolato fondente***
*Ho utilizzato lo zucchero BRONSugar Guadaloupe
**Nel mio caso confettura extra di mele renette alla lavanda L'Ostal
***Ho usato cioccolato Venchi fondente senza zuccheri aggiunti
Sbattere l'uovo con lo zucchero per due minuti, unire le banane schiacciate, la composta e l'olio. Aggiungere farina e lievito setacciati insieme e mescolare. Unire il cioccolato tritato e versare il composto in una teglia da plumcake imburrata e infarinata. Cuocere a 180°c per quasi un'ora ma conviene tener d'occhio la cottura dopo i 40 minuti.