2013-05-10

Aperitivo Pur Sudtirol

Piatto, cucchiaino e tovagliolo GreenGate
Ho immaginato un posto con queste caratteristiche, uno shop dove poter acquistare le delizie sudtirolesi, le prelibatezze del territorio che forse più amo ed è sempre nel mio cuore, ho immaginato di poter respirare l'odore di quelle cose buone, salumi, formaggi, succhi, confetture, sidro anche standomene a casa ed ho scoperto che esiste uno shop on-line dove trovare le cose buone dell'Alto Adige, si chiama Pur Sudtirol e se avete la fortuna di capitare a Merano o a Brunico potete di persona verificare che questa splendida realtà esiste ma se come me vivete in Calabria, in un paese che non è alla fine del mondo ma quasi, potete lo stesso verificarne di persona l'esistenza facendovi una bella navigata nel loro curato sito ed ordinando qualche squisitezza che vi stupirà per la qualità e la velocità nell'arrivo. Ho messo insieme un po' di buoni prodotti dell'Alto Adige ed ho realizzato un aperitivo gustoso, veloce e un po' fuori dal comune.
Krockys, pane croccante altoatesino, farcito con formaggio spalmabile, salsicce affumicate e Chutney di pere e zafferano prodotto dall'azienda Alpe Pragas di cui vi ho già parlato. Da bere succo di mela di montagna o frizzante Sidro S'POM o entrambi miscelati insieme come piace a me e qualche fettina di mela secca per  guarnire.
Ma davanti a un vassoio così una rivista, il giornale o magari un buon libro per rilassarsi e trascorrere qualche piacevole momento magari in giardino, ci sta proprio bene.
Vi propongo due letture,  l'una più riflessiva e impegnata, l'altra più giocosa e ironica, entrambe piacevolissime da gustare intensamente come gli stuzzichini sudtirolesi che ho preparato.
In principio era la tavola è il titolo del libro di Adam Gopnik pubblicato da Guanda, un libro che ho da qualche mese ma di cui vi parlo solo oggi perché bisogna prima leggerlo e acquisirne i dettagli per esprimere un giudizio, godibile perché pieno dell'entusiasmo tipico dell'autore verso la tavola e la buona cucina di cui ci regala anche qualche segreto.
"La tavola è il principio di tutto. È il luogo dell’alimentazione e quindi della vita, ma è anche il luogo per eccellenza dove raduniamo gli affetti e perpetuiamo le tradizioni; un luogo di cultura gastronomica e di intrattenimento godereccio. Ma non è sempre stato così. L’autore di questo libro ce lo racconta con dovizia di aneddoti e curiosità. Quando, al posto delle antiche osterie, sono nati i moderni ristoranti? Quando la Rivoluzione ha messo a disposizione dei francesi un buon numero di chef, i cui aristocratici datori di lavoro avevano fatalmente perso la testa... Quando nelle nostre cucine si è cominciato a sentire il bisogno di ricettari? Quando la cucina ha cessato di essere il dominio esclusivo delle donne che, per amore o per forza, si tramandavano le ricette di generazione in generazione." Il tema della tavola affrontato attraverso un percorso del gusto, attraversando la storia dei grandi chef e quella dei grandi vini, la centralità del cibo e del bere come elemento di civiltà e continuità del vivere.
Di ben altro tenore Ricette umorali di Isabella Pedicini pubblicato da Fazi editore il cui sottotitolo recita in principio era la pasta al tonno... Un originale trattato gastrofilosofico, tra le cui pagine mi sono persa un'intera serata ridendo come una matta da sola senza che mio marito ne capisse la ragione. La storia di una spaesata studentessa fuori sede, in cui mi sono tanto riconosciuta, narrata attraverso una singolare raccolta di  ricette organizzate in base all’umore di chi cucina e agli strumenti di lavoro. Cibo e cuore si mescolano "tra gioia e paura, entusiasmi e avvilimenti a ricordarci che saper rigirare una frittata, a tavola come nella vita, è un’arte sopraffina".

Aperitivo Pur Sudtirol

Piatto, cucchiaino e tovagliolo GreenGate
Ho immaginato un posto con queste caratteristiche, uno shop dove poter acquistare le delizie sudtirolesi, le prelibatezze del territorio che forse più amo ed è sempre nel mio cuore, ho immaginato di poter respirare l'odore di quelle cose buone, salumi, formaggi, succhi, confetture, sidro anche standomene a casa ed ho scoperto che esiste uno shop on-line dove trovare le cose buone dell'Alto Adige, si chiama Pur Sudtirol e se avete la fortuna di capitare a Merano o a Brunico potete di persona verificare che questa splendida realtà esiste ma se come me vivete in Calabria, in un paese che non è alla fine del mondo ma quasi, potete lo stesso verificarne di persona l'esistenza facendovi una bella navigata nel loro curato sito ed ordinando qualche squisitezza che vi stupirà per la qualità e la velocità nell'arrivo. Ho messo insieme un po' di buoni prodotti dell'Alto Adige ed ho realizzato un aperitivo gustoso, veloce e un po' fuori dal comune.
Krockys, pane croccante altoatesino, farcito con formaggio spalmabile, salsicce affumicate e Chutney di pere e zafferano prodotto dall'azienda Alpe Pragas di cui vi ho già parlato. Da bere succo di mela di montagna o frizzante Sidro S'POM o entrambi miscelati insieme come piace a me e qualche fettina di mela secca per  guarnire.
Ma davanti a un vassoio così una rivista, il giornale o magari un buon libro per rilassarsi e trascorrere qualche piacevole momento magari in giardino, ci sta proprio bene.
Vi propongo due letture,  l'una più riflessiva e impegnata, l'altra più giocosa e ironica, entrambe piacevolissime da gustare intensamente come gli stuzzichini sudtirolesi che ho preparato.
In principio era la tavola è il titolo del libro di Adam Gopnik pubblicato da Guanda, un libro che ho da qualche mese ma di cui vi parlo solo oggi perché bisogna prima leggerlo e acquisirne i dettagli per esprimere un giudizio, godibile perché pieno dell'entusiasmo tipico dell'autore verso la tavola e la buona cucina di cui ci regala anche qualche segreto.
"La tavola è il principio di tutto. È il luogo dell’alimentazione e quindi della vita, ma è anche il luogo per eccellenza dove raduniamo gli affetti e perpetuiamo le tradizioni; un luogo di cultura gastronomica e di intrattenimento godereccio. Ma non è sempre stato così. L’autore di questo libro ce lo racconta con dovizia di aneddoti e curiosità. Quando, al posto delle antiche osterie, sono nati i moderni ristoranti? Quando la Rivoluzione ha messo a disposizione dei francesi un buon numero di chef, i cui aristocratici datori di lavoro avevano fatalmente perso la testa... Quando nelle nostre cucine si è cominciato a sentire il bisogno di ricettari? Quando la cucina ha cessato di essere il dominio esclusivo delle donne che, per amore o per forza, si tramandavano le ricette di generazione in generazione." Il tema della tavola affrontato attraverso un percorso del gusto, attraversando la storia dei grandi chef e quella dei grandi vini, la centralità del cibo e del bere come elemento di civiltà e continuità del vivere.
Di ben altro tenore Ricette umorali di Isabella Pedicini pubblicato da Fazi editore il cui sottotitolo recita in principio era la pasta al tonno... Un originale trattato gastrofilosofico, tra le cui pagine mi sono persa un'intera serata ridendo come una matta da sola senza che mio marito ne capisse la ragione. La storia di una spaesata studentessa fuori sede, in cui mi sono tanto riconosciuta, narrata attraverso una singolare raccolta di  ricette organizzate in base all’umore di chi cucina e agli strumenti di lavoro. Cibo e cuore si mescolano "tra gioia e paura, entusiasmi e avvilimenti a ricordarci che saper rigirare una frittata, a tavola come nella vita, è un’arte sopraffina".

2013-05-08

Tarte en sarcophage

Piattino, tazza e teiera Easy Life Design
Dolce impacchettato o Tarte en sarcophage chiamatelo come volete ma giuratemi vi prego che lo proverete almeno una volta. E' una deliziosa torta farcita di crema e frutta sciroppata poi cosparsa di confettura e impacchettata in un foglio di pasta sfoglia prima di cuocerla in forno, una torta di quelle speciali da gustare all'ora del tè, a fine pasto o quando volete. E' il dolce perfetto da portare ad una festa o ad una cena perché è già confezionato all'origine, senza temere di rovinarlo nel trasporto. L'ho preparato già diverse volte anche con marmellata d'arancia o confettura d'albicocca e addirittura con gocce di cioccolato al posto della frutta e dulce de leche ma questa versione con la splendida composta di Pesche e Lemongrass di Alpe Pragas non potevo non raccontarvela con dovizia di particolari. 
Alpe Pragas è un'azienda che si trova nel cuore delle Dolomiti nella Valle di Braies, esattamente a Braies di Fuori. Ubicata tra il lago di Braies e le famose Tre Cime di Lavaredo è giustamente ispirata nella produzione dalle bellezze del luogo e dai frutti che prepotenti nascono su quelle montagne. Fragole, lampone e ribes hanno sempre avuto le attenzioni della famiglia di Stefan Gruber che, quale unico figlio maschio in una famiglia con ben quattro figlie femmine, invece di continuare la tradizione di contadino e interessarsi al latte si è posto l'obiettivo di produrre la migliore marmellata nella confezione più bella. E ci è riuscito alla grande Stefan e  dalle prime composte di frutta, preparate nella cucina della mamma con le fragole raccolte nell’orto, ha ampliato la produzione con originali sciroppi di frutta, composte di frutta autoctona, mostarde, frutta sciroppata, smoothie, gelatine di vino e anche composte di frutta biologiche, mantenendo intatti i desideri propri della gente della Valle di Braies realizzando prodotti buoni, equi e autentici proprio come chi li fa. La composta di Pesche e Lemongras scelta per il mio dolce ha ben il 70% di frutta al suo interno, il resto è zucchero, succo di limone e pectina di mele come gelificante. Il gusto è quello della pesca, particolarmente fresca in questa versione con la citronella ha esaltato ancor più il gusto della mia Tarte en sarcophage
Ingredienti
Per la base:
Ingredienti:
125 g di farina 00
100 g di zucchero
50 g di burro
2 uova
1/2 bustina di lievito per dolci*
Per la crema:
2 tuorli
2 cucchiai di farina
4 cucchiai di zucchero
vaniglia
250 ml di latte
Per completare:
1 rotolo di pasta sfoglia già stesa
liquore all'arancia
frutta mista sciroppata (pesche, albicocche e pere nel mio caso)
composta di pesche e citronella (o altra a scelta)
zucchero a velo
gelatina alla frutta o neutra per spennellare
Con una semplice frusta a mano montare le uova con lo zucchero, unire il burro sciolto e poi la farina setacciata con il lievito. Versare l'impasto in uno stampo da plumcake e infornare a 180° per 20-25 minuti circa. Lavorare i tuorli con lo zucchero, unire la farina e poi il latte scaldato con la vaniglia. Portare a cottura la crema a fuoco moderato mescolando di continuo. Tagliare il dolce e bagnare le due metà con qualche goccia di liquore, farcire la base con la crema e con la frutta sciroppata tagliata a dadini, coprire con la parte superiore. Poggiare il dolce così farcito sul disco di sfoglia allungato e assottigliato un po' con il matterello. Spalmare la superficie e i lati del dolce con una generosa dose di composta di frutta, ripiegare i lembi della sfoglia sul dolce chiudendolo bene al suo interno. Intagliare la superficie con tagli diagonali, pennellare di acqua e cospargere di zucchero a velo, infornare a 190° fino a doratura. Una volta sformato il dolce pennellarlo con gelatina alla frutta o neutra per renderlo lucido.
*Ho utilizzato lievito Dolce Cicogna e zucchero a velo di AR.PA Lieviti
dolce impacchettato

Tarte en sarcophage

Piattino, tazza e teiera Easy Life Design
Dolce impacchettato o Tarte en sarcophage chiamatelo come volete ma giuratemi vi prego che lo proverete almeno una volta. E' una deliziosa torta farcita di crema e frutta sciroppata poi cosparsa di confettura e impacchettata in un foglio di pasta sfoglia prima di cuocerla in forno, una torta di quelle speciali da gustare all'ora del tè, a fine pasto o quando volete. E' il dolce perfetto da portare ad una festa o ad una cena perché è già confezionato all'origine, senza temere di rovinarlo nel trasporto. L'ho preparato già diverse volte anche con marmellata d'arancia o confettura d'albicocca e addirittura con gocce di cioccolato al posto della frutta e dulce de leche ma questa versione con la splendida composta di Pesche e Lemongrass di Alpe Pragas non potevo non raccontarvela con dovizia di particolari. 
Alpe Pragas è un'azienda che si trova nel cuore delle Dolomiti nella Valle di Braies, esattamente a Braies di Fuori. Ubicata tra il lago di Braies e le famose Tre Cime di Lavaredo è giustamente ispirata nella produzione dalle bellezze del luogo e dai frutti che prepotenti nascono su quelle montagne. Fragole, lampone e ribes hanno sempre avuto le attenzioni della famiglia di Stefan Gruber che, quale unico figlio maschio in una famiglia con ben quattro figlie femmine, invece di continuare la tradizione di contadino e interessarsi al latte si è posto l'obiettivo di produrre la migliore marmellata nella confezione più bella. E ci è riuscito alla grande Stefan e  dalle prime composte di frutta, preparate nella cucina della mamma con le fragole raccolte nell’orto, ha ampliato la produzione con originali sciroppi di frutta, composte di frutta autoctona, mostarde, frutta sciroppata, smoothie, gelatine di vino e anche composte di frutta biologiche, mantenendo intatti i desideri propri della gente della Valle di Braies realizzando prodotti buoni, equi e autentici proprio come chi li fa. La composta di Pesche e Lemongras scelta per il mio dolce ha ben il 70% di frutta al suo interno, il resto è zucchero, succo di limone e pectina di mele come gelificante. Il gusto è quello della pesca, particolarmente fresca in questa versione con la citronella ha esaltato ancor più il gusto della mia Tarte en sarcophage
Ingredienti
Per la base:
Ingredienti:
125 g di farina 00
100 g di zucchero
50 g di burro
2 uova
1/2 bustina di lievito per dolci*
Per la crema:
2 tuorli
2 cucchiai di farina
4 cucchiai di zucchero
vaniglia
250 ml di latte
Per completare:
1 rotolo di pasta sfoglia già stesa
liquore all'arancia
frutta mista sciroppata (pesche, albicocche e pere nel mio caso)
composta di pesche e citronella (o altra a scelta)
zucchero a velo
gelatina alla frutta o neutra per spennellare
Con una semplice frusta a mano montare le uova con lo zucchero, unire il burro sciolto e poi la farina setacciata con il lievito. Versare l'impasto in uno stampo da plumcake e infornare a 180° per 20-25 minuti circa. Lavorare i tuorli con lo zucchero, unire la farina e poi il latte scaldato con la vaniglia. Portare a cottura la crema a fuoco moderato mescolando di continuo. Tagliare il dolce e bagnare le due metà con qualche goccia di liquore, farcire la base con la crema e con la frutta sciroppata tagliata a dadini, coprire con la parte superiore. Poggiare il dolce così farcito sul disco di sfoglia allungato e assottigliato un po' con il matterello. Spalmare la superficie e i lati del dolce con una generosa dose di composta di frutta, ripiegare i lembi della sfoglia sul dolce chiudendolo bene al suo interno. Intagliare la superficie con tagli diagonali, pennellare di acqua e cospargere di zucchero a velo, infornare a 190° fino a doratura. Una volta sformato il dolce pennellarlo con gelatina alla frutta o neutra per renderlo lucido.
*Ho utilizzato lievito Dolce Cicogna e zucchero a velo di AR.PA Lieviti
dolce impacchettato

2013-05-07

Anello di riso primavera con salsa di Gorgonzola

anello di riso con piselli e carciofi con salsa al gorgonzola

La primavera è soprattutto voglia di nuovo,  la tavola la vogliamo più fresca a cominciare dalle portate per finire ai tessuti e alle stoviglie. Per le portate le verdure di stagione la fanno sempre da padrone e se in settimana abbiamo voglia di cibi semplici che aiutino la nostra remise en forme per i giorni festivi, qualche piatto più goloso che contenga però sempre verdure (per sentirci meno in colpa) ci sta davvero bene. Ecco allora che il mio anello di riso primavera con salsa di Gorgonzola è perfetto. Ma l'aria di rinnovamento primaverile non si ferma a tavola investendo ogni settore, addosso sentiamo voglia di rifiorire quasi fossimo delle piante, vestiti, scarpe, borse, tutto quello che indossavamo  prima dell'inverno ci sembra inadeguato e quasi desueto. Per quanto mi riguarda tempo per andarmene in giro per negozi ne ho davvero poco allora mi organizzo on-line così posso comprare anche di notte, tanto con questi codici sconto e coupon che è facile trovare per ogni categoria merceologica come su Cuponation lo shopping diventa oltre che comodo e divertente anche abbastanza economico.
Ma ora la mia ricetta di Anello di riso primavera con salsa al Gorgonzola
Stoviglie La Porcellana Bianca
Ingredienti per 4 persone
Per la corona di riso:
1 cipollotto
2 carciofi
1 tazza di piselli sgranati
300 g di riso carnaroli
olio extravergine d'oliva ConDisano Dante
1/2 bicchiere di vino bianco
1 l c.a. di brodo vegetale
50 g di burro
6 cucchiai di parmigiano grattugiato
prezzemolo
burro e pangrattato per lo stampo
Per la salsa:
200 g di Gorgonzola Mauri
100 ml di panna
100 ml di latte

Tritare il cipollotto e imbiondirlo con un filo d'olio, unire i carciofi puliti e tagliati a spicchietti e i piselli lasciar cuocere pochi minuti, unire il riso e tostarlo, sfumare con il vino e poi aggiungere il brodo poco per volta, portando il riso a cottura. Mantecare con il burro e parmigiano. Imburrare uno stampo per ciambella e cospargerlo di pangrattato, versarvi il riso e infornare finché non si formerà una crosticina dorata.
Sciogliere il Gorgonzola a tocchetti con il latte e la panna, passare con il frullino ad immersione per rendere la salsa vellutata. Servire il riso sformato con la salsa di Gorgonzola.

Anello di riso primavera con salsa di Gorgonzola

anello di riso con piselli e carciofi con salsa al gorgonzola

La primavera è soprattutto voglia di nuovo,  la tavola la vogliamo più fresca a cominciare dalle portate per finire ai tessuti e alle stoviglie. Per le portate le verdure di stagione la fanno sempre da padrone e se in settimana abbiamo voglia di cibi semplici che aiutino la nostra remise en forme per i giorni festivi, qualche piatto più goloso che contenga però sempre verdure (per sentirci meno in colpa) ci sta davvero bene. Ecco allora che il mio anello di riso primavera con salsa di Gorgonzola è perfetto. Ma l'aria di rinnovamento primaverile non si ferma a tavola investendo ogni settore, addosso sentiamo voglia di rifiorire quasi fossimo delle piante, vestiti, scarpe, borse, tutto quello che indossavamo  prima dell'inverno ci sembra inadeguato e quasi desueto. Per quanto mi riguarda tempo per andarmene in giro per negozi ne ho davvero poco allora mi organizzo on-line così posso comprare anche di notte, tanto con questi codici sconto e coupon che è facile trovare per ogni categoria merceologica come su Cuponation lo shopping diventa oltre che comodo e divertente anche abbastanza economico.
Ma ora la mia ricetta di Anello di riso primavera con salsa al Gorgonzola
Stoviglie La Porcellana Bianca
Ingredienti per 4 persone
Per la corona di riso:
1 cipollotto
2 carciofi
1 tazza di piselli sgranati
300 g di riso carnaroli
olio extravergine d'oliva ConDisano Dante
1/2 bicchiere di vino bianco
1 l c.a. di brodo vegetale
50 g di burro
6 cucchiai di parmigiano grattugiato
prezzemolo
burro e pangrattato per lo stampo
Per la salsa:
200 g di Gorgonzola Mauri
100 ml di panna
100 ml di latte

Tritare il cipollotto e imbiondirlo con un filo d'olio, unire i carciofi puliti e tagliati a spicchietti e i piselli lasciar cuocere pochi minuti, unire il riso e tostarlo, sfumare con il vino e poi aggiungere il brodo poco per volta, portando il riso a cottura. Mantecare con il burro e parmigiano. Imburrare uno stampo per ciambella e cospargerlo di pangrattato, versarvi il riso e infornare finché non si formerà una crosticina dorata.
Sciogliere il Gorgonzola a tocchetti con il latte e la panna, passare con il frullino ad immersione per rendere la salsa vellutata. Servire il riso sformato con la salsa di Gorgonzola.

2013-05-05

Crostoni di pane con salmone e caprino

crostoni al salmone affumicato
Vassoio La Porcellana Bianca, americano e tovagliolo Busatti
Il caldo, almeno da noi in Calabria, è arrivato già prepotente e di stare in cucina specie nel fine settimana, normalmente dedicato ai buoni esperimenti culinari, si ha davvero poca voglia. Si ha però più voglia di vedere gli amici, di organizzare seratine in terrazzo o giardino di passare tempo all'aria aperta mangiando anche qualcosa di buono, è il caso allora di organizzarsi con portate semplici come i miei crostoni di pane con salmone e caprino che incontrino il gusto di tutti e che non penalizzino la padrona di casa. Ingredienti di un certo livello come il Salmone Norvegese Affumicato La Nef e il Fiorone di Capra Mauri possono incontrarsi su delle fette di croccante pane casereccio a formare dei crostoni da servire dopo un breve passaggio in forno con un calice di prosecco che ho scelto di qualità Superiore DOCG Cuvée Brut Carpenè Malvolti. Una fresca insalatina d'accompagno e un buon gelato a concludere completeranno il quadro, non c'è bisogno di molto, materia prima eccellente, un po' di fantasia e tanta voglia di stare in compagnia.
Se vi stuzzica l'idea del buffet con amici per la collana I quaderni di cucina di Artemisia Abbiondanza di Vallardi Editore è stato pubblicato Buffet con gli amici, tante golose idee di piatti perfetti da servire quando si hanno tanti ospiti e la formula buffet appare la più saggia e comoda da perseguire. Piatti freddi di ogni tradizione sempre perfetti da servire in tali occasioni e piatti caldi che non perdano il gusto stando su uno scaldino, tutto è studiato nel dettaglio in questo agile quaderno che permette di organizzare al meglio un ricevimento con servizio a buffet.
Se poi i vostri ospiti vi piace trattarli proprio bene e non vi pesa affatto la fatica potete rendere speciale davvero il vostro buffet con ciotoline di pane preparate con le vostre mani riempite di insalatine e affettati, grissini, focacce e pizzette di ogni genere. Per conoscere tutti i segreti dei lievitati e non temere più farina e lievito, le basi posso darvele solo loro Le Sorelle Simili che tornano in libreria sempre per Vallardi con Pane e Roba dolce, una scuola di panificazione dolce e salata dal prezzo davvero modico ma dal valore ben più elevato. Le più diverse varietà di pani  della tradizione nazionale e i dolci più classici spiegati passo passo in tutte le fasi della lavorazione, l'impasto, la lievitazione, la cottura, il raffreddamento e anche la conservazione non avranno più segreti grazie alle esperte fornaie bolognesi.
Crostoni di pane con salmone e caprino
Ingredienti per 4:
4 fette di pane casereccio
200 g di salmone norvegese affumicato
180 g di caprino fresco
150 g di scamorza
erba cipollina
pepe bianco
Tritare la scamorza e amalgamarla al caprino, lavorando il composto con una forchetta, unire qualche filo d'erba cipollina tritata e un po' di pepe bianco macinato. Spalmare generosamente il composto sulle fette di pane, distendervi sopra le fette di salmone e passare pochi minuti in forno ben caldo, servire con una  fresca insalata e un bicchiere di prosecco.

Crostoni di pane con salmone e caprino

crostoni al salmone affumicato
Vassoio La Porcellana Bianca, americano e tovagliolo Busatti
Il caldo, almeno da noi in Calabria, è arrivato già prepotente e di stare in cucina specie nel fine settimana, normalmente dedicato ai buoni esperimenti culinari, si ha davvero poca voglia. Si ha però più voglia di vedere gli amici, di organizzare seratine in terrazzo o giardino di passare tempo all'aria aperta mangiando anche qualcosa di buono, è il caso allora di organizzarsi con portate semplici come i miei crostoni di pane con salmone e caprino che incontrino il gusto di tutti e che non penalizzino la padrona di casa. Ingredienti di un certo livello come il Salmone Norvegese Affumicato La Nef e il Fiorone di Capra Mauri possono incontrarsi su delle fette di croccante pane casereccio a formare dei crostoni da servire dopo un breve passaggio in forno con un calice di prosecco che ho scelto di qualità Superiore DOCG Cuvée Brut Carpenè Malvolti. Una fresca insalatina d'accompagno e un buon gelato a concludere completeranno il quadro, non c'è bisogno di molto, materia prima eccellente, un po' di fantasia e tanta voglia di stare in compagnia.
Se vi stuzzica l'idea del buffet con amici per la collana I quaderni di cucina di Artemisia Abbiondanza di Vallardi Editore è stato pubblicato Buffet con gli amici, tante golose idee di piatti perfetti da servire quando si hanno tanti ospiti e la formula buffet appare la più saggia e comoda da perseguire. Piatti freddi di ogni tradizione sempre perfetti da servire in tali occasioni e piatti caldi che non perdano il gusto stando su uno scaldino, tutto è studiato nel dettaglio in questo agile quaderno che permette di organizzare al meglio un ricevimento con servizio a buffet.
Se poi i vostri ospiti vi piace trattarli proprio bene e non vi pesa affatto la fatica potete rendere speciale davvero il vostro buffet con ciotoline di pane preparate con le vostre mani riempite di insalatine e affettati, grissini, focacce e pizzette di ogni genere. Per conoscere tutti i segreti dei lievitati e non temere più farina e lievito, le basi posso darvele solo loro Le Sorelle Simili che tornano in libreria sempre per Vallardi con Pane e Roba dolce, una scuola di panificazione dolce e salata dal prezzo davvero modico ma dal valore ben più elevato. Le più diverse varietà di pani  della tradizione nazionale e i dolci più classici spiegati passo passo in tutte le fasi della lavorazione, l'impasto, la lievitazione, la cottura, il raffreddamento e anche la conservazione non avranno più segreti grazie alle esperte fornaie bolognesi.
Crostoni di pane con salmone e caprino
Ingredienti per 4:
4 fette di pane casereccio
200 g di salmone norvegese affumicato
180 g di caprino fresco
150 g di scamorza
erba cipollina
pepe bianco
Tritare la scamorza e amalgamarla al caprino, lavorando il composto con una forchetta, unire qualche filo d'erba cipollina tritata e un po' di pepe bianco macinato. Spalmare generosamente il composto sulle fette di pane, distendervi sopra le fette di salmone e passare pochi minuti in forno ben caldo, servire con una  fresca insalata e un bicchiere di prosecco.

2013-05-03

Nidi di farrette con salsa di carciofi, pancetta e uova di quaglia

Vassoio La Porcellana Bianca, tovagliolo e guanto GreenGate, paletta GP&me
Per raccontarvi i miei nidi di farrette con salsa di carciofi, pancetta e uova di quaglia devo raccontarvi prima un'altra storia. Con il termine "Farro” si indicano i frumenti vestiti, che differiscono dai più diffusi frumenti nudi (tenero e duro), si tratta dei primi frumenti coltivati dall’uomo e  la loro origine risale a oltre 10 mila anni fa, nella zona della Mezza Luna Fertile, tra Iran, Iraq, Siria e Palestina. In questi ultimi anni si sta riscoprendo il valore e i benefici dell'utilizzo di questi antichi frumenti. Prometeo Urbino è un'azienda che dal 1991 seleziona, trasforma e produce farro di alta qualità. Il Farro di Prometeo è prodotto esclusivamente da sementi selezionate, la  coltivazione è locale, biologica e controllata. Il Farro è trasformato mediante molitura a pietra naturale per trasferire alla semola tutte le proprietà del cereale, le semole ottenute vengono poi date in lavorazione a pastifici e laboratori artigianali per la produzione di pasta e prodotti da forno. Ecco da dove vengono Le farrette, e in particolare le tagliatelle di farina di farro integrale con cui mi sono divertita a realizzare questi golosi nidi con i quali sono lieta di partecipare al contest "La prova del Farro" la stimolante iniziativa riservata a tutti coloro che hanno un blog o che gestiscono una pagina web, che hanno voglia di mettersi in gioco con una ricetta a base di farro e che hanno il desiderio di condividere la propria passione per la cucina e per il farro ed hanno voglia di vincere ricchi premi a base di farro. Non è necessario utilizzare prodotti Prometeo per la realizzazione della ricetta ma la ditta ha pensato bene di offrire gratis le spese di spedizione a chi ordinerà sul loro e-shop per il periodo di durata del contest, quale occasione migliore allora per testare l'ottima qualità del farro Prometeo?
Nidi di farrette con salsa di carciofi, pancetta e uova di quaglia
Ingredienti per 4 persone (8 nidi):
250 g di tagliatelle di farro integrali Le Farrette
2 carciofi
1 spicchio d'aglio
olio extravergine d'oliva
100 g di formaggio grana*
8 uova di quaglia
80 g di pancetta affumicata a cubetti
prezzemolo
sale e pepe
Pulire i carciofi dalle foglie esterne, mondando anche i gambi, strofinarli con del limone per evitare che anneriscano e dopo averli tagliati a tocchetti stufarli a pentola coperta con un filo d'olio, l'aglio, sale e pepe. Quando risulteranno teneri eliminare l'aglio e frullarli aggiungendo 60 g di grana e altro olio fino a formare una crema abbastanza densa. Lessare le tagliatelle e condirle con la salsa di carciofi preparata, aggiungere i cubetti di pancetta e formare su una teglia rivestita di carta forno otto nidi di pasta, lasciando un buchetto al centro, cospargere con il grana restante e infornare per 8 minuti circa in forno ben caldo, estrarre la teglia dal forno rompere al centro di ogni nido un'ovetto di quaglia ed infornare ancora per appena due minuti. Servire i nidi ben caldi decorando con spicchi di carciofo a piacere.
*Per la realizzazione della ricetta ho utilizzato formaggio grana Bella Lodi e pancetta affumicata a cubetti Furlotti

Nidi di farrette con salsa di carciofi, pancetta e uova di quaglia

Vassoio La Porcellana Bianca, tovagliolo e guanto GreenGate, paletta GP&me
Per raccontarvi i miei nidi di farrette con salsa di carciofi, pancetta e uova di quaglia devo raccontarvi prima un'altra storia. Con il termine "Farro” si indicano i frumenti vestiti, che differiscono dai più diffusi frumenti nudi (tenero e duro), si tratta dei primi frumenti coltivati dall’uomo e  la loro origine risale a oltre 10 mila anni fa, nella zona della Mezza Luna Fertile, tra Iran, Iraq, Siria e Palestina. In questi ultimi anni si sta riscoprendo il valore e i benefici dell'utilizzo di questi antichi frumenti. Prometeo Urbino è un'azienda che dal 1991 seleziona, trasforma e produce farro di alta qualità. Il Farro di Prometeo è prodotto esclusivamente da sementi selezionate, la  coltivazione è locale, biologica e controllata. Il Farro è trasformato mediante molitura a pietra naturale per trasferire alla semola tutte le proprietà del cereale, le semole ottenute vengono poi date in lavorazione a pastifici e laboratori artigianali per la produzione di pasta e prodotti da forno. Ecco da dove vengono Le farrette, e in particolare le tagliatelle di farina di farro integrale con cui mi sono divertita a realizzare questi golosi nidi con i quali sono lieta di partecipare al contest "La prova del Farro" la stimolante iniziativa riservata a tutti coloro che hanno un blog o che gestiscono una pagina web, che hanno voglia di mettersi in gioco con una ricetta a base di farro e che hanno il desiderio di condividere la propria passione per la cucina e per il farro ed hanno voglia di vincere ricchi premi a base di farro. Non è necessario utilizzare prodotti Prometeo per la realizzazione della ricetta ma la ditta ha pensato bene di offrire gratis le spese di spedizione a chi ordinerà sul loro e-shop per il periodo di durata del contest, quale occasione migliore allora per testare l'ottima qualità del farro Prometeo?
Nidi di farrette con salsa di carciofi, pancetta e uova di quaglia
Ingredienti per 4 persone (8 nidi):
250 g di tagliatelle di farro integrali Le Farrette
2 carciofi
1 spicchio d'aglio
olio extravergine d'oliva
100 g di formaggio grana*
8 uova di quaglia
80 g di pancetta affumicata a cubetti
prezzemolo
sale e pepe
Pulire i carciofi dalle foglie esterne, mondando anche i gambi, strofinarli con del limone per evitare che anneriscano e dopo averli tagliati a tocchetti stufarli a pentola coperta con un filo d'olio, l'aglio, sale e pepe. Quando risulteranno teneri eliminare l'aglio e frullarli aggiungendo 60 g di grana e altro olio fino a formare una crema abbastanza densa. Lessare le tagliatelle e condirle con la salsa di carciofi preparata, aggiungere i cubetti di pancetta e formare su una teglia rivestita di carta forno otto nidi di pasta, lasciando un buchetto al centro, cospargere con il grana restante e infornare per 8 minuti circa in forno ben caldo, estrarre la teglia dal forno rompere al centro di ogni nido un'ovetto di quaglia ed infornare ancora per appena due minuti. Servire i nidi ben caldi decorando con spicchi di carciofo a piacere.
*Per la realizzazione della ricetta ho utilizzato formaggio grana Bella Lodi e pancetta affumicata a cubetti Furlotti

2013-05-01

Le focaccine del primo maggio

Focaccine con fave e pancetta
Tovaglioli GreenGate
Come si suol dire meglio tardi che mai e quindi anche soltanto prima di andare a nanna vi lascio la mia ricetta dedicata alla Festa dei lavoratori, le focaccine del primo maggio. Oggi ho trascorso la giornata in famiglia alla casa di campagna e per il consueto pic-nic del primo maggio (che fortuna ragazzi abbiamo pranzato all'aperto!) ho realizzato queste focaccine con le fave e la pancetta affumicata a cubetti Furlotti e, visto che le fave senza il pecorino proprio non si possono mangiare dopo aver arricchito l'impasto con Pecorino Romano D.O.P.  ho farcito le focaccine con il pecorino toscano Seggiano  Pecora Nera Brunelli, nulla vieta di replicare l'esperimento al di fuori del primo maggio...
Focaccine del primo maggio o focaccine alle fave e pancetta

Ingredienti per 8 focaccine:
150 g di fave lessate
80 g di pancetta affumicata a cubetti
350 g di farina 00
1 bustina di lievito istantaneo per torte salate
1 cucchiaiata di pecorino romano D.O.P.
1 cucchiaio di olio
1 pizzico di zucchero
1 pizzico abbondante di sale
180 ml di latte
olio e acqua per spennellare
sale nero per completare
Frullare le fave e amalgamare la purea ottenuta alla farina, unire il formaggio, l'olio, il sale, lo zucchero e il lievito sciolto nel latte, aggiungere i cubetti di pancetta e suddividere l'impasto in otto palline. Schiacciare le palline su un piano infarinato, porle in teglia, punzecchiarle con la forchetta, spennellarle con olio emulsionato con acqua e cospargerle di sale nero o sale grosso in mancanza. Cuocerle in forno ben caldo finché risulteranno dorate. Servire le focaccine con pecorino fresco.
* Per la ricetta ho utilizzato il lievito Santa Lucia di AR.PA Lieviti e il sale marino nero delle Hawaii Gemma di Mare

Le focaccine del primo maggio

Focaccine con fave e pancetta
Tovaglioli GreenGate
Come si suol dire meglio tardi che mai e quindi anche soltanto prima di andare a nanna vi lascio la mia ricetta dedicata alla Festa dei lavoratori, le focaccine del primo maggio. Oggi ho trascorso la giornata in famiglia alla casa di campagna e per il consueto pic-nic del primo maggio (che fortuna ragazzi abbiamo pranzato all'aperto!) ho realizzato queste focaccine con le fave e la pancetta affumicata a cubetti Furlotti e, visto che le fave senza il pecorino proprio non si possono mangiare dopo aver arricchito l'impasto con Pecorino Romano D.O.P.  ho farcito le focaccine con il pecorino toscano Seggiano  Pecora Nera Brunelli, nulla vieta di replicare l'esperimento al di fuori del primo maggio...
Focaccine del primo maggio o focaccine alle fave e pancetta

Ingredienti per 8 focaccine:
150 g di fave lessate
80 g di pancetta affumicata a cubetti
350 g di farina 00
1 bustina di lievito istantaneo per torte salate
1 cucchiaiata di pecorino romano D.O.P.
1 cucchiaio di olio
1 pizzico di zucchero
1 pizzico abbondante di sale
180 ml di latte
olio e acqua per spennellare
sale nero per completare
Frullare le fave e amalgamare la purea ottenuta alla farina, unire il formaggio, l'olio, il sale, lo zucchero e il lievito sciolto nel latte, aggiungere i cubetti di pancetta e suddividere l'impasto in otto palline. Schiacciare le palline su un piano infarinato, porle in teglia, punzecchiarle con la forchetta, spennellarle con olio emulsionato con acqua e cospargerle di sale nero o sale grosso in mancanza. Cuocerle in forno ben caldo finché risulteranno dorate. Servire le focaccine con pecorino fresco.
* Per la ricetta ho utilizzato il lievito Santa Lucia di AR.PA Lieviti e il sale marino nero delle Hawaii Gemma di Mare

2013-04-30

Pecorelle alle mandorle

Domani è il primo maggio, giorno adatto alle gite fuori porta o, se il tempo non dovesse permettere, perfetto da trascorrere in compagnia dei più piccoli a preparare con loro qualcosa di divertente come queste pecorelle alle mandorle. Giulio e Aurelia ne vanno pazzi, in realtà avrei voluto partecipare con le pecorelle alla raccolta di Salutiamoci che questo mese prevedeva come ingrediente le mandorle ma alla raccolta "salutista" di Salutiamoci non sono ammessi gli zuccheri ed io sinceramente non sono stata capace di fare queste pecorelle con tofu ed altro pertanto la mia partecipazione questo mese è solo ideale e chiedo alle amiche di Salutiamoci, qualora sia possibile, di adattare la mia ricetta utilizzando l'idea di base ma sostituendo con altri ammessi gli ingredienti vietati da me utilizzati, sarei lieta di replicarla secondo le loro indicazioni.
Pecorelle alle mandorle
Ingredienti:
120 g di savoiardi
100 g di pasta di mandorle
60 g di burro
2 cucchiai di latte di mandorla
1 tuorlo
cocco grattugiato q.b.
mandorle pelate q.b.
gocce di cioccolato q.b.
Frullare i biscotti con la pasta di mandorle, il burro, il tuorlo e il latte di mandorla, lasciar rassodare un po' il composto in frigo, poi formare delle palline un po' allungate e rotolarle nel cocco, completare ogni pecorella con le mandorle sistemate a mo' di musetto e orecchie e con le gocce di cioccolato formare gli occhietti, adagiare le pecorelle su un verde prato...