2014-04-22

Tatin di pomodori e olive

Piatti ISI Milano, canovaccio Busatti
E la Pasqua 2014 se ne va in archivio: tanto da fare, parenti, uscite programmate e non, influenza e acciacchi vari non previsti, altri imprevisti dell'ultimo minuto e nessun attimo per riposare. Ora iniziamo con le feste di primavera, le gite e i pic-nic, rinfreschiamo i menù e leviamo in alto i calici per brindare alla bella stagione. Vi propongo una Tatin con pomodori datterini, olive, feta e profumatissimo origano, una ricetta facile da gustare sotto un portico assaporando i primi raggi di vero sole. In abbinamento ho scelto un Grillo Cantine Settesoli, bianco piacevolmente sapido e persistente con note di fiori d’arancio e sentori di ananas e limone.
Ingredienti:
1 rotolo di pasta sfoglia fresca
300 g c.a. di pomodori datterini
100 g di feta greca
1 manciata di oliveverdi
olio extravergine d'oliva
1 spicchio d'aglio
origano
sale e zucchero
Sfregare il fondo di una teglia (28 cm di diametro) con uno spicchio d'aglio, olearne per bene la superficie, sbriciolarvi sopra la feta e le olive denocciolate a rondelle, allinearvi i pomodorini tagliati a metà e conditi con sale, zucchero e origano, facendo in modo che la parte tagliata si adagi sul fondo. Passare la teglia in forno caldo per 10 minuti circa (i pomodorini dovranno inizare a colorire risultando un po' appassiti). Estrarre la teglia dal forno e srotolare sopra i pimodorini la pasta sfoglia cercando diinserire in basso i bordi. Infornare nuovamente, finché la pasta risulterà gonfia e dorata. Servire la tatin calda o tiepida.

Tatin di pomodori e olive

Piatti ISI Milano, canovaccio Busatti
E la Pasqua 2014 se ne va in archivio: tanto da fare, parenti, uscite programmate e non, influenza e acciacchi vari non previsti, altri imprevisti dell'ultimo minuto e nessun attimo per riposare. Ora iniziamo con le feste di primavera, le gite e i pic-nic, rinfreschiamo i menù e leviamo in alto i calici per brindare alla bella stagione. Vi propongo una Tatin con pomodori datterini, olive, feta e profumatissimo origano, una ricetta facile da gustare sotto un portico assaporando i primi raggi di vero sole. In abbinamento ho scelto un Grillo Cantine Settesoli, bianco piacevolmente sapido e persistente con note di fiori d’arancio e sentori di ananas e limone.
Ingredienti:
1 rotolo di pasta sfoglia fresca
300 g c.a. di pomodori datterini
100 g di feta greca
1 manciata di oliveverdi
olio extravergine d'oliva
1 spicchio d'aglio
origano
sale e zucchero
Sfregare il fondo di una teglia (28 cm di diametro) con uno spicchio d'aglio, olearne per bene la superficie, sbriciolarvi sopra la feta e le olive denocciolate a rondelle, allinearvi i pomodorini tagliati a metà e conditi con sale, zucchero e origano, facendo in modo che la parte tagliata si adagi sul fondo. Passare la teglia in forno caldo per 10 minuti circa (i pomodorini dovranno inizare a colorire risultando un po' appassiti). Estrarre la teglia dal forno e srotolare sopra i pimodorini la pasta sfoglia cercando diinserire in basso i bordi. Infornare nuovamente, finché la pasta risulterà gonfia e dorata. Servire la tatin calda o tiepida.

2014-04-18

Biscottini centrotavola per Pasqua

Regalare dei fiori arricchiti con golosi biscottini al cacao o decorare una tavola pasquale con un centrotavola tutto da gustare potrebbe essere un'idea simpatica. La ricetta è molto semplice e i biscotti possono essere anche un modo per trascorrere un paio d'ore con i bambini di casa.
 Vi lascio la semplice ricetta per realizzare i biscottini centrotavola per Pasqua ed anche un'idea per una tavola meno formale della precedente perfetta per una cena o un pranzo pasquale in famiglia o anche per Pasquetta.
Sulla mia tavola bicchieri acqua La Porcellana Bianca, acqua Lurisia, vino Nero d'Avola Cantine Settesoli
Biscottini centrotavola
Ingredienti:
450 g di farina 00 
50 g di cacao amaro
200 g di zucchero
100 g di burro morbido 2 uova
1 cucchiaio di miele*
1 bustina di lievito
1 pz di sale
Per la glassa:
200 g c.a. di zucchero a velo
per i biscotti: impastare tutti gli ingredienti formando un panetto solido, riporlo in frigo per mezz'ora poi stenderlo con il mattarello in una sfoglia non troppo sottile. Ritagliare con un tagliabiscotti a fiore, a uovo e nelle forme desiderate tanti biscottini anche di misure diverse infilzare ciascuno con uno spiedino di legno e cuocerli a 180° per 10-12 minuti.Amalgamare lo zucchero a velo con qualche cucchiaio di acqua per formare una glassa densa. Versare la glassa in un conetto di carta e decorare a piacere la superficie dei biscotti.
Per la ricetta ho utilizzato cacao amaro, lievito atomico e zucchero a velo Ar.Pa. Lieviti, Mielbio Rigoni di Asiago e farina "Senz'altro" W170 Garofalo.
Ecco la foto di un vasetto che ho regalato.
Per relaizzare vasetti così basta inserire i biscotti con lo spiedino in un vasetto fiorito, coprire il vasetto con una busta di carta Verdiamo e legare il tutto con un fiocco di rafia colorata. BUONA PASQUA A TUTTI e non dimenticate di dare un'occhiata alla mia pagina Facebook, qualche idea dell'ultimo minuto ci scappa sempre.


Biscottini centrotavola per Pasqua

Regalare dei fiori arricchiti con golosi biscottini al cacao o decorare una tavola pasquale con un centrotavola tutto da gustare potrebbe essere un'idea simpatica. La ricetta è molto semplice e i biscotti possono essere anche un modo per trascorrere un paio d'ore con i bambini di casa.
 Vi lascio la semplice ricetta per realizzare i biscottini centrotavola per Pasqua ed anche un'idea per una tavola meno formale della precedente perfetta per una cena o un pranzo pasquale in famiglia o anche per Pasquetta.
Sulla mia tavola bicchieri acqua La Porcellana Bianca, acqua Lurisia, vino Nero d'Avola Cantine Settesoli
Biscottini centrotavola
Ingredienti:
450 g di farina 00 
50 g di cacao amaro
200 g di zucchero
100 g di burro morbido 2 uova
1 cucchiaio di miele*
1 bustina di lievito
1 pz di sale
Per la glassa:
200 g c.a. di zucchero a velo
per i biscotti: impastare tutti gli ingredienti formando un panetto solido, riporlo in frigo per mezz'ora poi stenderlo con il mattarello in una sfoglia non troppo sottile. Ritagliare con un tagliabiscotti a fiore, a uovo e nelle forme desiderate tanti biscottini anche di misure diverse infilzare ciascuno con uno spiedino di legno e cuocerli a 180° per 10-12 minuti.Amalgamare lo zucchero a velo con qualche cucchiaio di acqua per formare una glassa densa. Versare la glassa in un conetto di carta e decorare a piacere la superficie dei biscotti.
Per la ricetta ho utilizzato cacao amaro, lievito atomico e zucchero a velo Ar.Pa. Lieviti, Mielbio Rigoni di Asiago e farina "Senz'altro" W170 Garofalo.
Ecco la foto di un vasetto che ho regalato.
Per relaizzare vasetti così basta inserire i biscotti con lo spiedino in un vasetto fiorito, coprire il vasetto con una busta di carta Verdiamo e legare il tutto con un fiocco di rafia colorata. BUONA PASQUA A TUTTI e non dimenticate di dare un'occhiata alla mia pagina Facebook, qualche idea dell'ultimo minuto ci scappa sempre.


2014-04-15

Ciambelline per Pesach

Alzatina La Vecchia Faenza
Cade oggi il primo giorno di Pesach, la pasqua ebraica che si protrae per una settimana. La prima sera è caratterizzata dal Seder (ordine della festa) la cena pasquale che raduna parenti amici e forestieri per la lettura dell'Aggadà (narrazione). Una cena e un rituale prestabiliti come in ogni religione seppure io consideri quella ebraica più di una religione, una cultura, un modo di essere che esige ammirazione e rispetto per tutti coloro che sono riusciti a preservarne intatti "i segni" distintivi nonostante le avversità. La comunità ebraica in Italia è ormai scarna ma estremamente legata alle proprie tradizioni e ritualità anche in cucina. Regole precise dicevo anche a tavola dove tante son le limitazioni, possono essere consumati solo alimenti kasher, cibi adatti ovvero preparati in conformità con le particolari regole alimentari ebraiche. Mi sono fatta molte domande sulla loro cultura e tante risposte le ho ricevute attraverso dei libri di cucina.
 La mia cucina Kasher - Assaggiando qua e là è il libro di Giuliana Giannetti pubblicato da Sovera Edizioni, come suggerisce il sottotitolo raccoglie ricette di tradizione tratte da vari ricettari trovati nelle soffitte e nei cassetti delle varie case di famiglia dell'autrice. Altre vengono da amiche e dai viaggi, fino a Gerusalemme dove la Giannetti si è alla fine trasferita. Ricette che non sono solo una maniera per far da mangiare ma ma per tramandare un mondo. Segreti e trame di vita differenti legate da gesti comuni. Non solo ricette di cultura ebraica nel libro ma anche contaminazioni, classici della cucina tradizionale ed internazionale rivisitati e proposti in chiave kasher.
La mia cucina ebraico romanesca è il libro di Bruna Tedeschi pubblicato da Logart Press. Un manuale di cucina ricco di storia e cultura che si sfoglia con vero piacere grazie anche alle immagini che ci parlano di Roma e dei suoi mercati. E' a Roma che principalmente la comunità ebraica autocnona e il resto della cittadinanza si sono integrati e hanno culturalmente interagito dando luogo a rari esempi di commistione e convivenza tra culture. Espressione di questa commistione è anche la cultura gastronomica, ne sono valido esempio i carciofi alla giudìa. La cucina della comunità ebraica e quella romanesca sono unite dagli stessi poveri ingredienti spesso trattati diversamente così tanto da assumere nuovi sapori. Nel libro Bruna Tedeschi  ci rende partecipi di questo mondo a noi sconosciuto, la ricerca del nuovo attraverso il passato, la ricerca della tradizione attraverso i ricordi di famiglia. Alcune ricette del libro hanno provenienza antichissima e sono vere e proprie "ricette di antiquariato gastronomico" come le definisce lei stessa, altre sono "nuove proposte".
Alcune ricette tradizionali le ho ritrovate in entrambi i volumi, da molte sono stata attratta ma alla fine ho scelto questi semplici e profumati biscotti tipici del periodo pasquale. Ho scelto la versione di mamma Elena riportata dalla Tedeschi più dettagliata nelle dosi e piena di aromi. Mi raccomando il lievito non è una dimenticanza nel periodo di Pesach i lieviti sono banditi dagli alimenti.
Ciambelline per Pesach
Ingredienti:
150 g di zucchero
3 uova
6 mezzi gusci di olio di semi
cannella
scorza di 1/2 arancia
scorza di 1/2 limone
sale 
500 g c.a. di farina 
Disporre la farina a fontana e mettere al centro gli altri ingredienti. Impastare velocemente fino ad ottenere un impasto morbido, modellare i bastoncini e chiuderli a ciambelle. Cuocere in forno a 170° finché risultano appena colorite. Ho completato di mia iniziativa con zucchero a velo.

Ciambelline per Pesach

Alzatina La Vecchia Faenza
Cade oggi il primo giorno di Pesach, la pasqua ebraica che si protrae per una settimana. La prima sera è caratterizzata dal Seder (ordine della festa) la cena pasquale che raduna parenti amici e forestieri per la lettura dell'Aggadà (narrazione). Una cena e un rituale prestabiliti come in ogni religione seppure io consideri quella ebraica più di una religione, una cultura, un modo di essere che esige ammirazione e rispetto per tutti coloro che sono riusciti a preservarne intatti "i segni" distintivi nonostante le avversità. La comunità ebraica in Italia è ormai scarna ma estremamente legata alle proprie tradizioni e ritualità anche in cucina. Regole precise dicevo anche a tavola dove tante son le limitazioni, possono essere consumati solo alimenti kasher, cibi adatti ovvero preparati in conformità con le particolari regole alimentari ebraiche. Mi sono fatta molte domande sulla loro cultura e tante risposte le ho ricevute attraverso dei libri di cucina.
 La mia cucina Kasher - Assaggiando qua e là è il libro di Giuliana Giannetti pubblicato da Sovera Edizioni, come suggerisce il sottotitolo raccoglie ricette di tradizione tratte da vari ricettari trovati nelle soffitte e nei cassetti delle varie case di famiglia dell'autrice. Altre vengono da amiche e dai viaggi, fino a Gerusalemme dove la Giannetti si è alla fine trasferita. Ricette che non sono solo una maniera per far da mangiare ma ma per tramandare un mondo. Segreti e trame di vita differenti legate da gesti comuni. Non solo ricette di cultura ebraica nel libro ma anche contaminazioni, classici della cucina tradizionale ed internazionale rivisitati e proposti in chiave kasher.
La mia cucina ebraico romanesca è il libro di Bruna Tedeschi pubblicato da Logart Press. Un manuale di cucina ricco di storia e cultura che si sfoglia con vero piacere grazie anche alle immagini che ci parlano di Roma e dei suoi mercati. E' a Roma che principalmente la comunità ebraica autocnona e il resto della cittadinanza si sono integrati e hanno culturalmente interagito dando luogo a rari esempi di commistione e convivenza tra culture. Espressione di questa commistione è anche la cultura gastronomica, ne sono valido esempio i carciofi alla giudìa. La cucina della comunità ebraica e quella romanesca sono unite dagli stessi poveri ingredienti spesso trattati diversamente così tanto da assumere nuovi sapori. Nel libro Bruna Tedeschi  ci rende partecipi di questo mondo a noi sconosciuto, la ricerca del nuovo attraverso il passato, la ricerca della tradizione attraverso i ricordi di famiglia. Alcune ricette del libro hanno provenienza antichissima e sono vere e proprie "ricette di antiquariato gastronomico" come le definisce lei stessa, altre sono "nuove proposte".
Alcune ricette tradizionali le ho ritrovate in entrambi i volumi, da molte sono stata attratta ma alla fine ho scelto questi semplici e profumati biscotti tipici del periodo pasquale. Ho scelto la versione di mamma Elena riportata dalla Tedeschi più dettagliata nelle dosi e piena di aromi. Mi raccomando il lievito non è una dimenticanza nel periodo di Pesach i lieviti sono banditi dagli alimenti.
Ciambelline per Pesach
Ingredienti:
150 g di zucchero
3 uova
6 mezzi gusci di olio di semi
cannella
scorza di 1/2 arancia
scorza di 1/2 limone
sale 
500 g c.a. di farina 
Disporre la farina a fontana e mettere al centro gli altri ingredienti. Impastare velocemente fino ad ottenere un impasto morbido, modellare i bastoncini e chiuderli a ciambelle. Cuocere in forno a 170° finché risultano appena colorite. Ho completato di mia iniziativa con zucchero a velo.

2014-04-11

La tavola di Pasqua e la pastiera salata

Tovaglia Busatti, Piatti, tazzine fiori e bicchieri acqua La Porcellana Bianca, piattini candele Easy Life Design, teiera Laboratorio Pesaro
Ormai ci siamo e voglio che questa Pasqua sia davvero la festa di Primavera, per i colori, i profumi e tutto il bello di cui possiamo e dobbiamo circondarci.
Ho pensato ad una tavola fresca, elegante e tenue come solo la Primavera sa essere: piatti bianchi che richiamano nella forma i fiori, tovaglia in rosa, un po' di verde per i nastri e qualche nota più vivace ma in tono nei fiori, un mix di roselline rampicanti e fiori di campo.

Su una tavola così anche le pietanze devono essere in tema, pasquali sì, magari di tradizione e perché non cedere anche a qualche innovazione?
Su Cucina Naturale di Aprile vi è un intero menu di festa vegetariano e tante variazioni alle ricette classiche. 
Anch'io ho voluto variare un classico dolce in chiave salata e vegetariana. 
La dolce pastiera di grano è diventata salata per un antipasto pasquale gustoso e sorprendente.

Pastiera salata
Eccovi la mia ricetta
Ingredienti per 4 monoporzioni
Per la frolla:
200 g di farina
100 g di burro
1 pz di sale
1 tuorlo
3-4 cucchiai di acqua
Per il ripieno:
150 g di verdure miste (piselli, carote e zucchine)
100 g di ricotta fresca
1 uovo
150 g di grano cotto
1 dl di latte
1 scalogno
2 cucchiai di grana grattugiato
sale e pepe 
Lavorare velocemente la farina con il burro freddo fino a renderla sabbiosa, unire il sale, il tuorlo el'acqua, formare una palla e lasciarla riposare in frigo.
Tagliare a cubetti piccolissimi le verdure, tritare lo scalogno e dopo averlo appassito in un tegame con un filo d'olio e un pizzico di sale, saltarvi il grano già lessato, aggiungere il latte e lasciarlo assorbire mescolando, unire anche la ricotta e scioglierla per bene, aggiungere le verdure tagliare a dadini (delle zucchine solo il verde) e lessate appena, lasciar intiepidire, aggiungere il grana e l'uovo, regolare di sale e pepe.
Stendere la frolla in una sfoglia sottile, foderarvi quattro stampi da crostatine e bucherellare il fodno, distribuire negli stampi l'impasto di grano preparato e completare con i classici bastoncini di impasto ricavati dai ritagli, infornare a 180° per 25-30 minuti, fino a doratura. Servirecon un Fiano di Avellino Villa Raiano.

La tavola di Pasqua e la pastiera salata

Tovaglia Busatti, Piatti, tazzine fiori e bicchieri acqua La Porcellana Bianca, piattini candele Easy Life Design, teiera Laboratorio Pesaro
Ormai ci siamo e voglio che questa Pasqua sia davvero la festa di Primavera, per i colori, i profumi e tutto il bello di cui possiamo e dobbiamo circondarci.
Ho pensato ad una tavola fresca, elegante e tenue come solo la Primavera sa essere: piatti bianchi che richiamano nella forma i fiori, tovaglia in rosa, un po' di verde per i nastri e qualche nota più vivace ma in tono nei fiori, un mix di roselline rampicanti e fiori di campo.

Su una tavola così anche le pietanze devono essere in tema, pasquali sì, magari di tradizione e perché non cedere anche a qualche innovazione?
Su Cucina Naturale di Aprile vi è un intero menu di festa vegetariano e tante variazioni alle ricette classiche. 
Anch'io ho voluto variare un classico dolce in chiave salata e vegetariana. 
La dolce pastiera di grano è diventata salata per un antipasto pasquale gustoso e sorprendente.

Pastiera salata
Eccovi la mia ricetta
Ingredienti per 4 monoporzioni
Per la frolla:
200 g di farina
100 g di burro
1 pz di sale
1 tuorlo
3-4 cucchiai di acqua
Per il ripieno:
150 g di verdure miste (piselli, carote e zucchine)
100 g di ricotta fresca
1 uovo
150 g di grano cotto
1 dl di latte
1 scalogno
2 cucchiai di grana grattugiato
sale e pepe 
Lavorare velocemente la farina con il burro freddo fino a renderla sabbiosa, unire il sale, il tuorlo el'acqua, formare una palla e lasciarla riposare in frigo.
Tagliare a cubetti piccolissimi le verdure, tritare lo scalogno e dopo averlo appassito in un tegame con un filo d'olio e un pizzico di sale, saltarvi il grano già lessato, aggiungere il latte e lasciarlo assorbire mescolando, unire anche la ricotta e scioglierla per bene, aggiungere le verdure tagliare a dadini (delle zucchine solo il verde) e lessate appena, lasciar intiepidire, aggiungere il grana e l'uovo, regolare di sale e pepe.
Stendere la frolla in una sfoglia sottile, foderarvi quattro stampi da crostatine e bucherellare il fodno, distribuire negli stampi l'impasto di grano preparato e completare con i classici bastoncini di impasto ricavati dai ritagli, infornare a 180° per 25-30 minuti, fino a doratura. Servirecon un Fiano di Avellino Villa Raiano.

2014-04-09

Giocando giocando tra bagel e fattorie

Ormai qua si vive per i cuccioli, i loro gusti e i loro giochi cambiano e noi ci adeguiamo. Il gioco del momento è La Fattoria delle forme di Sassi Junior e, acquistata per Aurelia, è diventata il gioco preferito di Giulio e se il libricino con una graziosa storiella sugli animali della fattoria viene lasciato senza capricci alla piccola di casa, che lo ha sequestrato e non lo cede neppure dietro ricompensa, per le formine la questione è più delicata diventando le stesse oggetto di liti furibonde e reiterati dispetti.
Per fortuna poi arriva la mamma e i suoi impasti a placare gli animi, per impasti non intendiamo solo quelli mangerecci ma anche paste modellabili colorate. 
Nel G-baby, il mensile per i piccoli di San Paolo Edizioni, ogni mese nella rubrica Lo zoo di Morbilandia troviamo forme nuove da realizzare. Stavolta mi son dovuta cimentare con il gatto, del resto non c'è fattoria che si rispetti senza gattini che le gravitano attorno.
Quando poi come in questo caso li coinvolgo in cucina si divertono alla grande anche se il coinvolgimento nella preparazione non implica affatto che poi ne apprezzino il risultato, ma quel che è certo io e il papà gradiamo molto e di buttare alla fine non si butta mai nulla. 
Stavolta ho voluto la sicurezza ed ho utilizzato la ricetta dei bagel e soprattutto l'idea delle collane di Miralda Colombo, idea trovata su La forchettina il libro di cui vi ho già detto qualche post fa. Tuttavia se pure le ciambelle sono riuscite col buco ho commesso l'errore di adornarle con sani semini di sesamo ed erbette di Provenza Cannamela
Risultato? Giulio ha rifiutato perfino l'assaggio ma tranquilli erano ottimi e sicuramente li rifarò senza l'ombra di semini per il mio ometto che prima o poi capirà che si perde.
BAGEL
Scatola e tovagliolo Verdiamo
Ingredienti:
300 g di farina manitoba 
200 g di farina 00
½ panetto di lievito di birra fresco 
250 ml di acqua tiepida
1 cucchiaino di sale 
1 cucchiaio di zucchero
1 cucchiaino di bicarbonato
1 cucchiaino di miele 
semi di sesamo
erbe di Provenza
Sciogliere il lievito con un cucchiaino di zucchero e due cucchiai di acqua tiepida. Diluire a parte anche il cucchiaino di sale con tre cucchiai di acqua. Mescolare le due farine, aggiungere il lievito e l’acqua con il sale, il cucchiaio di zucchero e il resto dell’acqua, man mano che si assorbe la precedente.
Lavorare l’impasto almeno per una decina di minuti, trasferire quindi la palla ottenuta in una ciotola leggermente unta di olio e coperta. Tenerla in un luogo caldo per un paio d’ore.
Riprendere l’impasto, sgonfiarlo sulla spianatoia e ricavarne tante palline grandi come una noce. Con il pollice praticare al centro un buco di circa un centimetro e mezzo.
Far scaldare un paio di litri di acqua in una pentola con un cucchiaino di bicarbonato e uno di miele.
Quando l’acqua sobbolle, appoggiarvi i bagel un po' per volta: andranno a fondo e poi riemergeranno in superficie. Se non si vuole una consistenza gommosa cuocerli non più di un  minuto rigirandoli una volta
Appoggiarli su un foglio di carta da forno, spolverizzarli con semi ed erbette a piacere e cuocerli in forno già caldo a 200° finché non appariranno ben dorati.

Giocando giocando tra bagel e fattorie

Ormai qua si vive per i cuccioli, i loro gusti e i loro giochi cambiano e noi ci adeguiamo. Il gioco del momento è La Fattoria delle forme di Sassi Junior e, acquistata per Aurelia, è diventata il gioco preferito di Giulio e se il libricino con una graziosa storiella sugli animali della fattoria viene lasciato senza capricci alla piccola di casa, che lo ha sequestrato e non lo cede neppure dietro ricompensa, per le formine la questione è più delicata diventando le stesse oggetto di liti furibonde e reiterati dispetti.
Per fortuna poi arriva la mamma e i suoi impasti a placare gli animi, per impasti non intendiamo solo quelli mangerecci ma anche paste modellabili colorate. 
Nel G-baby, il mensile per i piccoli di San Paolo Edizioni, ogni mese nella rubrica Lo zoo di Morbilandia troviamo forme nuove da realizzare. Stavolta mi son dovuta cimentare con il gatto, del resto non c'è fattoria che si rispetti senza gattini che le gravitano attorno.
Quando poi come in questo caso li coinvolgo in cucina si divertono alla grande anche se il coinvolgimento nella preparazione non implica affatto che poi ne apprezzino il risultato, ma quel che è certo io e il papà gradiamo molto e di buttare alla fine non si butta mai nulla. 
Stavolta ho voluto la sicurezza ed ho utilizzato la ricetta dei bagel e soprattutto l'idea delle collane di Miralda Colombo, idea trovata su La forchettina il libro di cui vi ho già detto qualche post fa. Tuttavia se pure le ciambelle sono riuscite col buco ho commesso l'errore di adornarle con sani semini di sesamo ed erbette di Provenza Cannamela
Risultato? Giulio ha rifiutato perfino l'assaggio ma tranquilli erano ottimi e sicuramente li rifarò senza l'ombra di semini per il mio ometto che prima o poi capirà che si perde.
BAGEL
Scatola e tovagliolo Verdiamo
Ingredienti:
300 g di farina manitoba 
200 g di farina 00
½ panetto di lievito di birra fresco 
250 ml di acqua tiepida
1 cucchiaino di sale 
1 cucchiaio di zucchero
1 cucchiaino di bicarbonato
1 cucchiaino di miele 
semi di sesamo
erbe di Provenza
Sciogliere il lievito con un cucchiaino di zucchero e due cucchiai di acqua tiepida. Diluire a parte anche il cucchiaino di sale con tre cucchiai di acqua. Mescolare le due farine, aggiungere il lievito e l’acqua con il sale, il cucchiaio di zucchero e il resto dell’acqua, man mano che si assorbe la precedente.
Lavorare l’impasto almeno per una decina di minuti, trasferire quindi la palla ottenuta in una ciotola leggermente unta di olio e coperta. Tenerla in un luogo caldo per un paio d’ore.
Riprendere l’impasto, sgonfiarlo sulla spianatoia e ricavarne tante palline grandi come una noce. Con il pollice praticare al centro un buco di circa un centimetro e mezzo.
Far scaldare un paio di litri di acqua in una pentola con un cucchiaino di bicarbonato e uno di miele.
Quando l’acqua sobbolle, appoggiarvi i bagel un po' per volta: andranno a fondo e poi riemergeranno in superficie. Se non si vuole una consistenza gommosa cuocerli non più di un  minuto rigirandoli una volta
Appoggiarli su un foglio di carta da forno, spolverizzarli con semi ed erbette a piacere e cuocerli in forno già caldo a 200° finché non appariranno ben dorati.

2014-04-07

Girelle di pane alla mortadella e primosale

Piatti ISI Milano, cupola La Porcellana Bianca, tovagliolo Busatti
Quando arriva il periodo pasquale la voglia di panificare sale alle stelle, pani speciali, pani farciti, pani che abbiano il sapore di questa bella festa di primavera. Nella mia cucina non si fa eccezione e preparandomi alle prossime gite fuori porta sperimento i miei pani festivi  con appetitosi ripieni e tanti semini per completare e rendere il risultato più gradevole alla vista e al palato, come in questa ricetta.
Cerco di apprendere dalla tradizione del nostro paese e anche da chi può darmi idee fortemente innovative e lo faccio attraverso i miei amati libri.
Pane toscano è il libro che Ornella D'Alessio ha dedicato a questo delizioso e apprezzato prodotto. Pubblicato da Moroni Editore il libro ci svela i segreti del pane toscano e ci insegna 20 ricette tradizionali per degustarlo al meglio, dalla semplice Fettunta alle zuppe tradizionali del territorio toscano che lo vedono compagno irrinunciabile. Tante eloquenti immagini delle fasi di lavorazione e del prodotto finito arricchiscono il volume che diventa una preziosità da collezionare anche per la prefazione-ricordo di Andrea Camilleri. 
Di respiro internazionale e moderno il libro di Ruth Clemens dedicato all'arte della panificazione Pane & dolci pubblicato da Il Castello stupisce per la varietà delle ricette presentate. Posso affermare senza tema di smentita che ve n'è una adatta ad ogni ora della giornata e ad ogni occasione e sfogliando le pagine del libro la voglia di impastare ed infornare è davvero irresistibile. Spiegazioni chiare e pratici suggerimenti fanno del libro un perfetto manuale in cui trovare anche la spiegazione e la conseguente risoluzione per molti comuni errori.
Non si parla solo di pane ma di tante golose e sane pietanze realizzate con ingredienti che col pane hanno (per me) un fortissimo legame in Papaveri e pistacchi di Maia Beltrame Giacomo Notarbartolo pubblicato da DeAgostini. Un curatissimo volume dedicato a semi e germogli "dal più piccolo, quello di papavero, al più grande, quello di cocco, i semi possiedono tutti insospettate caratteristiche, molto varie e apprezzabili sia dal punto di vista nutrizionale sia sotto l’aspetto organolettico". Spesso li utilizziamo inconsapevolmente sono semi infatti i cereali, i legumi e moltissime spezie ma con questo libro impareremo a dare il giusto valore a ciò che consumiamo diventando consapevoli delle doti di questi ingredienti preziosi per il nostro organismo: anacardi, arachidi, carrube, castagne, cumino, girasole, melagrana, pinoli, quinoa e molti altri trovano posto nel volume che ce ne insegna doti e sapiente utilizzo, compresa l'arte di farli germogliare e di utlizzarli in altre sfiziose maniere.
Girelle di pane alla mortadella e primosale
Ingredienti
Per l'impasto:
300 g di farina*
25 g di olio extravergine d'oliva
130 g di acqua
12 g di lievito di birra fresco
1 cucchiaino di sale
Per il ripieno:
200 g di mortadella**
200 g formaggio primosale
semi dei sesamo nero o altri semi a vostro piacere per completare
Impastare la farina nella quale è stato miscelato il sale con il lievito sciolto nell'acqua tiepida, unire l'olio e, dopo aver formato una palla, lasciarla riposare coperta per due ore. Stendere l'impasto in un rettangolo aiutandosi con il mattarello, cospargerne la superficie di mortadella e primosale tritati non troppo finemente. Avvolgere la sfoglia su sé stessa e ricavarne delle girelle tagliandola in sezioni.
Pennellare la superficie delle girelle con olio e acqua e cospargere di semi.
Lasciar riposare ancora un'oretta e infornare le girelle a 190° per 20 minuti circa finché risulteranno ben dorate.
* Per la ricetta ho utilizzato la nuova farina "Senz'altro" W260 Garofalo  facilmente reperibile al supermercato garantisce davvero ottimi risultati con pizze e focacce.
**La mortadella è ovviamente la Blu di Felsineo delicata ed aromatica.