Visualizzazione post con etichetta Torte e dolci. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Torte e dolci. Mostra tutti i post

2020-05-01

Il nostro primo maggio casalingo e la torta di carote super soffice

Primo maggio a casa, chi l'avrebbe mai detto! 
Quando è iniziato tutto non avrei mai immaginato di arrivare a questa data ancora reclusi. Dicono che ci siano effetti positivi e che da tutta questa vicenda avremo solo da imparare. Abbiamo riscoperto la manualità dicono e forse è un po' vero in quanto io stessa che in cucina mi davo ormai poco da fare pur continuando a preparare ogni giorno, diciamo che ho riscoperto la creatività ed il piacere di preparare cose nuove per i miei bambini che ormai non vogliono più le merendine confezionate ma preferiscono biscotti e dolci preparati in casa, in pratica quel che ho sempre sognato. Fotografo poco, forse perché siamo più concentrati sull'assaggio anziché sull'apparenza, ma stavolta la torta di carote, la più soffice e semplice mai preparata, devo condividerla con voi perché possiate anche voi riprodurla magari per la colazione di domani.
Torta di carote super soffice
Ingredienti:
3 uova
220 g di zucchero
200 g di carote pelate
120 g di olio di semi di girasole
250 g di farina per dolci
1 bustina di lievito vanigliato
la scorza e il succo di mezzo limone
la scorza e il succo di un'arancia
1 pizzico di sale
qualche goccia di essenza d'arancia per dolci
Montare le uova con lo zucchero finché diventano chiare e spumose, aggiungere le carote frullate con l'olio, aggiungere la scorza e il succo degli agrumi, l'essenza e il sale. Unire la farina setacciata con il lievito e versare il composto in uno stampo, va benissimo a ciambella, imburrato e infarinato. Cuocere a 175° per 35-40 minuti, fate sempre la prova stecchino e una volta raffreddata sformare e cospargere di zucchero a velo.

2017-01-27

Ciambella alle pere e rum con Fiordifrutta alle prugnole selvatiche

Senza burro, senza olio, senza latte, senza lievito. Si fa un gran parlare di dolci "senza" ma se riflettiamo un attimo il dolce più senza in assoluto è proprio il caro vecchio classico pan di spagna, sempre che non si sia allergici alle uova. Solo zucchero, uova e farina per una strepitosa e versatile base che si presta ad infinite interpretazioni. 
 Stavolta ho aggiunto le pere all'impasto e poi essendo il pan di spagna il dolce perfetto per l'inzuppo, via libera ad una golosa bagna al rum utilizzata anche per allungare la confettura Fiordifrutta alle prugnole selvatiche Rigoni di Asiago che aggiunge all'insieme una nota acidula per un eccellente risultato. Una coccola pomeridiana da gustare con il caffè e un buon libro magari.
Tra le novità in casa Garzanti ha rapito la mia attenzione Le mie cene con Edward una storia di amicizia narrata magistralmente da Isabel Vincent perfetta per scaldare il cuore in queste fredde giornate invernali e capire che a prescindere dall'età tutti hanno da donare e da ognuno si può ricevere una lezione di vita. 
"È una fredda sera d’inverno e le vacanze di Natale sono da poco trascorse quando Isabel bussa svogliata alla porta di Edward. In quel momento vorrebbe non aver mai promesso alla sua migliore amica di fare compagnia al padre mentre lei è fuori città. Ancora non può sapere che quell’anziano signore che in cucina sta preparando uno squisito arrosto e un soffice sufflé è in realtà un cuoco straordinario, e sta per cambiarle per sempre la vita. Con quella prima cena ha infatti inizio una delle più improbabili e incredibili delle amicizie: lui ha novantatré anni, e non pensa ad altro che alla sua amatissima moglie da poco scomparsa; lei ha quasi cinquant’anni di meno, e dopo l’ennesima delusione sentimentale ha deciso che non si fiderà mai più dell’amore. Ma durante quegli splendidi e sontuosi banchetti diventati ben presto un attesissimo appuntamento settimanale, oltre alle prelibatezze di Edward, Isabel presto comincerà ad apprezzare ricette e consigli sul buon cibo e sulla vita. E giorno dopo giorno, quasi senza accorgersene, sia lei sia Edward si scopriranno di nuovo capaci di sorridere e di gioire, pronti a riscoprire il sapore dimenticato della felicità".

Ciambella alle pere e rum con Fiordifrutta alle prugnole selvatiche


Ingredienti:
5 uova
150 g di zucchero
150 g di farina
2 pere
1/2 vasetto di Fiordifrutta alle prugnole selvatiche
1/2 bicchiere di rum
1/2 bicchiere di acqua
2 cucchiai di zucchero
Montare con le fruste elettriche per 15-20 minuti le uova con lo zucchero, unire a mano la farina setacciata con movimenti leggeri dal basso verso l'alto. pelare le pere e dopo averle ridotte a cubetti aggiungerle all'impasto. Versare in teglia imburrata ed infarinata e cuocere il dolce a 180°. Intanto scaldare l'acqua con il rum e farvi sciogliere lo zucchero, utilizzare la bagna per imbibire il dolce e tenerne da parte due cucchiai con cui allungare la confettura appena scaldata. Versare sul dolce la confettura e servire.

Ciambella alle pere e rum con Fiordifrutta alle prugnole selvatiche

Senza burro, senza olio, senza latte, senza lievito. Si fa un gran parlare di dolci "senza" ma se riflettiamo un attimo il dolce più senza in assoluto è proprio il caro vecchio classico pan di spagna, sempre che non si sia allergici alle uova. Solo zucchero, uova e farina per una strepitosa e versatile base che si presta ad infinite interpretazioni. 
 Stavolta ho aggiunto le pere all'impasto e poi essendo il pan di spagna il dolce perfetto per l'inzuppo, via libera ad una golosa bagna al rum utilizzata anche per allungare la confettura Fiordifrutta alle prugnole selvatiche Rigoni di Asiago che aggiunge all'insieme una nota acidula per un eccellente risultato. Una coccola pomeridiana da gustare con il caffè e un buon libro magari.
Tra le novità in casa Garzanti ha rapito la mia attenzione Le mie cene con Edward una storia di amicizia narrata magistralmente da Isabel Vincent perfetta per scaldare il cuore in queste fredde giornate invernali e capire che a prescindere dall'età tutti hanno da donare e da ognuno si può ricevere una lezione di vita. 
"È una fredda sera d’inverno e le vacanze di Natale sono da poco trascorse quando Isabel bussa svogliata alla porta di Edward. In quel momento vorrebbe non aver mai promesso alla sua migliore amica di fare compagnia al padre mentre lei è fuori città. Ancora non può sapere che quell’anziano signore che in cucina sta preparando uno squisito arrosto e un soffice sufflé è in realtà un cuoco straordinario, e sta per cambiarle per sempre la vita. Con quella prima cena ha infatti inizio una delle più improbabili e incredibili delle amicizie: lui ha novantatré anni, e non pensa ad altro che alla sua amatissima moglie da poco scomparsa; lei ha quasi cinquant’anni di meno, e dopo l’ennesima delusione sentimentale ha deciso che non si fiderà mai più dell’amore. Ma durante quegli splendidi e sontuosi banchetti diventati ben presto un attesissimo appuntamento settimanale, oltre alle prelibatezze di Edward, Isabel presto comincerà ad apprezzare ricette e consigli sul buon cibo e sulla vita. E giorno dopo giorno, quasi senza accorgersene, sia lei sia Edward si scopriranno di nuovo capaci di sorridere e di gioire, pronti a riscoprire il sapore dimenticato della felicità".

Ciambella alle pere e rum con Fiordifrutta alle prugnole selvatiche


Ingredienti:
5 uova
150 g di zucchero
150 g di farina
2 pere
1/2 vasetto di Fiordifrutta alle prugnole selvatiche
1/2 bicchiere di rum
1/2 bicchiere di acqua
2 cucchiai di zucchero
Montare con le fruste elettriche per 15-20 minuti le uova con lo zucchero, unire a mano la farina setacciata con movimenti leggeri dal basso verso l'alto. pelare le pere e dopo averle ridotte a cubetti aggiungerle all'impasto. Versare in teglia imburrata ed infarinata e cuocere il dolce a 180°. Intanto scaldare l'acqua con il rum e farvi sciogliere lo zucchero, utilizzare la bagna per imbibire il dolce e tenerne da parte due cucchiai con cui allungare la confettura appena scaldata. Versare sul dolce la confettura e servire.

2016-06-22

La cheesecake giusta per me

A trovare la cheesecake giusta per me ci ho messo del tempo, quelle che fino ad ora mi piacevano di più erano le crude e in effetti se sottili, non troppo dolci e neppure troppo formaggiose erano le mie preferite anche per quel tipo ho la mia ricetta del cuore e non ne faccio mistero.
Per quelle cotte tutt'altra storia solo a leggere chilate di philadephia mi vengono i brividi poi però per caso ho sentito questa ricetta della Parodi in una replica di una sua trasmissione in tv ed allora mi sono detta che bisognava provare. Ho cambiato i biscotti e le dosi del burro (perché non si reggeva) oltre alla frutta della decorazione che nell'originale erano fragole perché in questo periodo mi sembrava d'obbligo optare per le ciliegie (le ultime che il mercato offre utilizzate solo per decorazione) scegliendo comunque la Fiordifrutta alle ciliegie Rigoni di Asiago. Insomma alla fine se ve ne parlo significa che tutto è andato come doveva e ci terrei che la provaste anche voi tanto si fa in pochissimo tempo.
Piccola nota di chiusura prima della ricetta. Per mio figlio che non ama le marmellate e le confetture dopo lo strato di frutta (cui comunque ho dato una leggera frullata) ho aggiunto uno strato di ganache al cioccolato omettendo le ciliegie fresche, si tratta di un'altra versione ancora più peccaminosa ma se bisogna farsi male ogni tanto ci sta anche questa.
Cheesecake alle ciliegie
Ingredienti
Per la base:
150 g di savoiardi
70 g di burro 
Per la crema:
250 g di ricotta
250 g di mascarpone
2 uova
100 g di zucchero
1 cucchiaino di estratto di vaniglia
Per completare:
1 vasetto di confettura di ciliegie 
ciliegie fresche e zucchero di canna
Frullare i biscotti, mescolarli al burro fuso e stenderli in una teglia a cerniera (24 cm di diametro) foderata di carta forno. Montare le uova con lo zucchero e la vaniglia, unire il mascarpone e la ricotta, stendere il composto in teglia e infornare a 170° per 40-45 minuti comunque quando la superficie inizierà a dorare. Frullare un po' la confettura (se vi piacciono i pezzi lasciatela com'è) e stenderla sulla superficie del dolce in modo uniforme. Completare con le ciliegie bagnate e intinte nello zucchero di canna. SERVIRE CON UN BUON LATTE DI MANDORLA.

La cheesecake giusta per me

A trovare la cheesecake giusta per me ci ho messo del tempo, quelle che fino ad ora mi piacevano di più erano le crude e in effetti se sottili, non troppo dolci e neppure troppo formaggiose erano le mie preferite anche per quel tipo ho la mia ricetta del cuore e non ne faccio mistero.
Per quelle cotte tutt'altra storia solo a leggere chilate di philadephia mi vengono i brividi poi però per caso ho sentito questa ricetta della Parodi in una replica di una sua trasmissione in tv ed allora mi sono detta che bisognava provare. Ho cambiato i biscotti e le dosi del burro (perché non si reggeva) oltre alla frutta della decorazione che nell'originale erano fragole perché in questo periodo mi sembrava d'obbligo optare per le ciliegie (le ultime che il mercato offre utilizzate solo per decorazione) scegliendo comunque la Fiordifrutta alle ciliegie Rigoni di Asiago. Insomma alla fine se ve ne parlo significa che tutto è andato come doveva e ci terrei che la provaste anche voi tanto si fa in pochissimo tempo.
Piccola nota di chiusura prima della ricetta. Per mio figlio che non ama le marmellate e le confetture dopo lo strato di frutta (cui comunque ho dato una leggera frullata) ho aggiunto uno strato di ganache al cioccolato omettendo le ciliegie fresche, si tratta di un'altra versione ancora più peccaminosa ma se bisogna farsi male ogni tanto ci sta anche questa.
Cheesecake alle ciliegie
Ingredienti
Per la base:
150 g di savoiardi
70 g di burro 
Per la crema:
250 g di ricotta
250 g di mascarpone
2 uova
100 g di zucchero
1 cucchiaino di estratto di vaniglia
Per completare:
1 vasetto di confettura di ciliegie 
ciliegie fresche e zucchero di canna
Frullare i biscotti, mescolarli al burro fuso e stenderli in una teglia a cerniera (24 cm di diametro) foderata di carta forno. Montare le uova con lo zucchero e la vaniglia, unire il mascarpone e la ricotta, stendere il composto in teglia e infornare a 170° per 40-45 minuti comunque quando la superficie inizierà a dorare. Frullare un po' la confettura (se vi piacciono i pezzi lasciatela com'è) e stenderla sulla superficie del dolce in modo uniforme. Completare con le ciliegie bagnate e intinte nello zucchero di canna. SERVIRE CON UN BUON LATTE DI MANDORLA.

2016-05-15

Ricomincio da un babà

Ci ho pensato un poco stavolta prima d'iniziare a scrivere. Questo post l'ho iniziato tante volte e tante volte l'ho cancellato perché non trovo le parole per dirvi ma forse più per dire a me stessa che mi sono un poco smarrita.
Non trovo più la ragione che mi porta a scrivere non trovo più il tempo per provare piacere nel farlo. In questi giorni non ho scritto ma ho letto, ho letto altri blog ed ho letto il mio blog tornando indietro nel tempo a capire quando ho perduto il fuoco sacro della passione che animava questo mio lavoro.
Ho deciso che è arrivato il momento di non fingere e di dirvi solo quello che ho voglia di dire e di smetterla di volere tutto ordinato e incolonnato in questo mio spazio virtuale.
Questo è il mio blog nato come rifugio della mia anima e tale deve restare. 
Questo blog mi ha salvato tante volte e nei giorni scorsi avevo pensato anche di scrivere la parola fine, poi qualche parola scrittami da Viviana in un commento ad un suo post mi ha fatto riflettere cosi come due chiacchiere con una mia amica ed alla fine ho deciso che io quella parola fine non la voglio scrivere. 
Voglio solo prendermi più libertà e più tempo, voglio solo essere meno impostata e tornare ad assere qui semplicemente Cocò che scrive quando e se ha voglia di dirvi qualcosa. Voglio i post che mi emozionano quando li rileggo anche a distanza di tempo.
In questo lasso di tempo ho fatto tante cose belle con i miei piccini: c'è stata la festa della mamma ed il concorso Dolce mamma a scuola di Aurelia a cui ho partecipato con gioia con una torta buonissima ed anche carina che ha conquistato il terzo posto alla gara.
Ho partecipato ad un altra invasione digitale

#InvadiMuseoAmarelli, l'ultima purtroppo per il 2016 organizzata da Startup Calabria  con la quale abbiamo visitato, o per meglio dire invaso, il museo della liquirizia Amarelli di Rossano (CS). 
Ho assistito alla recita del mio ometto Giulio ed anche lì tante emozioni, dolci e festa con gli altri genitori. 
Ho trascorso qualche ora al parco con i miei cuccioli (lo faccio raramente visti i miei tanti impegni) ed ho letto molto e dalle mie letture ho tratto nuova linfa.
Oggi vi parlo di un dolce meraviglioso il babà realizzato secondo la ricetta del libro di Franco Di Mare Il teorema del babà edito da Rizzoli un libro che mi ha tanto rilassato e che ho letto subito dopo Il caffè dei miracoli scoprendo in Franco Di Mare un eccellente narratore. 
E' una storia che si legge con piacere per rilassarsi e staccare dalla quotidianità ritrovando tuttavia negli abitanti  di Bauci i pregi e le bassezze dell'umanità.  Manca ancora un mese a Natale, ma a Procolo Jovine, titolare del miglior ristorante di Bauci, piace fare le cose per bene e sta già preparando un menù coi fiocchi. Del resto, il suo pranzo del 25 è qualcosa di leggendario, un incantesimo di sapori e profumi capace di far tornare gli adulti bambini e riportarli nelle cucine delle loro nonne. I suoi segreti? Il rispetto rigoroso della tradizione e una ricerca maniacale degli ingredienti più genuini. Perciò, in questo meraviglioso paese della Costiera amalfitana, la sua autorità culinaria è indiscussa. Una mattina però, dall’altro lato della piazza, dove c’era una profumeria, Procolo nota una nuova insegna – “Experience” – che promette “percorsi emozionali in cucina”. Una fitta allo stomaco lo avvisa che qualcosa non va. E quel qualcosa prende presto il volto di Jacopo Taddei, il paladino della cucina molecolare, il principe della mondanità in tv, “colui il quale ha trasformato le ostriche in nuvole, scomposto i prodotti in particelle, e inventato il cappuccino di baccalà”. Un uomo bellissimo e, ça va sans dire, il sogno proibito di ogni donna. Per Procolo il suo arrivo è un oltraggio, un insulto, una sfida. Di più: un atto di guerra. 
Questo babà l'ho preparato per la festa della mamma, uno ciascuno direi per le mamme e con il residuo tante singole porzioni da condividere con gli amici, con la dose del libro questo è quanto viene fuori. E seppure il babà si fa con il rum siccome io mentre lo facevo pensavo alla costiera amalfitana l'ho bagnato con lo sciroppo di limoni (sempre quelli del mio albero) e il limoncello della mamma ed ho messo delle fragole fresche nella decorazione a completare il gusto del dolce.
Ricetta del babà napoletano (nella versione di Rosa) con le mie modifiche
Dal libro:
"...a volte le cose semplici sono le più difficili da realizzare, come sovente accade nella vita e nell’amore Non c’è nulla di più difficile di un babà fatto secondo criterio. Eppure, stando alle regole e ai trattati, sembrerebbe così facile. Tutto porterebbe a credere che chiunque sia in grado di maneggiare gli elementi base di cui è composto uno dei dolci più famosi del mondo che, nato – come si sa – alla corte di Francia, trovò poi a Napoli un trono, un regno e milioni di sudditi devoti. Ebbene, non commettete anche voi l’errore di farvi ingannare dalle premesse! Perché – come si dice – l’uomo propone ma poi è Dio che dispone. Basta davvero una piccola distrazione e gli ingredienti si ribellano alle manipolazioni distratte e maldestre, la lavorazione si complica all’improvviso e le indicazioni della ricetta, che paiono tanto lineari, si trasformano in un inestricabile labirinto in cui perdersi senza rimedio... Ecco perché il babà è una metafora dell’amore coniugale.... "
Ingredienti:
1/2 Kg di farina (00 e manitoba insieme)
8 uova 
25 gr di lievito di birra (o due cucchiai di pasta madre secca)
200 gr di burro
un pizzico di sale  
un cucchiaio di zucchero

Amalgamare il burro morbido, con il lievito, il sale e lo zucchero, unire poi un uovo alla volta alternato a due cucchiai di farina, attendendo sempre che la massa sia ben amalgamata prima di passare all'uovo successivo. 
A questo punto Rosa bagna il dolce con acqua zucchero e rum, io ho sostituito il rum al limoncello che ho aggiunto a uno sciroppo di acqua, zucchero, scorza e succo di limone (dosi variabili secondo il gusto). 
Ho completato poi con crema chantilly, panna montata e tante golose fragole di stagione.
Un bacio a chi mi legge

Ricomincio da un babà

Ci ho pensato un poco stavolta prima d'iniziare a scrivere. Questo post l'ho iniziato tante volte e tante volte l'ho cancellato perché non trovo le parole per dirvi ma forse più per dire a me stessa che mi sono un poco smarrita.
Non trovo più la ragione che mi porta a scrivere non trovo più il tempo per provare piacere nel farlo. In questi giorni non ho scritto ma ho letto, ho letto altri blog ed ho letto il mio blog tornando indietro nel tempo a capire quando ho perduto il fuoco sacro della passione che animava questo mio lavoro.
Ho deciso che è arrivato il momento di non fingere e di dirvi solo quello che ho voglia di dire e di smetterla di volere tutto ordinato e incolonnato in questo mio spazio virtuale.
Questo è il mio blog nato come rifugio della mia anima e tale deve restare. 
Questo blog mi ha salvato tante volte e nei giorni scorsi avevo pensato anche di scrivere la parola fine, poi qualche parola scrittami da Viviana in un commento ad un suo post mi ha fatto riflettere cosi come due chiacchiere con una mia amica ed alla fine ho deciso che io quella parola fine non la voglio scrivere. 
Voglio solo prendermi più libertà e più tempo, voglio solo essere meno impostata e tornare ad assere qui semplicemente Cocò che scrive quando e se ha voglia di dirvi qualcosa. Voglio i post che mi emozionano quando li rileggo anche a distanza di tempo.
In questo lasso di tempo ho fatto tante cose belle con i miei piccini: c'è stata la festa della mamma ed il concorso Dolce mamma a scuola di Aurelia a cui ho partecipato con gioia con una torta buonissima ed anche carina che ha conquistato il terzo posto alla gara.
Ho partecipato ad un altra invasione digitale

#InvadiMuseoAmarelli, l'ultima purtroppo per il 2016 organizzata da Startup Calabria  con la quale abbiamo visitato, o per meglio dire invaso, il museo della liquirizia Amarelli di Rossano (CS). 
Ho assistito alla recita del mio ometto Giulio ed anche lì tante emozioni, dolci e festa con gli altri genitori. 
Ho trascorso qualche ora al parco con i miei cuccioli (lo faccio raramente visti i miei tanti impegni) ed ho letto molto e dalle mie letture ho tratto nuova linfa.
Oggi vi parlo di un dolce meraviglioso il babà realizzato secondo la ricetta del libro di Franco Di Mare Il teorema del babà edito da Rizzoli un libro che mi ha tanto rilassato e che ho letto subito dopo Il caffè dei miracoli scoprendo in Franco Di Mare un eccellente narratore. 
E' una storia che si legge con piacere per rilassarsi e staccare dalla quotidianità ritrovando tuttavia negli abitanti  di Bauci i pregi e le bassezze dell'umanità.  Manca ancora un mese a Natale, ma a Procolo Jovine, titolare del miglior ristorante di Bauci, piace fare le cose per bene e sta già preparando un menù coi fiocchi. Del resto, il suo pranzo del 25 è qualcosa di leggendario, un incantesimo di sapori e profumi capace di far tornare gli adulti bambini e riportarli nelle cucine delle loro nonne. I suoi segreti? Il rispetto rigoroso della tradizione e una ricerca maniacale degli ingredienti più genuini. Perciò, in questo meraviglioso paese della Costiera amalfitana, la sua autorità culinaria è indiscussa. Una mattina però, dall’altro lato della piazza, dove c’era una profumeria, Procolo nota una nuova insegna – “Experience” – che promette “percorsi emozionali in cucina”. Una fitta allo stomaco lo avvisa che qualcosa non va. E quel qualcosa prende presto il volto di Jacopo Taddei, il paladino della cucina molecolare, il principe della mondanità in tv, “colui il quale ha trasformato le ostriche in nuvole, scomposto i prodotti in particelle, e inventato il cappuccino di baccalà”. Un uomo bellissimo e, ça va sans dire, il sogno proibito di ogni donna. Per Procolo il suo arrivo è un oltraggio, un insulto, una sfida. Di più: un atto di guerra. 
Questo babà l'ho preparato per la festa della mamma, uno ciascuno direi per le mamme e con il residuo tante singole porzioni da condividere con gli amici, con la dose del libro questo è quanto viene fuori. E seppure il babà si fa con il rum siccome io mentre lo facevo pensavo alla costiera amalfitana l'ho bagnato con lo sciroppo di limoni (sempre quelli del mio albero) e il limoncello della mamma ed ho messo delle fragole fresche nella decorazione a completare il gusto del dolce.
Ricetta del babà napoletano (nella versione di Rosa) con le mie modifiche
Dal libro:
"...a volte le cose semplici sono le più difficili da realizzare, come sovente accade nella vita e nell’amore Non c’è nulla di più difficile di un babà fatto secondo criterio. Eppure, stando alle regole e ai trattati, sembrerebbe così facile. Tutto porterebbe a credere che chiunque sia in grado di maneggiare gli elementi base di cui è composto uno dei dolci più famosi del mondo che, nato – come si sa – alla corte di Francia, trovò poi a Napoli un trono, un regno e milioni di sudditi devoti. Ebbene, non commettete anche voi l’errore di farvi ingannare dalle premesse! Perché – come si dice – l’uomo propone ma poi è Dio che dispone. Basta davvero una piccola distrazione e gli ingredienti si ribellano alle manipolazioni distratte e maldestre, la lavorazione si complica all’improvviso e le indicazioni della ricetta, che paiono tanto lineari, si trasformano in un inestricabile labirinto in cui perdersi senza rimedio... Ecco perché il babà è una metafora dell’amore coniugale.... "
Ingredienti:
1/2 Kg di farina (00 e manitoba insieme)
8 uova 
25 gr di lievito di birra (o due cucchiai di pasta madre secca)
200 gr di burro
un pizzico di sale  
un cucchiaio di zucchero

Amalgamare il burro morbido, con il lievito, il sale e lo zucchero, unire poi un uovo alla volta alternato a due cucchiai di farina, attendendo sempre che la massa sia ben amalgamata prima di passare all'uovo successivo. 
A questo punto Rosa bagna il dolce con acqua zucchero e rum, io ho sostituito il rum al limoncello che ho aggiunto a uno sciroppo di acqua, zucchero, scorza e succo di limone (dosi variabili secondo il gusto). 
Ho completato poi con crema chantilly, panna montata e tante golose fragole di stagione.
Un bacio a chi mi legge

2016-03-21

Fragole e limoni per dare il benvenuto alla primavera


Arrivo alla fine ma voglio partecipare anch'io al Giveaway "Le primavere" di Batuffolando, mi piace il tema e allora  ci sto. Le categorie sono due ma ci sarà un unico vincitore:
"Ricette DOLCI (Torte da credenza, torte farcite, vassoi di dolcetti, biscotti ecc.) e Omaggi hand made (tutto quello che volete fare con le vostre fantastiche mani è davvero gradito, ma anche quello che arriva dalla mente e dal cuore, dall'estro come una poesia, un disegno, una fotografia ad esempio)" e io non so onestamente in quale categoria inserirmi visto che la ricetta di oggi è doppia però ho deciso che al di là dei dolcini voglio partecipare con questo goloso sciroppo di limoni hand made perfetto per granite e limonate lisce o frizzanti. Lo sciroppo lo prepara la mamma con i miei limoni e trovo sia perfetto anche da regalare magari acconciando un po' la bottiglia, nel mio caso ho scelto un cordino di cuoio con un piccolissimo limone di vetro da utilizzare successivamente come ciondolino. La ricetta di mamma, perfetta per utilizzare il succo dei limoni che residua dalla preparazione del limoncello (nel quale sono le bucce ad essere essenziali), è questa.
Sciroppo di limoni
Ingredienti:
1 litro di succo di limoni
1,8 Kg di zucchero semolato
Porre in una pentola il succo filtrato e lo zucchero portare ad ebollizione mescolando con un cucchiaio di legno, spegnere, lasciar intiepidire e imbottigliare.
Mi piace utilizzare il succo per fresche limonate che allungo con acqua frizzante e a cui aggiungo qualche goccia di succo di limone fresco che regala un po' di aspro.
Perfetta come bibita da merenda magari con questi piccoli bottoncini dolci farciti con dell'ottima confettura di fragole e limone
La base per i dolcini è sempre quella base delle Tortine soffici, solo che aromatizzo con scorza di limone metto una parte di succo di limone al posto dell'acqua e zucchero di canna invece di quello raffinato, è ottima anche  come base morbida da farcire con dell'ottima crema e frutta fresca a volontà. Nel mio caso ho farcito i dolcini con semplice e golosa confettura di fragole e limone TerraSole dell'azienda Ita_Ca di cui vi ho già parlato.

Fragole e limoni per dare il benvenuto alla primavera


Arrivo alla fine ma voglio partecipare anch'io al Giveaway "Le primavere" di Batuffolando, mi piace il tema e allora  ci sto. Le categorie sono due ma ci sarà un unico vincitore:
"Ricette DOLCI (Torte da credenza, torte farcite, vassoi di dolcetti, biscotti ecc.) e Omaggi hand made (tutto quello che volete fare con le vostre fantastiche mani è davvero gradito, ma anche quello che arriva dalla mente e dal cuore, dall'estro come una poesia, un disegno, una fotografia ad esempio)" e io non so onestamente in quale categoria inserirmi visto che la ricetta di oggi è doppia però ho deciso che al di là dei dolcini voglio partecipare con questo goloso sciroppo di limoni hand made perfetto per granite e limonate lisce o frizzanti. Lo sciroppo lo prepara la mamma con i miei limoni e trovo sia perfetto anche da regalare magari acconciando un po' la bottiglia, nel mio caso ho scelto un cordino di cuoio con un piccolissimo limone di vetro da utilizzare successivamente come ciondolino. La ricetta di mamma, perfetta per utilizzare il succo dei limoni che residua dalla preparazione del limoncello (nel quale sono le bucce ad essere essenziali), è questa.
Sciroppo di limoni
Ingredienti:
1 litro di succo di limoni
1,8 Kg di zucchero semolato
Porre in una pentola il succo filtrato e lo zucchero portare ad ebollizione mescolando con un cucchiaio di legno, spegnere, lasciar intiepidire e imbottigliare.
Mi piace utilizzare il succo per fresche limonate che allungo con acqua frizzante e a cui aggiungo qualche goccia di succo di limone fresco che regala un po' di aspro.
Perfetta come bibita da merenda magari con questi piccoli bottoncini dolci farciti con dell'ottima confettura di fragole e limone
La base per i dolcini è sempre quella base delle Tortine soffici, solo che aromatizzo con scorza di limone metto una parte di succo di limone al posto dell'acqua e zucchero di canna invece di quello raffinato, è ottima anche  come base morbida da farcire con dell'ottima crema e frutta fresca a volontà. Nel mio caso ho farcito i dolcini con semplice e golosa confettura di fragole e limone TerraSole dell'azienda Ita_Ca di cui vi ho già parlato.

2016-03-15

Hot milk sponge cake

Hot milk sponge cake altrimenti detta Torta al latte caldo è la ricetta che al momento spopola nel web e che ho voluto io stessa provare, a volte nemmeno io riesco a resistere alle mode ed a questa sono felice di non aver resistito. 
E' la torta perfetta da colazione (dopo questa giuro non vi tedio con la colazione per un poco) ma anche da farcire in effetti perché è bella spugnosa come un pan di spagna. Insomma dai per una colazione in cui coccolarsi è davvero quel che ci vuole ma direi che anche per la merenda dei bambini non potrebbe esserci di meglio e lo dico con un certo orgoglio visto che Giulio se l'è voluta portare addirittura come merenda a scuola.
Ingredienti:
4 uova
220 g di zucchero semolato
160 ml di latte intero
80 g di burro
220 g di farina
8 g di lievito
vaniglia
pizzico di sale
zucchero a velo per decorare
Far scaldare il latte con il burro fino quasi al bollore.  Montare le uova per diversi minuti con un pizzico di sale, lo zucchero e i semini di vaniglia fino a farlo diventare chiaro e spumoso.
Incorporare la farina setacciata con il lievito con movimenti delicati dal basso verso l'alto.
Versare in una ciotola un po' d'impasto e unire man mano il latte caldo mescolando con una frusta fino ad avere un composto denso, unire all'impasto base e mescolare bene con movimenti delicati dal basso verso l'alto.
Trasferire il composto in uno stampo a piacere imburrato e infarinato. Far cuocere in forno preriscaldato, statico a 170° per circa 30-35 minuti o comunque finché lo stecchino e il colore ci diranno che è pronto.
Cospargere di zucchero a velo e godersela a piccole dosi.

Hot milk sponge cake

Hot milk sponge cake altrimenti detta Torta al latte caldo è la ricetta che al momento spopola nel web e che ho voluto io stessa provare, a volte nemmeno io riesco a resistere alle mode ed a questa sono felice di non aver resistito. 
E' la torta perfetta da colazione (dopo questa giuro non vi tedio con la colazione per un poco) ma anche da farcire in effetti perché è bella spugnosa come un pan di spagna. Insomma dai per una colazione in cui coccolarsi è davvero quel che ci vuole ma direi che anche per la merenda dei bambini non potrebbe esserci di meglio e lo dico con un certo orgoglio visto che Giulio se l'è voluta portare addirittura come merenda a scuola.
Ingredienti:
4 uova
220 g di zucchero semolato
160 ml di latte intero
80 g di burro
220 g di farina
8 g di lievito
vaniglia
pizzico di sale
zucchero a velo per decorare
Far scaldare il latte con il burro fino quasi al bollore.  Montare le uova per diversi minuti con un pizzico di sale, lo zucchero e i semini di vaniglia fino a farlo diventare chiaro e spumoso.
Incorporare la farina setacciata con il lievito con movimenti delicati dal basso verso l'alto.
Versare in una ciotola un po' d'impasto e unire man mano il latte caldo mescolando con una frusta fino ad avere un composto denso, unire all'impasto base e mescolare bene con movimenti delicati dal basso verso l'alto.
Trasferire il composto in uno stampo a piacere imburrato e infarinato. Far cuocere in forno preriscaldato, statico a 170° per circa 30-35 minuti o comunque finché lo stecchino e il colore ci diranno che è pronto.
Cospargere di zucchero a velo e godersela a piccole dosi.

2016-03-11

Avena e nocciole transformers

Biscotti Transformers? Come vi dicevo nel post precedente i biscotti all'avena e nocciole si possono utilizzare come ingrediente per altri golosi dolci da colazione e non. Frullando i biscotti si ottiene un granulato tostato ed estremamente gustoso che ho utilizzato per realizzare una golosa torta alle pere perfetta da gustare a colazione. Lo stesso granulato impreziosisce e rende estremamente golosi dei tartufini realizzati con crema spalmabile alle nocciole, mascarpone e semplici frollini, da gustare in ogni momento della giornata ma senza esagerare. 
A voi la scelta quindi ricapitolando 1.Biscotti avena e nocciole per una sana colazione ma se dopo due giorni siete stanchi della solita colazione 2. Torta di pere avena e nocciole e per il vostro caffè 3. Tartufini nocciola e mascarpone. Vi scoprirete a fare questi biscotti per poter poi fare le altre ricette.
Torta di pere avena e nocciole
Ingredienti:
230 g di zucchero di canna
150 g di biscotti avena e nocciole
120 g di farina
3 uova
130 ml di olio
 130 ml di acqua
1 cucchiaio di caffè solubile
1 bicchierino di rum
2 pere
zucchero a velo
Frullare i biscotti fino a renderli quasi una polvere. Montare le uova con lo zucchero unire la polvere di caffè i liquidi e infine la farina e il granulato. Versare l'impasto in una teglia o in stampini singoli. Pelare le pere e ridurle a fettine, disporle sul composto e infornare a 180° finché la torta risulterà gonfia e dorata ed alla prova stecchino lo stesso risulterà asciutto. Prima di servire spolverizzare di zucchero a velo.
Tartufini nocciola e mascarpone
150 g di crema spalmabile alle nocciole
150 g di mascarpone
100 g c.a. di biscotti secchi
Biscotti avena e nocciola frullati
Mescolare il mascarpone con la crema fino ad ottenere un composto omogeneo, aggiungere i biscotti frantumati e formare delle palline. Rotolare le palline nella granella di biscotti all'avena. Porre a rassodare in frigo prima di servire.
Dalla colazione sana a quella golosa abbiamo visto che il passo è breve e la prossima volta magari continuiamo a parlare di golosità.

Avena e nocciole transformers

Biscotti Transformers? Come vi dicevo nel post precedente i biscotti all'avena e nocciole si possono utilizzare come ingrediente per altri golosi dolci da colazione e non. Frullando i biscotti si ottiene un granulato tostato ed estremamente gustoso che ho utilizzato per realizzare una golosa torta alle pere perfetta da gustare a colazione. Lo stesso granulato impreziosisce e rende estremamente golosi dei tartufini realizzati con crema spalmabile alle nocciole, mascarpone e semplici frollini, da gustare in ogni momento della giornata ma senza esagerare. 
A voi la scelta quindi ricapitolando 1.Biscotti avena e nocciole per una sana colazione ma se dopo due giorni siete stanchi della solita colazione 2. Torta di pere avena e nocciole e per il vostro caffè 3. Tartufini nocciola e mascarpone. Vi scoprirete a fare questi biscotti per poter poi fare le altre ricette.
Torta di pere avena e nocciole
Ingredienti:
230 g di zucchero di canna
150 g di biscotti avena e nocciole
120 g di farina
3 uova
130 ml di olio
 130 ml di acqua
1 cucchiaio di caffè solubile
1 bicchierino di rum
2 pere
zucchero a velo
Frullare i biscotti fino a renderli quasi una polvere. Montare le uova con lo zucchero unire la polvere di caffè i liquidi e infine la farina e il granulato. Versare l'impasto in una teglia o in stampini singoli. Pelare le pere e ridurle a fettine, disporle sul composto e infornare a 180° finché la torta risulterà gonfia e dorata ed alla prova stecchino lo stesso risulterà asciutto. Prima di servire spolverizzare di zucchero a velo.
Tartufini nocciola e mascarpone
150 g di crema spalmabile alle nocciole
150 g di mascarpone
100 g c.a. di biscotti secchi
Biscotti avena e nocciola frullati
Mescolare il mascarpone con la crema fino ad ottenere un composto omogeneo, aggiungere i biscotti frantumati e formare delle palline. Rotolare le palline nella granella di biscotti all'avena. Porre a rassodare in frigo prima di servire.
Dalla colazione sana a quella golosa abbiamo visto che il passo è breve e la prossima volta magari continuiamo a parlare di golosità.