2007-04-27
2007-04-26
Funghetti al prosciutto e formaggio
Pizze, torte salate, ciambelle, muffin, brioche, rustici e quant’altro, le merende ideali da portarsi dietro quando le belle giornate arrivano ed il sole invita alle gite fuori porta. Essendo periodo di “ponti” e partenze vi do la mia ricetta dei Funghetti al prosciutto e formaggio, sono dei muffin che lascio lievitare nelle apposite formine per lungo tempo fino a quando debordano assumendo così la classica forma a funghetto.
Impastiamo 400 g di farina tipo 00, 100 g di Manitoba, 15 g di sale, 40 g di zucchero, 15 g di lievito di birra fresco sciolto in 250 ml di latte tiepido, 80 g di burro morbido a pezzetti, 3 tuorli e 60 g di Parmigiano grattugiato. Lavoriamo a lungo amalgamando bene gli ingredienti e poi lasciamo riposare fino al raddoppio della pasta (un paio d’ore).
Sgonfiamo la pasta lavorandola con le mani e aggiungiamo 200 g di Prosciutto cotto a dadini e 200 g di Caciocavallo Silano Dop (se proprio non l’avete va bene un altro formaggio a pasta filata, fate voi).
Dividiamo l’impasto in 24 piccole porzioni che sistemeremo negli stampini da mini-muffin e lasciamo lievitare di nuovo fin quando l’impasto non risulterà bello gonfio.
Inforniamo poi finché saranno cotti e dorati al punto giusto.
24 vi sembrano tanti? Non la penserete così dopo averne assaggiato uno.
Dicono che si mantengono pure per tre o quattro giorni però non ve lo so dire a casa mia sono sempre finiti prima…
Impastiamo 400 g di farina tipo 00, 100 g di Manitoba, 15 g di sale, 40 g di zucchero, 15 g di lievito di birra fresco sciolto in 250 ml di latte tiepido, 80 g di burro morbido a pezzetti, 3 tuorli e 60 g di Parmigiano grattugiato. Lavoriamo a lungo amalgamando bene gli ingredienti e poi lasciamo riposare fino al raddoppio della pasta (un paio d’ore).
Sgonfiamo la pasta lavorandola con le mani e aggiungiamo 200 g di Prosciutto cotto a dadini e 200 g di Caciocavallo Silano Dop (se proprio non l’avete va bene un altro formaggio a pasta filata, fate voi).
Dividiamo l’impasto in 24 piccole porzioni che sistemeremo negli stampini da mini-muffin e lasciamo lievitare di nuovo fin quando l’impasto non risulterà bello gonfio.
Inforniamo poi finché saranno cotti e dorati al punto giusto.
24 vi sembrano tanti? Non la penserete così dopo averne assaggiato uno.
Dicono che si mantengono pure per tre o quattro giorni però non ve lo so dire a casa mia sono sempre finiti prima…
Funghetti al prosciutto e formaggio
Pizze, torte salate, ciambelle, muffin, brioche, rustici e quant’altro, le merende ideali da portarsi dietro quando le belle giornate arrivano ed il sole invita alle gite fuori porta. Essendo periodo di “ponti” e partenze vi do la mia ricetta dei Funghetti al prosciutto e formaggio, sono dei muffin che lascio lievitare nelle apposite formine per lungo tempo fino a quando debordano assumendo così la classica forma a funghetto.
Impastiamo 400 g di farina tipo 00, 100 g di Manitoba, 15 g di sale, 40 g di zucchero, 15 g di lievito di birra fresco sciolto in 250 ml di latte tiepido, 80 g di burro morbido a pezzetti, 3 tuorli e 60 g di Parmigiano grattugiato. Lavoriamo a lungo amalgamando bene gli ingredienti e poi lasciamo riposare fino al raddoppio della pasta (un paio d’ore).
Sgonfiamo la pasta lavorandola con le mani e aggiungiamo 200 g di Prosciutto cotto a dadini e 200 g di Caciocavallo Silano Dop (se proprio non l’avete va bene un altro formaggio a pasta filata, fate voi).
Dividiamo l’impasto in 24 piccole porzioni che sistemeremo negli stampini da mini-muffin e lasciamo lievitare di nuovo fin quando l’impasto non risulterà bello gonfio.
Inforniamo poi finché saranno cotti e dorati al punto giusto.
24 vi sembrano tanti? Non la penserete così dopo averne assaggiato uno.
Dicono che si mantengono pure per tre o quattro giorni però non ve lo so dire a casa mia sono sempre finiti prima…
Impastiamo 400 g di farina tipo 00, 100 g di Manitoba, 15 g di sale, 40 g di zucchero, 15 g di lievito di birra fresco sciolto in 250 ml di latte tiepido, 80 g di burro morbido a pezzetti, 3 tuorli e 60 g di Parmigiano grattugiato. Lavoriamo a lungo amalgamando bene gli ingredienti e poi lasciamo riposare fino al raddoppio della pasta (un paio d’ore).
Sgonfiamo la pasta lavorandola con le mani e aggiungiamo 200 g di Prosciutto cotto a dadini e 200 g di Caciocavallo Silano Dop (se proprio non l’avete va bene un altro formaggio a pasta filata, fate voi).
Dividiamo l’impasto in 24 piccole porzioni che sistemeremo negli stampini da mini-muffin e lasciamo lievitare di nuovo fin quando l’impasto non risulterà bello gonfio.
Inforniamo poi finché saranno cotti e dorati al punto giusto.
24 vi sembrano tanti? Non la penserete così dopo averne assaggiato uno.
Dicono che si mantengono pure per tre o quattro giorni però non ve lo so dire a casa mia sono sempre finiti prima…
2007-04-23
Tiramisù alle fragole
Non dite che sono fissata con i dolci alle fragole, la verità è che secondo me la fragola è uno dei frutti che meglio di presta ad una infinità di preparazioni, ha un gusto eccezionale ed un aspetto straordinario per non parlare del colore e del profumo. Per cui ieri ho preparato il Tiramisù alle fragole, o meglio una delle mie versioni del Tiramisù alle fragole.
Se vi interessa prepararlo seguite le mie indicazioni.
Montiamo tre tuorli con sei cucchiai di zucchero, aggiungiamo 200 g di mascarpone e 100 g di robiola o di ricotta. Montiamo a neve ferma gli albumi ed aggiungiamoli alla crema di mascarpone. Poi frulliamo 300-400 g di fragole con un paio di cucchiai di limoncello o se non volete aggiungere alcolici di succo di limone con un pochino di zucchero e altri due cucchiai di acqua.
Bagniamo in questo frullato di fragole i Pavesini ( o i Savoiardi o il pan di Spagna) e posizioniamoli in una pirofila, copriamo con la crema di mascarpone e poi di nuovo uno strato di biscotti inzuppati di fragole ed uno di crema. Decoriamo la superficie a piacere e il Tiramisù è pronto.
Ditemi voi quale altro frutto è capace di queste prodezze…
Invece della crema con le uova e se amiamo in gusto della panna come accompagnamento alle fragole, vi consiglio un’altra crema adatta al tiramisù o alle coppe di fragole o per farcire una torta.
Montiamo insieme 250 g di mascarpone, 1 dl di panna fresca e tre cucchiai di zucchero a velo. La crema è pronta che ne dite? Più facile di così.
Se vi interessa prepararlo seguite le mie indicazioni.
Montiamo tre tuorli con sei cucchiai di zucchero, aggiungiamo 200 g di mascarpone e 100 g di robiola o di ricotta. Montiamo a neve ferma gli albumi ed aggiungiamoli alla crema di mascarpone. Poi frulliamo 300-400 g di fragole con un paio di cucchiai di limoncello o se non volete aggiungere alcolici di succo di limone con un pochino di zucchero e altri due cucchiai di acqua.
Bagniamo in questo frullato di fragole i Pavesini ( o i Savoiardi o il pan di Spagna) e posizioniamoli in una pirofila, copriamo con la crema di mascarpone e poi di nuovo uno strato di biscotti inzuppati di fragole ed uno di crema. Decoriamo la superficie a piacere e il Tiramisù è pronto.
Ditemi voi quale altro frutto è capace di queste prodezze…
Invece della crema con le uova e se amiamo in gusto della panna come accompagnamento alle fragole, vi consiglio un’altra crema adatta al tiramisù o alle coppe di fragole o per farcire una torta.
Montiamo insieme 250 g di mascarpone, 1 dl di panna fresca e tre cucchiai di zucchero a velo. La crema è pronta che ne dite? Più facile di così.
Tiramisù alle fragole
Non dite che sono fissata con i dolci alle fragole, la verità è che secondo me la fragola è uno dei frutti che meglio di presta ad una infinità di preparazioni, ha un gusto eccezionale ed un aspetto straordinario per non parlare del colore e del profumo. Per cui ieri ho preparato il Tiramisù alle fragole, o meglio una delle mie versioni del Tiramisù alle fragole.
Se vi interessa prepararlo seguite le mie indicazioni.
Montiamo tre tuorli con sei cucchiai di zucchero, aggiungiamo 200 g di mascarpone e 100 g di robiola o di ricotta. Montiamo a neve ferma gli albumi ed aggiungiamoli alla crema di mascarpone. Poi frulliamo 300-400 g di fragole con un paio di cucchiai di limoncello o se non volete aggiungere alcolici di succo di limone con un pochino di zucchero e altri due cucchiai di acqua.
Bagniamo in questo frullato di fragole i Pavesini ( o i Savoiardi o il pan di Spagna) e posizioniamoli in una pirofila, copriamo con la crema di mascarpone e poi di nuovo uno strato di biscotti inzuppati di fragole ed uno di crema. Decoriamo la superficie a piacere e il Tiramisù è pronto.
Ditemi voi quale altro frutto è capace di queste prodezze…
Invece della crema con le uova e se amiamo in gusto della panna come accompagnamento alle fragole, vi consiglio un’altra crema adatta al tiramisù o alle coppe di fragole o per farcire una torta.
Montiamo insieme 250 g di mascarpone, 1 dl di panna fresca e tre cucchiai di zucchero a velo. La crema è pronta che ne dite? Più facile di così.
Se vi interessa prepararlo seguite le mie indicazioni.
Montiamo tre tuorli con sei cucchiai di zucchero, aggiungiamo 200 g di mascarpone e 100 g di robiola o di ricotta. Montiamo a neve ferma gli albumi ed aggiungiamoli alla crema di mascarpone. Poi frulliamo 300-400 g di fragole con un paio di cucchiai di limoncello o se non volete aggiungere alcolici di succo di limone con un pochino di zucchero e altri due cucchiai di acqua.
Bagniamo in questo frullato di fragole i Pavesini ( o i Savoiardi o il pan di Spagna) e posizioniamoli in una pirofila, copriamo con la crema di mascarpone e poi di nuovo uno strato di biscotti inzuppati di fragole ed uno di crema. Decoriamo la superficie a piacere e il Tiramisù è pronto.
Ditemi voi quale altro frutto è capace di queste prodezze…
Invece della crema con le uova e se amiamo in gusto della panna come accompagnamento alle fragole, vi consiglio un’altra crema adatta al tiramisù o alle coppe di fragole o per farcire una torta.
Montiamo insieme 250 g di mascarpone, 1 dl di panna fresca e tre cucchiai di zucchero a velo. La crema è pronta che ne dite? Più facile di così.
2007-04-22
La sfida quinta puntata: trofie con zucchine fritte e crema di zafferano
Trofie con zucchine fritte e crema di zafferano, dal titolo altisonante e dalla foto non si direbbe ma come dice la rivista da cui l’ho tratto “A Tavola” del mese di marzo 2007 è “un primo bello, gustoso ed anche di rapida esecuzione” per questo motivo l’ho scelto come piatto da presentare a F. nella quinta ed ultima puntata della nostra sfida dei primi.
La ricetta ve la do in base a come l’ho elaborata io, che non differisce da quella della rivista se non per il formato della pasta e per alcune insignificanti modifiche nelle fasi di preparazione oltre che naturalmente per le dosi dato che io vado molto ad occhio se non si tratta di dolci.
Prendiamo due o tre zucchine e tagliamole a bastoncini sottili, infariniamole e friggiamole. Mentre le teniamo in caldo, insieme a qualche foglia di basilico tagliuzzata, affettiamo uno scalogno e rosoliamolo con una noce di burro in padella, aggiungiamo un cucchiaino di stimmi di zafferano e un dl di panna fresca, sale e pepe e facciamo andare a fuoco moderato per un paio di minuti poi passiamo la crema ottenuta al mixer, aggiungendo un poco di Parmigiano grattugiato e di acqua qualora dovesse risultare troppo densa.
Lessiamo poi la pasta, io ho scelto le trofie e non me ne pento (sulla rivista mettevano le tagliatelle) poi condiamole con la crema di zafferano e guarniamole con le zucchine. Consiglio di aggiungere Parmigiano grattugiato fresco e basilico per decorare.
F. dopo aver gustato il piatto ha detto che sarà pure una preparazione veloce ma a lui sembra di alta cucina, per cui se anche gli è piaciuto tantissimo lo vede come un piatto della festa ed ha deciso che il piatto vincitore è quello della prima puntata Spaghetti con pomodorini ripieni.
Sono pronta per nuove sfide…
La ricetta ve la do in base a come l’ho elaborata io, che non differisce da quella della rivista se non per il formato della pasta e per alcune insignificanti modifiche nelle fasi di preparazione oltre che naturalmente per le dosi dato che io vado molto ad occhio se non si tratta di dolci.
Prendiamo due o tre zucchine e tagliamole a bastoncini sottili, infariniamole e friggiamole. Mentre le teniamo in caldo, insieme a qualche foglia di basilico tagliuzzata, affettiamo uno scalogno e rosoliamolo con una noce di burro in padella, aggiungiamo un cucchiaino di stimmi di zafferano e un dl di panna fresca, sale e pepe e facciamo andare a fuoco moderato per un paio di minuti poi passiamo la crema ottenuta al mixer, aggiungendo un poco di Parmigiano grattugiato e di acqua qualora dovesse risultare troppo densa.
Lessiamo poi la pasta, io ho scelto le trofie e non me ne pento (sulla rivista mettevano le tagliatelle) poi condiamole con la crema di zafferano e guarniamole con le zucchine. Consiglio di aggiungere Parmigiano grattugiato fresco e basilico per decorare.
F. dopo aver gustato il piatto ha detto che sarà pure una preparazione veloce ma a lui sembra di alta cucina, per cui se anche gli è piaciuto tantissimo lo vede come un piatto della festa ed ha deciso che il piatto vincitore è quello della prima puntata Spaghetti con pomodorini ripieni.
Sono pronta per nuove sfide…
La sfida quinta puntata: trofie con zucchine fritte e crema di zafferano
Trofie con zucchine fritte e crema di zafferano, dal titolo altisonante e dalla foto non si direbbe ma come dice la rivista da cui l’ho tratto “A Tavola” del mese di marzo 2007 è “un primo bello, gustoso ed anche di rapida esecuzione” per questo motivo l’ho scelto come piatto da presentare a F. nella quinta ed ultima puntata della nostra sfida dei primi.
La ricetta ve la do in base a come l’ho elaborata io, che non differisce da quella della rivista se non per il formato della pasta e per alcune insignificanti modifiche nelle fasi di preparazione oltre che naturalmente per le dosi dato che io vado molto ad occhio se non si tratta di dolci.
Prendiamo due o tre zucchine e tagliamole a bastoncini sottili, infariniamole e friggiamole. Mentre le teniamo in caldo, insieme a qualche foglia di basilico tagliuzzata, affettiamo uno scalogno e rosoliamolo con una noce di burro in padella, aggiungiamo un cucchiaino di stimmi di zafferano e un dl di panna fresca, sale e pepe e facciamo andare a fuoco moderato per un paio di minuti poi passiamo la crema ottenuta al mixer, aggiungendo un poco di Parmigiano grattugiato e di acqua qualora dovesse risultare troppo densa.
Lessiamo poi la pasta, io ho scelto le trofie e non me ne pento (sulla rivista mettevano le tagliatelle) poi condiamole con la crema di zafferano e guarniamole con le zucchine. Consiglio di aggiungere Parmigiano grattugiato fresco e basilico per decorare.
F. dopo aver gustato il piatto ha detto che sarà pure una preparazione veloce ma a lui sembra di alta cucina, per cui se anche gli è piaciuto tantissimo lo vede come un piatto della festa ed ha deciso che il piatto vincitore è quello della prima puntata Spaghetti con pomodorini ripieni.
Sono pronta per nuove sfide…
La ricetta ve la do in base a come l’ho elaborata io, che non differisce da quella della rivista se non per il formato della pasta e per alcune insignificanti modifiche nelle fasi di preparazione oltre che naturalmente per le dosi dato che io vado molto ad occhio se non si tratta di dolci.
Prendiamo due o tre zucchine e tagliamole a bastoncini sottili, infariniamole e friggiamole. Mentre le teniamo in caldo, insieme a qualche foglia di basilico tagliuzzata, affettiamo uno scalogno e rosoliamolo con una noce di burro in padella, aggiungiamo un cucchiaino di stimmi di zafferano e un dl di panna fresca, sale e pepe e facciamo andare a fuoco moderato per un paio di minuti poi passiamo la crema ottenuta al mixer, aggiungendo un poco di Parmigiano grattugiato e di acqua qualora dovesse risultare troppo densa.
Lessiamo poi la pasta, io ho scelto le trofie e non me ne pento (sulla rivista mettevano le tagliatelle) poi condiamole con la crema di zafferano e guarniamole con le zucchine. Consiglio di aggiungere Parmigiano grattugiato fresco e basilico per decorare.
F. dopo aver gustato il piatto ha detto che sarà pure una preparazione veloce ma a lui sembra di alta cucina, per cui se anche gli è piaciuto tantissimo lo vede come un piatto della festa ed ha deciso che il piatto vincitore è quello della prima puntata Spaghetti con pomodorini ripieni.
Sono pronta per nuove sfide…
2007-04-21
Pie di mele e confettura di pesche
Dopo i biscottini meringati, utilizzando la confettura di pesche di Leonforte, per restare in tema, ho preparato un’altra delizia un Pie di mele e marmellata di pesche.
Invece della frolla ci occorre una base di brisèe che è più elastica e ci consente di stenderla molto sottile, per prepararla impieghiamo 150 g di farina, 75 g di burro e 35-40 g di latte e acqua.
Dividiamo in due il composto e stendiamo in sfoglie sottilissime.
Rivestiamo di pasta una teglia da crostata, stendiamo sopra la pasta uno strato di confettura di pesche tardive e poi una mela golden a cubetti. Ricopriamo con la seconda sfoglia, sigilliamo i bordi e pratichiamo dei tagli sulla superficie. Inforniamo per circa mezz’ora, finché la torta non prenderà un bel colore dorato ed una volta tolta dal forno spolveriamo di abbondante zucchero a velo.
Invece della frolla ci occorre una base di brisèe che è più elastica e ci consente di stenderla molto sottile, per prepararla impieghiamo 150 g di farina, 75 g di burro e 35-40 g di latte e acqua.
Dividiamo in due il composto e stendiamo in sfoglie sottilissime.
Rivestiamo di pasta una teglia da crostata, stendiamo sopra la pasta uno strato di confettura di pesche tardive e poi una mela golden a cubetti. Ricopriamo con la seconda sfoglia, sigilliamo i bordi e pratichiamo dei tagli sulla superficie. Inforniamo per circa mezz’ora, finché la torta non prenderà un bel colore dorato ed una volta tolta dal forno spolveriamo di abbondante zucchero a velo.
Pie di mele e confettura di pesche
Dopo i biscottini meringati, utilizzando la confettura di pesche di Leonforte, per restare in tema, ho preparato un’altra delizia un Pie di mele e marmellata di pesche.
Invece della frolla ci occorre una base di brisèe che è più elastica e ci consente di stenderla molto sottile, per prepararla impieghiamo 150 g di farina, 75 g di burro e 35-40 g di latte e acqua.
Dividiamo in due il composto e stendiamo in sfoglie sottilissime.
Rivestiamo di pasta una teglia da crostata, stendiamo sopra la pasta uno strato di confettura di pesche tardive e poi una mela golden a cubetti. Ricopriamo con la seconda sfoglia, sigilliamo i bordi e pratichiamo dei tagli sulla superficie. Inforniamo per circa mezz’ora, finché la torta non prenderà un bel colore dorato ed una volta tolta dal forno spolveriamo di abbondante zucchero a velo.
Invece della frolla ci occorre una base di brisèe che è più elastica e ci consente di stenderla molto sottile, per prepararla impieghiamo 150 g di farina, 75 g di burro e 35-40 g di latte e acqua.
Dividiamo in due il composto e stendiamo in sfoglie sottilissime.
Rivestiamo di pasta una teglia da crostata, stendiamo sopra la pasta uno strato di confettura di pesche tardive e poi una mela golden a cubetti. Ricopriamo con la seconda sfoglia, sigilliamo i bordi e pratichiamo dei tagli sulla superficie. Inforniamo per circa mezz’ora, finché la torta non prenderà un bel colore dorato ed una volta tolta dal forno spolveriamo di abbondante zucchero a velo.
2007-04-19
Biscottini Meringati
L’azienda agricola Samperi di Leonforte http://www.aziendasamperi.com/ produce delle splendide pesche tardive che maturano a fine estate e si mangiano a volte ancora fino a novembre. Sono note come pesche nel sacchetto poiché per proteggerle dagli insetti e dagli agenti atmosferici - senza l’uso di prodotti chimici - già nel mese di giugno, quando ancora sono grandi come una noce, vengono “insacchettate” una per una, come mi spiegava il sig. Giovanni Trovati, titolare dell’azienda.
Con le pesche tardive, particolarmente saporite e profumate, l’Azienda Samperi produce una confettura che definirei speciale e che ha reso speciali questi miei Biscottini Meringati.
Ci occorre una sfoglia di pasta frolla stesa sottile preparata utilizzando 100 g di farina, 50 g di burro, 50 g di zucchero e un tuorlo d’uovo (conserviamo l’albume). Ne ricaviamo con un tagliapasta tanti dischetti (20-22) li bucherelliamo per evitare che in cottura si gonfino e poi li cuociamo in forno bello caldo per circa dieci minuti finché saranno leggermente dorati.
Una volta tolti dal forno poniamo al centro di ognuno di essi un cucchiaino di confettura di pesche tardive di Leonforte.
Poi prepariamo una meringa con l’albume tenuto da parte e 40 g di zucchero.
Quando il composto è bianco e sodo lo trasferiamo in una tasca da pasticceria e formiamo su ogni biscotto un ciuffetto di meringa. Passiamo in forno caldissimo per cinque minuti finché la meringa non assumerà un aspetto abbronzato in superficie. Lasciamo asciugare e sono pronti da gustare magari con un’ottima tazza di the.
Quando il composto è bianco e sodo lo trasferiamo in una tasca da pasticceria e formiamo su ogni biscotto un ciuffetto di meringa. Passiamo in forno caldissimo per cinque minuti finché la meringa non assumerà un aspetto abbronzato in superficie. Lasciamo asciugare e sono pronti da gustare magari con un’ottima tazza di the.
Biscottini Meringati
L’azienda agricola Samperi di Leonforte http://www.aziendasamperi.com/ produce delle splendide pesche tardive che maturano a fine estate e si mangiano a volte ancora fino a novembre. Sono note come pesche nel sacchetto poiché per proteggerle dagli insetti e dagli agenti atmosferici - senza l’uso di prodotti chimici - già nel mese di giugno, quando ancora sono grandi come una noce, vengono “insacchettate” una per una, come mi spiegava il sig. Giovanni Trovati, titolare dell’azienda.
Con le pesche tardive, particolarmente saporite e profumate, l’Azienda Samperi produce una confettura che definirei speciale e che ha reso speciali questi miei Biscottini Meringati.
Ci occorre una sfoglia di pasta frolla stesa sottile preparata utilizzando 100 g di farina, 50 g di burro, 50 g di zucchero e un tuorlo d’uovo (conserviamo l’albume). Ne ricaviamo con un tagliapasta tanti dischetti (20-22) li bucherelliamo per evitare che in cottura si gonfino e poi li cuociamo in forno bello caldo per circa dieci minuti finché saranno leggermente dorati.
Una volta tolti dal forno poniamo al centro di ognuno di essi un cucchiaino di confettura di pesche tardive di Leonforte.
Poi prepariamo una meringa con l’albume tenuto da parte e 40 g di zucchero.
Quando il composto è bianco e sodo lo trasferiamo in una tasca da pasticceria e formiamo su ogni biscotto un ciuffetto di meringa. Passiamo in forno caldissimo per cinque minuti finché la meringa non assumerà un aspetto abbronzato in superficie. Lasciamo asciugare e sono pronti da gustare magari con un’ottima tazza di the.
Quando il composto è bianco e sodo lo trasferiamo in una tasca da pasticceria e formiamo su ogni biscotto un ciuffetto di meringa. Passiamo in forno caldissimo per cinque minuti finché la meringa non assumerà un aspetto abbronzato in superficie. Lasciamo asciugare e sono pronti da gustare magari con un’ottima tazza di the.
2007-04-18
Tortino di patate e mozzarella
Un classico di casa mia è il Tortino di patate con mozzarella. E’ forse una delle prime cose che ho imparato a cucinare insieme a mia sorella tanto che un po’ di anni fa era diventato il piatto forte dei pic-nic in campagna con gli amici, perché comunque si può preparare con un discreto anticipo e se è ottimo caldo resta gustosissimo anche servito freddo.
Nella foto ve lo presento tagliato a dadi piuttosto piccoli, in questa versione finger food può andar bene per arricchire un antipasto o in un buffet.
Per prepararlo occorre lessare un kg circa di patate a pasta farinosa. Ancora calde le passiamo allo schiacciapatate, vi amalgamiamo un uovo, sale e pepe quanto basta, un pizzico di noce moscata e un poco di prezzemolo tritato.
Imburriamo per bene una teglia e cospargiamola di pangrattato, formiamo con metà del puré - aiutandoci col dorso di un cucchiaio - uno strato più o meno sottile e ben compatto.
Ricopriamo con fette di cotto e mozzarella tagliata a fettine e poi col restante puré stendendolo sempre per bene.
Cospargiamo con pangrattato e qualche fiocchetto di burro e poi passiamo in forno ben caldo per una ventina di minuti, ovvero fino a quando in superficie non avremo una bella crosticina dorata.
Si può servire caldo caldo ma se vogliamo dei quadrati tagliati bene lasciamo raffreddare un poco.
Mia zia aggiunge al ripieno l’uovo sodo a fettine e devo dire che l’aggiunta non guasta proprio.
Nella foto ve lo presento tagliato a dadi piuttosto piccoli, in questa versione finger food può andar bene per arricchire un antipasto o in un buffet.
Per prepararlo occorre lessare un kg circa di patate a pasta farinosa. Ancora calde le passiamo allo schiacciapatate, vi amalgamiamo un uovo, sale e pepe quanto basta, un pizzico di noce moscata e un poco di prezzemolo tritato.
Imburriamo per bene una teglia e cospargiamola di pangrattato, formiamo con metà del puré - aiutandoci col dorso di un cucchiaio - uno strato più o meno sottile e ben compatto.
Ricopriamo con fette di cotto e mozzarella tagliata a fettine e poi col restante puré stendendolo sempre per bene.
Cospargiamo con pangrattato e qualche fiocchetto di burro e poi passiamo in forno ben caldo per una ventina di minuti, ovvero fino a quando in superficie non avremo una bella crosticina dorata.
Si può servire caldo caldo ma se vogliamo dei quadrati tagliati bene lasciamo raffreddare un poco.
Mia zia aggiunge al ripieno l’uovo sodo a fettine e devo dire che l’aggiunta non guasta proprio.
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