2013-02-21

Buon compleanno Sale e Pepe quanto basta

torta al cacao fragola e cioccolato bianco
Vassoio e piatti Easy Life Design, forchette Broggi
Ebbene si siamo arrivati al sesto compleanno del mio Sale e Pepe quanto basta. Ne sono successe di cose in questo lungo periodo, quasi un milione e mezzo di visitatori, ben 943 post pubblicati, 317 lettori fissi, un paio di centinaia di libri recensiti, tanti golosi prodotti d'eccellenza e altrettante operose aziende scovate sul territorio nazionale e poi piccole e grandi soddisfazioni e ancora una vita privata parallela in continua evoluzione e a volte anche in contrasto con il mio fantastico "hobby", uno studio legale messo in piedi con tanti sacrifici, un matrimonio con l'amore di sempre, due bellissimi bambini Giulio e Aurelia a scandire il tempo che passa e sempre lui, il mio blog in sottofondo accompagnato da alterne fortune. Insomma voglio festeggiare e voglio farlo a mio modo con una golosa tortina al cioccolato farcita con la confettura alle fragole dell'Azienda Agricola La Giasena, una delle mie ultime scoperte di cui vi ho parlato nel post precedente.
Per la base ho scelto il Cake all'acqua e cacao de La cucina di Asi che mi aveva molto attratto alla pubblicazione, e quella che sopra vi sembra panna è la mia mousse al cioccolato bianco, deliziosa nel contesto.

Torta al cacao e acqua con confettura di fragole mousse di cioccolato bianco

Ingredienti
Per la base:

200 g di zucchero semolato
2 uova
100 di olio di semi
200 g di farina
100 g di latte
50 g di cacao amaro in polvere
mezza bustina di lievito
un pizzico di sale fino
150 g di acqua bollente
Per la mousse di cioccolato bianco:
125 g di cioccolato bianco
250 ml di panna fresca
1 cucchiaio di zucchero a velo
Per completare 
1 vasetto di confettura di fragole
cacao amaro e scaglie di coccolato fondente
Preparare la torta: mescolare tutti gli ingredienti senza montarli aggiungendo per ultimo l’acqua bollente fino ad avere un composto molto cremoso e fluido. Imburrare ed infarinare lo stampo di 20-22 cm di diametro, versarvi l'impasto e cuocere in forno a 180 °C per circa 40/45 minuti.
Intanto sciogliere il cioccolato a bagnomaria con metà della panna. A parte montare la restante panna ben fredda con lo zucchero a velo, unire la panna al composto di cioccolato una volta che lo stesso si sarà raffreddato. Lasciar riposare la crema in frigo finché la torta si sarà raffreddata. Tagliare in due la torta, farcirla con la confettura di fragole e con un terzo della mousse preparata. utilizzare la s
restante mousse per coprire la superficie del dolce. Decorare con cacao e scaglie o riccioli di cioccolato fondente.
* Per la realizzazione del dolce ho utilizzato lievito per dolci e cacao amaro AR.PA. Lieviti
Aurelia e Giulio oggi a rappresentare il tempo che passa

Buon compleanno Sale e Pepe quanto basta

torta al cacao fragola e cioccolato bianco
Vassoio e piatti Easy Life Design, forchette Broggi
Ebbene si siamo arrivati al sesto compleanno del mio Sale e Pepe quanto basta. Ne sono successe di cose in questo lungo periodo, quasi un milione e mezzo di visitatori, ben 943 post pubblicati, 317 lettori fissi, un paio di centinaia di libri recensiti, tanti golosi prodotti d'eccellenza e altrettante operose aziende scovate sul territorio nazionale e poi piccole e grandi soddisfazioni e ancora una vita privata parallela in continua evoluzione e a volte anche in contrasto con il mio fantastico "hobby", uno studio legale messo in piedi con tanti sacrifici, un matrimonio con l'amore di sempre, due bellissimi bambini Giulio e Aurelia a scandire il tempo che passa e sempre lui, il mio blog in sottofondo accompagnato da alterne fortune. Insomma voglio festeggiare e voglio farlo a mio modo con una golosa tortina al cioccolato farcita con la confettura alle fragole dell'Azienda Agricola La Giasena, una delle mie ultime scoperte di cui vi ho parlato nel post precedente.
Per la base ho scelto il Cake all'acqua e cacao de La cucina di Asi che mi aveva molto attratto alla pubblicazione, e quella che sopra vi sembra panna è la mia mousse al cioccolato bianco, deliziosa nel contesto.

Torta al cacao e acqua con confettura di fragole mousse di cioccolato bianco

Ingredienti
Per la base:

200 g di zucchero semolato
2 uova
100 di olio di semi
200 g di farina
100 g di latte
50 g di cacao amaro in polvere
mezza bustina di lievito
un pizzico di sale fino
150 g di acqua bollente
Per la mousse di cioccolato bianco:
125 g di cioccolato bianco
250 ml di panna fresca
1 cucchiaio di zucchero a velo
Per completare 
1 vasetto di confettura di fragole
cacao amaro e scaglie di coccolato fondente
Preparare la torta: mescolare tutti gli ingredienti senza montarli aggiungendo per ultimo l’acqua bollente fino ad avere un composto molto cremoso e fluido. Imburrare ed infarinare lo stampo di 20-22 cm di diametro, versarvi l'impasto e cuocere in forno a 180 °C per circa 40/45 minuti.
Intanto sciogliere il cioccolato a bagnomaria con metà della panna. A parte montare la restante panna ben fredda con lo zucchero a velo, unire la panna al composto di cioccolato una volta che lo stesso si sarà raffreddato. Lasciar riposare la crema in frigo finché la torta si sarà raffreddata. Tagliare in due la torta, farcirla con la confettura di fragole e con un terzo della mousse preparata. utilizzare la s
restante mousse per coprire la superficie del dolce. Decorare con cacao e scaglie o riccioli di cioccolato fondente.
* Per la realizzazione del dolce ho utilizzato lievito per dolci e cacao amaro AR.PA. Lieviti
Aurelia e Giulio oggi a rappresentare il tempo che passa

2013-02-19

Il mio Giasena Cocktail e i dieci che sconvolsero il mondo

Canovaccio GreenGate
Giasena in dialetto bellunese significa Mirtillo ed è proprio questo il nome tradizionale che Rino Bernard ha scelto per la sua azienda La Giasena ubicata nel Comune di Ponte nelle Alpi, in provincia di Belluno, nella frazione di Vich, piccolo paese rurale alle pendici del Nevegal, montagna apprezzata come località sciistica e meta di escursioni durante tutto l’anno. Mirtilli, lamponi, fragoline bellunesi ma anche verdure e fagioli sono i prodotti che Bernard coltiva in modo naturale (praticando la lotta integrata) in un piccolo terreno di proprietà sulle Alpi bellunesi. E questi frutti, già di per sé capolavori, Bernard li trasforma in succhi, confetture altre delizie che conservano il gusto dei frutti appena raccolti come il succo di mirtillo,  il prodotto di punta de La Giasena, un succo e polpa  al 50 % minimo di mirtillo,   molto denso e ricco di fibra, un concentrato di benessere che è anche estremamente buono, e visto che le cose buone vanno a braccetto io il succo di mirtillo La Giasena l'ho trasformato in un delizioso, profumato e spumeggiante cocktail realizzato con Prosecco superiore DOCG Conegliano Valdobbiadene, una Cuvée Storica Carpenè Malvolti prodotta con metodo Charmat, un vino perfetto come aperitivo, eccellente con piatti leggeri della cucina mediterranea e ottimo con cocktail.
Non che io sia un'esperta di cocktail ma devo dire che l'argomento, recentemente trattato in un simpatico e completo libro edito da La Linea ha catturato il mio interesse. I dieci cocktail che sconvolsero il mondo è scritto da Tim Collins e racchiude, insieme alle storie e leggende sui dieci miscugli alcolici più conosciuti al mondo, le storie ad alta gradazione alcolica di uomini e donne più o meno famosi. Dal Martini allo Spritz passando per un Margarita e un Negroni il libro è fatto di storie vere o verosimili per rivivere atmosfere, momenti, personaggi, luoghi e miti del secolo appena trascorso. Completano il libro le ricette dei cocktail raccontati, le loro varianti e i consigli del barman per personalizzare i più famosi miscugli alcolici.
Per questo cocktail mi sono ispirata ad uno dei dieci cocktail raccontati nel volume il Kir, o meglio alla sua variante il Kir Royal che invece del vino bianco secco prevede l'utilizzo dello Champagne Brut insieme al famoso liquore di ribes nero Créme de Cassis. Le proporzioni sarebbero di nove a uno nel mio caso sette a tre (sette parti di prosecco e tre di succo e polpa di mirtillo) per ottenere una bevanda profumatissima e a basso contenuto alcolico da sorseggiare in compagnia ogni qual volta si abbia voglia di un momento speciale. Ora vi lascio ma sulla Giasena torniamo prestissimo.

Il mio Giasena Cocktail e i dieci che sconvolsero il mondo

Canovaccio GreenGate
Giasena in dialetto bellunese significa Mirtillo ed è proprio questo il nome tradizionale che Rino Bernard ha scelto per la sua azienda La Giasena ubicata nel Comune di Ponte nelle Alpi, in provincia di Belluno, nella frazione di Vich, piccolo paese rurale alle pendici del Nevegal, montagna apprezzata come località sciistica e meta di escursioni durante tutto l’anno. Mirtilli, lamponi, fragoline bellunesi ma anche verdure e fagioli sono i prodotti che Bernard coltiva in modo naturale (praticando la lotta integrata) in un piccolo terreno di proprietà sulle Alpi bellunesi. E questi frutti, già di per sé capolavori, Bernard li trasforma in succhi, confetture altre delizie che conservano il gusto dei frutti appena raccolti come il succo di mirtillo,  il prodotto di punta de La Giasena, un succo e polpa  al 50 % minimo di mirtillo,   molto denso e ricco di fibra, un concentrato di benessere che è anche estremamente buono, e visto che le cose buone vanno a braccetto io il succo di mirtillo La Giasena l'ho trasformato in un delizioso, profumato e spumeggiante cocktail realizzato con Prosecco superiore DOCG Conegliano Valdobbiadene, una Cuvée Storica Carpenè Malvolti prodotta con metodo Charmat, un vino perfetto come aperitivo, eccellente con piatti leggeri della cucina mediterranea e ottimo con cocktail.
Non che io sia un'esperta di cocktail ma devo dire che l'argomento, recentemente trattato in un simpatico e completo libro edito da La Linea ha catturato il mio interesse. I dieci cocktail che sconvolsero il mondo è scritto da Tim Collins e racchiude, insieme alle storie e leggende sui dieci miscugli alcolici più conosciuti al mondo, le storie ad alta gradazione alcolica di uomini e donne più o meno famosi. Dal Martini allo Spritz passando per un Margarita e un Negroni il libro è fatto di storie vere o verosimili per rivivere atmosfere, momenti, personaggi, luoghi e miti del secolo appena trascorso. Completano il libro le ricette dei cocktail raccontati, le loro varianti e i consigli del barman per personalizzare i più famosi miscugli alcolici.
Per questo cocktail mi sono ispirata ad uno dei dieci cocktail raccontati nel volume il Kir, o meglio alla sua variante il Kir Royal che invece del vino bianco secco prevede l'utilizzo dello Champagne Brut insieme al famoso liquore di ribes nero Créme de Cassis. Le proporzioni sarebbero di nove a uno nel mio caso sette a tre (sette parti di prosecco e tre di succo e polpa di mirtillo) per ottenere una bevanda profumatissima e a basso contenuto alcolico da sorseggiare in compagnia ogni qual volta si abbia voglia di un momento speciale. Ora vi lascio ma sulla Giasena torniamo prestissimo.

2013-02-17

Favoleggiando di tè, giardini reali e insoliti muffin

muffin al panettone
Stoviglie Easy Life Design
Inizio dal tè, dai giardini reali o dai muffin? Procediamo in ordine sparso...I miei muffin sono insoliti perché si tratta di dolcetti salati preparati con panettone al mandarino Loison e pecorino toscano Seggiano Pecora Nera Brunelli, un delizioso accostamento perfetto con un bicchiere di vino come con un tè un po' sostenuto ed ho scelto di accostarli ad un Punch al tè una fantastica preparazione a base di tè, rhum e scorza d'agrumi la cui ricetta ho rubato (come parte del titolo del post) ad un bellissimo e interessantissimo libro dedicato alla più rituale delle bevande.  
Favoleggiando di tè è il titolo del libro di Mirella M.P.Grillo pubblicato da Selekta editore, un volume curato in ogni dettaglio con il doppio testo in italiano e inglese, seducente e raffinato come il tè di cui in esso si parla a tutto tondo.  Storia, proprietà, varietà, preparazione, conservazione ed altri aspetti sono affrontati per la prima volta in un libro italiano con dovizia di particolari. Non mancano richiami a celebri opere letterarie in cui si parla di tè né tanto meno singolari ricette a base dell'infuso più versatile e forse diffuso al mondo.
La rassicurante e sempre affascinante immagine di una tavola imbandita per la colazione con il tè è la copertina del libro di Patrizia Traverso Lo sguardo e il gusto pubblicato da Tea, non ricette ma scatti fotografici che richiamano il pacere della tavola unito a quello della lettura fanno del libro un volume da possedere, sfogliare, leggere, rileggere e riporre con cura. Un racconto per parole e immagini dedicato al cibo. L'ispirazione di questo lavoro è stato per l'autrice il pensiero gastronomico di poeti, romanzieri, umoristi e filosofi che ha sollecitato le sue fantasie fotografico-culinarie che hanno trovato il perfetto compendio nelle citazioni tratte dal capolavoro di Pellegrino Artusi La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene. Un volume in cui la cucina entra di sbieco ma ci sta a meraviglia. 
Sempre un po' di traverso è affrontato l'argomento culinario in un altro libro che ha come argomento principale le bellezze dell'arte e della natura dei giardini reali di Svezia. Giardini reali di Svezia è il titolo di questo libro edito da Polistampa a firma di Sonia Santella che ci propone "Un viaggio incantato fra arte e natura". Tra una suggestiva immagine e una gustosa ricetta l'autrice ci accompagna alla scoperta di cinque parchi reali della Svezia raccontandocene la storia e le evoluzioni nel tempo. Luoghi curati, tutelati e resi fruibili dalla cittadinanza,  angoli di paradiso in cui le caffetterie, spesso veri e propri bistrot gestiti da giovani chef di talento, propongono interessanti piatti come quelli a base di verdura che sono riportati nel libro.
Ora le ricette, intanto il Punch al tè
Ingredienti:
Tè English breakfast*
1 bicchierino di Rhum
1 cucchiaio di zucchero 
scorza di limone o arancia
preparare un buon tè forte e caldo versarlo in un bicchiere da punch o in una tazza riempiendola fino a tre quarti, aggiungere il rhum caldo con lo zucchero e servire con la scorzetta d'agrumi.
*Il mio preferito è Twinings
Ed ecco i miei Muffin al pecorino e panettone che di dolce hanno solo il panettone
Ingredienti:
200 g di panettone al mandarino
250 g di farina 00
90 g di pecorino toscano
1/2 bustina di lievito chimico
200 ml di latte
75 ml di olio
1 uovo
1 pz di sale
Versare in una ciotola la farina setacciata con il lievito, il sale, il panettone sbriciolato e il formaggio grattugiato con una grattugia a fori larghi. A parte battere l'uovo, unirvi il latte e l'olio e aggiungere il composto a quello solido preparato in precedenza, amalgamare e versare a cucchiaiate negli stampi da muffin. Cuocere in forno a 180° per 25-30 minuti.
P.S. Con questi insoliti muffin partecipo al contest di Grazia Cioce Muffinidea 

Favoleggiando di tè, giardini reali e insoliti muffin

muffin al panettone
Stoviglie Easy Life Design
Inizio dal tè, dai giardini reali o dai muffin? Procediamo in ordine sparso...I miei muffin sono insoliti perché si tratta di dolcetti salati preparati con panettone al mandarino Loison e pecorino toscano Seggiano Pecora Nera Brunelli, un delizioso accostamento perfetto con un bicchiere di vino come con un tè un po' sostenuto ed ho scelto di accostarli ad un Punch al tè una fantastica preparazione a base di tè, rhum e scorza d'agrumi la cui ricetta ho rubato (come parte del titolo del post) ad un bellissimo e interessantissimo libro dedicato alla più rituale delle bevande.  
Favoleggiando di tè è il titolo del libro di Mirella M.P.Grillo pubblicato da Selekta editore, un volume curato in ogni dettaglio con il doppio testo in italiano e inglese, seducente e raffinato come il tè di cui in esso si parla a tutto tondo.  Storia, proprietà, varietà, preparazione, conservazione ed altri aspetti sono affrontati per la prima volta in un libro italiano con dovizia di particolari. Non mancano richiami a celebri opere letterarie in cui si parla di tè né tanto meno singolari ricette a base dell'infuso più versatile e forse diffuso al mondo.
La rassicurante e sempre affascinante immagine di una tavola imbandita per la colazione con il tè è la copertina del libro di Patrizia Traverso Lo sguardo e il gusto pubblicato da Tea, non ricette ma scatti fotografici che richiamano il pacere della tavola unito a quello della lettura fanno del libro un volume da possedere, sfogliare, leggere, rileggere e riporre con cura. Un racconto per parole e immagini dedicato al cibo. L'ispirazione di questo lavoro è stato per l'autrice il pensiero gastronomico di poeti, romanzieri, umoristi e filosofi che ha sollecitato le sue fantasie fotografico-culinarie che hanno trovato il perfetto compendio nelle citazioni tratte dal capolavoro di Pellegrino Artusi La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene. Un volume in cui la cucina entra di sbieco ma ci sta a meraviglia. 
Sempre un po' di traverso è affrontato l'argomento culinario in un altro libro che ha come argomento principale le bellezze dell'arte e della natura dei giardini reali di Svezia. Giardini reali di Svezia è il titolo di questo libro edito da Polistampa a firma di Sonia Santella che ci propone "Un viaggio incantato fra arte e natura". Tra una suggestiva immagine e una gustosa ricetta l'autrice ci accompagna alla scoperta di cinque parchi reali della Svezia raccontandocene la storia e le evoluzioni nel tempo. Luoghi curati, tutelati e resi fruibili dalla cittadinanza,  angoli di paradiso in cui le caffetterie, spesso veri e propri bistrot gestiti da giovani chef di talento, propongono interessanti piatti come quelli a base di verdura che sono riportati nel libro.
Ora le ricette, intanto il Punch al tè
Ingredienti:
Tè English breakfast*
1 bicchierino di Rhum
1 cucchiaio di zucchero 
scorza di limone o arancia
preparare un buon tè forte e caldo versarlo in un bicchiere da punch o in una tazza riempiendola fino a tre quarti, aggiungere il rhum caldo con lo zucchero e servire con la scorzetta d'agrumi.
*Il mio preferito è Twinings
Ed ecco i miei Muffin al pecorino e panettone che di dolce hanno solo il panettone
Ingredienti:
200 g di panettone al mandarino
250 g di farina 00
90 g di pecorino toscano
1/2 bustina di lievito chimico
200 ml di latte
75 ml di olio
1 uovo
1 pz di sale
Versare in una ciotola la farina setacciata con il lievito, il sale, il panettone sbriciolato e il formaggio grattugiato con una grattugia a fori larghi. A parte battere l'uovo, unirvi il latte e l'olio e aggiungere il composto a quello solido preparato in precedenza, amalgamare e versare a cucchiaiate negli stampi da muffin. Cuocere in forno a 180° per 25-30 minuti.
P.S. Con questi insoliti muffin partecipo al contest di Grazia Cioce Muffinidea 

2013-02-14

Cuori alle mandorle e marmellata di limoni

Stoviglie e tessuti GreenGate
Buon San Valentino a tutti gli innamorati, a chi l'amore lo sta cercando, a chi lo ha perso ed anche a chi non l'ha mai avuto perché c'è sempre tempo...Dopo i cuori di salmone non potevo esimermi dal preparare un dolcetto per l'occasione ed ovviamente è la forma di cuore a farla da padrone. La base di questi dolcetti l'ho imparata da un'altra blogger Lasagnapazza che ce la inviò per il Contest Fiandino, rimasi subito folgorata dalle sue Tortine al burro salato ripiene di pera su salsa al cioccolato fondente e non potevo non ripeterla. Io ho tralasciato la purea di pere in favore della fresca marmellata biologica Fiordifrutta ai limoni Rigoni di Asiago perché come nell'amore in mezzo al dolce un po' di aspro ci sta davvero bene aiuta a non rendere il gusto troppo piatto.Ingredienti per 4 tortine:
30 g di burro salato 
30 g di zucchero
30 g di mandorle macinate
1 uovo
4 cucchiai di marmellata di limoni
50 g di cioccolato fondente
1 tazzina di latte
Impastare il tuorlo d’uovo con lo zucchero poi aggiungere il burro ammorbidito e le mandorle tritate. Montare a neve l’albume e aggiungerlo delicatamente al composto.
Suddividere l'impasto in quattro stampini imburrati e al centro di ognuno mettete una cucchiaiata di marmellata. Cuocere in forno a 180° per circa mezz'ora.
Preparare la salsa al cioccolato facendo sciogliere a bagnomaria il cioccolato con il latte. Versare la salsa ottenuta in ciascun piattino e adagiarvi sopra la tortina.
*Ovviamente ho utilizzato il burro salato 1889 Fattorie Fiandino

Cuori alle mandorle e marmellata di limoni

Stoviglie e tessuti GreenGate
Buon San Valentino a tutti gli innamorati, a chi l'amore lo sta cercando, a chi lo ha perso ed anche a chi non l'ha mai avuto perché c'è sempre tempo...Dopo i cuori di salmone non potevo esimermi dal preparare un dolcetto per l'occasione ed ovviamente è la forma di cuore a farla da padrone. La base di questi dolcetti l'ho imparata da un'altra blogger Lasagnapazza che ce la inviò per il Contest Fiandino, rimasi subito folgorata dalle sue Tortine al burro salato ripiene di pera su salsa al cioccolato fondente e non potevo non ripeterla. Io ho tralasciato la purea di pere in favore della fresca marmellata biologica Fiordifrutta ai limoni Rigoni di Asiago perché come nell'amore in mezzo al dolce un po' di aspro ci sta davvero bene aiuta a non rendere il gusto troppo piatto.Ingredienti per 4 tortine:
30 g di burro salato 
30 g di zucchero
30 g di mandorle macinate
1 uovo
4 cucchiai di marmellata di limoni
50 g di cioccolato fondente
1 tazzina di latte
Impastare il tuorlo d’uovo con lo zucchero poi aggiungere il burro ammorbidito e le mandorle tritate. Montare a neve l’albume e aggiungerlo delicatamente al composto.
Suddividere l'impasto in quattro stampini imburrati e al centro di ognuno mettete una cucchiaiata di marmellata. Cuocere in forno a 180° per circa mezz'ora.
Preparare la salsa al cioccolato facendo sciogliere a bagnomaria il cioccolato con il latte. Versare la salsa ottenuta in ciascun piattino e adagiarvi sopra la tortina.
*Ovviamente ho utilizzato il burro salato 1889 Fattorie Fiandino

2013-02-12

Bollicine rosé a San Valentino

Piatto Ceramiche Maroso
L'amore fa pensare al rosa perché il rosa è il colore della dolce vita e quindi la mia proposta di entrée per la cena di San Valentino prevede il più romantico dei colori a tutto spiano, l'irrinunciabile e sempre elegante salmone affumicato che io ho scelto di qualità norvegese Bottega del Mare cui ho abbinato le bollicine francesi dello Champagne Cuvée Rosé della Maison Laurent-Perrier per festeggiare in due con eleganza e un pizzico di malizia. Per questi pacchettini mi sono lasciata ispirare da una ricetta reperita su Sale & Pepe di questo mese che ho modificato ed anche forse alleggerito per renderla idonea all'evento, sulla rivista il pesce era presentato in forma di sfere per il Carnevale, io ho realizzato dei cuoricini e poi all'interno ho optato per merluzzo fresco al posto del baccalà e yogurt invece di mascarpone. Per accompagnare indivia belga appena saltata con scalogno e scorza di limone invece dei germogli previsti dalla rivista. Ho scelto di realizzare i pacchetti nel numero di tre,  uno per ciascuno e il terzo da condividere per rompere definitivamente il ghiaccio sorseggiando l'ottimo vino che fa sognare.
Cuori di salmone farciti con indivia al limone

Ingredienti per 2:
3 fette di salmone affumicato
2 cucchiaiate colme di merluzzo fresco cotto al vapore
2 cucchiaini di senape
2 cucchiaini di yogurt naturale
sale e pepe
burro di cacao da cucina*
1 cespo di indivia belga
1 piccolo scalogno
la scorza di mezzo limone
Foderare tre stampini a cuore con pellicola per alimenti e stendervi le fette di salmone, facendole debordare, schiacciare la polpa di pesce con una forchetta mescolandovi lo yogurt e la senape, salare e pepare. Suddividere il composto engli stampini. richiudervi sopra le fette di salmone e poi la pellicola. lasciar riposare in frigo un paio d'ore prima di sformare. Intanto pulire e affettare finemente la belga, sciogliere in un tegame il burro e lasciare appassire lo scalogno, unire la belga e saltare a fuoco vivace, unire la scorza di limone, sale e pepe. Sformare i cuoricini sulla verdura disposta a mucchietti.
*Ho utilizzato una porzioncina di burro di cacao da cucina Venchi
P.S.
Se per San Valentino uscite invece fuori a cena non rinunciate almeno ad uno speciale brindisi con il Cocktail di San Valentino suggerito da Laurent-Perrier basteranno  3 parti di purea di fragole e 7 di Champagne Cuvée Rosé, per rendere indimenticabile la festa degli innamorati.

Bollicine rosé a San Valentino

Piatto Ceramiche Maroso
L'amore fa pensare al rosa perché il rosa è il colore della dolce vita e quindi la mia proposta di entrée per la cena di San Valentino prevede il più romantico dei colori a tutto spiano, l'irrinunciabile e sempre elegante salmone affumicato che io ho scelto di qualità norvegese Bottega del Mare cui ho abbinato le bollicine francesi dello Champagne Cuvée Rosé della Maison Laurent-Perrier per festeggiare in due con eleganza e un pizzico di malizia. Per questi pacchettini mi sono lasciata ispirare da una ricetta reperita su Sale & Pepe di questo mese che ho modificato ed anche forse alleggerito per renderla idonea all'evento, sulla rivista il pesce era presentato in forma di sfere per il Carnevale, io ho realizzato dei cuoricini e poi all'interno ho optato per merluzzo fresco al posto del baccalà e yogurt invece di mascarpone. Per accompagnare indivia belga appena saltata con scalogno e scorza di limone invece dei germogli previsti dalla rivista. Ho scelto di realizzare i pacchetti nel numero di tre,  uno per ciascuno e il terzo da condividere per rompere definitivamente il ghiaccio sorseggiando l'ottimo vino che fa sognare.
Cuori di salmone farciti con indivia al limone

Ingredienti per 2:
3 fette di salmone affumicato
2 cucchiaiate colme di merluzzo fresco cotto al vapore
2 cucchiaini di senape
2 cucchiaini di yogurt naturale
sale e pepe
burro di cacao da cucina*
1 cespo di indivia belga
1 piccolo scalogno
la scorza di mezzo limone
Foderare tre stampini a cuore con pellicola per alimenti e stendervi le fette di salmone, facendole debordare, schiacciare la polpa di pesce con una forchetta mescolandovi lo yogurt e la senape, salare e pepare. Suddividere il composto engli stampini. richiudervi sopra le fette di salmone e poi la pellicola. lasciar riposare in frigo un paio d'ore prima di sformare. Intanto pulire e affettare finemente la belga, sciogliere in un tegame il burro e lasciare appassire lo scalogno, unire la belga e saltare a fuoco vivace, unire la scorza di limone, sale e pepe. Sformare i cuoricini sulla verdura disposta a mucchietti.
*Ho utilizzato una porzioncina di burro di cacao da cucina Venchi
P.S.
Se per San Valentino uscite invece fuori a cena non rinunciate almeno ad uno speciale brindisi con il Cocktail di San Valentino suggerito da Laurent-Perrier basteranno  3 parti di purea di fragole e 7 di Champagne Cuvée Rosé, per rendere indimenticabile la festa degli innamorati.

2013-02-11

Lasagne Arlecchino

Piatto Ceramiche De Simone, Americano e tovagliolo Busatti, forchetta Broggi
Il verde delle lasagne, l'arancione della zucca, il rosso-viola del radicchio e poi il giallo del formaggio, il bianco della besciamella che dite? Ci sono abbastanza colori per definire questo piatto Lasagne Arlecchino?
Più o meno dai...però se la servite in coloratissimi piatti come i miei potrebbe essere la ricetta giusta per il Carnevale.
L'idea di accostare zucca e radicchio l'ho rubata dal libro delle famose colleghe food-bloggers Sorelle in pentola In due c'è più gusto edito da Newton Compton e devo dire che non è l'unica idea che merita di essere asportata dal libro. Oltre 130 appetitose ricette da replicare con facilità. Un'alternanza di proposte di Angela e Chiara Maci, due diversi modi di interpretare lo stesso ingrediente che danno saggio delle differenze caratteriali delle due sorelle, dei loro diversi modi di interpretare la cucina e la vita, di condividere i segreti e di raccontarsi. Un libro piacevole anche da leggere per le simpatiche "introduzioni" di cui ogni ricetta è corredata. Tornando alla ricetta nel libro si parlava di millefoglie di pasta al radicchio, zucca e casatella ed il procedimento è un po' diverso ma quel che mi è piaciuto è l'idea di accostare la zucca dolce al radicchio un po' amaro. E' un piatto goloso sì ma privo di carni o salumi pertanto se non riuscite a prepararlo entro domani, anche in Quaresima ci sta.
Lasagne Arlecchino
Ingredienti per 4 persone:
200 g c.a. di sfoglie per lasagne verdi
4-5 fette di zucca
2 cespi di radicchio
200 g di formaggio pecorino fresco*
100 g di formaggio grana
600 ml di latte intero
40 g di burro
40 g di farina
olio extravergine d'oliva**
1 scalogno
noce moscata
aglio
sale e pepe
Sciogliere il burro in un tegame, unire la farina e lasciar cuocere mescolando senza far prendere colore, unire il latte e mescolare per non far formare grumi, unire sale, pepe e noce moscata. Cuocere le fette di zucca in forno, finché risulteranno ben cotte, poi schiacciarle con la forchetta e condirle con olio, sale e una grattatina d'aglio. A parte soffriggere il radicchio con lo scalogno, salare e pepare.
Disporre in teglia un fondo di besciamella e poi le prime sfoglie di lasagne, disporre sopra un quarto della zucca, un quarto del radicchio, stessa di dose di pecorino, besciamella e grana, continuare così per altri tre strati. Infornare a 190° per 25-30 minuti, finché la lasagne risulterà ben dorata in superficie e bollente all'interno. Lasciar riposare 10 minuti e poi servire.
*Ho utilizzato il formaggio Appio di Brunelli disponibile già a fette in comode vaschette
**L'olio scelto per la ricetta è l'extravergine d'oliva Dante arricchito con vitamina D

Lasagne Arlecchino

Piatto Ceramiche De Simone, Americano e tovagliolo Busatti, forchetta Broggi
Il verde delle lasagne, l'arancione della zucca, il rosso-viola del radicchio e poi il giallo del formaggio, il bianco della besciamella che dite? Ci sono abbastanza colori per definire questo piatto Lasagne Arlecchino?
Più o meno dai...però se la servite in coloratissimi piatti come i miei potrebbe essere la ricetta giusta per il Carnevale.
L'idea di accostare zucca e radicchio l'ho rubata dal libro delle famose colleghe food-bloggers Sorelle in pentola In due c'è più gusto edito da Newton Compton e devo dire che non è l'unica idea che merita di essere asportata dal libro. Oltre 130 appetitose ricette da replicare con facilità. Un'alternanza di proposte di Angela e Chiara Maci, due diversi modi di interpretare lo stesso ingrediente che danno saggio delle differenze caratteriali delle due sorelle, dei loro diversi modi di interpretare la cucina e la vita, di condividere i segreti e di raccontarsi. Un libro piacevole anche da leggere per le simpatiche "introduzioni" di cui ogni ricetta è corredata. Tornando alla ricetta nel libro si parlava di millefoglie di pasta al radicchio, zucca e casatella ed il procedimento è un po' diverso ma quel che mi è piaciuto è l'idea di accostare la zucca dolce al radicchio un po' amaro. E' un piatto goloso sì ma privo di carni o salumi pertanto se non riuscite a prepararlo entro domani, anche in Quaresima ci sta.
Lasagne Arlecchino
Ingredienti per 4 persone:
200 g c.a. di sfoglie per lasagne verdi
4-5 fette di zucca
2 cespi di radicchio
200 g di formaggio pecorino fresco*
100 g di formaggio grana
600 ml di latte intero
40 g di burro
40 g di farina
olio extravergine d'oliva**
1 scalogno
noce moscata
aglio
sale e pepe
Sciogliere il burro in un tegame, unire la farina e lasciar cuocere mescolando senza far prendere colore, unire il latte e mescolare per non far formare grumi, unire sale, pepe e noce moscata. Cuocere le fette di zucca in forno, finché risulteranno ben cotte, poi schiacciarle con la forchetta e condirle con olio, sale e una grattatina d'aglio. A parte soffriggere il radicchio con lo scalogno, salare e pepare.
Disporre in teglia un fondo di besciamella e poi le prime sfoglie di lasagne, disporre sopra un quarto della zucca, un quarto del radicchio, stessa di dose di pecorino, besciamella e grana, continuare così per altri tre strati. Infornare a 190° per 25-30 minuti, finché la lasagne risulterà ben dorata in superficie e bollente all'interno. Lasciar riposare 10 minuti e poi servire.
*Ho utilizzato il formaggio Appio di Brunelli disponibile già a fette in comode vaschette
**L'olio scelto per la ricetta è l'extravergine d'oliva Dante arricchito con vitamina D

2013-02-08

Patatine aromatiche al pecorino e birra a fiumi

Patate al pecorino
Piatto Easy Life Design, Calici IVV, tessuto Busatti
Mi piace chi ama le sfide e mi piacciono quelli che intraprendono imprese in cui nessuno inizialmente crede ma del cui risultato poi tutti devono ricredersi. Produrre birra di qualità in terra campana quelli del birrificio artigianale AEFFE l'hanno pesa come un missione, volevano una bevanda in grado di "promuovere ed accompagnare momenti di vera convivialità" e che fosse "argomento di discussione e degustazione" e ce l'hanno fatta, di birre ne hanno create quattro diverse che fanno parlare di sé già dall'elegante packaging e dall'originalità dei nomi in etichetta perché i produttori,  fedeli alle loro origini campane hanno simpaticamente e audacemente chiamato le loro birre: 19 "a resata", 50 "o' marenar", 77 "e' riavule" e "La prima" la primogenita della casa, lasciandosi ispirare dalla cabala napoletana.
Ho scelto la "Cinquant", una birra di frumento particolarmente fresca per esaltare le mie aromatiche patate al pecorino. Con questa birra in realtà di abbinamenti se ne possono fare tanti, sta bene anche con piatti a base di carni bianche e rosa o con primi piatti di pesce anche molto strutturati. A me piaceva la sua freschezza quasi in contrasto con il gusto aromaticamente deciso delle mie croccanti patate. Queste patatine accompagnano perfettamente un roast-beef  ma sono divine anche da sole all'aperitivo con la birra appunto.
Ingredienti:
1 Kg di patate a pasta gialla
olio extravergine d'oliva
sale e pepe
erbe aromatiche fresche o liofilizzate (origano, erba cipollina, rosmarino, salvia)
2-3 cucchiai colmi di pecorino romano grattugiato*
2-3 cucchiai di pangrattato
Pelare ed affettare le patate a 5 mm circa di spessore porle in una ciotola con acqua fredda per almeno mezz'ora, sciacquare ed asciugare bene con un canovaccio. Oleare il fondo di una leccarda da forno, spolverizzarlo di pangrattato e abbondante pecorino. Disporvi uno strato di patate, olearle con un pennellino, salare, pepare e cospargere con le erbe aromatiche triturate, disporvi sopra un altro strato di patate, oleare la superficie e completare di nuovo con sale, pepe, pecorino e pangrattato, Infornare a 190° per 20-30 minuti finché risulteranno con una bella crosticina intensamente dorata. Servire calde. Consiglio di non fare più di due strati di patate perché così ogni fettina avrà la sua crosticina di pecorino e pane, oltre che le erbette.
*Per la ricetta ho utilizzato Pecorino Romano D.O.P. Brunelli (delicatissimo) e erbe aromatiche liofilizzate Cannamela.