2008-10-17

Spuma di zucca con pancetta croccante

Torno sulla zucca con una ricetta che ho trovato su A Tavola di questo mese e che ho subito fatto mia proponendola ai miei amici in una recente cena dal sapore e dai colori autunnali.
Io l'ho servita in queste coppine Oriental Style con la pancetta croccante sopra, sulla rivista veniva messa in piccoli bicchierini con la pancetta croccante a fettine infilata a metà nella spuma, in un modo o nell'altro è deliziosa. Come consigliavano l'ho abbinata a fette di focaccia semplice tipo genovese, nel mio caso la focaccia soffice di cui già vi ho dato la ricetta.
Per la spuma:
400 g di zucca gialla (meglio mantovana)
60 g di porro
olio extravergine d'oliva
2 tuorli d'uovo
100 g di pancetta affumicata
sale e pepe q.b.

Rosoliamo dolcemente il porro tagliato a fettine con due cucchiai di olio, uniamo la zucca a dadini e lasciamo cuocere per 15 minuti circa. Consiglio di coprire la pentola senza aggiungere acqua perchè la zucca ne fa già da sè. Una volta cotta, regoliamo di sale e pepe e lasciamo intiepidire. Poi frulliamo con il frullatore ad immersione, uniamo i tuorli e cuociamo per 6 minuti a bagnomaria, finchè diventerà una crema spumosa. Versiamola nelle coppine, decoriamola con la pancetta rosolata in un padellino e cospargiamo di pepe nero.

Spuma di zucca con pancetta croccante

Torno sulla zucca con una ricetta che ho trovato su A Tavola di questo mese e che ho subito fatto mia proponendola ai miei amici in una recente cena dal sapore e dai colori autunnali.
Io l'ho servita in queste coppine Oriental Style con la pancetta croccante sopra, sulla rivista veniva messa in piccoli bicchierini con la pancetta croccante a fettine infilata a metà nella spuma, in un modo o nell'altro è deliziosa. Come consigliavano l'ho abbinata a fette di focaccia semplice tipo genovese, nel mio caso la focaccia soffice di cui già vi ho dato la ricetta.
Per la spuma:
400 g di zucca gialla (meglio mantovana)
60 g di porro
olio extravergine d'oliva
2 tuorli d'uovo
100 g di pancetta affumicata
sale e pepe q.b.

Rosoliamo dolcemente il porro tagliato a fettine con due cucchiai di olio, uniamo la zucca a dadini e lasciamo cuocere per 15 minuti circa. Consiglio di coprire la pentola senza aggiungere acqua perchè la zucca ne fa già da sè. Una volta cotta, regoliamo di sale e pepe e lasciamo intiepidire. Poi frulliamo con il frullatore ad immersione, uniamo i tuorli e cuociamo per 6 minuti a bagnomaria, finchè diventerà una crema spumosa. Versiamola nelle coppine, decoriamola con la pancetta rosolata in un padellino e cospargiamo di pepe nero.

Il mio World Day of Bread 2008 con i panini soffici alla ricotta

3rd World Bread Day hosted by 1x umruehren bitte aka kochtopf
Arrivo in ritardissimo alla terza edizione della
giornata mondiale del pane, ma credetemi non me la sentivo proprio di mancare tanto più che, come ho già avuto modo di dire in più occasioni, mi piace fare il pane, affondare le mani negli impasti, sentire il profumo che si sprigiona dal pane in cottura.
Senza contare che quando litigo con Fernando o sono tesa per qualcos’altro impastare è un ottimo metodo per scaricare la tensione.

Ho deciso di partecipare con i Panini soffici alla ricotta di cui vi avevo già parlato e vi avevo dato pure la ricetta ma ho scelto di proporli per il World Day of Bread 2008 perchè sono stati i più amati del 2008, rifatti tantissime volte in più forme ed abbinamenti
INGREDIENTI
Le dosi sono per 24 panini mignon oppure 12 di forma un pò più grande
500 g di farina 00
2 cucchiaini di sale
1 cucchiaino di zucchero
3 cucchiai di olio extravergine d'oliva
15 g di lievito di birra fresco
200 ml di acqua tiepida
150 g di ricotta
1 uovo
Per completare:
1 uovo
2 cucchiai di latte
semi a piacere (papavero, sesamo, lino, girasole, etc.)
Disponiamo la farina a fontana, in un angoletto scaviamo una fossetta e versiamo il sale, al centro mettiamo lo zucchero, la ricotta, l'olio, il lievito sciolto nell'acqua e l'uovo appena sbattuto, amalgamiamo tutto con una forchetta poi impastiamo con le mani finché il composto si stacca formando una bella palla liscia. Poniamolo a lievitare in una ciotola posta in luogo asciutto coprendo con pellicola per un'ora, poi sgonfiamo l'impasto con le mani e formiamo delle palline che disporremo su una teglia coperta di carta da forno. Mescoliamo l'uovo con il latte e pennelliamo la superficie dei panini, cospargiamo con i semini e lasciamo lievitare ancora per tre quarti d'ora.
Cuociamo in forno caldissimo per circa 20 minuti, finché la superficie risulterà ben dorata.
Sono ottimi sia in abbinamento al dolce che al salato.

Il mio World Day of Bread 2008 con i panini soffici alla ricotta

3rd World Bread Day hosted by 1x umruehren bitte aka kochtopf
Arrivo in ritardissimo alla terza edizione della
giornata mondiale del pane, ma credetemi non me la sentivo proprio di mancare tanto più che, come ho già avuto modo di dire in più occasioni, mi piace fare il pane, affondare le mani negli impasti, sentire il profumo che si sprigiona dal pane in cottura.
Senza contare che quando litigo con Fernando o sono tesa per qualcos’altro impastare è un ottimo metodo per scaricare la tensione.

Ho deciso di partecipare con i Panini soffici alla ricotta di cui vi avevo già parlato e vi avevo dato pure la ricetta ma ho scelto di proporli per il World Day of Bread 2008 perchè sono stati i più amati del 2008, rifatti tantissime volte in più forme ed abbinamenti
INGREDIENTI
Le dosi sono per 24 panini mignon oppure 12 di forma un pò più grande
500 g di farina 00
2 cucchiaini di sale
1 cucchiaino di zucchero
3 cucchiai di olio extravergine d'oliva
15 g di lievito di birra fresco
200 ml di acqua tiepida
150 g di ricotta
1 uovo
Per completare:
1 uovo
2 cucchiai di latte
semi a piacere (papavero, sesamo, lino, girasole, etc.)
Disponiamo la farina a fontana, in un angoletto scaviamo una fossetta e versiamo il sale, al centro mettiamo lo zucchero, la ricotta, l'olio, il lievito sciolto nell'acqua e l'uovo appena sbattuto, amalgamiamo tutto con una forchetta poi impastiamo con le mani finché il composto si stacca formando una bella palla liscia. Poniamolo a lievitare in una ciotola posta in luogo asciutto coprendo con pellicola per un'ora, poi sgonfiamo l'impasto con le mani e formiamo delle palline che disporremo su una teglia coperta di carta da forno. Mescoliamo l'uovo con il latte e pennelliamo la superficie dei panini, cospargiamo con i semini e lasciamo lievitare ancora per tre quarti d'ora.
Cuociamo in forno caldissimo per circa 20 minuti, finché la superficie risulterà ben dorata.
Sono ottimi sia in abbinamento al dolce che al salato.

2008-10-15

Crostatine mele e miele

E' una settimana all'insegna del dolce, quello di oggi è un dolce che sa di autunno (come poteva essere diversamente) , di cose buone e sane. E' un dolce ricco che può essere ulteriormente arricchito servendolo con una buona crema inglese.
La base è una brisée profumata e croccante in cui al posto dell'acqua ho usato il buon Moscato di Saracena avuto in dono dalla sig.ra Antonia dell'Azienda Diana, e per la farcia niente zucchero ma solo frutta e dell'ottimo Miele di Arancio Rapisarda, commercializzato da Esperya
Ingredienti per 5-6 crostatine
Per la Pasta brisée al Moscato:
225 g di farina 00
140 g di burro
1 pizzico di sale
1 cucchiaio di zucchero a velo
Moscato di Saracena q.b.
Per la farcia:
4-5 mele profumate
noci
Miele di Arancio Rapisarda
datteri
Prepariamo la base impastando velocemente burro, zucchero, sale e farina aiutandoci con qualche cucchiaiata di moscato, meglio freddo in modo da ottenere un impasto solido che si lavori facilmente. Lasciamolo riposare in frigo per circa mezz'ora poi stendiamolo con l'aiuto del matterello fino ad uno spessore di 5-6 mm e rivestiamo con la sfoglia ottenuta gli stampi da crostatina. Bucherelliamo la base e copriamola con fettine di mela, versiamo sopra ognuna un cucchiaino di miele, distribuendolo bene sulle mele, cospargiamo con noci e datteri ridotti a pezzetti. Formiamo sopra il ripieno la classica gratella da crostata ed inforniamo a 180° finché risulteranno ben dorate. Servite tiepide queste crostatine danno il meglio.

Crostatine mele e miele

E' una settimana all'insegna del dolce, quello di oggi è un dolce che sa di autunno (come poteva essere diversamente) , di cose buone e sane. E' un dolce ricco che può essere ulteriormente arricchito servendolo con una buona crema inglese.
La base è una brisée profumata e croccante in cui al posto dell'acqua ho usato il buon Moscato di Saracena avuto in dono dalla sig.ra Antonia dell'Azienda Diana, e per la farcia niente zucchero ma solo frutta e dell'ottimo Miele di Arancio Rapisarda, commercializzato da Esperya
Ingredienti per 5-6 crostatine
Per la Pasta brisée al Moscato:
225 g di farina 00
140 g di burro
1 pizzico di sale
1 cucchiaio di zucchero a velo
Moscato di Saracena q.b.
Per la farcia:
4-5 mele profumate
noci
Miele di Arancio Rapisarda
datteri
Prepariamo la base impastando velocemente burro, zucchero, sale e farina aiutandoci con qualche cucchiaiata di moscato, meglio freddo in modo da ottenere un impasto solido che si lavori facilmente. Lasciamolo riposare in frigo per circa mezz'ora poi stendiamolo con l'aiuto del matterello fino ad uno spessore di 5-6 mm e rivestiamo con la sfoglia ottenuta gli stampi da crostatina. Bucherelliamo la base e copriamola con fettine di mela, versiamo sopra ognuna un cucchiaino di miele, distribuendolo bene sulle mele, cospargiamo con noci e datteri ridotti a pezzetti. Formiamo sopra il ripieno la classica gratella da crostata ed inforniamo a 180° finché risulteranno ben dorate. Servite tiepide queste crostatine danno il meglio.

2008-10-13

Tartufini magici

Iniziamo la settimana in dolcezza. Perchè mai saranno magici questi tartufi, vi starete chiedendo? Nessun mistero vi assicuro è solo che per realizzarli ho utilizzato l'impasto di una delle Torte magiche, la Delizia alle noci di cui vi avevo già parlato, che per l'occasione è diventata alle mandorle e si è vestita di cioccolato bianco e cocco.
Ma eccovi la ricetta, da fare anche nei ritagli di tempo.
Per 20 tartufini c.a.:
125 g di savoiardi
62 g di burro ammorbidito
40 g di zucchero semolato
40 g di mandorle frantumate
1 tuorlo d'uovo
2 cucchiai di caffè molto forte
100 g di cioccolato bianco
farina di cocco
Passiamo i biscotti nel mixer riducendoli in polvere. Mettiamoli con lo zucchero in una ciotola, aggiungiamo il burro e lavoriamo con una forchetta (o con le mani) per ottenere un miscuglio omogeneo. Incorporiamo il tuorlo d'uovo, le mandorle e il caffè. Lasciamo riposare l'impasto in frigo poi formiamo delle palline che passeremo nel cioccolato fuso a bagnomaria e subito nella farina di cocco in modo che se ne ricoprano integralmente.

Tartufini magici

Iniziamo la settimana in dolcezza. Perchè mai saranno magici questi tartufi, vi starete chiedendo? Nessun mistero vi assicuro è solo che per realizzarli ho utilizzato l'impasto di una delle Torte magiche, la Delizia alle noci di cui vi avevo già parlato, che per l'occasione è diventata alle mandorle e si è vestita di cioccolato bianco e cocco.
Ma eccovi la ricetta, da fare anche nei ritagli di tempo.
Per 20 tartufini c.a.:
125 g di savoiardi
62 g di burro ammorbidito
40 g di zucchero semolato
40 g di mandorle frantumate
1 tuorlo d'uovo
2 cucchiai di caffè molto forte
100 g di cioccolato bianco
farina di cocco
Passiamo i biscotti nel mixer riducendoli in polvere. Mettiamoli con lo zucchero in una ciotola, aggiungiamo il burro e lavoriamo con una forchetta (o con le mani) per ottenere un miscuglio omogeneo. Incorporiamo il tuorlo d'uovo, le mandorle e il caffè. Lasciamo riposare l'impasto in frigo poi formiamo delle palline che passeremo nel cioccolato fuso a bagnomaria e subito nella farina di cocco in modo che se ne ricoprano integralmente.

2008-10-09

La mia pizza gourmet con le cipolle

Precisina, che è sempre tanto cara, aveva indetto un bel concorso sulla pizza, Pizza Gourmet appunto, solo che Cocò sbadata come solo lei può essere in questo periodo, ha lasciato passare il termine senza inviare alcuna ricetta. A concorso scaduto però voglio comunque dedicare a Precisina la mia pizza gourmet che ho creato ispirandomi alla ricetta di un primo piatto d'autore di cui vi ho già parlato qualche post fa. Ah! Di guanciale non ne avevo più ma la pancetta ci stava comunque da dio.
E poi mi sono accorta che dopo quasi due anni di blog non vi ho ancora lasciato la ricetta della mia pizza, mi sembra arrivato il momento di farvi partecipi di questo mistero.

Gli ingredienti sono per una pizza grande (per due) però una volta che uno la prepara moltiplica le dosi e chiama gli amici, non credete sia meglio che mangiarla da soli?
Per la base:
250 g di farina (mista tra 00 e manitoba)
125 -150 ml di acqua tiepida (non di rubinetto)
1 cucchiaino di sale
1 puntina di zucchero
1/8 di lievito di birra (circa 3-4 grammi)
1 cucchiaio di olio
Per il condimento alle cipolle:
2 cipolle di Tropea
1 cucchiaio di capperi
olive taggiasche
2 foglie di alloro
guanciale o pancetta
olio extravergine d'oliva
sale
scamorza
origano
Prepariamo l'impasto lavorando energicamente la farina con l'acqua nella quale avremo sciolto il lievito, l'olio, il sale e lo zucchero, lasciamola lievitare a lungo anche 3-4 ore in una ciotola coperta con un foglio di pellicola.
Intanto riduciamo le cipolle a fette e rosoliamole dolcemente in una padella con un filo d'olio e l'alloro, saliamo.
Stendiamo la pizza in teglia mezz'ora prima di cuocerla, distribuiamo sopra le cipolle cotte, le olive, i capperi, la pancetta a fettine sottili (che diventeranno croccanti in cottura), la scamorza e una spolverata di origano, inforniamo nel forno riscaldato alla massima potenza finchè risulterà dorata sopra e sotto. Va mangiata calda ed in compagnia mi raccomando.

La mia pizza gourmet con le cipolle

Precisina, che è sempre tanto cara, aveva indetto un bel concorso sulla pizza, Pizza Gourmet appunto, solo che Cocò sbadata come solo lei può essere in questo periodo, ha lasciato passare il termine senza inviare alcuna ricetta. A concorso scaduto però voglio comunque dedicare a Precisina la mia pizza gourmet che ho creato ispirandomi alla ricetta di un primo piatto d'autore di cui vi ho già parlato qualche post fa. Ah! Di guanciale non ne avevo più ma la pancetta ci stava comunque da dio.
E poi mi sono accorta che dopo quasi due anni di blog non vi ho ancora lasciato la ricetta della mia pizza, mi sembra arrivato il momento di farvi partecipi di questo mistero.

Gli ingredienti sono per una pizza grande (per due) però una volta che uno la prepara moltiplica le dosi e chiama gli amici, non credete sia meglio che mangiarla da soli?
Per la base:
250 g di farina (mista tra 00 e manitoba)
125 -150 ml di acqua tiepida (non di rubinetto)
1 cucchiaino di sale
1 puntina di zucchero
1/8 di lievito di birra (circa 3-4 grammi)
1 cucchiaio di olio
Per il condimento alle cipolle:
2 cipolle di Tropea
1 cucchiaio di capperi
olive taggiasche
2 foglie di alloro
guanciale o pancetta
olio extravergine d'oliva
sale
scamorza
origano
Prepariamo l'impasto lavorando energicamente la farina con l'acqua nella quale avremo sciolto il lievito, l'olio, il sale e lo zucchero, lasciamola lievitare a lungo anche 3-4 ore in una ciotola coperta con un foglio di pellicola.
Intanto riduciamo le cipolle a fette e rosoliamole dolcemente in una padella con un filo d'olio e l'alloro, saliamo.
Stendiamo la pizza in teglia mezz'ora prima di cuocerla, distribuiamo sopra le cipolle cotte, le olive, i capperi, la pancetta a fettine sottili (che diventeranno croccanti in cottura), la scamorza e una spolverata di origano, inforniamo nel forno riscaldato alla massima potenza finchè risulterà dorata sopra e sotto. Va mangiata calda ed in compagnia mi raccomando.

2008-10-08

Conchiglioni gratinati ai funghi farciti con zucca e salsiccia al Chianti

Il titolo della ricetta è complesso ma, vi assicuro, sta tutto lì perchè in effetti la preparazione non è poi così complessa. Mantengo la mia promessa di parlarvi di zucca e quale abbinamento migliore della salsiccia e dei funghi? Stavolta ho voluto esagerare ed accostarla ad una salsiccia insolita che non appartiene alla mia zona, dove le salsicce le facciamo con il peperoncino ed i semi di finocchio, ma che è altrettanto gustosa e forse più delicata. La Salsiccia di Suino al Chianti è Toscana come tradisce la presenza del vino utilizzato e la produce l'arcinota Macelleria Falorni, io l'ho avuta grazie ad Esperya ed è arrivata fresca ed integra come se l'avesse insaccata il macellaio qui all'angolo.
Ingredienti per 6:
Conchiglioni di pasta 150 g c.a.
4 Salsicce di Suino al Chianti
200 g c.a. di formaggio Asiago
1 Kg di zucca a pezzetti
450 g di misto funghi (anche surgelati se non li trovate freschi)
rosmarino
1 cipolla rossa di Tropea
olio extravergine d'oliva
600 ml di latte
50 g di burro
50 g di farina
noce moscata
1 spicchio d'aglio
sale e pepe nero di mulinello
parmigiano grattugiato
Prepariamo un trito di cipolla e rosmarino poi soffriggiamolo in un velo d'olio, uniamo la salsiccia granata e lasciamola rosolare un pò. Uniamo la zucca, copriamo il recipiente e lasciamola cuocere per 15-20 minuti, finchè toccandola con la forchettà diventerà una poltiglia. Regoliamo di sale e pepe. Prepariamo la besciamella: tostiamo farina e burro uniamo il latte e lasciamo addensare, un pizzico di sale e noce moscata. Saltiamo i funghi ridotti a fettine in una padella con altro olio e aglio, sale e pepe.
Lessiamo i conchiglioni al dente e poi scoliamoli e passiamoli sotto l'acqua fredda per bloccare la cottura, separiamoli per evitare che si attacchino tra di loro e farciamoli uno ad uno con il composto di zucca cui avremo aggiunto l'Asiago sminuzzato.
Sul fondo di una capace teglia, che possa contenere i conchiglioni in un solo strato, versiamo 1/3 della besciamella, adagiamo sopra i conchiglioni, distribuiamo sugli stessi la restante besciamella, i funghi e il parmigiano. Inforniamo finché risulteranno ben dorati.

Conchiglioni gratinati ai funghi farciti con zucca e salsiccia al Chianti

Il titolo della ricetta è complesso ma, vi assicuro, sta tutto lì perchè in effetti la preparazione non è poi così complessa. Mantengo la mia promessa di parlarvi di zucca e quale abbinamento migliore della salsiccia e dei funghi? Stavolta ho voluto esagerare ed accostarla ad una salsiccia insolita che non appartiene alla mia zona, dove le salsicce le facciamo con il peperoncino ed i semi di finocchio, ma che è altrettanto gustosa e forse più delicata. La Salsiccia di Suino al Chianti è Toscana come tradisce la presenza del vino utilizzato e la produce l'arcinota Macelleria Falorni, io l'ho avuta grazie ad Esperya ed è arrivata fresca ed integra come se l'avesse insaccata il macellaio qui all'angolo.
Ingredienti per 6:
Conchiglioni di pasta 150 g c.a.
4 Salsicce di Suino al Chianti
200 g c.a. di formaggio Asiago
1 Kg di zucca a pezzetti
450 g di misto funghi (anche surgelati se non li trovate freschi)
rosmarino
1 cipolla rossa di Tropea
olio extravergine d'oliva
600 ml di latte
50 g di burro
50 g di farina
noce moscata
1 spicchio d'aglio
sale e pepe nero di mulinello
parmigiano grattugiato
Prepariamo un trito di cipolla e rosmarino poi soffriggiamolo in un velo d'olio, uniamo la salsiccia granata e lasciamola rosolare un pò. Uniamo la zucca, copriamo il recipiente e lasciamola cuocere per 15-20 minuti, finchè toccandola con la forchettà diventerà una poltiglia. Regoliamo di sale e pepe. Prepariamo la besciamella: tostiamo farina e burro uniamo il latte e lasciamo addensare, un pizzico di sale e noce moscata. Saltiamo i funghi ridotti a fettine in una padella con altro olio e aglio, sale e pepe.
Lessiamo i conchiglioni al dente e poi scoliamoli e passiamoli sotto l'acqua fredda per bloccare la cottura, separiamoli per evitare che si attacchino tra di loro e farciamoli uno ad uno con il composto di zucca cui avremo aggiunto l'Asiago sminuzzato.
Sul fondo di una capace teglia, che possa contenere i conchiglioni in un solo strato, versiamo 1/3 della besciamella, adagiamo sopra i conchiglioni, distribuiamo sugli stessi la restante besciamella, i funghi e il parmigiano. Inforniamo finché risulteranno ben dorati.

2008-10-06

Un'agenda e la sua poesia


Ho iniziato a scrivere questo diario virtuale anche per mettere fine alla miriade di foglietti con ricette volanti sparse tra mille quaderni e raccoglitori, è successo però che a quasi due anni dall'inizio di quest'avventura, i foglietti non sono spariti ma si sono moltiplicati.
E' difficile ricordare a mente anche le ricette più collaudate, perchè a volte passa tempo tra una preparazione e l'altra, d'altro canto non sempre si può avere il computer a portata di mano, allora le dosi o il procedimento scarabocchiati da qualche parte tornano sempre utili.
Ammetto però di esermi evoluta e di avere colto al volo l'occasione del fine settimana piovoso, per trascrivere il contenuto dei miei foglietti volanti sul mio nuovo taccuino Memoniae di Quo Vadis, La mia cucina, con la copertina di un bell'arancio acceso che si intona molto con le piastrelle della mia nocva cucina, un vero gioiellino che è diventato già il mio amico inseparabile. Sto già pensando di prendere anche i miei Fine Settimana, i miei Viaggi etc., ma intanto mentre trascrivevo la ricetta della crostata la voglia di prepararla si è impossessata di me e per sfizio l'ho preparata in piccolissime formine, con confettura di uva spina decorando la superficie con una bella mandorla pelata e dello zucchero a velo. Buon inizio settimana a tutti!