2016-09-15

Palazzo Pucci a Rocca Imperiale, uno stile di vita che ci piace

Stavolta per Diritto di Cronaca sono andata a conoscere la cucina di Palazzo Pucci a Rocca Imperiale.
Quando si scopre qualcosa di buono parlarne diventa facile e  scontato, per cui premetto che questo articolo si scriverà da solo. 

Nel borgo di Rocca Imperiale c'ero stata per il Castello e il museo delle cere in esso ospitato oltre che per la splendida vista della costa che dall'alto si può ammirare.  Ho trovato un motivo in più per tornarci di tanto in tanto il Ristorante Palazzo Pucci, l'accoglienza della signora Franca e del suo socio Ferdinando Di Leo nonché la formidabile cucina della chef Enza Crucinio. 

A vederla Enza capisci subito che è un vulcano di idee e fattività e poi se la location è strepitosa come quella che può offrire il piano basso di un antico palazzo nobiliare con grotte naturali e un giardino con l’immancabile pianta di limoni godibile in ogni stagione penso che le idee abbiano anche una buona superficie d’appoggio e  ottimi motivi per trasformarsi in piatti sorprendenti.

Palazzo Pucci non è solo un ristorante, è ristorante, pizzeria, vineria e braceria ma è soprattutto uno stile di vita come si legge sull’insegna, è uno stile slow fatto di ritmi lenti e coccole che arrivano in tavola, basta solo accomodarsi al tavolo preferito e lasciarsi trasportare dai ritmi della cucina, in fondo una giornata lenta Rocca Imperiale la merita pure e noi ce la concediamo.
L’ambiente è fresco e rilassante, perfettamente in sintonia con lo spirito del luogo nel quale è immerso.
Seduti a tavola iniziamo ad accogliere con curiosità ed interesse quanto la chef propone e non rinunciamo all’iniziale pensiero che arriva dalla cucina: delle croccantissime chips di patate e delle bruschette con peperoni e ‘nduja.

La tagliata di seppia arrostita su julienne di carote e zucchine è davvero superlativa e dire freschissima è poco. 
Il tris di boccaccelli calabresi è un concentrato di Calabria composto da tre assaggi di peperoni e uova, melanzane filanti e deliziosi asparagi con salsiccia. Uno dei più richiesti antipasti resta comunque il frittoccio, un cartoccio pieno di deliziose polpette fritte al cavolfiore, alle melanzane e con pecorino e noci che ricorda nella forma il mangiare che i contadini erano soliti portarsi appresso.

Nei primi assaggiamo il raviolo aperto ai frutti di mare in guazzetto di vongole, cozze, scampi e calamaretti, quasi un pezzetto di mare in un solo piatto e il delicatissimo e imperdibile riso karnak della piana di Sibari con gamberi dello Jonio mantecato al limone di Rocca Imperiale.
Non è da meno neppure la proposta di terra, le mezze lune al pecorino crotonese e pinoli mantecate alla crema di pistacchio di “Stigliano” sono un piatto ricchissimo di sapori e profumi.
Ottima la frittura di calamari e paranza dello Jonio cui si abbina a meraviglia la cipolla caramellata.  

Gli spiedini di polpo arrostiti sono strepitosi in abbinamento con le patate del Pollino, le olive taggiasche e i pomodorini confit.

I dolci ci parlano ancora di questo territorio e i limoni locali prendono la forma di una profumatissima crema servita con briciole di morbido dolce al cioccolato, meringa e frutta fresca di stagione. Ancora frutta fresca a rendere perfetta la sbriciolata di sfoglia su crema al whisky.

Non possiamo alzarci prima di aver assaggiato l’aromatico e intenso  limoncello prodotto dall’azienda Di Leo e il gradevolissimo e ghiacciato cherry preparato dalla signora Franca con la ricetta della nonna.
Proseguiamo con una passeggiata nel borgo che diventa anche l’occasione per una visita alla bottega Di Leo, a due passi dal curato  B&B La casa incantata, dove poter acquistare eccellenze a base di limoni, vini, olio, marmellate ma anche ceramiche artistiche e cosmetici naturali per portare a casa un ricordo di questo luogo.
Palazzo Pucci ristorante
Via Cincinnato 14
87074 - Rocca Imperiale (CS)
Tel. 0981936195
https://www.facebook.com/palazzopucci/?fref=ts

Palazzo Pucci a Rocca Imperiale, uno stile di vita che ci piace

Stavolta per Diritto di Cronaca sono andata a conoscere la cucina di Palazzo Pucci a Rocca Imperiale.
Quando si scopre qualcosa di buono parlarne diventa facile e  scontato, per cui premetto che questo articolo si scriverà da solo. 

Nel borgo di Rocca Imperiale c'ero stata per il Castello e il museo delle cere in esso ospitato oltre che per la splendida vista della costa che dall'alto si può ammirare.  Ho trovato un motivo in più per tornarci di tanto in tanto il Ristorante Palazzo Pucci, l'accoglienza della signora Franca e del suo socio Ferdinando Di Leo nonché la formidabile cucina della chef Enza Crucinio. 

A vederla Enza capisci subito che è un vulcano di idee e fattività e poi se la location è strepitosa come quella che può offrire il piano basso di un antico palazzo nobiliare con grotte naturali e un giardino con l’immancabile pianta di limoni godibile in ogni stagione penso che le idee abbiano anche una buona superficie d’appoggio e  ottimi motivi per trasformarsi in piatti sorprendenti.

Palazzo Pucci non è solo un ristorante, è ristorante, pizzeria, vineria e braceria ma è soprattutto uno stile di vita come si legge sull’insegna, è uno stile slow fatto di ritmi lenti e coccole che arrivano in tavola, basta solo accomodarsi al tavolo preferito e lasciarsi trasportare dai ritmi della cucina, in fondo una giornata lenta Rocca Imperiale la merita pure e noi ce la concediamo.
L’ambiente è fresco e rilassante, perfettamente in sintonia con lo spirito del luogo nel quale è immerso.
Seduti a tavola iniziamo ad accogliere con curiosità ed interesse quanto la chef propone e non rinunciamo all’iniziale pensiero che arriva dalla cucina: delle croccantissime chips di patate e delle bruschette con peperoni e ‘nduja.

La tagliata di seppia arrostita su julienne di carote e zucchine è davvero superlativa e dire freschissima è poco. 
Il tris di boccaccelli calabresi è un concentrato di Calabria composto da tre assaggi di peperoni e uova, melanzane filanti e deliziosi asparagi con salsiccia. Uno dei più richiesti antipasti resta comunque il frittoccio, un cartoccio pieno di deliziose polpette fritte al cavolfiore, alle melanzane e con pecorino e noci che ricorda nella forma il mangiare che i contadini erano soliti portarsi appresso.

Nei primi assaggiamo il raviolo aperto ai frutti di mare in guazzetto di vongole, cozze, scampi e calamaretti, quasi un pezzetto di mare in un solo piatto e il delicatissimo e imperdibile riso karnak della piana di Sibari con gamberi dello Jonio mantecato al limone di Rocca Imperiale.
Non è da meno neppure la proposta di terra, le mezze lune al pecorino crotonese e pinoli mantecate alla crema di pistacchio di “Stigliano” sono un piatto ricchissimo di sapori e profumi.
Ottima la frittura di calamari e paranza dello Jonio cui si abbina a meraviglia la cipolla caramellata.  

Gli spiedini di polpo arrostiti sono strepitosi in abbinamento con le patate del Pollino, le olive taggiasche e i pomodorini confit.

I dolci ci parlano ancora di questo territorio e i limoni locali prendono la forma di una profumatissima crema servita con briciole di morbido dolce al cioccolato, meringa e frutta fresca di stagione. Ancora frutta fresca a rendere perfetta la sbriciolata di sfoglia su crema al whisky.

Non possiamo alzarci prima di aver assaggiato l’aromatico e intenso  limoncello prodotto dall’azienda Di Leo e il gradevolissimo e ghiacciato cherry preparato dalla signora Franca con la ricetta della nonna.
Proseguiamo con una passeggiata nel borgo che diventa anche l’occasione per una visita alla bottega Di Leo, a due passi dal curato  B&B La casa incantata, dove poter acquistare eccellenze a base di limoni, vini, olio, marmellate ma anche ceramiche artistiche e cosmetici naturali per portare a casa un ricordo di questo luogo.
Palazzo Pucci ristorante
Via Cincinnato 14
87074 - Rocca Imperiale (CS)
Tel. 0981936195
https://www.facebook.com/palazzopucci/?fref=ts

2016-09-05

Bilancio d'estate 2016: libri, matrimoni, cucina e tanto mare

Piatto Ceramiche Maroso
Se devo fare un bilancio di questa estate ormai agli sgoccioli direi che è stata un'estate di riscoperte, quella più importante è stata me stessa. 
Dopo una stagione lavorativa particolarmente dura quest'estate niente ritmi serrati, niente viaggi con orari ad incastro e appuntamenti che si rivelano più soffocanti di quelli lavorativi. L'estate 2016 si è rivelata più serena del previsto: tanto mare, nuove conoscenze ed amicizie, ritmi lenti, passeggiate a piedi e in bici e poi libri, cucina velocissima e senza sprechi e qualche matrimonio qua e là giusto per rientrare in società di tanto in tanto. 

Insomma un'estate tranquilla di conoscenza di sé, di riscoperta della coppia e anche e soprattutto dei nostri figli che vediamo crescere con immenso e crescente piacere e se poi bisogna un po' mettere da parte le proprie passioni pazienza...ho scoperto che è meglio un piatto cucinato in cinque minuti con quanto disponibile in frigo al rientro da una lunga passeggiata in spiaggia piuttosto che un piatto gourmet frutto di una corsa folle al super tra condizionatori, bip della cassa e nervi tesi.
Dei libri di questa estate che porterò nel cuore non posso non spendere due parole per Calabria in tutti i sensi di Luigi Ferraro edito da Rubettino. E' un libro in cui da cima a fondo si parla della mia terra e dove le immagini fortemente evocative di questo territorio diventano un tutt'uno con i sapori che lo caratterizzano e con le fantastiche interpretazioni che chef Ferraro ne ha voluto dare. Lo scopo di questa pubblicazione è quello di far conoscere il legame che è sempre esistito tra i doni della terra e la civiltà umana. Un legame testimoniato da miti, leggende, abitudini e, soprattutto, da storie vere. E' un libro che ha emozionato me che qui ho deciso di restare ma ancor più chi questa terra l'ha lasciata proprio come lo chef autore del libro che dopo diverso tempo a Mosca è ora a Nuova Delhi imbarcato in una nuova impresa culinaria in cui cerca di portare ogni giorno un pezzetto della nostra Calabria.
Ora vi lascio una ricetta velocissima e piena di gusto, un concentrato d'estate preparato con niente, una fresca insalata di anguria marinata con ciliegine di mozzarella profumato al rosmarino e limone, una valida alternativa alla consueta caprese. Di altre ricette e di altri libri che hanno caratterizzato l'estate 2016 vi dirò nei post successivi. Poi sicuramente adesso che arriva l'autunno magari qualche pomeriggio sarà con piacere dedicato a una ricetta più chiccosa e ricercata, qualcosina in fondo continua a bollire nel mio cervello.
Grazie di cuore a chi continua a leggermi.
Anguria marinata al profumo di rosmarino e limone con ciliegine di mozzarella
Ingredienti per 4 persone:
4 fette di anguria
250 g di ciliegine di mozzarella
la scorza di mezzo limone
1 cucchiaio di semi di sesamo nero
1 ciuffetto di rosmarino
olio extravergine d'oliva
pepe bianco 
sale
Scaldare qualche cucchiaio di olio con la scorza del limone e gli aghi di rosmarino. Affettare sottile l'anguria e disporla nel piatto, disporvi sopra le ciliegine di mozzarella ben sgocciolate dal liquido di governo, cospargere con l'olio aromatico, una macinata di pepe e un pizzico di sale. Lasciar marinare almeno un'ora in frigo poi portare a temperatura ambiente (circa mezz'ora) e servire dopo aver cosparso con i semi di sesamo tostati in padella.

Bilancio d'estate 2016: libri, matrimoni, cucina e tanto mare

Piatto Ceramiche Maroso
Se devo fare un bilancio di questa estate ormai agli sgoccioli direi che è stata un'estate di riscoperte, quella più importante è stata me stessa. 
Dopo una stagione lavorativa particolarmente dura quest'estate niente ritmi serrati, niente viaggi con orari ad incastro e appuntamenti che si rivelano più soffocanti di quelli lavorativi. L'estate 2016 si è rivelata più serena del previsto: tanto mare, nuove conoscenze ed amicizie, ritmi lenti, passeggiate a piedi e in bici e poi libri, cucina velocissima e senza sprechi e qualche matrimonio qua e là giusto per rientrare in società di tanto in tanto. 

Insomma un'estate tranquilla di conoscenza di sé, di riscoperta della coppia e anche e soprattutto dei nostri figli che vediamo crescere con immenso e crescente piacere e se poi bisogna un po' mettere da parte le proprie passioni pazienza...ho scoperto che è meglio un piatto cucinato in cinque minuti con quanto disponibile in frigo al rientro da una lunga passeggiata in spiaggia piuttosto che un piatto gourmet frutto di una corsa folle al super tra condizionatori, bip della cassa e nervi tesi.
Dei libri di questa estate che porterò nel cuore non posso non spendere due parole per Calabria in tutti i sensi di Luigi Ferraro edito da Rubettino. E' un libro in cui da cima a fondo si parla della mia terra e dove le immagini fortemente evocative di questo territorio diventano un tutt'uno con i sapori che lo caratterizzano e con le fantastiche interpretazioni che chef Ferraro ne ha voluto dare. Lo scopo di questa pubblicazione è quello di far conoscere il legame che è sempre esistito tra i doni della terra e la civiltà umana. Un legame testimoniato da miti, leggende, abitudini e, soprattutto, da storie vere. E' un libro che ha emozionato me che qui ho deciso di restare ma ancor più chi questa terra l'ha lasciata proprio come lo chef autore del libro che dopo diverso tempo a Mosca è ora a Nuova Delhi imbarcato in una nuova impresa culinaria in cui cerca di portare ogni giorno un pezzetto della nostra Calabria.
Ora vi lascio una ricetta velocissima e piena di gusto, un concentrato d'estate preparato con niente, una fresca insalata di anguria marinata con ciliegine di mozzarella profumato al rosmarino e limone, una valida alternativa alla consueta caprese. Di altre ricette e di altri libri che hanno caratterizzato l'estate 2016 vi dirò nei post successivi. Poi sicuramente adesso che arriva l'autunno magari qualche pomeriggio sarà con piacere dedicato a una ricetta più chiccosa e ricercata, qualcosina in fondo continua a bollire nel mio cervello.
Grazie di cuore a chi continua a leggermi.
Anguria marinata al profumo di rosmarino e limone con ciliegine di mozzarella
Ingredienti per 4 persone:
4 fette di anguria
250 g di ciliegine di mozzarella
la scorza di mezzo limone
1 cucchiaio di semi di sesamo nero
1 ciuffetto di rosmarino
olio extravergine d'oliva
pepe bianco 
sale
Scaldare qualche cucchiaio di olio con la scorza del limone e gli aghi di rosmarino. Affettare sottile l'anguria e disporla nel piatto, disporvi sopra le ciliegine di mozzarella ben sgocciolate dal liquido di governo, cospargere con l'olio aromatico, una macinata di pepe e un pizzico di sale. Lasciar marinare almeno un'ora in frigo poi portare a temperatura ambiente (circa mezz'ora) e servire dopo aver cosparso con i semi di sesamo tostati in padella.

2016-08-11

Estate in città con I vini di Greta

Un mio nuovo goloso percorso vi aspetta su Diritto di Cronaca. D’estate tutti tendiamo a lasciare le città in favore delle zone costiere, però vi assicuro che questo è il migliore periodo per conoscere e vivere Cosenza. Tanti sono gli eventi che si organizzano in città per chi è costretto a restare a lavoro, per chi dalle vacanze è già rientrato e per chi ancora, abitando fuori, decide di trascorrere qualche giorno nei luoghi d’origine.

Passeggiando per le vie meno note della città è possibile imbattersi in locali piacevoli, di gusto, dov’è possibile rilassarsi e godere un paio d’ore in tutta serenità davanti a qualche buon piatto allentando per un po’ lo stress quotidiano.
Una di queste passeggiate mi ha portato a conoscere I vini di Greta un ristorante enoteca ubicato a due passi da Piazza Loreto. Un luogo semplice e pulito, godibilissimo in ogni stagione. Una sala raccolta ed accogliente con buona musica in sottofondo ed elementi di originalità disseminati qua e là a testimonianza dell’estro e della personalità di Carla che accoglie con un sorriso franco e cordiale i clienti che vogliono sostare ad uno dei tavoli,  che nella stagione estiva sono posti anche fuori dal locale, o semplicemente scegliere ed acquistare una buona bottiglia.
L’altra metà anima del locale è Gianfranco che rappresenta la cucina de I vini di Greta e che impariamo a conoscere una volta accomodati ad uno dei tavoli all’aperto.

Tra gli antipasti ottime le croccantissime bietole in pastella per non parlare degli involtini di lattuga  e carpaccio con scaglie di grana, carne sceltissima battuta al momento e condita con olio di primissima qualità. Gli spaghetti con alici, mollica e pinoli tostati al profumo di mentuccia sono la riuscita versione estiva del piatto tipico natalizio. Gli scialatielli con zucchine a spaghetto, crema di ricotta, pesto e pomodorini sono un piatto fresco ed estivo  dal sapore avvolgente. 
L’orata in crosta di pistacchi e mandorle con insalata di frutta e verdura è uno dei secondi più gettonati, ed in effetti è giustamente croccante e gustosa con il filetto che resta all’interno tenero e succoso.
Lo cherry preparato da Carla con le foglie di amarena e tante buone spezie ci ricorda il clima freddo facendoci desiderare il Natale e sposa a meraviglia, esaltandone le ricche note di cioccolato, la Sacher  che Carla prepara senza burro ed accompagna ad una gustosa confettura di albicocche per nulla dolce e stucchevole. Un locale da rivedere anche con il freddo per assaporare le nuove proposte e godere dell’ospitalità di Gianfranco e Carla.

Ristorante Enoteca I Vini di Greta
Via Stanislao Giacomantonio n. 6/8 (nei pressi di Piazza Loreto) 87100 Cosenza
Tel 0984 429466 – 347 8279191

https://www.facebook.com/ivinidigreta.enotecaristorantewinebar