2012-05-21

Il calabrese e la siciliana, cavolo che design

Runner e piatto collezione Opera Prima di Wald

Intanto, sempre più vicina alla risoluzione del problena dominio vi ricordo che è possibile continuare a leggere il mio blog collegandosi ahttp://saleepepequantobasta.blogspot.it.
Ora vi chiederete di cosa voglio parlarvi visto che il titolo del post di oggi è tutto un programma, il fatto è che ho avuto il finesettimana per pensarci e quindi è venuto carino. Il calabrese è un bel moro piastrato, in realtà il formaggio di cui vi ho già parlato qualche pagina indietro che ho grigliato e servito con una golosa caponata alla siciliana.
E visto che di verdure si parla colgo l'occasione per parlarvi di un bel libro di Editrice Compositori che raccogne ben 70 ricette a base di vedure. Cavolo che design è il suo originale titolo che trova ragione nel fatto che pur trattandosi di semplici piatti a base di verdure sono raccontati graficamente da esperti designer che si sono messi in gioco per realizzare questo splendido libro impreziosito da una introduzione di Filippo La Mantia in cui si legge"Il cibo ...ti deve dare la sensazione che sia replicabile, ti deve divertire come un bambino, lo devi guardare, annusare, inghiottire e soprattutto ti deve lasciare un buon ricordo dentro". Riporto questa frase perché è esattamente la sensazione che ho provato nel realizzare questo piatto, è una ricetta semplice e replicabile, mi ha divertito la preparazione delle verdure e il suo sapore mi ha lasciato un buon ricordo dentro. Le ricette di caponata sono tante, anzi immagino che ogni famiglia abbia la sua, nel libro di cui vi ho detto c'è la caponata Italia di Playdesign, che racchiude in se ingredienti provenienti da tutta Italia e la trovata mi pare geniale ma nella mia ho mantenuto fede alla tradizione, o almeno tale era l'intento, e non ho aggiunto peperoni.
Ingredienti per 4 persone:
1 kg di melanzane violette
500 g di cipolle
500 g di pomodori maturi
2 coste di sedano
100 g olive verdi in salamoia
1 cucchiaio di capperi sotto sale
½ bicchiere di aceto di vino bianco
1 cucchiaino di zucchero
olio extravergine d'oliva
4 foglie di basilico
sale
4 fette di formaggio moro per accompagnare
Tagliare le melanzane a cubetti , cospargerle di sale e lasciarle nello scolapasta per mezz'ora, poi friggerle in olio abbondante. Intanto lasciare appassire in poco olio le cipolle pulite e affettate finemente, unire i pomodori sbucciati, privati dei semi e tagliati a dadini, aggiungere il sedano a striscioline e poi le olive denocciolate e affettate e i capperi dissalati e strizzati. Lasciar cuocere finché il pomodoro risulta disfatto, unire il basilico e poi le melanzane fritte e scolate dall'olio. Irrorare con l'aceto e spolverizzare con lo zucchero, mescolare e lasciar sfumere l'aceto, servire tiepida con le fette di formaggio grigliate da ambo le parti.
* per tagliare le verdure ho utilizzato coltelli Arcos della linea Alessandro Circiello, per la cottura una padella in alluminio con rivestimento antiaderente linea Hotel di BergHOFF Italia

Il calabrese e la siciliana, cavolo che design

Runner e piatto collezione Opera Prima di Wald

Intanto, sempre più vicina alla risoluzione del problena dominio vi ricordo che è possibile continuare a leggere il mio blog collegandosi ahttp://saleepepequantobasta.blogspot.it.
Ora vi chiederete di cosa voglio parlarvi visto che il titolo del post di oggi è tutto un programma, il fatto è che ho avuto il finesettimana per pensarci e quindi è venuto carino. Il calabrese è un bel moro piastrato, in realtà il formaggio di cui vi ho già parlato qualche pagina indietro che ho grigliato e servito con una golosa caponata alla siciliana.
E visto che di verdure si parla colgo l'occasione per parlarvi di un bel libro di Editrice Compositori che raccogne ben 70 ricette a base di vedure. Cavolo che design è il suo originale titolo che trova ragione nel fatto che pur trattandosi di semplici piatti a base di verdure sono raccontati graficamente da esperti designer che si sono messi in gioco per realizzare questo splendido libro impreziosito da una introduzione di Filippo La Mantia in cui si legge"Il cibo ...ti deve dare la sensazione che sia replicabile, ti deve divertire come un bambino, lo devi guardare, annusare, inghiottire e soprattutto ti deve lasciare un buon ricordo dentro". Riporto questa frase perché è esattamente la sensazione che ho provato nel realizzare questo piatto, è una ricetta semplice e replicabile, mi ha divertito la preparazione delle verdure e il suo sapore mi ha lasciato un buon ricordo dentro. Le ricette di caponata sono tante, anzi immagino che ogni famiglia abbia la sua, nel libro di cui vi ho detto c'è la caponata Italia di Playdesign, che racchiude in se ingredienti provenienti da tutta Italia e la trovata mi pare geniale ma nella mia ho mantenuto fede alla tradizione, o almeno tale era l'intento, e non ho aggiunto peperoni.
Ingredienti per 4 persone:
1 kg di melanzane violette
500 g di cipolle
500 g di pomodori maturi
2 coste di sedano
100 g olive verdi in salamoia
1 cucchiaio di capperi sotto sale
½ bicchiere di aceto di vino bianco
1 cucchiaino di zucchero
olio extravergine d'oliva
4 foglie di basilico
sale
4 fette di formaggio moro per accompagnare
Tagliare le melanzane a cubetti , cospargerle di sale e lasciarle nello scolapasta per mezz'ora, poi friggerle in olio abbondante. Intanto lasciare appassire in poco olio le cipolle pulite e affettate finemente, unire i pomodori sbucciati, privati dei semi e tagliati a dadini, aggiungere il sedano a striscioline e poi le olive denocciolate e affettate e i capperi dissalati e strizzati. Lasciar cuocere finché il pomodoro risulta disfatto, unire il basilico e poi le melanzane fritte e scolate dall'olio. Irrorare con l'aceto e spolverizzare con lo zucchero, mescolare e lasciar sfumere l'aceto, servire tiepida con le fette di formaggio grigliate da ambo le parti.
* per tagliare le verdure ho utilizzato coltelli Arcos della linea Alessandro Circiello, per la cottura una padella in alluminio con rivestimento antiaderente linea Hotel di BergHOFF Italia

2012-05-17

Pane al miele

Vassoio e tovagliolo collezione Opera prima di Wald
Permangono i miei problemi di dominio, in realtà hanno rapito il mio dominio e mi hanno chiesto pure il riscatto, adesso vediamo cosa si può fare intanto vi ricordo che è possibile continuare a leggere il mio blog collegandosi a   http://saleepepequantobasta.blogspot.it/ . A parte ciò la mia voglia di cucinare e di parlarvi di cibo resta immutata ed oggi vi faccio conoscere un pane da colazione, il pane al miele ideale anche per le merende dei piccini. Io ho utilizzato il miele di arancio Rigoni di Asiago, una vera bontà naturale che ha dato un profumo speciale al dolce.
Ingredienti:
350 g di farina macinata a pietra*
1 bustina di lievito per dolci
1 cucchiaino di bicarbonato
300 g di miele
250 ml di latte acidulato con due cucchiai di succo di limone
1 uovo grande leggermente sbattuto
2 cucchiai di olio d'oliva
1 cucchiaino di sale
Mescolare la farina con il lievito, il bicarbonato e il sale. Sbattere a parte l'uovo con il latte acido, il miele e l'olio. Versate il composto sulla farina e mescolate brevemente per amalgamare. Versate nello stampo da plumcake (di 23x11) e infornate a 180° finché risulterà dorato e cotto internamente alla prova stecchino.
*Per la realizzazione della ricetta ho utilizzato la farina PETRA5 di Molino Quaglia

Pane al miele

Vassoio e tovagliolo collezione Opera prima di Wald
Permangono i miei problemi di dominio, in realtà hanno rapito il mio dominio e mi hanno chiesto pure il riscatto, adesso vediamo cosa si può fare intanto vi ricordo che è possibile continuare a leggere il mio blog collegandosi a   http://saleepepequantobasta.blogspot.it/ . A parte ciò la mia voglia di cucinare e di parlarvi di cibo resta immutata ed oggi vi faccio conoscere un pane da colazione, il pane al miele ideale anche per le merende dei piccini. Io ho utilizzato il miele di arancio Rigoni di Asiago, una vera bontà naturale che ha dato un profumo speciale al dolce.
Ingredienti:
350 g di farina macinata a pietra*
1 bustina di lievito per dolci
1 cucchiaino di bicarbonato
300 g di miele
250 ml di latte acidulato con due cucchiai di succo di limone
1 uovo grande leggermente sbattuto
2 cucchiai di olio d'oliva
1 cucchiaino di sale
Mescolare la farina con il lievito, il bicarbonato e il sale. Sbattere a parte l'uovo con il latte acido, il miele e l'olio. Versate il composto sulla farina e mescolate brevemente per amalgamare. Versate nello stampo da plumcake (di 23x11) e infornate a 180° finché risulterà dorato e cotto internamente alla prova stecchino.
*Per la realizzazione della ricetta ho utilizzato la farina PETRA5 di Molino Quaglia

2012-05-15

Involtini di carne alla mortadella con contorno di primavera

Piatto da portata collezione La vie en Rose di Wald
Avete idea di cosa possa succedere se dimenticate di rinnovare il vostro dominio alla scadenza? Io l'ho dovuto imparare a mie spese e così per soli 10 dollari non versati a scadenza il mio dominio è congelato e digitando l'indirizzo del mio blog vi appare una pagina vuota. Volevo rassicurarvi in merito perché pare che con una piccola penale io me la possa cavare e tra qualche giorno o forse solo tra qualche oraa tutto tornerà alla normalità. Tuttavia nel frattempo vorrei ricordarvi che all'indirizzo gratuito di google http://saleepepequantobasta.blogspot.it il mio blog è visibile, cercherò di trasmettervi il mio messaggio unitamente alle mie scuse con ogni mezzo a mia disposizione, pensate solo che ho attraversato qualche oretta di panico prima di capire cosa fosse accaduto. Per ringraziarvi della vostra pazienza e comunicarvi che a casa di CoCò si continua a cucinare vi posto una ricetta di carne con un contorno primaverile, una ricetta semplice ma sempre gradita gli involtini di carne con ripieno di mortadella e caciotta di pecora, la Trasteverina di Brunelli, che ho voluto accompagnare con un contorno di fave e piselli stufati con cipolla.
Ingredienti per 4 persone
Per gli involtini:
8 fettine sottili di vitello
4 fette sottili di mortadella*
8 rettangolini di caciotta di pecora
1 cucchiaio di farina
½ bicchiere di vino bianco secco
1 noce di burro
olio extravergine d'oliva
sale e pepe
Per il contorno:
300 g di fave fresche sgranate
300 g di piselli freschi sgranati
1 cipollotto
brodo vegetale
olio extravergine d'oliva
sale e pepe
Distendere una fettina di carne ben battuta su un tagliere posarvi sopra mezza fetta di mortadella e un pezzetti di caciotta, richiudere i lembi laterali sul formaaggio e avvolgere la carne ad involtino, fermarla con uno stuzzichino e rpocedere allo stesso modo con le altre fettine di carne. Passare gli involtini nella farina, rosolarli velocemente nel burro sciolto con un filo d'olio e solo al momento di servire sfumare con il vino, salere e pepare. Affettare finemente il cipollotto e appassirlo in padella con poco olio, unire fave e piselli e lasciar cuocere aggiungendo un mestolo di brodo, verso fine cottura regolare di sale e pepe, lasciar restringere il brodo prima di servire.
*La mortadella utilizzata per la ricetta è la qualità Oro di Felsineo

Involtini di carne alla mortadella con contorno di primavera

Piatto da portata collezione La vie en Rose di Wald
Avete idea di cosa possa succedere se dimenticate di rinnovare il vostro dominio alla scadenza? Io l'ho dovuto imparare a mie spese e così per soli 10 dollari non versati a scadenza il mio dominio è congelato e digitando l'indirizzo del mio blog vi appare una pagina vuota. Volevo rassicurarvi in merito perché pare che con una piccola penale io me la possa cavare e tra qualche giorno o forse solo tra qualche oraa tutto tornerà alla normalità. Tuttavia nel frattempo vorrei ricordarvi che all'indirizzo gratuito di google http://saleepepequantobasta.blogspot.it il mio blog è visibile, cercherò di trasmettervi il mio messaggio unitamente alle mie scuse con ogni mezzo a mia disposizione, pensate solo che ho attraversato qualche oretta di panico prima di capire cosa fosse accaduto. Per ringraziarvi della vostra pazienza e comunicarvi che a casa di CoCò si continua a cucinare vi posto una ricetta di carne con un contorno primaverile, una ricetta semplice ma sempre gradita gli involtini di carne con ripieno di mortadella e caciotta di pecora, la Trasteverina di Brunelli, che ho voluto accompagnare con un contorno di fave e piselli stufati con cipolla.
Ingredienti per 4 persone
Per gli involtini:
8 fettine sottili di vitello
4 fette sottili di mortadella*
8 rettangolini di caciotta di pecora
1 cucchiaio di farina
½ bicchiere di vino bianco secco
1 noce di burro
olio extravergine d'oliva
sale e pepe
Per il contorno:
300 g di fave fresche sgranate
300 g di piselli freschi sgranati
1 cipollotto
brodo vegetale
olio extravergine d'oliva
sale e pepe
Distendere una fettina di carne ben battuta su un tagliere posarvi sopra mezza fetta di mortadella e un pezzetti di caciotta, richiudere i lembi laterali sul formaaggio e avvolgere la carne ad involtino, fermarla con uno stuzzichino e rpocedere allo stesso modo con le altre fettine di carne. Passare gli involtini nella farina, rosolarli velocemente nel burro sciolto con un filo d'olio e solo al momento di servire sfumare con il vino, salere e pepare. Affettare finemente il cipollotto e appassirlo in padella con poco olio, unire fave e piselli e lasciar cuocere aggiungendo un mestolo di brodo, verso fine cottura regolare di sale e pepe, lasciar restringere il brodo prima di servire.
*La mortadella utilizzata per la ricetta è la qualità Oro di Felsineo

2012-05-09

Millefoglie di bieta pancetta e Castelmagno

Piatto frutta, vassoio e pala dolce collezione Impronte verde di Wald

Ho approfittato delle ultime bietoline dell'orto e di un vasetto di golosa (per me le preparazioni a base di formaggio lo sono sempre) crema al Castelmagno firmata L'Ostal, l'azienda di cui vi parlavo nel post precedente, per realizzare una succulenta millefoglie salata. 
Per la base ho utilizzato pasta sfoglia pronta...una ricetta fast per chi ha poco tempo ma tanta voglia di mangiare bene. In assenza della crema di Castelmagno va benissimo una fonduta home made che potete preparare secondo queste mie indicazioni con i formaggi che più gradite
Ingredienti per 4 persone:
1 rotolo di pastasfoglia pronta
100 g di pancetta affumicata a cubetti
300 g di bieta sbollentata
1 vasetto di crema al Castelmagno
1 spicchio d'aglio
olio extravergine d'oliva
sale e pepe
scaglie di grana per completare
Ricavare dalla sfoglia tre rettangoli, bucherellarli e cuocerli in forno a 200° fino a doratura. In una padella dorare la pancetta con un filo d'olio e l'aglio in camiciunire la biete, salare, pepare e lasciar insaporire.
Scaldare la crema di formaggio e procedere al montaggio del piatto, posizionare sul fondo un rettangolo di sfoglia, distribuirvi sopra un terzo delle verdure con la pancetta (dopo aver eliminato l'aglio) e un terzo della salsa, proseguire allo stesso modo con gli altri due strati, arricchire l'ultimo strato con scaglie di grana a piacere
* per la realizzazione del piatto ho utilizzato una padella della linea BIO-COOK di Illa.


Millefoglie di bieta pancetta e Castelmagno

Piatto frutta, vassoio e pala dolce collezione Impronte verde di Wald

Ho approfittato delle ultime bietoline dell'orto e di un vasetto di golosa (per me le preparazioni a base di formaggio lo sono sempre) crema al Castelmagno firmata L'Ostal, l'azienda di cui vi parlavo nel post precedente, per realizzare una succulenta millefoglie salata. 
Per la base ho utilizzato pasta sfoglia pronta...una ricetta fast per chi ha poco tempo ma tanta voglia di mangiare bene. In assenza della crema di Castelmagno va benissimo una fonduta home made che potete preparare secondo queste mie indicazioni con i formaggi che più gradite
Ingredienti per 4 persone:
1 rotolo di pastasfoglia pronta
100 g di pancetta affumicata a cubetti
300 g di bieta sbollentata
1 vasetto di crema al Castelmagno
1 spicchio d'aglio
olio extravergine d'oliva
sale e pepe
scaglie di grana per completare
Ricavare dalla sfoglia tre rettangoli, bucherellarli e cuocerli in forno a 200° fino a doratura. In una padella dorare la pancetta con un filo d'olio e l'aglio in camiciunire la biete, salare, pepare e lasciar insaporire.
Scaldare la crema di formaggio e procedere al montaggio del piatto, posizionare sul fondo un rettangolo di sfoglia, distribuirvi sopra un terzo delle verdure con la pancetta (dopo aver eliminato l'aglio) e un terzo della salsa, proseguire allo stesso modo con gli altri due strati, arricchire l'ultimo strato con scaglie di grana a piacere
* per la realizzazione del piatto ho utilizzato una padella della linea BIO-COOK di Illa.


2012-05-07

Piccoli desserts di cioccolato e albicocca

Alzata collezione Il Giardino Segreto IVV, bicchierini finger food Atmosfera Italiana
Vi va di venire con me in Valle Grana? È una vallata alpina (delle Alpi Cozie), è la valle delle leggende e ai suoi piedi si estendono principalmente campi di mele, di pere madernassa, cotogne, susine, kiwi, piccoli frutti, ciliegie e albicocche; sono i frutti di L'Ostal una piccola azienda agricola biologica che lavora rispettando le regole della natura proprio come tanti anni fa faceva il nonno di Ivo il proprietario. Il profumo dei frutti di questa valle l'ho respirato aprendo le loro conserve, il loro gusto l'ho assaporato mangiando le confetture di L'Ostal, potete farlo anche voi adando a trovarli perché l'Ostal è un posto amichevole dove poter trascorrere magari una giornata da contadino assaporando il gusto dei tempi andati.
La confettura di albicocche, che ho utilizzato in questa mia preparazione ha il sapore di quelle albicocche maturate al sole ed è fatta di sola frutta (un'altissima percentuale di frutta) e zucchero.
L'ho utilizzata in purezza - perché la cottura le avrebbe tolto qualcosa - in questo dessert che ricorda un po' la mitica sacher, una crema di mascarpone al cioccolato, arricchita da confettura di albicocche riccioli di cioccolato fondente e pezzetti di colomba (la tradizionale di Loison) caramellati. Anche del pan di spagna potrebbe andar bene o un biscottino ma credetemi i canditi della colomba arricchiscono ed enfatizzano ancor più il gusto finale.
Se siete cioccolatodipendenti come me amerete questo dolce e se di ricette al cioccolato non ne avete mai abbastanza non riuscirete a fare a meno dell'ultimo nato in materia. L'originalissimo Puro cioccolato di Magazzini Salani, 30 ricette 100% cioccolato veloci e facili da preparare racchiusi in un libretto dalla curiosa forma di tavoletta di cioccolato per "fondere dal piacere" già sfogliando il libro.
Piccoli desserts di cioccolato e albicocca
Ingredienti per 12 bicchierini:
250 g di mascarpone
2 uova freschissime
4 cucchiai di zucchero
100 g di cioccolato fondente*
confettura di albicocche
200 g di zucchero per il caramello
12 pezzetti di colomba tradizionale
riccioli di cioccolato per completare
Preparare il caramello sciogliendo lo zucchero con qualche cucchiaio di acqua, quando avrà un colore ambrato immergervi i pezzetti di colomba affinché se ne rivestano, porli sulla carta forno ad asciugare. Preparare la crema: montare i tuorli con lo zucchero finché diventano chiari, unire il cioccolato sciolto a bagnomaria e infine gli albumi montati a neve senza smontare il composto, Suddividere la crema nei biccchierini scelti, aggiungere un cucchiaino di confettura di albicocche, un tocchetto di colomba caramellata e i riccioli di cioccolato per completare.
* per la realizzazione del dolce ho utilizzato cioccolato Venchi

Piccoli desserts di cioccolato e albicocca

Alzata collezione Il Giardino Segreto IVV, bicchierini finger food Atmosfera Italiana
Vi va di venire con me in Valle Grana? È una vallata alpina (delle Alpi Cozie), è la valle delle leggende e ai suoi piedi si estendono principalmente campi di mele, di pere madernassa, cotogne, susine, kiwi, piccoli frutti, ciliegie e albicocche; sono i frutti di L'Ostal una piccola azienda agricola biologica che lavora rispettando le regole della natura proprio come tanti anni fa faceva il nonno di Ivo il proprietario. Il profumo dei frutti di questa valle l'ho respirato aprendo le loro conserve, il loro gusto l'ho assaporato mangiando le confetture di L'Ostal, potete farlo anche voi adando a trovarli perché l'Ostal è un posto amichevole dove poter trascorrere magari una giornata da contadino assaporando il gusto dei tempi andati.
La confettura di albicocche, che ho utilizzato in questa mia preparazione ha il sapore di quelle albicocche maturate al sole ed è fatta di sola frutta (un'altissima percentuale di frutta) e zucchero.
L'ho utilizzata in purezza - perché la cottura le avrebbe tolto qualcosa - in questo dessert che ricorda un po' la mitica sacher, una crema di mascarpone al cioccolato, arricchita da confettura di albicocche riccioli di cioccolato fondente e pezzetti di colomba (la tradizionale di Loison) caramellati. Anche del pan di spagna potrebbe andar bene o un biscottino ma credetemi i canditi della colomba arricchiscono ed enfatizzano ancor più il gusto finale.
Se siete cioccolatodipendenti come me amerete questo dolce e se di ricette al cioccolato non ne avete mai abbastanza non riuscirete a fare a meno dell'ultimo nato in materia. L'originalissimo Puro cioccolato di Magazzini Salani, 30 ricette 100% cioccolato veloci e facili da preparare racchiusi in un libretto dalla curiosa forma di tavoletta di cioccolato per "fondere dal piacere" già sfogliando il libro.
Piccoli desserts di cioccolato e albicocca
Ingredienti per 12 bicchierini:
250 g di mascarpone
2 uova freschissime
4 cucchiai di zucchero
100 g di cioccolato fondente*
confettura di albicocche
200 g di zucchero per il caramello
12 pezzetti di colomba tradizionale
riccioli di cioccolato per completare
Preparare il caramello sciogliendo lo zucchero con qualche cucchiaio di acqua, quando avrà un colore ambrato immergervi i pezzetti di colomba affinché se ne rivestano, porli sulla carta forno ad asciugare. Preparare la crema: montare i tuorli con lo zucchero finché diventano chiari, unire il cioccolato sciolto a bagnomaria e infine gli albumi montati a neve senza smontare il composto, Suddividere la crema nei biccchierini scelti, aggiungere un cucchiaino di confettura di albicocche, un tocchetto di colomba caramellata e i riccioli di cioccolato per completare.
* per la realizzazione del dolce ho utilizzato cioccolato Venchi