Ecco dopo i miei buoni propositi di cucina light post festiva, ritorno inesorabilmente alle mie ricche abitudini alimentari e lo faccio stavolta in modo piuttosto sonoro con degli involtini golosamente ripieni e per di più untuosamente fritti perché, ditemi quello che volete, la poesia del fritto quale altra cottura ce l'ha? Il fritto è un mondo a sé, per il fritto o si è portati oppure no. Io non lo sono ma mia madre riesce a friggere in modo mirabile qualunque cosa le capiti a tiro.
A proposito di fritto vi segnalo l'uscita di un divertente manuale dedicato all'argomento ideato da Pierpaolo Lala, patron di Fornelli Indecisi, il famoso concorso di cucina dozzinale. 50 sfumature di fritto, edito da Lupo, è un piccolo manuale untologico, come recita il sottotitolo, in cui una pattuglia di varia umanità appartenente al gruppo Facebook Fornelli Indecisi, cuoche e cuochi della domenica come li definisce Lala, ha dato il proprio contributo con una ricetta rigorosamente fritta catalogata in una delle cinque categorie in cui è suddiviso il libro. Antipasti, primi, secondi, dolci e cibo di strada per assaporare l'olio e le sue sfumature. Un caso editoriale direi, dato che dopo appena un mese dall'uscita c'è stata già la prima ristampa, che ha conquistato anche me con la sua travolgente simpatia. La pericolosa passione per il fritto è portata all'eccesso nelle ultime pagine del volume dove possiamo leggere, non senza un certo stupore, due intensi racconti di Osvaldo Piliego e Manila Benedetto. Non mancano i competenti consigli di frittura di Giuseppe Barretta e le indicazioni di Pino De Luca sull'annoso dilemma birra o vino relativo all'abbinamento coi fritti. E, come dice Donpasta nell'introduzione al libro, senza fritture la vita è un percorso pieno di ostacoli.
Ne sa certamente qualcosa anche lui di fritti e a tal proposito vi segnalo anche l'uscita del suo ultimo lavoro La parmigiana e la rivoluzione Elogio della frittura e altre pratiche militanti, edito da Stampa Alternativa. Un omaggio alla cucina popolare, democratica, creativa, sana, ambientalista, festaiola, meticcia, tollerante, antitetica alla cucina dei cuochi VIP e di quella di plastica delle TV. Una missione per conto delle nonne quella di Donpasta, o Daniele De Michele che dir si voglia, DJ di buona forchetta e dalla festa assai facile, che ritiene il cucinare un atto politico, come la parmigiana della nonna, preparata solo ad agosto, quando le melanzane sono di stagione. Una rivoluzione a tavola è quella che ci propone l'ideatore di Soul Food, incontro su cibo, arte e sostenibilità ambientale che si tiene ogni anno a Roma e la rivoluzione inizia dai dettagli per questo a tavola la forchetta va sempre messa alla sinistra del piatto...Non aggiungo neppure, perché certamente a questo punto sarà chiaro, la genuinità e l'autenticità delle ricette raccolte nel libro. Insomma due libri che odorano in qualche modo di Puglia e della coinvolgente simpatia tipica dei pugliesi.
Io vi propongo oggi degli involtini fritti, li ho chiamati involtini sofficini perché l'impasto è proprio quello dei sofficini mentre la forma è quella tipica degli involtini cinesi, per il ripieno ho scelto dei funghi trifolati e un delicatissimo e morbido formaggio fresco NonnoNanni, lo Squaquerello.
Ingredienti:
1 tazza di latte
1 tazza di farina
1 cucchiaio di burro
2 albumi
pangrattato q.b.
1 fungo porcino
1 manciata di funghi misti (chiodini, prataioli)
1 spicchio d'aglio
150 g di squaquerello NonnoNanni o in mancanza stracchino NonnoNanni
olio extravergine d'oliva*
sale
prezzemolo
Portare ad ebollizione il latte con il burro e un pizzico abbondante di sale, versarvi la farina a pioggia e mescolare energicamente finché il composto si staccherà dalle pareti del tegame. Formare otto palline e stenderle con il matterello. Intanto trifolare i funghi affettati con lo spicchio d'aglio e un filo di buon olio, salare e condire con prezzemolo tritato. Sminuzzare i funghi cotti e amalgamarli al formaggio. Farcire i dischetti preparati con il composto ai funghi e richiuderli ad involtino ripiegando prima di arrotolarli i lembi corti sul ripieno in modo che lo stesso non fuoriesca. Sigillare il bordo inumidendolo un po'. Battere gli albumi con un pizzico di sale. Passarvi gli involtini e poi rotolarli nel pangrattato. Friggere gli involtini in abbondante olio bollente, meglio extravergine d'oliva.
*ho utilizzato Olio extravergine d'oliva Dante ConDisano arricchito di vitamina D.
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