2009-04-23

Maccheroncelli di Gragnano con gamberetti ammollicati

Gamberetti, pangrattato, un po' di bottarga, qualche cappero, delle lamelle di mandorla e i Maccheroncelli di Gragnano, invero ottimi anche con solo olio crudo e parmigiano, acquistano un'aria veramente stuzzicante.
Se vi va di provare vi lascio la ricetta e se cercate la pasta che ho utilizzato non vi resta che fare un giretto virtuale da Terrasolis.
Per 2 persone:
160 g di Maccheroncelli di Gragnano (o altro formato a vostra scelta)
300 g di gamberetti
1 spicchio d'aglio
2 cucchiai di pangrattato
1 cucchiaio di bottarga di tonno grattugiata
1 cucchiaio di capperi
1 cucchiaio di mandorle a lamelle
olio extravergine d'oliva
sale e pepe q.b.
Saltiamo i gamberetti in un fondo l'olio con mezzo spicchio d'aglio, saliamo e pepiamo. In un altro padellino doriamo il pangrattato con un filo d'olio, il restante aglio e la bottarga, uniamo i capperi e le mandorle. Lassiamo la pasta e condiamola con i gamberi, unendo solo alla fine il composto di pane preparato.

Maccheroncelli di Gragnano con gamberetti ammollicati

Gamberetti, pangrattato, un po' di bottarga, qualche cappero, delle lamelle di mandorla e i Maccheroncelli di Gragnano, invero ottimi anche con solo olio crudo e parmigiano, acquistano un'aria veramente stuzzicante.
Se vi va di provare vi lascio la ricetta e se cercate la pasta che ho utilizzato non vi resta che fare un giretto virtuale da Terrasolis.
Per 2 persone:
160 g di Maccheroncelli di Gragnano (o altro formato a vostra scelta)
300 g di gamberetti
1 spicchio d'aglio
2 cucchiai di pangrattato
1 cucchiaio di bottarga di tonno grattugiata
1 cucchiaio di capperi
1 cucchiaio di mandorle a lamelle
olio extravergine d'oliva
sale e pepe q.b.
Saltiamo i gamberetti in un fondo l'olio con mezzo spicchio d'aglio, saliamo e pepiamo. In un altro padellino doriamo il pangrattato con un filo d'olio, il restante aglio e la bottarga, uniamo i capperi e le mandorle. Lassiamo la pasta e condiamola con i gamberi, unendo solo alla fine il composto di pane preparato.

2009-04-21

Timballo Poesia di Sicilia con riso pilaf

Non so a voi ma le melanzane a me, già alla vista, mi fanno pensare alla Sicilia. Ultimamente le sto riscoprendo grigliate, sono fantastiche e molto leggere e ne sto facendo largo uso in tutte le portate, anzi un giorno o l’altro vi parlo della pasta che ho ideato ma adesso, prima della ricetta, vi spiego perché il timballo che ho realizzato l’ho chiamato così.
Poesia di Sicilia è uno dei pesti a base di melanzane, peperoncino, pecorino, basilico e aglio creati da Sicilian Exquisiteness. E’ per palati forti dato che il piccante si sente abbastanza e sui crostini con il formaggio è spettacolare. Così mentre lo gustavo in questa sua semplice veste ho pensato di richiamare i sapori degli ingredienti che lo compongono in una ricetta ancora più golosa che ho servito poi con del semplice riso pilaf, il Carnaroli Gli Aironi mica uno qualsiasi, che ne completasse il gusto attenuando il deciso piccante del pesto.
Ingredienti per 2:
6 fette di melanzana bianca grigliata
6 foglie di basilico
4 fette di caciocavallo non troppo stagionato
Olio extravergine d’oliva
Pesto Poesia di Sicilia Sicilian Exquisiteness
Sale
Pecorino grattugiato
1 bicchiere di riso carnaroli Gli Aironi
2 bicchieri di brodo
In un goccio d’olio tostiamo il riso, uniamo il brodo e copriamo la pentola, lasciando assorbire a fuoco moderato tutto il liquido di cottura. Intanto prepariamo i timballi.
Condiamo le fette di melanzana con poco olio e sale. Disponiamo in una teglia due fette di melanzana, poggiamo sopra ognuna una fetta di caciocavallo, spalmiamo sopra il formaggio un cucchiaino di pesto Poesia di Sicilia, cospargiamo con pecorino e completiamo con una foglia di basilico, procediamo allo stesso modo con il secondo strato e concludiamo poi con la terza fetta di melanzana, pochissimo pesto, pecorino e l’ultima foglia di basilico. Inforniamo finché il formaggio sarà sciolto e la melanzana gratinata. Serviamo i timballi su piatti riscaldati al centro di una corona di riso pilaf.

Timballo Poesia di Sicilia con riso pilaf

Non so a voi ma le melanzane a me, già alla vista, mi fanno pensare alla Sicilia. Ultimamente le sto riscoprendo grigliate, sono fantastiche e molto leggere e ne sto facendo largo uso in tutte le portate, anzi un giorno o l’altro vi parlo della pasta che ho ideato ma adesso, prima della ricetta, vi spiego perché il timballo che ho realizzato l’ho chiamato così.
Poesia di Sicilia è uno dei pesti a base di melanzane, peperoncino, pecorino, basilico e aglio creati da Sicilian Exquisiteness. E’ per palati forti dato che il piccante si sente abbastanza e sui crostini con il formaggio è spettacolare. Così mentre lo gustavo in questa sua semplice veste ho pensato di richiamare i sapori degli ingredienti che lo compongono in una ricetta ancora più golosa che ho servito poi con del semplice riso pilaf, il Carnaroli Gli Aironi mica uno qualsiasi, che ne completasse il gusto attenuando il deciso piccante del pesto.
Ingredienti per 2:
6 fette di melanzana bianca grigliata
6 foglie di basilico
4 fette di caciocavallo non troppo stagionato
Olio extravergine d’oliva
Pesto Poesia di Sicilia Sicilian Exquisiteness
Sale
Pecorino grattugiato
1 bicchiere di riso carnaroli Gli Aironi
2 bicchieri di brodo
In un goccio d’olio tostiamo il riso, uniamo il brodo e copriamo la pentola, lasciando assorbire a fuoco moderato tutto il liquido di cottura. Intanto prepariamo i timballi.
Condiamo le fette di melanzana con poco olio e sale. Disponiamo in una teglia due fette di melanzana, poggiamo sopra ognuna una fetta di caciocavallo, spalmiamo sopra il formaggio un cucchiaino di pesto Poesia di Sicilia, cospargiamo con pecorino e completiamo con una foglia di basilico, procediamo allo stesso modo con il secondo strato e concludiamo poi con la terza fetta di melanzana, pochissimo pesto, pecorino e l’ultima foglia di basilico. Inforniamo finché il formaggio sarà sciolto e la melanzana gratinata. Serviamo i timballi su piatti riscaldati al centro di una corona di riso pilaf.

2009-04-20

Insalata di pollo con crostini di pane e maionese biologica al balsamico

Mi pare che la scadenza della raccolta "Salads" promossa da Susina del blog Pasticci e Deliri di una strega in cucina sia stata prorogata al 30.04.2009. Così anche una cronica ritardataria come me riesce a partecipare. Voglio dare il mio contributo con una bella insalata sostanziosa che preparo spesso come piatto unico e gratificante soprattutto nel periodo primaverile-estivo quando il caldo inizia a farsi sentire e la voglia di nutrirsi con gusto si scontra con l’esigenza di non preparare piatti che richiedano cotture lunghe e servizio caldo. Non è questo il caso visto che stamattina ci siamo svegliati ammantati di nebbia, tuttavia voglio essere speranzosa e la posto comunque.
L'insalata contiene proprio tutto ma si può ulteriormente arricchire contribuendo di volta in volta alla causa “svuotiamo il frigorifero”. Quel che la rende particolare è la speciale vinaigrette con olio, aceto balsamico e maionese. Stavolta ho sostituito però gli ultimi due ingredienti con un’eccellente maionese biologica al balsamico prodotta da
Cascina San Cassiano che vi farà dimenticare le tristi salse che a torto portano il nome della famosa maionese e che si trovano nella grande distribuzione.
Ingredienti per 4 persone:
1 piccolo petto di pollo lessato
2 carote
½ cespo di lattuga romana
200 g di provolone piccante
4 fette di pancarré
1 manciata di semi di zucca, noci e pomodori secchi triturati
4 cucchiai di olio extravergine
4 cucchiai di maionese biologica al balsamico
Sale e pepe nero q.b.
Affettiamo il pollo e la lattuga a striscioline, uniamo le carote a julienne, il provolone a cubetti, la frutta secca. Condiamo con l’emulsione di olio, maionese al balsamico, sale e pepe. Completiamo infine con i quadratini di pancarré tostato.

Insalata di pollo con crostini di pane e maionese biologica al balsamico

Mi pare che la scadenza della raccolta "Salads" promossa da Susina del blog Pasticci e Deliri di una strega in cucina sia stata prorogata al 30.04.2009. Così anche una cronica ritardataria come me riesce a partecipare. Voglio dare il mio contributo con una bella insalata sostanziosa che preparo spesso come piatto unico e gratificante soprattutto nel periodo primaverile-estivo quando il caldo inizia a farsi sentire e la voglia di nutrirsi con gusto si scontra con l’esigenza di non preparare piatti che richiedano cotture lunghe e servizio caldo. Non è questo il caso visto che stamattina ci siamo svegliati ammantati di nebbia, tuttavia voglio essere speranzosa e la posto comunque.
L'insalata contiene proprio tutto ma si può ulteriormente arricchire contribuendo di volta in volta alla causa “svuotiamo il frigorifero”. Quel che la rende particolare è la speciale vinaigrette con olio, aceto balsamico e maionese. Stavolta ho sostituito però gli ultimi due ingredienti con un’eccellente maionese biologica al balsamico prodotta da
Cascina San Cassiano che vi farà dimenticare le tristi salse che a torto portano il nome della famosa maionese e che si trovano nella grande distribuzione.
Ingredienti per 4 persone:
1 piccolo petto di pollo lessato
2 carote
½ cespo di lattuga romana
200 g di provolone piccante
4 fette di pancarré
1 manciata di semi di zucca, noci e pomodori secchi triturati
4 cucchiai di olio extravergine
4 cucchiai di maionese biologica al balsamico
Sale e pepe nero q.b.
Affettiamo il pollo e la lattuga a striscioline, uniamo le carote a julienne, il provolone a cubetti, la frutta secca. Condiamo con l’emulsione di olio, maionese al balsamico, sale e pepe. Completiamo infine con i quadratini di pancarré tostato.

2009-04-17

Fiori dolce-croccanti

Il dolce in sè è piuttosto semplice se pensiamo che si tratta di cestini di pasta sfoglia con crema e fragole, solo che la sua preparazione si suddivide in diversi momenti e il gusto alla fine è complesso ma allo stesso tempo estremamente fresco e delicato, insomma direi che l'assaggio smentisce quel che può sembrarne l'aspetto di dolce carico e cremoso da assaporare a piccole dosi.
Per la forma dei cestini ho voluto richiamare la freschezza della primavera utilizzando un tagliapasta di Plurimix-point a forma di fiore, la misura maxi che mi ha permesso di ricavare dei cestini abbastanza grandi da poter farcire comodamente. La crema l'ho fatta più ricca del solito aggiungendo al latte della panna fresca, una vera prelibatezza per cremosità e ricchezza di gusto. Il resto lo hanno fatto le fragole fresche appena condite con poco zucchero e il Crunchy rice Gli Aironi, che non è riso soffiato ma riso croccante esploso in camera sottovuoto e ricoperto a bassa temperatura di spezie ed ingredienti alimentari che conferiscono colori e sapori decisi, che ho utilizzato nella doppia versione menta glaciale e lampone, per una nota di colore e gusto che ha conferito leggerezza e freschezza al dolce.
Se volete cimentarvi vi lascio gli ingredienti e le fasi di preparazione.
Per i cestini:
2 rotoli di pasta sfoglia già stesa
zucchero di canna
Per la crema:
250 ml di latte fresco parzialmente scremato
250 ml di panna fresca
4 tuorli
8 cucchiai di zucchero
4 cucchiai di amido di mais biologico Plurimix-point
Per completare:
400 g di fragole fresche
2 cucchiai di zucchero
Crunchy rice Gli Aironi alla menta e ai lamponi
Ricaviamo dalla pasta sfoglia 12 fiori, pennelliamoli di acqua e cospargiamoli di zucchero di canna. Rivestiamo con ciascun fiore una tegliana da muffin capovolta, lasciando lo zucchero in superficie. Inforniamo in forno a 180° fino a doratura. Estraiamo i cestini e lasciamoli raffreddare.
Prepariamo intanto la crema mescolando i tuorli con lo zucchero, uniamo l'amido di mais e il latte e la panna scaldati insieme ed aromatizzati con la vaniglia. Lasciamo addensare la crema a fuoco dolce. Tagliamo le fragole a tocchetti e condiamole con lo zucchero. Al momento di servire riempiamo i cestini di crema, versiamo sopra ognuno una cucchiaiata di fragole e completiamo con il Crunchy rice nei due gusti scelti.

Fiori dolce-croccanti

Il dolce in sè è piuttosto semplice se pensiamo che si tratta di cestini di pasta sfoglia con crema e fragole, solo che la sua preparazione si suddivide in diversi momenti e il gusto alla fine è complesso ma allo stesso tempo estremamente fresco e delicato, insomma direi che l'assaggio smentisce quel che può sembrarne l'aspetto di dolce carico e cremoso da assaporare a piccole dosi.
Per la forma dei cestini ho voluto richiamare la freschezza della primavera utilizzando un tagliapasta di Plurimix-point a forma di fiore, la misura maxi che mi ha permesso di ricavare dei cestini abbastanza grandi da poter farcire comodamente. La crema l'ho fatta più ricca del solito aggiungendo al latte della panna fresca, una vera prelibatezza per cremosità e ricchezza di gusto. Il resto lo hanno fatto le fragole fresche appena condite con poco zucchero e il Crunchy rice Gli Aironi, che non è riso soffiato ma riso croccante esploso in camera sottovuoto e ricoperto a bassa temperatura di spezie ed ingredienti alimentari che conferiscono colori e sapori decisi, che ho utilizzato nella doppia versione menta glaciale e lampone, per una nota di colore e gusto che ha conferito leggerezza e freschezza al dolce.
Se volete cimentarvi vi lascio gli ingredienti e le fasi di preparazione.
Per i cestini:
2 rotoli di pasta sfoglia già stesa
zucchero di canna
Per la crema:
250 ml di latte fresco parzialmente scremato
250 ml di panna fresca
4 tuorli
8 cucchiai di zucchero
4 cucchiai di amido di mais biologico Plurimix-point
Per completare:
400 g di fragole fresche
2 cucchiai di zucchero
Crunchy rice Gli Aironi alla menta e ai lamponi
Ricaviamo dalla pasta sfoglia 12 fiori, pennelliamoli di acqua e cospargiamoli di zucchero di canna. Rivestiamo con ciascun fiore una tegliana da muffin capovolta, lasciando lo zucchero in superficie. Inforniamo in forno a 180° fino a doratura. Estraiamo i cestini e lasciamoli raffreddare.
Prepariamo intanto la crema mescolando i tuorli con lo zucchero, uniamo l'amido di mais e il latte e la panna scaldati insieme ed aromatizzati con la vaniglia. Lasciamo addensare la crema a fuoco dolce. Tagliamo le fragole a tocchetti e condiamole con lo zucchero. Al momento di servire riempiamo i cestini di crema, versiamo sopra ognuno una cucchiaiata di fragole e completiamo con il Crunchy rice nei due gusti scelti.

2009-04-16

Stella di fillo con Noagnlailich DeGust semi di lino e fichi caramellati

E' vero stavolta ho proprio esagerato, il nome di questo formaggio è veramente impronunciabile. La parola Noagnlailich nel Sudtirol indica il telo di lino dentro il quale si trasporta il fieno a valle. E se ordinate una forma di Noagnlailich DeGust dalla bottega Esperya capirete subito perchè hanno dato questo nome ad un formaggio. La caciotta di latte crudo di capra si presenta avvolta in fieno d'alta montagna, chiusa dentro un piccolo telo di lino. Il formaggio, a pasta dura, bianca e leggermente friabile è un esperienza per i sensi: vista, palato, olfatto restano coinvolti e conquistati nella degustazione. Non potevo elaborare troppo un formaggio così, avrebbe perduto quell'odore di fieno, camomilla, erbe di montagna che lo caratterizzano.
L'ho servito con delle sfogliette di pasta fillo home made e dei golosi fichi caramellati, quelli che prepara la mia mamma durante l'estate e di cui giuro di darvi la ricetta appena me ne sarò impossessata.
Per i salatini di fillo pasta:
250 g di farina
1 uovo
50 g di acqua
50 g di burro
sale
olio extravergine d'oliva
semi di lino
Scaldiamo l'acqua con il burro e il sale in un pentolino poi, versato questo liquido sulla farina e l'uovo impastiamo per qualche minuto fino ad ottenere un impasto omogeneo. Lasciamo riposare l'impasto per circa mezz'ora poi stendiamolo sottilmente, tagliamo dallo stesso dei triangoli, disponiamoli in teglia su carta da forno pennelliamoli di olio e cospargiamoli di semi di lino. Inforniamo a 170°C per pochi minuti, finché saranno dorati. Poi disponiamo in un piatto cinque salatini a formare una stella. Intervalliamo con delle fettine di formaggio e completiamo con i fichi ed il loro liquido di conservazione. Un dessert fuori dai canoni.

Stella di fillo con Noagnlailich DeGust semi di lino e fichi caramellati

E' vero stavolta ho proprio esagerato, il nome di questo formaggio è veramente impronunciabile. La parola Noagnlailich nel Sudtirol indica il telo di lino dentro il quale si trasporta il fieno a valle. E se ordinate una forma di Noagnlailich DeGust dalla bottega Esperya capirete subito perchè hanno dato questo nome ad un formaggio. La caciotta di latte crudo di capra si presenta avvolta in fieno d'alta montagna, chiusa dentro un piccolo telo di lino. Il formaggio, a pasta dura, bianca e leggermente friabile è un esperienza per i sensi: vista, palato, olfatto restano coinvolti e conquistati nella degustazione. Non potevo elaborare troppo un formaggio così, avrebbe perduto quell'odore di fieno, camomilla, erbe di montagna che lo caratterizzano.
L'ho servito con delle sfogliette di pasta fillo home made e dei golosi fichi caramellati, quelli che prepara la mia mamma durante l'estate e di cui giuro di darvi la ricetta appena me ne sarò impossessata.
Per i salatini di fillo pasta:
250 g di farina
1 uovo
50 g di acqua
50 g di burro
sale
olio extravergine d'oliva
semi di lino
Scaldiamo l'acqua con il burro e il sale in un pentolino poi, versato questo liquido sulla farina e l'uovo impastiamo per qualche minuto fino ad ottenere un impasto omogeneo. Lasciamo riposare l'impasto per circa mezz'ora poi stendiamolo sottilmente, tagliamo dallo stesso dei triangoli, disponiamoli in teglia su carta da forno pennelliamoli di olio e cospargiamoli di semi di lino. Inforniamo a 170°C per pochi minuti, finché saranno dorati. Poi disponiamo in un piatto cinque salatini a formare una stella. Intervalliamo con delle fettine di formaggio e completiamo con i fichi ed il loro liquido di conservazione. Un dessert fuori dai canoni.

2009-04-15

La crema di pistacchi, una squisitezza siciliana

Quando scopro qualcosa di eccezionalmente buono mi entusiasmo sempre e sento il bisogno di parlarvene. Le bontà che ho scoperto stavolta stanno racchiuse in vasetto e parlano della meravigliosa terra da cui provengono, la Sicilia. Il nostro palato è abituato alle creme di nocciole (più o meno buone) diffuse nella grande distribuzione ma non so se vi è capitato mai di assaggiare una crema spalmabile al pistacchio, questa per me era la seconda esperienza ma ho trovato il prodotto di Sicilian Exquisiteness di gran lunga superiore ai suoi simili.
I pistacchi li senti proprio e per non farla sporca con il barattolo davanti e il cucchiaino dentro ho deciso di condividere questa bontà con gli altri utilizzandola per farcire dei rettangoloni di pastasfoglia, cotti vuoti solo cosparsi di zucchero a velo e poi farciti di crema ai pistacchi come un panino. Il risultato è libidinoso. Ora passo all'assaggio dei pesti che sicuramente nulla avranno da invidiare alle creme dolci. Ah! Dimenticavo di dirvi che i barattolini, come potrete vedere sul sito della ditta, si presentano così bene che li vedo proprio azzeccati anche per un regalo.
P.S. Visto che nei commenti si è aperta una discussione sui grassi idrogenati mi sembra giusto ricordare che le creme di Sicilian Exquisiteness non ne contengono affatto, quindi quando acquistiamo ricordiamoci anche che i confronti non vanno fatti tra i prezzi ma tra i prezzi a parità di qualità.

La crema di pistacchi, una squisitezza siciliana

Quando scopro qualcosa di eccezionalmente buono mi entusiasmo sempre e sento il bisogno di parlarvene. Le bontà che ho scoperto stavolta stanno racchiuse in vasetto e parlano della meravigliosa terra da cui provengono, la Sicilia. Il nostro palato è abituato alle creme di nocciole (più o meno buone) diffuse nella grande distribuzione ma non so se vi è capitato mai di assaggiare una crema spalmabile al pistacchio, questa per me era la seconda esperienza ma ho trovato il prodotto di Sicilian Exquisiteness di gran lunga superiore ai suoi simili.
I pistacchi li senti proprio e per non farla sporca con il barattolo davanti e il cucchiaino dentro ho deciso di condividere questa bontà con gli altri utilizzandola per farcire dei rettangoloni di pastasfoglia, cotti vuoti solo cosparsi di zucchero a velo e poi farciti di crema ai pistacchi come un panino. Il risultato è libidinoso. Ora passo all'assaggio dei pesti che sicuramente nulla avranno da invidiare alle creme dolci. Ah! Dimenticavo di dirvi che i barattolini, come potrete vedere sul sito della ditta, si presentano così bene che li vedo proprio azzeccati anche per un regalo.
P.S. Visto che nei commenti si è aperta una discussione sui grassi idrogenati mi sembra giusto ricordare che le creme di Sicilian Exquisiteness non ne contengono affatto, quindi quando acquistiamo ricordiamoci anche che i confronti non vanno fatti tra i prezzi ma tra i prezzi a parità di qualità.

2009-04-14

Ravioli al pesto di Cetara con pomodorini confit e pinoli

Com'è andata la Pasqua? Considerata la triste vicenda dell'Abruzzo mai come quest'anno mi sono sentita fortunata di passarla in tranquillità, con la famiglia, tra le mura domestiche. Perchè solo se pensi che questa serenità da un momento all'altro potrebbe non esser più riesci ad apprezzarla al meglio. Un viaggetto virtuale in Costiera Amalfitana, visto il clima grigio, l'ho fatto comunque con questo meraviglioso piatto di Ravioli nel cui ripieno ho utilizzato il Pesto Cetarese con Colatura di alici Delfino Battista di Terrasolis. A base di alici, colatura di alici, pinoli, mandorle, noci, olive verdi e nere, capperi, aglio, olio extravergine di oliva, basilico, prezzemolo e peperoncino ha dato il meglio di sè nella farcia di questi ravioli semplicemente amalgamato a ricotta fresca. Per condire sono stati sufficienti dei pomodorini confit arricchiti da pinoli.
Ingredienti per 3 porzioni
Per la pasta:
2 uova
200 g di farina
Per il ripieno:
200 g di ricotta vaccina fresca
5 cucchiaini colmi di Pesto di Cetara
Per il condimento:
15-20 pomodorini ciliegia
1 cucchiaio di pinoli
olio extavergine d'oliva
sale, pepe e zucchero q.b.
Prepariamo la sfoglia impastando le uova con la farina, se occorre aggiungiamo qualche goccia di acqua. Amalgamiamo il pesto alla ricotta ed utilizzaimolo per farcire la sfoglia ricavata dall'impasto, copriamo con altra sfoglia e ricaviamo i ravioli con un tagliapasta.
Tagliamo in due i pomodorini e dopo averli allineati in una teglia unta d'olio cospargiamoli di sale e poco zucchero, poniamo in forno a 200° a caramellare, verso metà cottura uniamo i pinoli e lasciamoli tostare con i pomodorini. Lessiamo i ravioli e condiamoli con i pomodorini confit.