2010-03-10

La ricotta salata una ricetta (quasi) dimenticata

Ricette(quasi) dimenticate di Patricia Roaldi per RED! Edizioni. Solo a sentire il nome di questo libro vien voglia di averlo, immagini che nasconda chissà quali segreti e devo dire che le aspettative non sono andate deluse , vi si possono trovare tante gustosissime ricette "in via d'estinzione" che permettono anche di riciclare gli avanzi di cucina.
In questo scrigno di ricette di altri tempi, tra un Vino di sambuco, un Bukezir e delle sfigliolate, ho trovato la formula giusta per realizzare la mia amata ricotta salata.
Non vi nascondo che già avevo provato a farla senza ricetta ma se ancora non avevo parlato del risultato un motivo ci dev’essere, salata come non mai e pertanto immangiabile.
Con la ricetta del libro invece è perfetta sia dopo 5-6 giorni se si vuol gustare ancora morbida, sia oltre se si vuole grattugiare, io per conservarla e lasciarla essiccare ancora di più l’ho semplicemente avvolta in carta da forno e riposta nel frigo.
Ecco la formula e mi raccomando provatela:
1 kg di ricotta di pecora, romana, grassa
35 g di sale fino
Stendiamo un panno di lino o cotone lavato senza ammorbidente. lasciamoci cadere sopra la ricotta senza toccarla e senza aprirla o spaccarla. Spolverizziamo tutte le superfici con il sale usando il panno per girarla sui vari lati e senza mai toccarla con le dita. Arrotolare il panno e conservare il pacchetto appoggiato su un piatto nella parte bassa del frigo. Dopo 12 ore cambiamo il panno, poi cambiamolo ogni 24 ore. Dopo 4-5 giorni è pronta da mangiare.

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