2007-10-10

Mini-soufflè di zucca


Su Chefbog, che ricordo è stato eletto da Squisito Miglior Blog novità 2007, qualche giorno fa il bravissimo Christian ha pubblicato la ricetta del suo soufflè di Zucca e formaggio, così anch’io mi sono decisa a farlo. Ho modificato impercettibilmente la ricetta ( e lo chef non me ne voglia perché è un mio vizio) ed ecco i miei sufflè il cui risultato mi ha notevolmente soddisfatta.

Dosi per tre soufflè monoporzione:
100 g di zucca gialla già pulita
2 uova
20 g di farina
20 g di burro (più quello che serve ad imburrare gli stampi)
200 ml di latte
2 cucchiai di grana padano
60 g di pecorino fresco a tocchetti
Sale, pepe e noce moscata q.b.

Cuociamo la zucca nel microonde o al forno tradizionale.
Prepariamo una besciamella densa con la farina il burro ed il latte, insaporiamo con sale pepe e noce moscata, aggiungiamo la zucca ridotta a purea e poi i rossi d’uovo ed i formaggi.
Infine montiamo a neve ferma gli albumi ed aggiungiamoli al composto che verseremo subito negli stampi da soufflè già imburrati.
Cuociamo in forno caldo, finché risulteranno gonfi e dorati e serviamo immediatamente altrimenti si sgonfiano.
Attenzione, se utilizzate gli stampini usa e getta, che sono di dimensioni inferiori a quelli da me usati, dividete il composto in quattro porzioni altrimenti rischiereste di rovesciare tutto.

Mini-soufflè di zucca


Su Chefbog, che ricordo è stato eletto da Squisito Miglior Blog novità 2007, qualche giorno fa il bravissimo Christian ha pubblicato la ricetta del suo soufflè di Zucca e formaggio, così anch’io mi sono decisa a farlo. Ho modificato impercettibilmente la ricetta ( e lo chef non me ne voglia perché è un mio vizio) ed ecco i miei sufflè il cui risultato mi ha notevolmente soddisfatta.

Dosi per tre soufflè monoporzione:
100 g di zucca gialla già pulita
2 uova
20 g di farina
20 g di burro (più quello che serve ad imburrare gli stampi)
200 ml di latte
2 cucchiai di grana padano
60 g di pecorino fresco a tocchetti
Sale, pepe e noce moscata q.b.

Cuociamo la zucca nel microonde o al forno tradizionale.
Prepariamo una besciamella densa con la farina il burro ed il latte, insaporiamo con sale pepe e noce moscata, aggiungiamo la zucca ridotta a purea e poi i rossi d’uovo ed i formaggi.
Infine montiamo a neve ferma gli albumi ed aggiungiamoli al composto che verseremo subito negli stampi da soufflè già imburrati.
Cuociamo in forno caldo, finché risulteranno gonfi e dorati e serviamo immediatamente altrimenti si sgonfiano.
Attenzione, se utilizzate gli stampini usa e getta, che sono di dimensioni inferiori a quelli da me usati, dividete il composto in quattro porzioni altrimenti rischiereste di rovesciare tutto.

2007-10-09

Il pranzo di domenica a “Le Antiche Mura”


Domenica poiché - come nessuno ormai può fare a meno di sapere - era il mio compleanno mi sono concessa di non restare ai fornelli ma di rilassarmi in un localino di montagna (no alta collina diciamo) dove il cellulare non ha linea e nessuno può disturbarti.
All’esterno, così a bordo strada, non sembra quasi neppure un ristorante se non fosse per una piccola insegna che reca il nome del locale e dei tavolacci con panche in legno. Appena entrati la sensazione che si avverte accomodandosi ai tavoli è quella di essere a casa, l’ambiente è infatti caldo e rustico con le pareti di pietra scura, gli scaffali carichi di bottiglie e l’accoglienza familiare.
Non c’è carta, è il cameriere che ti espone le portate presenti nel menù, ovvero i primi ed i secondi, perché non vi è dubbio che si debba iniziare con l’antipasto della casa.
Dopo pochi minuti dall’ordinazione il tavolo viene sommerso da una marea di piatti che contengono ogni ben di Dio, prosciutto, guanciale e salumi caserecci, pomodori secchi, peperoni arrostiti, zucchine grigliate e cipolline all’agro, patate e peperoni fritti alla calabrese, e poi ancora la “giuncata” una formaggetta fresca di loro produzione (decisamente degna di nota) e le polpette al sugo, tutto da gustare con il pane caldo preparato in casa.
Tra i semplici primi abbiamo scelto le trofie ai porcini e poi una grigliata mista di buona carne (maiale, salsiccia, pancetta e vitello) con le patate al forno, tutto genuino ed abbondante.
Per finire meritano segnalazione la crema catalana servita nei cestini di croccante al sesamo (di cui vedete la foto scattata male purtroppo) e lo stupendo liquore alla menta prodotto da loro stessi, entrambi da riprodurre quanto prima a casa. Che dire oltre che bisogna tornare dal momento che è sempre più difficile trovare posti così a prezzi decisamente competitivi.
Aggiungo in ultimo che non si tratta di pubblicità, nessuno di loro sa che ne ho parlato, è solo che mi fa piacere una volta tanto che resto soddisfatta di un locale a due passi da casa mia farvi partecipi, si sa mai se capitate da queste parti appuntatevelo pure… Ristorante Le Antiche Mura - Contrada Lungo Strada, 101 - Acri (CS), tel. 0984 917043.

Il pranzo di domenica a “Le Antiche Mura”


Domenica poiché - come nessuno ormai può fare a meno di sapere - era il mio compleanno mi sono concessa di non restare ai fornelli ma di rilassarmi in un localino di montagna (no alta collina diciamo) dove il cellulare non ha linea e nessuno può disturbarti.
All’esterno, così a bordo strada, non sembra quasi neppure un ristorante se non fosse per una piccola insegna che reca il nome del locale e dei tavolacci con panche in legno. Appena entrati la sensazione che si avverte accomodandosi ai tavoli è quella di essere a casa, l’ambiente è infatti caldo e rustico con le pareti di pietra scura, gli scaffali carichi di bottiglie e l’accoglienza familiare.
Non c’è carta, è il cameriere che ti espone le portate presenti nel menù, ovvero i primi ed i secondi, perché non vi è dubbio che si debba iniziare con l’antipasto della casa.
Dopo pochi minuti dall’ordinazione il tavolo viene sommerso da una marea di piatti che contengono ogni ben di Dio, prosciutto, guanciale e salumi caserecci, pomodori secchi, peperoni arrostiti, zucchine grigliate e cipolline all’agro, patate e peperoni fritti alla calabrese, e poi ancora la “giuncata” una formaggetta fresca di loro produzione (decisamente degna di nota) e le polpette al sugo, tutto da gustare con il pane caldo preparato in casa.
Tra i semplici primi abbiamo scelto le trofie ai porcini e poi una grigliata mista di buona carne (maiale, salsiccia, pancetta e vitello) con le patate al forno, tutto genuino ed abbondante.
Per finire meritano segnalazione la crema catalana servita nei cestini di croccante al sesamo (di cui vedete la foto scattata male purtroppo) e lo stupendo liquore alla menta prodotto da loro stessi, entrambi da riprodurre quanto prima a casa. Che dire oltre che bisogna tornare dal momento che è sempre più difficile trovare posti così a prezzi decisamente competitivi.
Aggiungo in ultimo che non si tratta di pubblicità, nessuno di loro sa che ne ho parlato, è solo che mi fa piacere una volta tanto che resto soddisfatta di un locale a due passi da casa mia farvi partecipi, si sa mai se capitate da queste parti appuntatevelo pure… Ristorante Le Antiche Mura - Contrada Lungo Strada, 101 - Acri (CS), tel. 0984 917043.

2007-10-08

Foglie d’ulivo con ceci e porcini


Come molte vittime del cibo, ho il brutto difetto di accumulare insensate di cibo senza rendermene conto perché con tutte le idee che mi girano per la testa come vedo qualcosa di invitante o che solo potrebbe servirmi forse in una qualche preparazione(chissà quando!) ecco che non posso fare a meno di acquistarlo.
Così mi ritrovo con gli scaffali pieni zeppi di tutto: pasta, farine, cioccolato, zuccheri, sali, canditi e spezie varie e molte volte succede - e non ditemi che a voi non è successo mai - che, nell’attesa di utilizzare l’ingrediente, si arriva alla scadenza senza averne fatto alcunché, rammaricandosi per l’accaduto e promettendosi (senza che la promessa diventi mai realtà) di acquistare solo quello che serve e quando se ne ha realmente bisogno.
Sbirciando nel frigo qualche giorno fa mi sono accorta che le squisite e introvabili foglie d’ulivo inviatemi dalla Compagnia del Cavatappi giacevano inutilizzate su un ripiano e nell’attesa di trovare la ricetta adatta al loro uso andavano inesorabilmente verso la scadenza.
Così mi son detta no! questo non lo posso permettere devo assolutamente gustarmele prima ed ho deciso in estemporanea di prepararle il giorno successivo coi ceci ed i porcini.
Un primo avvolgente ed autunnale oltre che molto armonico nei colori.

Ingredienti per 4 persone:
1 confezione di foglie d’ulivo
ceci secchi
1 fungo porcino
Olio extravergine d’oliva
2 rametti di rosmarino fresco
sale

Dopo aver messo a bagno i ceci per una notte li cuociamo nella pentola a pressione ed una volta pronti scaldiamo un poco d’olio in un tegame con uno spicchio d’aglio, ed un rametto di rosmarino fresco, aggiungiamo il porcino tagliato a fettine sottili, uniamo i ceci cotti e lasciamo insaporire la preparazione, regolando di sale ed aggiungendo un mestolino di acqua di modo che il sughetto non risulti troppo asciutto.
Lessiamo le foglie d’ulivo e condiamole col sugo di ceci e porcini, decoriamo ogni piatto con un ciuffetto di rosmarino.
Anche senza pasta con crostini di pane casereccio ed un filo di olio extravergine d’oliva sopra i ceci coi porcini sono assolutamente da assaggiare.

Foglie d’ulivo con ceci e porcini


Come molte vittime del cibo, ho il brutto difetto di accumulare insensate di cibo senza rendermene conto perché con tutte le idee che mi girano per la testa come vedo qualcosa di invitante o che solo potrebbe servirmi forse in una qualche preparazione(chissà quando!) ecco che non posso fare a meno di acquistarlo.
Così mi ritrovo con gli scaffali pieni zeppi di tutto: pasta, farine, cioccolato, zuccheri, sali, canditi e spezie varie e molte volte succede - e non ditemi che a voi non è successo mai - che, nell’attesa di utilizzare l’ingrediente, si arriva alla scadenza senza averne fatto alcunché, rammaricandosi per l’accaduto e promettendosi (senza che la promessa diventi mai realtà) di acquistare solo quello che serve e quando se ne ha realmente bisogno.
Sbirciando nel frigo qualche giorno fa mi sono accorta che le squisite e introvabili foglie d’ulivo inviatemi dalla Compagnia del Cavatappi giacevano inutilizzate su un ripiano e nell’attesa di trovare la ricetta adatta al loro uso andavano inesorabilmente verso la scadenza.
Così mi son detta no! questo non lo posso permettere devo assolutamente gustarmele prima ed ho deciso in estemporanea di prepararle il giorno successivo coi ceci ed i porcini.
Un primo avvolgente ed autunnale oltre che molto armonico nei colori.

Ingredienti per 4 persone:
1 confezione di foglie d’ulivo
ceci secchi
1 fungo porcino
Olio extravergine d’oliva
2 rametti di rosmarino fresco
sale

Dopo aver messo a bagno i ceci per una notte li cuociamo nella pentola a pressione ed una volta pronti scaldiamo un poco d’olio in un tegame con uno spicchio d’aglio, ed un rametto di rosmarino fresco, aggiungiamo il porcino tagliato a fettine sottili, uniamo i ceci cotti e lasciamo insaporire la preparazione, regolando di sale ed aggiungendo un mestolino di acqua di modo che il sughetto non risulti troppo asciutto.
Lessiamo le foglie d’ulivo e condiamole col sugo di ceci e porcini, decoriamo ogni piatto con un ciuffetto di rosmarino.
Anche senza pasta con crostini di pane casereccio ed un filo di olio extravergine d’oliva sopra i ceci coi porcini sono assolutamente da assaggiare.

2007-10-07

Una colazione particolare per un giorno speciale

Che significa quella candelina rosa su quella micro tortina? CoCo compie 30 anni.
Questa mattina quando mi sono svegliata ho trovato che fuori imperava il diluvio universale, essendo sola in casa ho deciso di autocelebrarmi coccolandomi come io sola so fare ed ecco la tortina della foto che ho “pappato" con la mia solita tazza di thé prima di uscire per uno squisito pranzo in compagnia di pochi eletti. Del pranzo vi parlerò a breve, della tortina vi dico solo che trattasi di semplice pan di spagna inzuppato di fragolino e farcito con confettura di lamponi acquistata in Alto Adige, completa il tutto una cucchiaiata di cioccolato fondente fuso. Vi pare poco???

A me è sembrato un ottimo modo per iniziare una giornata che è continuata ancora meglio.

Una colazione particolare per un giorno speciale

Che significa quella candelina rosa su quella micro tortina? CoCo compie 30 anni.
Questa mattina quando mi sono svegliata ho trovato che fuori imperava il diluvio universale, essendo sola in casa ho deciso di autocelebrarmi coccolandomi come io sola so fare ed ecco la tortina della foto che ho “pappato" con la mia solita tazza di thé prima di uscire per uno squisito pranzo in compagnia di pochi eletti. Del pranzo vi parlerò a breve, della tortina vi dico solo che trattasi di semplice pan di spagna inzuppato di fragolino e farcito con confettura di lamponi acquistata in Alto Adige, completa il tutto una cucchiaiata di cioccolato fondente fuso. Vi pare poco???

A me è sembrato un ottimo modo per iniziare una giornata che è continuata ancora meglio.

2007-10-04

Le briochine svedesi della belga




Il titolo è un pò complesso ma chi frequenta la blogosfera capisce subito di chi e di cosa sto parlando.
E' raro sapete che copi pedissequamente qualcosa ma ogni tanto non ne posso fare a meno. Quando una ricetta è ben strutturata e corrisponde a quello che in quel preciso momento voglio preparare perchè no?
Mi è già capitato con altre ricette postate da Sigrid il cavoletto ma questa qui proprio quando l'ho letta non ho potuto fare a meno di rifarla. Sarà che io il cardamomo lo tenevo sulla mensola aspettando che venisse il suo turno senza mai trovare una ricetta nella quale mi piacesse introdurlo, sarà che quando vedo paste lievitate, pani dolci e brioche mi si muove una cosa dentro a cui non so resistere, ho voluto proprio provare e quello della foto è il risultato finale. Per la ricetta leggetevi pure l'originale tanto non ho variato alcunché, la prossima volta però voglio provare con altre spezie.


"per 15-20 kanelbullar
per l’impasto
farina 450g
zucchero 100g
latte 250ml
burro 75g
lievito fresco 25g
cardamomo macinato (o pestato, solo i semini) 1 cucchiaino
sale 1/4 di cucchiaino
zucchero a grannella
per la farcitura
burro 50g
zucchero di canna 50g
cannella 1 cucchiaio

Sciogliere il lievito nel latte tiepido. Mescolare la farina con lo zucchero, il sale e il cardamomo (vedete di dosarlo, se è già macinato mettetene un po’ di più, se pestate i semini delle bacche potete usarne anche un po’ di meno), versare il tutto sulla spianatoia ( o nella planetaria), aggiungere il burro fuso e infine il latte e impastare fino a ottenere una pasta liscia ed elastica. Coprire e lasciar lievitare per circa 2 ore (deve radoppiare di volume).
Dopo questo tempo dividere l’impasto in due, e stendere ogni metà in un rettangolo spessomezzo cm. Far ammorbidire il burro della farcia, aggiungere la cannella e lo zucchero e spalmare questo composto sui due rettangoli di pasta, poi arrotolarli senza stringere troppo, in modo da ottenere due salsicciotti. Tagliarli a fette di circa 3cm di spessore, e deporle su una teglia da forno rivestita con carta da forno. Coprire di nuovo e lasciar lievitare per 30 minuti.
Scaldare il forno a 190°, cospargere le briochine di grannella di zucchero e infornare per una ventina di minuti, o finché le kanelbullar siano dorate. Lasciar raffreddare su una griglia."

Le briochine svedesi della belga




Il titolo è un pò complesso ma chi frequenta la blogosfera capisce subito di chi e di cosa sto parlando.
E' raro sapete che copi pedissequamente qualcosa ma ogni tanto non ne posso fare a meno. Quando una ricetta è ben strutturata e corrisponde a quello che in quel preciso momento voglio preparare perchè no?
Mi è già capitato con altre ricette postate da Sigrid il cavoletto ma questa qui proprio quando l'ho letta non ho potuto fare a meno di rifarla. Sarà che io il cardamomo lo tenevo sulla mensola aspettando che venisse il suo turno senza mai trovare una ricetta nella quale mi piacesse introdurlo, sarà che quando vedo paste lievitate, pani dolci e brioche mi si muove una cosa dentro a cui non so resistere, ho voluto proprio provare e quello della foto è il risultato finale. Per la ricetta leggetevi pure l'originale tanto non ho variato alcunché, la prossima volta però voglio provare con altre spezie.


"per 15-20 kanelbullar
per l’impasto
farina 450g
zucchero 100g
latte 250ml
burro 75g
lievito fresco 25g
cardamomo macinato (o pestato, solo i semini) 1 cucchiaino
sale 1/4 di cucchiaino
zucchero a grannella
per la farcitura
burro 50g
zucchero di canna 50g
cannella 1 cucchiaio

Sciogliere il lievito nel latte tiepido. Mescolare la farina con lo zucchero, il sale e il cardamomo (vedete di dosarlo, se è già macinato mettetene un po’ di più, se pestate i semini delle bacche potete usarne anche un po’ di meno), versare il tutto sulla spianatoia ( o nella planetaria), aggiungere il burro fuso e infine il latte e impastare fino a ottenere una pasta liscia ed elastica. Coprire e lasciar lievitare per circa 2 ore (deve radoppiare di volume).
Dopo questo tempo dividere l’impasto in due, e stendere ogni metà in un rettangolo spessomezzo cm. Far ammorbidire il burro della farcia, aggiungere la cannella e lo zucchero e spalmare questo composto sui due rettangoli di pasta, poi arrotolarli senza stringere troppo, in modo da ottenere due salsicciotti. Tagliarli a fette di circa 3cm di spessore, e deporle su una teglia da forno rivestita con carta da forno. Coprire di nuovo e lasciar lievitare per 30 minuti.
Scaldare il forno a 190°, cospargere le briochine di grannella di zucchero e infornare per una ventina di minuti, o finché le kanelbullar siano dorate. Lasciar raffreddare su una griglia."

2007-10-03

Rotolo al cioccolato fondente e marron glacé


La verità è questa quando non so a che "Santo" votarmi in fatto di dolci ecco lì che tiro fuori il rotolo di pasta biscotto farcito. Unica concessione è che non faccio mai un ripieno uguale all'altro.
Stavolta poichè l'autunno mi ha catturata con i suoi sapori ecco un ripieno a base di marron glacé e cioccolato fondente. La ricetta viene dal numero di Dicembre 2006 di A Tavola per chi non avesse in archivio il numero della rivista ve la ridò pari pari.

Ecco cosa ci occorre per prepararlo:
1 rotolo di pasta biscotto (avvolto nel senso della larghezza)
Gli ingredienti ed il procedimento del rotolo di pasta biscotto ve li leggete qua che tanto faccio sempre la stessa, in questo caso potete aggiungere all'impasto un pochino di cannella in polvere che non guasta

sciroppo di rum preparato bollendo in un pentolino 200 ml di acqua con 50 g di zucchero semolato cui aggiungeremo 100 ml di rum

ed infine la farcia:
300 g di crema di marroni vanigliata
6 marron glacé
125 g di cioccolato fondente al 70% di cacao
200 ml di panna fresca
100 g di burro

cacao amaro per decorare

Spezzettiamo il cioccolato, fondiamolo a bagnomaria, togliamo dal fuoco ed incorporiamo il burro a temperatura ambiente, la crema di marroni ed i marron glacé sbriciolati. quando la crema è ben amalgamata aggiungiamo la panna montata.
Spennelliamo il rotolo con lo sciroppo al rum e poi farciamo con la crema preparata. Avvolgiamo il rotolo nella pellicola e lasciamolo in frigorifero per almeno otto ore.
Al momento di servire cospargiamo di cacao amaro.

Per Natale possiamo aggiungere altre decorazioni: dei marron glacé interi, delle foglie dorate etc. in modo da ricavarne un bel tronchetto Natalizio.
Semplice da fare e golosissimo.

Rotolo al cioccolato fondente e marron glacé


La verità è questa quando non so a che "Santo" votarmi in fatto di dolci ecco lì che tiro fuori il rotolo di pasta biscotto farcito. Unica concessione è che non faccio mai un ripieno uguale all'altro.
Stavolta poichè l'autunno mi ha catturata con i suoi sapori ecco un ripieno a base di marron glacé e cioccolato fondente. La ricetta viene dal numero di Dicembre 2006 di A Tavola per chi non avesse in archivio il numero della rivista ve la ridò pari pari.

Ecco cosa ci occorre per prepararlo:
1 rotolo di pasta biscotto (avvolto nel senso della larghezza)
Gli ingredienti ed il procedimento del rotolo di pasta biscotto ve li leggete qua che tanto faccio sempre la stessa, in questo caso potete aggiungere all'impasto un pochino di cannella in polvere che non guasta

sciroppo di rum preparato bollendo in un pentolino 200 ml di acqua con 50 g di zucchero semolato cui aggiungeremo 100 ml di rum

ed infine la farcia:
300 g di crema di marroni vanigliata
6 marron glacé
125 g di cioccolato fondente al 70% di cacao
200 ml di panna fresca
100 g di burro

cacao amaro per decorare

Spezzettiamo il cioccolato, fondiamolo a bagnomaria, togliamo dal fuoco ed incorporiamo il burro a temperatura ambiente, la crema di marroni ed i marron glacé sbriciolati. quando la crema è ben amalgamata aggiungiamo la panna montata.
Spennelliamo il rotolo con lo sciroppo al rum e poi farciamo con la crema preparata. Avvolgiamo il rotolo nella pellicola e lasciamolo in frigorifero per almeno otto ore.
Al momento di servire cospargiamo di cacao amaro.

Per Natale possiamo aggiungere altre decorazioni: dei marron glacé interi, delle foglie dorate etc. in modo da ricavarne un bel tronchetto Natalizio.
Semplice da fare e golosissimo.

2007-10-02

Insalata di fegato piccante



Diciamo che mi sto proprio dando alle preparazioni autunnali, domani magari ci rifacciamo con un dolce, per il momento invece vi posto una ricetta a base di fegato.
Si lo so c'è a chi piace da impazzire e chi invece lo odia. Io sono nella prima categoria e preparato in questa maniera vi garantisco che anche chi non fa normalmente follie per una fetta di fegato dirà "però non è poi male questo piatto".
Potete usare indifferentemente fegato di vitello o di maiale, l'essenziale che la cottura sia fatta alla brace.

Ingredienti per 4 persone:
4 fettine di fegato
6 cucchiai di olio extravergine d'oliva
1 limone
1 mazzetto di prezzemolo
1 peperoncino piccante essiccato
1 spicchio d'aglio
sale q.b.

Arrostiamo il fegato sulla griglia, quando è cotto tagliamo le fettine a striscioline sottili e condiamole con una vinaigrette preparata con l'olio, il succo di limone, il prezzemolo tritato, il peperoncino sbriciolato, un poco di sale e lo spicchio d'aglio, mescoliamo bene e poi eliminiamo l'aglio prima di servire tiepido o freddo accompagnando con crostini di pane casereccio.