2025-07-17

Vinitaly and the City è di nuovo qui


 Ormai lo avete letto ovunque il Vinitaly and the City torna in Calabria per la sua seconda edizione, pronto a trasformare ancora una volta l'incantevole Parco Archeologico di Sibari in un palcoscenico di sapori, cultura ed emozioni indimenticabili.

Dopo il trionfo dell'edizione 2024, il prestigioso evento "fuori salone" del Vinitaly si conferma dal 18 al 20 luglio a Sibari, grazie alla rinnovata e fortissima collaborazione tra Veronafiere Spa e la Regione Calabria, con il prezioso contributo dei Parchi Archeologici di Crotone e Sibari.
Il Vinitaly and the City a Sibari è il risultato di un dialogo costruttivo che punta a valorizzare le eccellenze italiane in scenari unici, dove la storia millenaria si intreccia indissolubilmente con la tradizione vitivinicola.
L'entusiasmo è palpabile ed è segno di un lavoro instancabile che vede la Regione crescere e farsi conoscere anche attraverso eventi di questo calibro, capaci di unire promozione turistica, cultura e sviluppo economico.
Oserei dire che  la Calabria si riprende il suo posto come protagonista indiscussa nel panorama enogastronomico italiano e internazionale. La location infatti non è assolutamente casuale.
  Si deve alla Calabria il termine Enotria, terra del vino, con cui gli antichi greci conoscevano l'Italia. 
La vinificazione ed il consumo di vino, infatti, approdano nel Mediterraneo occidentale, provenendo da Oriente, nella tarda età del bronzo, circa 3.400 anni fa. Sono probabilmente i greci ed i fenici a portare sulle proprie navi il nettare degli dei, ma anche le tecniche per la sua produzione, come testimoniano una serie di reperti tra cui le anfore micenee rinvenute in buon numero nell'alto Jonio cosentino e che costituiscono le più antiche testimonianze del suo consumo nella penisola Italica.
Erano calabresi i vini che venivano offerti ai vincitori delle Olimpiadi che si svolgevano ogni quattro anni a Olimpia in Grecia.
 Nell'antico porto di Sibari veri e propri "enodotti" facilitavano il trasporto del vino che veniva caricato in anfore di terracotta ed esportato dai romani in tutto il mondo conosciuto di allora. 
La fillossera, ahimè, sul finire del XIX secolo, mise fine a questo passato glorioso ma oggi , in sostanza, ci riappropriamo di quello che era nostro.
Immergersi nel Parco Archeologico di Sibari significa fare un salto indietro nel tempo nell'antica Sybaris "lì dove tutto è cominciato".
L'edizione 2025 del Vinitaly and the City vedrà ancora un numero maggiore di cantine partecipanti, un’area food ampliata e un’offerta culturale e sensoriale capace di valorizzare appieno l’identità enologica calabrese.
Sarà un'esperienza a 360 gradi, con la splendida mostra sull’olio nell’antichità, degustazioni di oli contemporanei e visite guidate che daranno profondità culturale all'evento.

Arsac, l'Agenzia Regionale per lo Sviluppo dell'Agricoltura Calabrese, guidata dalla dott.ssa Fulvia Caligiuri, sta curando nel dettaglio l'organizzazione di questa straordinaria edizione.
Walk around tasting, ma anche momenti di approfondimento, masterclass e wine talk per arricchire il viaggio dei visitatori nel mondo del vino. 
Dal 18 al 20 luglio Sybaris rivive i fasti del passato ed io sono pronta a raccontarvelo e voi siete pronti a guardare il mondo attraverso un calice?

2025-07-15

Pollino Cocktail Camp: tra Spiriti del Territorio e Aromi Selvatici


Nel week-end appena trascorso il Parco Nazionale del Pollino si è trasformato ancora una volta nel palcoscenico vibrante del Pollino Cocktail Camp, un evento che ha celebrato in grande stile la biodiversità officinale e aromatica di questa magnifica area protetta.


Gli ingredienti del successo di questo evento giunto alla sua seconda edizione? Mixologist di fama nazionale, liquoristi innovativi, riscoperta del territorio a iniziare dalla location d'eccellenza Catasta Pollino, a Morano Calabro (Cosenza).

Catasta, l'hub turistico e bike point della Ciclovia dei Parchi, ha confermato la sua vocazione di promotore di un turismo lento e sostenibile, ospitando un format che è diventato punto di riferimento per l'innovazione nella valorizzazione del patrimonio botanico locale.

L'atmosfera sabato era carica di entusiasmo e di profumi inebrianti. Palpabili know-how e creatività tra addetti ai lavori, il pubblico assolutamente eterogeneo composto da comunità locali, visitatori, turisti, sportivi e veri e propri spirits lovers.

Il fulcro del Pollino Cocktail Camp è stata senza dubbio la sperimentazione collettiva con le botaniche del Pollino, gli spiriti e i liquori botanici.

Eccitante scoprire le mille sfumature e le caratteristiche gustative delle erbe autoctone in chiave drink, dalle creazioni signature alle audaci reinterpretazioni dei classici della miscelazione. In ogni sorso  un racconto, un viaggio nel cuore verde del Pollino.

Grande spazio è stato dedicato anche al mondo della liquoristica, un settore in forte fermento. Grazie alla formula del walk around tasting, si poteva interagire direttamente con liquoristi e produttori di spirits, assaggiando oltre ai liquori territoriali iconici come Ferrochina del Moro, Amaro del Capo in tutte le sue varianti, il Ginnnastic Gin  e tutta la produzione liquoristica di Vecchio Magazzino Doganale, anche le ultime novità come il Vernouth del Pellicano di Cataldo Calabretta, il Donna Brettia e le altre originalità di Enzo Serra Qual'Italy e ancora il Sea Amaro MZero e gli eccellenti Fusion Gin  ME, in un arricchente confronto sulle tendenze del settore.

 Oltre alle sessioni di miscelazione, il programma ha offerto, per chi ha saputo cogliere l'opportunità, diverse occasioni per vivere e scoprire il territorio. Foraging, grigliate e ciclopasseggiate nello spettacolare scenario di Masistro, visite guidate al Conservatorio Etnobotanica di Castelluccio Superiore, un'eccellenza italiana dedicata al repertorio botanico del Parco, tutto vissuto in uno scenario di festa unico e irripetibile culminato nelle serate di Dj set molto partecipate ed apprezzate.

L'evento mi ha ricordato la ricchezza della quale siamo circondati e il potenziale che abbiamo per vivere con sempre maggiore soddisfazione  in sinergia con la natura.

2025-07-13

Borghi di Gusto a Civita, esperienza Slow Wine per valorizzare il turismo enogastronomico

 

La nostra Calabria è in fermento, gli appuntamenti enogastronomici si moltiplicano in questo caldo luglio e di certo avrò modo di raccontarvi quello che riuscirò a seguire.
Gli eventi che maggiormente attirano la mia attenzione sono quelli che valorizzano e rendono vivi i nostri piccoli borghi e così ce ne sono alcuni che sembrano davvero irrinunciabili. Seppure ieri ero già impegnata in altro evento - del quale vi racconterò a brevissimo - mi sono ritrovata, a un certo punto della serata, nel suggestivo borgo di Civita che ha ospitato "Borghi di Gusto", un evento enogastronomico di rilievo organizzato in collaborazione con Slow Wine
La manifestazione ha offerto un'opportunità unica per esplorare le eccellenze vitivinicole e culinarie del territorio, immergendosi nella filosofia del "buono, pulito e giusto" promossa da Slow Food.
Grande l'impegno delle cantine selezionate da Slow Wine, che hanno presentato una vasta gamma di vini, permettendo ai visitatori di degustare etichette rappresentative della produzione calabrese: tra tutte Casa Comerci con i suoi eccellenti vini naturali, Spiriti Ebbri con i suoi vini sempre originali e innovativi, Barone Macrì con i suoi vini che valorizzano i vitigni autoctoni ma anche i più noti e sempre apprezzati Terre di Balbia e Librandi.
 Accanto alle degustazioni di vino, "Borghi di Gusto" ha valorizzato i prodotti tipici locali, offrendo percorsi di assaggio che hanno esaltato le tradizioni culinarie di Civita e dei dintorni.
Tanta buona e allegra musica locale ha reso magica  l'atmosfera del borgo, con le sue stradine caratteristiche e i panorami mozzafiato sul Parco Nazionale del Pollino.
Vista l'affluenza di pubblico e i volti allegri dei partecipanti direi che l'obiettivo di "Borghi di Gusto" di promuovere il turismo enogastronomico e valorizzare le piccole realtà produttive di qualità risulta ampiamente centrato.
Io porto a casa la bellissima atmosfera di Civita e le piacevoli chiacchiere con Guglielmo Gigliotti e Piero Bruni, perché in fondo siamo "Sibariti" e con un calice di vino in mano siamo sempre a nostro agio.

2025-07-11

Lavanda e Lampone, un libro dolce e fresco come un gelato

 


Vi racconto un libro che ha la dolcezza e la freschezza di un buon gelato, il perfetto contrasto alla calura estiva: Lavanda e Lampone di Katariina Ponteva, edito da Cinquesensi.

 Protagonista del libro è Domenico, un gelataio saggio ed empatico che gestisce una gelateria che è molto più di un semplice luogo dove gustare un cono. Domenico sta a metà tra l'alchimista e lo psicologo e la sua gelateria è un rifugio per molti, quasi un salotto dove i clienti affezionati si recano non solo per le sue prelibatezze, ma anche per scambiare quattro chiacchiere con quest'uomo che, con la sua passione per erbe e spezie, è un vero e proprio conoscitore dei loro benefici sulla salute. Domenico inventa incessantemente nuove ricette di gelati deliziosi ma anche sani, gelati che oltre ad essere desiderabili i loro golosi gusti sono utili, grazie alle erbe e spezie in essi miescelati ad alleviare e risolvere diversi fastidi. “Lavanda e Lampone” è molto di più di un romanzo, è un vero e proprio manuale di sapori naturali. 

Il libro è arricchito da schede dettagliate sulle erbe aromatiche e così tra cardamomo, cannella, zenzero, rosmarino, lavanda e le storie ad essi collegate si arriva alle ricette

13 ricette di gelati alle erbe aromatiche create da Roberto Menin, il talentuoso proprietario della gelateria Alaska di Venezia. A queste si aggiunge la sorprendente ricetta “Limone ai fiori di ibisco e rosa canina”, presentata al Festival Internazionale Sherbeth Festival 2024, ideata da Carmen Castillett, maestra gelatiera napoletana per Villa Severino a Helsinki.

Katariina Ponteva ha scritto questo libro in onore del leggendario mastro gelataio veneziano Carlo Pistacchi, scomparso nel 2021. Tra i due sussisteva un legame speciale, fatto di conversazioni sull'opera lirica, loro passione condivisa, ma anche di un rispetto profondo per la positività incondizionata di Carlo, la sua passione per la musica reggae e l'heavy metal, e la sua immensa collezione di dischi. Un uomo che per trent'anni ha amato il suo lavoro e affrontato la vita con un'energia contagiosa.

Lavanda e Lampone è un tributo alla passione, alla saggezza e alla bellezza dei sapori naturali; è  una storia che scalda il cuore e rinfresca l'anima. 

2025-07-06

Aurum Terrae a Cerisano: un viaggio fra tradizione e innovazione

 


Immaginate un luogo dove il tempo rallenta, l'aria si fa più dolce e i profumi della tradizione vi avvolgono in un abbraccio caldo e sincero. Questo luogo esiste e si chiama Aurum Terrae, un gioiello culinario incastonato nella splendida cornice di Cerisano, ideato e ralizzato con amore da Andrea Sansone e la sua dolcissima coniuge. Appena arrivati appena dopo il tramonto siamo stati accolti dal loro sorriso e dai loro racconti.
Appena seduti a tavola pane, grissini alla cipolla e alle olive, sofficissima focaccia servita con un filo di eccellente olio e una piacevole gelèe di pomodoro con spuma di mozzarella e cialda di basilico, quasi una caprese del nuovo millennio, sono il biglietto da visita dello chef Vincenzo Ameruso. Stappiamo una bottiglia di eccellente vino, scegliamo il rosato Katia dell'azienda ACRONEO e le danze hanno inizio.

Un ricco piatto di antipasti ci dice che siamo in Calabria: una parmigiana di melanzane golosa e impeccabile, un delicato tortino di zucchine alla mentuccia, un rocher di patata con un cuore morbido di 'nduja e un delizioso carpaccio di manzo con aria di limone, mangiamo tutto con gusto.

Ma le sorprese non finiscono qui! Arriva una squisita fonduta con crostini e tartufo del Pollino, seguita da una riuscitissima rosticciata di carne che ci conquista.

Poiché amiamo i sapori decisi e avvolgenti, non rinunciamo agli gnocchi di patate fatti in casa dallo chef, conditi con 'nduja, cipolla agrodolce e burrata.


Un mix equilibrato e delizioso che ci lascia senza parole.

Imperdibili anche le foglie d'ulivo al pesto di fiori di zucca, guanciale croccante, chips di zucchine e fonduta di formaggio, un'armonia di ingredienti che celebra la ricchezza del territorio.

Uno dei piatti più richiesti è senza dubbio il filetto alla Brunori: un arrosto di maialino nero in crosta di noci e melassa di fichi, un inno alla Calabria più autentica, un piatto capace di raccontare una storia di tradizioni e passione.

Anche i dolci non sono da meno, un fresco cannolo scomposto con crema di latte e fragole offre una nota di leggerezza, mentre una goduriosa mousse al cioccolato servita in un guscio di scioglievole cioccolato è il perfetto coronamento di un'ottima esperienza culinaria.

Vi consiglio di salire a dare un'occhiata, da Cosenza sono davvero due passi. Arrivate all'imbrunire e lasciatevi avvolgere dall'atmosfera incantata di Aurum Terrae. Fatevi stappare una buona bottiglia di vino e ordinate un bell'antipasto. Sono certa che l'aria che respirerete e il contesto in cui vi immergerete faranno il resto. Difficilmente andrete via senza aver assaggiato almeno un buon primo, magari stappando una seconda bottiglia.

Aurum Terrae non è solo un ristorante, è un luogo magico dove si entra clienti e si esce amici, con la voglia di ritornare.


2025-06-29

Dal Fuscaldo Sun Spirit il cocktail dell'estate

Il tramonto sul mare, il nastro da tagliare,  le istituzioni schierate, la banda musicale pronta a suonare e poi applausi, un balletto che sa di mediterraneo e si da inizio alla festa. Fuscaldo Sun Spirit, una due giorni all’insegna del buon bere - tra mixology, birre artigianali e cantine vitivinicole 
- e del food come espressione autentica delle realtà locali, è iniziato così venerdì al tramonto ed è proseguito ancora meglio.
Protagoniste di Fuscaldo Sun Spirit molte tra le più importanti realtà produttive calabresi, presenti con un proprio spazio espositivo all’interno della rassegna. Dal main sponsor Distillerie Caffo alle eccellenze del panorama liquoristico regionale come Liquorificio 1864 (con Amaro Silano, Capobranco Amaro Supremo e
altri prodotti), Amaro 30 Nodi, La Rocca degli Dei, Amaro Kephas, Liquorificio Gentile, Amaro Kalos JeroAmaro Kardia. E ancora i liquorifici Kalimpè, La Mandorla, Kamastra, Pirozzi, Avolicino e AmaCalabro, tradizione innovazione mescolate con cura. 
Presente anche l’Opificio Artigianale degli Spiriti, piccola eccellenza nella distillazione made in Calabria.
Hanno scelto di sostenere Fuscaldo Sun Spirit e di partecipare con i loro prodotti anche gli amici di Birra Cala,  la start-up torinese The Spiritual Machine, leader innovativa nella progettazione di spirits e main partner dell’evento. E ancora nove cantine vinicole presenti: Cantine Viola, La Matina, Azienda Vinicola Grutteria, Iusi, Rocca Brettia, Verbicaro Viti e Vini, Tenute FerrariAntiche Vigne e Cantine Elisium.  
Presenti anche consorzi di eccellenze territoriali: Cedro di Calabria, Limone di Rocca  Imperiale IGP, Liquirizia di Calabria Dop, Fichi di Cosenza Dop.
 Ad ogni stand siamo stati accolti con un bicchierino o qualcosa di buono da assaggiare e tutti i produttori o i loro rappresentanti si sono soffermati volentieri a raccontarci la loro storia. Un'area food ben nutrita di piatti locali come gli ormai mitici spaghetti alla fuscaldese, curiosamente raccontati da un food lover d'eccezione, il piccolo e competente Antonio Pollola.
Workshop tematici a cura di ARSAC e CREA Politiche Bioeconomia; approfondimenti di Agenzia delle Dogane e dei Monopoli su argomenti di grande interesse.
Il culmine della serata di venerdi la competizione “Spirito d’Autore” magistralmente seguita da Rachele Grandinetti - responsabile comunicazione dell'evento - in cui brand rinomati e produttori di altissima qualità, espressione di un panorama ricco di identità e sperimentazione come Amaro Rupes, Amaro Milone, Liquori Qual’Italy, Liquori del Conte, Distillati Pikrò, Amaro Felisao, CS Liquori, Amaro Lucji, L’Oro della Calabria, Officina dei Cedri, Amaro Occitano, LikalAmaro Terrone, Gin Hera hanno dato prova della voglia di fare rete e di valorizzare, anche attraverso la mixology, la ricchezza e la varietà della produzione calabrese.
È stata questa la parte della serata in cui sono stata piacevolmente coinvolta contribuendo con una giuria di esperti a decretare, posso dire unanimemente, il cocktail ufficiale della stagione 2025 dei lidi del Consorzio Terredamare, nella Riviera di San Francesco.  Non so ancora il nome scelto ma so che in esso ho sentito la Calabria: Rupes RED piccante, Liquore al Cedro, Liquirizia Notte di Venere e Aranciata. Un mix equilibrato di agrumi, liquirizia, erbe e peperoncino, po' selvaggio e un po' gentile ha in sé l'anima della nostra terra. Il DJ set che  ha animato entrambe le serate con dj d'eccezione e grande partecipazione è stata la degna conclusione di un evento bello da raccontare ma molto di più da vivere.

#FuscaldoSunSpirit #Mixology #CocktailCalabresi #RivieraDiSanFrancesco #Terredamare #AmariCalabresi #CalabriaDaBere #SunSpirit2025 #GustoTerritorioIdentità

2025-06-20

Se dici 18 giugno rispondo Magliocco day


 
Se dici 18 giugno rispondo Magliocco day.
Credo proprio che dopo la super esplosiva edizione 2025 di questo ricco evento ideato e organizzato da Antonio Andreoli saranno in tanti a lasciarsi la data libera in agenda.
L'evento, alla sua seconda edizione, è itinerante e sempre più ricco ma quel che è certo è che per questa data produttori di vino Magliocco e cose buone, gli chef e i food lovers si danno appuntamento lì dove l'organizzazione li chiama ed ecco che si da luogo ad una giornata celebrativa e appassionante che diventa difficile anche raccontare per la ricchezza di contenuti.
Il 18 giugno ad Altomonte, presso l'Hotel Barbieri l'atmosfera era travolgente. E' stato molto più di un semplice evento.
Il Magliocco Day è una giornata indimenticabile che vede il vino Magliocco protagonista assoluto, esaltando con ardore l'eccellenza enogastronomica calabrese. La Sala dei vini ha accolto ben 40 cantine, un vero tesoro di profumi e aromi, mentre l'area gastronomica ha ospitato 30 stand traboccanti di delizie.

Lo Chef Enzo Barbieri, patron della location ospitante e lo Chef Peppe Guida, affiancato dal suo stellato staff dell'Osteria Nonna Rosa, si sono dati da fare per accogliere tutti i partecipanti con primi appetitosi e creativi, ma non erano i soli a proporre piatti eccezionali.

Tra i banchi espositivi gli chef presenti ci hanno deliziato con prodotti a base di magliocco, come dimenticare la focaccia al magliocco dolce di Lorenzo Fortuna arricchita da crema di ricotta e impreziosita da riduzione al magliocco o il gelato tarallucci e vino dello chef Pierluigi Vacca, squisito nei suoi contrasti tra il dolce del gelato e il salato del tarallo sbriciolato. 

L'ingegnoso Alex Viscomi ha incantato tutti con il suo babà salato al Magliocco dell'azienda Acroneo,  arricchito da una crema di stocco mantecato e c cipolla caramellata al Magliocco realizzato da chef Simonluca Barbieri

Non solo piaceri per il palato al Magliocco day. L'anima si è nutrita anche di bellezza con le mostre d'arte che hanno arricchito la manifestazione: gli scatti toccanti della mostra fotografica di Luigi Curti e il suggestivo percorso espositivo di Domenico Grosso, un'opera pensata e creata in esclusiva per questo giorno memorabile.

Il pomeriggio è stato un susseguirsi di incontri di altissimo calibro, un'occasione per esplorare le radici profonde della Calabria e le sue aspirazioni.

Interessantissimo il talk  di Calabria Wilde Wine: L’associazione che salva le uve calabresi. Vittorio Porpiglia, presidente dell'associazione ci ha raccontato i progetti dedicati alla salvaguardia delle uve autoctone, custodi di un patrimonio inestimabile. 

Fabrizia Arcuri di MEIH ha illuminato la strada verso l'export vinicolo, condividendo intuizioni strategiche che aprono orizzonti. Sabrina Sicari e Franco Anastasi di Solving hanno offerto riflessioni profonde sulla crescita d'impresa e lo sviluppo organizzativo, delineando il futuro con saggezza.

Tra un talk e un convegno la consegna degli attestati di merito ai ristoratori e ai fornai che, con amore e dedizione, dimostrano impegno instancabile nella valorizzazione del "Made in Calabria" utilizzando il vino calabrese nei loro menù.  Riconoscimenti consegnati dagli stessi Chef Peppe Guida ed Enzo Barbieri, affiancati dall'organizzatore Antonio Andreoli e dal giornalista e gastronomo Paolo Massobrio. Tanti gli chef premiati, molti appartenenti alle associazioni I Pittagorici ed ELITE.


Dell'associazione ELITE sono stati insigniti dell'attestato di merito gli chef: Simonluca Barbieri, Edoardo Artusa, Alex Viscomi, Ernesto Mancherelli, Pasquale Virardi, Pino Mannarino, Francesco Luci e Andreas Barbato.

Un encomio speciale è stato rivolto anche agli ITS Academy della provincia di Cosenza, come l'ITS IRIDEA, che con lungimiranza ha dedicato uno dei suoi percorsi di studio alla valorizzazione dell'enogastronomia e del territorio, seminando i germogli del futuro.

Il convegno “Oltre il Calice” ha tracciato nuove, entusiasmanti rotte per una Calabria consapevole delle sue immense potenzialità agroalimentari e turistiche. Il già citato Paolo Massobrio, ha catturato l'attenzione presentando con fervore il Progetto Magliocco e il Registro dei Vini Calabresi: strumenti visionari, pensati per strutturare un'offerta enoturistica di qualità superiore, con esperienze che spaziano dalle suggestive visite in cantina ai corsi di cucina che celebrano l'abbinamento con i vini tipici.

La magia è tornata poi in scena con lo show cooking firmato dagli inarrestabili Chef Peppe Guida e Chef Enzo Barbieri, che hanno deliziato i presenti con creazioni culinarie che hanno rapito i sensi. La serata è poi proseguita con la partecipatissima masterclass “Pane e vino”, condotta con maestria dal direttore INAP Walter Cricrì, dallo chef Pierluigi Vacca e dal delegato ONAV Mario Reda.

A bordo piscina, sotto un cielo stellato, tra raffinate degustazioni di cioccolato e Magliocco chinato da meditazione, frutto della collaborazione con NonSoloCioccolato di Isabella Mascaro, Qual’Italy di Enzo Serra. hanno sfilato i mantellati della Confraternita degli Zafarani Cruski

Inoltre i maestri panificatori INAP hanno offerto in degustazione il pane al cioccolato al Magliocco, ideato appositamente per l'occasione.

Il Magliocco Day 2025 è una sinfonia di sapori, un inno al territorio e una fucina di idee brillanti frutto della nostra Calabria così unica e vibrante. 

L'appuntamento è in agenda per il prossimo anno.

2025-06-17

Tra bolle e bollicine avanza l'Estate da Impasto




Tra bolle e bollicine da Impasto Pizzeria Contemporanea ieri sera abbiamo assaporato la freschezza dell'estate. 

Pizze che parlano di ricordi quelle di Francesco Viceconte, accostamenti a volte inediti e forse anche arditi quelli di chef Francesco Luci, ma che abbiamo inaspettatamente ritrovato in qualche cassetto della memoria. 

Un viaggio sensoriale oltre la pizza quello a cui ho partecipato insieme a giornalisti di settore, comunicatori social e produttori, davvero un menù inconsueto accompagnato da un viaggio fatto di bollicine con azzeccatissimi pairing del master sommelier Guglielmo Gigliotti

Un menu dalla vivacità inedita assaporato in un locale che si è rifatto il look e risulta sempre più bello e ampio. Nella saletta aggiunta recentemente anche uno scenografico angolo selfie con altalena.

Ancora una volta vediamo celebrare la generosità della terra, proponendo solo ciò che la natura offre nella stagione in corso unito a ciò che di buono viene prodotto nel territorio secondo la regola del "giusto chilometro" assai amata da Viceconte e Luci e in virtù della quale siamo lieti di veder annunciata l'introduzione delle farine calabresi di Molino Bruno, storica azienda cosentina rinomata per la qualità dei suoi prodotti. Questo cambiamento arricchisce ulteriormente l'impasto di Viceconte, donandogli un carattere ancora più autentico e legato al territorio.

Il nuovo menu estivo di Impasto è un inno alla bella stagione, ai sapori del territorio, alla ricchezza cromatica della stagione calda. Un'Entree nella quale abbiamo assaporato la dolcezza di un riso di Sibari Magisa allo zafferano, fritto in crocchetta e completato da gambero rosso crudo, tartufo del Pollino, stracciatella e gel di Champagne Opere Metodo Classico Brut.

Una pizza contemporanea  la Nerone, con crema di zucchine arrostite, fiordilatte, stracciatella e l'eccellente prosciutto cotto al bergamotto del Salumificio Nostrum di Siderno, eccellenza abbinata all'eccellente Centocamere Barone Macrì, spumante da uve mantoninco rifermentato in bottiglia. 


Un ritorno alla tradizione con la ruota di carro declinata in versione   Pane e Pomodoro, semplice a dirsi ma difficile da realizzare con il pomodoro in quattro diverse consistenze: passata di datterino giallo, stracciatella, pomodoro semidry, gel di pomodoro, pesto di aglio orsino, pomodorino fresco e peperoncino abbinata al Gonet Sulcova Champagne brut di una complessità ed eleganza non affatto ordinari.

Estate a piene mani nella Melanzana ripiena in versione pizza, ragu bianco e melanzane, provola, polpette di melanzana, evocativo pomodoro bruciato e olio al basilico con un sempre azzeccato spumante rosè brut metodo classico Dovì Ferrocinto.

E poi ancora sapori freschi e  assolutamente non usuali la Fiori e Frutta, dolcezza e sapidità che si rincorrono mescolandosi: fiordilatte, fiori di zucca marinati, alici, stracciatella e un sorprendente gel di anguria e limone, un vero ritratto dell'estate, accompagnato da Champagne Lallier blanc de blanc.

Il momento dolce è stato una sorpresa, la bella stagione racchiusa in una confettura di albicocche è diventata la farcia un Muffin di pizza gusto Sacher, un'esplosione di cioccolato, sia nell'impasto che nella glassa, degustato con un Amaro Manfredi.

Ancora una volta da Impasto, grazie alla competenza di Chef Luci e del padrone di casa Viceconte abbiamo avuto l'opportunità di degustare un'intera stagione in un solo menù. 

Non ti resta che andare a provare.