2013-05-05

Crostoni di pane con salmone e caprino

crostoni al salmone affumicato
Vassoio La Porcellana Bianca, americano e tovagliolo Busatti
Il caldo, almeno da noi in Calabria, è arrivato già prepotente e di stare in cucina specie nel fine settimana, normalmente dedicato ai buoni esperimenti culinari, si ha davvero poca voglia. Si ha però più voglia di vedere gli amici, di organizzare seratine in terrazzo o giardino di passare tempo all'aria aperta mangiando anche qualcosa di buono, è il caso allora di organizzarsi con portate semplici come i miei crostoni di pane con salmone e caprino che incontrino il gusto di tutti e che non penalizzino la padrona di casa. Ingredienti di un certo livello come il Salmone Norvegese Affumicato La Nef e il Fiorone di Capra Mauri possono incontrarsi su delle fette di croccante pane casereccio a formare dei crostoni da servire dopo un breve passaggio in forno con un calice di prosecco che ho scelto di qualità Superiore DOCG Cuvée Brut Carpenè Malvolti. Una fresca insalatina d'accompagno e un buon gelato a concludere completeranno il quadro, non c'è bisogno di molto, materia prima eccellente, un po' di fantasia e tanta voglia di stare in compagnia.
Se vi stuzzica l'idea del buffet con amici per la collana I quaderni di cucina di Artemisia Abbiondanza di Vallardi Editore è stato pubblicato Buffet con gli amici, tante golose idee di piatti perfetti da servire quando si hanno tanti ospiti e la formula buffet appare la più saggia e comoda da perseguire. Piatti freddi di ogni tradizione sempre perfetti da servire in tali occasioni e piatti caldi che non perdano il gusto stando su uno scaldino, tutto è studiato nel dettaglio in questo agile quaderno che permette di organizzare al meglio un ricevimento con servizio a buffet.
Se poi i vostri ospiti vi piace trattarli proprio bene e non vi pesa affatto la fatica potete rendere speciale davvero il vostro buffet con ciotoline di pane preparate con le vostre mani riempite di insalatine e affettati, grissini, focacce e pizzette di ogni genere. Per conoscere tutti i segreti dei lievitati e non temere più farina e lievito, le basi posso darvele solo loro Le Sorelle Simili che tornano in libreria sempre per Vallardi con Pane e Roba dolce, una scuola di panificazione dolce e salata dal prezzo davvero modico ma dal valore ben più elevato. Le più diverse varietà di pani  della tradizione nazionale e i dolci più classici spiegati passo passo in tutte le fasi della lavorazione, l'impasto, la lievitazione, la cottura, il raffreddamento e anche la conservazione non avranno più segreti grazie alle esperte fornaie bolognesi.
Crostoni di pane con salmone e caprino
Ingredienti per 4:
4 fette di pane casereccio
200 g di salmone norvegese affumicato
180 g di caprino fresco
150 g di scamorza
erba cipollina
pepe bianco
Tritare la scamorza e amalgamarla al caprino, lavorando il composto con una forchetta, unire qualche filo d'erba cipollina tritata e un po' di pepe bianco macinato. Spalmare generosamente il composto sulle fette di pane, distendervi sopra le fette di salmone e passare pochi minuti in forno ben caldo, servire con una  fresca insalata e un bicchiere di prosecco.

Crostoni di pane con salmone e caprino

crostoni al salmone affumicato
Vassoio La Porcellana Bianca, americano e tovagliolo Busatti
Il caldo, almeno da noi in Calabria, è arrivato già prepotente e di stare in cucina specie nel fine settimana, normalmente dedicato ai buoni esperimenti culinari, si ha davvero poca voglia. Si ha però più voglia di vedere gli amici, di organizzare seratine in terrazzo o giardino di passare tempo all'aria aperta mangiando anche qualcosa di buono, è il caso allora di organizzarsi con portate semplici come i miei crostoni di pane con salmone e caprino che incontrino il gusto di tutti e che non penalizzino la padrona di casa. Ingredienti di un certo livello come il Salmone Norvegese Affumicato La Nef e il Fiorone di Capra Mauri possono incontrarsi su delle fette di croccante pane casereccio a formare dei crostoni da servire dopo un breve passaggio in forno con un calice di prosecco che ho scelto di qualità Superiore DOCG Cuvée Brut Carpenè Malvolti. Una fresca insalatina d'accompagno e un buon gelato a concludere completeranno il quadro, non c'è bisogno di molto, materia prima eccellente, un po' di fantasia e tanta voglia di stare in compagnia.
Se vi stuzzica l'idea del buffet con amici per la collana I quaderni di cucina di Artemisia Abbiondanza di Vallardi Editore è stato pubblicato Buffet con gli amici, tante golose idee di piatti perfetti da servire quando si hanno tanti ospiti e la formula buffet appare la più saggia e comoda da perseguire. Piatti freddi di ogni tradizione sempre perfetti da servire in tali occasioni e piatti caldi che non perdano il gusto stando su uno scaldino, tutto è studiato nel dettaglio in questo agile quaderno che permette di organizzare al meglio un ricevimento con servizio a buffet.
Se poi i vostri ospiti vi piace trattarli proprio bene e non vi pesa affatto la fatica potete rendere speciale davvero il vostro buffet con ciotoline di pane preparate con le vostre mani riempite di insalatine e affettati, grissini, focacce e pizzette di ogni genere. Per conoscere tutti i segreti dei lievitati e non temere più farina e lievito, le basi posso darvele solo loro Le Sorelle Simili che tornano in libreria sempre per Vallardi con Pane e Roba dolce, una scuola di panificazione dolce e salata dal prezzo davvero modico ma dal valore ben più elevato. Le più diverse varietà di pani  della tradizione nazionale e i dolci più classici spiegati passo passo in tutte le fasi della lavorazione, l'impasto, la lievitazione, la cottura, il raffreddamento e anche la conservazione non avranno più segreti grazie alle esperte fornaie bolognesi.
Crostoni di pane con salmone e caprino
Ingredienti per 4:
4 fette di pane casereccio
200 g di salmone norvegese affumicato
180 g di caprino fresco
150 g di scamorza
erba cipollina
pepe bianco
Tritare la scamorza e amalgamarla al caprino, lavorando il composto con una forchetta, unire qualche filo d'erba cipollina tritata e un po' di pepe bianco macinato. Spalmare generosamente il composto sulle fette di pane, distendervi sopra le fette di salmone e passare pochi minuti in forno ben caldo, servire con una  fresca insalata e un bicchiere di prosecco.

2013-05-03

Nidi di farrette con salsa di carciofi, pancetta e uova di quaglia

Vassoio La Porcellana Bianca, tovagliolo e guanto GreenGate, paletta GP&me
Per raccontarvi i miei nidi di farrette con salsa di carciofi, pancetta e uova di quaglia devo raccontarvi prima un'altra storia. Con il termine "Farro” si indicano i frumenti vestiti, che differiscono dai più diffusi frumenti nudi (tenero e duro), si tratta dei primi frumenti coltivati dall’uomo e  la loro origine risale a oltre 10 mila anni fa, nella zona della Mezza Luna Fertile, tra Iran, Iraq, Siria e Palestina. In questi ultimi anni si sta riscoprendo il valore e i benefici dell'utilizzo di questi antichi frumenti. Prometeo Urbino è un'azienda che dal 1991 seleziona, trasforma e produce farro di alta qualità. Il Farro di Prometeo è prodotto esclusivamente da sementi selezionate, la  coltivazione è locale, biologica e controllata. Il Farro è trasformato mediante molitura a pietra naturale per trasferire alla semola tutte le proprietà del cereale, le semole ottenute vengono poi date in lavorazione a pastifici e laboratori artigianali per la produzione di pasta e prodotti da forno. Ecco da dove vengono Le farrette, e in particolare le tagliatelle di farina di farro integrale con cui mi sono divertita a realizzare questi golosi nidi con i quali sono lieta di partecipare al contest "La prova del Farro" la stimolante iniziativa riservata a tutti coloro che hanno un blog o che gestiscono una pagina web, che hanno voglia di mettersi in gioco con una ricetta a base di farro e che hanno il desiderio di condividere la propria passione per la cucina e per il farro ed hanno voglia di vincere ricchi premi a base di farro. Non è necessario utilizzare prodotti Prometeo per la realizzazione della ricetta ma la ditta ha pensato bene di offrire gratis le spese di spedizione a chi ordinerà sul loro e-shop per il periodo di durata del contest, quale occasione migliore allora per testare l'ottima qualità del farro Prometeo?
Nidi di farrette con salsa di carciofi, pancetta e uova di quaglia
Ingredienti per 4 persone (8 nidi):
250 g di tagliatelle di farro integrali Le Farrette
2 carciofi
1 spicchio d'aglio
olio extravergine d'oliva
100 g di formaggio grana*
8 uova di quaglia
80 g di pancetta affumicata a cubetti
prezzemolo
sale e pepe
Pulire i carciofi dalle foglie esterne, mondando anche i gambi, strofinarli con del limone per evitare che anneriscano e dopo averli tagliati a tocchetti stufarli a pentola coperta con un filo d'olio, l'aglio, sale e pepe. Quando risulteranno teneri eliminare l'aglio e frullarli aggiungendo 60 g di grana e altro olio fino a formare una crema abbastanza densa. Lessare le tagliatelle e condirle con la salsa di carciofi preparata, aggiungere i cubetti di pancetta e formare su una teglia rivestita di carta forno otto nidi di pasta, lasciando un buchetto al centro, cospargere con il grana restante e infornare per 8 minuti circa in forno ben caldo, estrarre la teglia dal forno rompere al centro di ogni nido un'ovetto di quaglia ed infornare ancora per appena due minuti. Servire i nidi ben caldi decorando con spicchi di carciofo a piacere.
*Per la realizzazione della ricetta ho utilizzato formaggio grana Bella Lodi e pancetta affumicata a cubetti Furlotti

Nidi di farrette con salsa di carciofi, pancetta e uova di quaglia

Vassoio La Porcellana Bianca, tovagliolo e guanto GreenGate, paletta GP&me
Per raccontarvi i miei nidi di farrette con salsa di carciofi, pancetta e uova di quaglia devo raccontarvi prima un'altra storia. Con il termine "Farro” si indicano i frumenti vestiti, che differiscono dai più diffusi frumenti nudi (tenero e duro), si tratta dei primi frumenti coltivati dall’uomo e  la loro origine risale a oltre 10 mila anni fa, nella zona della Mezza Luna Fertile, tra Iran, Iraq, Siria e Palestina. In questi ultimi anni si sta riscoprendo il valore e i benefici dell'utilizzo di questi antichi frumenti. Prometeo Urbino è un'azienda che dal 1991 seleziona, trasforma e produce farro di alta qualità. Il Farro di Prometeo è prodotto esclusivamente da sementi selezionate, la  coltivazione è locale, biologica e controllata. Il Farro è trasformato mediante molitura a pietra naturale per trasferire alla semola tutte le proprietà del cereale, le semole ottenute vengono poi date in lavorazione a pastifici e laboratori artigianali per la produzione di pasta e prodotti da forno. Ecco da dove vengono Le farrette, e in particolare le tagliatelle di farina di farro integrale con cui mi sono divertita a realizzare questi golosi nidi con i quali sono lieta di partecipare al contest "La prova del Farro" la stimolante iniziativa riservata a tutti coloro che hanno un blog o che gestiscono una pagina web, che hanno voglia di mettersi in gioco con una ricetta a base di farro e che hanno il desiderio di condividere la propria passione per la cucina e per il farro ed hanno voglia di vincere ricchi premi a base di farro. Non è necessario utilizzare prodotti Prometeo per la realizzazione della ricetta ma la ditta ha pensato bene di offrire gratis le spese di spedizione a chi ordinerà sul loro e-shop per il periodo di durata del contest, quale occasione migliore allora per testare l'ottima qualità del farro Prometeo?
Nidi di farrette con salsa di carciofi, pancetta e uova di quaglia
Ingredienti per 4 persone (8 nidi):
250 g di tagliatelle di farro integrali Le Farrette
2 carciofi
1 spicchio d'aglio
olio extravergine d'oliva
100 g di formaggio grana*
8 uova di quaglia
80 g di pancetta affumicata a cubetti
prezzemolo
sale e pepe
Pulire i carciofi dalle foglie esterne, mondando anche i gambi, strofinarli con del limone per evitare che anneriscano e dopo averli tagliati a tocchetti stufarli a pentola coperta con un filo d'olio, l'aglio, sale e pepe. Quando risulteranno teneri eliminare l'aglio e frullarli aggiungendo 60 g di grana e altro olio fino a formare una crema abbastanza densa. Lessare le tagliatelle e condirle con la salsa di carciofi preparata, aggiungere i cubetti di pancetta e formare su una teglia rivestita di carta forno otto nidi di pasta, lasciando un buchetto al centro, cospargere con il grana restante e infornare per 8 minuti circa in forno ben caldo, estrarre la teglia dal forno rompere al centro di ogni nido un'ovetto di quaglia ed infornare ancora per appena due minuti. Servire i nidi ben caldi decorando con spicchi di carciofo a piacere.
*Per la realizzazione della ricetta ho utilizzato formaggio grana Bella Lodi e pancetta affumicata a cubetti Furlotti

2013-05-01

Le focaccine del primo maggio

Focaccine con fave e pancetta
Tovaglioli GreenGate
Come si suol dire meglio tardi che mai e quindi anche soltanto prima di andare a nanna vi lascio la mia ricetta dedicata alla Festa dei lavoratori, le focaccine del primo maggio. Oggi ho trascorso la giornata in famiglia alla casa di campagna e per il consueto pic-nic del primo maggio (che fortuna ragazzi abbiamo pranzato all'aperto!) ho realizzato queste focaccine con le fave e la pancetta affumicata a cubetti Furlotti e, visto che le fave senza il pecorino proprio non si possono mangiare dopo aver arricchito l'impasto con Pecorino Romano D.O.P.  ho farcito le focaccine con il pecorino toscano Seggiano  Pecora Nera Brunelli, nulla vieta di replicare l'esperimento al di fuori del primo maggio...
Focaccine del primo maggio o focaccine alle fave e pancetta

Ingredienti per 8 focaccine:
150 g di fave lessate
80 g di pancetta affumicata a cubetti
350 g di farina 00
1 bustina di lievito istantaneo per torte salate
1 cucchiaiata di pecorino romano D.O.P.
1 cucchiaio di olio
1 pizzico di zucchero
1 pizzico abbondante di sale
180 ml di latte
olio e acqua per spennellare
sale nero per completare
Frullare le fave e amalgamare la purea ottenuta alla farina, unire il formaggio, l'olio, il sale, lo zucchero e il lievito sciolto nel latte, aggiungere i cubetti di pancetta e suddividere l'impasto in otto palline. Schiacciare le palline su un piano infarinato, porle in teglia, punzecchiarle con la forchetta, spennellarle con olio emulsionato con acqua e cospargerle di sale nero o sale grosso in mancanza. Cuocerle in forno ben caldo finché risulteranno dorate. Servire le focaccine con pecorino fresco.
* Per la ricetta ho utilizzato il lievito Santa Lucia di AR.PA Lieviti e il sale marino nero delle Hawaii Gemma di Mare

Le focaccine del primo maggio

Focaccine con fave e pancetta
Tovaglioli GreenGate
Come si suol dire meglio tardi che mai e quindi anche soltanto prima di andare a nanna vi lascio la mia ricetta dedicata alla Festa dei lavoratori, le focaccine del primo maggio. Oggi ho trascorso la giornata in famiglia alla casa di campagna e per il consueto pic-nic del primo maggio (che fortuna ragazzi abbiamo pranzato all'aperto!) ho realizzato queste focaccine con le fave e la pancetta affumicata a cubetti Furlotti e, visto che le fave senza il pecorino proprio non si possono mangiare dopo aver arricchito l'impasto con Pecorino Romano D.O.P.  ho farcito le focaccine con il pecorino toscano Seggiano  Pecora Nera Brunelli, nulla vieta di replicare l'esperimento al di fuori del primo maggio...
Focaccine del primo maggio o focaccine alle fave e pancetta

Ingredienti per 8 focaccine:
150 g di fave lessate
80 g di pancetta affumicata a cubetti
350 g di farina 00
1 bustina di lievito istantaneo per torte salate
1 cucchiaiata di pecorino romano D.O.P.
1 cucchiaio di olio
1 pizzico di zucchero
1 pizzico abbondante di sale
180 ml di latte
olio e acqua per spennellare
sale nero per completare
Frullare le fave e amalgamare la purea ottenuta alla farina, unire il formaggio, l'olio, il sale, lo zucchero e il lievito sciolto nel latte, aggiungere i cubetti di pancetta e suddividere l'impasto in otto palline. Schiacciare le palline su un piano infarinato, porle in teglia, punzecchiarle con la forchetta, spennellarle con olio emulsionato con acqua e cospargerle di sale nero o sale grosso in mancanza. Cuocerle in forno ben caldo finché risulteranno dorate. Servire le focaccine con pecorino fresco.
* Per la ricetta ho utilizzato il lievito Santa Lucia di AR.PA Lieviti e il sale marino nero delle Hawaii Gemma di Mare

2013-04-30

Pecorelle alle mandorle

Domani è il primo maggio, giorno adatto alle gite fuori porta o, se il tempo non dovesse permettere, perfetto da trascorrere in compagnia dei più piccoli a preparare con loro qualcosa di divertente come queste pecorelle alle mandorle. Giulio e Aurelia ne vanno pazzi, in realtà avrei voluto partecipare con le pecorelle alla raccolta di Salutiamoci che questo mese prevedeva come ingrediente le mandorle ma alla raccolta "salutista" di Salutiamoci non sono ammessi gli zuccheri ed io sinceramente non sono stata capace di fare queste pecorelle con tofu ed altro pertanto la mia partecipazione questo mese è solo ideale e chiedo alle amiche di Salutiamoci, qualora sia possibile, di adattare la mia ricetta utilizzando l'idea di base ma sostituendo con altri ammessi gli ingredienti vietati da me utilizzati, sarei lieta di replicarla secondo le loro indicazioni.
Pecorelle alle mandorle
Ingredienti:
120 g di savoiardi
100 g di pasta di mandorle
60 g di burro
2 cucchiai di latte di mandorla
1 tuorlo
cocco grattugiato q.b.
mandorle pelate q.b.
gocce di cioccolato q.b.
Frullare i biscotti con la pasta di mandorle, il burro, il tuorlo e il latte di mandorla, lasciar rassodare un po' il composto in frigo, poi formare delle palline un po' allungate e rotolarle nel cocco, completare ogni pecorella con le mandorle sistemate a mo' di musetto e orecchie e con le gocce di cioccolato formare gli occhietti, adagiare le pecorelle su un verde prato...

Pecorelle alle mandorle

Domani è il primo maggio, giorno adatto alle gite fuori porta o, se il tempo non dovesse permettere, perfetto da trascorrere in compagnia dei più piccoli a preparare con loro qualcosa di divertente come queste pecorelle alle mandorle. Giulio e Aurelia ne vanno pazzi, in realtà avrei voluto partecipare con le pecorelle alla raccolta di Salutiamoci che questo mese prevedeva come ingrediente le mandorle ma alla raccolta "salutista" di Salutiamoci non sono ammessi gli zuccheri ed io sinceramente non sono stata capace di fare queste pecorelle con tofu ed altro pertanto la mia partecipazione questo mese è solo ideale e chiedo alle amiche di Salutiamoci, qualora sia possibile, di adattare la mia ricetta utilizzando l'idea di base ma sostituendo con altri ammessi gli ingredienti vietati da me utilizzati, sarei lieta di replicarla secondo le loro indicazioni.
Pecorelle alle mandorle
Ingredienti:
120 g di savoiardi
100 g di pasta di mandorle
60 g di burro
2 cucchiai di latte di mandorla
1 tuorlo
cocco grattugiato q.b.
mandorle pelate q.b.
gocce di cioccolato q.b.
Frullare i biscotti con la pasta di mandorle, il burro, il tuorlo e il latte di mandorla, lasciar rassodare un po' il composto in frigo, poi formare delle palline un po' allungate e rotolarle nel cocco, completare ogni pecorella con le mandorle sistemate a mo' di musetto e orecchie e con le gocce di cioccolato formare gli occhietti, adagiare le pecorelle su un verde prato...

2013-04-28

Carbonara alla trota salmonata affumicata e sua bottarga

Piatti Ceramiche Maroso
Di sicuro anche stavolta non ho inventato niente però questo piatto di carbonara alla trota salmonata affumicata ha di certo il potere di svecchiare il classico. Un piatto che si prepara in pochissimi minuti e che è davvero un'esplosione di gusto. Spaghettoni trafilati al bronzo Granoro, trota salmonata affumicata e bottarga di trota TrotaORO gli ingredienti che lo rendono speciale.
Carbonara alla trota salmonata affumicata e sua bottarga
Ingredienti per 4 persone
400 g di spaghettoni
150 g di trota salmonata affumicata
1 uovo e un tuorlo
2 cucchiai di bottarga di trota
2 cucchiai di latte
sale e pepe
Lessare la pasta in abbondante acqua salata. Tagliuzzare la trota e saltarla in padella con la pasta cotta al dente. Fuori dal fuoco unire le uova battute con il latte, sale, pepe e la bottarga. 

Carbonara alla trota salmonata affumicata e sua bottarga

Piatti Ceramiche Maroso
Di sicuro anche stavolta non ho inventato niente però questo piatto di carbonara alla trota salmonata affumicata ha di certo il potere di svecchiare il classico. Un piatto che si prepara in pochissimi minuti e che è davvero un'esplosione di gusto. Spaghettoni trafilati al bronzo Granoro, trota salmonata affumicata e bottarga di trota TrotaORO gli ingredienti che lo rendono speciale.
Carbonara alla trota salmonata affumicata e sua bottarga
Ingredienti per 4 persone
400 g di spaghettoni
150 g di trota salmonata affumicata
1 uovo e un tuorlo
2 cucchiai di bottarga di trota
2 cucchiai di latte
sale e pepe
Lessare la pasta in abbondante acqua salata. Tagliuzzare la trota e saltarla in padella con la pasta cotta al dente. Fuori dal fuoco unire le uova battute con il latte, sale, pepe e la bottarga. 

2013-04-26

Schiacciatine al lardo e gite di primavera

focaccine al lardo
Vassoio La Porcellana Bianca, tovagliolo GreenGate
Quella delle schiacciatine al lardo non è una vera e propria ricetta ma più un'idea, un ricordo che ho innovato a mio modo. E' tradizione del mio paese e della mia famiglia preparare schiacciatine tipo queste con l'impasto di pane e i cicoli di maiale ottenuti lasciando cuocere per ore gli scarti grassi del maiale in acqua e sale. Ho utilizzato l'idea di base sostituendo ai cicoli il profumatissimo Lardo con scannello di Corrado Benedetti, una sorta di pesto di lardo, erbe aromatiche, odori e scannello di maiale, il cui gusto e aroma intenso mi hanno fatto subito pensare a queste schiacciatine al lardo.
Ingredienti:
400 g di pasta di pane
100 g di lardo con scannello
Amalgamare la pasta di pane con il lardo e lasciar lievitare ancora un'oretta. Disporre l'impasto in una teglia oleata in uno strato sottile come fosse una pizza, intagliare la focaccia prima di infornarla in modo che una volta cotta (diventa quasi biscottata) sarà più facile ricavarne dei rettangolini.
Si conserva per diversi giorni in una scatola di latta.
Parlavo di ricordo perché mia nonna prima e mia madre poi preparavano le schiacciatine come snack da portarci dietro in viaggio e poiché la primavera è arrivata con i suoi ponti, le gite all'aria aperta, i viaggi o anche le semplici passeggiate vi suggerisco in tal modo cosa mettere nello zaino e magari anche qualche utile guida che vi aiuti a scegliere dove andare per trasformare ogni itinerario in un itinerario di gusto.
Per conoscere meglio le tavole della mia Calabria, ma anche i prodotti del territorio Guida ai ristoranti di Calabria scritto da Ottavio Cavalcanti e Gianfranco Manfredi e pubblicato dall'editore Rubbettino, una guida completa, la prima, alla ristorazione regionale. Ogni capitolo, uno per provincia, si apre con una presentazione storica, artistica e territoriale e si chiude con gli Itinerari del Gusto. I locali, ristoranti, trattorie, wine bar, osterie e pizzerie, sono descritti nel dettaglio con tanto di immagini prezzi e specialità e ogni scheda è arricchita da una piccola chicca ovvero una ricetta che gentilmente lo chef ha concesso agli autori. Completano la guida i migliori vini, gli oli e le tipicità di ogni provincia calabrese, tanti spunti quindi per prendere la macchina ed avventurarsi alla scoperta del buono di questo territorio poco conosciuto anche a noi che ci viviamo.
Se vogliamo spostarci appena un po' più a nord La puglia è servita 2013, la guida di Tirsomedia giunta alla sua 17esima edizione, e disponibile anche in formato digitale. Dal Gargano alla Daunia, dalla Messapia fino alle coste del Salento i luoghi del buon magiare sono raccontati dal critico enogastronomico pugliese Pasquale Porcelli. Ristoranti, trattorie, vinerie, masserie, dimore d'epoca etc. descritti con dovizia di particolari per scoprire meglio una regione che già sappiamo essere splendida.
Per conoscere l'Italia più nascosta, non quella delle grandi città ma quella dei piccoli borghi I borghi più belli d'Italia, la guida della Società Editrice Romana che non avrebbe certo bisogno di presentazione. Ben 208  piccoli tesori disseminati su tutto il territorio nazionale,  meravigliosi borghi da scoprire attraverso storia, bellezze artistiche, sagre e feste patronali, ma anche golose tipicità perché non c'è davvero luogo in Italia che non abbia il suo piatto e/o il suo prodotto tradizionale a  rappresentarlo.

Schiacciatine al lardo e gite di primavera

focaccine al lardo
Vassoio La Porcellana Bianca, tovagliolo GreenGate
Quella delle schiacciatine al lardo non è una vera e propria ricetta ma più un'idea, un ricordo che ho innovato a mio modo. E' tradizione del mio paese e della mia famiglia preparare schiacciatine tipo queste con l'impasto di pane e i cicoli di maiale ottenuti lasciando cuocere per ore gli scarti grassi del maiale in acqua e sale. Ho utilizzato l'idea di base sostituendo ai cicoli il profumatissimo Lardo con scannello di Corrado Benedetti, una sorta di pesto di lardo, erbe aromatiche, odori e scannello di maiale, il cui gusto e aroma intenso mi hanno fatto subito pensare a queste schiacciatine al lardo.
Ingredienti:
400 g di pasta di pane
100 g di lardo con scannello
Amalgamare la pasta di pane con il lardo e lasciar lievitare ancora un'oretta. Disporre l'impasto in una teglia oleata in uno strato sottile come fosse una pizza, intagliare la focaccia prima di infornarla in modo che una volta cotta (diventa quasi biscottata) sarà più facile ricavarne dei rettangolini.
Si conserva per diversi giorni in una scatola di latta.
Parlavo di ricordo perché mia nonna prima e mia madre poi preparavano le schiacciatine come snack da portarci dietro in viaggio e poiché la primavera è arrivata con i suoi ponti, le gite all'aria aperta, i viaggi o anche le semplici passeggiate vi suggerisco in tal modo cosa mettere nello zaino e magari anche qualche utile guida che vi aiuti a scegliere dove andare per trasformare ogni itinerario in un itinerario di gusto.
Per conoscere meglio le tavole della mia Calabria, ma anche i prodotti del territorio Guida ai ristoranti di Calabria scritto da Ottavio Cavalcanti e Gianfranco Manfredi e pubblicato dall'editore Rubbettino, una guida completa, la prima, alla ristorazione regionale. Ogni capitolo, uno per provincia, si apre con una presentazione storica, artistica e territoriale e si chiude con gli Itinerari del Gusto. I locali, ristoranti, trattorie, wine bar, osterie e pizzerie, sono descritti nel dettaglio con tanto di immagini prezzi e specialità e ogni scheda è arricchita da una piccola chicca ovvero una ricetta che gentilmente lo chef ha concesso agli autori. Completano la guida i migliori vini, gli oli e le tipicità di ogni provincia calabrese, tanti spunti quindi per prendere la macchina ed avventurarsi alla scoperta del buono di questo territorio poco conosciuto anche a noi che ci viviamo.
Se vogliamo spostarci appena un po' più a nord La puglia è servita 2013, la guida di Tirsomedia giunta alla sua 17esima edizione, e disponibile anche in formato digitale. Dal Gargano alla Daunia, dalla Messapia fino alle coste del Salento i luoghi del buon magiare sono raccontati dal critico enogastronomico pugliese Pasquale Porcelli. Ristoranti, trattorie, vinerie, masserie, dimore d'epoca etc. descritti con dovizia di particolari per scoprire meglio una regione che già sappiamo essere splendida.
Per conoscere l'Italia più nascosta, non quella delle grandi città ma quella dei piccoli borghi I borghi più belli d'Italia, la guida della Società Editrice Romana che non avrebbe certo bisogno di presentazione. Ben 208  piccoli tesori disseminati su tutto il territorio nazionale,  meravigliosi borghi da scoprire attraverso storia, bellezze artistiche, sagre e feste patronali, ma anche golose tipicità perché non c'è davvero luogo in Italia che non abbia il suo piatto e/o il suo prodotto tradizionale a  rappresentarlo.

2013-04-24

Risotto con asparagi e pancetta mantecato alla burrata

risotto con asparagi pancetta e burrata
Piatto Ceramiche De Simone, tessuto Busatti
È bello approfittare del clima mite e di qualche giorno festivo per fare salutari passeggiate nei campi e portare a casa qualcosa di veramente buono e ricco di benefiche proprietà da utilizzare per i nostri piatti di primavera, ecco da dove viene il mio risotto con asparagi e pancetta mantecato alla burrata. Nei nostri campi calabresi abbondano gli asparagi selvatici perfetti per le frittate  o le zuppette della tradizione ma anche per ricette nuove. Un'idea golosa è quella del risotto arricchito da Pancetta affumicata a cubetti Furlotti e mantecato con la sempre più apprezzata burrata pugliese.
Risotto con asparagi e pancetta mantecato alla burrata

Ingredienti per 4 persone: 
400 g di riso carnaroli 
1 mazzetto di asparagi 
80 g di pancetta affumicata 
1 cipollotto 
olio extravergine d'oliva 
1/2 bicchiere di vino bianco 
sale e pepe 
brodo vegetale 
200 g di burrata 
2 cucchiai di formaggio grana grattugiato*
Tritare finemente il cipollotto e imbiondirlo in un tegame con un filo d'olio e la pancetta a dadini, unire gli asparagi mondati e spezzettati, salare, pepare e lasciare insaporire per qualche minuto, unire il riso e tostarlo nel fondo mescolando di continuo, sfumare con il vino e portare a cottura con il brodo (o semplicemente acqua) bollente unendo il liquido un mestolo per volta. A cottura ultimata, fuori dal fuoco, unire la burrata sminuzzata e il parmigiano mantecando per bene prima di servire.

*Ho utilizzato Grana Bella Lodi