2007-07-11

L'uva di Lenny


Non affrettatevi a farmi i complimenti la ricetta di oggi non è mia l'ha preparata Lenny, un'appassionata come me di cucina che segue fedelmente il mio blog.

Nell'attesa che lei decida di aprire il suo blog le ho proposto di postare questa sua bellissima creazione che a dire il vero mi ha lasciata senza parole e che riproporrò alla prima occasione, magari per il mio compleanno che cade in periodo di vendemmia.

Vi riporto la sua ricetta dei tartufi così come me l'ha mandata, è naturale che potete personalizzarla come volete magari utilizzando un'altra ricetta di tartufi oppure utilizzando la stessa ricetta per comporre un altro disegno.

Certo che l'idea è geniale mi diceva Lenny di averla presa su un'enciclopedia della cucina e di averla poi modificata.

RICETTA

Nel grappolo di uva i chicchi sono realizzati con dei tartufi al cioccolato e le foglie sono delle vere foglie di vite ricoperte di cioccolato.

Tartufi al cioccolato

Ingredienti

100 gr cioccolato fondente

200 gr cioccolato al latte

50 gr burro

1,25 dl panna

25 gr zucchero

1/2 bustina vanillina

3 cucchiai di rum

Per guarnire cacao amaro

Preparazione

Tritate il cioccolato fondente e quello al latte. Portate ad ebollizione in un tegamino 1 dl di panna con il burro, lo zucchero e la vanillina stemperata con la panna rimasta.Togliete il recipiente dal fuoco, unite i due tipi di cioccolato, fate riposare il composto per qualche minuto, poi fate sciogliere completamente il cioccolato, mescolando. Versatelo in una terrina, lasciatelo raffreddare e aggiungete il rum.

Quando il composto inizierà a rapprendere, lavoratelo un poco, quindi fatelo rassodare. Distribuitelo a mucchietti su un foglio di carta da forno e metteteli in frigorifero per un’ora.Togliete i tartufi dal frigorifero, arrotolateli rapidamente con le mani, rotolateli nel cacao amaro.

Foglie:

Adagiate una foglia di vite su un foglio di carta forno e ricoprirla con il cioccolato fuso e, quando questo comincia a solidificare, tracciate con l'aiuto di uno stuzzicadenti, le nervature della foglia.

A solidificazione avvenuta, cospargetela con un pò di cacao. Dopo aver realizzato i tartufi, comporre il dolce adagiando sul piatto le foglie di cioccolato, disegnando accanto dei piccoli filamenti di cioccolato per rappresentare i viticci.

L'uva di Lenny


Non affrettatevi a farmi i complimenti la ricetta di oggi non è mia l'ha preparata Lenny, un'appassionata come me di cucina che segue fedelmente il mio blog.

Nell'attesa che lei decida di aprire il suo blog le ho proposto di postare questa sua bellissima creazione che a dire il vero mi ha lasciata senza parole e che riproporrò alla prima occasione, magari per il mio compleanno che cade in periodo di vendemmia.

Vi riporto la sua ricetta dei tartufi così come me l'ha mandata, è naturale che potete personalizzarla come volete magari utilizzando un'altra ricetta di tartufi oppure utilizzando la stessa ricetta per comporre un altro disegno.

Certo che l'idea è geniale mi diceva Lenny di averla presa su un'enciclopedia della cucina e di averla poi modificata.

RICETTA

Nel grappolo di uva i chicchi sono realizzati con dei tartufi al cioccolato e le foglie sono delle vere foglie di vite ricoperte di cioccolato.

Tartufi al cioccolato

Ingredienti

100 gr cioccolato fondente

200 gr cioccolato al latte

50 gr burro

1,25 dl panna

25 gr zucchero

1/2 bustina vanillina

3 cucchiai di rum

Per guarnire cacao amaro

Preparazione

Tritate il cioccolato fondente e quello al latte. Portate ad ebollizione in un tegamino 1 dl di panna con il burro, lo zucchero e la vanillina stemperata con la panna rimasta.Togliete il recipiente dal fuoco, unite i due tipi di cioccolato, fate riposare il composto per qualche minuto, poi fate sciogliere completamente il cioccolato, mescolando. Versatelo in una terrina, lasciatelo raffreddare e aggiungete il rum.

Quando il composto inizierà a rapprendere, lavoratelo un poco, quindi fatelo rassodare. Distribuitelo a mucchietti su un foglio di carta da forno e metteteli in frigorifero per un’ora.Togliete i tartufi dal frigorifero, arrotolateli rapidamente con le mani, rotolateli nel cacao amaro.

Foglie:

Adagiate una foglia di vite su un foglio di carta forno e ricoprirla con il cioccolato fuso e, quando questo comincia a solidificare, tracciate con l'aiuto di uno stuzzicadenti, le nervature della foglia.

A solidificazione avvenuta, cospargetela con un pò di cacao. Dopo aver realizzato i tartufi, comporre il dolce adagiando sul piatto le foglie di cioccolato, disegnando accanto dei piccoli filamenti di cioccolato per rappresentare i viticci.

2007-07-10

Nodini all'aglio e prezzemolo


Eccomi qua con una nuova ricetta di pane, vi sembro in crisi di astinenza da dolci? Non è vero proprio sabato ho rifatto la Sacher, se la volete vedere guardate il post del 16 aprile, ho sotituito la vecchia foto con la nuova, che se non è eccezionale - dato che la Sacher sembra odi farsi forografare - è almeno più chiara della precedente.

Ma torniamo al pane...

Una volta fatti sti lieviti uno li deve pure utilizzare se no poi vanno a male e quindi ecco un nuovo esperimento Nodini all'aglio e prezzemolo. Un pane particolare da gustare solo o accompagnandolo a del pesce marinato o a quanto fantasia vi suggerisce.

Ingredienti per 12 panini:

500 g di pasta di pane

4 cucchiaini d'olio extravergine d'oliva

2 cucchiaini di prezzemolo tagliato finemente

1 spicchio d'aglio privato dell'anima e tritato

olio e fior di sale integrale quanto basta.

Amalgamiamo all'impasto l'olio, il prezzemolo e l'aglio e poi ricaviamo 12 palline. Stendiamo ciascuna pallina a bastoncino ed annodiamo ogni bastoncino.

Sistemiamo i nodini in teglia pennelliamo la superficie di acqua ed olio e cospargiamo di fior di sale, lasciamo riposare almeno mezz'ora e poi inforniamo finchè saranno cotti e dorati.

Volendo si può anche dare la forma di un panino però il nodino è così simpatico.

Nodini all'aglio e prezzemolo


Eccomi qua con una nuova ricetta di pane, vi sembro in crisi di astinenza da dolci? Non è vero proprio sabato ho rifatto la Sacher, se la volete vedere guardate il post del 16 aprile, ho sotituito la vecchia foto con la nuova, che se non è eccezionale - dato che la Sacher sembra odi farsi forografare - è almeno più chiara della precedente.

Ma torniamo al pane...

Una volta fatti sti lieviti uno li deve pure utilizzare se no poi vanno a male e quindi ecco un nuovo esperimento Nodini all'aglio e prezzemolo. Un pane particolare da gustare solo o accompagnandolo a del pesce marinato o a quanto fantasia vi suggerisce.

Ingredienti per 12 panini:

500 g di pasta di pane

4 cucchiaini d'olio extravergine d'oliva

2 cucchiaini di prezzemolo tagliato finemente

1 spicchio d'aglio privato dell'anima e tritato

olio e fior di sale integrale quanto basta.

Amalgamiamo all'impasto l'olio, il prezzemolo e l'aglio e poi ricaviamo 12 palline. Stendiamo ciascuna pallina a bastoncino ed annodiamo ogni bastoncino.

Sistemiamo i nodini in teglia pennelliamo la superficie di acqua ed olio e cospargiamo di fior di sale, lasciamo riposare almeno mezz'ora e poi inforniamo finchè saranno cotti e dorati.

Volendo si può anche dare la forma di un panino però il nodino è così simpatico.

2007-07-09

Involtini di alici e gamberi


Eh si è periodo che proprio la carne non mi va o se mi va la preferisco cotta nel più semplice dei modi, in padella e via.

Il pesce invece è più sfizioso, naturalemente mi vengono in mente mille cose da preparare ma poi c'è sempre l'impatto deludente col banco del pescivendolo che non è che abbia tutta sta varietà, quindi ci arrangiamo con quello che il mercato offre.

Così con mamma l'altra sera abbiamo preparato questi involtini che a dir la verità riescono a fare la loro bella figura seppure preparati semplicemente e con ingredienti di facile reperibilità.

Ingredienti per 4 persone:

24 alici fresche

24 gamberi

24 fette di zucchine grigliate

sale rosa dell'Himalaya

pepe nero di mulinello

un limone

olio extravergine d'oliva

prezzemolo.

Puliamo le alici, delischiamole e teniamole da parte. Sgusciamo e puliamo i gamberi poi avvolgiamone ognuno con una fetta di zucchina.

Poniamo in rotolino sopra l'acciuga e arrotoliamola a formare un involtino che fermeremo con uno spiedo. Ripetiamo l'operazione con gli altri pesci, infilzando poi gli involtini a due a due come in foto.

Una volta pronti li gligliamo e, dopo averli sistemati in un piatto li irroreriamo con una salsina preparata sbattendo insieme olio, limone, sale, pepe e prezzemolo.

Più semplice di così...


Involtini di alici e gamberi


Eh si è periodo che proprio la carne non mi va o se mi va la preferisco cotta nel più semplice dei modi, in padella e via.

Il pesce invece è più sfizioso, naturalemente mi vengono in mente mille cose da preparare ma poi c'è sempre l'impatto deludente col banco del pescivendolo che non è che abbia tutta sta varietà, quindi ci arrangiamo con quello che il mercato offre.

Così con mamma l'altra sera abbiamo preparato questi involtini che a dir la verità riescono a fare la loro bella figura seppure preparati semplicemente e con ingredienti di facile reperibilità.

Ingredienti per 4 persone:

24 alici fresche

24 gamberi

24 fette di zucchine grigliate

sale rosa dell'Himalaya

pepe nero di mulinello

un limone

olio extravergine d'oliva

prezzemolo.

Puliamo le alici, delischiamole e teniamole da parte. Sgusciamo e puliamo i gamberi poi avvolgiamone ognuno con una fetta di zucchina.

Poniamo in rotolino sopra l'acciuga e arrotoliamola a formare un involtino che fermeremo con uno spiedo. Ripetiamo l'operazione con gli altri pesci, infilzando poi gli involtini a due a due come in foto.

Una volta pronti li gligliamo e, dopo averli sistemati in un piatto li irroreriamo con una salsina preparata sbattendo insieme olio, limone, sale, pepe e prezzemolo.

Più semplice di così...


2007-07-06

Triangoli alle acciughe


Ricettina Club Sale&Pepe di Luglio semplice semplice e naturalmente che ha a che fare col pane. Come poteva essere diversamente in questo mio periodo di intensa panificazione?
Non vi metto le dosi agli ingredienti perchè la cosa è estremamente soggettiva, dipende dalla misura dei vostri triangolini e dalla fame che avete.
Ingredienti:
pasta di pane (fatta in casa o comprata fate voi)
filetti di acciughe sott'olio
caciocavallo silano dop (la ricetta prevedeva le mozzarelline io ho dato quel saore in più)
olio per friggere.
Stendiamo la pasta già lievitata, con il matterello, ricaviamone dei quadrati. Sopra ognuno mettiamo un pezzo di caciocavallo (o una mozzarellina) ed un filetto d'acciuga.
Chiudiamo a trinagolo e friggiamo nell'olio bollente.
Da leccarsi i baffi e non c'è bisogno di elencare le varianti a cui si presta il ripieno.

Triangoli alle acciughe


Ricettina Club Sale&Pepe di Luglio semplice semplice e naturalmente che ha a che fare col pane. Come poteva essere diversamente in questo mio periodo di intensa panificazione?
Non vi metto le dosi agli ingredienti perchè la cosa è estremamente soggettiva, dipende dalla misura dei vostri triangolini e dalla fame che avete.
Ingredienti:
pasta di pane (fatta in casa o comprata fate voi)
filetti di acciughe sott'olio
caciocavallo silano dop (la ricetta prevedeva le mozzarelline io ho dato quel saore in più)
olio per friggere.
Stendiamo la pasta già lievitata, con il matterello, ricaviamone dei quadrati. Sopra ognuno mettiamo un pezzo di caciocavallo (o una mozzarellina) ed un filetto d'acciuga.
Chiudiamo a trinagolo e friggiamo nell'olio bollente.
Da leccarsi i baffi e non c'è bisogno di elencare le varianti a cui si presta il ripieno.

2007-07-05

Insalata di pasta quasi greca


Premetto che io la chiamo Insalata di pasta alla greca, però non sapendo in effetti cosa ne possano dire i greci di questa mia iniziativa ho deciso di aggiungere un "quasi" politically correct, per la serie nessuno mi può obiettare nulla.

Andiamo alla ricetta che è meglio.

Ingredienti per 4 persone:

300 g di pasta corta

3 pomodori

1 mazzetto di rucola

4 cucchiai di olive nere (meglio se greche)

1 confezione di Feta greca

olio extravergine d'oliva

sale

Lessiamo la pasta al dente, tagliamo la feta a cubetti, aggiungiamo le olive, la rucola sminuzzata ed i pomodori privati dei semi e ridotti a cubetti.

Condiamo con olio (cinque/sei cucchiai sono sufficienti) e un pò di sale.

L'insalata è pronta, ottima anche da consumare in spiaggia.

Insalata di pasta quasi greca


Premetto che io la chiamo Insalata di pasta alla greca, però non sapendo in effetti cosa ne possano dire i greci di questa mia iniziativa ho deciso di aggiungere un "quasi" politically correct, per la serie nessuno mi può obiettare nulla.

Andiamo alla ricetta che è meglio.

Ingredienti per 4 persone:

300 g di pasta corta

3 pomodori

1 mazzetto di rucola

4 cucchiai di olive nere (meglio se greche)

1 confezione di Feta greca

olio extravergine d'oliva

sale

Lessiamo la pasta al dente, tagliamo la feta a cubetti, aggiungiamo le olive, la rucola sminuzzata ed i pomodori privati dei semi e ridotti a cubetti.

Condiamo con olio (cinque/sei cucchiai sono sufficienti) e un pò di sale.

L'insalata è pronta, ottima anche da consumare in spiaggia.

2007-07-04

Il pane


Ed eccomi qua giunta al mio centesimo post.
Come vedete dalla foto ce l'ho fatta ecco il pane preparato col lievito madre.
Che ne dite della mia creatura?
Ho seguito fedelmente le istruzioni di http://fareilpane.free.fr/Testi/lievitomadre.htm ed alla fine sono giunta al risultato sperato. Il pane è venuto bene ed ha soprattutto il profumo del pane di una volta, peccato solo che l'ho cotto al forno elettrico, con la cottura a legna avrebbe dato il meglio di sè.
Ecco le indicazioni per ottenere prima il lievito madre e poi il pane della foto:
Lievito madre
In un barattolo versare una parte di farina integrale ed una di farina o con un pizzico di zucchero ed acqua tale da ottenere una pastella liquida. Mescolare mattino e sera per 3-5 giorni tenendo il barattolo alla temperatura di 20-25°C. Quando il miscuglio fa molte bolle (a tale scopo consiglio di non riempire il barattolo ma lasciarlo mezzo vuoto) e prende fermentazione se ne butta via metà e si ricostituisce il volume equivalente con farina 0, acqua e un pò di zucchero, la consistenza deve essere un pò meno fluida della precedente. Dopo 6-12 ore il miscuglio deve fare molte bolle ed essere raddoppiato di volume. Si butta via metà contenuto e si ricostituisce il tutto senza zucchero, si lascia lievitare e si ripete l'operazione ancora una volta. A questo punto il lievito è pronto (o dovrebbe esserlo!). Si conserva tre giorni a temperatura ambiente col coperchio postao sul barattolo, 1 settimana in frigorigero nella parte meno fredda (8°C). Dopo 3 giorni o 1 settimana (in base alla conservazione scelta) si rinnova buttandone via metà e aggiungendo farina e acqua.
Pane
Al mattino rinnovare il lievito madre (sostituendo metà composto con farina e acqua come nell'ultimo passaggio del procedimento sopra) e si aggiunge mezzo cucchiaio di zucchero. Ripetere l'operazione la sera, senza lo zucchero e lasciarlo a temperatura ambiente. Qualora non dovesse lievitare ripetere qualche volta in più l'operazione di rinfresco.
Il mattino seguente aggiungere 100 g di acqua di fonte, 1/2 cucchiaio di zucchero, 140 g di farina 0. Coprire non ermeticamente e lasciare raddoppiare. La sera aggiungere 1200 g di farina 0 (o altra a scelta) diminuendo la dose a 1000 g se il lievito non sembra molto attivo, 600-700 g di acqua, 30 g di sale, 1 cucchiaio di zucchero grezzo.
Si procede a questa operazione aggiungendo al lievito madre l'acqua mescolata con lo zucchero, quando il composto è fluido e presenta bollicine si aggiunge la farina . Si impasta bene per circa 15 minuti, avendo cura di ottenere un impastoelastico e non troppo appiccicoso. Incorporare il sale e riporre l'impasto in una terrina spolverizzata di farina. Coprire con un telo umido e lasciare lievitare tutta la notte (20-25°C 6-8 ore, 15°C 12-15 ore c.a.). Poi formare i pani tenendo da parte un pezzo di impasto( la madre) per risostituire il lievito. Lasciare riposare le forme di pane 1-2 ore o anche più prima di infornarle alla massima temperatura, ponendo nel forno una ciotola con acqua per avere la giusta umidità.

Il pane


Ed eccomi qua giunta al mio centesimo post.
Come vedete dalla foto ce l'ho fatta ecco il pane preparato col lievito madre.
Che ne dite della mia creatura?
Ho seguito fedelmente le istruzioni di http://fareilpane.free.fr/Testi/lievitomadre.htm ed alla fine sono giunta al risultato sperato. Il pane è venuto bene ed ha soprattutto il profumo del pane di una volta, peccato solo che l'ho cotto al forno elettrico, con la cottura a legna avrebbe dato il meglio di sè.
Ecco le indicazioni per ottenere prima il lievito madre e poi il pane della foto:
Lievito madre
In un barattolo versare una parte di farina integrale ed una di farina o con un pizzico di zucchero ed acqua tale da ottenere una pastella liquida. Mescolare mattino e sera per 3-5 giorni tenendo il barattolo alla temperatura di 20-25°C. Quando il miscuglio fa molte bolle (a tale scopo consiglio di non riempire il barattolo ma lasciarlo mezzo vuoto) e prende fermentazione se ne butta via metà e si ricostituisce il volume equivalente con farina 0, acqua e un pò di zucchero, la consistenza deve essere un pò meno fluida della precedente. Dopo 6-12 ore il miscuglio deve fare molte bolle ed essere raddoppiato di volume. Si butta via metà contenuto e si ricostituisce il tutto senza zucchero, si lascia lievitare e si ripete l'operazione ancora una volta. A questo punto il lievito è pronto (o dovrebbe esserlo!). Si conserva tre giorni a temperatura ambiente col coperchio postao sul barattolo, 1 settimana in frigorigero nella parte meno fredda (8°C). Dopo 3 giorni o 1 settimana (in base alla conservazione scelta) si rinnova buttandone via metà e aggiungendo farina e acqua.
Pane
Al mattino rinnovare il lievito madre (sostituendo metà composto con farina e acqua come nell'ultimo passaggio del procedimento sopra) e si aggiunge mezzo cucchiaio di zucchero. Ripetere l'operazione la sera, senza lo zucchero e lasciarlo a temperatura ambiente. Qualora non dovesse lievitare ripetere qualche volta in più l'operazione di rinfresco.
Il mattino seguente aggiungere 100 g di acqua di fonte, 1/2 cucchiaio di zucchero, 140 g di farina 0. Coprire non ermeticamente e lasciare raddoppiare. La sera aggiungere 1200 g di farina 0 (o altra a scelta) diminuendo la dose a 1000 g se il lievito non sembra molto attivo, 600-700 g di acqua, 30 g di sale, 1 cucchiaio di zucchero grezzo.
Si procede a questa operazione aggiungendo al lievito madre l'acqua mescolata con lo zucchero, quando il composto è fluido e presenta bollicine si aggiunge la farina . Si impasta bene per circa 15 minuti, avendo cura di ottenere un impastoelastico e non troppo appiccicoso. Incorporare il sale e riporre l'impasto in una terrina spolverizzata di farina. Coprire con un telo umido e lasciare lievitare tutta la notte (20-25°C 6-8 ore, 15°C 12-15 ore c.a.). Poi formare i pani tenendo da parte un pezzo di impasto( la madre) per risostituire il lievito. Lasciare riposare le forme di pane 1-2 ore o anche più prima di infornarle alla massima temperatura, ponendo nel forno una ciotola con acqua per avere la giusta umidità.

2007-07-03

Dolcetti alla mandorla


Un classico della pasticceria: i biscottini di pasta di mandorle, da noi si chiamano Dolcetti alla mandorla e spesso sono rigati (fatti con la siringa con bocchetta a stella) con una ciliegina rossa o verde sopra, altre volte hanno una mandorla o un chicco di caffè o una scorzetta d'arancia candita.
Io li ho fatti con la mandorla che in cottura diventa croccante e quindi molto appetibile.
La ricetta l'ho presa a prestito dal solito e bravissimo Walter Pedrazzi su Cucina italiana, mia madre li fa con l'albume montato a neve e lo zucchero semolato, questi invece mi sembrano ulteriormente semplificati, da fare all'ultimo momento, tant'è che in una mezz'ora tra preparazione e cottura sono già belli e pronti.

Ingredienti per 20 dolcetti:

200 g di farina di mandorle
150 g di zucchero a velo
1 cucchiaio di fecola di patate
2 albumi
20 mandorle (o 10 ciliegine candite) per decorare

Accendiamo il forno a 180° e intanto amalgamiamo la farina di mandorle con lo zucchero a velo setacciato e la fecola, uniamo i due albumi leggermente sbattuti.
Versiamo il composto in una tasca da pasticcere con bocchetta liscia o a stella e poi formiamo 20 ciuffetti su una teglia ricoperta di carta da forno.
N.B. Se il composto risulta troppo molle si può aggiungere un poco di farina di mandorle, se troppo sodo un po' di albume. La consistenza deve essere tale che il composto passi attraverso la sacca ma resti a mucchietti solidi dopo spremuto.
Sopra ogni dolcino sistemiamo una mandorla o mezza ciliegina candita poi inforniamo per circa 10 minuti. Devono prendere un leggero colore dorato senza scurirsi troppo.
Sforniamo ed attendiamo che si raffreddino prima di posizionarli in un piatto.