2007-07-31

Biscottini salati


Praticamente ho solo dato nuova forma ai crackers di Adina.
Come dicevo nel commento che ho lasciato nel suo blog ho aggiunto alla ricetta base (che prevede 250 g di farina impastati con 8 cucchiai di olio extrafìvergine d'oliva e acqua tanta da formare un impasto solido) anche una noce di lievito madre, ho lasciato riposare qualche ora l'impasto e poi l'ho steso col matterello ricavandone dei biscottini di forma tonda che ho bucherellato, pennellato di olio ed acqua e cosparso di fior di sale integrale e origano.
A metà impasto come suggeriva Adina ho aggiunto un cucchiaio di paprika.
Il risultato è quello che vedete in foto, il gusto niente a che vedere con le cose finte comprate.
Da rifare per gli stuzzichini e gli aperitivi, cambiando magari anche i gusti e le forme.

Biscottini salati


Praticamente ho solo dato nuova forma ai crackers di Adina.
Come dicevo nel commento che ho lasciato nel suo blog ho aggiunto alla ricetta base (che prevede 250 g di farina impastati con 8 cucchiai di olio extrafìvergine d'oliva e acqua tanta da formare un impasto solido) anche una noce di lievito madre, ho lasciato riposare qualche ora l'impasto e poi l'ho steso col matterello ricavandone dei biscottini di forma tonda che ho bucherellato, pennellato di olio ed acqua e cosparso di fior di sale integrale e origano.
A metà impasto come suggeriva Adina ho aggiunto un cucchiaio di paprika.
Il risultato è quello che vedete in foto, il gusto niente a che vedere con le cose finte comprate.
Da rifare per gli stuzzichini e gli aperitivi, cambiando magari anche i gusti e le forme.

2007-07-30

Crema di cioccolato bianco con uva caramellata


Appena ho visto il barattolo dell' uva caramellata inviatomi dalla Compagnia del Cavatappi ho subito pensato: "con questo ci devo fare un dolce", tra l'altro c'era pure un pieghevole allegato dove dava pure dei consigli di utilizzo.
Alla fine però ho aperto il barattolo e mi è sembrata troppo buona per subire delle manipolazioni al chè ho deciso che la utilizzerò su creme e gelati e così siccome ho fatto una bella crema al cioccolato bianco ho subito deciso di servirla con l'uva.

Ingredienti per la crema al cioccolato bianco:

100 g di cioccolato bianco

1 tuorlo d'uovo

1 cucchiaio di zucchero

100 ml di latte fresco

150 ml di panna fresca

1 pezzetto di baccello di vaniglia

Montiamo il tuorlo con lo zucchero ed intanto portiamo a bollore il latte con la vaniglia. Mescoliamo poi il latte con l'uovo e poniamo di nuovo sul fuoco, come per fare una crema inglese, fino a quando il composto velerà il cucchiaio, ci vorranno circa 10 minuti.
Versiamo poi la crema sul cioccolato spezzettato e dopo aver bene amalgamato la mettiamo a raffreddare in frigo. Montiamo la panna e poi la crema di cioccolato fin quanto la vedremo bella gonfia. A quel punto incorporiamo la panna montata. Possiamo poi suddividere la crema in quattro tazzine o bicchierini di vetro, decorando la superficie con l'uva cramellata.
Naturalmente potete decorare con quel che più vi aggrada, ma l'associazione con l'uva mi è piaciuta molto.

Crema di cioccolato bianco con uva caramellata


Appena ho visto il barattolo dell' uva caramellata inviatomi dalla Compagnia del Cavatappi ho subito pensato: "con questo ci devo fare un dolce", tra l'altro c'era pure un pieghevole allegato dove dava pure dei consigli di utilizzo.
Alla fine però ho aperto il barattolo e mi è sembrata troppo buona per subire delle manipolazioni al chè ho deciso che la utilizzerò su creme e gelati e così siccome ho fatto una bella crema al cioccolato bianco ho subito deciso di servirla con l'uva.

Ingredienti per la crema al cioccolato bianco:

100 g di cioccolato bianco

1 tuorlo d'uovo

1 cucchiaio di zucchero

100 ml di latte fresco

150 ml di panna fresca

1 pezzetto di baccello di vaniglia

Montiamo il tuorlo con lo zucchero ed intanto portiamo a bollore il latte con la vaniglia. Mescoliamo poi il latte con l'uovo e poniamo di nuovo sul fuoco, come per fare una crema inglese, fino a quando il composto velerà il cucchiaio, ci vorranno circa 10 minuti.
Versiamo poi la crema sul cioccolato spezzettato e dopo aver bene amalgamato la mettiamo a raffreddare in frigo. Montiamo la panna e poi la crema di cioccolato fin quanto la vedremo bella gonfia. A quel punto incorporiamo la panna montata. Possiamo poi suddividere la crema in quattro tazzine o bicchierini di vetro, decorando la superficie con l'uva cramellata.
Naturalmente potete decorare con quel che più vi aggrada, ma l'associazione con l'uva mi è piaciuta molto.

Esperya un'altra sorpresa




Ma chi l'avrebbe mai detto che tutti quei prodotti cosiddetti di nicchia che mi vedono sovente impegnata in una estenuante ricerca presso botteghe e gastronomie di ogni dove potevo trovarle tutte concentrate in un'unica bella bottega dove risulta peraltro facile facile fare acquisti?
Ebbene si, gente ho fatto la scoperta dell'acqua calda: alle mie botteghe preferite si aggiunge Esperya dove posso reperire con estrema facilità - dal momento che per acquistare non mi devo proprio allontanare dalla mia scrivania - eccezionali prodotti per compiere sempre nuovi esperimenti culinari. Sono presenti su Esperya circa 800 specialità alimentari in grado di rappresentare la tipicità italiana.
E poi non mi dite ( e qui parlo agli amici che mi leggono di frequente) ma dove li troviamo tutti gli ingredienti per fare le ricette che posti nel blog?
Su Esperya. E non hanno scuse neppure i fannulloni dato che solo il mouse bisogna muovere ed il corriere, in tempi brevissimi, busserà alla vostra porta recapitandovi le delizie ordinate senza alcuno stress.

Esperya un'altra sorpresa




Ma chi l'avrebbe mai detto che tutti quei prodotti cosiddetti di nicchia che mi vedono sovente impegnata in una estenuante ricerca presso botteghe e gastronomie di ogni dove potevo trovarle tutte concentrate in un'unica bella bottega dove risulta peraltro facile facile fare acquisti?
Ebbene si, gente ho fatto la scoperta dell'acqua calda: alle mie botteghe preferite si aggiunge Esperya dove posso reperire con estrema facilità - dal momento che per acquistare non mi devo proprio allontanare dalla mia scrivania - eccezionali prodotti per compiere sempre nuovi esperimenti culinari. Sono presenti su Esperya circa 800 specialità alimentari in grado di rappresentare la tipicità italiana.
E poi non mi dite ( e qui parlo agli amici che mi leggono di frequente) ma dove li troviamo tutti gli ingredienti per fare le ricette che posti nel blog?
Su Esperya. E non hanno scuse neppure i fannulloni dato che solo il mouse bisogna muovere ed il corriere, in tempi brevissimi, busserà alla vostra porta recapitandovi le delizie ordinate senza alcuno stress.

2007-07-27

Petto di pollo glassato all’anguria


E chi lo dice che l’anguria è buona solo a fine pasto? Ma l’avete mai provata in versione salata? Avete mai provato a servirla con la carne?
Bè, la ricetta di oggi sono sicura che stupirà i “benpensanti” come mio padre che si è rifiutato categoricamente di assaggiarla ma vi assicuro che l’effetto è sbalorditivo e, anche per chi non ha mai osato tanto, stuzzicante.
Diciamo che si tratta di una ricetta per i curiosi del gusto, l’ho reperita in uno dei miei soliti ritagli di riviste, forse veniva da un numero estivo di Grazia, l’ho modificata un poco per vizio innato di non lasciare mai le cose come stanno ed eccola a voi pronta per essere sperimentata.
Ingredienti per 4 persone:
1 petto di pollo di c.a. 500-600 g
1 cucchiaio e mezzo di miele millefiori Apemax di M. Sgambato
3 cucchiai di salsa di soia
3 cucchiai di olio extravergine d’oliva
1 cucchiaio di aceto balsamico
1 spicchio d’aglio
1 grossa fetta di anguria
1/2 limone verdello
2 cm di radice di zenzero fresca
Sale e pepe di mulinello q.b.
Dividiamo il petto di pollo in due grossi pezzi, poniamolo in una ciotola con il miele, la salsa di soia, metà olio, l’aglio schiacciato, un po’ di sale e pepe.
Lasciamo marinare per almeno tre ore (in questo tempo per quanto mi riguarda ho messo la ciotola in frigo e sono andata allo studio).
Prendiamo poi una padella (mi raccomando non troppo grande altrimenti rischiate di bruciare il fondo di cottura) la scaldiamo per bene sul fuoco e poi vi rosoliamo il pollo da ambo i lati, bagniamo poi con la marinata e continuiamo la cottura coprendo la padella con un coperchio, prima di spegnere aggiungiamo l’aceto e mescoliamo ancora un poco.
Intanto mentre il pollo cuoce, puliamo l’anguria dalla scorza e dai semi e la tritiamo a coltello, poniamo in una ciotola condiamo col succo di limone, con l’olio rimasto, la radice di zenzero grattugiata, sale e una macinata di pepe.
Serviamo il pollo tagliato a fettine sottili col suo fondo di cottura e la salsa fredda all’anguria.
Decisamente ok.

Petto di pollo glassato all’anguria


E chi lo dice che l’anguria è buona solo a fine pasto? Ma l’avete mai provata in versione salata? Avete mai provato a servirla con la carne?
Bè, la ricetta di oggi sono sicura che stupirà i “benpensanti” come mio padre che si è rifiutato categoricamente di assaggiarla ma vi assicuro che l’effetto è sbalorditivo e, anche per chi non ha mai osato tanto, stuzzicante.
Diciamo che si tratta di una ricetta per i curiosi del gusto, l’ho reperita in uno dei miei soliti ritagli di riviste, forse veniva da un numero estivo di Grazia, l’ho modificata un poco per vizio innato di non lasciare mai le cose come stanno ed eccola a voi pronta per essere sperimentata.
Ingredienti per 4 persone:
1 petto di pollo di c.a. 500-600 g
1 cucchiaio e mezzo di miele millefiori Apemax di M. Sgambato
3 cucchiai di salsa di soia
3 cucchiai di olio extravergine d’oliva
1 cucchiaio di aceto balsamico
1 spicchio d’aglio
1 grossa fetta di anguria
1/2 limone verdello
2 cm di radice di zenzero fresca
Sale e pepe di mulinello q.b.
Dividiamo il petto di pollo in due grossi pezzi, poniamolo in una ciotola con il miele, la salsa di soia, metà olio, l’aglio schiacciato, un po’ di sale e pepe.
Lasciamo marinare per almeno tre ore (in questo tempo per quanto mi riguarda ho messo la ciotola in frigo e sono andata allo studio).
Prendiamo poi una padella (mi raccomando non troppo grande altrimenti rischiate di bruciare il fondo di cottura) la scaldiamo per bene sul fuoco e poi vi rosoliamo il pollo da ambo i lati, bagniamo poi con la marinata e continuiamo la cottura coprendo la padella con un coperchio, prima di spegnere aggiungiamo l’aceto e mescoliamo ancora un poco.
Intanto mentre il pollo cuoce, puliamo l’anguria dalla scorza e dai semi e la tritiamo a coltello, poniamo in una ciotola condiamo col succo di limone, con l’olio rimasto, la radice di zenzero grattugiata, sale e una macinata di pepe.
Serviamo il pollo tagliato a fettine sottili col suo fondo di cottura e la salsa fredda all’anguria.
Decisamente ok.

Evviva La Compagnia del Cavatappi


Ve lo dicevo io che La Compagnia del Cavatappi aveva una sorpresa per i food-blogger, eccola in foto: un bel pacco di prodotti che mi sono scelta liberamente:
Aceto di mele della Val di Non dell'Azienda Agricola Manicardi
Marmellata di peperoncini piccanti dell'Azienda agricola Sciarra Anna
Miele millefiori Apemax di Massimo Sgambato
Uva caramellata intera di Divi Conserve
Foglie d'ulivo del pastificio Lucania Pasta
E che vi devo dire ancora se non Evviva la Compagnia del Cavatappi
A breve vi posterò qualche gustosa preparazione con i prodotti indicati.

Evviva La Compagnia del Cavatappi


Ve lo dicevo io che La Compagnia del Cavatappi aveva una sorpresa per i food-blogger, eccola in foto: un bel pacco di prodotti che mi sono scelta liberamente:
Aceto di mele della Val di Non dell'Azienda Agricola Manicardi
Marmellata di peperoncini piccanti dell'Azienda agricola Sciarra Anna
Miele millefiori Apemax di Massimo Sgambato
Uva caramellata intera di Divi Conserve
Foglie d'ulivo del pastificio Lucania Pasta
E che vi devo dire ancora se non Evviva la Compagnia del Cavatappi
A breve vi posterò qualche gustosa preparazione con i prodotti indicati.

2007-07-25

Razza ai pinoli


Tra i pesci più strani in commercio secondo me c'è la razza, non ha proprio la forma di un pesce e quasi quasi neppure il sapore, ha carni bianchissime e al posto delle lische degli ossicini bianchi e teneri che formano un reticolo tra la parte superiore e quella inferiore della polpa.
E' comunque un pesce che si presta a molte interpretazioni una tra queste è la Razza ai pinoli, ricetta che vi propongo oggi, molto gustosa se pure non troppo elaborata. Non è una preparazione di mia invenzione, viene da una di quelle raccolte a fascicoli della Fabbri mi pare fosse Facilmente pesce, di quelle raccolte delle quali mi capita di prendere un paio di numeri che poi ritrovi tra i ricettari dopo secoli di abbandono e dai quali comunque esce fuori sempre almeno una ricetta da fare e rifare poi sempre.


Per 4 persone:
600 g di razza
2 limoni
farina bianca q.b.
40 g di burro
3 cucchiai di pinoli
3 cucchiai di olio
1 cucchiaino di aceto balsamico
1 cucchiaio di brodo di pesce
Sale, pepe e prezzemolo q.b.

Preparazione: Laviamo ed asciughiamo la razza, mettiamola in un piatto, saliamo, pepiamo e spruzziamo col succo di un limone, passiamola poi nella farina e rosoliamola in padella col burro.
Mescoliamo l'olio, l'aceto, il brodo e il succo dell'altro limone, uniamo i pinoli spezzettati e un po' di sale.
Trasferiamo il pesce già rosolato in un piatto da portata e irroriamolo con la salsa preparata e un poco di prezzemolo spezzettato. Portiamo subito in tavola accompagnando con una insalatina.

N.b. Al posto della razza si possono usare altri pesci, mia sorella ha provato col pesce spada ed il risultato è stato soddisfacente.

Razza ai pinoli


Tra i pesci più strani in commercio secondo me c'è la razza, non ha proprio la forma di un pesce e quasi quasi neppure il sapore, ha carni bianchissime e al posto delle lische degli ossicini bianchi e teneri che formano un reticolo tra la parte superiore e quella inferiore della polpa.
E' comunque un pesce che si presta a molte interpretazioni una tra queste è la Razza ai pinoli, ricetta che vi propongo oggi, molto gustosa se pure non troppo elaborata. Non è una preparazione di mia invenzione, viene da una di quelle raccolte a fascicoli della Fabbri mi pare fosse Facilmente pesce, di quelle raccolte delle quali mi capita di prendere un paio di numeri che poi ritrovi tra i ricettari dopo secoli di abbandono e dai quali comunque esce fuori sempre almeno una ricetta da fare e rifare poi sempre.


Per 4 persone:
600 g di razza
2 limoni
farina bianca q.b.
40 g di burro
3 cucchiai di pinoli
3 cucchiai di olio
1 cucchiaino di aceto balsamico
1 cucchiaio di brodo di pesce
Sale, pepe e prezzemolo q.b.

Preparazione: Laviamo ed asciughiamo la razza, mettiamola in un piatto, saliamo, pepiamo e spruzziamo col succo di un limone, passiamola poi nella farina e rosoliamola in padella col burro.
Mescoliamo l'olio, l'aceto, il brodo e il succo dell'altro limone, uniamo i pinoli spezzettati e un po' di sale.
Trasferiamo il pesce già rosolato in un piatto da portata e irroriamolo con la salsa preparata e un poco di prezzemolo spezzettato. Portiamo subito in tavola accompagnando con una insalatina.

N.b. Al posto della razza si possono usare altri pesci, mia sorella ha provato col pesce spada ed il risultato è stato soddisfacente.

2007-07-24

Carpaccio di zucchine grigliate con pistacchi e petali di parmigiano

Domenica siamo stati a pranzo al mare da Bice e quando si è in compagnia inutile dirlo si esagera sempre un poco per cui la sera, essendo sola soletta a mangiare davanti alla Tv, mi sono preparata un bel piatto freddo, esattamente quello che vedete in foto.
Ingredienti per una porzione:1 zucchina media1 manciata di valeriana o songino
1 pezzetto di parmigiano reggiano
1 cucchiaio di pistacchi sgusciati e tostati
1 cucchiaio d'olio extravergine d'oliva
1 cucchiao di aceto balsamico
sale rosa e pepe nero

Affettiamo sottilmente la zucchina ricavandone dei nastri che griglieremo sulla piastra ben calda.
Una volta pronti li disponiamo su un piatto formando una sorta di reticolo quadrato, spolveriamo di sale.
Affettiamo poi il parmigiano con un pelapatate in modo da ricavarne dei sottili petali, mescoliamoli alla valeriana e sistemiamola a mucchietto sulle zucchine. Saprgiamo sopra i pistacchi leggermente spezzettati ed irroriamo con una vinaigrette preparata con l'olio, l'aceto, un poco di sale e pepe.
Accompagnata con un paio di grissini preparati in casa è un'ottima entrèe per un pranzo estivo.