2010-05-07

Menu nel bicchiere

E dopo il contest del cucchiaio mi è venuta voglia di indirne uno sui bicchieri. In realtà sto scherzando però è un'idea che prima o poi potrei prendere in considerazione, perchè mi affascina non poco il servizio nel bicchiere ed in effetti oltre che buono il cibo deve essere anche bello a vedersi e servirlo in modo insolito aiuta molto. Ci può essere d'aiuto nell'apprendere le varie tecniche del "bicchiere" il corso di cucina interattivo in DVD Menu nel bicchiere della collana My personal chef di Trenta editore. Le ricette, realizzate passo passo da esperti chef del calibro di Danilo Angè e Angelo Principe, ci insegnano i segreti per non sbagliare i tempi, calcolare le giuste dosi, riconoscere le cotture e anche risolvere eventuali errori comuni. Il dvd, che include collegamenti ad internet, ci fornisce consigli pratici sugli strumenti e gli attrezzi di cucina, ma anche sugli ingredienti di stagione e l'apparecchiatura della tavola. Un bel corso di cucina, facile, divertente e a basso costo (solo € 9,90).
Insomma gli ingredienti per stuzzicare la mia creatività c'erano tutti così stavolta non ho riprodotto una ricetta del dvd - seppure ce n'è qualcuna che presto copierò - ma ho creato anch'io un bel bicchiere da servire magari come ricco antipasto o secondo freddo.  Si tratta di un'insalata di iceberg, sedano e mela verde con arrosto freddo di maiale, Frutti di cappero con gambo e Maionese alle acciughe di Cascina San Cassiano. Ho arricchito e colorato il bicchiere con la nota croccante del Crunchy rice al Pepe di Rimbàs Gli Aironi
Insalata croccante nel bicchiere
Ingredeinti per 4 persone:
4 fette di arrosto di maiale o vitello freddo
Lattuga iceberg
1 mela verde
2 coste di sedano verde
Frutti di cappero con gambo
4 cucchiai di Maionese all'acciuga
sale e pepe
olio extravergine d'oliva
Crunchy rice al pepe di Rimbàs
e pane semintegrale per guarnire
Tagliare a striscioline la lattuga, unire la mela sbucciata e tagliata a dadini e il sedano a tocchetti, condire con poco olio sale e pepe. Suddividere l'insalata nei bicchieri, disporre sopra l'arrosto tagliato a fiammiferi, condire con la maionese alle acciughe e completare con i frutti di cappero, il riso soffiato e il pane tagliato a bastoncini.

Menu nel bicchiere

E dopo il contest del cucchiaio mi è venuta voglia di indirne uno sui bicchieri. In realtà sto scherzando però è un'idea che prima o poi potrei prendere in considerazione, perchè mi affascina non poco il servizio nel bicchiere ed in effetti oltre che buono il cibo deve essere anche bello a vedersi e servirlo in modo insolito aiuta molto. Ci può essere d'aiuto nell'apprendere le varie tecniche del "bicchiere" il corso di cucina interattivo in DVD Menu nel bicchiere della collana My personal chef di Trenta editore. Le ricette, realizzate passo passo da esperti chef del calibro di Danilo Angè e Angelo Principe, ci insegnano i segreti per non sbagliare i tempi, calcolare le giuste dosi, riconoscere le cotture e anche risolvere eventuali errori comuni. Il dvd, che include collegamenti ad internet, ci fornisce consigli pratici sugli strumenti e gli attrezzi di cucina, ma anche sugli ingredienti di stagione e l'apparecchiatura della tavola. Un bel corso di cucina, facile, divertente e a basso costo (solo € 9,90).
Insomma gli ingredienti per stuzzicare la mia creatività c'erano tutti così stavolta non ho riprodotto una ricetta del dvd - seppure ce n'è qualcuna che presto copierò - ma ho creato anch'io un bel bicchiere da servire magari come ricco antipasto o secondo freddo.  Si tratta di un'insalata di iceberg, sedano e mela verde con arrosto freddo di maiale, Frutti di cappero con gambo e Maionese alle acciughe di Cascina San Cassiano. Ho arricchito e colorato il bicchiere con la nota croccante del Crunchy rice al Pepe di Rimbàs Gli Aironi
Insalata croccante nel bicchiere
Ingredeinti per 4 persone:
4 fette di arrosto di maiale o vitello freddo
Lattuga iceberg
1 mela verde
2 coste di sedano verde
Frutti di cappero con gambo
4 cucchiai di Maionese all'acciuga
sale e pepe
olio extravergine d'oliva
Crunchy rice al pepe di Rimbàs
e pane semintegrale per guarnire
Tagliare a striscioline la lattuga, unire la mela sbucciata e tagliata a dadini e il sedano a tocchetti, condire con poco olio sale e pepe. Suddividere l'insalata nei bicchieri, disporre sopra l'arrosto tagliato a fiammiferi, condire con la maionese alle acciughe e completare con i frutti di cappero, il riso soffiato e il pane tagliato a bastoncini.

2010-05-05

Frittata trigusto di primavera

frittata con asparagi selvatici
E' tradizione preparare a primavera la classica frittatona con gli asparagi selvatici, la salsiccia stagionata e la scamorza o il primo sale. Ho voluto farla anch'io innovando però l'usanza in due elementi, nella forma che ho voluto in più strati di gusti diversi sovrapposti e negli ingredienti dove al posto della salsiccia che da noi in Calabria è preparata con i semi di finocchio, ho utilizzato per assonanza di gusti la Finocchiona.
La Finocchiona ovviamente l'ho trovata da Esperya, è quella di Falorni, la classica Finocchiona all`uso di Greve in Chianti, ricavata da carni grasse e magre della pancia del suino, e stagionata a lungo in cantina. Il gusto è vellutato e i semi di finocchio, giustamente dosati, non coprono la fragranza delle ottime carni  e degli altri  semplici ingredienti utilizzati per la concia, solo sale, pepe e vino rosso del Chianti.
Gli ingredienti sono per 2:
3 uova biologiche
90 ml di latte fresco
2 fettine di Finocchiona
mezzo spicchio d'aglio
1 manciata di asparagi selvatici
1 fetta di scamorza
sale e pepe q.b.
olio extravergine d'oliva
In un padellino rosoliamo appena l'aglio in un velo d'olio, uniamo gli asparagi mondati e tagliati a pezzetti, un pizzico di sale e un po' d'acqua, lasciamo assorbire il liquido in modo che gli asparagi risultino cotti ed eliminiamo l'aglio.
Rompiamo ciascuna delle uova in una ciotolina diversa, uniamo ad ognuno, 30 ml di latte, un pizzico di sale e una macinata di pepe e mescoliamo bene. Aggiungiamo al primo uovo gli asparagi e prepariamo la prima frittatina facendola cuocere in poco olio da un solo lato, versiamola in un piatto con il lato meno cotto dalla parte superiore, uniamo al secondo uovo la scamorza a piccoli cubetti  e prepariamo, allo stesso modo la seconda frittatina e riponiamola sulla prima. Tagliamo a piccoli pezzetti il salame e uniamolo al terzo uovo, prepariamo così la frittatina al salame, posiamola sulle altre con la parte dorata verso l'esterno. Al momento di servire passiamo per un paio di minuti la frittata nel forno preriscaldato.

Frittata trigusto di primavera

frittata con asparagi selvatici
E' tradizione preparare a primavera la classica frittatona con gli asparagi selvatici, la salsiccia stagionata e la scamorza o il primo sale. Ho voluto farla anch'io innovando però l'usanza in due elementi, nella forma che ho voluto in più strati di gusti diversi sovrapposti e negli ingredienti dove al posto della salsiccia che da noi in Calabria è preparata con i semi di finocchio, ho utilizzato per assonanza di gusti la Finocchiona.
La Finocchiona ovviamente l'ho trovata da Esperya, è quella di Falorni, la classica Finocchiona all`uso di Greve in Chianti, ricavata da carni grasse e magre della pancia del suino, e stagionata a lungo in cantina. Il gusto è vellutato e i semi di finocchio, giustamente dosati, non coprono la fragranza delle ottime carni  e degli altri  semplici ingredienti utilizzati per la concia, solo sale, pepe e vino rosso del Chianti.
Gli ingredienti sono per 2:
3 uova biologiche
90 ml di latte fresco
2 fettine di Finocchiona
mezzo spicchio d'aglio
1 manciata di asparagi selvatici
1 fetta di scamorza
sale e pepe q.b.
olio extravergine d'oliva
In un padellino rosoliamo appena l'aglio in un velo d'olio, uniamo gli asparagi mondati e tagliati a pezzetti, un pizzico di sale e un po' d'acqua, lasciamo assorbire il liquido in modo che gli asparagi risultino cotti ed eliminiamo l'aglio.
Rompiamo ciascuna delle uova in una ciotolina diversa, uniamo ad ognuno, 30 ml di latte, un pizzico di sale e una macinata di pepe e mescoliamo bene. Aggiungiamo al primo uovo gli asparagi e prepariamo la prima frittatina facendola cuocere in poco olio da un solo lato, versiamola in un piatto con il lato meno cotto dalla parte superiore, uniamo al secondo uovo la scamorza a piccoli cubetti  e prepariamo, allo stesso modo la seconda frittatina e riponiamola sulla prima. Tagliamo a piccoli pezzetti il salame e uniamolo al terzo uovo, prepariamo così la frittatina al salame, posiamola sulle altre con la parte dorata verso l'esterno. Al momento di servire passiamo per un paio di minuti la frittata nel forno preriscaldato.

2010-05-03

Il vincitore del contest del cucchiaio


E finalmente abbiamo il vincitore de Il gusto in un cucchiaio.
Avete inviato belle ricette seppure io abbia avuto un certo sentore di avervi spiazzato con l'argomento del contest.
 In effetti non siamo abituati ai cucchiai, ma sono così chic che non ho saputo resistere a lanciare la sfida. E se ci fermiamo a riflettere un po', come dicevo in qualche commento relativo al contest, ogni ricetta si presta in effetti alla versione cucchiaio e voi con i vostri contributi ne avete dato senz'altro prova.
Premesso che ringrazio tutti per la partecipazione il vincitore, che si aggiudica un goloso pacco di prodotti Cascina San Cassiano,  è uno soltanto e seppure la scelta è stata dura alla fine, supportata anche dalla simpatica Monica Camera di Cascina San Cassiano, ho scelto il cucchiaio di Genny del blog Al Cibo Commestibile perchè con la sua preparazione e presentazione meglio di tutti ha interpretato lo spirito del contest. Appena riesco postero il pdf  della raccolta.

Il vincitore del contest del cucchiaio


E finalmente abbiamo il vincitore de Il gusto in un cucchiaio.
Avete inviato belle ricette seppure io abbia avuto un certo sentore di avervi spiazzato con l'argomento del contest.
 In effetti non siamo abituati ai cucchiai, ma sono così chic che non ho saputo resistere a lanciare la sfida. E se ci fermiamo a riflettere un po', come dicevo in qualche commento relativo al contest, ogni ricetta si presta in effetti alla versione cucchiaio e voi con i vostri contributi ne avete dato senz'altro prova.
Premesso che ringrazio tutti per la partecipazione il vincitore, che si aggiudica un goloso pacco di prodotti Cascina San Cassiano,  è uno soltanto e seppure la scelta è stata dura alla fine, supportata anche dalla simpatica Monica Camera di Cascina San Cassiano, ho scelto il cucchiaio di Genny del blog Al Cibo Commestibile perchè con la sua preparazione e presentazione meglio di tutti ha interpretato lo spirito del contest. Appena riesco postero il pdf  della raccolta.

2010-04-29

Insalata di bresaola nei panini

E finalmente è tempo di pic-nic. Se per il fine settimana state pensando a una scampagnata posso consigliarvi una leggera ed energetica insalata con bresaola da servire all'interno di panini semi-integrali, un vero concentrato di energia. I panini ovviamente vanno preparati in casa e con la ricetta che vi do non sarà affatto complicato. La bresaola invece sceglietela bene ricordandovi che spesso le bresaole in commercio sono prodotte, purtroppo, con carni surgelate. Per andare sul sicuro, ed avere un salume gustoso e profumato acquistate da Esperya la Bresaola di Manzo Punta Anca Affettata, noterete la differenza. Ciò premesso so che ognuno di noi condiesce e consuma la bresaola a suo modo, il must è con succo di limone, scaglie di garna e rucola fresca. Altro abbinamento decisamente gradevole è con il pmpelmo. In questa mia insalata la bresaola viene accostata al pompelmo ma anche al grana, alla rucola e alle amatissime noci, che con la loro ricchezza di gusto completano mirabilmente il quadro. E riguardo alle noci ho una precisazione da fare, le ho sempre acquistate in guscio temendo che quelle sgusciate avessero sapore di olio, mi son dovuta ricredere con le noci Noberasco, gustose come appena sgusciate le sto mettendo dappertutto perché con Giulio non ho più neanche il tempo di sgusciarmi due noci.
Per il pane ho utilizzato una farina biologica macinata a pietra che mi ha regalato mia sorella, non aveva neppure un'etichetta e non so darvi indicazioni ma se la trovate acquistatela in caso contrario utilizzate della buona farina integrale.
Ingredienti per 12 panini:
300 g di farina di grano tenero tipo 00
100 g di farina integrale macinata a pietra
12 g di lievito di birra
250 ml di acqua
2 cucchiaini di olio extravergine d’oliva
1 cucchiaino di sale
Sciogliamo il lievito nell’acqua tiepida poi impastiamo con le farine mischiate tra loro, l’olio ed il sale, facendo attenzione a che quest’ultimo non venga a diretto contatto con in lievito. Lasciamo lievitare per un paio d’ore.
Poi sgonfiamo la pasta lavorandola con le dita, formiamo le pagnottine e disponiamole su una teglia foderata di carta da forno. Lasciamo lievitare ancora un’oretta e poi inforniamo in forno al massimo della temperatura, ponendo nella parte bassa dello stesso una ciotola piena d’acqua, per mantenere il giusto grado di umidità.
Per l'insalata:
2 mazzetti di rucola
1 pompelmo
12 fette di bresaola
scaglie di parmigiano reggiano
noci sgusciate
olio extravergine d'oliva
sale
Puliamo la rucola e disponiamola in una ciotola, peliamo a vivo il pompelmo conservandone il succo. Poggiamo su ciascuna fetta di bresaola uno spicchio di pompelmo e chiudiamo a fazzoletto, condiamo la rucola con il succo di pompelmo emulsionato con olio e sale, uniamo le noci, poi le scaglie di grana e i fazzolettini di bresaola.
Per comporre il piatto:
Tagliamo la calotta ai panini e scaviamoli al loro interno, suddividiamo in ciascuno l'insalata preparata avendo cura di mettere in ciascuno un fagottino di bresaola al pompelmo, copriamo con le calotte e serviamo.

Insalata di bresaola nei panini

E finalmente è tempo di pic-nic. Se per il fine settimana state pensando a una scampagnata posso consigliarvi una leggera ed energetica insalata con bresaola da servire all'interno di panini semi-integrali, un vero concentrato di energia. I panini ovviamente vanno preparati in casa e con la ricetta che vi do non sarà affatto complicato. La bresaola invece sceglietela bene ricordandovi che spesso le bresaole in commercio sono prodotte, purtroppo, con carni surgelate. Per andare sul sicuro, ed avere un salume gustoso e profumato acquistate da Esperya la Bresaola di Manzo Punta Anca Affettata, noterete la differenza. Ciò premesso so che ognuno di noi condiesce e consuma la bresaola a suo modo, il must è con succo di limone, scaglie di garna e rucola fresca. Altro abbinamento decisamente gradevole è con il pmpelmo. In questa mia insalata la bresaola viene accostata al pompelmo ma anche al grana, alla rucola e alle amatissime noci, che con la loro ricchezza di gusto completano mirabilmente il quadro. E riguardo alle noci ho una precisazione da fare, le ho sempre acquistate in guscio temendo che quelle sgusciate avessero sapore di olio, mi son dovuta ricredere con le noci Noberasco, gustose come appena sgusciate le sto mettendo dappertutto perché con Giulio non ho più neanche il tempo di sgusciarmi due noci.
Per il pane ho utilizzato una farina biologica macinata a pietra che mi ha regalato mia sorella, non aveva neppure un'etichetta e non so darvi indicazioni ma se la trovate acquistatela in caso contrario utilizzate della buona farina integrale.
Ingredienti per 12 panini:
300 g di farina di grano tenero tipo 00
100 g di farina integrale macinata a pietra
12 g di lievito di birra
250 ml di acqua
2 cucchiaini di olio extravergine d’oliva
1 cucchiaino di sale
Sciogliamo il lievito nell’acqua tiepida poi impastiamo con le farine mischiate tra loro, l’olio ed il sale, facendo attenzione a che quest’ultimo non venga a diretto contatto con in lievito. Lasciamo lievitare per un paio d’ore.
Poi sgonfiamo la pasta lavorandola con le dita, formiamo le pagnottine e disponiamole su una teglia foderata di carta da forno. Lasciamo lievitare ancora un’oretta e poi inforniamo in forno al massimo della temperatura, ponendo nella parte bassa dello stesso una ciotola piena d’acqua, per mantenere il giusto grado di umidità.
Per l'insalata:
2 mazzetti di rucola
1 pompelmo
12 fette di bresaola
scaglie di parmigiano reggiano
noci sgusciate
olio extravergine d'oliva
sale
Puliamo la rucola e disponiamola in una ciotola, peliamo a vivo il pompelmo conservandone il succo. Poggiamo su ciascuna fetta di bresaola uno spicchio di pompelmo e chiudiamo a fazzoletto, condiamo la rucola con il succo di pompelmo emulsionato con olio e sale, uniamo le noci, poi le scaglie di grana e i fazzolettini di bresaola.
Per comporre il piatto:
Tagliamo la calotta ai panini e scaviamoli al loro interno, suddividiamo in ciascuno l'insalata preparata avendo cura di mettere in ciascuno un fagottino di bresaola al pompelmo, copriamo con le calotte e serviamo.

2010-04-27

Cucina creativa calabrese: la pasta china


Non nascondo che sono un po' emozionata mentre mi accingo a scrivere questo post. Ho avuto tra le mani diversi volumi con le ricette di chef di fama nazionale e internazionale, volumi patinati, raccolte di alta cucina di questo o quel ristorante in voga ed ogni volta mi sono chiesta dentro di me dove fosse la Calabria, come mai nella mia terra nessuno chef riuscisse ad emergere ad essere creativo e a voler esternare questa creatività in un libro oltre che nel proprio ristorante.
Avevo sentito parlare de La rosa nel bicchiere un agriturismo, ristorante  tipico immerso nei boschi della località Polso di Soveria Mannelli nella nostra Sila. Qualcuno mi aveva riferito che si mangiasse davvero bene ed io avevo annotato il nome del posto nella mia agendina, per ricordarmi di farci un salto appena il tempo fosse stato un po' più clemente. Non immaginavo però che la creatività di Antonio Abbruzzino, lo chef della Rosa nel bicchiere, che riesce a non subordinare il buono al bello, riuscisse a prendere la forma di un bellissimo volume illustrato Cucina Creativa Calabrese per le edizioni Rubbettino. Oggi, il libro tra le mani, posso dire di essere orgogliosa di questa Calabria, fatta di gente che ha come regola principe della propria esistenza il lavoro e chi lavora bene riesce prima o poi ad emergere.
Volevo provare qualcuna delle ricette presentate nel volume, stavolta certo non avrei avuto problemi a reperire le materie prime per quasi ciascuna di esse  - visto che la territorialità sembra essere un imperativo per Abbruzzino -, ho pensato molto ed alla fine ho scelto un piatto simbolo della nostra cucina La pasta china rielaborata da Antonio Abbruzziono, una fantastica preparazione, certo non da giorno lavorativo, che ho ancora un po' rivisto in base alle mie esigenze.
Lo Chef serve questa pasta su una crema di piselli (semplici piselli lessati e frullati con sale, pepe e olio extravergine d'oliva), io invece dei piselli (poiché mio marito non avrebbe certamente gradito) ho preparato la mia crema frullando con olio sale e pepe un cipollotto, una carota, una patata, una costa di sedano e una zucchina cotti con poca acqua, l'accostamento  l'abbiamo comunque molto gradito. Ho sostituito inoltre i maccheroni rigati con dei meravigliosi paccheri ondulati grossi e corposi che hanno ben sostenuto al loro interno il ripieno.
Ma adesso vi do la ricetta sperando che l'autore non me ne voglia per questa iniziativa di diffondere la cultura culinaria calabrese.
Ingredienti per 4 persone:
250 g di maccheroni (o 16 paccheri ondulati o rigati)
100 g di carne trita mista di maiale e manzo
2 uova sode
50 g di soppressata
150 g di provola
100 g di grana grattugiato
250 g di pomodori San Marzano
100 g di cipolla rossa
1 bicchiere di vino Gaglioppo
10 g di basilico
100 g di piselli
150 g di olio extravergine d'oliva
sale e pepe
burro
Rosolare la cipolla con 80 g di olio, aggiungere la carne, rosolare, salare e pepare. Bagnare col vino e lasciar evaporare, aggiungere i pomodori a cubetti e il basilico. Cuocere per circa mezz'ora poi lasciar raffreddare.
Tritare la soppressata, la provola e le uova  sode, unire il miscuglio alla carne cotta.
Cuocere e scolare al dente la pasta, farcirla con l'aiuto di una sacca da pasticciere con la farcia preparata.
Disporre la pasta ripiena in una teglia unta di burro e condire con burro fuso e grana. Infornare per circa 10 minuti a 180°. Servire su una crema preparata con i piselli lessati frullati con l'olio restante, sale e pepe.

Cucina creativa calabrese: la pasta china


Non nascondo che sono un po' emozionata mentre mi accingo a scrivere questo post. Ho avuto tra le mani diversi volumi con le ricette di chef di fama nazionale e internazionale, volumi patinati, raccolte di alta cucina di questo o quel ristorante in voga ed ogni volta mi sono chiesta dentro di me dove fosse la Calabria, come mai nella mia terra nessuno chef riuscisse ad emergere ad essere creativo e a voler esternare questa creatività in un libro oltre che nel proprio ristorante.
Avevo sentito parlare de La rosa nel bicchiere un agriturismo, ristorante  tipico immerso nei boschi della località Polso di Soveria Mannelli nella nostra Sila. Qualcuno mi aveva riferito che si mangiasse davvero bene ed io avevo annotato il nome del posto nella mia agendina, per ricordarmi di farci un salto appena il tempo fosse stato un po' più clemente. Non immaginavo però che la creatività di Antonio Abbruzzino, lo chef della Rosa nel bicchiere, che riesce a non subordinare il buono al bello, riuscisse a prendere la forma di un bellissimo volume illustrato Cucina Creativa Calabrese per le edizioni Rubbettino. Oggi, il libro tra le mani, posso dire di essere orgogliosa di questa Calabria, fatta di gente che ha come regola principe della propria esistenza il lavoro e chi lavora bene riesce prima o poi ad emergere.
Volevo provare qualcuna delle ricette presentate nel volume, stavolta certo non avrei avuto problemi a reperire le materie prime per quasi ciascuna di esse  - visto che la territorialità sembra essere un imperativo per Abbruzzino -, ho pensato molto ed alla fine ho scelto un piatto simbolo della nostra cucina La pasta china rielaborata da Antonio Abbruzziono, una fantastica preparazione, certo non da giorno lavorativo, che ho ancora un po' rivisto in base alle mie esigenze.
Lo Chef serve questa pasta su una crema di piselli (semplici piselli lessati e frullati con sale, pepe e olio extravergine d'oliva), io invece dei piselli (poiché mio marito non avrebbe certamente gradito) ho preparato la mia crema frullando con olio sale e pepe un cipollotto, una carota, una patata, una costa di sedano e una zucchina cotti con poca acqua, l'accostamento  l'abbiamo comunque molto gradito. Ho sostituito inoltre i maccheroni rigati con dei meravigliosi paccheri ondulati grossi e corposi che hanno ben sostenuto al loro interno il ripieno.
Ma adesso vi do la ricetta sperando che l'autore non me ne voglia per questa iniziativa di diffondere la cultura culinaria calabrese.
Ingredienti per 4 persone:
250 g di maccheroni (o 16 paccheri ondulati o rigati)
100 g di carne trita mista di maiale e manzo
2 uova sode
50 g di soppressata
150 g di provola
100 g di grana grattugiato
250 g di pomodori San Marzano
100 g di cipolla rossa
1 bicchiere di vino Gaglioppo
10 g di basilico
100 g di piselli
150 g di olio extravergine d'oliva
sale e pepe
burro
Rosolare la cipolla con 80 g di olio, aggiungere la carne, rosolare, salare e pepare. Bagnare col vino e lasciar evaporare, aggiungere i pomodori a cubetti e il basilico. Cuocere per circa mezz'ora poi lasciar raffreddare.
Tritare la soppressata, la provola e le uova  sode, unire il miscuglio alla carne cotta.
Cuocere e scolare al dente la pasta, farcirla con l'aiuto di una sacca da pasticciere con la farcia preparata.
Disporre la pasta ripiena in una teglia unta di burro e condire con burro fuso e grana. Infornare per circa 10 minuti a 180°. Servire su una crema preparata con i piselli lessati frullati con l'olio restante, sale e pepe.

2010-04-25

Il cuore in cucina


Tante volte ho pensato di condividere con voi la mia cucina, tanto più che quando l'ho scelta (ormai due anni fa) molti di voi amici lettori e colleghi bloggers eravate già qui a condividere con me questa grande passione per il cibo.
Quando ho pensato alla cucina per la mia nuova casa avevo in mente tante idee ma alla fine quasi nessuna (a parte il grande frigo a due ante di cui si intravede un pezzetto sulla destra della foto) è diventata parte del mio piccolo regno perché passando dalle idee ai fatti spesso si verificano notevoli mutamenti.
Il punto di partenza, comunque, sono state le piastrelle che ho voluto a forma di mattoncini, lucide e di un bel color albicocca, volevo poi creare un contrasto tra il lucido delle piastrelle ed i mobili che ho pensato dovessero quindi essere opachi. Avevo pensato al verde tinto, poi al rosso scuro ma quando ho visto questo grigio l'abbinamento è venuto spontaneo e, poichè la venatura del legno rimanda un po' al viola, ho voluto che le sedie lo fossero totalmente.
In sostanza la cucina è l'angolo della mia casa che più adoro ed è per questo che non potevo resistere al richiamo del Giveaway di Fragola & Limone Il Cuore in Cucina.

Il cuore in cucina


Tante volte ho pensato di condividere con voi la mia cucina, tanto più che quando l'ho scelta (ormai due anni fa) molti di voi amici lettori e colleghi bloggers eravate già qui a condividere con me questa grande passione per il cibo.
Quando ho pensato alla cucina per la mia nuova casa avevo in mente tante idee ma alla fine quasi nessuna (a parte il grande frigo a due ante di cui si intravede un pezzetto sulla destra della foto) è diventata parte del mio piccolo regno perché passando dalle idee ai fatti spesso si verificano notevoli mutamenti.
Il punto di partenza, comunque, sono state le piastrelle che ho voluto a forma di mattoncini, lucide e di un bel color albicocca, volevo poi creare un contrasto tra il lucido delle piastrelle ed i mobili che ho pensato dovessero quindi essere opachi. Avevo pensato al verde tinto, poi al rosso scuro ma quando ho visto questo grigio l'abbinamento è venuto spontaneo e, poichè la venatura del legno rimanda un po' al viola, ho voluto che le sedie lo fossero totalmente.
In sostanza la cucina è l'angolo della mia casa che più adoro ed è per questo che non potevo resistere al richiamo del Giveaway di Fragola & Limone Il Cuore in Cucina.

2010-04-22

I Churros di Beatriz

Tipico dolce da strada spagnolo il churro è una pastella, simile al bignè, fritta in forma allungata e rigata e poi cosparsa di zucchero semolato o intinta nel cioccolato fuso, me ne sono innamorata leggendo un romanzo che vivamente vi consiglio per i pomeriggi primaverili La bottega dei desideri di Karen Weinreb per Garzanti ed ho voluto cercarne e provarne la ricetta, immaginando che fossero proprio così quelli preparati da Beatriz nel romanzo. Insomma i churros un successo, vanno via uno dietro l'altro e il romanzo -opera prima dell'autrice- un successone, anche le sue pagine scorrono una dietro l'altra senza quasi rendersene conto. 
Un romanzo fatto di donne, Nora la senora e Beatriz la bambinaia, due donne tra loro apparentemente differenti che provengono da mondi completamente opposti ma  che insieme trovano il coraggio di rimboccarsi le maniche fronteggiando le difficoltà.
Il libro, ispirato alla vita reale dell'autrice ha suscitato l'entusiasmo di critica e pubblico conquistando in breve tempo le pagine dei più importanti quotidiani e magazine americani perché come affermato dal New York Times è "Un romanzo di grande attualità che riflette i nostri tempi con intelligenza. Tempi in cui le vere protagoniste sono le donne che con forza reagiscono alla crisi e finalmente si prendono il posto che si meritano".
Comprate il libro e accompagnate la lettura con una padellata di Churros
Ingredienti:
400 g di farina
500 ml di acqua
1 cucchiaino da caffè di lievito per dolci
1 cucchiaino di sale
2 uova
olio per friggere
zucchero semolato e/o cioccolato per completare
Portiamo a bollore l'acqua con il sale, uniamo tutta la farina e il lievito mescolando bene finché si stacca dai bordi. Togliamo dal fuoco e uniamo le uova amalgamandole una per volta. Versiamo il composto in una tasca da pasticciere con bocchetta larga a stella e ricaviamone dei bastoncini lunghi 10-15 cm che verseremo direttamente nell'olio bollente, appena risultano dorati togliamoli e lasciamoli scolare su carta assorbente, poi passiamoli nello zucchero semolato o a metà nel cioccolato fuso.