2010-03-05

Tra un club delle cuoche, il Kuppelrain e il Pranzo di Ferragosto

Ma quanto mi piace chiacchierare di libri con voi. Se poi la chiacchierata è fatta a ridosso del week-end mi piace ancora di più perché so che vi metto addosso quella certa voglia di fare un salto in libreria a cercare questo o quel volume da godervi comodamente in poltrona tra una tazza di thè e qualche pasticcino appena sfornato. Oggi allora giusto un paio di suggerimenti dei quali son sicura difficilmente riuscirete a fare a meno

 Come non restare travolti dalla simpatia di Luisanna Messeri? A chi non sarà capitato, almeno una volta, di vedere una puntata delle tre serie del Club delle Cuoche? Ebbene la cucina casalinga e all'apparenza approssimativa di Luisanna ha dato vita al suo secondo libro Il Club delle Cuoche 2 Idee di menù davanti alla tivvù.
E se siete un po' malati di serie televisive, partite di calcio ed eventi vari, dalle Olimpidi a Sanremo e compagnia bella, non potrete fare a meno di acquistare il volume edito da Sitcom per preparare meravigliose cenette ai Vs amici da gustare davanti alla TV e, sia ben inteso, come afferma l'autrice la tivvù è solo "l'escamotage elettronico per inserire armoniosamente il cibo nella nostra frenetica vita, e per trovare un'ennesima occasione divertente per mangiare, e bere, insieme a qualcuno che ci sta simpatico".
Un modo simpatico ed originale per affrontare l'argomento cibo, "il lato dolce della vita"come ama definirlo la Messeri. La grande Luisanna si conferma ancora una volta campionessa di allegre chiacchiere, quel che importa in effetti non è la ricetta in sè ma le idee golose ed originali per realizzare serate indimendicabili.

 
Un altro libro che merita una speciale menzione in questo spazio che dedico alla "lettura golosa" è Cucina creativa in Alto Adige, edizioni Raetia . Come non desiderare una fuga verso quei luoghi incantati raffigurati nelle splendide immagini che arricchiscono il volume? E come non programmare, in occasione della stessa, una sosta al ristorante Kuppelrain dopo aver dato un'occhiata alle accattivanti ricette proposte dal libro?
Ma se dovete per il momento - come me - solo sognare la detta fuga, il libro, un vero e proprio omaggio alla Val Venosta, potrà molto aiutarvi magari inducendovi a ricreare nella vostra cucina quegli odori e quei sapori che in tempi migliori potrete degustare in loco. Se poi qualcuno di voi ha già avuto la fortuna di sedersi a un tavolo del Kuppelrain il libro lo aiuterà sen'altro a prolungarne il dolce ricordo.

Concludo l'excursus con un libro che dal titolo apparirebbe un po' fuori stagione, ma che così non è ed i cinefili alla lettura riconosceranno immediatamente che il titolo del volume Le ricette del Pranzo di Ferragosto, Fandango Libri, si rifà al film -grande successo di critica e pubblico - di Giovanni Di Gregorio. Nel volume le quattro indomite protagoniste del film, suddividendosi i piatti per portate, ci svelano i loro consigli culinari. Il regista, che simpaticamente nel libro è definito Gianni il bevitore, ci suggerisce anche il vino adatto ad ogni portata. Il volume, corredato da numerose foto del film non potrà che spingerci a cercare anche il DVD per vedere o rivedere il film magari in compagnia davanti a un menù composto con le ricette suggerite dalle attrici.

Buon Week-end ai lettori di Sale e Pepe quanto basta.

Tra un club delle cuoche, il Kuppelrain e il Pranzo di Ferragosto

Ma quanto mi piace chiacchierare di libri con voi. Se poi la chiacchierata è fatta a ridosso del week-end mi piace ancora di più perché so che vi metto addosso quella certa voglia di fare un salto in libreria a cercare questo o quel volume da godervi comodamente in poltrona tra una tazza di thè e qualche pasticcino appena sfornato. Oggi allora giusto un paio di suggerimenti dei quali son sicura difficilmente riuscirete a fare a meno

 Come non restare travolti dalla simpatia di Luisanna Messeri? A chi non sarà capitato, almeno una volta, di vedere una puntata delle tre serie del Club delle Cuoche? Ebbene la cucina casalinga e all'apparenza approssimativa di Luisanna ha dato vita al suo secondo libro Il Club delle Cuoche 2 Idee di menù davanti alla tivvù.
E se siete un po' malati di serie televisive, partite di calcio ed eventi vari, dalle Olimpidi a Sanremo e compagnia bella, non potrete fare a meno di acquistare il volume edito da Sitcom per preparare meravigliose cenette ai Vs amici da gustare davanti alla TV e, sia ben inteso, come afferma l'autrice la tivvù è solo "l'escamotage elettronico per inserire armoniosamente il cibo nella nostra frenetica vita, e per trovare un'ennesima occasione divertente per mangiare, e bere, insieme a qualcuno che ci sta simpatico".
Un modo simpatico ed originale per affrontare l'argomento cibo, "il lato dolce della vita"come ama definirlo la Messeri. La grande Luisanna si conferma ancora una volta campionessa di allegre chiacchiere, quel che importa in effetti non è la ricetta in sè ma le idee golose ed originali per realizzare serate indimendicabili.

 
Un altro libro che merita una speciale menzione in questo spazio che dedico alla "lettura golosa" è Cucina creativa in Alto Adige, edizioni Raetia . Come non desiderare una fuga verso quei luoghi incantati raffigurati nelle splendide immagini che arricchiscono il volume? E come non programmare, in occasione della stessa, una sosta al ristorante Kuppelrain dopo aver dato un'occhiata alle accattivanti ricette proposte dal libro?
Ma se dovete per il momento - come me - solo sognare la detta fuga, il libro, un vero e proprio omaggio alla Val Venosta, potrà molto aiutarvi magari inducendovi a ricreare nella vostra cucina quegli odori e quei sapori che in tempi migliori potrete degustare in loco. Se poi qualcuno di voi ha già avuto la fortuna di sedersi a un tavolo del Kuppelrain il libro lo aiuterà sen'altro a prolungarne il dolce ricordo.

Concludo l'excursus con un libro che dal titolo apparirebbe un po' fuori stagione, ma che così non è ed i cinefili alla lettura riconosceranno immediatamente che il titolo del volume Le ricette del Pranzo di Ferragosto, Fandango Libri, si rifà al film -grande successo di critica e pubblico - di Giovanni Di Gregorio. Nel volume le quattro indomite protagoniste del film, suddividendosi i piatti per portate, ci svelano i loro consigli culinari. Il regista, che simpaticamente nel libro è definito Gianni il bevitore, ci suggerisce anche il vino adatto ad ogni portata. Il volume, corredato da numerose foto del film non potrà che spingerci a cercare anche il DVD per vedere o rivedere il film magari in compagnia davanti a un menù composto con le ricette suggerite dalle attrici.

Buon Week-end ai lettori di Sale e Pepe quanto basta.

2010-03-02

Gelato al cioccolato bianco e zafferano


Ricevo di continuo inviti a racccolte a tema, concorsi, eventi dedicati alla gastronomia etc. A volte riesco a partecipare ma molto più spesso salvo la pagina nei preferiti e mi ricordo dell'"evento" solo dopo la scadenza. Stavolta, non so come rispondo il giorno dopo, a volte il caso fa miracoli e mi trovavo giusto in fase di preparazione di questo insolito gelato quando ho ricevuto l'invito dal Forum di GialloZafferano per "L'ingrediente del mese" che per marzo è appunto lo zafferano. Per cui ho deciso di prendere la palla al balzo. Ora in due parole vi dico come nasce l'idea di questo gelato. Da Croco e Smilace ricevetti un po' di tempo fa una tavoletta di cioccolato bianco con lo zafferano, bè l'accoppiata vi dico che è sorpredente; ho pensato di trasformarla in un gusto per il mio gelato artigianale cui ho dato la forma di palline che ho rivestito con lamelle di mandorle tostate a smorzare il dolce dell'interno, un dessert facilmente riproducibile anche senza il cioccolato bianco allo zafferano basta infatti utilizzare del buon cioccolato bianco aromatizzando il latte utilizzato per il gelato con una buona presa di zafferanno in stimmi, ovviamente per il risultato finale è importante la qualità delle materie prime impiegate.
Ecco la ricetta del Gelato al cioccolato bianco e zafferano
Ingredienti:
250 ml di latte intero
150 ml di panna fresca
3 tuorli d'uovo
100 g di zucchero semolato
50 g di zucchero a velo
1 presa di maizena
2 fogli di gelatina (4 g)
100 g di cioccolato bianco e una presa di zafferano in stimmi ( oppure 100 g di cioccolato bianco allo zafferano)
mandorle a lamelle
Portiamo a ebollizione il latte con lo zafferano (se usiamo il cioccolato allo zafferano non c'è bisogno di effettuare questa operazione). Mettiamo nel congelatore le fruste e il recipiente per la panna e ammolliamo la gelatina in acqua fredda.
In una casseruola dal fondo spesso battiamo i tuorli con lo zucchero semolato finché il composto diventa chiaro. Aggiungiamo la maizena (giusto un pizzico) e diluiamo col latte.Uniamo il cioccolato tritato e  facciamo rapprendere il composto a fuoco moderato finché sarà leggermente addensato ma senza farlo bollire (come per la crema inglese). Togliamo dal fuoco e sciogliamo dentro la gelatina ben strizzata. Nel recipiente freddo montiamo la panna con lo zucchero a velo finché risulterà semi montata. Incorporiamo la panna alla crema, mettiamo tutto in un recipiente rotondo di plastica o acciaio (vi consiglio una bastardella in acciaio inox) e mantechiamo con una frusta a mano ogni 15 minuti fino al completo congelamento. Formiamo con il porzionatore per il gelato delle palline e lasciamole ben rassodare in freezer stese su un vassoio. Tostiamo le lamelle di mandorla in un padellino mescolando di continuo e al momento di servire il gelato passiamo ogni pallina nelle mandorle tostate di modo che se ne rivesta completamente.
E visto che le raccolte non vengono mai da sole con questa golosa ricetta partecipo anche a "ORO nel PIATTO. 1000 e una ricetta con lo ZAFFERANO", la raccolta di Federica.

2010-03-01

Maccheroni a mezzogiorno

I maccheroni sono il formato di pasta corta per eccellenza, "la loro forma -come afferma Claudio Nobbio nel suo Maccheroni a mezzogiorno- li rende più comodi da mangiare rispetto agli spaghetti" ed in effetti i maccheroni meritano l'elogio che l'autore ne ha voluto fare in questo simpatico volumetto illustrato da Sergio Staino ed edito da Dario Flaccovio. Le ricette raccolte nel libro sono semplici da realizzare, sfiziose e adatte sia ai giorni lavorativi che a quelli festivi. Io ho scelto di riprodurne una che già conoscevo e preparavo di tanto in tanto, una delle ricette last minute da me preferite, adatta ad un qualunque lunedì, che ho valorizzato con i gustosi maccheroni Cavalieri  in vendita su Deliziando, uno splendido negozio on line dove reperire questa ed altre squisitezze.
Maccheroni alle acciughe
Ingredienti:
500 g di maccheroni
8 filetti di acciuga salata
120 g di olio extravergine d'oliva
prezzemolo
sale e pepe
Lavate, pulite, dissalate in acqua i filetti di acciuga (io in effetti questo non lo faccio perchè mi pare vada via il loro buon sapore, mi limito ad asciugarli però con carta assorbente). Tagliateli a pezzetti, metteteli in un tegamino con olio, a fuoco basso, finché siano disfatti e buttate dentro, alla fine, abbondante prezzemolo tritato grosso. Con questa salsa condite la pasta cotta al dente. Aggiungete direttamente su ogni piatto una manciata di pepe.

Maccheroni a mezzogiorno

I maccheroni sono il formato di pasta corta per eccellenza, "la loro forma -come afferma Claudio Nobbio nel suo Maccheroni a mezzogiorno- li rende più comodi da mangiare rispetto agli spaghetti" ed in effetti i maccheroni meritano l'elogio che l'autore ne ha voluto fare in questo simpatico volumetto illustrato da Sergio Staino ed edito da Dario Flaccovio. Le ricette raccolte nel libro sono semplici da realizzare, sfiziose e adatte sia ai giorni lavorativi che a quelli festivi. Io ho scelto di riprodurne una che già conoscevo e preparavo di tanto in tanto, una delle ricette last minute da me preferite, adatta ad un qualunque lunedì, che ho valorizzato con i gustosi maccheroni Cavalieri  in vendita su Deliziando, uno splendido negozio on line dove reperire questa ed altre squisitezze.
Maccheroni alle acciughe
Ingredienti:
500 g di maccheroni
8 filetti di acciuga salata
120 g di olio extravergine d'oliva
prezzemolo
sale e pepe
Lavate, pulite, dissalate in acqua i filetti di acciuga (io in effetti questo non lo faccio perchè mi pare vada via il loro buon sapore, mi limito ad asciugarli però con carta assorbente). Tagliateli a pezzetti, metteteli in un tegamino con olio, a fuoco basso, finché siano disfatti e buttate dentro, alla fine, abbondante prezzemolo tritato grosso. Con questa salsa condite la pasta cotta al dente. Aggiungete direttamente su ogni piatto una manciata di pepe.

2010-02-25

Ziti delle tre P...

...e una EMME. Veramente il nome per esteso del piatto doveva essere Ziti al Pane grattugiato con Pomodorini secchi, Pecorino romano e Melanzana solo che per non farla lunga ho pensato di utilizzare per il titolo le sole iniziali degli ingredienti.
Che sugo ci fate con i fantastici Ziti di Garofalo? la Genovese senz'altro, ma oltre a quella? Mia suocera ci fa un ricco timballo da  gratinare in forno ed io invece li ho visti così con le melanzane, che anche se stagione non è ogni tanto mi finiscono tra la spesa. Il pane grattugiato aromatizzato con i pomodori secchi come vi dicevo l'altra volta e poi dorato in padella con un filo d'olio e il Pecorino romano li ho visti il giusto complemento per dare sapidità al piatto.
Ma forse non è il caso di dilungarmi più di tanto che di piatto semplice  e di brevissima esecuzione trattasi per cui.
Ingredienti per 2:
180 g  di Ziti Garofalo
1 fetta di pane raffermo ben essiccato
4-5 pomodori secchi
olio extravergine d'oliva
1 spicchio d'aglio
1 melanzana piccola
2 cucchiai di Pecorino romano
sale dolce di Cervia
3-4 foglie di basilico
Frulliamo il pane con i pomodori ottenedo un pangrattato aromatizzato. Doriamolo in un padellino con un filo d'olio senza farlo annerire e teniamolo da parte. In una padella con olio e aglio doriamo le melanzane ridotte a cubetti con la pelle. Lessiamo gli ziti spezzati in acqua bollente salata e poi condiamoli con la melanzana e il basilico spezzettato. versiamo la pasta nei piatti e cospargiamola con abbondante pane dorato e Pecorino romano grattugiato al momento.

Ziti delle tre P...

...e una EMME. Veramente il nome per esteso del piatto doveva essere Ziti al Pane grattugiato con Pomodorini secchi, Pecorino romano e Melanzana solo che per non farla lunga ho pensato di utilizzare per il titolo le sole iniziali degli ingredienti.
Che sugo ci fate con i fantastici Ziti di Garofalo? la Genovese senz'altro, ma oltre a quella? Mia suocera ci fa un ricco timballo da  gratinare in forno ed io invece li ho visti così con le melanzane, che anche se stagione non è ogni tanto mi finiscono tra la spesa. Il pane grattugiato aromatizzato con i pomodori secchi come vi dicevo l'altra volta e poi dorato in padella con un filo d'olio e il Pecorino romano li ho visti il giusto complemento per dare sapidità al piatto.
Ma forse non è il caso di dilungarmi più di tanto che di piatto semplice  e di brevissima esecuzione trattasi per cui.
Ingredienti per 2:
180 g  di Ziti Garofalo
1 fetta di pane raffermo ben essiccato
4-5 pomodori secchi
olio extravergine d'oliva
1 spicchio d'aglio
1 melanzana piccola
2 cucchiai di Pecorino romano
sale dolce di Cervia
3-4 foglie di basilico
Frulliamo il pane con i pomodori ottenedo un pangrattato aromatizzato. Doriamolo in un padellino con un filo d'olio senza farlo annerire e teniamolo da parte. In una padella con olio e aglio doriamo le melanzane ridotte a cubetti con la pelle. Lessiamo gli ziti spezzati in acqua bollente salata e poi condiamoli con la melanzana e il basilico spezzettato. versiamo la pasta nei piatti e cospargiamola con abbondante pane dorato e Pecorino romano grattugiato al momento.

2010-02-23

Il manifesto della cucina nazionale italiana

Abbiamo assistito spesso e continuiamo ad assistere ad accese diatribe sulla possibile definizione della cucina italiana; abbiamo sentito dire che non esiste, che l'Italia è fatta di cucine regionali, che in effetti più che di cucina regionale si deve parlare di cucina locale e così via.
Adesso finalmente possiamo avere la soluzione ai nostri interrogativi e riconoscerci magari anche, come a me è capitato, nel concetto di "Cucina Nazionale Italiana" secondo i dettami de "Il manifesto della cucina nazionale italiana" di Martino Ragusa.
Nel libro, pubblicato da Aliberti editore in collaborazione con CIR Food, oltre che le linee guida per la definizione della cucina nazionale italiana ed al Decalogo, troviamo un ricco ricettario di ben 170 ricette nelle quali, ogni italiano, sia esso proveniente dall'arco alpino o da Lampedusa, può riconoscersi.
Il metodo è semplice in ogni ricetta sono accostati prodotti tra loro distanti, le ricette regionali sono rilette in chiave contemporanea e le tecniche locali sono utilizzate in maniera trasversale. Queste le premesse per una cucina neo-tradizionale e glocale. Prodotti di nicchia provenienti da territori anche molto distanti tra loro sono accostati in una ricetta favorendo in tal modo la loro valorizzazione e circolazione sul territorio nazionale.
E' una cucina molto vicina al mio modo di fare cucina e chi mi legge sa quanto io sia poco campanilista ed ami piuttosto ricercare ed accostare tra loro in preparazioni sempre innovative prodotti provenienti da diversi luoghi del territorio nazionale.
Il libro ha grande formato, belle foto in linea con le tendenze attuali e ottimi suggerimenti su dove reperire on-line i prodotti più insoliti, ogni ricetta ha inoltre il suo accostamento ideale col vino.
Ma chi volesse saperne di più può collegarsi al sito Il Giornale del Cibo dove può anche sottoscrivere  il manifesto  e fornire il proprio contributo alla formazione del ricettario mediante l'invio di proprie originali ricette conformi al manifesto della cucina nazionale italiana.
Io voglio contribuire con una conserva la cui ricetta è già nel mio blog ed alla quale vi rimando Composta di cipolle di Tropea al balsamico di Modena,  più trasversale di così!

Il manifesto della cucina nazionale italiana

Abbiamo assistito spesso e continuiamo ad assistere ad accese diatribe sulla possibile definizione della cucina italiana; abbiamo sentito dire che non esiste, che l'Italia è fatta di cucine regionali, che in effetti più che di cucina regionale si deve parlare di cucina locale e così via.
Adesso finalmente possiamo avere la soluzione ai nostri interrogativi e riconoscerci magari anche, come a me è capitato, nel concetto di "Cucina Nazionale Italiana" secondo i dettami de "Il manifesto della cucina nazionale italiana" di Martino Ragusa.
Nel libro, pubblicato da Aliberti editore in collaborazione con CIR Food, oltre che le linee guida per la definizione della cucina nazionale italiana ed al Decalogo, troviamo un ricco ricettario di ben 170 ricette nelle quali, ogni italiano, sia esso proveniente dall'arco alpino o da Lampedusa, può riconoscersi.
Il metodo è semplice in ogni ricetta sono accostati prodotti tra loro distanti, le ricette regionali sono rilette in chiave contemporanea e le tecniche locali sono utilizzate in maniera trasversale. Queste le premesse per una cucina neo-tradizionale e glocale. Prodotti di nicchia provenienti da territori anche molto distanti tra loro sono accostati in una ricetta favorendo in tal modo la loro valorizzazione e circolazione sul territorio nazionale.
E' una cucina molto vicina al mio modo di fare cucina e chi mi legge sa quanto io sia poco campanilista ed ami piuttosto ricercare ed accostare tra loro in preparazioni sempre innovative prodotti provenienti da diversi luoghi del territorio nazionale.
Il libro ha grande formato, belle foto in linea con le tendenze attuali e ottimi suggerimenti su dove reperire on-line i prodotti più insoliti, ogni ricetta ha inoltre il suo accostamento ideale col vino.
Ma chi volesse saperne di più può collegarsi al sito Il Giornale del Cibo dove può anche sottoscrivere  il manifesto  e fornire il proprio contributo alla formazione del ricettario mediante l'invio di proprie originali ricette conformi al manifesto della cucina nazionale italiana.
Io voglio contribuire con una conserva la cui ricetta è già nel mio blog ed alla quale vi rimando Composta di cipolle di Tropea al balsamico di Modena,  più trasversale di così!

2010-02-21

Il gusto in un cucchiaio...per festeggiare

Per festeggiare i tre anni del mio Sale e Pepe quanto basta ho pensato di indire anch'io la mia prima raccolta. Ce ne ho messo - penserete - ad organizzarne una! In effetti torto non avete, però mi piacciono le cose fatte bene ed ho sempre pensato di non essere all'altezza, non che adesso lo sia ma mi sono proprio buttata avendo avuto una folgorazione.
Mi piacerebbe fare una raccolta di ricette dolci e salate che occupino lo spazio di un cucchiaio, una raccolta che stimola molto la fantasia. Non so se è stato già fatto qualcosa di simile nel web, probabile di si tante sono le raccolte presenti; io ve la propongo comunque e allora largo alla fantasia. Ovviamente la più interessante riceverà un piccolo premio un pacchetto assaggio di prodotti Cascina San Cassiano, tanto ve li ho esaltati sti prodotti che mi pare giusto darvi saggio di quanto affermo.
Per lanciare la raccolta ho creato io stessa un cucchiaio che, vi posso assicurare, si fa ricordare e per la cui realizzazione ho utilizzato ovviamente dei prodotti Cascina San Cassiano, una Vellutata di peperoni al pecorino e dei pomodori secchi.
Il cucchiaio con carattere
Ingredienti per 12 cucchiai:
Vellutata di peperoni al pecorino
filettino di maiale (12 cubetti)
2 fette di pane raffermo ben essiccato
8-10 pomodori secchi
2 albumi
12 rondelle di peperone
sale e pepe
olio extravergine d'oliva
erbette per decorare
Frulliamo il pane con i pomodori ottenedo un pangrattato aromatizzato. Passiamo i cubetti di carne nell'albume appena battuto e poi nel pangrattato. Friggiamoli in abbondante olio e mettiamoli ad asciugare su carta assorbente. Intanto grigliamo le rondelle di peperone su una piastra oleata e teniamole da parte. Versiamo in ogni cucchiaio un po' di vellutata di peperoni e pecorino, poggiamo sopra un cubetto di carne dorata, la rondella di peperone e le erbette per decorazione (origano, maggiorana, timo a piacere). Il nostro finger-food al cucchiaio è pronto.
Ma ora veniamo alle regole del contest:
1) E' riservato ai soli bloggers;
2) Si partecipa mediante la creazione e pubblicazione nel proprio blog di una ricetta (dolce o salata), corredata da foto, presentata in un cucchiaio (di qualunque forma e/o materiale);
3) Ogni partecipante dovrà richiamare nel post dedicato al contest questa pagina del mio blog mediante l'inserimento del bannerino dedicato (che trovate nella colonna di destra);
4) Possono partecipare ricette già pubblicate ma che rispondano ai requisiti della raccolta e non abbiano partecipato ad altre raccolte o concorsi;
5) La partecipazione si formalizza inserendo nei commenti al seguente post il link alla propria ricetta;
6) Termine massimo per l'invio delle ricette è il 31/03/2010;
7) Tra i partecipanti verrà scelta la ricetta migliore e il suo autore riceverà un pacco premio di prodotti alimentari Cascina San Cassiano.
Allora non vi resta che dare largo alla vostra fantasia e creare un goloso cucchiaio per Sale e Pepe quanto basta.
Ecocucina partecipa con Mousse di cavolini al cucchiaio
Al cibo commestibile partecipa con Duo di crema con baguette
Spizzichi & bocconi partecipa con Insalata di mare al cucchiaio
Dolci a gogò!!! partecipa con Cioccolato in polvere per tazza
Lovely Cake partecipa con Cucchiaio tris di sapori
Cuocapercaso partecipa con Arrosto alle mele
La zuppa di bottoni partecipa con Conchiglioni ripieni
Qualcosadirosso partecipa con Le uova di "Frate Indovino"
Passioni e cucina partecipa con Trippa in umido
La cucina di qb partecipa con Fichi ai gamberoni e Cucchiaini di baccalà e MaisMarano (o Biancoperla)
Molly in cucina partecipa con Una farfalla sublime
Una finestra di fronte partecipa con Caponatina di carciofi con asparagi selvatici
Vegan Kitchen partecipa con Crema di Melanzane Sardo/Triestina
Saltando in padella partecipa con Antipasto di gorgonzola e pere
Logicerrima partecipa con Il cucchiao fondente con crema pasticciera banana e cocco
Gustosamente  partecipa con Tzatziki al cucchiaio con boccioli di prosciutto cotto e olive

Il gusto in un cucchiaio...per festeggiare

Per festeggiare i tre anni del mio Sale e Pepe quanto basta ho pensato di indire anch'io la mia prima raccolta. Ce ne ho messo - penserete - ad organizzarne una! In effetti torto non avete, però mi piacciono le cose fatte bene ed ho sempre pensato di non essere all'altezza, non che adesso lo sia ma mi sono proprio buttata avendo avuto una folgorazione.
Mi piacerebbe fare una raccolta di ricette dolci e salate che occupino lo spazio di un cucchiaio, una raccolta che stimola molto la fantasia. Non so se è stato già fatto qualcosa di simile nel web, probabile di si tante sono le raccolte presenti; io ve la propongo comunque e allora largo alla fantasia. Ovviamente la più interessante riceverà un piccolo premio un pacchetto assaggio di prodotti Cascina San Cassiano, tanto ve li ho esaltati sti prodotti che mi pare giusto darvi saggio di quanto affermo.
Per lanciare la raccolta ho creato io stessa un cucchiaio che, vi posso assicurare, si fa ricordare e per la cui realizzazione ho utilizzato ovviamente dei prodotti Cascina San Cassiano, una Vellutata di peperoni al pecorino e dei pomodori secchi.
Il cucchiaio con carattere
Ingredienti per 12 cucchiai:
Vellutata di peperoni al pecorino
filettino di maiale (12 cubetti)
2 fette di pane raffermo ben essiccato
8-10 pomodori secchi
2 albumi
12 rondelle di peperone
sale e pepe
olio extravergine d'oliva
erbette per decorare
Frulliamo il pane con i pomodori ottenedo un pangrattato aromatizzato. Passiamo i cubetti di carne nell'albume appena battuto e poi nel pangrattato. Friggiamoli in abbondante olio e mettiamoli ad asciugare su carta assorbente. Intanto grigliamo le rondelle di peperone su una piastra oleata e teniamole da parte. Versiamo in ogni cucchiaio un po' di vellutata di peperoni e pecorino, poggiamo sopra un cubetto di carne dorata, la rondella di peperone e le erbette per decorazione (origano, maggiorana, timo a piacere). Il nostro finger-food al cucchiaio è pronto.
Ma ora veniamo alle regole del contest:
1) E' riservato ai soli bloggers;
2) Si partecipa mediante la creazione e pubblicazione nel proprio blog di una ricetta (dolce o salata), corredata da foto, presentata in un cucchiaio (di qualunque forma e/o materiale);
3) Ogni partecipante dovrà richiamare nel post dedicato al contest questa pagina del mio blog mediante l'inserimento del bannerino dedicato (che trovate nella colonna di destra);
4) Possono partecipare ricette già pubblicate ma che rispondano ai requisiti della raccolta e non abbiano partecipato ad altre raccolte o concorsi;
5) La partecipazione si formalizza inserendo nei commenti al seguente post il link alla propria ricetta;
6) Termine massimo per l'invio delle ricette è il 31/03/2010;
7) Tra i partecipanti verrà scelta la ricetta migliore e il suo autore riceverà un pacco premio di prodotti alimentari Cascina San Cassiano.
Allora non vi resta che dare largo alla vostra fantasia e creare un goloso cucchiaio per Sale e Pepe quanto basta.
Ecocucina partecipa con Mousse di cavolini al cucchiaio
Al cibo commestibile partecipa con Duo di crema con baguette
Spizzichi & bocconi partecipa con Insalata di mare al cucchiaio
Dolci a gogò!!! partecipa con Cioccolato in polvere per tazza
Lovely Cake partecipa con Cucchiaio tris di sapori
Cuocapercaso partecipa con Arrosto alle mele
La zuppa di bottoni partecipa con Conchiglioni ripieni
Qualcosadirosso partecipa con Le uova di "Frate Indovino"
Passioni e cucina partecipa con Trippa in umido
La cucina di qb partecipa con Fichi ai gamberoni e Cucchiaini di baccalà e MaisMarano (o Biancoperla)
Molly in cucina partecipa con Una farfalla sublime
Una finestra di fronte partecipa con Caponatina di carciofi con asparagi selvatici
Vegan Kitchen partecipa con Crema di Melanzane Sardo/Triestina
Saltando in padella partecipa con Antipasto di gorgonzola e pere
Logicerrima partecipa con Il cucchiao fondente con crema pasticciera banana e cocco
Gustosamente  partecipa con Tzatziki al cucchiaio con boccioli di prosciutto cotto e olive

2010-02-17

Bicchieri golosi di cioccolato e zabaione

Breve premessa per la ricetta di oggi.
Avevo letto del contest di dEleciouSly  
e mi andava di partecipare con qualcosa di nuovo e goloso sul serio che rispondesse ai requisiti ovvero "GODURIOSO, non troppo pasticciato, cremoso, da chiudere gli occhi e perdercisi" che avesse come ingrediente obbligatorio il cioccolato, quanto mi sono ricordata di aver visto in TV il grande Luca Montersino preparare dei bicchieri al cioccolato e zabaione. Non sono andata a cercare la ricetta ma ho sfruttato la sua idea interpretandola con i miei ingredienti e le mie ricette, ecco come sono nati questi golosi bicchieri. Hanno una base di panna cotta al cioccolato, uno strato di torta soffice al cioccolato imbevuta appena di Marsala e una crema chantilly allo zabaione, completata da scaglie di cioccolato fondente.
Ingredienti per 6 bicchieri
Per la panna cotta al cioccolato:
50 g di cioccolato fondente
200 ml di panna fresca
50 ml di latte fresco intero
2 cucchiai di zucchero semolato
4 g (2 fogli) di gelatina
Per la torta al cioccolato:
50 g di farina 00
50 g di burro morbido
50 g di zucchero
50 g di cioccolato fondente
2 uova
1 cucchiaio di latte
Per la crema chantilly allo zabaione
2 tuorli
4 cucchiai di Marsala secco
2 cucchiai di zucchero
1 cucchiaino di maizena
200 ml di panna fresca
2 cucchiai di zucchero a velo
Per completare:
Marsala e sciroppo di acqua e zucchero per la bagna
scaglie o riccioli di cioccolato fondente
Mettiamo a bagno la gelatina e intanto portiamo a bollore il latte con la panna, lo zucchero e il cioccolato tritato. Quando il composto è ben omogeneo leviamolo dal fuoco ed uniamo la gelatina ben strizzata. Suddividiamo il composto nei bicchieri e poniamo in frigo a rassodare.
Prepariamo il dolce al cioccolato: montiamo a crema il burro con lo zucchero uniamo le uova battute col latte e il cioccolato fondente fuso a bagnomaria. Uniamo la farina e stendiamo il composto in una piccola teglia imburrata e infarinata. Cuociamo a 180° per cica 25 minuti. lasciamo raffreddare e tagliamo a cubetti. Versiamo sopra ogni panna cotta dei cubetti di dolce al cioccolato e bagnamoli con Marsala allungato con uno sciroppo di acqua e zucchero. Per la crema:lavoriamo i tuorli con lo zucchero finché diventano spumosi, uniamo la maizena e poi il Marsala. Poniamo sul fuoco a bagnomaria finché il composto risulterà denso velando il cucchiaio. Lasciamo raffreddare completamente meglio in freezer. Solo quando la crema sarà freddissima uniremo la panna e lo zucchero a velo montando bene il composto. Trasferiamo il composto ottenuto in una sac à poche con bocchetta liscia e colmiamo con essa i bicchieri. Completiamo con scaglie o riccioli di cioccolato e serviamo il dolce ben freddo.

Bicchieri golosi di cioccolato e zabaione

Breve premessa per la ricetta di oggi.
Avevo letto del contest di dEleciouSly  
e mi andava di partecipare con qualcosa di nuovo e goloso sul serio che rispondesse ai requisiti ovvero "GODURIOSO, non troppo pasticciato, cremoso, da chiudere gli occhi e perdercisi" che avesse come ingrediente obbligatorio il cioccolato, quanto mi sono ricordata di aver visto in TV il grande Luca Montersino preparare dei bicchieri al cioccolato e zabaione. Non sono andata a cercare la ricetta ma ho sfruttato la sua idea interpretandola con i miei ingredienti e le mie ricette, ecco come sono nati questi golosi bicchieri. Hanno una base di panna cotta al cioccolato, uno strato di torta soffice al cioccolato imbevuta appena di Marsala e una crema chantilly allo zabaione, completata da scaglie di cioccolato fondente.
Ingredienti per 6 bicchieri
Per la panna cotta al cioccolato:
50 g di cioccolato fondente
200 ml di panna fresca
50 ml di latte fresco intero
2 cucchiai di zucchero semolato
4 g (2 fogli) di gelatina
Per la torta al cioccolato:
50 g di farina 00
50 g di burro morbido
50 g di zucchero
50 g di cioccolato fondente
2 uova
1 cucchiaio di latte
Per la crema chantilly allo zabaione
2 tuorli
4 cucchiai di Marsala secco
2 cucchiai di zucchero
1 cucchiaino di maizena
200 ml di panna fresca
2 cucchiai di zucchero a velo
Per completare:
Marsala e sciroppo di acqua e zucchero per la bagna
scaglie o riccioli di cioccolato fondente
Mettiamo a bagno la gelatina e intanto portiamo a bollore il latte con la panna, lo zucchero e il cioccolato tritato. Quando il composto è ben omogeneo leviamolo dal fuoco ed uniamo la gelatina ben strizzata. Suddividiamo il composto nei bicchieri e poniamo in frigo a rassodare.
Prepariamo il dolce al cioccolato: montiamo a crema il burro con lo zucchero uniamo le uova battute col latte e il cioccolato fondente fuso a bagnomaria. Uniamo la farina e stendiamo il composto in una piccola teglia imburrata e infarinata. Cuociamo a 180° per cica 25 minuti. lasciamo raffreddare e tagliamo a cubetti. Versiamo sopra ogni panna cotta dei cubetti di dolce al cioccolato e bagnamoli con Marsala allungato con uno sciroppo di acqua e zucchero. Per la crema:lavoriamo i tuorli con lo zucchero finché diventano spumosi, uniamo la maizena e poi il Marsala. Poniamo sul fuoco a bagnomaria finché il composto risulterà denso velando il cucchiaio. Lasciamo raffreddare completamente meglio in freezer. Solo quando la crema sarà freddissima uniremo la panna e lo zucchero a velo montando bene il composto. Trasferiamo il composto ottenuto in una sac à poche con bocchetta liscia e colmiamo con essa i bicchieri. Completiamo con scaglie o riccioli di cioccolato e serviamo il dolce ben freddo.