2014-05-07

Attraversando l'Italia: cestini di uovo con asparagi su fonduta di Fontina e briciole di pane croccanti


Piatti La Porcellana Bianca, tessuto Busatti
Ci sono libri che solo ad aprirli ti fanno venir voglia di partire, lasciare tutto così è mettersi alla ricerca di quei meravigliosi luoghi visti, mi è successo di recente con tre volumi che a diverso modo parlano della nostra Italia.

Sono stata in Sicilia ad ammirare secolari alberi d'ulivo con Sicilia – l’Isola dell’Olivo curato da Andrea Zanfi pubblicato da Salvietti & Barabuffi editori. Una celebrazione artistica e letteraria dell'albero sacro per eccellenza, la magia, lo splendore, la nobiltà e l'umiltà dell'albero simbolo di noi gente del mediterraneo. Immagini inedite, opere d'arte, storia, leggende e credenze popolari ma anche effetti benefici dell'olio e della dieta mediterranea compongono questo volume che esalta a tutto tondo l'Olivo.
Mi sono poi fermata nella mia bella e poco nota Calabria, in cui anche la produzione del vino sta raggiungendo punte di eccellenza e risultati sempre più evidenti e l'ho fatto con Il vino nelle Terre di Cosenza. Un volume elegante e di pregio, curato da Giovanni Gagliardi e Gennaro Convertini con le splendide immagini del fotografo francese Stéphane Aït Ouarab pubblicato dai tipi della Rubbettino, che onora la rinascita della provincia Cosentina, la più estesa e forse attiva tra le province calabresi. Nato per restituire dignità e ruolo preminente ai viticoltori della provincia e ai loro prodotti diventa un modo per esaltare e dare lustro all'intero territorio. Immagini e storie di gente che con amore e dedizione da sempre si occupa di vino in una terra che seppure originariamente votata alla produzione vitivinicola, troppo spesso si è lasciata distrarre dai propri intenti perdendo un po' l'orientamento e la volontà di farcela. Il libro diventa anche un modo per festeggiare la DOP Terre di Cosenza ottenuta nel 2011 dopo un lungo e travagliato processo, un ulteriore punto d'orgoglio per noi "cosentini".
Infine mi sono spostata all'estremo nord tra i pascoli e i monti della Valle d'Aosta a conoscere un territorio attraverso i suoi piatti Valle d'Aosta in Cucina è  il libro di Stefano Torrione con testo a fronte in inglese pubblicato da SIME Books. La celebrazione del territorio più caratteristico delle Alpi attraverso ricette, immagini suggestive, prodotti e vini del territorio. Ricette di tradizione rinfrescate e presentate alla nuova maniera da chef e ristoratori che operano nel territorio. Un libro da mangiare con gli occhi riempiendosi l'anima.
Da questo peregrinare per lo stivale vengono fuori idee per i piatti, ricette, mise en place, abbinamenti.
L'utilizzo della fonduta in accostamento all'uovo l'ho preso dal libro sulla Valle d'Aosta, dalle cui pagine cestini di polenta con uovo in camicia e fonduta di Fontina avevano fortemente attratto il mio sguardo e solleticato il mio palato, gli asparagi selvatici un omaggio alla mia terra e i trucioli di pane fritto con l'olio un tributo alla bellissima Sicilia che spesso li utilizza nei piatti. Il bello di questa ricetta è che il cestino è realizzato con l'albume dell'uovo cotto al microonde, non è difficile da fare basta munirsi solo di stampini in silicone per muffin oppure bicchierini in plastica impilabili che possano andare nel microonde.
Cestini di uovo con asparagi su fonduta di Fontina e briciole di pane croccanti
Ingredienti per 4 persone:
6-8 albumi
4 tuorli
1 mazzetto di asparagi selvatici
1 spicchio d'aglio
olio extravergine d'oliva
200 g di Fontina Dop
100 ml di panna
100 ml di latte
1 uorlo
2 fette di pane
1 noce di burro
sale
pepe
coriandolo*
Battere gli albumi con sale e pepe. Oleare 4 stampini da muffin e suddividervi il composto di albumi, oleare il fondo di altri 4 stampini e poggiarli sui precedenti facendo in modo che l'albume vada sui lati dello stampo inferiore, infonare nel microonde alla massima potenza per 3 minuti, finché l'albume sarà completamente rappreso. Cuocere gli asparagi con un filo d'olio, l'aglio in camicia e mezzo bicchiere d'acqua, lasciar asciugare il fondo, salare e tenere da parte. Preparare la fonduta sciogliendo la fontina a cubetti con il latte e la panna, quando il composto è omogeneo, legare con il tuorlo. Estrarre dalle formine i cestini di albume, porre al fondo di ognuno una manciatina di asparagi cotti e un tuorlo crudo, un pizzico di sale e uno di coriandolo. Ridurre il pane in trucioli e dorarlo in padella con il burro e olio. Infornare i cestini preparati in forno caldo per pochissimi minuti, giusto il tempo di rapprendere appena il tuorlo che deve comunque rimanere cremoso. Porre al fondo dei piatti un mestolino di fonduta calda, appoggiarvi sopra i cestini con le uova e completare con le briciole di pane croccanti.
* Per la ricetta ho utilizzato Coriandolo Cannamela
Per quanto riguarda i vini calabresi, escludendo quello che ben conosco e che in molti adorano prodotto da mio padre e riservato a noi pochi fortunati, conto di fare conoscenza di qualche produttore e quindi di qualche eccellente prodotto per la prossima giornata dedicata alle Cantine Aperte se qualcuno m'invita.
Per il momento ho deciso che tra i vini della "mia cantina" avrei degustato con piacere questo piatto abbinandolo a un vino simbolo del Friuli: il Friulano, giusto per non fermare il mio viaggio attraverso lo stivale. Un vino bianco dal carattere forte e incisivo, con una storia lunga e travagliata che da sempre è apprezzatoto non solo nella sua regione d'origine per il suo carattere forte e incisivo, per l'estremo equilibrio tra acidità e sapidità, tra freschezza e struttura doti che lo rendono facilmente abbinabile. Ho scelto il Friulano dell'Azienda Agricola Alessio Dorigo, un'azienda che ha ottenuto diversi riconoscimenti per la serietà e passione con la quale opera sul mercato e per l'eccellente rapporto qualità-prezzo.

Attraversando l'Italia: cestini di uovo con asparagi su fonduta di Fontina e briciole di pane croccanti


Piatti La Porcellana Bianca, tessuto Busatti
Ci sono libri che solo ad aprirli ti fanno venir voglia di partire, lasciare tutto così è mettersi alla ricerca di quei meravigliosi luoghi visti, mi è successo di recente con tre volumi che a diverso modo parlano della nostra Italia.

Sono stata in Sicilia ad ammirare secolari alberi d'ulivo con Sicilia – l’Isola dell’Olivo curato da Andrea Zanfi pubblicato da Salvietti & Barabuffi editori. Una celebrazione artistica e letteraria dell'albero sacro per eccellenza, la magia, lo splendore, la nobiltà e l'umiltà dell'albero simbolo di noi gente del mediterraneo. Immagini inedite, opere d'arte, storia, leggende e credenze popolari ma anche effetti benefici dell'olio e della dieta mediterranea compongono questo volume che esalta a tutto tondo l'Olivo.
Mi sono poi fermata nella mia bella e poco nota Calabria, in cui anche la produzione del vino sta raggiungendo punte di eccellenza e risultati sempre più evidenti e l'ho fatto con Il vino nelle Terre di Cosenza. Un volume elegante e di pregio, curato da Giovanni Gagliardi e Gennaro Convertini con le splendide immagini del fotografo francese Stéphane Aït Ouarab pubblicato dai tipi della Rubbettino, che onora la rinascita della provincia Cosentina, la più estesa e forse attiva tra le province calabresi. Nato per restituire dignità e ruolo preminente ai viticoltori della provincia e ai loro prodotti diventa un modo per esaltare e dare lustro all'intero territorio. Immagini e storie di gente che con amore e dedizione da sempre si occupa di vino in una terra che seppure originariamente votata alla produzione vitivinicola, troppo spesso si è lasciata distrarre dai propri intenti perdendo un po' l'orientamento e la volontà di farcela. Il libro diventa anche un modo per festeggiare la DOP Terre di Cosenza ottenuta nel 2011 dopo un lungo e travagliato processo, un ulteriore punto d'orgoglio per noi "cosentini".
Infine mi sono spostata all'estremo nord tra i pascoli e i monti della Valle d'Aosta a conoscere un territorio attraverso i suoi piatti Valle d'Aosta in Cucina è  il libro di Stefano Torrione con testo a fronte in inglese pubblicato da SIME Books. La celebrazione del territorio più caratteristico delle Alpi attraverso ricette, immagini suggestive, prodotti e vini del territorio. Ricette di tradizione rinfrescate e presentate alla nuova maniera da chef e ristoratori che operano nel territorio. Un libro da mangiare con gli occhi riempiendosi l'anima.
Da questo peregrinare per lo stivale vengono fuori idee per i piatti, ricette, mise en place, abbinamenti.
L'utilizzo della fonduta in accostamento all'uovo l'ho preso dal libro sulla Valle d'Aosta, dalle cui pagine cestini di polenta con uovo in camicia e fonduta di Fontina avevano fortemente attratto il mio sguardo e solleticato il mio palato, gli asparagi selvatici un omaggio alla mia terra e i trucioli di pane fritto con l'olio un tributo alla bellissima Sicilia che spesso li utilizza nei piatti. Il bello di questa ricetta è che il cestino è realizzato con l'albume dell'uovo cotto al microonde, non è difficile da fare basta munirsi solo di stampini in silicone per muffin oppure bicchierini in plastica impilabili che possano andare nel microonde.
Cestini di uovo con asparagi su fonduta di Fontina e briciole di pane croccanti
Ingredienti per 4 persone:
6-8 albumi
4 tuorli
1 mazzetto di asparagi selvatici
1 spicchio d'aglio
olio extravergine d'oliva
200 g di Fontina Dop
100 ml di panna
100 ml di latte
1 uorlo
2 fette di pane
1 noce di burro
sale
pepe
coriandolo*
Battere gli albumi con sale e pepe. Oleare 4 stampini da muffin e suddividervi il composto di albumi, oleare il fondo di altri 4 stampini e poggiarli sui precedenti facendo in modo che l'albume vada sui lati dello stampo inferiore, infonare nel microonde alla massima potenza per 3 minuti, finché l'albume sarà completamente rappreso. Cuocere gli asparagi con un filo d'olio, l'aglio in camicia e mezzo bicchiere d'acqua, lasciar asciugare il fondo, salare e tenere da parte. Preparare la fonduta sciogliendo la fontina a cubetti con il latte e la panna, quando il composto è omogeneo, legare con il tuorlo. Estrarre dalle formine i cestini di albume, porre al fondo di ognuno una manciatina di asparagi cotti e un tuorlo crudo, un pizzico di sale e uno di coriandolo. Ridurre il pane in trucioli e dorarlo in padella con il burro e olio. Infornare i cestini preparati in forno caldo per pochissimi minuti, giusto il tempo di rapprendere appena il tuorlo che deve comunque rimanere cremoso. Porre al fondo dei piatti un mestolino di fonduta calda, appoggiarvi sopra i cestini con le uova e completare con le briciole di pane croccanti.
* Per la ricetta ho utilizzato Coriandolo Cannamela
Per quanto riguarda i vini calabresi, escludendo quello che ben conosco e che in molti adorano prodotto da mio padre e riservato a noi pochi fortunati, conto di fare conoscenza di qualche produttore e quindi di qualche eccellente prodotto per la prossima giornata dedicata alle Cantine Aperte se qualcuno m'invita.
Per il momento ho deciso che tra i vini della "mia cantina" avrei degustato con piacere questo piatto abbinandolo a un vino simbolo del Friuli: il Friulano, giusto per non fermare il mio viaggio attraverso lo stivale. Un vino bianco dal carattere forte e incisivo, con una storia lunga e travagliata che da sempre è apprezzatoto non solo nella sua regione d'origine per il suo carattere forte e incisivo, per l'estremo equilibrio tra acidità e sapidità, tra freschezza e struttura doti che lo rendono facilmente abbinabile. Ho scelto il Friulano dell'Azienda Agricola Alessio Dorigo, un'azienda che ha ottenuto diversi riconoscimenti per la serietà e passione con la quale opera sul mercato e per l'eccellente rapporto qualità-prezzo.

2014-05-04

Giallo come...il mio pollo al curry con zucchine e cocco

Piatto Ceramiche Maroso, Tessuto Busatti
Giallo come il sole, i limoni, la mia tavola di oggi e anche la curcuma.
Piatti in grigio Ceramiche Maroso, tessuti Busatti, bicchieri IVV, posate Broggi
Tante sono le virtù di questa spezia, ingrediente indispensabile del curry cui conferisce anche il colore, stimola la digestione e il fegato, è diuretica, possiede proprietà antinfiammatorie ed antibatteriche ed è efficace contro i dolori reumatici e l'artite. Abbassa il colesterolo ed esercita azione preventiva contro i tumori al colon e alla prostata. 
Se vi ho incuriosito abbastanza cercate Curcuma il libro di Alessandra Moro Buronzo pubblicato da Edizioni Il punto d'Incontro dedicato alle incredibili proprietà e  benefici per la salute di questa fantastica spezia. Non mancano nel libro anche tante ricette a base di curcuma, io non avendo a disposizione la spezia pura non ho potuto cimentarmi nel suo utilizzo ma mi sono servita del curry che la contiene in percentuale del 20-30% per realizzare un goloso e semplice pollo al curry con zucchine e cocco, un piatto unico in grado di risolvere egregiamente una cena.
E se vi incuriosisce anche saperne di più su zucchine, limoni, cocco e altri prodotti della terra che potrete inserire nei vostri piatti Fruttoterapia è il libro che non dovrà mancare nella votra biblioteca. Fruttoterapia di Albert Ronald Morales pubblicato da Edizioni Il punto d'Incontro fornisce le informazioni base sulle caratteristiche terapeutiche e nutrizionali di frutta, verdura, legumi, cereali ed erbe, insomma di tutti quegli alimenti che per fortuna consumiamo nella quotidianità ignorandone purtroppo molto spesso le virtù e quindi non valorizzandone appieno le proprità. Un manuale davvero semplice, pratico come un dizionario in cui scoprire il potere terapeutico di ogni ingrediente proveniente dalla terra.
 Visto che il tema della tavola è il giallo giocato in contrasto con il grigio e il bianco ho pensato di decorare la tavola con dei limoni e altri elementi nel colore del sole.
E proprio con il limone, un frutto dalle eccellenti e riconosciute virtù si può integrare il menù richiamandolo nei piatti di apertura e dessert iniziando magari questa cena con i  Limoni cotti al forno di Jamie Oliver

o con Fette di limone alla mousse di tonno
e concludere con un dolce facile e speciale al contempo che permetta magari di utilizzare gli avanzi di colomba pasquale che sicuramente avete in casa: delle  Coppette di limone con mousse alla ricotta, colomba al limone e fragole
Ma ora la ricetta del piatto principale, il mio Pollo al curry con zucchine e cocco
Ingredienti per 4 persone:
500 g di petto di pollo
2 zucchine
1 manciata di cocco disidratatoin scaglie
1 cipolla
1 spicchio d'aglio
1 cucchiaio di polvere di curry*
1 cucchiaio di maizena
1 bicchiere di latte
olio extravergine d'oliva
sale
Tagliare il pollo a tocchetti e mescolarvi la maizena. Affettare la cipolla e dorarla in padella con l'aglio e il curry, aggiungere i tocchetti di pollo, salare. Aggiungere le zucchine tagliate a spicchi e cuocerle pochi minuti a fuoco vivace, weliminare l'aglio, unire il cocco e il bicchiere di latte, abbassare la fiamma e lasciar cuocere finché avrà formato un bella cremina, regolare di sale prima di spegnere. Servire con riso Basmati, Thai o per insalate solo lessato.
Che ne dite di un menu bello, facile e salutare come questo? 

Giallo come...il mio pollo al curry con zucchine e cocco

Piatto Ceramiche Maroso, Tessuto Busatti
Giallo come il sole, i limoni, la mia tavola di oggi e anche la curcuma.
Piatti in grigio Ceramiche Maroso, tessuti Busatti, bicchieri IVV, posate Broggi
Tante sono le virtù di questa spezia, ingrediente indispensabile del curry cui conferisce anche il colore, stimola la digestione e il fegato, è diuretica, possiede proprietà antinfiammatorie ed antibatteriche ed è efficace contro i dolori reumatici e l'artite. Abbassa il colesterolo ed esercita azione preventiva contro i tumori al colon e alla prostata. 
Se vi ho incuriosito abbastanza cercate Curcuma il libro di Alessandra Moro Buronzo pubblicato da Edizioni Il punto d'Incontro dedicato alle incredibili proprietà e  benefici per la salute di questa fantastica spezia. Non mancano nel libro anche tante ricette a base di curcuma, io non avendo a disposizione la spezia pura non ho potuto cimentarmi nel suo utilizzo ma mi sono servita del curry che la contiene in percentuale del 20-30% per realizzare un goloso e semplice pollo al curry con zucchine e cocco, un piatto unico in grado di risolvere egregiamente una cena.
E se vi incuriosisce anche saperne di più su zucchine, limoni, cocco e altri prodotti della terra che potrete inserire nei vostri piatti Fruttoterapia è il libro che non dovrà mancare nella votra biblioteca. Fruttoterapia di Albert Ronald Morales pubblicato da Edizioni Il punto d'Incontro fornisce le informazioni base sulle caratteristiche terapeutiche e nutrizionali di frutta, verdura, legumi, cereali ed erbe, insomma di tutti quegli alimenti che per fortuna consumiamo nella quotidianità ignorandone purtroppo molto spesso le virtù e quindi non valorizzandone appieno le proprità. Un manuale davvero semplice, pratico come un dizionario in cui scoprire il potere terapeutico di ogni ingrediente proveniente dalla terra.
 Visto che il tema della tavola è il giallo giocato in contrasto con il grigio e il bianco ho pensato di decorare la tavola con dei limoni e altri elementi nel colore del sole.
E proprio con il limone, un frutto dalle eccellenti e riconosciute virtù si può integrare il menù richiamandolo nei piatti di apertura e dessert iniziando magari questa cena con i  Limoni cotti al forno di Jamie Oliver

o con Fette di limone alla mousse di tonno
e concludere con un dolce facile e speciale al contempo che permetta magari di utilizzare gli avanzi di colomba pasquale che sicuramente avete in casa: delle  Coppette di limone con mousse alla ricotta, colomba al limone e fragole
Ma ora la ricetta del piatto principale, il mio Pollo al curry con zucchine e cocco
Ingredienti per 4 persone:
500 g di petto di pollo
2 zucchine
1 manciata di cocco disidratatoin scaglie
1 cipolla
1 spicchio d'aglio
1 cucchiaio di polvere di curry*
1 cucchiaio di maizena
1 bicchiere di latte
olio extravergine d'oliva
sale
Tagliare il pollo a tocchetti e mescolarvi la maizena. Affettare la cipolla e dorarla in padella con l'aglio e il curry, aggiungere i tocchetti di pollo, salare. Aggiungere le zucchine tagliate a spicchi e cuocerle pochi minuti a fuoco vivace, weliminare l'aglio, unire il cocco e il bicchiere di latte, abbassare la fiamma e lasciar cuocere finché avrà formato un bella cremina, regolare di sale prima di spegnere. Servire con riso Basmati, Thai o per insalate solo lessato.
Che ne dite di un menu bello, facile e salutare come questo? 

2014-04-30

Pane alle fave e panaché per il pic-nic del primo maggio

Cesto pic-nic ImballoREGALO.com, bicchieri piatti e posate con sacchetto di carta Verdiamo, runner Busatti
Se non si pensa a un pic-nic per domani  non si è normali. Scherzo per dirvi semplicemente che il pic-nic è per me l'essenza stessa della giornata relax per eccellenza e primavera è la stagione giusta per godersi il sole in campagna (in estate troppo calda). Ecco allora io averi pensato ad un pic-nic nell'erba in cui gustare pietanze semplici da realizzare e magari un po' ricercate nel gusto insieme a qualche speciale bevanda e Lurisia, a iniziare dalla purissima acqua, di bevande speciali che nulla hanno a che vedere con quelle ordinarie che portano gli stessi nomi, ne offre davvero tante: acqua tonica, succhi di frutta, aranciate, chinotto ma anche birra e gazzosa ed io ho deciso di provare finalmente il francese panaché, un cocktail alcolico realizzato con birra e gazzosa, molto fresco e dissetante adatto ad un pic-nic. Per realizzare questo cocktail basta mescolare bue parti di birra e una di gazzosa e sentirete che freschezza
In un pic-nic che si rispetti bandirei la plastica, poco gradevole alla vista e altamente inquinante e quindi via libera a piatti in foglia di palma e posate in legno Verdiamo così come i bicchieri in carta, tutto compostabile e biodegradabile per non avere neppure il fastidio di dividere i rifiuti a fine giornata.
Ho preparato un pane alle fave con un tocco speziato di Curry piccantissimo e del primo sale con latte di capra, perfetto per il primo maggio. Per dolce una golosa e semplice torta alle fragole.
Del pane alle fave vi lascio la ricetta qui di seguito, quella della Torta alle fragole potete leggervela su Creare in cucina dove è stata pubblicata qualche giorno fa.


Ingredienti:
500 g di farina con manitoba
1/2 bustina di lievito di birra secco AR.PA. Lieviti
200 g acqua
50 g latte
50 g olio
1 cucchiaino di zucchero
1 cucchiaino di sale
1 tazza di fave sgusciate
150 g di formaggio primosale
polvere di curry
Sciogliere nell'acqua mescolata al latte il lievito e lo zucchero. Miscelare le farine con il sale, aggiungere i liquidi e l'olio. Mettere a lievitare in un posto caldo e al riparo da correnti, per circa un'ora e 30 minuti.
Riprendere l'impasto stenderlo in un rettangolo, distribuirvi sopra le fave sbollentate con il sale, il primo sale a tocchetti e spolverizzare di curry, arrotolare il pane su sé stesso e adagiarlo in una teglia da plumcake. Lasciar riposare ancora mezz'ora poi cuocere il pane  in forno caldo a 200° per 40 minuti circa ponendo alla base del forno una ciotola piena d'acqua per mantenere l'umidità.

Con la ricetta del pane alle fave che è perfetto abbinato ai salumi partecipo al contest di Alice"Nel cesto del picnic" del blog La cucina di Esme.

Pane alle fave e panaché per il pic-nic del primo maggio

Cesto pic-nic ImballoREGALO.com, bicchieri piatti e posate con sacchetto di carta Verdiamo, runner Busatti
Se non si pensa a un pic-nic per domani  non si è normali. Scherzo per dirvi semplicemente che il pic-nic è per me l'essenza stessa della giornata relax per eccellenza e primavera è la stagione giusta per godersi il sole in campagna (in estate troppo calda). Ecco allora io averi pensato ad un pic-nic nell'erba in cui gustare pietanze semplici da realizzare e magari un po' ricercate nel gusto insieme a qualche speciale bevanda e Lurisia, a iniziare dalla purissima acqua, di bevande speciali che nulla hanno a che vedere con quelle ordinarie che portano gli stessi nomi, ne offre davvero tante: acqua tonica, succhi di frutta, aranciate, chinotto ma anche birra e gazzosa ed io ho deciso di provare finalmente il francese panaché, un cocktail alcolico realizzato con birra e gazzosa, molto fresco e dissetante adatto ad un pic-nic. Per realizzare questo cocktail basta mescolare bue parti di birra e una di gazzosa e sentirete che freschezza
In un pic-nic che si rispetti bandirei la plastica, poco gradevole alla vista e altamente inquinante e quindi via libera a piatti in foglia di palma e posate in legno Verdiamo così come i bicchieri in carta, tutto compostabile e biodegradabile per non avere neppure il fastidio di dividere i rifiuti a fine giornata.
Ho preparato un pane alle fave con un tocco speziato di Curry piccantissimo e del primo sale con latte di capra, perfetto per il primo maggio. Per dolce una golosa e semplice torta alle fragole.
Del pane alle fave vi lascio la ricetta qui di seguito, quella della Torta alle fragole potete leggervela su Creare in cucina dove è stata pubblicata qualche giorno fa.


Ingredienti:
500 g di farina con manitoba
1/2 bustina di lievito di birra secco AR.PA. Lieviti
200 g acqua
50 g latte
50 g olio
1 cucchiaino di zucchero
1 cucchiaino di sale
1 tazza di fave sgusciate
150 g di formaggio primosale
polvere di curry
Sciogliere nell'acqua mescolata al latte il lievito e lo zucchero. Miscelare le farine con il sale, aggiungere i liquidi e l'olio. Mettere a lievitare in un posto caldo e al riparo da correnti, per circa un'ora e 30 minuti.
Riprendere l'impasto stenderlo in un rettangolo, distribuirvi sopra le fave sbollentate con il sale, il primo sale a tocchetti e spolverizzare di curry, arrotolare il pane su sé stesso e adagiarlo in una teglia da plumcake. Lasciar riposare ancora mezz'ora poi cuocere il pane  in forno caldo a 200° per 40 minuti circa ponendo alla base del forno una ciotola piena d'acqua per mantenere l'umidità.

Con la ricetta del pane alle fave che è perfetto abbinato ai salumi partecipo al contest di Alice"Nel cesto del picnic" del blog La cucina di Esme.

2014-04-27

Pane ricco allo yogurt con Formaggio di Fossa di Sogliano e Luviriata

Piatti La Porcellana Bianca, americano e tovagliolo Busatti
Ideando, preparando e soprattutto degustando questo piatto ho compreso il concetto di lusso a tavola.
Concludere così un pasto o trascorrere un'ora felice sbocconcellando questo pane ricco allo yogurt con Formaggio di Fossa di Sogliano e Luviriata insieme ad un bicchiere di dorato e amabile Verduzzo Friulano Castello di Porcìa non ha prezzo. 
Il pane l'ho fatto io con farina di grano saraceno, yogurt, uvetta e mandorle e nel realizzarlo mi sono divertita a dargli una forma palmata che mi ha concesso di ricavare con facilità i bocconcini che vedete il foto. 
Ma i buoni prodotti che ho scelto di abbinarvi sono leccornie di Romagna che potevo trovare solo presso Luvirie, produttore artigianale di specialità alimentari tratte dalla cucina tradizionale romagnola. 
Il Formaggio di Fossa di Sogliano sul Rubicone è un pecorino puro che viene infossato dopo tre mesi di stagionatura, questo lo rende più pregiato, ricco di profumi e dal sapore soprendente. Delicato e dolce all'assaggio diventa più piccante in bocca lasciando poi un retrogusto amaro, ho trovato che fosse il compagno ideale della Luviriata, non un porodotto tipico romagnolo ma una creazione esclusiva di Luvirie, una dolcezza caramellata che non sazia, a base di pera, zucca, noci e zenzero. Un prodotto che sta benissimo con una vasta gamma di formaggi ma che può essere utilizzato anche semplicemente come confettura e che insieme al Formaggio di Fossa ha  completato in modo sorprendente quel ricco sapore con note dolci del mio pane.
Assaggiandolo è delizioso e sorprendente, perché al primo impatto può sembrare dolce e delicato per poi farsi sempre più piccante lasciando un retrogusto amaro sul palato. - See more at: http://www.luvirie.com/prodotti-tipici-romagnoli/formaggio-di-fossa-di-sogliano.html#sthash.MTSPYLEC.dpuf
Dico semplicemente che a volte vale la pena attraversare tutta la penisola per degustare prodotti così e quando mi capita di farlo...bè so rispondere con ragionevole certezza cosa sia il lusso a tavola.
produzione artigianale di specialità alimentari tratte dalla cucina tradizionale romagnola - See more at: http://www.luvirie.com/prodotti-tipici-romagnoli/formaggio-di-fossa-di-sogliano.html#sthash.aG4QtauE.dpuf
produzione artigianale di specialità alimentari tratte dalla cucina tradizionale romagnola - See more at: http://www.luvirie.com/prodotti-tipici-romagnoli/formaggio-di-fossa-di-sogliano.html#sthash.aG4QtauE.dpuf
Pane ricco allo yogurt
Ingredienti:
350 g di farina 0*
150 g di farina di grano saraceno
100 g di yogurt denso
10 g di lievito di birra
200 ml c.a. di acqua
1 cucchiaino di sale
1 manciata di uvetta
mandorle q.b. 
Sciogliere il lievito in 100 ml di acqua tiepida e aggiungervi 100 g di farina, formando una pastellina. Lasciar agire il lievito per qualche ora, poi miscelare la restante farina con quella di grano saraceno, aggiungervi il sale e poi il lievito preparato, lo yogurt e una bella manciata di uvetta, aggiungere altra acqua in modo da formare un impasto solido. Formare una palla liscia e lasciar lievitare fino al raddoppio in una ciotola infarinata coperta da pellicola. Ricavare dall'impasto dei rotolini e dopo averli tagliati in pezzi da 4-5 cm, arrotondarli tra le mani e attaccarli tra loro a raggiera formando una sorta di "palma". Inserire sopra ogni sporgenza una mandorla e infornare a 200° per 25-30 minuti. Serivre il pane con scaglie di formaggio di fossa e Luviriata.
* Per la ricetta ho utilizzato farina "Senz'altro" W350 Garofalo

Pane ricco allo yogurt con Formaggio di Fossa di Sogliano e Luviriata

Piatti La Porcellana Bianca, americano e tovagliolo Busatti
Ideando, preparando e soprattutto degustando questo piatto ho compreso il concetto di lusso a tavola.
Concludere così un pasto o trascorrere un'ora felice sbocconcellando questo pane ricco allo yogurt con Formaggio di Fossa di Sogliano e Luviriata insieme ad un bicchiere di dorato e amabile Verduzzo Friulano Castello di Porcìa non ha prezzo. 
Il pane l'ho fatto io con farina di grano saraceno, yogurt, uvetta e mandorle e nel realizzarlo mi sono divertita a dargli una forma palmata che mi ha concesso di ricavare con facilità i bocconcini che vedete il foto. 
Ma i buoni prodotti che ho scelto di abbinarvi sono leccornie di Romagna che potevo trovare solo presso Luvirie, produttore artigianale di specialità alimentari tratte dalla cucina tradizionale romagnola. 
Il Formaggio di Fossa di Sogliano sul Rubicone è un pecorino puro che viene infossato dopo tre mesi di stagionatura, questo lo rende più pregiato, ricco di profumi e dal sapore soprendente. Delicato e dolce all'assaggio diventa più piccante in bocca lasciando poi un retrogusto amaro, ho trovato che fosse il compagno ideale della Luviriata, non un porodotto tipico romagnolo ma una creazione esclusiva di Luvirie, una dolcezza caramellata che non sazia, a base di pera, zucca, noci e zenzero. Un prodotto che sta benissimo con una vasta gamma di formaggi ma che può essere utilizzato anche semplicemente come confettura e che insieme al Formaggio di Fossa ha  completato in modo sorprendente quel ricco sapore con note dolci del mio pane.
Assaggiandolo è delizioso e sorprendente, perché al primo impatto può sembrare dolce e delicato per poi farsi sempre più piccante lasciando un retrogusto amaro sul palato. - See more at: http://www.luvirie.com/prodotti-tipici-romagnoli/formaggio-di-fossa-di-sogliano.html#sthash.MTSPYLEC.dpuf
Dico semplicemente che a volte vale la pena attraversare tutta la penisola per degustare prodotti così e quando mi capita di farlo...bè so rispondere con ragionevole certezza cosa sia il lusso a tavola.
produzione artigianale di specialità alimentari tratte dalla cucina tradizionale romagnola - See more at: http://www.luvirie.com/prodotti-tipici-romagnoli/formaggio-di-fossa-di-sogliano.html#sthash.aG4QtauE.dpuf
produzione artigianale di specialità alimentari tratte dalla cucina tradizionale romagnola - See more at: http://www.luvirie.com/prodotti-tipici-romagnoli/formaggio-di-fossa-di-sogliano.html#sthash.aG4QtauE.dpuf
Pane ricco allo yogurt
Ingredienti:
350 g di farina 0*
150 g di farina di grano saraceno
100 g di yogurt denso
10 g di lievito di birra
200 ml c.a. di acqua
1 cucchiaino di sale
1 manciata di uvetta
mandorle q.b. 
Sciogliere il lievito in 100 ml di acqua tiepida e aggiungervi 100 g di farina, formando una pastellina. Lasciar agire il lievito per qualche ora, poi miscelare la restante farina con quella di grano saraceno, aggiungervi il sale e poi il lievito preparato, lo yogurt e una bella manciata di uvetta, aggiungere altra acqua in modo da formare un impasto solido. Formare una palla liscia e lasciar lievitare fino al raddoppio in una ciotola infarinata coperta da pellicola. Ricavare dall'impasto dei rotolini e dopo averli tagliati in pezzi da 4-5 cm, arrotondarli tra le mani e attaccarli tra loro a raggiera formando una sorta di "palma". Inserire sopra ogni sporgenza una mandorla e infornare a 200° per 25-30 minuti. Serivre il pane con scaglie di formaggio di fossa e Luviriata.
* Per la ricetta ho utilizzato farina "Senz'altro" W350 Garofalo

2014-04-22

Tatin di pomodori e olive

Piatti ISI Milano, canovaccio Busatti
E la Pasqua 2014 se ne va in archivio: tanto da fare, parenti, uscite programmate e non, influenza e acciacchi vari non previsti, altri imprevisti dell'ultimo minuto e nessun attimo per riposare. Ora iniziamo con le feste di primavera, le gite e i pic-nic, rinfreschiamo i menù e leviamo in alto i calici per brindare alla bella stagione. Vi propongo una Tatin con pomodori datterini, olive, feta e profumatissimo origano, una ricetta facile da gustare sotto un portico assaporando i primi raggi di vero sole. In abbinamento ho scelto un Grillo Cantine Settesoli, bianco piacevolmente sapido e persistente con note di fiori d’arancio e sentori di ananas e limone.
Ingredienti:
1 rotolo di pasta sfoglia fresca
300 g c.a. di pomodori datterini
100 g di feta greca
1 manciata di oliveverdi
olio extravergine d'oliva
1 spicchio d'aglio
origano
sale e zucchero
Sfregare il fondo di una teglia (28 cm di diametro) con uno spicchio d'aglio, olearne per bene la superficie, sbriciolarvi sopra la feta e le olive denocciolate a rondelle, allinearvi i pomodorini tagliati a metà e conditi con sale, zucchero e origano, facendo in modo che la parte tagliata si adagi sul fondo. Passare la teglia in forno caldo per 10 minuti circa (i pomodorini dovranno inizare a colorire risultando un po' appassiti). Estrarre la teglia dal forno e srotolare sopra i pimodorini la pasta sfoglia cercando diinserire in basso i bordi. Infornare nuovamente, finché la pasta risulterà gonfia e dorata. Servire la tatin calda o tiepida.