2011-06-20

Insalata di legumi misti

Piatto piano e fondo linea Evolution e bicchiere Guy Degrenne Mambo di CHSGroup
Al lunedì il piatto sano fatemelo passare, ormai sto entrando nell'ottavo mese di gravidanza e quindi devo pensare a tenermi in salute più che mai. I legumi sono dei veri alleati per la nostra salute ma pensavo fosse un po' un sacrificio consumarli con questo caldo. Niente di meno vero, ho scoperto che anche in insalata danno il meglio. Ovvio qualche attenzione in più va riposta nel momento in cui vengono lessati, se non si conosce perfettamente il tempo di cottura del prodotto consiglierei di non utilizzare la pentola a pressione per evitare di ritrovarvi con una crema di legumi che in insalata non ci sta granché.
Comunque sia una volta ammollati (se necessario) e lessati i legumi non resta che completarli secondo la ricetta, il proprio gusto e l'ispirazione del momento. Come base dell'insalata ho scelto un misto di fagioli e ceci con farro di Melandri Gaudenzio, vi dirò che avrei mangiato il prodotto anche solo lessato con un filo d'olio crudo ma l'ho abbellito e arricchito con pochissimi altri ingredienti.
Ingredienti per 4 persone:
250 g di fagioli misti ceci e farro secchi
2 cipollotti rossi
1 peperone verde
2 pomodori costoluti
1 mazzetto di timo
sale e pepe
olio extravergine d'oliva
Ammollare secondo le indicazioni e lessare i legumi. Sbollentare per pochi minuti il peperone ridotto a cubetti in acqua con un cucchiaio di aceto. Quando i legumi sono freddi, unirvi il peperone, i pomodori a spicchi e i cipollotti a rondelle sottili. Condire l'insalata con olio, sale, pepe nero e timo sfogliato.

Insalata di legumi misti

Piatto piano e fondo linea Evolution e bicchiere Guy Degrenne Mambo di CHSGroup
Al lunedì il piatto sano fatemelo passare, ormai sto entrando nell'ottavo mese di gravidanza e quindi devo pensare a tenermi in salute più che mai. I legumi sono dei veri alleati per la nostra salute ma pensavo fosse un po' un sacrificio consumarli con questo caldo. Niente di meno vero, ho scoperto che anche in insalata danno il meglio. Ovvio qualche attenzione in più va riposta nel momento in cui vengono lessati, se non si conosce perfettamente il tempo di cottura del prodotto consiglierei di non utilizzare la pentola a pressione per evitare di ritrovarvi con una crema di legumi che in insalata non ci sta granché.
Comunque sia una volta ammollati (se necessario) e lessati i legumi non resta che completarli secondo la ricetta, il proprio gusto e l'ispirazione del momento. Come base dell'insalata ho scelto un misto di fagioli e ceci con farro di Melandri Gaudenzio, vi dirò che avrei mangiato il prodotto anche solo lessato con un filo d'olio crudo ma l'ho abbellito e arricchito con pochissimi altri ingredienti.
Ingredienti per 4 persone:
250 g di fagioli misti ceci e farro secchi
2 cipollotti rossi
1 peperone verde
2 pomodori costoluti
1 mazzetto di timo
sale e pepe
olio extravergine d'oliva
Ammollare secondo le indicazioni e lessare i legumi. Sbollentare per pochi minuti il peperone ridotto a cubetti in acqua con un cucchiaio di aceto. Quando i legumi sono freddi, unirvi il peperone, i pomodori a spicchi e i cipollotti a rondelle sottili. Condire l'insalata con olio, sale, pepe nero e timo sfogliato.

2011-06-17

Torta crumble ai cranberry

Piatto da dessert Collezione cuore Soizick
Ammetto di essere ancora un po' frastornata per la presentazione del progetto Gente del Fud, ma oggi ho deciso di non restarmene più mollemente adagiata sugli allori e di ricominciare a parlare di ricette, che questo è prima di tutto un blog di ricette non dimentichiamolo!
Ho rifatto la mia fantastica torta crumble e stavolta ve ne voglio parlare perché vale la pena provarla qualunque sia il ripieno scelto, nel mio caso un'ottima confettura biologica Fiordifrutta ai cranberry (mirtilli rossi di palude) di Rigoni di Asiago.
Ingredienti
Per la frolla:
200 g di farina
100 g di zucchero
100 g di burro freddo
1 uovo.
Per il ripieno:
1 barattolo di confettura ai cranberry
Per il crumble:
110 g di farina
110 g di zucchero semolato fine
90 g di mandorle macinate
90 g di burro
zucchero a velo per completare
Preparare la pasta frolla lavorando velocemente la farina con il burro a tocchetti, unire lo zucchero e l’uovo. Stendere il composto in una teglia imburrata e infarinata rivestendo il fondo e i bordi per 2 cm circa. Coprire con la confettura. Preparare il crumble lavorando con un mixer la farina, le mandorle, il burro e lo zucchero. Disporre il composto, che risulterà grumoso, sulla superficie del dolce senza compattarlo. Infornare a 180° per 40 minuti circa finché la torta risulterà ben dorata. Cospargere di zucchero a velo prima di servire.
* Per la frolla ed il crumble ho utilizzato farina 00 di grano tenero Molino Chiavazza, per il crumble ho scelto mandorle sgusciate Noberasco

Torta crumble ai cranberry

Piatto da dessert Collezione cuore Soizick
Ammetto di essere ancora un po' frastornata per la presentazione del progetto Gente del Fud, ma oggi ho deciso di non restarmene più mollemente adagiata sugli allori e di ricominciare a parlare di ricette, che questo è prima di tutto un blog di ricette non dimentichiamolo!
Ho rifatto la mia fantastica torta crumble e stavolta ve ne voglio parlare perché vale la pena provarla qualunque sia il ripieno scelto, nel mio caso un'ottima confettura biologica Fiordifrutta ai cranberry (mirtilli rossi di palude) di Rigoni di Asiago.
Ingredienti
Per la frolla:
200 g di farina
100 g di zucchero
100 g di burro freddo
1 uovo.
Per il ripieno:
1 barattolo di confettura ai cranberry
Per il crumble:
110 g di farina
110 g di zucchero semolato fine
90 g di mandorle macinate
90 g di burro
zucchero a velo per completare
Preparare la pasta frolla lavorando velocemente la farina con il burro a tocchetti, unire lo zucchero e l’uovo. Stendere il composto in una teglia imburrata e infarinata rivestendo il fondo e i bordi per 2 cm circa. Coprire con la confettura. Preparare il crumble lavorando con un mixer la farina, le mandorle, il burro e lo zucchero. Disporre il composto, che risulterà grumoso, sulla superficie del dolce senza compattarlo. Infornare a 180° per 40 minuti circa finché la torta risulterà ben dorata. Cospargere di zucchero a velo prima di servire.
* Per la frolla ed il crumble ho utilizzato farina 00 di grano tenero Molino Chiavazza, per il crumble ho scelto mandorle sgusciate Noberasco

2011-06-14

Noi Gente del Fud


Una veduta della Costiera dal Crowne Plaza Hotel

Ancora una volta chi legge e non sa di che parlo pensa che io con l'inglese abbia proprio dei problemi, in effetti non sbaglia ma - problemi di lingue a parte - stavolta l'errore è voluto come potete osservare nel marchio creato per l'occasione da Garofalo.
Io al settimo mese di gravidanza
 con il grembiule Gente del Fud

Erano due mesi circa, ovvero da quando ho avuto una strana, quanto gradita, convocazione per un non meglio precisato evento dal nome piuttosto curioso che mi lambiccavo il cervello alla ricerca di quale fosse il significato di questo slogan.
Il mistero mi è stato svelato il un indimenticabile fine settimana nella penisola sorrentina, a Castellammare di Stabia durante il quale ho visitato lo stabilimento Garofalo a Gragnano, ho conosciuto lo staff dello storico pastificio,  ho visto e conosciuto di persona quasi tutti gli altri 79 food-bloggers selezionati ed ho capito di appartenere anch'io alla Gente del Fud.
E' come se Garofalo, con questo invito a far parte del Suo ambizioso progetto, in cui Fud sta un po' per Food e un po' per Sud, mi abbia finalmente svelato chi sono e ne sono felice ed oltremodo entusiasta.
Il progetto, che consiste in una mappatura dei migliori prodotti culinari italiani e non, vedrà noi bloggers selezionati impegnati alla realizzazione di questa enciclopedia virtuale del cibo, partirà da settembre e sarà forse più facile spiegarvelo in corso d'opera.
Per il momento lascio un grazie per la magnifica accoglienza allo staff Garofalo e un saluto particolare ai bloggers che con me hanno condiviso l'emozione e l'orgoglio di far parte di un grande progetto. Non mi dilungo oltre perché se volete saperne di più vi basterà cliccare sulla pagina Facebook di Pasta Garofalo su Luciano Pignataro WineBlog o su uno degli altri blog partecipanti, alcuni dei quali hanno certamente delle doti da reporters più spiccate delle mie.
Io invece, crogiolandomi ancora un po' nell'emozione provata, vi  lascio le parole di Massimo Menna, Amministratore delegato del Pastificio Garofalo: "La Gente del Fud pensa ancora che impegnarsi a fare la cosa giusta sia più importante di vincere. Il Bello, l'Arte, il Buono e il Sapere sono privilegi rari, da sostenere: unisciti al nostro tavolo. La Gente del Fud sono io, siamo noi".

Noi Gente del Fud


Una veduta della Costiera dal Crowne Plaza Hotel

Ancora una volta chi legge e non sa di che parlo pensa che io con l'inglese abbia proprio dei problemi, in effetti non sbaglia ma - problemi di lingue a parte - stavolta l'errore è voluto come potete osservare nel marchio creato per l'occasione da Garofalo.
Io al settimo mese di gravidanza
 con il grembiule Gente del Fud

Erano due mesi circa, ovvero da quando ho avuto una strana, quanto gradita, convocazione per un non meglio precisato evento dal nome piuttosto curioso che mi lambiccavo il cervello alla ricerca di quale fosse il significato di questo slogan.
Il mistero mi è stato svelato il un indimenticabile fine settimana nella penisola sorrentina, a Castellammare di Stabia durante il quale ho visitato lo stabilimento Garofalo a Gragnano, ho conosciuto lo staff dello storico pastificio,  ho visto e conosciuto di persona quasi tutti gli altri 79 food-bloggers selezionati ed ho capito di appartenere anch'io alla Gente del Fud.
E' come se Garofalo, con questo invito a far parte del Suo ambizioso progetto, in cui Fud sta un po' per Food e un po' per Sud, mi abbia finalmente svelato chi sono e ne sono felice ed oltremodo entusiasta.
Il progetto, che consiste in una mappatura dei migliori prodotti culinari italiani e non, vedrà noi bloggers selezionati impegnati alla realizzazione di questa enciclopedia virtuale del cibo, partirà da settembre e sarà forse più facile spiegarvelo in corso d'opera.
Per il momento lascio un grazie per la magnifica accoglienza allo staff Garofalo e un saluto particolare ai bloggers che con me hanno condiviso l'emozione e l'orgoglio di far parte di un grande progetto. Non mi dilungo oltre perché se volete saperne di più vi basterà cliccare sulla pagina Facebook di Pasta Garofalo su Luciano Pignataro WineBlog o su uno degli altri blog partecipanti, alcuni dei quali hanno certamente delle doti da reporters più spiccate delle mie.
Io invece, crogiolandomi ancora un po' nell'emozione provata, vi  lascio le parole di Massimo Menna, Amministratore delegato del Pastificio Garofalo: "La Gente del Fud pensa ancora che impegnarsi a fare la cosa giusta sia più importante di vincere. Il Bello, l'Arte, il Buono e il Sapere sono privilegi rari, da sostenere: unisciti al nostro tavolo. La Gente del Fud sono io, siamo noi".

2011-06-10

Budino al caramello con amarene

Sottopiatto in rattan Nella Longari Home, tovaglietta in tessuto impermeabilizzato Creativitàvola
Come forse avrete notato dalla locandina sulla destra anch'io, con il mio enorme pancione, partecipo all'evento Gente del Fud  organizzato per questo fine settimana da Pasta Garofalo. In attesa di farvi un resoconto dell'avvenimento e per non correre il rischio di lasciarvi con l'amaro in bocca vi lascio con un dolce.
Fresco e delicato è un budino che non richiede alcuna cottura in forno. La ricetta viene da Cucina Italiana dov'era accostato ai lamponi io l'ho servito con amarene, le ottime amarene Fabbri che tutti conoscete.
Ma non mi perdo oltre in chiacchiere perché ho ancora la valigia da preparare...
Ingredienti:
300 g di latte
200 g di panna
150 g di zucchero
60 g di farina di riso
8 g di gelatina in fogli
5 tuorli
savoiardi
1/2 baccello di vaniglia
1 noce di burro
Posizionate al fondo di uno stampo a cerniera (18-20 cm di diametro) i savoiardi e bagnateli con lo sciroppo di amarene
Portate quasi ad ebollizione il latte con la panna e mezzo baccello di vaniglia. Mescolate i tuorli con 100 g di zucchero e la farina di riso, unite il liquido caldo filtrato e riportate sul fuoco finché la crema si addenserà. Intanto fate caramellare i 50 g zucchero restanti con il burro. Unite alla crema preparata la gelatina ammollata e strizzata  e il caramello. Versate il budino sui savoiardi e lasciate rassodare un paio d'ore in frigo prima di servire con le amarene e il loro sciroppo.
* Per la farina di riso mi sono affidata a Molino Chiavazza

Budino al caramello con amarene

Sottopiatto in rattan Nella Longari Home, tovaglietta in tessuto impermeabilizzato Creativitàvola
Come forse avrete notato dalla locandina sulla destra anch'io, con il mio enorme pancione, partecipo all'evento Gente del Fud  organizzato per questo fine settimana da Pasta Garofalo. In attesa di farvi un resoconto dell'avvenimento e per non correre il rischio di lasciarvi con l'amaro in bocca vi lascio con un dolce.
Fresco e delicato è un budino che non richiede alcuna cottura in forno. La ricetta viene da Cucina Italiana dov'era accostato ai lamponi io l'ho servito con amarene, le ottime amarene Fabbri che tutti conoscete.
Ma non mi perdo oltre in chiacchiere perché ho ancora la valigia da preparare...
Ingredienti:
300 g di latte
200 g di panna
150 g di zucchero
60 g di farina di riso
8 g di gelatina in fogli
5 tuorli
savoiardi
1/2 baccello di vaniglia
1 noce di burro
Posizionate al fondo di uno stampo a cerniera (18-20 cm di diametro) i savoiardi e bagnateli con lo sciroppo di amarene
Portate quasi ad ebollizione il latte con la panna e mezzo baccello di vaniglia. Mescolate i tuorli con 100 g di zucchero e la farina di riso, unite il liquido caldo filtrato e riportate sul fuoco finché la crema si addenserà. Intanto fate caramellare i 50 g zucchero restanti con il burro. Unite alla crema preparata la gelatina ammollata e strizzata  e il caramello. Versate il budino sui savoiardi e lasciate rassodare un paio d'ore in frigo prima di servire con le amarene e il loro sciroppo.
* Per la farina di riso mi sono affidata a Molino Chiavazza

2011-06-08

Zucchine ripiene su crema di piselli


Piatto piano La vie en Rose e americano  di Wald
L'ennesima ricetta con zucchine? Ebbene si ma che ci volete fare le zucchine sono come le patate così neutre che si abbinano praticamente a tutto ed io con tutto le adoro. Ancora una volta le ho farcite stavolta senza pane o pangrattato ma con un composto morbidissimo quasi una crema a base di ricotta fresca di pecorapecorino romano, quelli di Brunelli, legati da besciamella e uova arricchiti da mortadella che ho poi gratinato in forno e servito su una crema di piselli ottenuta con la farina istantanea della linea Farinpiù di Melandri Gaudenzio. Per rendere l'insieme più goloso e richiamare il gusto del ripieno qualche rondellina di ghiandine (le mini-mortadelle di Felsineo).
Ingredienti per 4 persone:
2 zucchine
1 uovo
80 g di mortadella
2 cucchiaiate di ricotta
100 ml di besciamella
2 cucchiai di pecorino romano grattugiato
olio extravergine d'oliva
sale e pepe q.b.
1 busta di farina istantanea di piselli
600 ml c.a di brodo vegetale
1 bustina di ghiandine (mortadelline mignon)
Tagliare in tre tronchetti ogni zucchina e lessarli per pochi minuti. Tagliare ogni tronchetto in due e cavarne la polpa con uno scavino. Frullare la polpa delle zucchine con la mortadella, la ricotta, l'uovo, il formaggio grattugiato e la besciamella, regolare di sale e pepe e farcire con il composto le 12 barchette di zucchina. Disporre in teglia le zucchine, irrorarle con un filo d'olio e gratinarle a 200° per 15 minuti circa, finché appariranno dorate.
Preparare la crema di piselli sciogliendo la farina con il brodo. In ogni piatto disporre tre cuccchiaiate di crema di piselli, disporre sopra ognuna una barchetta di zucchina e decorare con le ghiandine tagliate a rondelle e rosolate a fuoco vivace senza condimenti.

Zucchine ripiene su crema di piselli


Piatto piano La vie en Rose e americano  di Wald
L'ennesima ricetta con zucchine? Ebbene si ma che ci volete fare le zucchine sono come le patate così neutre che si abbinano praticamente a tutto ed io con tutto le adoro. Ancora una volta le ho farcite stavolta senza pane o pangrattato ma con un composto morbidissimo quasi una crema a base di ricotta fresca di pecorapecorino romano, quelli di Brunelli, legati da besciamella e uova arricchiti da mortadella che ho poi gratinato in forno e servito su una crema di piselli ottenuta con la farina istantanea della linea Farinpiù di Melandri Gaudenzio. Per rendere l'insieme più goloso e richiamare il gusto del ripieno qualche rondellina di ghiandine (le mini-mortadelle di Felsineo).
Ingredienti per 4 persone:
2 zucchine
1 uovo
80 g di mortadella
2 cucchiaiate di ricotta
100 ml di besciamella
2 cucchiai di pecorino romano grattugiato
olio extravergine d'oliva
sale e pepe q.b.
1 busta di farina istantanea di piselli
600 ml c.a di brodo vegetale
1 bustina di ghiandine (mortadelline mignon)
Tagliare in tre tronchetti ogni zucchina e lessarli per pochi minuti. Tagliare ogni tronchetto in due e cavarne la polpa con uno scavino. Frullare la polpa delle zucchine con la mortadella, la ricotta, l'uovo, il formaggio grattugiato e la besciamella, regolare di sale e pepe e farcire con il composto le 12 barchette di zucchina. Disporre in teglia le zucchine, irrorarle con un filo d'olio e gratinarle a 200° per 15 minuti circa, finché appariranno dorate.
Preparare la crema di piselli sciogliendo la farina con il brodo. In ogni piatto disporre tre cuccchiaiate di crema di piselli, disporre sopra ognuna una barchetta di zucchina e decorare con le ghiandine tagliate a rondelle e rosolate a fuoco vivace senza condimenti.