2009-06-23

Spaetzle al gratin

Da quando sono stata in Alto Adige, due anni fa, è nato il mio amore per gli Spaetzle, che sembrerebbero rientrare nella famiglia degli gnocchi e che per ciò solo già amo.
Non potete immaginare quanto io abbia cercato quell’aggeggio, che tanto somiglia nell’aspetto a una grattugia, per poterli preparare in casa, finché rovistando nel catalogo di Plurimix-point non mi si è parata innanzi ed ho scoperto chiamarsi “Sapetzle Hobel”. Ovviamente dalla vista all’averla è passato giusto il tempo dell’ordine e sono due mesi che provo spaetzle in ogni versione.
Ho scoperto che oltre che con la panna o i formaggi stanno divinamente anche col sughetto al pomodoro. Certo non è un piatto che posso condividere con mio marito, che tutto ciò che vagamente ricorda gli gnocchi lo evita in modo accurato, però la ricettina che ho sperimentato è facilmente adattabile anche ad una sola ricca porzione ed il metodo di preparazione è così veloce che non vedo alcun motivo per rinunciarci.
Insomma stavolta li ho fatti al gratin, una via di mezzo tra lo spaetzle e lo gnocco alla romana. Mi resta da provarli verdi a ricordo di quelli gustati in un noto ristorante di Merano. Ah! La mia ricetta prevede il latte nell’impasto, ho sentito però che anche con l’acqua son buoni, il fatto è che vengono così gustosi che non mi decido a provare la versione leggera all’acqua. Se provate voi fatemi sapere.
Ingredienti
Per ogni porzione di spaetzle:
1 uovo
100 g di farina
50 g di latte
sale pepe e noce moscata
Per condire:
panna fresca
prosciutto crudo
piselli freschi lessati
cipolla
olio extravergine d’oliva
burro
parmigiano grattugiato
sale e pepe
Amalgamiamo con una frusta l’uovo con la farina, uniamo il latte freddo ottenendo una densa pastella ed insaporiamo con sale, pepe e noce moscata.
Intanto rosoliamo un po’ di cipolla tagliata fine, in olio e burro, uniamo il prosciutto crudo a striscioline e i piselli, versiamo un po’ di panna e lasciamo addensare, regoliamo di sale e pepe. Portiamo ad ebollizione abbondante acqua salata e, attraverso i fori del “Spaetzle Hobel” facciamo cadere in pentola il composto. Quando gli spaetzle risalgono a galla raccogliamoli con un mestolo forato e versiamoli nella padella del condimento, uniamo del parmigiano e versiamo in una pirofila. Cospargiamo la superficie di parmigiano e fiocchetti di burro ed inforniamo fino a doratura.

Spaetzle al gratin

Da quando sono stata in Alto Adige, due anni fa, è nato il mio amore per gli Spaetzle, che sembrerebbero rientrare nella famiglia degli gnocchi e che per ciò solo già amo.
Non potete immaginare quanto io abbia cercato quell’aggeggio, che tanto somiglia nell’aspetto a una grattugia, per poterli preparare in casa, finché rovistando nel catalogo di Plurimix-point non mi si è parata innanzi ed ho scoperto chiamarsi “Sapetzle Hobel”. Ovviamente dalla vista all’averla è passato giusto il tempo dell’ordine e sono due mesi che provo spaetzle in ogni versione.
Ho scoperto che oltre che con la panna o i formaggi stanno divinamente anche col sughetto al pomodoro. Certo non è un piatto che posso condividere con mio marito, che tutto ciò che vagamente ricorda gli gnocchi lo evita in modo accurato, però la ricettina che ho sperimentato è facilmente adattabile anche ad una sola ricca porzione ed il metodo di preparazione è così veloce che non vedo alcun motivo per rinunciarci.
Insomma stavolta li ho fatti al gratin, una via di mezzo tra lo spaetzle e lo gnocco alla romana. Mi resta da provarli verdi a ricordo di quelli gustati in un noto ristorante di Merano. Ah! La mia ricetta prevede il latte nell’impasto, ho sentito però che anche con l’acqua son buoni, il fatto è che vengono così gustosi che non mi decido a provare la versione leggera all’acqua. Se provate voi fatemi sapere.
Ingredienti
Per ogni porzione di spaetzle:
1 uovo
100 g di farina
50 g di latte
sale pepe e noce moscata
Per condire:
panna fresca
prosciutto crudo
piselli freschi lessati
cipolla
olio extravergine d’oliva
burro
parmigiano grattugiato
sale e pepe
Amalgamiamo con una frusta l’uovo con la farina, uniamo il latte freddo ottenendo una densa pastella ed insaporiamo con sale, pepe e noce moscata.
Intanto rosoliamo un po’ di cipolla tagliata fine, in olio e burro, uniamo il prosciutto crudo a striscioline e i piselli, versiamo un po’ di panna e lasciamo addensare, regoliamo di sale e pepe. Portiamo ad ebollizione abbondante acqua salata e, attraverso i fori del “Spaetzle Hobel” facciamo cadere in pentola il composto. Quando gli spaetzle risalgono a galla raccogliamoli con un mestolo forato e versiamoli nella padella del condimento, uniamo del parmigiano e versiamo in una pirofila. Cospargiamo la superficie di parmigiano e fiocchetti di burro ed inforniamo fino a doratura.

2009-06-22

Chioccioline di sfoglia con acciughe speziate e peperoni

Quando Lenny, ormai quasi due anni fa, ha iniziato a scrivermi ho capito che si trattava di una persona speciale. Appassionata di cucina almeno quanto me, tentennava nella decisione di aprire il suo blog dicendomi di aver paura di non averne il tempo, di non poter essere costante etc.
In questo modo ho conosciuto quella della Finestra di Fronte e quando mi ha inviato le foto di alcune sue preparazioni non ho potuto che offrirle di pubblicarne qualcuna da me, perché le sue creazioni meritavano una vetrina. Nella mia vetrina però c’è stata poco, giusto lo spazio di lasciar ammirare quel grappolone di tartufi, poi Lenny ha spiccato il volo e adesso volteggia indisturbata e sempre più ammirata nell’universo della rete.
Diverse volte sono rimasta attratta dalle sue originali creazioni, accompagnate da deliziose fotografie e piacevoli, oltre che competenti ed appropriate, disquisizioni sul cibo. Quando ho visto la sua Chiocciola di spinaci al sesamo ho capito immediatamente che avrei preso a prestito l’idea e, in effetti, così è stato.
Lenny la tua versione era fantastica e sicuramente la riprodurrò pari pari quanto prima ma per questa volta l’ho adattata agli ingredienti che mi andava di gustare. L’effetto è spettacolare, il gusto nel mio caso deciso e molto mediterraneo grazie ai pezzetti di acciughe speziate di
Campisi, che aromatizzate al finocchietto, pepe rosa, peperoncino rosso e bacche di ginepro, hanno dato gusto e personalità al ripieno di questo goloso sfizio.
Ingredienti per 6 chioccioline:
2 rotoli di pasta foglia già stesa
Pezzetti di acciughe speziate Campisi
2 peperoni arrostiti
scamorza
salsa di pomodoro di Pachino IGP Campisi
olio extravergine d’oliva
sale
origano secco
Stendiamo ancora più sottilmente nel senso della lunghezza ciascun foglio di pasta e ricaviamo da ciascuno tre rettangoli molto stretti e lunghi. Posizioniamo sopra ognuno, per tutta la lunghezza, dei filetti di peperone arrostito, dei pezzetti di acciughe speziate e cubetti di scamorza, arrotoliamo la sfoglia attorno al ripieno e poi avvolgiamola su sé stessa formando la girella. Procediamo allo stesso modo con le altre cinque. Adagiamo le chioccioline in teglia, meglio foderata di carta forno e pennelliamo la superficie con la salsa di pomodoro, un pizzico di sale un filo d’olio e dell’origano. Inforniamo in forno caldo, ventilato, a 190°, finché risulteranno ben colorate.

Chioccioline di sfoglia con acciughe speziate e peperoni

Quando Lenny, ormai quasi due anni fa, ha iniziato a scrivermi ho capito che si trattava di una persona speciale. Appassionata di cucina almeno quanto me, tentennava nella decisione di aprire il suo blog dicendomi di aver paura di non averne il tempo, di non poter essere costante etc.
In questo modo ho conosciuto quella della Finestra di Fronte e quando mi ha inviato le foto di alcune sue preparazioni non ho potuto che offrirle di pubblicarne qualcuna da me, perché le sue creazioni meritavano una vetrina. Nella mia vetrina però c’è stata poco, giusto lo spazio di lasciar ammirare quel grappolone di tartufi, poi Lenny ha spiccato il volo e adesso volteggia indisturbata e sempre più ammirata nell’universo della rete.
Diverse volte sono rimasta attratta dalle sue originali creazioni, accompagnate da deliziose fotografie e piacevoli, oltre che competenti ed appropriate, disquisizioni sul cibo. Quando ho visto la sua Chiocciola di spinaci al sesamo ho capito immediatamente che avrei preso a prestito l’idea e, in effetti, così è stato.
Lenny la tua versione era fantastica e sicuramente la riprodurrò pari pari quanto prima ma per questa volta l’ho adattata agli ingredienti che mi andava di gustare. L’effetto è spettacolare, il gusto nel mio caso deciso e molto mediterraneo grazie ai pezzetti di acciughe speziate di
Campisi, che aromatizzate al finocchietto, pepe rosa, peperoncino rosso e bacche di ginepro, hanno dato gusto e personalità al ripieno di questo goloso sfizio.
Ingredienti per 6 chioccioline:
2 rotoli di pasta foglia già stesa
Pezzetti di acciughe speziate Campisi
2 peperoni arrostiti
scamorza
salsa di pomodoro di Pachino IGP Campisi
olio extravergine d’oliva
sale
origano secco
Stendiamo ancora più sottilmente nel senso della lunghezza ciascun foglio di pasta e ricaviamo da ciascuno tre rettangoli molto stretti e lunghi. Posizioniamo sopra ognuno, per tutta la lunghezza, dei filetti di peperone arrostito, dei pezzetti di acciughe speziate e cubetti di scamorza, arrotoliamo la sfoglia attorno al ripieno e poi avvolgiamola su sé stessa formando la girella. Procediamo allo stesso modo con le altre cinque. Adagiamo le chioccioline in teglia, meglio foderata di carta forno e pennelliamo la superficie con la salsa di pomodoro, un pizzico di sale un filo d’olio e dell’origano. Inforniamo in forno caldo, ventilato, a 190°, finché risulteranno ben colorate.

2009-06-19

Insalata di coniglio e Marzolino Rosso

Normalmente quando dico insalata penso a delle verdure, magari miste, condite con sale, olio, aceto o limone ed arricchite eventualmente, secondo le mode ed i tempi, con altri ingredienti quali formaggi, carni, frutta secca etc. etc. Ovviamente immagino l’insalata in una capace ciotola, da condividere magari con gli altri commensali, insomma uno di quei piatti non propriamente ordinati e ben disposti tanto che si suole addirittura dire, di uno che mescola un po’ a casaccio le cose, che ha fatto un’insalata.
L’insalata di cui vi parlo oggi invece si presenta ben ordinata e disposta nel piatto e potrebbe essere, in piccole quantità un buon inizio per un pranzo d’estate, in versione abbondante un buon piatto unico cui aggiungere magari del pane o dei crostini secondo i gusti.
La vera particolarità del piatto è la vinaigrette balsamica che ho usato per condirla, leggermente speziata per la presenza del curry, oltre all’uso della carne di coniglio e del formaggio Marzolino Rosso Nonno Lancia di bottega Esperya, un formaggio ovino morbido e compatto che, con il suo sapore dolce e fresco, ha molto personalizzato il piatto.
Ingredienti:
2 cetrioli teneri e freschi
Rucola
4 fette di Marzolino Rosso Nonno Lancia
4 pezzi di carne di coniglio arrostita e disossata
Per la vinaigrette balsamica:
la punta di un cucchiaino di sale
la punta di un cucchiaino di zucchero
1 pizzico di curry
1 giro di macinapepe
2 cucchiai di aceto balsamico
4 cucchiai di olio extravergine
Peliamo e tagliamo a fette i cetrioli, condiamoli con la vinaigrette preparata sbattendo insieme con una frusta gli ingredienti indicati e lasciamo riposare per 20 minuti circa. Intanto riduciamo la carne ed il formaggio a cubetti. Disponiamo i cetrioli, scolati dalla vinaigrette che terremo da parte, a raggiera come a formare delle corolle di fiori, posizioniamo al centro di ognuna un mucchietto di carne, completiamo con la dadolata di Marzolino Rosso e le foglie di rucola disposte attorno alle corolle di fiori. Irroriamo con la vinaigrette tenuta da parte e serviamo. Nessuno vieta di utilizzare i medesimi ingredienti per una, scomposta ma non per questo meno gustosa, insalata mista.

Insalata di coniglio e Marzolino Rosso

Normalmente quando dico insalata penso a delle verdure, magari miste, condite con sale, olio, aceto o limone ed arricchite eventualmente, secondo le mode ed i tempi, con altri ingredienti quali formaggi, carni, frutta secca etc. etc. Ovviamente immagino l’insalata in una capace ciotola, da condividere magari con gli altri commensali, insomma uno di quei piatti non propriamente ordinati e ben disposti tanto che si suole addirittura dire, di uno che mescola un po’ a casaccio le cose, che ha fatto un’insalata.
L’insalata di cui vi parlo oggi invece si presenta ben ordinata e disposta nel piatto e potrebbe essere, in piccole quantità un buon inizio per un pranzo d’estate, in versione abbondante un buon piatto unico cui aggiungere magari del pane o dei crostini secondo i gusti.
La vera particolarità del piatto è la vinaigrette balsamica che ho usato per condirla, leggermente speziata per la presenza del curry, oltre all’uso della carne di coniglio e del formaggio Marzolino Rosso Nonno Lancia di bottega Esperya, un formaggio ovino morbido e compatto che, con il suo sapore dolce e fresco, ha molto personalizzato il piatto.
Ingredienti:
2 cetrioli teneri e freschi
Rucola
4 fette di Marzolino Rosso Nonno Lancia
4 pezzi di carne di coniglio arrostita e disossata
Per la vinaigrette balsamica:
la punta di un cucchiaino di sale
la punta di un cucchiaino di zucchero
1 pizzico di curry
1 giro di macinapepe
2 cucchiai di aceto balsamico
4 cucchiai di olio extravergine
Peliamo e tagliamo a fette i cetrioli, condiamoli con la vinaigrette preparata sbattendo insieme con una frusta gli ingredienti indicati e lasciamo riposare per 20 minuti circa. Intanto riduciamo la carne ed il formaggio a cubetti. Disponiamo i cetrioli, scolati dalla vinaigrette che terremo da parte, a raggiera come a formare delle corolle di fiori, posizioniamo al centro di ognuna un mucchietto di carne, completiamo con la dadolata di Marzolino Rosso e le foglie di rucola disposte attorno alle corolle di fiori. Irroriamo con la vinaigrette tenuta da parte e serviamo. Nessuno vieta di utilizzare i medesimi ingredienti per una, scomposta ma non per questo meno gustosa, insalata mista.

2009-06-17

Biscotti salati tutto pistacchio

Le frolle salate mi piacciono proprio, anche perché servite con l'aperitivo riescono a suscitare sempre quel simpatico effetto sorpresa. Anche stavolta effetto assisurato dato che sembravano in tutto e per tutto dei biscottini dolci ed erano invece farciti al formaggio.
La ricetta è molto semplice e si può declinare in tante varianti, nell'esecuzione mi ha aiutato la mia nipotina Rebecca di 4 anni che si è divertita un mondo a tagliare con le formine.
Per il gusto pistacchio ho utilizzato il pesto ai pistacchi di Sicilian Exquisiteness che contiene ben l'85% di pistacchi.
Ingredienti
Per la pasta frolla:
250 g di farina 0 biscotto Plurimix-point
100 g di burro
1 uovo
2 cucchiai di pesto ai pistacchi
1 cucchiaino da caffè di sale
Per la farcia:
100 g di crescenza
2 cucchiai di pesto ai pistacchi
Impastiamo la frolla lavorando prima la farina con il burro ed il sale ed unendo poi l'uovo leggermente sbattuto e il pesto. Avvolgiamo in pellicola e lasciamo riposare in frigorifero per 1 ora. Stendiamo col matterello e ricaviamone le formine desiderate. Cuociamo i biscotti in forno caldo a 180° per 10 minuti circa, poi farciamoli a due a due con la crescenza amalgamata al pesto.

Biscotti salati tutto pistacchio

Le frolle salate mi piacciono proprio, anche perché servite con l'aperitivo riescono a suscitare sempre quel simpatico effetto sorpresa. Anche stavolta effetto assisurato dato che sembravano in tutto e per tutto dei biscottini dolci ed erano invece farciti al formaggio.
La ricetta è molto semplice e si può declinare in tante varianti, nell'esecuzione mi ha aiutato la mia nipotina Rebecca di 4 anni che si è divertita un mondo a tagliare con le formine.
Per il gusto pistacchio ho utilizzato il pesto ai pistacchi di Sicilian Exquisiteness che contiene ben l'85% di pistacchi.
Ingredienti
Per la pasta frolla:
250 g di farina 0 biscotto Plurimix-point
100 g di burro
1 uovo
2 cucchiai di pesto ai pistacchi
1 cucchiaino da caffè di sale
Per la farcia:
100 g di crescenza
2 cucchiai di pesto ai pistacchi
Impastiamo la frolla lavorando prima la farina con il burro ed il sale ed unendo poi l'uovo leggermente sbattuto e il pesto. Avvolgiamo in pellicola e lasciamo riposare in frigorifero per 1 ora. Stendiamo col matterello e ricaviamone le formine desiderate. Cuociamo i biscotti in forno caldo a 180° per 10 minuti circa, poi farciamoli a due a due con la crescenza amalgamata al pesto.

2009-06-16

Papaccelle ripiene

Quando ho visto il barattolo pieno di cose rosse tondeggianti e galleggianti non capivo di cosa si trattasse, ancor meno ho capito leggendo il nome del prodotto: Papaccelle a dire il vero non mi diceva nulla se non che fosse qualcosa di simpatico. Questa è stata la mia accoglienza nei confronti di questi peperoni interi all’aceto di vino che Terrasolis ha voluto farmi assaggiare. Il mio ricordo d’infanzia dei peperoni all’aceto che preparava la mia nonna li ha immediatamente associati ai fagioli perché così si mangiavano qua da noi, con la pasta e fagioli. L’aceto del peperone ben contrasta con il dolce dei legumi. Del resto però più li guardavo e più mi venivano in mente quei peperoncini ripieni di tonno che tanto ormai vanno di moda ma che per il troppo piccante spesso evito. Così ho pensato di associare le due cose riempiendo le papaccelle con un composto al tonno e servendole con una bella e colorata insalata di fagioli rossi alla cipolla per contrastare l’aceto dei peperoni, ho scoperto che l’associazione è ok e se ve ne dovesse avanzare qualcuno ricavatene dei gustosi tramezzini: spalmatene il ripieno su del pane bianco per tramezzini e completate con il peperone tagliato a striscioline e qualche fagiolo.
Ingredienti per 6:
6 papaccelle all’aceto di vino
160 g di tonno sott’olio
2 cucchiai di maionese
1 cucchiaio di capperi sotto sale
2 uova sode
4 filetti d’acciuga
1 tazza di fagioli rossi lessati
½ spicchio d’aglio
Prezzemolo
½ cipolla rossa
Sale e pepe nero
Olio extravergine d’oliva
Tagliamo la calotta ai peperoni, svuotiamoli dai semi e filamenti e teniamoli capovolti su della carta assorbente per asciugare l’aceto in eccesso.
Intanto tritiamo finemente a coltello le uova sode, uniamo il tonno sgocciolato, la maionese, i capperi e le acciughe triturate e amalgamiamo il tutto con una forchetta, uniamo del prezzemolo e l’aglio schiacciato e ridotto in pasta. Farciamo i peperoni con il composto di tonno e uova e copriamone ognuno con la propria calotta. Condiamo i fagioli con olio, sale, pepe nero e cipolla a fette. Sistemiamo l’insalata di fagioli sul fondo di un piatto ed adagiamo sopra le papaccelle ripiene. Volendo per il servizio si possono utilizzare delle piccole ciotole nelle quali adagiare una porzione di fagioli e una papaccella per ogni commensale.

Papaccelle ripiene

Quando ho visto il barattolo pieno di cose rosse tondeggianti e galleggianti non capivo di cosa si trattasse, ancor meno ho capito leggendo il nome del prodotto: Papaccelle a dire il vero non mi diceva nulla se non che fosse qualcosa di simpatico. Questa è stata la mia accoglienza nei confronti di questi peperoni interi all’aceto di vino che Terrasolis ha voluto farmi assaggiare. Il mio ricordo d’infanzia dei peperoni all’aceto che preparava la mia nonna li ha immediatamente associati ai fagioli perché così si mangiavano qua da noi, con la pasta e fagioli. L’aceto del peperone ben contrasta con il dolce dei legumi. Del resto però più li guardavo e più mi venivano in mente quei peperoncini ripieni di tonno che tanto ormai vanno di moda ma che per il troppo piccante spesso evito. Così ho pensato di associare le due cose riempiendo le papaccelle con un composto al tonno e servendole con una bella e colorata insalata di fagioli rossi alla cipolla per contrastare l’aceto dei peperoni, ho scoperto che l’associazione è ok e se ve ne dovesse avanzare qualcuno ricavatene dei gustosi tramezzini: spalmatene il ripieno su del pane bianco per tramezzini e completate con il peperone tagliato a striscioline e qualche fagiolo.
Ingredienti per 6:
6 papaccelle all’aceto di vino
160 g di tonno sott’olio
2 cucchiai di maionese
1 cucchiaio di capperi sotto sale
2 uova sode
4 filetti d’acciuga
1 tazza di fagioli rossi lessati
½ spicchio d’aglio
Prezzemolo
½ cipolla rossa
Sale e pepe nero
Olio extravergine d’oliva
Tagliamo la calotta ai peperoni, svuotiamoli dai semi e filamenti e teniamoli capovolti su della carta assorbente per asciugare l’aceto in eccesso.
Intanto tritiamo finemente a coltello le uova sode, uniamo il tonno sgocciolato, la maionese, i capperi e le acciughe triturate e amalgamiamo il tutto con una forchetta, uniamo del prezzemolo e l’aglio schiacciato e ridotto in pasta. Farciamo i peperoni con il composto di tonno e uova e copriamone ognuno con la propria calotta. Condiamo i fagioli con olio, sale, pepe nero e cipolla a fette. Sistemiamo l’insalata di fagioli sul fondo di un piatto ed adagiamo sopra le papaccelle ripiene. Volendo per il servizio si possono utilizzare delle piccole ciotole nelle quali adagiare una porzione di fagioli e una papaccella per ogni commensale.

2009-06-15

Torta al cacao con mousse di Zabaione al Moscato d'Asti

Ultimamente non mi riesce proprio semplice conciliare tutti i miei impegni, non è che io sia diventata lavativa e trascuri volontariamente il blog, il lavoro e, ahimè, anche le amicizie, è solo che gli impegni sono diventati a volte inconciliabili con il mio nuovo stato di futura mamma.
Quante le cose da preparare! Me ne rendo conto giorno dopo giorno, e il corredino, e la valigia per l’ospedale mia e sua, e la cameretta, e il corso di preparazione al parto per affrontare con minor timore il grande evento, tutto appare irrinunciabile e tutto si aggiunge ai già consueti impegni: marito, casa grande, lavoro e hobby vari.
Gli impegni come è facile intuire sono aumentati e le forze sono sempre di meno dato che mi porto dietro un bel pancione e qualche chiletto in più.
Comunque chili o non chili a volte la gola chiama e Cocò cerca di rispondere nel solo modo che conosce, ovvero preparando qualche buona golosità da condividere, seppure virtualmente, con i suoi lettori.
L’esperimento di oggi muove da un barattolo di Mousse di Zabaione al Moscato d’Asti di Cascina San Cassiano, una vera tentazione cui non ho saputo resistere. Lo zabaione mi piace col cioccolato ma per non appesantire ulteriormente il peccato l'ho utilizzato per farcire una semplice torta al cacao. Fosse stato inverno avrei calato copiosamente sulla superficie del dolce del cioccolato fondente fuso, date le temperature ho completato con una semplice spolverata di zucchero a velo.
Questa stessa base è ottima farcita con le più svariate confetture o creme.
Ingredienti:
270 g di farina 00
30 g di cacao amaro
150 g di zucchero
100 g di burro fuso
1 bustina di lievito per dolci
1 bicchiere di latte (200 ml)
1 uovo
1 pizzico di sale
Per farcire:
Mousse allo di Zabaione al Moscato d'Asti o Confettura
Setacciamo la farina con il cacao e il lievito, uniamo lo zucchero e il sale, poi il latte mescolato all'uovo. Amalgamiamo bene il tutto e versiamo metà composto in uma teglia rettangolare ben imburrata o in silicone (io ho utilizzato quella di Silikomart). Sull'impasto stendiamo la mousse di Zabaione aiutandoci con una forchetta. Copriamo poi con il restante impasto e inforniamo a 180° per 30 minuti circa, provando la cottura con lo stecchino di legno. Lasciamo raffreddare e poi sformiamo. Cospargiamo di zucchero a velo e tagliamo in tranci prima di servire.

Torta al cacao con mousse di Zabaione al Moscato d'Asti

Ultimamente non mi riesce proprio semplice conciliare tutti i miei impegni, non è che io sia diventata lavativa e trascuri volontariamente il blog, il lavoro e, ahimè, anche le amicizie, è solo che gli impegni sono diventati a volte inconciliabili con il mio nuovo stato di futura mamma.
Quante le cose da preparare! Me ne rendo conto giorno dopo giorno, e il corredino, e la valigia per l’ospedale mia e sua, e la cameretta, e il corso di preparazione al parto per affrontare con minor timore il grande evento, tutto appare irrinunciabile e tutto si aggiunge ai già consueti impegni: marito, casa grande, lavoro e hobby vari.
Gli impegni come è facile intuire sono aumentati e le forze sono sempre di meno dato che mi porto dietro un bel pancione e qualche chiletto in più.
Comunque chili o non chili a volte la gola chiama e Cocò cerca di rispondere nel solo modo che conosce, ovvero preparando qualche buona golosità da condividere, seppure virtualmente, con i suoi lettori.
L’esperimento di oggi muove da un barattolo di Mousse di Zabaione al Moscato d’Asti di Cascina San Cassiano, una vera tentazione cui non ho saputo resistere. Lo zabaione mi piace col cioccolato ma per non appesantire ulteriormente il peccato l'ho utilizzato per farcire una semplice torta al cacao. Fosse stato inverno avrei calato copiosamente sulla superficie del dolce del cioccolato fondente fuso, date le temperature ho completato con una semplice spolverata di zucchero a velo.
Questa stessa base è ottima farcita con le più svariate confetture o creme.
Ingredienti:
270 g di farina 00
30 g di cacao amaro
150 g di zucchero
100 g di burro fuso
1 bustina di lievito per dolci
1 bicchiere di latte (200 ml)
1 uovo
1 pizzico di sale
Per farcire:
Mousse allo di Zabaione al Moscato d'Asti o Confettura
Setacciamo la farina con il cacao e il lievito, uniamo lo zucchero e il sale, poi il latte mescolato all'uovo. Amalgamiamo bene il tutto e versiamo metà composto in uma teglia rettangolare ben imburrata o in silicone (io ho utilizzato quella di Silikomart). Sull'impasto stendiamo la mousse di Zabaione aiutandoci con una forchetta. Copriamo poi con il restante impasto e inforniamo a 180° per 30 minuti circa, provando la cottura con lo stecchino di legno. Lasciamo raffreddare e poi sformiamo. Cospargiamo di zucchero a velo e tagliamo in tranci prima di servire.

2009-06-09

Spaghetti cacio e pepe versione estiva

Ho rivisitato un classico della tradizione romana ottenendone un piatto fresco e particolarmente appetitoso, adatto alla stagione estiva verso la quale ormai viaggiamo a vele dispiegate.
La cacio e pepe classica prevede l’utilizzo del solo pecorino e di tanto pepe nero, io al posto del pecorino ho utilizzato il Provolone del Monaco di Vico Equense di bottega Esperya, un formaggio a pasta filata stagionato di origine campana che deve il suo nome, pare, a un casaro locale, detto u` muonaco, per il suo aspetto mite e fratesco, gran consolatore di anime e, si dice, di corpi vedovili. Nella forma ricorda una grossa pera ed il gusto è piccante, più o meno a seconda del periodo di stagionatura che può arrivare anche a due anni nelle grotte di tufo della zona.
Per un buon piatto di cacio e pepe basta scolare gli spaghetti e condirli con il formaggio grattugiato e il pepe nero macinato avendo cura, utilizzando la giusta dose di acqua di cottura della pasta, di formare una bella “cremina” attorno allo spaghetto.
Per la mia cacio e pepe bisogna compiere un piccolo passaggio in più saltando in padella con un filo d’olio e uno spicchio d’aglio una dadolata di zucchine verdi, facendo in modo che le stesse restino croccanti ed aggiungendo a fuoco spento i fiori a striscioline e la mentuccia che conferiscono al piatto un gustoso effetto fresco in contrasto col piccante del provolone e del pepe.
Ingredienti per 4 persone:
360 g di spaghetti
100 g di Provolone del Monaco di Vico Equense
2 zucchine
1 manciata di fiori di zucca
1 spicchio d’aglio
Olio extravergine d’oliva
Sale e pepe nero di mulinello
Foglie di menta fresca
Laviamo e spuntiamo le zucchine riducendole in piccoli dadini, saltiamole in padella con un filo d’olio e uno spicchio d’aglio (che andrà poi eliminato) facendole restare croccanti, uniamo i fiori a striscioline e le foglie di menta spezzettate. Regoliamo di sale, spegniamo e teniamo da parte. Intanto lessiamo gli spaghetti in acqua salata, condiamoli con la salsa di zucchine e versiamole in una capace ciotola mantecando con il provolone grattugiato e abbondante pepe nero.