2012-11-08

Mele in gabbia insolitamente ripiene

Servizio Impronte verde Wald
Ho preparato una ricetta che ha il sapore dei tempi andati, delle golose mele farcite di crema e panettone all'amarena Loison e nascoste in una gabbia di pasta sfoglia lucidata con gelatina di vaniglia SI.GI. che conferisce alla preparazione un particolare profumo e sapore. Un dolce  indicato per l'ora del tè da godersi insieme alle amiche scambiandosi, come le donne di una volta, consigli per la vita quotidiana, ricette, bon ton e rimedi naturali per la salute. 
Io però il tè l'ho preso da sola leggiucchiando un libro d'altri tempi , in cui ho trovato quanto sopra e tanto altro ancora, Un po' di tutto è il titolo di questa recente pubblicazione di Salani Editore che raccoglie i quaderni di una signora napoletana, al secolo Ida Visocchi, scritti negli anni '30 del '900. I consigli che una madre appuntava, con calligrafia precisa e ordinata per permettere alle sue figlie di ben gestire casa e famiglia. Donna d'altra epoca, rimedi d'altri tempi, alcuni ancora validi e stupendamente attuali, altri sorpassati ed anche un po' ridicoli forse per noi donne moderne. Una pubblicazione dal fascino innegabile che è un prezioso documento storico su come si è costruito il nostro Paese attraverso lo specchio di una famiglia degli anni Trenta e Quaranta. Ben 400 pagine di rari consigli si offrono spontaneamente alla nostra lettura grazie ad Alberta Leone, la nipote dell'autrice cui va il merito di averli dati alle stampe.
C'è un altro piccolo ricettario Molise Radici e Sapori di Nadia Verdile pubblicato da Maria Pacini Fazzi Editore  nella collana I Mangiari, che sembra uscito dallo scaffale della nonna e che mi ha attratto oltre che per l'aspetto anche per il tema, dal momento che di cucina molisana sapevo ben poco. Un librino che raccoglie ricette regionali di primi piatti, carne, pesce, dolci, ma anche marmellate e liquori che sanno d'antico.
Ma ora la mia ricetta
Ingredienti:
3 mele 
1 rotolo di pasta sfoglia
1 cucchiaio di zucchero a velo
100 g di panettone all'amarena Loison
1 tuorlo
2 cucchiai di zucchero
1 cucchiaio di maizena
125 ml di latte
1 tuorlo e 2 cucchiai di latte per spennellare
gelatina alla vaniglia per completare
Sbucciare e tagliare a metà le mele detorsolarle con lo scavino ed allargare la cavità senza romperle, servendosi dello stesso attrezzo. Cospargerle con lo zucchero a velo sistemarle ben distese in un piatto, coprirle con pellicola e passarle due minuti al microonde alla massima potenza per ammorbidirle. Intanto battere il tuorlo con lo zucchero, unire la maizena e stemperare con il latte bollente continuando a mescolare, versare in un pentolino e portare sul fuoco mescolando finché la crema non si addensa, frullare il panettone (privato della crosta) e amalgamarlo alla crema. Farcire con il composto le mezze mele. Adagiarle sulla sfoglia con il ripieno in basso, pennellarle di gelatina alla vaniglia e richiuderle con la restante sfoglia intagliata a griglia*. Infornare a 200° finché risulteranno ben dorate e prima di servire pennellarle ancora con gelatina alla vaniglia. Non c'è bisogno di dire che un tè alla vaniglia come quello di Twinings ne enfatizza ancor più il gusto.
*Per l'intaglio a griglia ho utilizzat0 il rullo per losanghe Tescoma.


Ho immaginato di invitare un'altra blogger a questo mio tè idealmente ambientato nel passato ed ho scelto Ele di Alice nella cucina delle meraviglie ed i suoi Biscotti al burro salato aromatizzati alla lavanda con i quali partecipa al Contest Fiandino, una bellissima ricetta dal sapore antico.


2012-11-05

Quando due eccellenze si incontrano

Piatto, tovagliolo e canovaccio GreenGate, bicchiere IVV
Ho celebrato un matrimonio tra le pareti della mia cucina, un matrimonio perfetto, riuscitissimo tra due eccellenze della gastronomia italiana, ho sposato un meraviglioso petto d'oca con una birra artigianale. Testimoni erano delle castagne confit, qualche fetta di Gruyere e tenera rucola selvatica.
Ora vi presento i protagonisti come meritano: il petto d'oca è quello di Littamè che ho conosciuto, come spesso mi accade, grazie a Gente del Fud. Michele e Luca Littamè sono l'ultima generazione di una famiglia di allevatori di bovini che nel 2001 dopo la crisi del settore dovuta al noto caso della mucca pazza hanno deciso di dare una diversa svolta all'attività tornando al passato ed iniziando ad allevare oche. Hanno visto lungo i Littamè, oggi l'azienda produce diversi insaccati con carni d'oca e di maiale ed ha riscoperto la produzione all'oca in onto, un antichissimo prodotto di cui a breve certamente vi dirò. Tra le prelibatezze di questa azienda, che è anche agriturismo, c'è il petto d'oca opportunamente condito e stagionato, una carne saporita e prelibata da affettare e consumare tal quale o magari marinata con olio e succo di arancia.
Dell'altro protagonista, la Birra degli Antagonisti, la Bulan che in indonesiano vuol dire luna, una Saison chiara, profumata e rinfrescante, non voglio dirvi granché voglio che la conosciate attraverso le parole di chi la produce, due giovani - Enrico Ponza e Fabio Ferrua -   il cui manifesto stampato su ogni etichetta così recita: 
"Tutti ti dicono di stare con i piedi per terra, di non sognare a occhi aperti e di vivere la vita con razionalità. Prima sei troppo giovane per farlo e poi sei troppo vecchio per cambiare tutto.
Ti sei mai chiesto perché? Perché se tutti smettessimo di voler navigare in acque tranquille, il mondo sarebbe finalmente pieno di pirati.
Noi siamo gli antieroi. Noi siamo gli anticonformisti. Noi siamo gli antipatici.
Noi siamo gli Antagonisti
".
Spero di avervi messo addosso almeno un po' di curiosità, giusto quella che serve ad aver voglia di assaggiare questo ottimo prodotto.
Non so dirvi di preciso perché ma se io penso alle castagne mi viene in mente la birra sarà forse quel retrogusto amaro tipico di questa bevanda che pulisce perfettamente la bocca dalla grassezza delle castagne, quel che è certo è che con la complicità di un eccellente prodotto come il petto d'oca anche un toast e una birra possono diventare una cena speciale.
Toast autunnale
Ingredienti per 4 toast:
8 fette sottili di pane casereccio o a piacere pane per tramezzini
2 cucchiai di burro ammorbidito
1 manciata di rucola selvatica
1/2 petto d'oca stagionato
4 fette sottili di formaggio Gruyere
fior di sale o sale ambrato
4 ciuffetti di rosmarino
castagne confit (20 g di burro, 100 g di castagne lessate e pelate, 1 piccola cipolla, succo di limone, sale affumicato, pepe nero)
Preparare le castagne confit: sciogliere il burro in un padellino a fuoco moderato, aggiungere le castagne e mescolare finché il burro diventato nocciola non rivesta interamente le castagne, unire la cipolla a fettine molto sottili e una cucchiaiata di succo di limone, salare, pepare e proseguire ancora qualche minuto la cottura mescolando spesso.
Imburrare una sola faccia del pane e spolverizzarla di sale ambrato o di fior di sale. Stendere sulla faccia non imburrata qualche fettina di petto d'oca,  1/4 delle castagne, una fetta di formaggio e qualche foglia di rucola, chiudere con una seconda fetta di pane lasciando all'esterno la faccia imburrata. Appoggiare sopra il pane un ciuffetto di rosmarino e procedere allo stesso modo per gli altri tre toast. Passarli nella tostiera finché risulteranno ben dorati e servirli caldi con un bicchiere di birra fredda.
*Per la preparazione ho utilizzato sale ambrato e sale affumicato Gemma di Mare, succo di limone PolenghiGroup.

A proposito di castagne e birra non posso non cogliere l'occasione per parlarvi di due recenti pubblicazioni della casa editrice Effigi. Castagne in tavola è il titolo del libro, curato da Fiora Bonelli e Cinzia Bardelli, un modo per valorizzare una tipicità del Monte Amiata la castagna, portando alla nostra conoscenza le ricette tipiche del territorio a base di questo frutto che ha il pregio e il merito di aver sfamato generazioni. Un libro per scoprire le virtù di una gran leccornia ricca di ottime proprietà ed estremamente versatile coniugata in una miriade di accostamenti tradizionali per i toscani ma anche inconsueti per chi quel territorio non vive.
Altro prodotto tipico del territorio toscano è una birra che ne porta il nome e valorizza i prodotti tipici locali, i luoghi, la storia e le leggende legate al Monte Amiata, la Birra Amiata che viene raccontata in un  altro volume di Effigi. Scritto da Fiora Bonelli e Rachele Ricco il libro 10 nomi in 10 birre - Storia dell'Amiata in etichetta - racconta un territorio attraverso un'etichetta e i 10 diversi tipi diversi di birra che la portano.

Quando due eccellenze si incontrano

Piatto, tovagliolo e canovaccio GreenGate, bicchiere IVV
Ho celebrato un matrimonio tra le pareti della mia cucina, un matrimonio perfetto, riuscitissimo tra due eccellenze della gastronomia italiana, ho sposato un meraviglioso petto d'oca con una birra artigianale. Testimoni erano delle castagne confit, qualche fetta di Gruyere e tenera rucola selvatica.
Ora vi presento i protagonisti come meritano: il petto d'oca è quello di Littamè che ho conosciuto, come spesso mi accade, grazie a Gente del Fud. Michele e Luca Littamè sono l'ultima generazione di una famiglia di allevatori di bovini che nel 2001 dopo la crisi del settore dovuta al noto caso della mucca pazza hanno deciso di dare una diversa svolta all'attività tornando al passato ed iniziando ad allevare oche. Hanno visto lungo i Littamè, oggi l'azienda produce diversi insaccati con carni d'oca e di maiale ed ha riscoperto la produzione all'oca in onto, un antichissimo prodotto di cui a breve certamente vi dirò. Tra le prelibatezze di questa azienda, che è anche agriturismo, c'è il petto d'oca opportunamente condito e stagionato, una carne saporita e prelibata da affettare e consumare tal quale o magari marinata con olio e succo di arancia.
Dell'altro protagonista, la Birra degli Antagonisti, la Bulan che in indonesiano vuol dire luna, una Saison chiara, profumata e rinfrescante, non voglio dirvi granché voglio che la conosciate attraverso le parole di chi la produce, due giovani - Enrico Ponza e Fabio Ferrua -   il cui manifesto stampato su ogni etichetta così recita: 
"Tutti ti dicono di stare con i piedi per terra, di non sognare a occhi aperti e di vivere la vita con razionalità. Prima sei troppo giovane per farlo e poi sei troppo vecchio per cambiare tutto.
Ti sei mai chiesto perché? Perché se tutti smettessimo di voler navigare in acque tranquille, il mondo sarebbe finalmente pieno di pirati.
Noi siamo gli antieroi. Noi siamo gli anticonformisti. Noi siamo gli antipatici.
Noi siamo gli Antagonisti
".
Spero di avervi messo addosso almeno un po' di curiosità, giusto quella che serve ad aver voglia di assaggiare questo ottimo prodotto.
Non so dirvi di preciso perché ma se io penso alle castagne mi viene in mente la birra sarà forse quel retrogusto amaro tipico di questa bevanda che pulisce perfettamente la bocca dalla grassezza delle castagne, quel che è certo è che con la complicità di un eccellente prodotto come il petto d'oca anche un toast e una birra possono diventare una cena speciale.
Toast autunnale
Ingredienti per 4 toast:
8 fette sottili di pane casereccio o a piacere pane per tramezzini
2 cucchiai di burro ammorbidito
1 manciata di rucola selvatica
1/2 petto d'oca stagionato
4 fette sottili di formaggio Gruyere
fior di sale o sale ambrato
4 ciuffetti di rosmarino
castagne confit (20 g di burro, 100 g di castagne lessate e pelate, 1 piccola cipolla, succo di limone, sale affumicato, pepe nero)
Preparare le castagne confit: sciogliere il burro in un padellino a fuoco moderato, aggiungere le castagne e mescolare finché il burro diventato nocciola non rivesta interamente le castagne, unire la cipolla a fettine molto sottili e una cucchiaiata di succo di limone, salare, pepare e proseguire ancora qualche minuto la cottura mescolando spesso.
Imburrare una sola faccia del pane e spolverizzarla di sale ambrato o di fior di sale. Stendere sulla faccia non imburrata qualche fettina di petto d'oca,  1/4 delle castagne, una fetta di formaggio e qualche foglia di rucola, chiudere con una seconda fetta di pane lasciando all'esterno la faccia imburrata. Appoggiare sopra il pane un ciuffetto di rosmarino e procedere allo stesso modo per gli altri tre toast. Passarli nella tostiera finché risulteranno ben dorati e servirli caldi con un bicchiere di birra fredda.
*Per la preparazione ho utilizzato sale ambrato e sale affumicato Gemma di Mare, succo di limone PolenghiGroup.

A proposito di castagne e birra non posso non cogliere l'occasione per parlarvi di due recenti pubblicazioni della casa editrice Effigi. Castagne in tavola è il titolo del libro, curato da Fiora Bonelli e Cinzia Bardelli, un modo per valorizzare una tipicità del Monte Amiata la castagna, portando alla nostra conoscenza le ricette tipiche del territorio a base di questo frutto che ha il pregio e il merito di aver sfamato generazioni. Un libro per scoprire le virtù di una gran leccornia ricca di ottime proprietà ed estremamente versatile coniugata in una miriade di accostamenti tradizionali per i toscani ma anche inconsueti per chi quel territorio non vive.
Altro prodotto tipico del territorio toscano è una birra che ne porta il nome e valorizza i prodotti tipici locali, i luoghi, la storia e le leggende legate al Monte Amiata, la Birra Amiata che viene raccontata in un  altro volume di Effigi. Scritto da Fiora Bonelli e Rachele Ricco il libro 10 nomi in 10 birre - Storia dell'Amiata in etichetta - racconta un territorio attraverso un'etichetta e i 10 diversi tipi diversi di birra che la portano.

2012-11-01

Spiedini dolci per i più piccoli


Piatto e canovaccio GreenGate, stampini dolci Lisciani Giochi

Ecco ancora, come promesso, un post dedicato ai bambini  ed ecco una foto dei miei piccini che crescono a pappe e golosi dolcini.
Un'idea più che una ricetta quella di oggi, poiché per realizzare i dolcini ho utilizzato la stessa ricetta dei dolcetti ragnatela del post che precede ma potrebbe essere divertente farne dei dolci spiedini, Giulio almeno si diverte tantissimo. Le formine in silicone che ho utilizzato fanno parte della scatola Dolcetti golosi di Lisciani Giochi ma anche dei semplici stampi in silicone per i cioccolatini o il ghiaccio possono fare al caso, basta munirsi di pazienza e cucchiaino per riempire i piccoli stampi e poi in forno avviene la magia. All'uscita basta attendere che si freddino per bene, sformarli e infilzarli allo spiedino prima di gustarli con una spolverata di zucchero a velo.

Un gioco più che una ricetta ma anche una golosa merenda, un'ottima idea come quelle dei libri contenuti nelle scatole gioco di Lisciani. Allegre e divertenti racchiudono l'occorrente per creare tante golose ricette e per presentarle nei modi più originali e appropriati all'occasione. Una prova di ciò che dico? I ragnetti di liquirizia della ricetta precedente, una splendida idea per la festa di Halloween che ho rubato alla scatola Ricette per le Feste. Non vi dico nulla ancora per il Natale ma sarà di certo un argomento che presto affronteremo.
Ora a proposito di dolcini prima di chiudere il post voglio segnalarvi la ricetta del contest Fiandino che più ho apprezzato in questa settimana le Tortine al burro salato ripiene di pera su salsa al cioccolato fondente di Lasagnapazza ad oggi, tra l'altro, la partecipante più attiva al contest, una ricetta che voglio subito replicare.

Spiedini dolci per i più piccoli


Piatto e canovaccio GreenGate, stampini dolci Lisciani Giochi

Ecco ancora, come promesso, un post dedicato ai bambini  ed ecco una foto dei miei piccini che crescono a pappe e golosi dolcini.
Un'idea più che una ricetta quella di oggi, poiché per realizzare i dolcini ho utilizzato la stessa ricetta dei dolcetti ragnatela del post che precede ma potrebbe essere divertente farne dei dolci spiedini, Giulio almeno si diverte tantissimo. Le formine in silicone che ho utilizzato fanno parte della scatola Dolcetti golosi di Lisciani Giochi ma anche dei semplici stampi in silicone per i cioccolatini o il ghiaccio possono fare al caso, basta munirsi di pazienza e cucchiaino per riempire i piccoli stampi e poi in forno avviene la magia. All'uscita basta attendere che si freddino per bene, sformarli e infilzarli allo spiedino prima di gustarli con una spolverata di zucchero a velo.

Un gioco più che una ricetta ma anche una golosa merenda, un'ottima idea come quelle dei libri contenuti nelle scatole gioco di Lisciani. Allegre e divertenti racchiudono l'occorrente per creare tante golose ricette e per presentarle nei modi più originali e appropriati all'occasione. Una prova di ciò che dico? I ragnetti di liquirizia della ricetta precedente, una splendida idea per la festa di Halloween che ho rubato alla scatola Ricette per le Feste. Non vi dico nulla ancora per il Natale ma sarà di certo un argomento che presto affronteremo.
Ora a proposito di dolcini prima di chiudere il post voglio segnalarvi la ricetta del contest Fiandino che più ho apprezzato in questa settimana le Tortine al burro salato ripiene di pera su salsa al cioccolato fondente di Lasagnapazza ad oggi, tra l'altro, la partecipante più attiva al contest, una ricetta che voglio subito replicare.

2012-10-30

Dolcetti ragnatela

Canovaccio Busatti, pirottini Halloween Guardini, ciotolina bruna CHSGroup

Non sarà la nostra tradizione, si potrà considerare una copia del nostro Carnevale, non sarà una festa gradita ai più tradizionalisti ma quel che è certo è che quando si hanno bambini in casa Halloween non si può ignorare e siccome mi voglio divertire anch'io senza andarmene in giro a fare la "strega" me ne resto a casa a preparare dolcetti semplici che possano piacere anche ai più piccoli come lo sono i miei bimbi ma che ricordino la festa più macabra dell'anno.
L'idea del muffin con la ragnatela sopra l'ho rubata da un libro di cucina per bambini che si chiama Dolcetti perfetti pubblicato da EdiBimbi nella collana  Piccoli Creativi e a sfogliarlo si capisce che non poteva esserci nome più idoneo: cupcackes di ogni genere e fattura adatti alle più svariate occasioni, belli e ottimamente presentati. Il libro, per intenderci, è proprio di quelli che le mamme comprano per le figliole (si perché questo lo vedo proprio da femminuccia con la copertina nei toni del rosa decorata da cuoricini e stelline luminose) e poi lo sfogliano ossessivamente in loro assenza. Ho rubato solo l'idea perché lì in effetti la base era la classica al burro e la glassa all'albume nei colori di arancio e bianco. Le mie tortine sono invece all'olio (la collaudata ricetta del ciambellone di Ady) aromatizzata con orzo solubile (il caffè di Giulio) un gusto che ai bambini piace molto e la glassa è di cioccolato bianco con la ragnatela fondente.
Ingredienti per 18 muffin:

250 g di zucchero, 250 g di farina, 3 uova, 130 g di olio di semi o di oliva, 130 g di acqua, una bustina di lievito per dolci, 4 cucchiai di orzo solubile, un po' di rum, 200 g di cioccolato bianco, 2 cucchiai di latte e 50 g di cioccolato fondente per la decorazione.

Montare le uova con lo zucchero fino a farle diventare spumose, aggiungere l'olio, l'acqua, il rum, la farina ed infine l'orzo e il lievito setacciati, versare il composto negli stampi da muffin e cuocere a 180° per 20-25 minut. Estratti dal forno pareggiarne la superficie spalmarli con il ciocclato bianco sciolto con un po' di latte e decorarli con il cioccolato fondente sciolto a bagnomaria e disposto sui dolcini con un apposito conetto in cerci concentrici che rigati con uno stecchino diventeranno ragnatela.
 Certo per rendere più carini i miei dolcini mi sono stati di grande aiuto i pirottini di Guardini a tema Halloween, quanti ce ne sono di nuovi tutti belli e perfetti per rendere speciale la più semplice tortina.
In casa Guardini del resto le idee rivolte ai bambini sono sempre più varie ed interessanti. Carinissima la valigetta Mini chef con matterello, spatolina, formine tagliabiscotti e stampi per dolci per stimolare la creatività dei bambini, Giulio e Aurelia ne sono incantati anche se la piccola non credo abbia ben compreso il loro utilizzo. Simpatica anche la scatola Voglia di...biscotti, contiene l'occorrente per creare e decorare i biscotti secondo le tecniche più in voga.
Tornando ai miei dolcetti ho deciso di accompagnarli con una ciotolina di golosissimo sorbetto al gusto ACE, che non ho preparato ma ho preso già pronto, quello fresco della Polenghi Group ha il gusto degli agrumi appena spremuti ed ha il giusto colore arancio ideale per Halloween. Per rendere perfetta la decorazione non mancavano che dei ragnetti potete adagiarli nel bicchiere, nel piatto, infilzarli nei dolcetti con uno stecchino, faranno la loro macabra figura e si realizzano semplicemente annodando tre sottili fili della classica liquirizia a rotelle. Ma dell'idea del ragnetto e del librino da cui l'ho presa vi parlerò nel prossimo post, tornate a trovarmi e buona notte di Halloween.

Dolcetti ragnatela

Canovaccio Busatti, pirottini Halloween Guardini, ciotolina bruna CHSGroup

Non sarà la nostra tradizione, si potrà considerare una copia del nostro Carnevale, non sarà una festa gradita ai più tradizionalisti ma quel che è certo è che quando si hanno bambini in casa Halloween non si può ignorare e siccome mi voglio divertire anch'io senza andarmene in giro a fare la "strega" me ne resto a casa a preparare dolcetti semplici che possano piacere anche ai più piccoli come lo sono i miei bimbi ma che ricordino la festa più macabra dell'anno.
L'idea del muffin con la ragnatela sopra l'ho rubata da un libro di cucina per bambini che si chiama Dolcetti perfetti pubblicato da EdiBimbi nella collana  Piccoli Creativi e a sfogliarlo si capisce che non poteva esserci nome più idoneo: cupcackes di ogni genere e fattura adatti alle più svariate occasioni, belli e ottimamente presentati. Il libro, per intenderci, è proprio di quelli che le mamme comprano per le figliole (si perché questo lo vedo proprio da femminuccia con la copertina nei toni del rosa decorata da cuoricini e stelline luminose) e poi lo sfogliano ossessivamente in loro assenza. Ho rubato solo l'idea perché lì in effetti la base era la classica al burro e la glassa all'albume nei colori di arancio e bianco. Le mie tortine sono invece all'olio (la collaudata ricetta del ciambellone di Ady) aromatizzata con orzo solubile (il caffè di Giulio) un gusto che ai bambini piace molto e la glassa è di cioccolato bianco con la ragnatela fondente.
Ingredienti per 18 muffin:

250 g di zucchero, 250 g di farina, 3 uova, 130 g di olio di semi o di oliva, 130 g di acqua, una bustina di lievito per dolci, 4 cucchiai di orzo solubile, un po' di rum, 200 g di cioccolato bianco, 2 cucchiai di latte e 50 g di cioccolato fondente per la decorazione.

Montare le uova con lo zucchero fino a farle diventare spumose, aggiungere l'olio, l'acqua, il rum, la farina ed infine l'orzo e il lievito setacciati, versare il composto negli stampi da muffin e cuocere a 180° per 20-25 minut. Estratti dal forno pareggiarne la superficie spalmarli con il ciocclato bianco sciolto con un po' di latte e decorarli con il cioccolato fondente sciolto a bagnomaria e disposto sui dolcini con un apposito conetto in cerci concentrici che rigati con uno stecchino diventeranno ragnatela.
 Certo per rendere più carini i miei dolcini mi sono stati di grande aiuto i pirottini di Guardini a tema Halloween, quanti ce ne sono di nuovi tutti belli e perfetti per rendere speciale la più semplice tortina.
In casa Guardini del resto le idee rivolte ai bambini sono sempre più varie ed interessanti. Carinissima la valigetta Mini chef con matterello, spatolina, formine tagliabiscotti e stampi per dolci per stimolare la creatività dei bambini, Giulio e Aurelia ne sono incantati anche se la piccola non credo abbia ben compreso il loro utilizzo. Simpatica anche la scatola Voglia di...biscotti, contiene l'occorrente per creare e decorare i biscotti secondo le tecniche più in voga.
Tornando ai miei dolcetti ho deciso di accompagnarli con una ciotolina di golosissimo sorbetto al gusto ACE, che non ho preparato ma ho preso già pronto, quello fresco della Polenghi Group ha il gusto degli agrumi appena spremuti ed ha il giusto colore arancio ideale per Halloween. Per rendere perfetta la decorazione non mancavano che dei ragnetti potete adagiarli nel bicchiere, nel piatto, infilzarli nei dolcetti con uno stecchino, faranno la loro macabra figura e si realizzano semplicemente annodando tre sottili fili della classica liquirizia a rotelle. Ma dell'idea del ragnetto e del librino da cui l'ho presa vi parlerò nel prossimo post, tornate a trovarmi e buona notte di Halloween.

2012-10-26

Tronchetti di zucchine e prosciutto al Gran Kinara

Piatto ovale decoro Dammusi Ceramiche De Simone, americano e tovagliolo Busatti
In realtà se ci penso bene questo post io non dovevo scriverlo, quanto meno in questi giorni, in cui averi dovuto essere in quel di Torino a "cucinare" con la mia "famiglia" Garofalo. E invece sono qua, per i bambini le rinunce sono tante e ringrazio il cielo di non essere andata stanno tutti e due inflenzati. Immagino che se fossi al Salone del Gusto me ne starei a conoscere e degustare i migliori prodotti del territorio, avrei avuto occasione di far diventare reali conoscenze virtuali, avrei incontrato molti operatori del settore ed avrei rivisto con piacere i colleghi bloggers di Gente del Fud e il team Garofalo.
Da qui non mi resta che sbirciare qualcosa in streaming e leggere dei nostri buoni prodotti da I buoni sapori d'Italia un affascinante Viaggio nelle Accademie del gusto  pubblicato da Trenta Editore in collaborazione con Ferrarini. Un vero atlante il cui tragitto si snoda lungo lo stivale  per conoscere il buono di ogni regione e metterlo in tavola in modo originale con i suggerimenti e le ricette di tanti bloggers (no io non ci sono) e tanti consumatori frequentatori del web. Ho utilizzato il crudo di Parma per realizzare la mia ricetta di Tronchetti di zucchine e prosciutto al Gran Kinara
Ingredienti:
500 g di zucchine piccole
1 cipolla
100 g di prosciutto crudo in unica fetta
3-4 pomodori
lio extravergine d'oliva
formaggio Gran Kinara grattugiato
origano
sale e pepe
Lavare, spuntare le zucchine tagliarle a tronchetti spessi 2-3 cm, affettare la cipolla e rosolarla in un velo d'olio con abbondante origano, rosolarvi il prosciutto a dadini e farvi insaporire le zucchine, salare, pepare e unire un po' d'acqua, portare a cottura coprendo il tegame. Aggiungere i pomodori spellati, privati dei semi e tagliati a tocchetti, saltare ancora un minuto, cospargere di abbondante formaggio grana e coprire, lasciare sul fuoco a minimo finché formaggio non si sarà sciolto.

A proposito del Gran Kinara e dei prodotti Fiandino, colgo l'occasione per dirvi che il Contest Fiandino prosegue, le ricette che arrivano sono tante e tutte interessanti, ben eseguite, ottimamente presentate ma ce n'è sempre qualcuna che mi tocca di più e questa settimana la mia scelta è ricaduta su un risotto, su quello di Angie per la precisione un Risotto ai Topinambur mantecato con l'Ottavio, sarà che da noi i topinambur proprio non si trovano ma mi è venuta una voglia di assaggiare quel risotto!

Tronchetti di zucchine e prosciutto al Gran Kinara

Piatto ovale decoro Dammusi Ceramiche De Simone, americano e tovagliolo Busatti
In realtà se ci penso bene questo post io non dovevo scriverlo, quanto meno in questi giorni, in cui averi dovuto essere in quel di Torino a "cucinare" con la mia "famiglia" Garofalo. E invece sono qua, per i bambini le rinunce sono tante e ringrazio il cielo di non essere andata stanno tutti e due inflenzati. Immagino che se fossi al Salone del Gusto me ne starei a conoscere e degustare i migliori prodotti del territorio, avrei avuto occasione di far diventare reali conoscenze virtuali, avrei incontrato molti operatori del settore ed avrei rivisto con piacere i colleghi bloggers di Gente del Fud e il team Garofalo.
Da qui non mi resta che sbirciare qualcosa in streaming e leggere dei nostri buoni prodotti da I buoni sapori d'Italia un affascinante Viaggio nelle Accademie del gusto  pubblicato da Trenta Editore in collaborazione con Ferrarini. Un vero atlante il cui tragitto si snoda lungo lo stivale  per conoscere il buono di ogni regione e metterlo in tavola in modo originale con i suggerimenti e le ricette di tanti bloggers (no io non ci sono) e tanti consumatori frequentatori del web. Ho utilizzato il crudo di Parma per realizzare la mia ricetta di Tronchetti di zucchine e prosciutto al Gran Kinara
Ingredienti:
500 g di zucchine piccole
1 cipolla
100 g di prosciutto crudo in unica fetta
3-4 pomodori
lio extravergine d'oliva
formaggio Gran Kinara grattugiato
origano
sale e pepe
Lavare, spuntare le zucchine tagliarle a tronchetti spessi 2-3 cm, affettare la cipolla e rosolarla in un velo d'olio con abbondante origano, rosolarvi il prosciutto a dadini e farvi insaporire le zucchine, salare, pepare e unire un po' d'acqua, portare a cottura coprendo il tegame. Aggiungere i pomodori spellati, privati dei semi e tagliati a tocchetti, saltare ancora un minuto, cospargere di abbondante formaggio grana e coprire, lasciare sul fuoco a minimo finché formaggio non si sarà sciolto.

A proposito del Gran Kinara e dei prodotti Fiandino, colgo l'occasione per dirvi che il Contest Fiandino prosegue, le ricette che arrivano sono tante e tutte interessanti, ben eseguite, ottimamente presentate ma ce n'è sempre qualcuna che mi tocca di più e questa settimana la mia scelta è ricaduta su un risotto, su quello di Angie per la precisione un Risotto ai Topinambur mantecato con l'Ottavio, sarà che da noi i topinambur proprio non si trovano ma mi è venuta una voglia di assaggiare quel risotto!

2012-10-23

La stella-pizza per la notte di Halloween

Ho messo di nuovo la Svizzera nel piatto e stavolta l'ho fatto con una pietanza dedicata ai bambini ed alla notte più "macabra" dell'anno ma che son certa piacerà tantissimo anche ai grandi.
Una pizza, un piatto tipicamente italiano, anzi che più italiano non si può, rielaborata in forma divertente e con una gustosa farcia di zucca alla paprika e formaggi svizzeri.
Non che per far mangiare la pizza ai bambini ci sia bisogno di inventarsi una nuova forma, è così buona che la mangerebbero anche frullata nel biberon però per fargli mangiare una pizza con la verdura sopra può essere molto utile. L'idea me l'hanno fornita due splendidi libricini dedicati all'argomento.
Oggi pizza! di Erminio Bonanomi è stato pubblicato da Marna ed è un vero e proprio Manuale per piccoli pizzaioli come si legge nel sottotitolo. La storia, i giusti attrezzi, l'impasto base, il dizionario dei pizzaioli e tante diverse pizze dalle più classiche alle speciali dedicate ad ogni occasione per diventare esperti pizzaioli già in tenera età. Per Halloween c'è la pizza a forma di zucca con carote e rucola mentre la pizza stella nel libro è dedicata alla notte di San Lorenzo.
Una vera e propria storia da leggere ai più piccoli (ideale da 3 a 6 anni) quella pubblicata da Sassi Junior, scritta da Laura Novello e illustrata da Matteo Gaule. Un libro completamente ecologico, come tutta la collana di cui fa parte, stampato su carta riciclata con inchiostri ecologici. Nina e Nello La pizza è il titolo di questa divertente avventura in rima in cui i due curiosi e osservatori bambini protagonisti insegnano ai loro coetanei a rispettare ed amare la natura anche in cucina scegliendo ingredienti semplici e naturali. Non manca ovviamente la ricetta della pizza e tante idee per realizzarla in modo creativo (pizza pagliaccio, pizza gnometto, pizza a cuore, a stella con salamino e acciughe, ma anche luna e sole).

La cucina naturale è il tema centrale del curioso e divertente volume Piccoli chef in cucina pubblicato da Tecniche Nuove. Il libro, colorato e molto gradevole, è scritto dai bambini del Club delle magiche gemme di Alessandria a cura di Paola Reverso, l'animatrice del club, con disegni di Maria Chiara Di Palo.
Una ventina di bambini che parlano ciascuno di un ingrediente della cucina naturale: cereali, legumi, verdure, carni bianche, latticini, frutta, cioccolato, presentano ai lettori le proprie scoperte, le ricette da realizzare da soli, quelle in cui c'è bisogno dell'aiuto di un adulto e tanti giochi da fare con penna, matita e pennarelli. Martina (una delle bambine del club di soli 8 anni) nel suo capitolo dedicato alle farine biologiche macinate a pietra afferma che "Anche le verdure diventano più buone se le metti sopra la pizza o nel ripieno dello strudel preparati con le farine biologiche macinate a pietra" questo in risposta a chi pensa che i bambini debbano nutrirsi solo di cibi raffinati perché non soo in grado di apprezzare le cose sane, siamo piuttosto noi non in grado di proporgliele.
Non manca il capitolo dedicato alla zucca nel libro Esperimenti con frutta, verdura e altre delizie scritto da Claudia Bianchi, Annalisa Bugini, Lorenzo Monaco, Matteo Pompili, illustrao da Federico Mariani e pubblicato da Editoriale Scienza, nella collana A tutta scienza. Piccole zucche ornamentali che diventano strumenti musicali e la storia di come abbia fatto la zucca a diventare il simbolo di Halloween. Non ricette in questo libro ma tanti modi per avvicinarsi comunque agli alimenti più sani e buoni che la natura ci offre.
E se spesso ci tocca camuffare frutta e verdura per invogliare i nostri pargoli a  consumarne vi siete mai chiesti come fanno i bambini vegetariani? Se volete approfondire l'argomento perché siete vittime del  pregiudizio che la dieta vegetariana non sia equilibrata ed anzi la ritenete non consona all'alimentazione di bambini e adolescenti esiste una guida che vi farà cambiare idea, VegPyramid Junior pubblicato da Sonda e rivolto a genitori e pediatri. Un menu vegetariano equilibrato, completo ed anche gustoso è possibile e ce lo confermano gli autori del libro Leonardo Pinelli pediatra ed esperto di nutrizione, Ilaria Fasan dietista dedicata alla nutrizione pediatrica e Luciana Baroni, dirigente medico esperta di nutrizione e dietetica.
Pizza-stella con zucca alla paprika e formaggi svizzeri
Ingredienti
Per la base:
250 g di farina biologica macinata a pietra (oppure una 00)
150 ml c.a. di acqua tiepida
1 cucchiaino di sale
1 puntina di zucchero
1/8 di lievito di birra (circa 3-4 grammi)
2 cucchiai di olio
Per il condimento
1/2 kg di zucca
1 spicchio d'aglio
olio extravergine d'oliva
1 cucchiaio raso di paprika dolce
passata di pomodoro
origano
olio extravergine d'oliva
sale
formaggio Gruyere 200 g
2 cucchiai di Sbrinz grattugiato
Preparare l'impasto lavorando energicamente la farina con l'acqua nella quale sarà stato sciolto il lievito, l'olio, il sale e lo zucchero, lasciarlo lievitare a lungo anche 3-4 ore in una ciotola coperta con un foglio di pellicola.
Intanto affettare la zucca e stufarla in padella con un filo d'olio, l'aglio e un pizzico di sale, non occorre aggiungere acqua. Lasciar cuocere finchè risulterà ben asciutta (non deve assolutamente restarvi acqua)ed omogenea,quasi una crema, unire la paprika e regolare eventualmente di sale.
Stendere la pizza in teglia mezz'ora prima di cuocerla, condirla con un po' di passata di pomodoro, distribuirvi sopra la zucca, il Gruyere a fette e completare con una spolverata di Sbrinz. Infornare nel forno preriscaldato alla massima potenza, meglio funzione pizza, finchè risulterà dorata sopra e sotto.

Per la realizzazione della ricetta ho utlizzato farina Petra3 di Molino Quaglia.
Anche con questa ricetta partecipo al contest La Svizzera nel piatto organizzato dal Consorzio Formaggi della Svizzera in collaborazione con il blog Peperoni e patate.