2009-01-16

Insalata di riso rosso, verdure e ventresca di tonno

Lasciatomi alle spalle un brutto virus intestinale, in attesa dell’australiana, riprendo lentamente a mangiare piatti un tantino più colorati. E’ così che è nata questa insalata di riso (via il riso bianco che per quanto lo adori per un po’ non voglio più vederlo nel mio piatto), via il parmigiano (credetemi non ce la faccio più a mangiarne). E le patate lesse? Bé, saltate in padella con le carote, una noce di burro e una macinata di pepe nero posso ammetterle nella mia insalata. Il gusto in più è la ventresca di tonno siciliano lavorata a mano dalla Minghetti & Tammaro ed acquistabile on-line sul sito di Mosto e miele.
Ingredienti per 2 porzioni abbondanti:
3 tazzine di riso rosso integrale
1 vasetto di ventresca di tonno in olio d’oliva
1 zucchina
2 carote
1 patata lessa
2 tazzine di piselli
Olio extravergine d’oliva
1/2 limone
fior di sale
pepe nero
1 rametto di prezzemolo
1 noce di burro
Lessiamo il riso (il rosso normalmente necessita di una cottura lunga circa 35-40 minuti). Lessiamo per pochi minuti le carote pelate, poi tagliamole a rondelle e saltiamole in padella con una noce di burro e la patata lessa ridotta a cubetti, regoliamo di sale e pepe. Cuociamo in acqua bollente i piselli e le zucchine che taglieremo, dopo la cottura, a piccoli pezzi. Uniamo le verdure preparate al riso, mischiamo la ventresca a pezzetti. Poi prepariamo una citronette con il succo del limone, dell’olio, sale, pepe e il prezzemolo tritato. Condiamo l’insalata con la citronette e serviamola a temperatura ambiente.

Insalata di riso rosso, verdure e ventresca di tonno

Lasciatomi alle spalle un brutto virus intestinale, in attesa dell’australiana, riprendo lentamente a mangiare piatti un tantino più colorati. E’ così che è nata questa insalata di riso (via il riso bianco che per quanto lo adori per un po’ non voglio più vederlo nel mio piatto), via il parmigiano (credetemi non ce la faccio più a mangiarne). E le patate lesse? Bé, saltate in padella con le carote, una noce di burro e una macinata di pepe nero posso ammetterle nella mia insalata. Il gusto in più è la ventresca di tonno siciliano lavorata a mano dalla Minghetti & Tammaro ed acquistabile on-line sul sito di Mosto e miele.
Ingredienti per 2 porzioni abbondanti:
3 tazzine di riso rosso integrale
1 vasetto di ventresca di tonno in olio d’oliva
1 zucchina
2 carote
1 patata lessa
2 tazzine di piselli
Olio extravergine d’oliva
1/2 limone
fior di sale
pepe nero
1 rametto di prezzemolo
1 noce di burro
Lessiamo il riso (il rosso normalmente necessita di una cottura lunga circa 35-40 minuti). Lessiamo per pochi minuti le carote pelate, poi tagliamole a rondelle e saltiamole in padella con una noce di burro e la patata lessa ridotta a cubetti, regoliamo di sale e pepe. Cuociamo in acqua bollente i piselli e le zucchine che taglieremo, dopo la cottura, a piccoli pezzi. Uniamo le verdure preparate al riso, mischiamo la ventresca a pezzetti. Poi prepariamo una citronette con il succo del limone, dell’olio, sale, pepe e il prezzemolo tritato. Condiamo l’insalata con la citronette e serviamola a temperatura ambiente.

2009-01-14

Millefoglie con crema al torrone

Pensavo da un poco di arricchire la crema pasticcera con del torrone sbriciolato, certo però non mi aspettavo costasse tanta fatica! Mi spiego, la fatica è stata sottrarre ai miei dentini un pezzo di quel meraviglioso Torrone Friabile alle Nocciole Relanghe alle nocciole del Piemonte della bottega Esperya, mai assaggiato niente di più buono e, seppure con sacrificio, proprio con quello volevo arricchire la mia crema...sublime!
Il dolce nel quale l'ho utilizzato è il classico millefoglie preparato con la buona pasta sfoglia fatta in casa. Nella crema pasticcera ho utilizzato metà dose di zucchero visto che poi ho aggiunto il torrone, dolce di suo.
Ingredienti:
3 rettangoli di pasta sfoglia
2 tuorli d'uovo
250 ml di latte fresco
1/2 cucchiaino di vaniglia in polvere
2 cucchiai di zucchero semolato
2 cucchiai di maizena
100 g di Torrone Friabile alle Nocciole Relanghe
zucchero a velo.
Stendiamo i rettangoli di sfoglia su una teglia, pennelliamoli di acqua e cospargiamoli di zucchero a velo. Inforniamo finché risulteranno dorati. Scaldiamo il latte con la vaniglia. In una pentola sbattiamo le uova con lo zucchero, uniamo la maizena e poi il latte caldo a filo continuando a mescolare, riportiamo sul fuoco e lasciamo addensare. Uniamo alla crema il torrone polverizzato con l'aiuto di un mortaio o di un mixer molto potente. Farciamo con metà crema il primo strato di sfoglia, sovrapponiamo il secondo e farciamo ancora, chiudiamo con il terzo strato che cospargeremo di abbondante zucchero a velo. Arroventiamo un ferro da calza e componiamo sulla superficie del dolce dei motivi decorativi.

Millefoglie con crema al torrone

Pensavo da un poco di arricchire la crema pasticcera con del torrone sbriciolato, certo però non mi aspettavo costasse tanta fatica! Mi spiego, la fatica è stata sottrarre ai miei dentini un pezzo di quel meraviglioso Torrone Friabile alle Nocciole Relanghe alle nocciole del Piemonte della bottega Esperya, mai assaggiato niente di più buono e, seppure con sacrificio, proprio con quello volevo arricchire la mia crema...sublime!
Il dolce nel quale l'ho utilizzato è il classico millefoglie preparato con la buona pasta sfoglia fatta in casa. Nella crema pasticcera ho utilizzato metà dose di zucchero visto che poi ho aggiunto il torrone, dolce di suo.
Ingredienti:
3 rettangoli di pasta sfoglia
2 tuorli d'uovo
250 ml di latte fresco
1/2 cucchiaino di vaniglia in polvere
2 cucchiai di zucchero semolato
2 cucchiai di maizena
100 g di Torrone Friabile alle Nocciole Relanghe
zucchero a velo.
Stendiamo i rettangoli di sfoglia su una teglia, pennelliamoli di acqua e cospargiamoli di zucchero a velo. Inforniamo finché risulteranno dorati. Scaldiamo il latte con la vaniglia. In una pentola sbattiamo le uova con lo zucchero, uniamo la maizena e poi il latte caldo a filo continuando a mescolare, riportiamo sul fuoco e lasciamo addensare. Uniamo alla crema il torrone polverizzato con l'aiuto di un mortaio o di un mixer molto potente. Farciamo con metà crema il primo strato di sfoglia, sovrapponiamo il secondo e farciamo ancora, chiudiamo con il terzo strato che cospargeremo di abbondante zucchero a velo. Arroventiamo un ferro da calza e componiamo sulla superficie del dolce dei motivi decorativi.

2009-01-13

La Compagnia del Cavatappi: nuova iniziativa


Della Compagnia del Cavatappi avevo già avuto modo di parlarvi e se trovate il link nella Dispensa di Cocò un motivo ci sarà.
Fornitissima l’enoteca con vini, grappe e champagne per tutti i gusti e le occasioni, particolare l’offerta di gastronomia dove fanno gola i tanti vasetti di insolite prelibatezze.
Se ve ne parlo oggi è perché La Compagnia del Cavatappi ha riservato una bella sorpresa per i food-bloggers, vi invito a leggere la pagina dedicata ma vi basti sapere che potete avere l’occasione di fare la spesa gratis.

Per la ricetta tornate a trovarmi domani, sto diventando un po’ pigra!

La Compagnia del Cavatappi: nuova iniziativa


Della Compagnia del Cavatappi avevo già avuto modo di parlarvi e se trovate il link nella Dispensa di Cocò un motivo ci sarà.
Fornitissima l’enoteca con vini, grappe e champagne per tutti i gusti e le occasioni, particolare l’offerta di gastronomia dove fanno gola i tanti vasetti di insolite prelibatezze.
Se ve ne parlo oggi è perché La Compagnia del Cavatappi ha riservato una bella sorpresa per i food-bloggers, vi invito a leggere la pagina dedicata ma vi basti sapere che potete avere l’occasione di fare la spesa gratis.

Per la ricetta tornate a trovarmi domani, sto diventando un po’ pigra!

2009-01-12

Le ricette degli altri bloggers

Mi è venuta in mente una cosa e non so, sinceramente, se qualcun altro l’ha fatto prima di me però la butto qui lo stesso.
Pensavo che in effetti noi bloggers siamo una vera comunità, ci frequentiamo virtualmente ed in alcuni casi anche realmente, ci scambiamo consigli, commenti, critiche e soprattutto ricette che a volte copiamo pedissequamente, a volte modifichiamo secondo il nostro gusto e/o le nostre necessità.
Spesso poi parliamo nel blog del risultato ottenuto citando la fonte e rimandando il lettore al blog “dell’amica-o ” che ci ha fornito la ricetta.
Ho pensato, e vengo al punto, di far diventare ciò una rubrica (non chiedetemi con quale cadenza però perché dipende dall’ispirazione) in cui proporre al lettore una ricetta di un altro blogger cogliendo l’occasione per parlare del detto blog e di chi lo scrive, ovviamente secondo il mio punto di vista.
E’ un modo diverso per assegnare un premio ad un blog che apprezzo, che se anche i premi vanno adesso molto di moda vi confesso che non li amo poi tanto dato che sono fini a sé mentre se vuoi dare un premio a chi scrive di cucina penso che il più bello sia parlare del suo lavoro sperimentando qualche sua ricetta e godendo insieme agli altri del risultato ottenuto.
I Cantuccini da aperitivo del Cavoletto di Bruxelles

Non potevo che partire da Cavoletto di Bruxelles il blog della belga Sigrid Verbert, dico che non potevo fare diversamente perché è il primo blog che ho iniziato a leggere ed è il blog che mi ha fatto innamorare di questo mondo e mi ha invogliato ad aprire un mio blog. Non potevo non iniziare da lei perché se guardate nel mio archivio troverete qualcuna delle sue ricette e questo perché le ricette sono originali, ben eseguite e dettagliatamente spiegate, tanto che non mi è mai successo che non me ne riuscisse una.
Se qualcuno ancora non avesse visitato il blog Cavoletto di Bruxelles, ma dubito che nella blogosfera ce ne sia qualcuno, resterà affascinato dalle immagini in esso proposte, perché Sigrid è una professionista della fotografia, oltre che dallo stile discorsivo e coinvolgente dei testi.
Le ricette proposte sono spesso, come dicevo, molto originali e questo non solo per la continua ricerca compiuta dall’autrice ma anche per la diversa cultura dalla quale essa proviene che ne arricchisce ovviamente il bagaglio culturale anche ai fornelli.
Tra le tante che ho provato, voglio oggi parlarvi dei cantucci salati.
Alla vista sembrano i classici biscottini da intingere nel Vin santo, e credetemi nulla vi vieta di farlo, però la differenza è che non dovrete aspettare il momento del dolce per servirli anticipando il tutto all’aperitivo.
Insomma un classico rivisitato con molta originalità. Se non amate il gusto forte del gorgonzola (che pure in questa ricetta sta divinamente) potete sostituirlo con altro formaggio molle e cremoso dal gusto meno intenso.

Ingredienti: 210 g di farina, 90 g di gorgonzola, 50g di mandorle intere, 6 cl di latte, 1 uovo, 40 g di olio d’oliva, 1 cucchiaino di lievito per dolci non zuccherato , 1 punta di peperoncino in polvere, una presa di fior di sale.
Scaldiamo il latte e sciogliamo al suo interno il gorgonzola. Setacciamo la farina insieme al lievito, aggiugiamo l’uovo, l’olio, il latte al gorgonzola, poi il sale e le mandorle intere. Mescoliamo tutto velocemente, formiamo una palla e dividiamola in due porzioni con le quale formeremo dei filoncini alti 2 cm e larghi 5. Deponiamo i filoni su una teglia da forno rivestita con carta da forno, mettiamo in frigo per 15 minuti poi cuociamo in forno a 170° C, per circa mezz’ora. Lasciamo raffreddare poi tagliamo i biscotti in diagonale, spessore 1 cm, con un coltello seghettato. Disponiamo di nuovo i biscotti sulla teglia da forno, e facciamo cuocere per 10 minuti, in modo da farli diventare dorati. Lasciamo raffreddare su una griglia prima di servire.

Le ricette degli altri bloggers

Mi è venuta in mente una cosa e non so, sinceramente, se qualcun altro l’ha fatto prima di me però la butto qui lo stesso.
Pensavo che in effetti noi bloggers siamo una vera comunità, ci frequentiamo virtualmente ed in alcuni casi anche realmente, ci scambiamo consigli, commenti, critiche e soprattutto ricette che a volte copiamo pedissequamente, a volte modifichiamo secondo il nostro gusto e/o le nostre necessità.
Spesso poi parliamo nel blog del risultato ottenuto citando la fonte e rimandando il lettore al blog “dell’amica-o ” che ci ha fornito la ricetta.
Ho pensato, e vengo al punto, di far diventare ciò una rubrica (non chiedetemi con quale cadenza però perché dipende dall’ispirazione) in cui proporre al lettore una ricetta di un altro blogger cogliendo l’occasione per parlare del detto blog e di chi lo scrive, ovviamente secondo il mio punto di vista.
E’ un modo diverso per assegnare un premio ad un blog che apprezzo, che se anche i premi vanno adesso molto di moda vi confesso che non li amo poi tanto dato che sono fini a sé mentre se vuoi dare un premio a chi scrive di cucina penso che il più bello sia parlare del suo lavoro sperimentando qualche sua ricetta e godendo insieme agli altri del risultato ottenuto.
I Cantuccini da aperitivo del Cavoletto di Bruxelles

Non potevo che partire da Cavoletto di Bruxelles il blog della belga Sigrid Verbert, dico che non potevo fare diversamente perché è il primo blog che ho iniziato a leggere ed è il blog che mi ha fatto innamorare di questo mondo e mi ha invogliato ad aprire un mio blog. Non potevo non iniziare da lei perché se guardate nel mio archivio troverete qualcuna delle sue ricette e questo perché le ricette sono originali, ben eseguite e dettagliatamente spiegate, tanto che non mi è mai successo che non me ne riuscisse una.
Se qualcuno ancora non avesse visitato il blog Cavoletto di Bruxelles, ma dubito che nella blogosfera ce ne sia qualcuno, resterà affascinato dalle immagini in esso proposte, perché Sigrid è una professionista della fotografia, oltre che dallo stile discorsivo e coinvolgente dei testi.
Le ricette proposte sono spesso, come dicevo, molto originali e questo non solo per la continua ricerca compiuta dall’autrice ma anche per la diversa cultura dalla quale essa proviene che ne arricchisce ovviamente il bagaglio culturale anche ai fornelli.
Tra le tante che ho provato, voglio oggi parlarvi dei cantucci salati.
Alla vista sembrano i classici biscottini da intingere nel Vin santo, e credetemi nulla vi vieta di farlo, però la differenza è che non dovrete aspettare il momento del dolce per servirli anticipando il tutto all’aperitivo.
Insomma un classico rivisitato con molta originalità. Se non amate il gusto forte del gorgonzola (che pure in questa ricetta sta divinamente) potete sostituirlo con altro formaggio molle e cremoso dal gusto meno intenso.

Ingredienti: 210 g di farina, 90 g di gorgonzola, 50g di mandorle intere, 6 cl di latte, 1 uovo, 40 g di olio d’oliva, 1 cucchiaino di lievito per dolci non zuccherato , 1 punta di peperoncino in polvere, una presa di fior di sale.
Scaldiamo il latte e sciogliamo al suo interno il gorgonzola. Setacciamo la farina insieme al lievito, aggiugiamo l’uovo, l’olio, il latte al gorgonzola, poi il sale e le mandorle intere. Mescoliamo tutto velocemente, formiamo una palla e dividiamola in due porzioni con le quale formeremo dei filoncini alti 2 cm e larghi 5. Deponiamo i filoni su una teglia da forno rivestita con carta da forno, mettiamo in frigo per 15 minuti poi cuociamo in forno a 170° C, per circa mezz’ora. Lasciamo raffreddare poi tagliamo i biscotti in diagonale, spessore 1 cm, con un coltello seghettato. Disponiamo di nuovo i biscotti sulla teglia da forno, e facciamo cuocere per 10 minuti, in modo da farli diventare dorati. Lasciamo raffreddare su una griglia prima di servire.

2009-01-09

Il centrotavola che si mangia

Ho preso l'abitudine da un po' di tempo a questa parte di porre al centro della tavola invece classico mazzo di fiori, qualcosa che possa gratificare oltre alla vista anche il palato. Se ho poco tempo va bene anche un bel cesto di frutta oppure delle erbette aromatiche, utilizzate in grandi mazzi quali centrotavola o eventualmente a in ciuffetti come segnaposto. Avendo un po' di tempo in più da dedicare alla tavola pensato che fosse una buona idea porre in una ciotola di alloro e rosmarino qualche rosellina...di brioche.
E' vero che prima di iniziare il pranzo metà (un po' di dignità signori) del centrotavola avrà preso il volo, però vi assicuro, se il pranzo non è particolarmente formale, i vostri ospiti vi ringrazieranno e poi è un bel modo per rompere il ghiaccio attendendo la prima portata senza far fuori il cestino del pane.
Per le roselline:
500 g di farina 00
250 ml di latte
80 g di burro morbido
40 g di zucchero
15 g di sale
15 g di lievito di birra
3 tuorli
1 vasetto di olive verdi
150 g di prosciutto crudo
4 cucchiai di parmigiano grattugiato
1 tuorlo e due cucchiai di latte per spennellare
Impastiamo nella ciotola la farina con le uova, lo zucchero, il sale e il lievito sciolto nel latte tiepido. Lavoriamo l’impasto molto bene per almeno dieci minuti fino a quando non sarà liscio e poi lasciamolo lievitare per un’ora. Trascorso il tempo di lievitazione sgonfiamo la pasta lavorandola con le mani. Stendiamola in un rettangolo spesso 7-8 mm con l'aiuto di un matterello e dividiamo il rettangolo in due nel senso della lunghezza, cospargiamo ciascuno di olive tritate, parmigiano e prosciutto a dadini piccoli. Poi arrotoliamo i rettangoli sempre nel senso della lunghezza e ricaviamone dei rotolini di cm c.a. di altezza. Schiacchiaoli leggermente con il palmo e disponiamoli su una teglia. Pennelliamoli con il tuorlo mescolato al latte e lasciamo lievitare di nuovo finchè risulteranno gonfi. Poi inforniamo in forno caldissimo finché sranno dorati.
Una volta pronte le briochine passiamo alla composizione del centrotavola. In una ciotola sistemiamo della spugna da fioraio umida. Infilziamo nella stessa dei rametti di alloro e rosmarino o, a piacere, di altre erbette aromatiche. Poi infilziamo ogni rosetta ad uno stecco da spiedino e stemiamo anche queste tra un rametto e l'altro. Cosa ne dite? Vi sembra una bella idea?

Il centrotavola che si mangia

Ho preso l'abitudine da un po' di tempo a questa parte di porre al centro della tavola invece classico mazzo di fiori, qualcosa che possa gratificare oltre alla vista anche il palato. Se ho poco tempo va bene anche un bel cesto di frutta oppure delle erbette aromatiche, utilizzate in grandi mazzi quali centrotavola o eventualmente a in ciuffetti come segnaposto. Avendo un po' di tempo in più da dedicare alla tavola pensato che fosse una buona idea porre in una ciotola di alloro e rosmarino qualche rosellina...di brioche.
E' vero che prima di iniziare il pranzo metà (un po' di dignità signori) del centrotavola avrà preso il volo, però vi assicuro, se il pranzo non è particolarmente formale, i vostri ospiti vi ringrazieranno e poi è un bel modo per rompere il ghiaccio attendendo la prima portata senza far fuori il cestino del pane.
Per le roselline:
500 g di farina 00
250 ml di latte
80 g di burro morbido
40 g di zucchero
15 g di sale
15 g di lievito di birra
3 tuorli
1 vasetto di olive verdi
150 g di prosciutto crudo
4 cucchiai di parmigiano grattugiato
1 tuorlo e due cucchiai di latte per spennellare
Impastiamo nella ciotola la farina con le uova, lo zucchero, il sale e il lievito sciolto nel latte tiepido. Lavoriamo l’impasto molto bene per almeno dieci minuti fino a quando non sarà liscio e poi lasciamolo lievitare per un’ora. Trascorso il tempo di lievitazione sgonfiamo la pasta lavorandola con le mani. Stendiamola in un rettangolo spesso 7-8 mm con l'aiuto di un matterello e dividiamo il rettangolo in due nel senso della lunghezza, cospargiamo ciascuno di olive tritate, parmigiano e prosciutto a dadini piccoli. Poi arrotoliamo i rettangoli sempre nel senso della lunghezza e ricaviamone dei rotolini di cm c.a. di altezza. Schiacchiaoli leggermente con il palmo e disponiamoli su una teglia. Pennelliamoli con il tuorlo mescolato al latte e lasciamo lievitare di nuovo finchè risulteranno gonfi. Poi inforniamo in forno caldissimo finché sranno dorati.
Una volta pronte le briochine passiamo alla composizione del centrotavola. In una ciotola sistemiamo della spugna da fioraio umida. Infilziamo nella stessa dei rametti di alloro e rosmarino o, a piacere, di altre erbette aromatiche. Poi infilziamo ogni rosetta ad uno stecco da spiedino e stemiamo anche queste tra un rametto e l'altro. Cosa ne dite? Vi sembra una bella idea?