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2024-07-01

Albicocche: poche calorie e mille proprietà benefiche anche in insalata


Le albicocche sono ricchissime di antiossidanti come la vitamina C, la vitamina A e i composti fitochimici che aiutano a prevenire malattie cardiache, a ridurre il colesterolo Ldl e nella prevenzione del cancro. Insomma tanti effetti benefici che vanno a sommarsi al loro eccellente gusto. Seppure poco caloriche, solo 28 calorie per 100 g, la giusta porzione di albicocche quotidiane è pari a 150 grammi, ovvero 2-3 frutti freschi ma difficilmente riesco a trattenermi quando trattasi delle buone albicocche del nostro albero. 
Il problema di averne un albero è proprio che maturano tutte quasi contemporaneamente e per le eccedenze ne faccio della marmellata ma si possono conservare anche sciroppate o secche servendosi del bellissimo sole che in questo periodo bacia la nostra terra per utilizzarle successivamente anche in composta.
In pratica ho sempre utilizzato le albicocche in versione dolce ma l'altra sera ho iniziato a vederla in modo differente, dopo il fortuito incontro e la relativa chiacchiarata con un bravissimo chef di mia conoscenza Gianluigi Miceli de Il Carpaccio Acri. Ebbene Gianluigi mi ha suggerito un'insalata a base di questi golosi frutti ed ho voluto cedere al suo gradito suggerimento e ne ho fatto una buonissima insalatina che lo chef mi ha consigliato di servire come aperitivo estivo. Certo ho utilizzato i condimenti a modo mio no avendo assaggiato l'originale ed ho arricchito la preparazione con feta poiché non ho trovato la giuncata con la quale mi consigliava di servire l'insalata di albicocche. Ho avuto comunque un ottimo risultato e le freselle integrali dell'altra volta mi sono sembrate perfette per completare l'insieme.
Insalata di alicocche e feta
Ingredienti per 4 persone:
10-12 albicocche sode e mature
1/2 limone 
olio evo q.b.
peperoncino in scaglie
sale 
1 panetto di feta 
freselle integrali per accompagnare
Tagliare a fettine le abicocche lavate e private dei noccioli, condirle con  olio, sale, qualche scaglia di peperoncino e qualche goccia di limone. Mescolare e suddividere in quattro bicchieri a bocca larga, taglaire a quadratini la feta e distribirla nei bicchieri, completare con un giro d'olio, un rametto di rosmarino e le freselle.
Non vi resta che scegliere un buon vino fresco e l'aperitivo è servito.

2023-12-01

Ciambella-brioche della Lu



Le ricette belle e buone vanno condivise, è nostro dovere dare agli altri il bello che riceviamo e così io oggi a inizio del periodo festivo voglio condividere con voi la ricetta del ciambellone brioche di mia sorella. Mi direte che ne vedete tanti di ciambelloni così ma io vi dico quanti di questi ciambelloni soffici e ben lievitati che riescono a fare a meno del latte e del burro e contengono un uovo solo non ne avete ancora visti. Questo è quello che mi è piaciuto subito e poi anche se il ripieno originale prevede confettura di frutti di bosco sappiate che con la creme spalmabile al cioccolato e simili (provate la combo di crema nocciole bianca e marmellata di arance, o crema al caramello e gocce di cioccolato, o crema e uvetta) risulterà amata anche ai piccoli golosi di casa.
Ingredienti:
500 g di farina 0
250 g di acqua
1 uovo
15 g di lievito di birra fresco
100 g di zucchero
80 g di olio di semi
1 pizzico di sale
la scorza di un limone
Versare la farina in una ciotola, unire lo zucchero, il sale, l'uovo, la scorza di limone grattugiata, l'acqua tiepida nella quale sarà stato sciolto il lievito e infine l'olio. Impastare bene fino ad ottenere una palla e lasciar lievitare l’impasto coperto anche 2-3 ore . Stendere poi un rettangolo e in una metà per lungo mettere la confettura, sovrapporre l'altra metà a chiudere e tagliare in due per il lungo. Attorcigliare entrambe le fasce ottenute, chiudere a ciambella e mettere nello stampo. Lasciare lievitare 1 o 2 ore, mettere poi solo dello zucchero sopra e infornare per 25/30 minuti a 180 gradi ventilato o 190 statico. Una volta fuori dal forno lucidare con confettura di albicocche a piacere.

2016-08-11

Estate in città con I vini di Greta

Un mio nuovo goloso percorso vi aspetta su Diritto di Cronaca. D’estate tutti tendiamo a lasciare le città in favore delle zone costiere, però vi assicuro che questo è il migliore periodo per conoscere e vivere Cosenza. Tanti sono gli eventi che si organizzano in città per chi è costretto a restare a lavoro, per chi dalle vacanze è già rientrato e per chi ancora, abitando fuori, decide di trascorrere qualche giorno nei luoghi d’origine.

Passeggiando per le vie meno note della città è possibile imbattersi in locali piacevoli, di gusto, dov’è possibile rilassarsi e godere un paio d’ore in tutta serenità davanti a qualche buon piatto allentando per un po’ lo stress quotidiano.
Una di queste passeggiate mi ha portato a conoscere I vini di Greta un ristorante enoteca ubicato a due passi da Piazza Loreto. Un luogo semplice e pulito, godibilissimo in ogni stagione. Una sala raccolta ed accogliente con buona musica in sottofondo ed elementi di originalità disseminati qua e là a testimonianza dell’estro e della personalità di Carla che accoglie con un sorriso franco e cordiale i clienti che vogliono sostare ad uno dei tavoli,  che nella stagione estiva sono posti anche fuori dal locale, o semplicemente scegliere ed acquistare una buona bottiglia.
L’altra metà anima del locale è Gianfranco che rappresenta la cucina de I vini di Greta e che impariamo a conoscere una volta accomodati ad uno dei tavoli all’aperto.

Tra gli antipasti ottime le croccantissime bietole in pastella per non parlare degli involtini di lattuga  e carpaccio con scaglie di grana, carne sceltissima battuta al momento e condita con olio di primissima qualità. Gli spaghetti con alici, mollica e pinoli tostati al profumo di mentuccia sono la riuscita versione estiva del piatto tipico natalizio. Gli scialatielli con zucchine a spaghetto, crema di ricotta, pesto e pomodorini sono un piatto fresco ed estivo  dal sapore avvolgente. 
L’orata in crosta di pistacchi e mandorle con insalata di frutta e verdura è uno dei secondi più gettonati, ed in effetti è giustamente croccante e gustosa con il filetto che resta all’interno tenero e succoso.
Lo cherry preparato da Carla con le foglie di amarena e tante buone spezie ci ricorda il clima freddo facendoci desiderare il Natale e sposa a meraviglia, esaltandone le ricche note di cioccolato, la Sacher  che Carla prepara senza burro ed accompagna ad una gustosa confettura di albicocche per nulla dolce e stucchevole. Un locale da rivedere anche con il freddo per assaporare le nuove proposte e godere dell’ospitalità di Gianfranco e Carla.

Ristorante Enoteca I Vini di Greta
Via Stanislao Giacomantonio n. 6/8 (nei pressi di Piazza Loreto) 87100 Cosenza
Tel 0984 429466 – 347 8279191

https://www.facebook.com/ivinidigreta.enotecaristorantewinebar

Estate in città con I vini di Greta

Un mio nuovo goloso percorso vi aspetta su Diritto di Cronaca. D’estate tutti tendiamo a lasciare le città in favore delle zone costiere, però vi assicuro che questo è il migliore periodo per conoscere e vivere Cosenza. Tanti sono gli eventi che si organizzano in città per chi è costretto a restare a lavoro, per chi dalle vacanze è già rientrato e per chi ancora, abitando fuori, decide di trascorrere qualche giorno nei luoghi d’origine.

Passeggiando per le vie meno note della città è possibile imbattersi in locali piacevoli, di gusto, dov’è possibile rilassarsi e godere un paio d’ore in tutta serenità davanti a qualche buon piatto allentando per un po’ lo stress quotidiano.
Una di queste passeggiate mi ha portato a conoscere I vini di Greta un ristorante enoteca ubicato a due passi da Piazza Loreto. Un luogo semplice e pulito, godibilissimo in ogni stagione. Una sala raccolta ed accogliente con buona musica in sottofondo ed elementi di originalità disseminati qua e là a testimonianza dell’estro e della personalità di Carla che accoglie con un sorriso franco e cordiale i clienti che vogliono sostare ad uno dei tavoli,  che nella stagione estiva sono posti anche fuori dal locale, o semplicemente scegliere ed acquistare una buona bottiglia.
L’altra metà anima del locale è Gianfranco che rappresenta la cucina de I vini di Greta e che impariamo a conoscere una volta accomodati ad uno dei tavoli all’aperto.

Tra gli antipasti ottime le croccantissime bietole in pastella per non parlare degli involtini di lattuga  e carpaccio con scaglie di grana, carne sceltissima battuta al momento e condita con olio di primissima qualità. Gli spaghetti con alici, mollica e pinoli tostati al profumo di mentuccia sono la riuscita versione estiva del piatto tipico natalizio. Gli scialatielli con zucchine a spaghetto, crema di ricotta, pesto e pomodorini sono un piatto fresco ed estivo  dal sapore avvolgente. 
L’orata in crosta di pistacchi e mandorle con insalata di frutta e verdura è uno dei secondi più gettonati, ed in effetti è giustamente croccante e gustosa con il filetto che resta all’interno tenero e succoso.
Lo cherry preparato da Carla con le foglie di amarena e tante buone spezie ci ricorda il clima freddo facendoci desiderare il Natale e sposa a meraviglia, esaltandone le ricche note di cioccolato, la Sacher  che Carla prepara senza burro ed accompagna ad una gustosa confettura di albicocche per nulla dolce e stucchevole. Un locale da rivedere anche con il freddo per assaporare le nuove proposte e godere dell’ospitalità di Gianfranco e Carla.

Ristorante Enoteca I Vini di Greta
Via Stanislao Giacomantonio n. 6/8 (nei pressi di Piazza Loreto) 87100 Cosenza
Tel 0984 429466 – 347 8279191

https://www.facebook.com/ivinidigreta.enotecaristorantewinebar

2016-04-07

E tu di che crostata sei?

Piatto ISI Milano

E tu di che crostata sei? Rustica con la marmellata, elegante con crema, suadente al cioccolato, fresca con la frutta? Qualunque sia la tua preferita o se ancora non l'hai trovata ma sai di volerla buona ed elegante sono certa che la troverai in Progetto Crostate il libro di Federico Prodon pubblicato da Gribaudo. Che tu sia un appassionato di pasticceria o un semplice goloso tra le pagine di questo libro troverai le risposte ai tuoi perché in fatto in crostate e saprai di certo alla fine del libro come realizzare ciò che ti frolla in mente.
Il libro è di alta pasticceria seppure l'autore provenga da altro settore essendosi avvicinato al settore per pura passione. Chi segue Bake Off Italia sa di chi sto parlando (si è classificato terzo nella seconda edizione) e i talenti alla fine che vincano o no a galla vengono sempre. 
Le crostate del libro sono davvero eseguite a regola d'arte e i risultati sono spettacolari ma non sono impossibili da realizzare basta che non manchino due ingredienti fondamentali la voglia di cimentarsi e l'amore per quel che si fa. Io sono un pochettino sbrigativa ma vi propongo comunque la mia crostata preferita (dopo la classica con confettura di albicocche possibilmente), quella alla crema con mele caramellate e frutti di bosco, profumata di vaniglia e succulenta al punto giusto.
Crostata alla crema con frutti di bosco e mele caramellate
INGREDIENTI
Per la frolla:
270 g di farina 00
110 g di zucchero semolato fine
135 g di burro
1 uovo e 1 tuorlo
la scorza di un limone
Per la crema:
2 tuorli
150 g di zucchero semolato
75 g di farina 00
1/2 litro di latte
1 cucchiaino di estratto di vaniglia
infine per il completamento di una crostata da 20 cm di diametro occorreranno:
1 mela pink Lady 
2 cucchiai di zucchero di canna
150 g di frutti di bosco (anche congelati)
zucchero a velo
Amalgamare il burro freddo con la farina, unire lo zucchero,la scorza di limone e poi l'uovo e il tuorlo. Avvolgere l’impasto in pellicola e lasciarlo riposare in frigorifero per almeno mezz’ora. Poi stenderlo a uno spessore di 7-8 mm e rivestire con esso il fondo e i bordi di una teglia da crostata (20-22 cm di diametro), coprire con carta forno e cospargere di fagioli, ceci o perle da cottura. Infornare a 180° finché il fondo risulterà cotto, poi togliere la carta e proseguire la cottura finché anche la superficie e i bordi saranno dorati.
mescolare i tuorli con lo zucchero e la farina unendo pochissimo latte, aggiungere il resto del latte bollente mescolando per sciogliere eventuali grumi, portare sul fuoco e addensare mescolando. 
In un padellino sciogliere lo zucchero e saltarvi velocemente la mela pelata e tagliata a fettine sottili. 
Disporre sopra la frolla già cotta, la crema in strato abbondante e poi formare un decoro con le fettine di mela caramellate, riempire gli spazi con i frutti di bosco. Completare con zucchero a velo che sciogliendosi luciderà la superficie dei frutti.

E tu di che crostata sei?

Piatto ISI Milano

E tu di che crostata sei? Rustica con la marmellata, elegante con crema, suadente al cioccolato, fresca con la frutta? Qualunque sia la tua preferita o se ancora non l'hai trovata ma sai di volerla buona ed elegante sono certa che la troverai in Progetto Crostate il libro di Federico Prodon pubblicato da Gribaudo. Che tu sia un appassionato di pasticceria o un semplice goloso tra le pagine di questo libro troverai le risposte ai tuoi perché in fatto in crostate e saprai di certo alla fine del libro come realizzare ciò che ti frolla in mente.
Il libro è di alta pasticceria seppure l'autore provenga da altro settore essendosi avvicinato al settore per pura passione. Chi segue Bake Off Italia sa di chi sto parlando (si è classificato terzo nella seconda edizione) e i talenti alla fine che vincano o no a galla vengono sempre. 
Le crostate del libro sono davvero eseguite a regola d'arte e i risultati sono spettacolari ma non sono impossibili da realizzare basta che non manchino due ingredienti fondamentali la voglia di cimentarsi e l'amore per quel che si fa. Io sono un pochettino sbrigativa ma vi propongo comunque la mia crostata preferita (dopo la classica con confettura di albicocche possibilmente), quella alla crema con mele caramellate e frutti di bosco, profumata di vaniglia e succulenta al punto giusto.
Crostata alla crema con frutti di bosco e mele caramellate
INGREDIENTI
Per la frolla:
270 g di farina 00
110 g di zucchero semolato fine
135 g di burro
1 uovo e 1 tuorlo
la scorza di un limone
Per la crema:
2 tuorli
150 g di zucchero semolato
75 g di farina 00
1/2 litro di latte
1 cucchiaino di estratto di vaniglia
infine per il completamento di una crostata da 20 cm di diametro occorreranno:
1 mela pink Lady 
2 cucchiai di zucchero di canna
150 g di frutti di bosco (anche congelati)
zucchero a velo
Amalgamare il burro freddo con la farina, unire lo zucchero,la scorza di limone e poi l'uovo e il tuorlo. Avvolgere l’impasto in pellicola e lasciarlo riposare in frigorifero per almeno mezz’ora. Poi stenderlo a uno spessore di 7-8 mm e rivestire con esso il fondo e i bordi di una teglia da crostata (20-22 cm di diametro), coprire con carta forno e cospargere di fagioli, ceci o perle da cottura. Infornare a 180° finché il fondo risulterà cotto, poi togliere la carta e proseguire la cottura finché anche la superficie e i bordi saranno dorati.
mescolare i tuorli con lo zucchero e la farina unendo pochissimo latte, aggiungere il resto del latte bollente mescolando per sciogliere eventuali grumi, portare sul fuoco e addensare mescolando. 
In un padellino sciogliere lo zucchero e saltarvi velocemente la mela pelata e tagliata a fettine sottili. 
Disporre sopra la frolla già cotta, la crema in strato abbondante e poi formare un decoro con le fettine di mela caramellate, riempire gli spazi con i frutti di bosco. Completare con zucchero a velo che sciogliendosi luciderà la superficie dei frutti.

2015-07-14

Gelato chez moi: alla vaniglia con uvetta e frutta allo sciroppo home made

Tessuto Busatti, barattolo Weck MCM Emballages, coppe La Porcellana Bianca
http://www.feltrinellieditore.it/opera/opera/gelato-chez-moi/
Gelato chez moi è il titolo del libro di Barbara Torresan pubblicato da Gribaudo e dedicato al dolce della bella stagione per eccellenza. Le idee e le ricette del libro sono tante e tutte originali di quella originalità  ricercata cui la nostra Babs ci ha abituati. Ce n'è davvero per tutti i gusti, le occasioni e i momenti della giornata. Classici contemporanei, veg, di frutta, stecchi, frappè, affogati e frullati, granite e ghiaccioli, biscotti, torte e mignon. Golose preparazioni che ci strizzano l'occhio dalle patinate pagine di questa bellissima pubblicazione. Difficile non trovare quello giusto per noi visto che vi sono ricette da preparare con la gelatiera o senza e altre in cui il punto di partenza è il gelato già pronto.
Sfogliavo le pagine mi appuntavo quelli da provare o da rielaborare, alla fine la mia lista era davvero lunga a riprova che davvero sono ricette da poter sperimentare. La vaniglia in coppa ha catturato la mia attenzione per la presenza dell'uvetta ammollata nel rum, qualcosa di irresistibile per me, prevedeva poi l'aggiunta di amaretti o nocciolini e panna montata, io invece ho accostato il gelato alla vaniglia con l'uvetta alla mia frutta sciroppata che sempre preparo nel mese di giugno quando l'albero delle pere si riempie di fruttini e l'albicocco ci regala un assaggio della sua bontà. Il bello di questa frutta sciroppata home made è che non è per nulla dolce ed è molto aromatica visto che aggiungo qualche bacca di pepe lungo, con il gelato alla vaniglia e uvetta del libro e un biscottino ha trovato il suo completamento ideale.
Ingredienti per 4 persone:
8 palline di gelato alla vaniglia
2 cucchiai di uva sultanina
1 bicchierino di rum
pere e albicocche allo sciroppo*
biscottini o cialde per completare
ammollare l'uvetta nel rum poi strizzarla e mescolarla al gelato, riporre in frigo a rassodare. Disporre due mezze pere e mezza albicocca in ciascuna coppa, aggiungervi il gelato e completare con un biscottino o una cialda.
Pere e albicocche allo sciroppo
Ingredienti
1 l di acqua
300 g di zucchero
la scorza di un limone
1 kg c.a. di pere e albicocche
3-4 bacche di pepe lungo
preparare lo sciroppo con acqua, zucchero e scorza di limone. Pulire i frutti e tagliarli in due eliminando i noccioli. Disporre i frutti nei vasi scelti, nel mio caso quelli a chiusura ermetica della Weck MCM Emballages, coprire con lo sciroppo ed aggiungere 1-2 bacche di pepe lungo secondo la grandezza dei barattoli. Tappare ermeticamente e porre a cuocere a bagnomaria per 20-25 minuti, spegnere e lasciar raffreddare nell'acqua di cottura.

2015-06-30

Torta di farro e mandorle nel vasetto

Ormai pare che la mania del dolce sano abbia preso piede a casa mia, certo per la colazione è bello avere una coccola preparata con le proprie mani, ma più di una volta a settimana è difficile riuscire a preparare una torta e quindi, coperti i primi tre giorni il resto del dolce o lo si regala subito o va a finire dopo il terzo giorno nel pattume anche perché i bambini sono ancora un po' refrattari alla parola sano. Sapevo che una soluzione doveva esserci (alternativa al congelamento) e così mi sono avvicinata con tanta curiosità ed estrema sorpresa per il risultato a quella tecnica che va sotto il nome di "vasocottura" applicabile a tutte le pietanze con diverse modalità di cottura, bagnomaria sul fuoco, forno, bagnomaria in forno. E' una tecnica veloce e molto pratica che consente di ottenere cibi sani e molto gustosi. 
 Mi sono procurata i vasetti adatti, quelli classici della WECK distribuiti da MCM Emballages ed ho provato la torta nel vasetto. Preparata più di una settimana fa giuro di averne gustato, l'ultimo fragrante vasetto questa mattina  a colazione tenendo semplicemente i vasetti chiusi ermeticamente in frigo.
La ricetta che vi do prevede l'utilizzo della farina di mandorle se avete lo scarto del latte di mandorla di cui vi parlavo la scorsa volta è perfetto. Come frutta ho utilizzato le perine estive e le albicocche dei miei alberi ma potete utilizzare pesche, mele, arance, ciliegie secondo la stagione.
Torta di farro e mandorle nel vasetto
Ingredienti:
3 uova
150 g di farina di farro
100 g di farina di mandorle
250 g di zucchero di canna
130 ml di olio di arachidi
130 ml di latte di mandorla (non zuccherato)
30 ml di liquore
1 bustina di cremor tartaro
1 cucchiaino di bicarbonato
albicocche e pere estive o altra frutta a piacere
Montare le uova con lo zucchero, aggiungere i liquidi e poi le farine, il cremor tartaro e il bicarbonato.
Imburrare i barattolini e suddividervi il composto, senza superare la metà del vasetto, aggiungere una perina privata del torsolo o mezza albicocca. Adagiare i vasetti in teglia e cuocerli a 180° per 15 minuti circa. Tappare i vasetti ermeticamente appena fuori dal forno, si creerà il sottovuoto e si manterranno per un bel poco.

Torta di farro e mandorle nel vasetto

Ormai pare che la mania del dolce sano abbia preso piede a casa mia, certo per la colazione è bello avere una coccola preparata con le proprie mani, ma più di una volta a settimana è difficile riuscire a preparare una torta e quindi, coperti i primi tre giorni il resto del dolce o lo si regala subito o va a finire dopo il terzo giorno nel pattume anche perché i bambini sono ancora un po' refrattari alla parola sano. Sapevo che una soluzione doveva esserci (alternativa al congelamento) e così mi sono avvicinata con tanta curiosità ed estrema sorpresa per il risultato a quella tecnica che va sotto il nome di "vasocottura" applicabile a tutte le pietanze con diverse modalità di cottura, bagnomaria sul fuoco, forno, bagnomaria in forno. E' una tecnica veloce e molto pratica che consente di ottenere cibi sani e molto gustosi. 
 Mi sono procurata i vasetti adatti, quelli classici della WECK distribuiti da MCM Emballages ed ho provato la torta nel vasetto. Preparata più di una settimana fa giuro di averne gustato, l'ultimo fragrante vasetto questa mattina  a colazione tenendo semplicemente i vasetti chiusi ermeticamente in frigo.
La ricetta che vi do prevede l'utilizzo della farina di mandorle se avete lo scarto del latte di mandorla di cui vi parlavo la scorsa volta è perfetto. Come frutta ho utilizzato le perine estive e le albicocche dei miei alberi ma potete utilizzare pesche, mele, arance, ciliegie secondo la stagione.
Torta di farro e mandorle nel vasetto
Ingredienti:
3 uova
150 g di farina di farro
100 g di farina di mandorle
250 g di zucchero di canna
130 ml di olio di arachidi
130 ml di latte di mandorla (non zuccherato)
30 ml di liquore
1 bustina di cremor tartaro
1 cucchiaino di bicarbonato
albicocche e pere estive o altra frutta a piacere
Montare le uova con lo zucchero, aggiungere i liquidi e poi le farine, il cremor tartaro e il bicarbonato.
Imburrare i barattolini e suddividervi il composto, senza superare la metà del vasetto, aggiungere una perina privata del torsolo o mezza albicocca. Adagiare i vasetti in teglia e cuocerli a 180° per 15 minuti circa. Tappare i vasetti ermeticamente appena fuori dal forno, si creerà il sottovuoto e si manterranno per un bel poco.

2014-12-11

Dolci peccati al cioccolato...il budino cioccolatino


Amo leggere i libri in cui in qualche modo la cucina ha un ruolo ma ogni tanto amo "distrarmi" restando attratta da "casi letterari". 
Mi è successo di recente con L'educazione di Angelica il caso letterario firmato Angelica B. e pubblicato dalla Newton Compton, certo quel cup cake della copertina lascerebbe intendere un contenuto diverso ma quelle rosse ciliegine dicono ben altro ed in effetti ben altro si dice nel libro. Il tema centrale è l'educazione alla vita e in particolare al sesso della giovanissima Angelica, timida, appassionata e poco amata ragazzina. Ho seguito con vera passione dalla prima all'ultima pagina le vicende di Angelica e la sua sete d'amore. In realtà il dolce in copertina un significato ce l'ha eccome dal momento che l'autrice oltre che giornalista di design e arte contemporanea è anche un'esperta cuoca.
Di questa sua passione per la cucina e per i dolci al cioccolato, che di loro danno l'idea del lascivo, ce ne da saggio in un elegante e curato volume che vuole essere quasi una prosecuzione, o meglio un completamento, del romanzo.
 I dolci segreti di Angelica è un peccaminoso manuale di cucina in cui ci vengono svelati trucchi e ricette per riuscire a prendere gli uomini per la gola (sempre qualora gli espliciti ed esaustivi metodi utilizzati da Angelica nel romanzo non dovessero bastare). Più di 200 ricette golose, seducenti, irresistibili e ovviamente al cioccolato perché come dice Angelica il cioccolato, in fondo, è la più sexy, la più intrigante e la più deliziosa droga legale che esista al mondo. I nomi delle ricette, suddivise secondo le occasioni per le quali risultano idonee, si rifanno a famosi titoli di film e canzoni. Prelibatezze che catturano lo sguardo, l'olfatto e che seducono definitivamente i sensi. Davvero una coppia di libri immancabili sotto l'albero di Natale.
Una collega blogger con "i dolci nella mente" è Patrizia De Angelis che ha appena visto pubblicare da Giramondo Gourmand Editore il suo primo libro dedicato naturalmente ai dolci. Dolce...mente il titolo del libro in cui i dolci sono suddivisi per stagione. Tra i tanti dolci proposti, dolci d'altri tempi rivisti in chiave moderna e irrinunciabili dolci al cioccolato come quelli in copertina. Il libro è corredato di strepitose fotografie che rendono impossibile al lettore rimanere con le mani in mano. Tutto bello, fattibile e possibile come resistere al richiamo di Patrizia?
Ispirata da Angelica e da Patrizia anch'io ho voluto tentare il mio esperimento di dolce lussurioso rigorosamente al cioccolato e se si parla di cioccolato la qualità deve venire prima di tutto così ho scelto il cioccolato della Cioccolateria Artigianale dei Fratelli Gardini di Forlì. Con il cibo hanno avuto sempre a che fare loro, nipoti di fornai e figli di pasticcieri hanno voluto dedicarsi alla lavorazione artigianale del cioccolato iniziando nel 1987 con un piccolo laboratorio artigianale (L'Artigiano appunto) in quel di Forlì. Da allora di riconoscimenti e successi i fratelli Gardini ne hanno avuti tanti ma mai hanno dimenticato che il motore di tutto è la loro forte passione. Sperimentano, ricercano e stupiscono con insoliti abbinamenti offrendo sempre nuove emozioni.
 Ammaliata dal loro cremino all'amarena così come dalle loro praline all'olio Brisighello e sale dolce di Cervia, ho scelto il cioccolato dello chef nella variante al 72% di cacao per la mia torta cioccolatino che ho inserito nel budino al cioccolato. Per accompagnare il mio dolce il più classico degli abbinamenti una confettura extra Biodelizia all'albicocca di VIS che ho reso più "adulta" e fluida frullandola con l'aggiunta di whiskey.
Budino Cioccolatino
Ingredienti per 8 porzioni
Per la torta cioccolatino:

2 uova (circa 120-130 g)
120-130 g di cioccolato fondente (almeno al 70% di cacao)
120-130 g di zucchero
120-130 g di burro
1 cucchiaio di farina
Per il budino:
1 busta di preparato per budino al cioccolato*
500 ml di latte
Per completare:
8 cucchiaiate di confettura extra di albicocche
8 cucchiai di whiskey
Sciogliere a bagnomaria il cioccolato, unire il burro e, una volta che lo stesso è ben sciolto ed amalgamato, lo zucchero e i tuorli, unire poi un cucchiaio di farina e gli albumi montati a neve. Versare il composto in una teglia (meglio se foderata di carta forno) e cuocere a 150° per 15-20 minuti secondo lo spessore. Non lasciarla cuocere oltre se no brucia.
Preparare il budino sciogliendo il preparato con il latte. Una volta addensato suddividerlo in otto stampini d'alluminio inumiditi, senza arrivare all'orlo. Ritagliare otto quadratini dalla torta (con il resto vi gustate un caffè) e metterli negli stampini, facendoli affondare nel budino. Lasciar rassodare in frigo. Al momento di servire Frullare la confettura d'albicocche con il liquore, suddividerla in otto ciotoline e sformarvi sopra il budino cioccolatino. Per rendere il cuore morbido consiglio dieci secondi appena di microonde.
* Ho utilizzato il preparato per budino al cioccolato AR.PA Lieviti


Dolci peccati al cioccolato...il budino cioccolatino


Amo leggere i libri in cui in qualche modo la cucina ha un ruolo ma ogni tanto amo "distrarmi" restando attratta da "casi letterari". 
Mi è successo di recente con L'educazione di Angelica il caso letterario firmato Angelica B. e pubblicato dalla Newton Compton, certo quel cup cake della copertina lascerebbe intendere un contenuto diverso ma quelle rosse ciliegine dicono ben altro ed in effetti ben altro si dice nel libro. Il tema centrale è l'educazione alla vita e in particolare al sesso della giovanissima Angelica, timida, appassionata e poco amata ragazzina. Ho seguito con vera passione dalla prima all'ultima pagina le vicende di Angelica e la sua sete d'amore. In realtà il dolce in copertina un significato ce l'ha eccome dal momento che l'autrice oltre che giornalista di design e arte contemporanea è anche un'esperta cuoca.
Di questa sua passione per la cucina e per i dolci al cioccolato, che di loro danno l'idea del lascivo, ce ne da saggio in un elegante e curato volume che vuole essere quasi una prosecuzione, o meglio un completamento, del romanzo.
 I dolci segreti di Angelica è un peccaminoso manuale di cucina in cui ci vengono svelati trucchi e ricette per riuscire a prendere gli uomini per la gola (sempre qualora gli espliciti ed esaustivi metodi utilizzati da Angelica nel romanzo non dovessero bastare). Più di 200 ricette golose, seducenti, irresistibili e ovviamente al cioccolato perché come dice Angelica il cioccolato, in fondo, è la più sexy, la più intrigante e la più deliziosa droga legale che esista al mondo. I nomi delle ricette, suddivise secondo le occasioni per le quali risultano idonee, si rifanno a famosi titoli di film e canzoni. Prelibatezze che catturano lo sguardo, l'olfatto e che seducono definitivamente i sensi. Davvero una coppia di libri immancabili sotto l'albero di Natale.
Una collega blogger con "i dolci nella mente" è Patrizia De Angelis che ha appena visto pubblicare da Giramondo Gourmand Editore il suo primo libro dedicato naturalmente ai dolci. Dolce...mente il titolo del libro in cui i dolci sono suddivisi per stagione. Tra i tanti dolci proposti, dolci d'altri tempi rivisti in chiave moderna e irrinunciabili dolci al cioccolato come quelli in copertina. Il libro è corredato di strepitose fotografie che rendono impossibile al lettore rimanere con le mani in mano. Tutto bello, fattibile e possibile come resistere al richiamo di Patrizia?
Ispirata da Angelica e da Patrizia anch'io ho voluto tentare il mio esperimento di dolce lussurioso rigorosamente al cioccolato e se si parla di cioccolato la qualità deve venire prima di tutto così ho scelto il cioccolato della Cioccolateria Artigianale dei Fratelli Gardini di Forlì. Con il cibo hanno avuto sempre a che fare loro, nipoti di fornai e figli di pasticcieri hanno voluto dedicarsi alla lavorazione artigianale del cioccolato iniziando nel 1987 con un piccolo laboratorio artigianale (L'Artigiano appunto) in quel di Forlì. Da allora di riconoscimenti e successi i fratelli Gardini ne hanno avuti tanti ma mai hanno dimenticato che il motore di tutto è la loro forte passione. Sperimentano, ricercano e stupiscono con insoliti abbinamenti offrendo sempre nuove emozioni.
 Ammaliata dal loro cremino all'amarena così come dalle loro praline all'olio Brisighello e sale dolce di Cervia, ho scelto il cioccolato dello chef nella variante al 72% di cacao per la mia torta cioccolatino che ho inserito nel budino al cioccolato. Per accompagnare il mio dolce il più classico degli abbinamenti una confettura extra Biodelizia all'albicocca di VIS che ho reso più "adulta" e fluida frullandola con l'aggiunta di whiskey.
Budino Cioccolatino
Ingredienti per 8 porzioni
Per la torta cioccolatino:

2 uova (circa 120-130 g)
120-130 g di cioccolato fondente (almeno al 70% di cacao)
120-130 g di zucchero
120-130 g di burro
1 cucchiaio di farina
Per il budino:
1 busta di preparato per budino al cioccolato*
500 ml di latte
Per completare:
8 cucchiaiate di confettura extra di albicocche
8 cucchiai di whiskey
Sciogliere a bagnomaria il cioccolato, unire il burro e, una volta che lo stesso è ben sciolto ed amalgamato, lo zucchero e i tuorli, unire poi un cucchiaio di farina e gli albumi montati a neve. Versare il composto in una teglia (meglio se foderata di carta forno) e cuocere a 150° per 15-20 minuti secondo lo spessore. Non lasciarla cuocere oltre se no brucia.
Preparare il budino sciogliendo il preparato con il latte. Una volta addensato suddividerlo in otto stampini d'alluminio inumiditi, senza arrivare all'orlo. Ritagliare otto quadratini dalla torta (con il resto vi gustate un caffè) e metterli negli stampini, facendoli affondare nel budino. Lasciar rassodare in frigo. Al momento di servire Frullare la confettura d'albicocche con il liquore, suddividerla in otto ciotoline e sformarvi sopra il budino cioccolatino. Per rendere il cuore morbido consiglio dieci secondi appena di microonde.
* Ho utilizzato il preparato per budino al cioccolato AR.PA Lieviti


2013-06-28

Mini YoYo voglia di pasticceria mignon

mini yoyo
Alzata La Vecchia Faenza, runner Busatti
La ricetta dei savoiardi è di quelle base che devi saper fare come la Torta Paradiso prima o poi ti torneranno utili in versione originale o in una fantasiosa variante. Ed ora vi spiego come dai savoiardi sono arrivata ai Mini Yo-Yo.
Come molti dei miei lettori ho una speciale ammirazione per la pasticceria di Luca Montersino. 
I suoi peccati di gola dolci o salati sono davvero irresistibili e irresistibili sono anche i suoi libri traboccanti di golosità. 
Peccati MIGNON pubblicato da Sitcom Editore è una vera scuola di cucina per imparare a realizzare dolci mignon alla Montersino. Ricette fotografate passo passo, strumenti e stampi utilizzati con maestria e innovazione. Tutto è bellissimo e correttamente eseguito, nessuna sbavatura, nessuna imperfezione, non una traccia di incuria. 
Dolcetti che sembrano piccoli gioielli e il bello è che le opere di Montersino sono davvero così...tanta tecnica e altrettanta creatività si combinano a formare prelibatezze per gli occhi e il palato.
Insomma questo libro lo sfoglio da più di due mesi, leggo e rileggo qualche ricetta che mi pare più fattibile per ingredienti e procedimento e poi richiudo perché so bene che il risultato non sarebbe all'altezza del maestro, i suoi sono piccoli capolavori e certamente in futuro proverò ma non subito perché con Giulio e Aurelia che non mi lasciano neppure respirare posso eseguire solo dolcetti veloci che non abbiano dettagli troppo curati. 
Chiuso il libro di Montersino mi rivolgo ad un altro "mostro sacro" in fatto di pasticceria Jessica Leone alias La Ciliegina sulla Torta, una delle blogger che ho amato sin dal principio di quest'avventura. Con Jessica la questione è diversa, lei non è una professionista eppure poco ha da invidiare a chi il pasticcere lo fa per professione. Perfino Montersino, che ha scritto l'introduzione del libro La Ciliegina sulla Torta pubblicato dall'editore FOOD, riconosce la sua bravura e precisione nell'esecuzione dei dolci. 
Un libro fresco, giovane e ambizioso lo definisce Montersino in cui, aggiungo io, gli eleganti e raffinati dolci preparati da Jessica trovano giustizia nelle meravigliose foto che lei stessa scatta e che rendono il libro curato sotto ogni punto di vista.60 ricette per scandire con note dolci il tempo della giornata. 
E così tra Peccati Mignon e Ciliegina sulla Torta m'ha preso un'irrefrenabile voglia di dolcetti mignon ed ho deciso che avrei preparato anch'io qualcosa seppure a modo mio.
Il semplice impasto dei savoiardi a forma di bottoncini uniti a due a due con Composta di albicocche e rosa canina AlpePragas e decorati con cioccolato fondente, dei Mini YoYo, il giusto compromesso tra bellezza, gusto e praticità per appagare la mia voglia di pasticceria mignon.
Mini YoYo
Ingredienti
per i savoiardi:
4 uova
270 g di zucchero
120 g di farina 00
1 cucchiaio di miele
1 cucchiaino di lievito
zucchero a velo e semolato per cospargere i biscotti
burro per le teglie
Confettura a piacere e cioccolato fondente per completare
Montare i tuorli con 120 g di zucchero e il miele fino a farli diventare chiari e spumosi. Unire gli albumi montati a neve fermissima con i 150 g di zucchero restante. Con una spatola incorporare anche la farina setacciata con il lievito. Versare il composto in una tasca da pasticciere e poi formare dei bottoncini nelle teglie rivestite di carta forno e unte di burro. prima di infornare a 180° cospargere i dolcini con zucchero semolato e zucchero a velo
*Per i decori mi sono servita della Decopen di Lekué  comodissima perché permette di inserire il cioccolato solido dalla "porticina" e di farlo uscire (dopo un breve passaggio in microonde) in piccoli e precisi decori da uno dei quattro beccucci di cui è dotato.
Ho utilizzato lievito e zucchero a velo AR.PA. Lieviti

A questi miei golosi dolcetti ho abbinato un vino speciale, uno Spumante Dolce Cuvée dei Capuleti Cantina Colli Vicentini, perché davvero ogni peccato va festeggiato.