2014-06-24

Come ti cucino i moscardini


Vassoio Ceramiche Maroso, canovaccio Busatti
Ecco nel panorama marino ho sempre avuto una certa antipatia per il piccolo moscardino, colpa della mamma credo che mi aveva inculcato l'idea che fosse un prodotto di serie B, non grande e non tenero come il verace polpo  liquidato di conseguenza con un secco e deciso no. Ora siccome inizio a fidarmi del pescivendolo e di quello che ha sul banco ho provato il moscardino in una gradevole insalata spiluccata tra le innumerevoli Ricette con pesce presenti in rete  adeguata ovviamente alle esigenze del mio frigo perché quando c'è il pesce bisogna preparalo subito e tutto il resto s'adegua. Asparagi ma anche fagiolini se gli asparagi non li trovate più, funghi prataioli e carote ad accompagnare i miei moscardini. Una bella bottiglia di vino Grecanico che ho scelto tra la produzione Cantine Settesoli e del pane croccante hanno fatto il resto, alla fine ci vuole poco a trasformare una ordinaria serata di settimana dimenticando in mezz'ora gli affanni della giornata.
Insalata di moscardini
Ingredienti per 4 persone:
1 Kg di moscardini
1 mazzetto d'asparagi
2 carote
200 g di funghi prataioli
sale
pepe rosa
1 limone
Olio extravergine d'oliva
prezzemolo
Pulire i moscardini (per me provvede il pescivendolo) e lessarli in acqua appena salata con le carote per trenta minuti dal bollore. Togliere le carote e lasciar raffreddare i moscardini nell'acqua di cottura. Lessare gli asparagi in acqua salata e tagliarli a tocchetti, pulire i funghi e affettarli sottilmente, disporre le verdure nel vassoio, aggiungere i moscardini raffreddati e tagliati a pezzi e le carote cotte affettate. Preparare un'emulsione con il succo del limone, il doppio di olio e sale. Versare il condimento sull'insalata, completare con qualche grano di pepe rosa schiacciato tra le dita e prezzemolo tritato.

Come ti cucino i moscardini


Vassoio Ceramiche Maroso, canovaccio Busatti
Ecco nel panorama marino ho sempre avuto una certa antipatia per il piccolo moscardino, colpa della mamma credo che mi aveva inculcato l'idea che fosse un prodotto di serie B, non grande e non tenero come il verace polpo  liquidato di conseguenza con un secco e deciso no. Ora siccome inizio a fidarmi del pescivendolo e di quello che ha sul banco ho provato il moscardino in una gradevole insalata spiluccata tra le innumerevoli Ricette con pesce presenti in rete  adeguata ovviamente alle esigenze del mio frigo perché quando c'è il pesce bisogna preparalo subito e tutto il resto s'adegua. Asparagi ma anche fagiolini se gli asparagi non li trovate più, funghi prataioli e carote ad accompagnare i miei moscardini. Una bella bottiglia di vino Grecanico che ho scelto tra la produzione Cantine Settesoli e del pane croccante hanno fatto il resto, alla fine ci vuole poco a trasformare una ordinaria serata di settimana dimenticando in mezz'ora gli affanni della giornata.
Insalata di moscardini
Ingredienti per 4 persone:
1 Kg di moscardini
1 mazzetto d'asparagi
2 carote
200 g di funghi prataioli
sale
pepe rosa
1 limone
Olio extravergine d'oliva
prezzemolo
Pulire i moscardini (per me provvede il pescivendolo) e lessarli in acqua appena salata con le carote per trenta minuti dal bollore. Togliere le carote e lasciar raffreddare i moscardini nell'acqua di cottura. Lessare gli asparagi in acqua salata e tagliarli a tocchetti, pulire i funghi e affettarli sottilmente, disporre le verdure nel vassoio, aggiungere i moscardini raffreddati e tagliati a pezzi e le carote cotte affettate. Preparare un'emulsione con il succo del limone, il doppio di olio e sale. Versare il condimento sull'insalata, completare con qualche grano di pepe rosa schiacciato tra le dita e prezzemolo tritato.

2014-06-19

Genova...il pesto e De Andrè

Piatto La Porcellana Bianca, tessuto Busatti
E a 'ste panse veue cose che daià
cose da beive, cose da mangiä
frittûa de pigneu giancu de Purtufin
çervelle de bae 'nt'u meximu vin
lasagne da fiddià ai quattru tucchi
paciûgu in aegruduse de lévre de cuppi (CREUZA DE MÄ di Fabrizio De Andrè)
Quando vidi epr la prima volta genova il mio sguardo di ragazzina di provincia non ne fu entusiata. Quella patina di sporco, tipica delle città di porto, proprio non mi piaceva. Apprezzai però (da buongustaia in erba) con entusiasmo la focaccia, anzi le focacce, e tutte le altre leccornìe tipiche del territorio. Imparai successivamente ad amare Genova e il suo innegabile fascino di città di transito attraverso le canzoni del grande De Andrè di cui vi ho lasciato alcuni versi (che parlano simpaticamente di cibo) in apertura.
Imparo oggi la Cucina di Genovesi attraverso il libro di Paolo Ligua pubblicato da Orme Tarka nella collana Cucine del Territorio. Popolo di ingegno e fantasia quello di Genova che chiusi tra mare e colline hanno saputo coniugare prodotti del bosco, dell'orto del mare e dei loro traffici mercantili. Nel libro sono nel dettaglio descritti la storia e le variazioni di ogni tipica ricetta del territorio. 
Ma se il ricco capitolo dedicato al pesto non dovesse esaurire la vostra sete di conoscenza sull'argomento ci ha pensato l'editore SAGEP con Pesto di Sergio Rossi, con testo a fronte in inglese, fra tradizione e innovazione nessun segreto avrà più per voi il cosmopolita pesto alla genovese. 
Sempre di SAGEP un'altra monografia dedicata alla Focaccia genovese che, unica nel suo genere, come il pesto, croccante fuori e morbida dentro, sarete sicuramente in grado di riprodurre a fine lettura (o almeno di prenotare una visita a Genova per degustarla in loco).
Mi sono lasciata ispirare da Genova e da De Andrè ed ho voluto chiamare il mio Cuscus condito con pesto, pomodori crudi, zucchine e salmone Cuscus di via del Campo, attraente e delicato come quella "graziosa" canatata dal poeta De Andrè
Cuscus di Via del Campo
Ingredienti per 4 persone:
200 g di cuscus precotto
400 g di salmone fresco
2 zucchine
2 cucchiaiate di pesto
2 pomodori 
olio extravergine d'oliva 
basilico
sale e pepe
Tagliare i pomodori a pezzetti privandoli dei semi e condirli con olio, sale e qualche foglia di basilico spezzettato. Tagliare il salmone e le zucchine a tocchetti e saltarli a fuoco vivace con un filo d'oli. Portare a ebollizione 200 g di acqua con un pizzico di sale e un filo d'olio, versarvi il cuscus, spegnere, coprire e lasciar gonfiare, condire il cus cus con il pesto, i pomodori e le zucchine saltate con il salmone, servire caldo o freddo a piacere aggiungendo ancora un filo d'olio.

Genova...il pesto e De Andrè

Piatto La Porcellana Bianca, tessuto Busatti
E a 'ste panse veue cose che daià
cose da beive, cose da mangiä
frittûa de pigneu giancu de Purtufin
çervelle de bae 'nt'u meximu vin
lasagne da fiddià ai quattru tucchi
paciûgu in aegruduse de lévre de cuppi (CREUZA DE MÄ di Fabrizio De Andrè)
Quando vidi epr la prima volta genova il mio sguardo di ragazzina di provincia non ne fu entusiata. Quella patina di sporco, tipica delle città di porto, proprio non mi piaceva. Apprezzai però (da buongustaia in erba) con entusiasmo la focaccia, anzi le focacce, e tutte le altre leccornìe tipiche del territorio. Imparai successivamente ad amare Genova e il suo innegabile fascino di città di transito attraverso le canzoni del grande De Andrè di cui vi ho lasciato alcuni versi (che parlano simpaticamente di cibo) in apertura.
Imparo oggi la Cucina di Genovesi attraverso il libro di Paolo Ligua pubblicato da Orme Tarka nella collana Cucine del Territorio. Popolo di ingegno e fantasia quello di Genova che chiusi tra mare e colline hanno saputo coniugare prodotti del bosco, dell'orto del mare e dei loro traffici mercantili. Nel libro sono nel dettaglio descritti la storia e le variazioni di ogni tipica ricetta del territorio. 
Ma se il ricco capitolo dedicato al pesto non dovesse esaurire la vostra sete di conoscenza sull'argomento ci ha pensato l'editore SAGEP con Pesto di Sergio Rossi, con testo a fronte in inglese, fra tradizione e innovazione nessun segreto avrà più per voi il cosmopolita pesto alla genovese. 
Sempre di SAGEP un'altra monografia dedicata alla Focaccia genovese che, unica nel suo genere, come il pesto, croccante fuori e morbida dentro, sarete sicuramente in grado di riprodurre a fine lettura (o almeno di prenotare una visita a Genova per degustarla in loco).
Mi sono lasciata ispirare da Genova e da De Andrè ed ho voluto chiamare il mio Cuscus condito con pesto, pomodori crudi, zucchine e salmone Cuscus di via del Campo, attraente e delicato come quella "graziosa" canatata dal poeta De Andrè
Cuscus di Via del Campo
Ingredienti per 4 persone:
200 g di cuscus precotto
400 g di salmone fresco
2 zucchine
2 cucchiaiate di pesto
2 pomodori 
olio extravergine d'oliva 
basilico
sale e pepe
Tagliare i pomodori a pezzetti privandoli dei semi e condirli con olio, sale e qualche foglia di basilico spezzettato. Tagliare il salmone e le zucchine a tocchetti e saltarli a fuoco vivace con un filo d'oli. Portare a ebollizione 200 g di acqua con un pizzico di sale e un filo d'olio, versarvi il cuscus, spegnere, coprire e lasciar gonfiare, condire il cus cus con il pesto, i pomodori e le zucchine saltate con il salmone, servire caldo o freddo a piacere aggiungendo ancora un filo d'olio.

2014-06-16

Esperimenti dolci al microonde

Tazza, piattino, cucchiaino e tovagliolo Easy Life Design
Ci sono ricette che ti cambiano la vita...sto certamente esagerando ma non vi nascondo un mal celato stupore e una gioia sottile che mi pervade tutta nell'apprendere che anche d'estate (qualora io ne abbia voglia) possa  deliziare il mio palato in ogni momento e senza sopportarmi il caldo del forno tradizionale con una coccolosa tortina al burro da cuocere in massimo sei minuti di microonde restando spiaccicata dietro lo sportellino come una bimba sciocchina nel vederla cuocere sotto ai miei occhi.
Tutto è iniziato con questo post di Le chat egoiste, ho provato prima la sua ricetta attenendomi ai suoi suggerimenti e modificando soltanto i tempi di cottura (il suo forno fa 570W il mio o 680W o 850W ho optato per la seconda lasciando il dolce un minuto in meno nel forno) e sono rimasta stupita quando Giulio mi ha chiesto il bis.
Siccome poi delle modifiche io non posso fare mai a meno ho realizzato la versione senza cacao (bianca davvero visto che è cotta senza grill ma gustosa e delicatissima) aggiungendo sopra crema e frutta anzi frutta e una deliziosa confettura di amarena light (senza zuccheri aggiunti), Più Frutta Light di Vis.
 In basso vedete la versione originale al cacao farcita con nutella e panna in pari quantità, davvero sorprendente. Penso già a tutte le volte che anche al mare (dove mio marito ha bandito l'uso del forno) potrò preparare una colazione speciale!
E mentre mi godo questa deliziosa torta non posso non riflettere sull'evoluzione del dolce nel tempo con Il Dolce - Il piacere del gusto nella storia, una esaustiva e preziosa pubblicazione Aboca a firma di Ettore Franca e Alfredo Taracchini Antonaros. Il libro interessante anche per le numerose tavole e illustrazioni che lo corredano ripercorre millenni di dolcezza, dall'assaggio dei primi frutti alle nuove frontiere chimiche e naturali della dolcezza. Dolce in tutte le sue declinazioni come sensazione appagante che elargisce piacere gratificandoci. "Dolci sono le carezze, dolce è un suono, dolce è una persona".
Eccovi allora la ricetta del Dolce al microonde
Ingredienti:
125 g di farina
125 g di zucchero
100 g di burro morbido
5 cucchiai di latte
30 g di cacao amaro (oppure per la bianca un pizzico di vaniglia e uno di cannella)
2 uova
1/2 bustina di lievito per dolci
Crema, frutta e confettura per completare nella versione bianca.
200 g di panna e 200 g di crema di nocciole per farcire quella al cacao
Lavorare a crema il burro con lo zucchero, unire le uova, il latte, la farina e il lievito (io utilizzo direttamente il frullatore ad immersione. Versare in composto nella tortiera in silicone e cuocere 6 minuti a 850W o 7 minuti a 75oW. Con la dose dell'impasto si possono fare anche le tazze (due cucchiaiate di impasto per tazza (ho cotto 3 minuti a 850W). Da una dose ho realizzato due tazze e una tortina bassa che ho cotto 5 minuti sempre a 850W.
Ora provo la versione a caffè...

Esperimenti dolci al microonde

Tazza, piattino, cucchiaino e tovagliolo Easy Life Design
Ci sono ricette che ti cambiano la vita...sto certamente esagerando ma non vi nascondo un mal celato stupore e una gioia sottile che mi pervade tutta nell'apprendere che anche d'estate (qualora io ne abbia voglia) possa  deliziare il mio palato in ogni momento e senza sopportarmi il caldo del forno tradizionale con una coccolosa tortina al burro da cuocere in massimo sei minuti di microonde restando spiaccicata dietro lo sportellino come una bimba sciocchina nel vederla cuocere sotto ai miei occhi.
Tutto è iniziato con questo post di Le chat egoiste, ho provato prima la sua ricetta attenendomi ai suoi suggerimenti e modificando soltanto i tempi di cottura (il suo forno fa 570W il mio o 680W o 850W ho optato per la seconda lasciando il dolce un minuto in meno nel forno) e sono rimasta stupita quando Giulio mi ha chiesto il bis.
Siccome poi delle modifiche io non posso fare mai a meno ho realizzato la versione senza cacao (bianca davvero visto che è cotta senza grill ma gustosa e delicatissima) aggiungendo sopra crema e frutta anzi frutta e una deliziosa confettura di amarena light (senza zuccheri aggiunti), Più Frutta Light di Vis.
 In basso vedete la versione originale al cacao farcita con nutella e panna in pari quantità, davvero sorprendente. Penso già a tutte le volte che anche al mare (dove mio marito ha bandito l'uso del forno) potrò preparare una colazione speciale!
E mentre mi godo questa deliziosa torta non posso non riflettere sull'evoluzione del dolce nel tempo con Il Dolce - Il piacere del gusto nella storia, una esaustiva e preziosa pubblicazione Aboca a firma di Ettore Franca e Alfredo Taracchini Antonaros. Il libro interessante anche per le numerose tavole e illustrazioni che lo corredano ripercorre millenni di dolcezza, dall'assaggio dei primi frutti alle nuove frontiere chimiche e naturali della dolcezza. Dolce in tutte le sue declinazioni come sensazione appagante che elargisce piacere gratificandoci. "Dolci sono le carezze, dolce è un suono, dolce è una persona".
Eccovi allora la ricetta del Dolce al microonde
Ingredienti:
125 g di farina
125 g di zucchero
100 g di burro morbido
5 cucchiai di latte
30 g di cacao amaro (oppure per la bianca un pizzico di vaniglia e uno di cannella)
2 uova
1/2 bustina di lievito per dolci
Crema, frutta e confettura per completare nella versione bianca.
200 g di panna e 200 g di crema di nocciole per farcire quella al cacao
Lavorare a crema il burro con lo zucchero, unire le uova, il latte, la farina e il lievito (io utilizzo direttamente il frullatore ad immersione. Versare in composto nella tortiera in silicone e cuocere 6 minuti a 850W o 7 minuti a 75oW. Con la dose dell'impasto si possono fare anche le tazze (due cucchiaiate di impasto per tazza (ho cotto 3 minuti a 850W). Da una dose ho realizzato due tazze e una tortina bassa che ho cotto 5 minuti sempre a 850W.
Ora provo la versione a caffè...

2014-06-12

La delizia dell'imam

Piatto ISI Milano
Come non restare attratti da una ricetta con un nome così? E' quel che è successo a me sfogliando le pagine de La cucina dell'anima il libro di Giuseppe Conte e Maria Rosa Teodori pubblicato da Ponte alle Grazie nella collana Il lettore goloso.
Un libro buono per la cucina almeno quanto per la biblioteca in cui si intrecciano  ricordi, esperienza, viaggi. Sei percorsi alla ricerca delle ricette in cui le dimensioni del cibo prendono forma e sapore: dall’India al Profondo Nord, dai Nativi americani all’estremo Oriente, dal deserto alle cucine dei nostri monasteri e del nostro mare. "Questo libro dà la parola al mito (il grande racconto universale delle origini e dei perché) che viviamo in cucina. Il miracolo che avviene ogni volta che mangiamo. Qualunque cosa mangiamo. A casa, in una trattoria modesta, nel più famoso ristorante stellato. In ristrettezze o nella più grande opulenza. Che è un miracolo semplice ma anche segreto e dimenticato. Tanto che per svelarcelo non basta la cultura specialistica anche vastissima di un gastronomo, di un nutrizionista, di un sociologo. Occorre qualcosa di più". Un libro che è anche un cammino di sapienza, di conoscenza delle cose. Ricette buone e «facili da eseguire», e scelte accuratamente pensando che il loro potere nutritivo «si moltiplicherà, perché gioverà anche all’anima»
 Da questo libro è proprio la sezione dedicata all'Islam e intitolata La rinuncia  che ha catturato la mia attenzione ed ho deciso di riprodurre una ricetta turca assolutamente e squisitamente vegetariana La delizia dell'Imam che vi riporto pari pari dal libro
La delizia dell’imam
(Turchia - Medio Oriente)
Per 4 persone
2 melanzane tagliate a metà nel senso della lunghezza e senza semi • 2 grosse cipolle tagliate a fette sottili • 2 spicchi di aglio schiacciati • 1 peperone verde, senza semi e tagliato a fette • 400 g di pomodori tritati • 40 g di zucchero • 5 ml di coriandolo in polvere • olio • sale • pepe nero macinato • coriandolo fresco tritato per la presentazione
Fai alcune incisioni nelle melanzane, salale e mettile in un colapasta. Lasciale spurgare 30 minuti, poi asciugale. Fai cuocere a fuoco basso le melanzane 5 minuti nell’olio, sgocciolale e mettile in un piatto da forno. Nella stessa padella fai cuocere, anche qui a fuoco basso per 10 minuti cipolle, aglio e peperone aggiungendo olio se necessario. Scalda il forno a 190°. Intanto versa pomodori, zucchero, coriandolo, sale e pepe nella padella e fai ridurre tutto per circa 15 minuti. Unisci poi il coriandolo tritato.
Dopo aver tolto un po’ della polpa, riempi ogni melanzana con il composto, copri e fai cuocere nel forno per 30-35 minuti. Una volta cotto, estrai il piatto, fai raffreddare e decora con coriandolo.

Ad oriente decisamente guarda anche Cucina vegetariana indiana di Jack Santa Maria pubblicato da Orme TarkaUn tripudio di spezie e sapori per imparare che anche il mondo non strettamente animale (carne e pesce) può costituire cibo completo e soprattutto estremamente gradevole e ben bilanciato. Più di 250 ricette raccolte dalle varie regioni indiane, con spiegazioni sulle spezie, gli ingredienti di base, le tecniche di preparazione dei piatti, le combinazioni dei sapori, raffinate in secoli di consuetudine vegetariana: una vera scoperta per chi è interessato a una cucina gustosa e "diversa". Un viaggio fatto di esperienze gastronomiche per nutrire quotidianamente il corpo in modo sano arricchendo lo spirito di conoscenza.

La delizia dell'imam

Piatto ISI Milano
Come non restare attratti da una ricetta con un nome così? E' quel che è successo a me sfogliando le pagine de La cucina dell'anima il libro di Giuseppe Conte e Maria Rosa Teodori pubblicato da Ponte alle Grazie nella collana Il lettore goloso.
Un libro buono per la cucina almeno quanto per la biblioteca in cui si intrecciano  ricordi, esperienza, viaggi. Sei percorsi alla ricerca delle ricette in cui le dimensioni del cibo prendono forma e sapore: dall’India al Profondo Nord, dai Nativi americani all’estremo Oriente, dal deserto alle cucine dei nostri monasteri e del nostro mare. "Questo libro dà la parola al mito (il grande racconto universale delle origini e dei perché) che viviamo in cucina. Il miracolo che avviene ogni volta che mangiamo. Qualunque cosa mangiamo. A casa, in una trattoria modesta, nel più famoso ristorante stellato. In ristrettezze o nella più grande opulenza. Che è un miracolo semplice ma anche segreto e dimenticato. Tanto che per svelarcelo non basta la cultura specialistica anche vastissima di un gastronomo, di un nutrizionista, di un sociologo. Occorre qualcosa di più". Un libro che è anche un cammino di sapienza, di conoscenza delle cose. Ricette buone e «facili da eseguire», e scelte accuratamente pensando che il loro potere nutritivo «si moltiplicherà, perché gioverà anche all’anima»
 Da questo libro è proprio la sezione dedicata all'Islam e intitolata La rinuncia  che ha catturato la mia attenzione ed ho deciso di riprodurre una ricetta turca assolutamente e squisitamente vegetariana La delizia dell'Imam che vi riporto pari pari dal libro
La delizia dell’imam
(Turchia - Medio Oriente)
Per 4 persone
2 melanzane tagliate a metà nel senso della lunghezza e senza semi • 2 grosse cipolle tagliate a fette sottili • 2 spicchi di aglio schiacciati • 1 peperone verde, senza semi e tagliato a fette • 400 g di pomodori tritati • 40 g di zucchero • 5 ml di coriandolo in polvere • olio • sale • pepe nero macinato • coriandolo fresco tritato per la presentazione
Fai alcune incisioni nelle melanzane, salale e mettile in un colapasta. Lasciale spurgare 30 minuti, poi asciugale. Fai cuocere a fuoco basso le melanzane 5 minuti nell’olio, sgocciolale e mettile in un piatto da forno. Nella stessa padella fai cuocere, anche qui a fuoco basso per 10 minuti cipolle, aglio e peperone aggiungendo olio se necessario. Scalda il forno a 190°. Intanto versa pomodori, zucchero, coriandolo, sale e pepe nella padella e fai ridurre tutto per circa 15 minuti. Unisci poi il coriandolo tritato.
Dopo aver tolto un po’ della polpa, riempi ogni melanzana con il composto, copri e fai cuocere nel forno per 30-35 minuti. Una volta cotto, estrai il piatto, fai raffreddare e decora con coriandolo.

Ad oriente decisamente guarda anche Cucina vegetariana indiana di Jack Santa Maria pubblicato da Orme TarkaUn tripudio di spezie e sapori per imparare che anche il mondo non strettamente animale (carne e pesce) può costituire cibo completo e soprattutto estremamente gradevole e ben bilanciato. Più di 250 ricette raccolte dalle varie regioni indiane, con spiegazioni sulle spezie, gli ingredienti di base, le tecniche di preparazione dei piatti, le combinazioni dei sapori, raffinate in secoli di consuetudine vegetariana: una vera scoperta per chi è interessato a una cucina gustosa e "diversa". Un viaggio fatto di esperienze gastronomiche per nutrire quotidianamente il corpo in modo sano arricchendo lo spirito di conoscenza.

2014-06-10

La schiscetta perfetta? Dolce ovviamente

Cucchiaini Easy Life Design, americano Busatti
E voi per pranzo cosa mangiate? Se come me fate orario continuato a lavoro certamente vi sarete organizzati per non ricorrere quanto meno ogni giorno a bar, distributori e quant'altro possa risultare nell'immediato certamente comodo e appetibile ma di sicuro poco salutare e più costoso. Visti i tempi che corrono e l'imminente spauracchio della prova costume vi consiglio di organizzare i vostri pasti in modo ragionato, quel poco di fatica in più vi ripagherà di certo nel tempo. 
Ma qual è la vostra schiscetta perfetta? Nel libro Schiscetta perfetta- Mi porto il pranzo da casa di Alessandro Vannicelli, food blog Schisciando, che celebra il lunch box come “stile di vita”,  pubblicato da De Agostini troverete sicuramente tra le oltre 100 ricette proposte tante idee per organizzare al meglio la pausa pranzo in ufficio ma anche (aggiungo io) per le gite fuori porta, le giornate in spiaggia ed ogni occasione in cui è gradito il "preparo prima" così poi mi rilasso anch'io.
Cover di grandi classici, confortanti zuppe da trasportare ma anche sexy insalate, tutto proprio tutto per accontentare onnivori e vegetariani compresa una sezione dedicata alla schiscia dolce per "spezzare la vostra giornata con bocconcini di bontà". In questa sezione ho trovato però classici dolcetti abbastanza energetici come brownies, cookies, muffin, scones, ricette golose, burrose e cioccolatose ho allora immaginato una schiscetta dolce con quanto normalmente consumo nei miei spuntini dolci. Frutta e yogurt assemblati insieme in barattolo per una pausa dolce, gustosa e sana davvero oltre che comoda.
Il mio pensiero va sempre ovviamente a vegetariani, vegani e anche a crudisti, mondi che cerco di conoscere e a cui -carnivora impenitente - continuo a strizzare l'occhio affascinata da una cultura ancora lontana dal mio modo di essere ma da cui piano piano sto cercando di acquisire il gusto per cibi "nuovi" o nuovi modi per gustare quelli già conosciuti.
Meglio crudo è la nuova pubblicazione di Sonda a firma di Rosanna Gosamo ed ora vi spiego perché trovo il libro estremamente interessante.
E' un libro adatto a tutti coloro che vogliono restare in forma ed in salute per un periodo di vita più lungo possibile. 
Si rivolge agli onnivori che iniziano a sentire un "rimescolio" interno ma che come me continuano a mangiare in modo tradizionale, ai vegetariani che spesso cadono nell'errore di abbondare con latticini e legumi, ai vegani che esagerano col glutine consumando poca frutta e verdure e a tutti coloro che voglio intraprendere la strada del crudismo ma non sanno da dove iniziare. 
C'è un periodo di transizione in cui l'organismo si deve depurare anche in questo periodo il libro si rivela prezioso fornendo consigli pratici  riguardo alle tecniche di rilassamento e meditazione oltre che almeno settanta gustose ricette da sperimentare quotidianamente.
Vasett di yogurt e frutta:
Ingredienti per 2:
150 g di yogurt naturale denso
150 g di yogurt ai frutti di bosco
1 cucchiaio di limoncello
1 cucchiaino di miele integrale
2 fettine di melone
1 pesca bianca
more allo sciroppo*
Condire lo yogurt bianco con il miele e il limoncello, formare uno strato di cubetti di melone, mettervi sopra lo yogurt al limoncello, aggiungere i cubetti di pesca, lo yogurt ai frutti di bosco e completare con le more sciroppate, chiudere il barattolo e conservarlo al fresco fino al momento di servire.
Per la ricetta ho utilizzato more sciroppate Cascina San Cassiano

La schiscetta perfetta? Dolce ovviamente

Cucchiaini Easy Life Design, americano Busatti
E voi per pranzo cosa mangiate? Se come me fate orario continuato a lavoro certamente vi sarete organizzati per non ricorrere quanto meno ogni giorno a bar, distributori e quant'altro possa risultare nell'immediato certamente comodo e appetibile ma di sicuro poco salutare e più costoso. Visti i tempi che corrono e l'imminente spauracchio della prova costume vi consiglio di organizzare i vostri pasti in modo ragionato, quel poco di fatica in più vi ripagherà di certo nel tempo. 
Ma qual è la vostra schiscetta perfetta? Nel libro Schiscetta perfetta- Mi porto il pranzo da casa di Alessandro Vannicelli, food blog Schisciando, che celebra il lunch box come “stile di vita”,  pubblicato da De Agostini troverete sicuramente tra le oltre 100 ricette proposte tante idee per organizzare al meglio la pausa pranzo in ufficio ma anche (aggiungo io) per le gite fuori porta, le giornate in spiaggia ed ogni occasione in cui è gradito il "preparo prima" così poi mi rilasso anch'io.
Cover di grandi classici, confortanti zuppe da trasportare ma anche sexy insalate, tutto proprio tutto per accontentare onnivori e vegetariani compresa una sezione dedicata alla schiscia dolce per "spezzare la vostra giornata con bocconcini di bontà". In questa sezione ho trovato però classici dolcetti abbastanza energetici come brownies, cookies, muffin, scones, ricette golose, burrose e cioccolatose ho allora immaginato una schiscetta dolce con quanto normalmente consumo nei miei spuntini dolci. Frutta e yogurt assemblati insieme in barattolo per una pausa dolce, gustosa e sana davvero oltre che comoda.
Il mio pensiero va sempre ovviamente a vegetariani, vegani e anche a crudisti, mondi che cerco di conoscere e a cui -carnivora impenitente - continuo a strizzare l'occhio affascinata da una cultura ancora lontana dal mio modo di essere ma da cui piano piano sto cercando di acquisire il gusto per cibi "nuovi" o nuovi modi per gustare quelli già conosciuti.
Meglio crudo è la nuova pubblicazione di Sonda a firma di Rosanna Gosamo ed ora vi spiego perché trovo il libro estremamente interessante.
E' un libro adatto a tutti coloro che vogliono restare in forma ed in salute per un periodo di vita più lungo possibile. 
Si rivolge agli onnivori che iniziano a sentire un "rimescolio" interno ma che come me continuano a mangiare in modo tradizionale, ai vegetariani che spesso cadono nell'errore di abbondare con latticini e legumi, ai vegani che esagerano col glutine consumando poca frutta e verdure e a tutti coloro che voglio intraprendere la strada del crudismo ma non sanno da dove iniziare. 
C'è un periodo di transizione in cui l'organismo si deve depurare anche in questo periodo il libro si rivela prezioso fornendo consigli pratici  riguardo alle tecniche di rilassamento e meditazione oltre che almeno settanta gustose ricette da sperimentare quotidianamente.
Vasett di yogurt e frutta:
Ingredienti per 2:
150 g di yogurt naturale denso
150 g di yogurt ai frutti di bosco
1 cucchiaio di limoncello
1 cucchiaino di miele integrale
2 fettine di melone
1 pesca bianca
more allo sciroppo*
Condire lo yogurt bianco con il miele e il limoncello, formare uno strato di cubetti di melone, mettervi sopra lo yogurt al limoncello, aggiungere i cubetti di pesca, lo yogurt ai frutti di bosco e completare con le more sciroppate, chiudere il barattolo e conservarlo al fresco fino al momento di servire.
Per la ricetta ho utilizzato more sciroppate Cascina San Cassiano

2014-06-06

Giugno: colore in tavola


Piatti e bicchiere fiori Ceramiche De Simone, tela juta Deyute, acqua Lurisia
Giugno, il caldo, il sole, l'allegria, l'energia...quanti elementi positivi. Portiamoli anche sulla tavola  e mettiamoli soprattutto nei piatti attingendo a piene mani dai colori e dai profumi che l'orto di stagione generosamente ci offre.


 Io su questa colorata tavola ho portato un cestino di piadina riempito con ogni ben di Dio: pomodori, peperoni, fagiolini....e anche tocchetti di carne e uova, un piatto unico speciale facile da realizzare e di sicuro effetto accontenterà un po' tutti. Ma se le idee per sfruttare appieno tutti i prodotti che natura offre in ogni stagione vi mancano rivolgetevi pure ai libri che sto per consigliarvi.

Un concentrato di sapori e colori Giorgione orto e cucina nato dalla fortunata serie tv in onda su Gambero Rosso e pubblicato dalla omonima casa editrice. Come non innamorarsi della rassicurante cucina di campagna dell'oste più famoso d'Italia Giorgio Barchiesi. Il nonno che ogni bimbo desidera, il caro amico da cui ognuno vorrebbe trascorrere la domenica a pranzo abbandonandosi ai piaceri del palato. Ricette "laide e corrotte" come lui stesso ama definirle ma rigorosamente di stagione. Ricette che seguono la natura e sfruttano tutto ciò che l'orto e il cortile mettono a disposizione dell'uomo volenteroso e fattivo.
Dal web e dalla TV nasce In food we Trust il libro di Riccardo Casiraghi e Stefano Paleari, autori di Gnam box il  food blog al maschile più famoso d'Italia e di Junk Good (prima serie web di Real Time) oltre che conduttori di Mangiamo di stagione su QVC. Pubblicato da Mondadori il libro parla di cucina semplice, leggera e rigorosamente di stagione, tante ricette vegetariane e anche senza glutine per incontrare i gusti e le esigenze di tutti. Piatti colorati, accattivanti e freschi suddivisi secondo l'ingrediente vegetale principale presente nella ricetta.
Ma anche in edicola si può trovare qualcosa di davvero interessante da maggio è uscito anche in Italia il Magazine di Jamie Oliver ricchissimo di idee per cucinare davvero tutte le verdure (ma anche le carni, il pesce e i dolci) in modo sano e creativo seguendo la stagionalità. La classica cucina semplice, equilibrata e stagionale che ha fatto grande Jamie, un amore da rinnovare mensilmente in edicola. Non vi dico altro ma vi lascio il video di presentazione, detto da Jamie ha un altro valore non trovate?


Ma ora il mio originale e gustoso cestino realizzato con la piadina artigianale all'olio d'oliva Artigianpiada
Cestino di giugno
 Ingredienti per 4 persone:
4 piadine all'olio d'oliva
250 g di carne di vitella per pizzaiola
4 uova biologiche
2 pomodori
2 peperoni rossi
300 g di fagiolini
olio extravergine d'oliva
sale 
pepe
aglio
origano
basilico
Spuntare i fagiolini e dopo averli ridotti a tocchetti di circa due centimetri cuocerli in umido con olio, aglio, pomodori a pezzetti, qualche foglia di basilico e sale. Arrostire i peperoni e privarli della pelle, unirli all'umido di fagiolini. Intanto bagnare le piadine e metterle in quattro ciotoline in modo da dargli la forma, infornare a 200° finché saranno croccanti. Tagliare la carne a straccetti e saltarla in padella con un filo d'olio, uno spicchio d'aglio, sale, pepe e origano.
Cuocere le uova in camicia e comporre il piatto mettendo all'interno dei cestini di piadina un po' delle verdure, gli straccetti di carne e l'uovo, completare con un filo d'olio crudo e origano.
Con questo piatto ho scelto di abbinare un rosso marchigiano di Velenosi Vini un Lacrima di Morro d'Alba doc superiore. Un apprezzatissimo vino noto per il suo equilibrio, il suo gusto asciutto, corposo e armonico.
Se prima di iniziare il pranzo volete sbocconcellare uno stuzzichino gustoso e salutare insieme all'aperitivo: soia e piadina croccanti con paprika affumicata.

Dopo aver ammollato e lessato la soia gialla cospargerla di olio e paprika insieme alla piadina a tocchetti. Distenderle in teglia e passarle in forno a 200° per pochi minuti. Sentirete che bontà!