2008-11-17

Meringhe alla francese...con sorpresa

Le meringhe o si adorano o si odiano, tertium non datur, purtroppo.
Io da un po’ di tempo a questa parte ho preso ad amare la loro consistenza vetrosa ed eterea, così l’altra volta mi chiedevo se con il forno nuovo, che ha finalmente un minimo ed un massimo, avrei potuto realizzarle e dal pensiero all’azione non ho impiegato poi tanto, complici anche le chiare d’uova sempre giacenti nel mio frigo.
Ovviamente sapete che non si può genericamente parlare di meringa dal momento che i pasticcieri suddividono la categoria in due sottocategorie, meringhe all’Italiana o a caldo e meringhe alla francese o a freddo.
Non è per mancanza di amor patrio che ho scelto di preparare le meringhe alla francese ma solo per mancanza di strumenti.
Per realizzare la meringa all’italiana lo zucchero va cotto ed occorre l’apposito termometro perché va spento ed aggiunto agli albumi quando ha raggiunto la giusta temperatura.
Insomma francesi o italiane che siano le meringhe sono sempre un piccolo miracolo di pasticceria e sono orgogliosa di averlo compiuto.
La sorpresa si riferisce al fatto che ho aggiunto all’impasto delle mandorle spellate, una lieve nota croccante e non zuccherosa in mezzo a tanta candida dolcezza.
Ingredienti:
150 g di albumi a temperatura ambiente
300 g di zucchero semolato fine
1 pizzico di sale
150 g di mandorle spellate (facoltative)
Montiamo gli albumi con il sale e lo zucchero per almeno mezz’ora finché il composto risulterà sodo gonfio e lucido, uniamo le mandorle e poi disponiamo la meringa a cucchiaiate su una teglia rivestita di carta da forno. Inforniamo a 50-60° (forno ventilato) per almeno 3-4 ore (secondo le dimensioni) e comunque fin quando risulteranno della consistenza desiderata, se le vogliamo completamente asciutte potrebbero impiegare anche 5-6 ore ma non lasciatevi tentare di aumentare la temperatura del forno per fare prima, il risultato sarebbero solo delle meringhe scure.

Meringhe alla francese...con sorpresa

Le meringhe o si adorano o si odiano, tertium non datur, purtroppo.
Io da un po’ di tempo a questa parte ho preso ad amare la loro consistenza vetrosa ed eterea, così l’altra volta mi chiedevo se con il forno nuovo, che ha finalmente un minimo ed un massimo, avrei potuto realizzarle e dal pensiero all’azione non ho impiegato poi tanto, complici anche le chiare d’uova sempre giacenti nel mio frigo.
Ovviamente sapete che non si può genericamente parlare di meringa dal momento che i pasticcieri suddividono la categoria in due sottocategorie, meringhe all’Italiana o a caldo e meringhe alla francese o a freddo.
Non è per mancanza di amor patrio che ho scelto di preparare le meringhe alla francese ma solo per mancanza di strumenti.
Per realizzare la meringa all’italiana lo zucchero va cotto ed occorre l’apposito termometro perché va spento ed aggiunto agli albumi quando ha raggiunto la giusta temperatura.
Insomma francesi o italiane che siano le meringhe sono sempre un piccolo miracolo di pasticceria e sono orgogliosa di averlo compiuto.
La sorpresa si riferisce al fatto che ho aggiunto all’impasto delle mandorle spellate, una lieve nota croccante e non zuccherosa in mezzo a tanta candida dolcezza.
Ingredienti:
150 g di albumi a temperatura ambiente
300 g di zucchero semolato fine
1 pizzico di sale
150 g di mandorle spellate (facoltative)
Montiamo gli albumi con il sale e lo zucchero per almeno mezz’ora finché il composto risulterà sodo gonfio e lucido, uniamo le mandorle e poi disponiamo la meringa a cucchiaiate su una teglia rivestita di carta da forno. Inforniamo a 50-60° (forno ventilato) per almeno 3-4 ore (secondo le dimensioni) e comunque fin quando risulteranno della consistenza desiderata, se le vogliamo completamente asciutte potrebbero impiegare anche 5-6 ore ma non lasciatevi tentare di aumentare la temperatura del forno per fare prima, il risultato sarebbero solo delle meringhe scure.

2008-11-14

Coppa Irish Coffee

Per la creazione di questo godurioso dessert mi sono ispirata alla famosa bevanda ideata da Joseph Sheridan nel 1942, per cui gli ingredienti base sono l'Whishey meglio se irlandese, il caffé e la panna fresca ovviamente.
Sulla qualità dei prodotti da me usati spero non abbiate dubbi, in ogni caso il caffé merita una nota perchè viene dalla bottega Esperya ed è un Sidamo, una delle tante varietà di arabica che nasce in Etiopia sugli altopiani del Corno d'Africa. Uno dei rarissimi caffè al mondo in cui l'acidita è del tutto assente perchè sopraffatta dalla dolcezza e dai sentori di frutta matura, di albicocca e mango, di cannella e spezie.
Ma torniamo a noi e al nostro dessert, non fatevi spaventare dalle dosi perchè ne vengono fuori ben 12 porzioni se servito in bicchiere o nelle tazze da thè così come ho fatto io.
Ingredienti:
500 g di mascarpone
4 tuorli
250 g di zucchero semolato
30 ml di Whishey + 4 cucchiai
4 tazzine c.a. di Caffé Ethiopia Sidamo Washed Grade 2
Savoiardi
200 ml di panna fresca
chicchi di caffè per decorare
Lavoriamo i tuorli con lo zucchero, uniamo il mascarpone poi aggiungiamo i 30 ml di liquore. Bagnamo i savoiardi nel caffè (non zuccherato) corretto col Whishey restante e formiamo un primo strato nelle tazze, copriamo con la crema, poi facciamo un'altro strato di biscotti inzuppati e chiudiamo con la crema. Montiamo la panna e usiamola per decorare il dolce completando con i chicchi di caffé.

Coppa Irish Coffee

Per la creazione di questo godurioso dessert mi sono ispirata alla famosa bevanda ideata da Joseph Sheridan nel 1942, per cui gli ingredienti base sono l'Whishey meglio se irlandese, il caffé e la panna fresca ovviamente.
Sulla qualità dei prodotti da me usati spero non abbiate dubbi, in ogni caso il caffé merita una nota perchè viene dalla bottega Esperya ed è un Sidamo, una delle tante varietà di arabica che nasce in Etiopia sugli altopiani del Corno d'Africa. Uno dei rarissimi caffè al mondo in cui l'acidita è del tutto assente perchè sopraffatta dalla dolcezza e dai sentori di frutta matura, di albicocca e mango, di cannella e spezie.
Ma torniamo a noi e al nostro dessert, non fatevi spaventare dalle dosi perchè ne vengono fuori ben 12 porzioni se servito in bicchiere o nelle tazze da thè così come ho fatto io.
Ingredienti:
500 g di mascarpone
4 tuorli
250 g di zucchero semolato
30 ml di Whishey + 4 cucchiai
4 tazzine c.a. di Caffé Ethiopia Sidamo Washed Grade 2
Savoiardi
200 ml di panna fresca
chicchi di caffè per decorare
Lavoriamo i tuorli con lo zucchero, uniamo il mascarpone poi aggiungiamo i 30 ml di liquore. Bagnamo i savoiardi nel caffè (non zuccherato) corretto col Whishey restante e formiamo un primo strato nelle tazze, copriamo con la crema, poi facciamo un'altro strato di biscotti inzuppati e chiudiamo con la crema. Montiamo la panna e usiamola per decorare il dolce completando con i chicchi di caffé.

2008-11-12

Cakes con broccoli e Speck di carrè

Sembrerebbe un piatto estivo, considerato che i cakes sono cibo da pic-nic e simili, ma la presenza nell'impasto dei broccoli e dello Speck di Carrè Bernardi della bottega Esperya, legato e affumicato ancora in modo tradizionale, rendono questi cakes caldi e confortanti al punto giusto.
Un'idea per ben iniziare una cena novembrina o, in versione ancora più ridotta, lo stuzzichino giusto per i buffet delle prossime festività.
Ingredienti per 5 cakes individuali o per uno grande:
3 uova
150 g di farina
1 bustina di lievito per torte salate
1 dl di latte
1 dl di olio extravergine d'oliva
3 cucchiaiate di parmigiano grattugiato
75 g di Speck di Carrè
150 g di broccoli lessati
farina e olio per friggere
sale e pepe q.b.
Passiamo i broccoli a cimette piccole nella farina e friggiamoli in olio bollente, asciughiamo su carta assorbente. Lavoriamo le uova con la farina mescolata al lievito, l'olio, il latte, il parmigiano e un pizzico di sale e pepe. Uniamo i broccoli e lo Speck tagliato a cubetti. Versiamo il composto nelle tegline da mini plum-cake o in una teglia da plum-cake grande imburrata e infarinata. Inforniamo a 180° per 25-30 minuti o finchè facendo la prova delo stecchino lo stesso risulterà asciutto.
Mi sembra la ricetta adatta per partecipare alla raccolta di Antonella dal simpatico titolo Ecchecavolo!!!

Cakes con broccoli e Speck di carrè

Sembrerebbe un piatto estivo, considerato che i cakes sono cibo da pic-nic e simili, ma la presenza nell'impasto dei broccoli e dello Speck di Carrè Bernardi della bottega Esperya, legato e affumicato ancora in modo tradizionale, rendono questi cakes caldi e confortanti al punto giusto.
Un'idea per ben iniziare una cena novembrina o, in versione ancora più ridotta, lo stuzzichino giusto per i buffet delle prossime festività.
Ingredienti per 5 cakes individuali o per uno grande:
3 uova
150 g di farina
1 bustina di lievito per torte salate
1 dl di latte
1 dl di olio extravergine d'oliva
3 cucchiaiate di parmigiano grattugiato
75 g di Speck di Carrè
150 g di broccoli lessati
farina e olio per friggere
sale e pepe q.b.
Passiamo i broccoli a cimette piccole nella farina e friggiamoli in olio bollente, asciughiamo su carta assorbente. Lavoriamo le uova con la farina mescolata al lievito, l'olio, il latte, il parmigiano e un pizzico di sale e pepe. Uniamo i broccoli e lo Speck tagliato a cubetti. Versiamo il composto nelle tegline da mini plum-cake o in una teglia da plum-cake grande imburrata e infarinata. Inforniamo a 180° per 25-30 minuti o finchè facendo la prova delo stecchino lo stesso risulterà asciutto.
Mi sembra la ricetta adatta per partecipare alla raccolta di Antonella dal simpatico titolo Ecchecavolo!!!

2008-11-11

Spezzatino di vitello con porro e capperi

Lo spezzatino di vitello l'ho sempre preparato con le patate o in alternativa coi piselli, al massimo mi ero spinta alla cipolla. Ai capperi, invece, non avevo mai pensato e c'è da leccarsi i baffi, come si suol dire. La ricetta viene da un numero di Cucina Italiana, roba di qualche annetto fa che ogni tanto mi piace rispolverare. E' una ricetta semplice e con pochi ingredienti per cui non vi resta che provarla.
Ingredienti per 4 persone:
700 g di spezzatino di vitello
300 g di porri
1 cucchiaio di capperi sotto sale
la scorza di un limone
vino bianco secco
brodo vegetale
olio extravergine d'oliva
sale e pepe
Scottiamo la carne con un velo d'olio rosolandola per bene da tutti i lati. Uniamo i porri tagliati a rondelle, la buccia del limone e i capperi, lasciamo insaporire, bagnamo col vino e poi con il brodo. Lasciamo stufare a fuoco medio per almeno tre quarti d'ora e poi serviamo con il fondo di cottura.

Spezzatino di vitello con porro e capperi

Lo spezzatino di vitello l'ho sempre preparato con le patate o in alternativa coi piselli, al massimo mi ero spinta alla cipolla. Ai capperi, invece, non avevo mai pensato e c'è da leccarsi i baffi, come si suol dire. La ricetta viene da un numero di Cucina Italiana, roba di qualche annetto fa che ogni tanto mi piace rispolverare. E' una ricetta semplice e con pochi ingredienti per cui non vi resta che provarla.
Ingredienti per 4 persone:
700 g di spezzatino di vitello
300 g di porri
1 cucchiaio di capperi sotto sale
la scorza di un limone
vino bianco secco
brodo vegetale
olio extravergine d'oliva
sale e pepe
Scottiamo la carne con un velo d'olio rosolandola per bene da tutti i lati. Uniamo i porri tagliati a rondelle, la buccia del limone e i capperi, lasciamo insaporire, bagnamo col vino e poi con il brodo. Lasciamo stufare a fuoco medio per almeno tre quarti d'ora e poi serviamo con il fondo di cottura.

2008-11-10

Crema cotta caramellata alle mele

Torno a parlarvi di cartoline chiudendo la prima serie con una ricetta di crema caramellata tratta da "Una mela al giorno" di Andrea Costantini, il libro dedicato al frutto storicamente più seducente.
E' piacevole poter assaporare già con gli occhi, attraverso le curatissime immagini di Stefania Sainaghi, gli innumerevoli impieghi di questo frutto, solo apparentemente, ordinario.
Io mi sono cimentata con la Crema cotta caramellata alle mele, attratta dallo zucchero brunito, incontrando difficoltà proprio nell'ultimo passaggio causa la mancanza dell'apposito attrezzino. Mi sono ingegnata col grill del forno restando comunque deliziata dal sapore e dal profumo di questo semplice e goloso dessert.

Ingredienti per 6 cocottine:
250 ml di latte fresco
250 ml di panna fresca
1/2 baccello di vaniglia
5 tuorli
50 g di zucchero
200 g di purè di mele Golden Delicius cotte
20 g di miele di tiglio
zucchero di canna demerara

Portiamo a bollore il latte con la panna e la vaniglia incisa per lungo. Montiamo i tuorli con lo zucchero e versiamo sopra essi, a filo, il liquido bollente continuando a mescolare. Unaimo il purè di mele e il miele e lasciamo riposare un paio d'ore. Poi versiamo nelle cocotte. Cuociamo in forno a bagnomaria a 100°C per almeno un'ora e mezza poi lasciamo raffreddare in frigo per 4-5 ore. Solverizziamo la superficie con lo zucchero e poi caramelliamolo con il cannello o un saldatore oppure.
Ora visto che il Natale si avvicina che ne dite di una cartolina da ragalare? E' uscita la nuova serie di Cartoline dalla Cucina:
I titoli sono invitanti almeno quanto quelli della prima serie. I dettagli su Bibliotheca Culinaria dove li trovate scontati.

Crema cotta caramellata alle mele

Torno a parlarvi di cartoline chiudendo la prima serie con una ricetta di crema caramellata tratta da "Una mela al giorno" di Andrea Costantini, il libro dedicato al frutto storicamente più seducente.
E' piacevole poter assaporare già con gli occhi, attraverso le curatissime immagini di Stefania Sainaghi, gli innumerevoli impieghi di questo frutto, solo apparentemente, ordinario.
Io mi sono cimentata con la Crema cotta caramellata alle mele, attratta dallo zucchero brunito, incontrando difficoltà proprio nell'ultimo passaggio causa la mancanza dell'apposito attrezzino. Mi sono ingegnata col grill del forno restando comunque deliziata dal sapore e dal profumo di questo semplice e goloso dessert.

Ingredienti per 6 cocottine:
250 ml di latte fresco
250 ml di panna fresca
1/2 baccello di vaniglia
5 tuorli
50 g di zucchero
200 g di purè di mele Golden Delicius cotte
20 g di miele di tiglio
zucchero di canna demerara

Portiamo a bollore il latte con la panna e la vaniglia incisa per lungo. Montiamo i tuorli con lo zucchero e versiamo sopra essi, a filo, il liquido bollente continuando a mescolare. Unaimo il purè di mele e il miele e lasciamo riposare un paio d'ore. Poi versiamo nelle cocotte. Cuociamo in forno a bagnomaria a 100°C per almeno un'ora e mezza poi lasciamo raffreddare in frigo per 4-5 ore. Solverizziamo la superficie con lo zucchero e poi caramelliamolo con il cannello o un saldatore oppure.
Ora visto che il Natale si avvicina che ne dite di una cartolina da ragalare? E' uscita la nuova serie di Cartoline dalla Cucina:
I titoli sono invitanti almeno quanto quelli della prima serie. I dettagli su Bibliotheca Culinaria dove li trovate scontati.

2008-11-07

Ancora patate...su UnBuonBiccherezine

Nel nuovo articolo della mia rubrica su UnBuonBicchierezine di Stefano Buso un piatto ricco che racchiude in sè la mia Calabria: Teglia di patate e salsiccia al finocchietto selvatico.
Il piatto ideale per assaggiare il vino nuovo in compagnia.

Ancora patate...su UnBuonBiccherezine

Nel nuovo articolo della mia rubrica su UnBuonBicchierezine di Stefano Buso un piatto ricco che racchiude in sè la mia Calabria: Teglia di patate e salsiccia al finocchietto selvatico.
Il piatto ideale per assaggiare il vino nuovo in compagnia.

Torta di patate in padella

Nella cucina troviamo la cultura di un popolo ma anche la sua storia, perchè è spesso con le ricette che le tradizioni vengono tramandate.
Dalla constatazione che ognuno conserva nella propria memoria una sorta di "calendario della cucina", nel quale sono idealmente segnati i piatti tipici, oltre che dalla più concreta esigenza di reperire fondi per il restauro di una piccola chiesa a S. Michele a Terlano, nasce l'idea di Laura Cagol, assessore alla cultura di Terlano (BZ), di raccogliere, attraverso le ricette appunto, i ricordi e le emozioni delle donne italiane. L'insieme dei tasselli compone un variegato mosaico della cultua gastronomica del nostro paese. Il libro porta il titolo
La cucina siamo noi ed è edito da Raetia.

Le ricette del libro sono semplici come le storie delle donne, ne è un esempio questa meravigliosa torta di patate che ho rielaborato un pò a mio modo, aggiungendo del formaggio e una macinata di pepe.
Ingredienti:
2 patate grandi
50-100 g di farina (io ne ho messo due cucchiaiate colme)
sale
1 uovo
olio extravergine d'oliva
formaggio e pepe a piacere
Peliamo e grattugiamo le patate, raccogliamole in una ciotola ed amalgamiamole con la farina, l'uovo e un pizzico di sale. Scaldiamo la padella unta d'olio e versiamo al suo interno il composto di patate livellandolo bene. Copriamo e lasciamo dorare, poi giriamo la torta e doriamo l'altro lato. A fuoco spento cospargiamo di provolone dolce e pepe nero, copriamo e lasciamo che il formaggio si sciolga qualche minuto. Serviamo ancora calda.