2009-07-09

Rollini di sesamo al Cotto Parisi e Caciotta Etrusca

Normalmente quando utilizzo prodotti di eccellenza mi dedico ad uno di essi per volta, giusto per affinare il mio palato ed appagare la mia sete di conoscenza gastronomica, cercando di capirne l’essenza e interpretare gli elementi che lo contraddistinguono rispetto ai prodotti più commerciali. Quello di oggi è stato però un caso eccezionale e non chiedetemi perché, una motivazione non c’è solo che quando ho assaggiato una fettina dello squisito Cotto di Cinta Senese di Paolo Parisi (una vera follia gastronomica) e un pezzetto di Caciotta Etrusca Fresca Il Calanco, ho capito che il matrimonio era perfetto e non poteva essere diversamente tra due prodotti di Esperya.
Mi son tornati alla mente quei casalinghi
Sofficini che in altra occasione avevo trasformato in Quadrotti di formaggio al sesamo ed ho capito che si trattava del giusto impasto per racchiudere in sé questa esplosione di gusto.
INGREDIENTI
Per l’impasto:
1 bicchiere di latte
1 noce di burro
1 bicchiere di farina
1 pizzico di sale
Per il ripieno:
Prosciutto Cotto di Cinta Senese Paolo Parisi
Caciotta Etrusca Fresca Il Calanco
Per la panatura e la frittura:
2 albumi
sesamo
pangrattato
abbondante olio d’oliva per friggere
Portiamo a bollore il latte con il burro, e il sale, aggiungere poi la farina mescolando energicamente finché il composto si staccherà dalle pareti. Lasciamo raffreddare l'impasto, dopo stendiamolo con il matterello in un rettangolo molto sottile, dal quale ricavare dei rettangoli più piccoli.
In ogni rettangolino di pasta avvolgiamo strettamente un pezzetto di caciotta avvolto in mezza fettina di prosciutto cotto, dando all’involucro la classica forma allungata con estremità arrotondate tipica delle crocchette.
Passiamo poi i rollini negli albumi leggermente sbattuti e poi nel sesamo mescolato al pangrattato (o se vi piace di più nel solo sesamo), facendolo aderire bene alla superficie.
Friggiamoli in abbondante olio d'oliva e serviamoli ancora caldi.

Rollini di sesamo al Cotto Parisi e Caciotta Etrusca

Normalmente quando utilizzo prodotti di eccellenza mi dedico ad uno di essi per volta, giusto per affinare il mio palato ed appagare la mia sete di conoscenza gastronomica, cercando di capirne l’essenza e interpretare gli elementi che lo contraddistinguono rispetto ai prodotti più commerciali. Quello di oggi è stato però un caso eccezionale e non chiedetemi perché, una motivazione non c’è solo che quando ho assaggiato una fettina dello squisito Cotto di Cinta Senese di Paolo Parisi (una vera follia gastronomica) e un pezzetto di Caciotta Etrusca Fresca Il Calanco, ho capito che il matrimonio era perfetto e non poteva essere diversamente tra due prodotti di Esperya.
Mi son tornati alla mente quei casalinghi
Sofficini che in altra occasione avevo trasformato in Quadrotti di formaggio al sesamo ed ho capito che si trattava del giusto impasto per racchiudere in sé questa esplosione di gusto.
INGREDIENTI
Per l’impasto:
1 bicchiere di latte
1 noce di burro
1 bicchiere di farina
1 pizzico di sale
Per il ripieno:
Prosciutto Cotto di Cinta Senese Paolo Parisi
Caciotta Etrusca Fresca Il Calanco
Per la panatura e la frittura:
2 albumi
sesamo
pangrattato
abbondante olio d’oliva per friggere
Portiamo a bollore il latte con il burro, e il sale, aggiungere poi la farina mescolando energicamente finché il composto si staccherà dalle pareti. Lasciamo raffreddare l'impasto, dopo stendiamolo con il matterello in un rettangolo molto sottile, dal quale ricavare dei rettangoli più piccoli.
In ogni rettangolino di pasta avvolgiamo strettamente un pezzetto di caciotta avvolto in mezza fettina di prosciutto cotto, dando all’involucro la classica forma allungata con estremità arrotondate tipica delle crocchette.
Passiamo poi i rollini negli albumi leggermente sbattuti e poi nel sesamo mescolato al pangrattato (o se vi piace di più nel solo sesamo), facendolo aderire bene alla superficie.
Friggiamoli in abbondante olio d'oliva e serviamoli ancora caldi.

2009-07-06

Golosi panini mignon da aperitivo

Il finger food è un’arte e su quest’arte è già stato scritto molto, per qualcuno già abbastanza per altri troppo poco. Certo che come tutta l’arte delle miniature conquista sia chi la esercita, sia chi ne fruisce. Personalmente trovo sia più gratificante ideare ed eseguire un finger food che un piatto nel senso più tradizionale del termine. Sarà che le ridotte dimensioni ti permettono di sfruttare ogni ingrediente nella sua pienezza, di ricercare gli elementi più pregiati e di gratificare tanti più palati con uno sforzo ben minore rispetto a quello che si andrebbe ad adoperare per la realizzazione di un grande piatto. Comunque sia il finger food mi diverte come fosse un gioco ed anche questa volta mi sono divertita a preparali ed a gustarli questi golosi panini mignon da aperitivo.
La base è costituita da piccolissimi panini al latte, farciti con Strolghino di Culatello, zucchine grigliate e una spalmata di maionese tartara, un nuovo prodotto di Cascina San Cassiano. Le farce ovviamente possono essere variate secondo i gusti e/o le disponibilità della dispensa per un risultato sempre nuovo e sorprendente.
Per i panini al latte:
250 g di farina 00
125 ml di latte
1 cucchiaino di zucchero
1 cucchiaino di sale
3-4 g di lievito di birra fresco
30 g di burro
burro e latte per la superficie
Per la farcia:
zucchine grigliate a rondelle condite con olio, sale e aglio
maionese tartara
Strolghino di Culatello
Versiamo la farina in una ciotola, uniamo il burro a tocchetti, il latte tiepido nel quale avremo sciolto il lievito, lo zucchero ed il sale facendo in modo che quest’ultimo non venga a contatto diretto con il lievito. Impastiamo e lasciamo lievitare l’impasto per 2-3 ore, fino al raddoppio. Suddividiamo poi l’impasto in 24 piccole palline che posizioneremo su una teglia foderata di carta forno e pennelleremo con burro fuso e latte in parti uguali. Lasciamo lievitare ancora mezz’ora ed inforniamo alla massima temperatura fino a doratura. Lasciamo raffreddare e farciamo ogni panino, dopo averlo spalmato all’interno di maionese, con 2 rondelle di zucchine grigliate e una fettina di Strolghino al centro.

Golosi panini mignon da aperitivo

Il finger food è un’arte e su quest’arte è già stato scritto molto, per qualcuno già abbastanza per altri troppo poco. Certo che come tutta l’arte delle miniature conquista sia chi la esercita, sia chi ne fruisce. Personalmente trovo sia più gratificante ideare ed eseguire un finger food che un piatto nel senso più tradizionale del termine. Sarà che le ridotte dimensioni ti permettono di sfruttare ogni ingrediente nella sua pienezza, di ricercare gli elementi più pregiati e di gratificare tanti più palati con uno sforzo ben minore rispetto a quello che si andrebbe ad adoperare per la realizzazione di un grande piatto. Comunque sia il finger food mi diverte come fosse un gioco ed anche questa volta mi sono divertita a preparali ed a gustarli questi golosi panini mignon da aperitivo.
La base è costituita da piccolissimi panini al latte, farciti con Strolghino di Culatello, zucchine grigliate e una spalmata di maionese tartara, un nuovo prodotto di Cascina San Cassiano. Le farce ovviamente possono essere variate secondo i gusti e/o le disponibilità della dispensa per un risultato sempre nuovo e sorprendente.
Per i panini al latte:
250 g di farina 00
125 ml di latte
1 cucchiaino di zucchero
1 cucchiaino di sale
3-4 g di lievito di birra fresco
30 g di burro
burro e latte per la superficie
Per la farcia:
zucchine grigliate a rondelle condite con olio, sale e aglio
maionese tartara
Strolghino di Culatello
Versiamo la farina in una ciotola, uniamo il burro a tocchetti, il latte tiepido nel quale avremo sciolto il lievito, lo zucchero ed il sale facendo in modo che quest’ultimo non venga a contatto diretto con il lievito. Impastiamo e lasciamo lievitare l’impasto per 2-3 ore, fino al raddoppio. Suddividiamo poi l’impasto in 24 piccole palline che posizioneremo su una teglia foderata di carta forno e pennelleremo con burro fuso e latte in parti uguali. Lasciamo lievitare ancora mezz’ora ed inforniamo alla massima temperatura fino a doratura. Lasciamo raffreddare e farciamo ogni panino, dopo averlo spalmato all’interno di maionese, con 2 rondelle di zucchine grigliate e una fettina di Strolghino al centro.

2009-07-01

Bruschettine profumate al pomodoro e origano

Torno sull’argomento di ieri, pensavo infatti che tante volte è bello ricevere gli amici in terrazzo, in giardino o magari anche sul balcone di casa (per rispondere a chi diceva di non avere il terrazzo) per un semplice aperitivo.
Tanto più che con questo appellativo oramai si indica quasi una mini cena.
L’happy hour è divertente e permette di godersi i propri ospiti spiluccando qua e là per poi forse uscire, chissà, per un semplice gelato dato che si parte da piccoli bocconi ma alla fine ci si sazia come a cena.
Un classico dell’aperitivo, in special modo estivo, sono le bruschette, declinate nelle loro innumerevoli varianti, con salsine e cremine varie, verdure grigliate o marinate, e chi più ne ha…
Comunque la bruschetta tradizionale vuole il pane abbrustolito, sfregato d’aglio e condito con pomodoro, olio extravergine d’oliva, sale, basilico e, da noi, origano. La adoro in questa tradizionale variante, tanto più che adesso qui in Calabria si trova il migliore origano, anzi è proprio il periodo giusto dell’anno per farne scorta.
Ho reso fighetta però la classica bruschetta ingentilendo la sua presentazione ed il suo gusto, devo dire che mi è venuto in soccorso il Crunchy Rice all’origano de Gli Aironi, che dà quella nota di croccante e profumato al tutto, però se non l’avete pazienza le bruschette sono buone comunque.
Come base consiglio la baguette, meglio del giorno prima, va tagliata a rondelle, pennellata con olio, cosparsa di origano e infornata sotto al grill per renderla croccante.
I pomodori, privati della pelle e ridotti in piccoli tocchetti vanno conditi con uno spicchio d’aglio, dell’olio, sale e qualche foglia di basilico tagliuzzata.
Su ogni base di pane abbrustolita va disposto il pomodoro condito, privato dell’aglio, completando con un altro filo d’olio e il riso soffiato all’origano per richiamare il gusto della base.

Bruschettine profumate al pomodoro e origano

Torno sull’argomento di ieri, pensavo infatti che tante volte è bello ricevere gli amici in terrazzo, in giardino o magari anche sul balcone di casa (per rispondere a chi diceva di non avere il terrazzo) per un semplice aperitivo.
Tanto più che con questo appellativo oramai si indica quasi una mini cena.
L’happy hour è divertente e permette di godersi i propri ospiti spiluccando qua e là per poi forse uscire, chissà, per un semplice gelato dato che si parte da piccoli bocconi ma alla fine ci si sazia come a cena.
Un classico dell’aperitivo, in special modo estivo, sono le bruschette, declinate nelle loro innumerevoli varianti, con salsine e cremine varie, verdure grigliate o marinate, e chi più ne ha…
Comunque la bruschetta tradizionale vuole il pane abbrustolito, sfregato d’aglio e condito con pomodoro, olio extravergine d’oliva, sale, basilico e, da noi, origano. La adoro in questa tradizionale variante, tanto più che adesso qui in Calabria si trova il migliore origano, anzi è proprio il periodo giusto dell’anno per farne scorta.
Ho reso fighetta però la classica bruschetta ingentilendo la sua presentazione ed il suo gusto, devo dire che mi è venuto in soccorso il Crunchy Rice all’origano de Gli Aironi, che dà quella nota di croccante e profumato al tutto, però se non l’avete pazienza le bruschette sono buone comunque.
Come base consiglio la baguette, meglio del giorno prima, va tagliata a rondelle, pennellata con olio, cosparsa di origano e infornata sotto al grill per renderla croccante.
I pomodori, privati della pelle e ridotti in piccoli tocchetti vanno conditi con uno spicchio d’aglio, dell’olio, sale e qualche foglia di basilico tagliuzzata.
Su ogni base di pane abbrustolita va disposto il pomodoro condito, privato dell’aglio, completando con un altro filo d’olio e il riso soffiato all’origano per richiamare il gusto della base.

2009-06-30

Pomodori ripieni di mozzarella e pesto alle sarde

Non so per voi ma per me estate significa anche cene in terrazzo, messe su in quattro e quattro otto per stare in compagnia senza stressarsi troppo col fatidico cosa preparo? Via libera allora alle insalatone di pasta, di riso, di pesce o di carne, ai crostini tuttigusti e alle verdure ripiene che si possono declinare in mille modi secondo i gusti e le stagioni.
I pomodori ripieni che vi presento oggi hanno un duplice vantaggio, possono essere gustati a freddo o gratinati, come nel mio caso in forno per qualche minuto, dipende da quello che vi va e anche dal tempo a disposizione. Non ci sono regole fisse per la farcia solo tanta buona mozzarella fior di latte, qualche sarda al peperoncino piccante, aglio, prezzemolo, un filo d'olio e un po' di fantasia. Se poi volete fare i furbi, accorciando i tempi di preparazione (come me) vi conviene usare il Pesto Isolano di Sicilan Exquisiteness. Come si dice anche i furbi vanno in Paradiso...
Per ammortizzare il fuoco del ripieno consiglio di servire i pomodori su una fresca insalatina.
Ingredienti:
5-6 pomodori a grappolo
200 g di fior di latte
2-3 cucchiai di Pesto Isolano
Frulliamo la mozzarella con il pesto e utilizziamo il composto per farcire i pomodori, divisi in due, svuotati dai semi e lasciati capovolti a scolare. Passiamo, a piacere in forno per qualche minuto a gratinare e serviamo con una fresca insalata e dei crostini di pane.

Pomodori ripieni di mozzarella e pesto alle sarde

Non so per voi ma per me estate significa anche cene in terrazzo, messe su in quattro e quattro otto per stare in compagnia senza stressarsi troppo col fatidico cosa preparo? Via libera allora alle insalatone di pasta, di riso, di pesce o di carne, ai crostini tuttigusti e alle verdure ripiene che si possono declinare in mille modi secondo i gusti e le stagioni.
I pomodori ripieni che vi presento oggi hanno un duplice vantaggio, possono essere gustati a freddo o gratinati, come nel mio caso in forno per qualche minuto, dipende da quello che vi va e anche dal tempo a disposizione. Non ci sono regole fisse per la farcia solo tanta buona mozzarella fior di latte, qualche sarda al peperoncino piccante, aglio, prezzemolo, un filo d'olio e un po' di fantasia. Se poi volete fare i furbi, accorciando i tempi di preparazione (come me) vi conviene usare il Pesto Isolano di Sicilan Exquisiteness. Come si dice anche i furbi vanno in Paradiso...
Per ammortizzare il fuoco del ripieno consiglio di servire i pomodori su una fresca insalatina.
Ingredienti:
5-6 pomodori a grappolo
200 g di fior di latte
2-3 cucchiai di Pesto Isolano
Frulliamo la mozzarella con il pesto e utilizziamo il composto per farcire i pomodori, divisi in due, svuotati dai semi e lasciati capovolti a scolare. Passiamo, a piacere in forno per qualche minuto a gratinare e serviamo con una fresca insalata e dei crostini di pane.

2009-06-26

Libri da gustare in estate

Quando si parte per le vacanze? Io quest’anno come ben sapete nessuna partenza dato che aspetto l’arrivo del mio bambino, ma poiché l’ultimo periodo della gravidanza è quello in cui si poltrisce di più ho iniziato spulciare in libreria, tra i nuovi titoli, dei bei volumi che mi facciano compagnia.
I tre libri di cui vi voglio parlare sono diversissimi tra loro per natura e obiettivi ma sono accomunati, e come poteva essere diversamente, dal tema culinario.

Il primo libro è un ricettario di Raffaele De Giuseppe, edito da Bibliotheca Culinaria nella collana delle Cartoline. S’intitola Pesce azzurro e, come enuncia il titolo appunto, è tutto dedicato agli abitanti del mare che sono raggruppati in questa categoria e che, come ormai tutti sappiamo, sono particolarmente benefici per la salute. Sono ricette originali e raffinate ma allo stesso tempo non difficili da realizzare, grazie alle semplici e dettagliate spiegazioni dell’autore che vi permetteranno di rilassarvi in cucina ottenendo risultati certamente degni di nota.


Il secondo libro ha un taglio decisamente curioso, è scritto da Sapo Matteucci ed edito da Laterza. S’intitola “q.b. la cucina quanto basta” ed è realizzato come “un prontuario di cucina quotidiana per trarsi d’impaccio da ogni emergenza gastronomica”, vivace ed originale. Dedicato, ma non solo, a chi non sa cucinare, vi ritroverete a leggerlo come un romanzo ma a non poterne più fare a meno in cucina. E’ diviso per situazioni, ma anche per piatti e tipi di preparazioni. E’ un valido e divertente strumento che dalla poltrona presso la quale inizierete a degustarlo vi spingerà spesso verso la cucina dove, grembiule alla mano, non potrete che sperimentare le ricette e i suggerimenti dell’autore.

Il terzo libro vi servirà invece nei momenti di vero relax, è un romanzo gastronomico che seduce fin dalla copertina. E’ l’opera prima di Erica Bauermeister, già venduto in tutto il mondo e proclamato come miglior debutto dell’anno, è edito nella versione italiana da Garzanti e s’intitola La scuola degli ingredienti segreti. Racconta la storia di una scuola di cucina un po’ speciale, della sua insegnante e degli allievi che la frequentano. E’ un romanzo che parla dei piaceri e della magia del cibo attraverso le storie di amicizie, amori e promesse dei suoi protagonisti.

Libri da gustare in estate

Quando si parte per le vacanze? Io quest’anno come ben sapete nessuna partenza dato che aspetto l’arrivo del mio bambino, ma poiché l’ultimo periodo della gravidanza è quello in cui si poltrisce di più ho iniziato spulciare in libreria, tra i nuovi titoli, dei bei volumi che mi facciano compagnia.
I tre libri di cui vi voglio parlare sono diversissimi tra loro per natura e obiettivi ma sono accomunati, e come poteva essere diversamente, dal tema culinario.

Il primo libro è un ricettario di Raffaele De Giuseppe, edito da Bibliotheca Culinaria nella collana delle Cartoline. S’intitola Pesce azzurro e, come enuncia il titolo appunto, è tutto dedicato agli abitanti del mare che sono raggruppati in questa categoria e che, come ormai tutti sappiamo, sono particolarmente benefici per la salute. Sono ricette originali e raffinate ma allo stesso tempo non difficili da realizzare, grazie alle semplici e dettagliate spiegazioni dell’autore che vi permetteranno di rilassarvi in cucina ottenendo risultati certamente degni di nota.


Il secondo libro ha un taglio decisamente curioso, è scritto da Sapo Matteucci ed edito da Laterza. S’intitola “q.b. la cucina quanto basta” ed è realizzato come “un prontuario di cucina quotidiana per trarsi d’impaccio da ogni emergenza gastronomica”, vivace ed originale. Dedicato, ma non solo, a chi non sa cucinare, vi ritroverete a leggerlo come un romanzo ma a non poterne più fare a meno in cucina. E’ diviso per situazioni, ma anche per piatti e tipi di preparazioni. E’ un valido e divertente strumento che dalla poltrona presso la quale inizierete a degustarlo vi spingerà spesso verso la cucina dove, grembiule alla mano, non potrete che sperimentare le ricette e i suggerimenti dell’autore.

Il terzo libro vi servirà invece nei momenti di vero relax, è un romanzo gastronomico che seduce fin dalla copertina. E’ l’opera prima di Erica Bauermeister, già venduto in tutto il mondo e proclamato come miglior debutto dell’anno, è edito nella versione italiana da Garzanti e s’intitola La scuola degli ingredienti segreti. Racconta la storia di una scuola di cucina un po’ speciale, della sua insegnante e degli allievi che la frequentano. E’ un romanzo che parla dei piaceri e della magia del cibo attraverso le storie di amicizie, amori e promesse dei suoi protagonisti.