2013-04-04

La cinquantunesima sfumatura del fritto: involtini sofficini

involtini fritti
Ecco dopo i miei buoni propositi di cucina light post festiva, ritorno inesorabilmente alle mie ricche abitudini alimentari e lo faccio stavolta in modo piuttosto sonoro con degli involtini golosamente ripieni e per di più untuosamente fritti perché, ditemi quello che volete, la poesia del fritto quale altra cottura ce l'ha? Il fritto è un mondo a sé, per il fritto o si è portati oppure no. Io non lo sono ma mia madre riesce a friggere in modo mirabile qualunque cosa le capiti a tiro.
A proposito di fritto vi segnalo l'uscita di un divertente manuale dedicato all'argomento ideato da Pierpaolo Lala, patron di Fornelli Indecisi, il famoso concorso di cucina dozzinale. 50 sfumature di fritto, edito da Lupo, è un piccolo manuale untologico, come recita il sottotitolo, in cui una pattuglia di varia umanità appartenente al gruppo Facebook Fornelli Indecisi, cuoche e cuochi della domenica come li definisce Lala, ha dato il proprio contributo con una ricetta rigorosamente fritta catalogata in una delle cinque categorie in cui è suddiviso il libro. Antipasti, primi, secondi, dolci e cibo di strada per assaporare l'olio e le sue sfumature. Un caso editoriale direi, dato che dopo appena un mese dall'uscita c'è stata già la prima ristampa, che ha conquistato anche me con la sua travolgente simpatia. La pericolosa passione per il fritto è portata all'eccesso nelle ultime pagine del volume dove possiamo leggere, non senza un certo stupore, due intensi racconti di Osvaldo Piliego e Manila Benedetto. Non mancano i competenti consigli di frittura di Giuseppe Barretta e le indicazioni di Pino De Luca sull'annoso dilemma birra o vino relativo all'abbinamento coi fritti. E, come dice Donpasta nell'introduzione al libro, senza fritture la vita è un percorso pieno di ostacoli.
Ne sa certamente qualcosa anche lui di fritti e a tal proposito vi segnalo anche l'uscita del suo ultimo lavoro La parmigiana e la rivoluzione Elogio della frittura e altre pratiche militanti, edito da Stampa Alternativa. Un omaggio alla cucina popolare, democratica, creativa, sana, ambientalista, festaiola, meticcia, tollerante, antitetica alla cucina dei cuochi VIP e di quella di plastica delle TV. Una missione per conto delle nonne quella di Donpasta, o Daniele De Michele che dir si voglia, DJ di buona forchetta e dalla festa assai facile, che ritiene il cucinare un atto politico, come la parmigiana della nonna, preparata solo ad agosto, quando le melanzane sono di stagione. Una rivoluzione a tavola è quella che ci propone l'ideatore di Soul Food, incontro su cibo, arte e sostenibilità ambientale che si tiene ogni anno a Roma e la rivoluzione inizia dai dettagli per questo a tavola la forchetta va sempre messa alla sinistra del piatto...Non aggiungo neppure, perché certamente a questo punto sarà chiaro, la genuinità e l'autenticità delle ricette raccolte nel libro. Insomma due libri che odorano in qualche modo di Puglia e della coinvolgente simpatia tipica dei pugliesi.
Io vi propongo oggi degli involtini fritti, li ho chiamati involtini sofficini perché l'impasto è proprio quello dei sofficini mentre la forma è quella tipica degli involtini cinesi, per il ripieno ho scelto dei funghi trifolati e un delicatissimo e morbido formaggio fresco NonnoNanni, lo Squaquerello.
Ingredienti:
1 tazza di latte
1 tazza di farina
1 cucchiaio di burro
2 albumi
pangrattato q.b.
1 fungo porcino
1 manciata di funghi misti (chiodini, prataioli)
1 spicchio d'aglio
150 g di squaquerello NonnoNanni o in mancanza stracchino NonnoNanni
olio extravergine d'oliva*
sale
prezzemolo
Portare ad ebollizione il latte con il burro e un pizzico abbondante di sale, versarvi la farina a pioggia e mescolare energicamente finché il composto si staccherà dalle pareti del tegame. Formare otto palline e stenderle con il matterello. Intanto trifolare i funghi affettati con lo spicchio d'aglio e un filo di buon olio, salare e condire con prezzemolo tritato. Sminuzzare i funghi cotti e amalgamarli al formaggio. Farcire i dischetti preparati con il composto ai funghi e richiuderli ad involtino ripiegando prima di arrotolarli i lembi corti sul ripieno in modo che lo stesso non fuoriesca. Sigillare il bordo inumidendolo un po'. Battere gli albumi con un pizzico di sale. Passarvi gli involtini e poi rotolarli nel pangrattato. Friggere gli involtini in abbondante olio bollente, meglio extravergine d'oliva.
*ho utilizzato Olio extravergine d'oliva Dante ConDisano arricchito di vitamina D.

La cinquantunesima sfumatura del fritto: involtini sofficini

involtini fritti
Ecco dopo i miei buoni propositi di cucina light post festiva, ritorno inesorabilmente alle mie ricche abitudini alimentari e lo faccio stavolta in modo piuttosto sonoro con degli involtini golosamente ripieni e per di più untuosamente fritti perché, ditemi quello che volete, la poesia del fritto quale altra cottura ce l'ha? Il fritto è un mondo a sé, per il fritto o si è portati oppure no. Io non lo sono ma mia madre riesce a friggere in modo mirabile qualunque cosa le capiti a tiro.
A proposito di fritto vi segnalo l'uscita di un divertente manuale dedicato all'argomento ideato da Pierpaolo Lala, patron di Fornelli Indecisi, il famoso concorso di cucina dozzinale. 50 sfumature di fritto, edito da Lupo, è un piccolo manuale untologico, come recita il sottotitolo, in cui una pattuglia di varia umanità appartenente al gruppo Facebook Fornelli Indecisi, cuoche e cuochi della domenica come li definisce Lala, ha dato il proprio contributo con una ricetta rigorosamente fritta catalogata in una delle cinque categorie in cui è suddiviso il libro. Antipasti, primi, secondi, dolci e cibo di strada per assaporare l'olio e le sue sfumature. Un caso editoriale direi, dato che dopo appena un mese dall'uscita c'è stata già la prima ristampa, che ha conquistato anche me con la sua travolgente simpatia. La pericolosa passione per il fritto è portata all'eccesso nelle ultime pagine del volume dove possiamo leggere, non senza un certo stupore, due intensi racconti di Osvaldo Piliego e Manila Benedetto. Non mancano i competenti consigli di frittura di Giuseppe Barretta e le indicazioni di Pino De Luca sull'annoso dilemma birra o vino relativo all'abbinamento coi fritti. E, come dice Donpasta nell'introduzione al libro, senza fritture la vita è un percorso pieno di ostacoli.
Ne sa certamente qualcosa anche lui di fritti e a tal proposito vi segnalo anche l'uscita del suo ultimo lavoro La parmigiana e la rivoluzione Elogio della frittura e altre pratiche militanti, edito da Stampa Alternativa. Un omaggio alla cucina popolare, democratica, creativa, sana, ambientalista, festaiola, meticcia, tollerante, antitetica alla cucina dei cuochi VIP e di quella di plastica delle TV. Una missione per conto delle nonne quella di Donpasta, o Daniele De Michele che dir si voglia, DJ di buona forchetta e dalla festa assai facile, che ritiene il cucinare un atto politico, come la parmigiana della nonna, preparata solo ad agosto, quando le melanzane sono di stagione. Una rivoluzione a tavola è quella che ci propone l'ideatore di Soul Food, incontro su cibo, arte e sostenibilità ambientale che si tiene ogni anno a Roma e la rivoluzione inizia dai dettagli per questo a tavola la forchetta va sempre messa alla sinistra del piatto...Non aggiungo neppure, perché certamente a questo punto sarà chiaro, la genuinità e l'autenticità delle ricette raccolte nel libro. Insomma due libri che odorano in qualche modo di Puglia e della coinvolgente simpatia tipica dei pugliesi.
Io vi propongo oggi degli involtini fritti, li ho chiamati involtini sofficini perché l'impasto è proprio quello dei sofficini mentre la forma è quella tipica degli involtini cinesi, per il ripieno ho scelto dei funghi trifolati e un delicatissimo e morbido formaggio fresco NonnoNanni, lo Squaquerello.
Ingredienti:
1 tazza di latte
1 tazza di farina
1 cucchiaio di burro
2 albumi
pangrattato q.b.
1 fungo porcino
1 manciata di funghi misti (chiodini, prataioli)
1 spicchio d'aglio
150 g di squaquerello NonnoNanni o in mancanza stracchino NonnoNanni
olio extravergine d'oliva*
sale
prezzemolo
Portare ad ebollizione il latte con il burro e un pizzico abbondante di sale, versarvi la farina a pioggia e mescolare energicamente finché il composto si staccherà dalle pareti del tegame. Formare otto palline e stenderle con il matterello. Intanto trifolare i funghi affettati con lo spicchio d'aglio e un filo di buon olio, salare e condire con prezzemolo tritato. Sminuzzare i funghi cotti e amalgamarli al formaggio. Farcire i dischetti preparati con il composto ai funghi e richiuderli ad involtino ripiegando prima di arrotolarli i lembi corti sul ripieno in modo che lo stesso non fuoriesca. Sigillare il bordo inumidendolo un po'. Battere gli albumi con un pizzico di sale. Passarvi gli involtini e poi rotolarli nel pangrattato. Friggere gli involtini in abbondante olio bollente, meglio extravergine d'oliva.
*ho utilizzato Olio extravergine d'oliva Dante ConDisano arricchito di vitamina D.

2013-04-02

Involtini di spada affumicato con riso alle alghe


Pinza linea Gualtiero Marchesi Broggi

Il giorno dopo una qualsiasi festa, inutile dirlo e cercare spiegazioni al fenomeno, si ha un'immediata voglia di leggerezza perché si ha l'illusione che mangiando bene si riesca a ritornare in equilibrio dopo le grandi abbuffate. Sicuramente non è una rondine a fare la primavera ma magari chi bene incomincia è a metà dell'opera e io oggi vi propongo una gustosissima ricetta light di facilissima esecuzione a base di Pesce spada affumicato Bottega del Mare e riso basmati alle Alghe Nori Effegi Food. Per assecondare in toto la voglia di leggerezza vi invito ad un abbinamento insolito. Astoria è un'azienda veneta con una lunga storia e un marchio che è sinonimo di prosecco, presente nella ristorazione più esclusiva oltre che nelle enoteche e wine bar di maggior prestigio, ecco perché mi sono fidata ed ho deciso che anche uno "strano vino" da loro prodotto meritava l'assaggio prima del giudizio. Cold Wine Alcohol Free Zerotondo di Astoria è uno spumante privo di alcool,  il drink perfetto in ogni momento, piacevolmente dissetante e rinfrescante è ottenuto con pressatura soffice e breve macerazione, il mosto viene poi conservato in appositi serbatoi refrigeranti che ne evitano la fermentazione alcolica. Prima dell'imbottigliamento viene addizionata al mosto anidride carbonica di origine naturale. 
Ma ora la ricetta dei miei involtini.
Ingredienti per 4 persone:
200 g di pesce spada affumicato
200 g di riso basmati
1 manciata di alghe nori secche
Salsa di soia*
olio di semi o extravergine leggero
Sbollentare pochi minuti le alghe. Cuocere il riso in acqua salata dopo averlo tenuto a bagno per 15 minuti e risciacquato. Saltare il riso in padella con un filo d'olio e le alghe, insaporire con la salsa di soia. Farcire le fette di pesce spada con il riso così preparato e disporre gli involtini ottenuti sul piatto da portata.
* Ho utilizzato salsa di soia biologica Sapore di Sole Effegi Food

Involtini di spada affumicato con riso alle alghe


Pinza linea Gualtiero Marchesi Broggi

Il giorno dopo una qualsiasi festa, inutile dirlo e cercare spiegazioni al fenomeno, si ha un'immediata voglia di leggerezza perché si ha l'illusione che mangiando bene si riesca a ritornare in equilibrio dopo le grandi abbuffate. Sicuramente non è una rondine a fare la primavera ma magari chi bene incomincia è a metà dell'opera e io oggi vi propongo una gustosissima ricetta light di facilissima esecuzione a base di Pesce spada affumicato Bottega del Mare e riso basmati alle Alghe Nori Effegi Food. Per assecondare in toto la voglia di leggerezza vi invito ad un abbinamento insolito. Astoria è un'azienda veneta con una lunga storia e un marchio che è sinonimo di prosecco, presente nella ristorazione più esclusiva oltre che nelle enoteche e wine bar di maggior prestigio, ecco perché mi sono fidata ed ho deciso che anche uno "strano vino" da loro prodotto meritava l'assaggio prima del giudizio. Cold Wine Alcohol Free Zerotondo di Astoria è uno spumante privo di alcool,  il drink perfetto in ogni momento, piacevolmente dissetante e rinfrescante è ottenuto con pressatura soffice e breve macerazione, il mosto viene poi conservato in appositi serbatoi refrigeranti che ne evitano la fermentazione alcolica. Prima dell'imbottigliamento viene addizionata al mosto anidride carbonica di origine naturale. 
Ma ora la ricetta dei miei involtini.
Ingredienti per 4 persone:
200 g di pesce spada affumicato
200 g di riso basmati
1 manciata di alghe nori secche
Salsa di soia*
olio di semi o extravergine leggero
Sbollentare pochi minuti le alghe. Cuocere il riso in acqua salata dopo averlo tenuto a bagno per 15 minuti e risciacquato. Saltare il riso in padella con un filo d'olio e le alghe, insaporire con la salsa di soia. Farcire le fette di pesce spada con il riso così preparato e disporre gli involtini ottenuti sul piatto da portata.
* Ho utilizzato salsa di soia biologica Sapore di Sole Effegi Food

2013-03-30

Un insolito centrotavola per Pasqua

Per rendere più bella la tavola di Pasqua ho "sacrificato" ben due eccellenti prodotti di Loison, in origine splendidamente confezionati come vedete in foto.
 La mitica colomba al mandarino che fa da base alla mia dolce creazione e la veneziana al mandarino che ho unito a della pasta di mandorle per realizzare i golosi tartufini che ho infilzato nella colomba.
E poiché Pasqua non è tale senza uova ho aggiunto anche degli ovetti di cioccolato. Qualche nastrino colorato arricchisce ulteriormente la composizione. Il vero sacrificio sarà consumare il tutto ma tant'è mi sento stavolta portata alla penitenza e quindi mi offro volontaria. 
Grazie a Dario Loison per avermi concesso di realizzare questo appetibile centrotavola e Buona Pasqua a tutti voi cari lettori.
Tartufini al marzapane
ingredienti:
120 g di colomba o veneziana al mandarino
100 g di pasta di mandorle
60 g di burro
2 cucchiai di liquore amaretto
1 tuorlo
cacao e cocco per ricoprire i tartufini
Frullare insieme tutti gli ingredienti, formare delle "polpettine e passarle nel cacao o nel cocco dopo averle un po' fatte rassodare in frigo. Rimettere i tartufini in frigo fino al momento di servirli.
*Per i tartufini andrà bene anche della colomba tradizionale o dei  semplici savoiardi.

Un insolito centrotavola per Pasqua

Per rendere più bella la tavola di Pasqua ho "sacrificato" ben due eccellenti prodotti di Loison, in origine splendidamente confezionati come vedete in foto.
 La mitica colomba al mandarino che fa da base alla mia dolce creazione e la veneziana al mandarino che ho unito a della pasta di mandorle per realizzare i golosi tartufini che ho infilzato nella colomba.
E poiché Pasqua non è tale senza uova ho aggiunto anche degli ovetti di cioccolato. Qualche nastrino colorato arricchisce ulteriormente la composizione. Il vero sacrificio sarà consumare il tutto ma tant'è mi sento stavolta portata alla penitenza e quindi mi offro volontaria. 
Grazie a Dario Loison per avermi concesso di realizzare questo appetibile centrotavola e Buona Pasqua a tutti voi cari lettori.
Tartufini al marzapane
ingredienti:
120 g di colomba o veneziana al mandarino
100 g di pasta di mandorle
60 g di burro
2 cucchiai di liquore amaretto
1 tuorlo
cacao e cocco per ricoprire i tartufini
Frullare insieme tutti gli ingredienti, formare delle "polpettine e passarle nel cacao o nel cocco dopo averle un po' fatte rassodare in frigo. Rimettere i tartufini in frigo fino al momento di servirli.
*Per i tartufini andrà bene anche della colomba tradizionale o dei  semplici savoiardi.

2013-03-29

Freselle di grano saraceno con gorgonzola, mele caramellate e lombo ai pepi

Stoviglie La Porcellana Bianca, tessuti Busatti
I periodi di festa sono belli perché si vede più gente, ogni occasione è buona per frequentare parenti e amici e magari dopo il pranzo pasquale capita che la cena si salti pure in favore di cinema, teatro o passeggiata all'aria aperta secondo il clima e i gusti personali. Al ritorno però, se pure non ci si vuole sedere a tavola, si ha voglia di qualcosa per placare quel sicuro languorino ed avere il pretesto di stare in compagnia, allora perché non cogliere l'occasione e organizzare uno straordinario Tè, qualunque ora andrà bene di sera magari per "i più nervosi" si opterà per i nuovi tè deteinati di Twinings. Ma cosa serviremo con il Tè? Di idee dolci e salate nel mio blog ne trovate tante ma ne voglio aggiungere una che ritengo davvero speciale anche perché si può preparare in due tempi sono delle freselle di grano saraceno (che potete preparare anche oggi e conservare in freezer per poi tostarle al bisogno) farcite con gorgonzola al mascarpone, il duetto di Mauri nel mio caso, mele caramellate con Mielbio di melo Rigoni di Asiago e per finire fiammiferi di Lombo stagionato ai pepi di Corrado Benedetti che potete sostituire anche con del crudo o speck secondo le vostre preferenze.
Ingredienti
Per 30 freselle c.a.:
Padella linea Scala di BergHOFF Italia

300 g di farina 00
100 g di farina di grano saraceno
12 g di lievito di birra fresco
250 ml c.a. di acqua
1 cucchiaino di sale
1 cucchiaino di olio extravergine d’oliva
Per le mele caramellate:
2 mele rosse qualità Modì

2 cucchiai di burro salato
1 cucchiaio di miele di melo

Per completare:
gorgonzola al mascarpone 
lombo stagionato ai pepi o speck o prosciutto a piacere
Preparare le freselle: Amalgamare il lievito con un po’ di farina e acqua appena tiepida, tanta da formare un composto molle. Lasciarlo riposare per 15- 20 minuti finché inizierà a gonfiare. Unire il composto alla restante farina, l’acqua, il sale e l’olio e lasciare lievitare fino al raddoppio. Sgonfiare il composto e ricavarne 15 pagnottine tonde che andranno schiacciate. Lasciar lievitare le focaccine ottenute sulla teglia, prima di infornarle alla massima temperatura. Tolte dal forno dividere in due metà ogni focaccina tagliandola come per farcirla, rimetterla in teglia, con la parte tagliata rivolta verso l’alto e procedere allo stesso modo con le altre, porre le focaccine di nuovo in forno a biscottare.
Preparare le mele caramellate: Fondere il burro in un padellino versarvi le mele a cubetti con la buccia e poi il miele lasciando caramellare a fuoco vivace. 
Una volta pronte le mele spalmare le freselle con gorgonzola al mascarpone, versarvi sopra una cucchiaiata di mele caramellate e completare con fiammiferi di lombo stagionato ai pepi.


Se l'idea della bruschetta sfiziosa risolvi serata, o da abbinare al tè del pomeriggio vi è piaciuta non posso che segnalarvi una pubblicazione dedicata all'argomento Le bruschette 52 ricette tradizionali e creative è il titolo del libro che la nota blogger Giulia Nekorkina, ai più conosciuta come Rossa di sera, ha pubblicato nella collana Pantagruel di Morganti editore. Piccolo nel formato e nel prezzo il libro, splendidamente illustrato, è una vera miniera di "croccanti" e veloci idee.  L'autrice, russa, interpreta magistralmente e in modo piuttosto originale, com'è facile intuire, uno dei piatti  simbolo della cucina italiana. Tanta tanta fantasia trasforma una fetta di pane in un vero peccato di gola salato o anche dolce per accontentare tutti in ogni momento della giornata. Certamente replicherò qualcuna delle ricette del libro, del resto il pensiero della bruschetta con cozze cannellini e sedano non mi sta facendo dormire la notte. 
Tornando a noi anche con la golosa ricetta di oggi voglio partecipare al Contest Il miele Protagonista di ricette dolci e salate indetto da Rigoni di Asiago

Freselle di grano saraceno con gorgonzola, mele caramellate e lombo ai pepi

Stoviglie La Porcellana Bianca, tessuti Busatti
I periodi di festa sono belli perché si vede più gente, ogni occasione è buona per frequentare parenti e amici e magari dopo il pranzo pasquale capita che la cena si salti pure in favore di cinema, teatro o passeggiata all'aria aperta secondo il clima e i gusti personali. Al ritorno però, se pure non ci si vuole sedere a tavola, si ha voglia di qualcosa per placare quel sicuro languorino ed avere il pretesto di stare in compagnia, allora perché non cogliere l'occasione e organizzare uno straordinario Tè, qualunque ora andrà bene di sera magari per "i più nervosi" si opterà per i nuovi tè deteinati di Twinings. Ma cosa serviremo con il Tè? Di idee dolci e salate nel mio blog ne trovate tante ma ne voglio aggiungere una che ritengo davvero speciale anche perché si può preparare in due tempi sono delle freselle di grano saraceno (che potete preparare anche oggi e conservare in freezer per poi tostarle al bisogno) farcite con gorgonzola al mascarpone, il duetto di Mauri nel mio caso, mele caramellate con Mielbio di melo Rigoni di Asiago e per finire fiammiferi di Lombo stagionato ai pepi di Corrado Benedetti che potete sostituire anche con del crudo o speck secondo le vostre preferenze.
Ingredienti
Per 30 freselle c.a.:
Padella linea Scala di BergHOFF Italia

300 g di farina 00
100 g di farina di grano saraceno
12 g di lievito di birra fresco
250 ml c.a. di acqua
1 cucchiaino di sale
1 cucchiaino di olio extravergine d’oliva
Per le mele caramellate:
2 mele rosse qualità Modì

2 cucchiai di burro salato
1 cucchiaio di miele di melo

Per completare:
gorgonzola al mascarpone 
lombo stagionato ai pepi o speck o prosciutto a piacere
Preparare le freselle: Amalgamare il lievito con un po’ di farina e acqua appena tiepida, tanta da formare un composto molle. Lasciarlo riposare per 15- 20 minuti finché inizierà a gonfiare. Unire il composto alla restante farina, l’acqua, il sale e l’olio e lasciare lievitare fino al raddoppio. Sgonfiare il composto e ricavarne 15 pagnottine tonde che andranno schiacciate. Lasciar lievitare le focaccine ottenute sulla teglia, prima di infornarle alla massima temperatura. Tolte dal forno dividere in due metà ogni focaccina tagliandola come per farcirla, rimetterla in teglia, con la parte tagliata rivolta verso l’alto e procedere allo stesso modo con le altre, porre le focaccine di nuovo in forno a biscottare.
Preparare le mele caramellate: Fondere il burro in un padellino versarvi le mele a cubetti con la buccia e poi il miele lasciando caramellare a fuoco vivace. 
Una volta pronte le mele spalmare le freselle con gorgonzola al mascarpone, versarvi sopra una cucchiaiata di mele caramellate e completare con fiammiferi di lombo stagionato ai pepi.


Se l'idea della bruschetta sfiziosa risolvi serata, o da abbinare al tè del pomeriggio vi è piaciuta non posso che segnalarvi una pubblicazione dedicata all'argomento Le bruschette 52 ricette tradizionali e creative è il titolo del libro che la nota blogger Giulia Nekorkina, ai più conosciuta come Rossa di sera, ha pubblicato nella collana Pantagruel di Morganti editore. Piccolo nel formato e nel prezzo il libro, splendidamente illustrato, è una vera miniera di "croccanti" e veloci idee.  L'autrice, russa, interpreta magistralmente e in modo piuttosto originale, com'è facile intuire, uno dei piatti  simbolo della cucina italiana. Tanta tanta fantasia trasforma una fetta di pane in un vero peccato di gola salato o anche dolce per accontentare tutti in ogni momento della giornata. Certamente replicherò qualcuna delle ricette del libro, del resto il pensiero della bruschetta con cozze cannellini e sedano non mi sta facendo dormire la notte. 
Tornando a noi anche con la golosa ricetta di oggi voglio partecipare al Contest Il miele Protagonista di ricette dolci e salate indetto da Rigoni di Asiago

2013-03-27

Bocconcini di agnello alle mele in agrodolce

Pirofila con coperchio La Porcellana Bianca, tessuto Busatti
A Pasqua ci vuole l'agnello e per non presentarlo sempre allo stesso modo, il classico al forno con le patate o con i carciofi, l'ho arricchito con mele  in agrodolce e per rendere festivo il piatto ho pensato che richiedeva un vino molto particolare e quando cerco qualcosa di veramente particolare la risposta la trovo solo da Laurent-Perrier. Stavolta ho scelto una preziosa cuvée, il Brut Millesimé 2002. Un vino da uve Chardonnay e Pinot in parti uguali, il cui invecchiamento in cantina dura almeno sei anni. Caldo, e cremoso con note di arancia candita e agrumi. Perfetto con le carni bianche oltre che con i crostacei e i pesci pregiati. Va decisamente bene con piatti caldi, burrosi, con frutta cotta o secca o ancora con spezie come lo zafferano. Nel mio caso l'accostamento l'ho voluto con i toni caldi della mela, dei pinoli e dell'uvetta caramellati con Mielbio al timo Rigoni di Asiago e anche con questa ricetta pasquale partecipo al Contest Il miele Protagonista di ricette dolci e salate
Bocconcini di agnello alle mele in agrodolce
Ingredienti per 4 persone:
600 g di polpa di agnello
1 cucchiaio di maizena
2 mele golden
1 costa di sedano
1 manciata di uvetta 
2 cucchiai di pinoli
1 cipolla bionda
1 cucchiaio di miele al timo
1/2 bicchiere di vino bianco
1 bicchierino di aceto bianco*
olio extravergine d'oliva
sale e pepe
Tagliare a tocchetti la carne e mescolarvi la maizena. Pulire e affettare finemente la cipolla e il sedano. Lasciarli appassire in un filo d'olio, intanto pelare le mele e tagliarle a cubetti. Rosolarle a fuoco vivace nel tegame con la cipolla e il sedano. Unire l'uvetta ammollata e strizzata e i pinoli, aggiungere il miele e sfumare con l'aceto. Togliere dal tegame e tenere in caldo. Nella stessa padella rosolare a fuoco vivace la carne, salare, pepare, sfumare con il vino e proseguire la cottura aggiungendo se del caso un po' d'acqua. A cottura quasi ultimata unire le mele. Far insaporire e servire ben caldo.
*Ho utilizzato un delicatissimo condimento balsamico bianco Acetaia Guerzoni 
Padella in alluminio con rivestimento antiaderente
linea Hotel
 di BergHOFF Italia

Bocconcini di agnello alle mele in agrodolce

Pirofila con coperchio La Porcellana Bianca, tessuto Busatti
A Pasqua ci vuole l'agnello e per non presentarlo sempre allo stesso modo, il classico al forno con le patate o con i carciofi, l'ho arricchito con mele  in agrodolce e per rendere festivo il piatto ho pensato che richiedeva un vino molto particolare e quando cerco qualcosa di veramente particolare la risposta la trovo solo da Laurent-Perrier. Stavolta ho scelto una preziosa cuvée, il Brut Millesimé 2002. Un vino da uve Chardonnay e Pinot in parti uguali, il cui invecchiamento in cantina dura almeno sei anni. Caldo, e cremoso con note di arancia candita e agrumi. Perfetto con le carni bianche oltre che con i crostacei e i pesci pregiati. Va decisamente bene con piatti caldi, burrosi, con frutta cotta o secca o ancora con spezie come lo zafferano. Nel mio caso l'accostamento l'ho voluto con i toni caldi della mela, dei pinoli e dell'uvetta caramellati con Mielbio al timo Rigoni di Asiago e anche con questa ricetta pasquale partecipo al Contest Il miele Protagonista di ricette dolci e salate
Bocconcini di agnello alle mele in agrodolce
Ingredienti per 4 persone:
600 g di polpa di agnello
1 cucchiaio di maizena
2 mele golden
1 costa di sedano
1 manciata di uvetta 
2 cucchiai di pinoli
1 cipolla bionda
1 cucchiaio di miele al timo
1/2 bicchiere di vino bianco
1 bicchierino di aceto bianco*
olio extravergine d'oliva
sale e pepe
Tagliare a tocchetti la carne e mescolarvi la maizena. Pulire e affettare finemente la cipolla e il sedano. Lasciarli appassire in un filo d'olio, intanto pelare le mele e tagliarle a cubetti. Rosolarle a fuoco vivace nel tegame con la cipolla e il sedano. Unire l'uvetta ammollata e strizzata e i pinoli, aggiungere il miele e sfumare con l'aceto. Togliere dal tegame e tenere in caldo. Nella stessa padella rosolare a fuoco vivace la carne, salare, pepare, sfumare con il vino e proseguire la cottura aggiungendo se del caso un po' d'acqua. A cottura quasi ultimata unire le mele. Far insaporire e servire ben caldo.
*Ho utilizzato un delicatissimo condimento balsamico bianco Acetaia Guerzoni 
Padella in alluminio con rivestimento antiaderente
linea Hotel
 di BergHOFF Italia

2013-03-25

Ci vuole poco a farli felici

Parlo ovviamente dei bambini...Mi piace ogni tanto soffermarmi a guardare il mondo con i loro occhi ed essendo ancora io nell'animo bambina mi immedesimo a tal punto da riuscire a capire spesso quello che potrebbe fare la loro felicità. Ecco allora questo cesto di biscotti a fiori che ha fatto la felicità di Giulio e Aurelia ma anche di tutti gli amichetti d'asilo di Giulio dal momento che l'ho preparato proprio per una loro festicciola, l'aspetto parla da sé ma vi assicuro il profumo e il gusto non erano da meno. Stavolta mi ritengo davvero soddisfatta. Del resto il lollipop resta sempre l'oggetto del desiderio dei piccoli ma anche (spesso) il sogno proibito dei grandi. 
Guardate un po' la faccetta soddisfatta di Aurelia con questa latta di Chupa Chups Milky ai gusti di vaniglia, panna-fragola, lampone-vaniglia e vaniglia-cacao irresistibili davvero e non oso neppure pensare a quel che saranno i nuovi Chupa Chups ripieni di cioccolato, non vedo l'ora di assaggiarli. Del resto questa è un azienda che gode di tutta la mia ammirazione perché sa davvero come accontentare il consumatore di qualsiasi età, pensate un po' che differenziano i gusti a seconda dei paesi a cui sono destinati i prodotti immaginate qui i ChupaChups al tè (non li comprerebbe nessuno) o i nostri gusti pannosi in Cina.

 E se anche Giulio non è indifferente al fascino dei lecca lecca l'ultima sua vera passione è Peppa Pig ma non parlo di una semplice passione è quasi una fissazione tanto che ormai io sono Mamma Pig, mio marito è Papà Pig, Giulio si chiama Giorge e Aurelia è semplicemente Peppa per tutti, nonni compresi. 

Ormai il cartone non ci basta più allora siamo alla continua ricerca di librini e giochini a tema, un successone quelli di Lisciani Giochi Il libro dei colori di PappaPig con i divertenti mini puzzle è nella classifica dei dieci libri più venduti per ragazzi e Giulio ovviamente non poteva farne a meno così come de Il libro ABC, un'ottimo strumento per imparare divertendosi con i personaggi che più ama.
Parlando di Peppa Pig Giulio mi ha chiesto addirittura di preparargli la sua Casetta di biscotto, non potevo esimermi l'ho fatta a modo mio ma dà l'idea, da lì al biscotto a fiore con la pasta di marshmallow sopra passando per i Chupa Chups di Aurelia il passo è stato breve ed i biscotti sono diventati dei leccalecca. 
Ad ogni età i bambini hanno le loro passioni e così la nipotina Rebecca è nella fase di lettura intensa di gialli di Geronimo Stilton e avventure di Tea Stilton. Per accontentare lei che ormai ha otto anni basta un librino delle Tea Sisters l'ultimo edito da Piemme nella collana Vita al College ha, guarda caso, a che fare con la cucina...La torta segreta è il titolo e racconta la storia di una gara ai fornelli tra gli studenti del College di Topford. 
Anche Iemme Edizioni ha pubblicato qualcosa di simpatico per i piccini Il Mangiarime di Rossana Bazzano, un libro illustrato di ricette filastroccate per bambini. Un modo diverso per avvicinarli alla cucina sana avvalendosi anche del supporto musicale delle filastrocche in rima. 
Stimola la fantasia di adulti e bambini il particolarissimo La storia che avanza di Alessandro Lumare, pubblicato da Artebambini. Una vera particolarità per  più fantasiosi, una storia di semplicità che si compone con piccoli pezzi di avanzi che diventano essi stessi immagini e racconto.
Ora la ricetta dei Fiori di biscotto o casette e alberi che vogliate realizzare e che state aspettando da inizio post

Fiori di frolla al miele 
Tegame in ghisa smaltata BergHOFF Italia
Ingredienti:

500 g di farina 00

200 g di zucchero

100 g di burro morbido

2 uova
1 cucchiaio di miele al limone*
1 bustina di lievito
1 pz di sale
Per la copertura ai marshmallow:
200 g di marshmallow
500 g c.a. di zucchero a velo
4-5 cucchiai di acqua
coloranti alimentari
per i biscotti: impastare tutti gli ingredienti formando un panetto solido, riporlo in frigo per mezz'ora poi stenderlo con il matterello in una sfoglia non troppo sottile. Ritagliare con un tagliabiscotti a fiore tanti fiorellini anche di misure diverse infilzare ciascuno con uno spiedino di legno e cuocerli a 180° per 10-12 minuti. Sciogliere in tegame dal fondo spesso le caramelle con l'acqua, unire fuori dal fuoco lo zucchero a velo (circa il doppio del peso delle caramelle) e il colorante fino a che diverti un impasto modellabile. Stendere la pasta di zucchero con il matterello e ritagliare le formine a fiore. Per attaccare i fiori di zucchero ai biscotti utilizzare della glassa preparata con zucchero a velo ed acqua.