2009-02-02

Ciambella alle pere, yogurt e cioccolato

Se vi annoio non avete tutti i torti, in tal caso scorrete la colonna di destra e sceglietevi un altro blog nel quale approdare. Se faccio questa premessa è perché la ricetta di oggi è l'ennesima variante della sette vasetti, buona anzi buonissima, almeno quanto le altre. Magari un giorno faccio veramente una raccolta di sette vasetti tante sono le versioni che fino ad oggi ho sperimentato.
Vi chiederete perché ostinarsi su una ricetta quando hai la libreria che a momenti ti crolla addosso per il gran numero di ricettari. Il motivo è semplice, è una ricetta versatile e facile da preparare, di quelle che quando torni stanca da lavoro non apri la busta con il preparato e la butti nella teglia ma prendi le uova, lo yogurt, la farina, lo zucchero, l'olio e gli ingredienti che più ti piacciono e lo stesso (anche se in modo più sano) nel giro di pochi minuti ti ritrovi con la torta in forno.
Anche stasera se vi va potete prepararla così domani mattina avrete una colazione golosa con il minimo sforzo.
Ingredienti:
3 uova
1 vasetto di yogurt
1 di olio extravergine d'oliva (delicato)
2 vasetti di zucchero
3 vasetti di farina 00
1 bustina di lievito vanigliato
2 pere abate
1 bicchierino di rum
100 g di cioccolato fondente
Sbucciamo le pere, tagliamole a pezzetti e lasciamole macerare nel rum. Lavoriamo i tuorli con lo zucchero e lo yogurt, aggiungiamo l'olio e la farina setacciata col lievito, in ultimo incorporiamo gli albumi montati a neve, il cioccolato fuso a bagnomaria e le pere.
Versiamo il composto nella teglia ed inforniamo a 180° per 30-35 minuti, finché provando con lo stecchino lo stesso risulterà asciutto.

Ciambella alle pere, yogurt e cioccolato

Se vi annoio non avete tutti i torti, in tal caso scorrete la colonna di destra e sceglietevi un altro blog nel quale approdare. Se faccio questa premessa è perché la ricetta di oggi è l'ennesima variante della sette vasetti, buona anzi buonissima, almeno quanto le altre. Magari un giorno faccio veramente una raccolta di sette vasetti tante sono le versioni che fino ad oggi ho sperimentato.
Vi chiederete perché ostinarsi su una ricetta quando hai la libreria che a momenti ti crolla addosso per il gran numero di ricettari. Il motivo è semplice, è una ricetta versatile e facile da preparare, di quelle che quando torni stanca da lavoro non apri la busta con il preparato e la butti nella teglia ma prendi le uova, lo yogurt, la farina, lo zucchero, l'olio e gli ingredienti che più ti piacciono e lo stesso (anche se in modo più sano) nel giro di pochi minuti ti ritrovi con la torta in forno.
Anche stasera se vi va potete prepararla così domani mattina avrete una colazione golosa con il minimo sforzo.
Ingredienti:
3 uova
1 vasetto di yogurt
1 di olio extravergine d'oliva (delicato)
2 vasetti di zucchero
3 vasetti di farina 00
1 bustina di lievito vanigliato
2 pere abate
1 bicchierino di rum
100 g di cioccolato fondente
Sbucciamo le pere, tagliamole a pezzetti e lasciamole macerare nel rum. Lavoriamo i tuorli con lo zucchero e lo yogurt, aggiungiamo l'olio e la farina setacciata col lievito, in ultimo incorporiamo gli albumi montati a neve, il cioccolato fuso a bagnomaria e le pere.
Versiamo il composto nella teglia ed inforniamo a 180° per 30-35 minuti, finché provando con lo stecchino lo stesso risulterà asciutto.

2009-01-29

Spaghetti al radicchio rosso e Salame della Rosa

Avete presente quei piatti che nascono in una pigra giornata da universitari, quando a disposizione si ha poco ma di mangiar bene si ha tanta voglia? Ecco quei piatti a volte durano lo spazio di un pranzo, altre volte invece te li porti dietro per una vita, diventano parte del tuo modo di essere a tavola. Così l'altro giorno avendo affettato un pezzo di quel magnoifico Salame della Rosa Armini della bottega Esperya mi è tornato alla mente l'odore e il sapore di quel semplice piatto che un tempo preparavo spesso.
Una buona ricetta di quelle semplici che si possono preparare per ospiti improvvisi o quando, al ritorno dal lavoro, c'è giusto il tempo di mettere su l'acqua e preparare un veloce condimento che sia pronto nel tempo di cottura della pasta.
Prima di passare alla ricetta e prima che i curiosi me lo chiedano nei commenti il Salame della Rosa, prodotto nelle Langhe dalla famiglia Armini, non si chiama così per la presenza del fiore nell'impasto ma per il tipo di budello utilizzato, detto appunto “della rosa”, grazie al quale il salame matura più lentamente, acquistando così un profumo intensissimo, giusto quel profumo che mi ha riportato, come dicevo innanzi, ai tempi andati.
Ingredienti per 4 persone:
360 g di spaghetti (meglio di Gragnano)
4 fette di Salame della Rosa Armini di un cm ciascuna
1 radicchio rosso
1/2 cipolla bionda
1 bicchiere di vino bianco
olio extravergine d'oliva
sale e pepe q.b.
Tagliamo a listerelle di salame e a striscioline il radicchio. Tritiamo la cipolla e lasciamola appassire in un fondo d'olio, uniamo il salame, sfumiamo con il vino, aggiungiamo il radicchio e lasciamolo appassire, regoliamo di sale e pepe. Intanto lessiamo gli spaghetti e mescoliamoli con il condimento preparato.

Spaghetti al radicchio rosso e Salame della Rosa

Avete presente quei piatti che nascono in una pigra giornata da universitari, quando a disposizione si ha poco ma di mangiar bene si ha tanta voglia? Ecco quei piatti a volte durano lo spazio di un pranzo, altre volte invece te li porti dietro per una vita, diventano parte del tuo modo di essere a tavola. Così l'altro giorno avendo affettato un pezzo di quel magnoifico Salame della Rosa Armini della bottega Esperya mi è tornato alla mente l'odore e il sapore di quel semplice piatto che un tempo preparavo spesso.
Una buona ricetta di quelle semplici che si possono preparare per ospiti improvvisi o quando, al ritorno dal lavoro, c'è giusto il tempo di mettere su l'acqua e preparare un veloce condimento che sia pronto nel tempo di cottura della pasta.
Prima di passare alla ricetta e prima che i curiosi me lo chiedano nei commenti il Salame della Rosa, prodotto nelle Langhe dalla famiglia Armini, non si chiama così per la presenza del fiore nell'impasto ma per il tipo di budello utilizzato, detto appunto “della rosa”, grazie al quale il salame matura più lentamente, acquistando così un profumo intensissimo, giusto quel profumo che mi ha riportato, come dicevo innanzi, ai tempi andati.
Ingredienti per 4 persone:
360 g di spaghetti (meglio di Gragnano)
4 fette di Salame della Rosa Armini di un cm ciascuna
1 radicchio rosso
1/2 cipolla bionda
1 bicchiere di vino bianco
olio extravergine d'oliva
sale e pepe q.b.
Tagliamo a listerelle di salame e a striscioline il radicchio. Tritiamo la cipolla e lasciamola appassire in un fondo d'olio, uniamo il salame, sfumiamo con il vino, aggiungiamo il radicchio e lasciamolo appassire, regoliamo di sale e pepe. Intanto lessiamo gli spaghetti e mescoliamoli con il condimento preparato.

2009-01-28

I prodotti della Terra del Sole


Chi come me ha fatto del buon mangiare quasi la sua ragione di vita è alla continua ricerca di prodotti speciali degni di esaltare un piatto e rendere speciale il momento in cui lo si consuma, non può che essere attento a quanto il web, potente mezzo di comunicazione anche in tale settore, può offrirci.
E’ così che magari navigando si viene a conoscenza di realtà, spesso piccole, che si fanno grandi nella loro opera, ovvero ricercare quanto di meglio offre il territorio nel quale operano ed offrirlo a chi quel territorio lo conosce poco e non avrebbe senza il loro intervento altro modo per poter conoscere e degustare i prodotti migliori di una regione.
Immagino che questo sia stato l’intento dei giovanissimi fratelli Gianluca e Tobia Manfuso quando, anni or sono, hanno deciso di commerciare on-line i migliori prodotti Campani, dalla Pasta di Gragnano, ai Pomodori San Marzano passando per le Mozzarelle di Bufala Doc. Hanno aperto così il loro sito di commercio on-line Terrasolis di cui già il nome lascia sperare bene. Con queste premesse quando Gianluca mi ha proposto una collaborazione grazie alla quale avrei meglio conosciuto alcuni dei loro prodotti non potevo che dire di si, certa di fare cosa gradita anche ai miei lettori.
Comunque avere i prodotti della Terra del sole è facilissimo come navigare e per farvi un’idea di quali prelibatezze offrano non vi resta che fare un giretto sul sito aspettando di vedere presto nel mio blog qualche ricetta in cui verranno utilizzati, ricette che ritroverete anche sul loro sito nella scheda dedicata al prodotto.

I prodotti della Terra del Sole


Chi come me ha fatto del buon mangiare quasi la sua ragione di vita è alla continua ricerca di prodotti speciali degni di esaltare un piatto e rendere speciale il momento in cui lo si consuma, non può che essere attento a quanto il web, potente mezzo di comunicazione anche in tale settore, può offrirci.
E’ così che magari navigando si viene a conoscenza di realtà, spesso piccole, che si fanno grandi nella loro opera, ovvero ricercare quanto di meglio offre il territorio nel quale operano ed offrirlo a chi quel territorio lo conosce poco e non avrebbe senza il loro intervento altro modo per poter conoscere e degustare i prodotti migliori di una regione.
Immagino che questo sia stato l’intento dei giovanissimi fratelli Gianluca e Tobia Manfuso quando, anni or sono, hanno deciso di commerciare on-line i migliori prodotti Campani, dalla Pasta di Gragnano, ai Pomodori San Marzano passando per le Mozzarelle di Bufala Doc. Hanno aperto così il loro sito di commercio on-line Terrasolis di cui già il nome lascia sperare bene. Con queste premesse quando Gianluca mi ha proposto una collaborazione grazie alla quale avrei meglio conosciuto alcuni dei loro prodotti non potevo che dire di si, certa di fare cosa gradita anche ai miei lettori.
Comunque avere i prodotti della Terra del sole è facilissimo come navigare e per farvi un’idea di quali prelibatezze offrano non vi resta che fare un giretto sul sito aspettando di vedere presto nel mio blog qualche ricetta in cui verranno utilizzati, ricette che ritroverete anche sul loro sito nella scheda dedicata al prodotto.

2009-01-27

Un panino speciale

Voi a che categoria appartenete? A quelli che se sono soli buttano giù la prima cosa che capita, magari in piedi (orrore!) davanti al frigo?
Oppure a quelli che anche quando mangiano un panino ci tengono a far le cose per bene ricercando degli ottimi ingredienti per creare un panino speciale che adagiano in un piatto e mangiano seduti comodamente ad una tavola ben apparecchiata, sorseggiando un bicchiere di vino o di ottima birra?
Io decisamente alla seconda categoria e chiunque mi conosca non credo abbia dubbi in proposito, per me la tristezza del mangiare soli è un concetto lontano.
Questo preambolo giusto per dirvi che questo panino, creato ispirandomi ad uno simile mangiato in Sila un mesetto fa, mi ha mandato completamente in estasi e per questo ve ne parlo.
Avete presente quel bel pecorino fresco siciliano puntellato qua e la di grani di pepe nero? Bene, ne avevo un bel pezzo in frigo speditomi da Mosto e Miele, ne ho ricavato delle fette piuttosto spessine che ho grigliato sulla piastra, ho aggiunto qualche fetta di crudo tagliato a coltello ed ho completato il piatto con delle erbette saltate con un filo d'olio e uno spicchio d'aglio. Provate e poi ne riparliamo.

Un panino speciale

Voi a che categoria appartenete? A quelli che se sono soli buttano giù la prima cosa che capita, magari in piedi (orrore!) davanti al frigo?
Oppure a quelli che anche quando mangiano un panino ci tengono a far le cose per bene ricercando degli ottimi ingredienti per creare un panino speciale che adagiano in un piatto e mangiano seduti comodamente ad una tavola ben apparecchiata, sorseggiando un bicchiere di vino o di ottima birra?
Io decisamente alla seconda categoria e chiunque mi conosca non credo abbia dubbi in proposito, per me la tristezza del mangiare soli è un concetto lontano.
Questo preambolo giusto per dirvi che questo panino, creato ispirandomi ad uno simile mangiato in Sila un mesetto fa, mi ha mandato completamente in estasi e per questo ve ne parlo.
Avete presente quel bel pecorino fresco siciliano puntellato qua e la di grani di pepe nero? Bene, ne avevo un bel pezzo in frigo speditomi da Mosto e Miele, ne ho ricavato delle fette piuttosto spessine che ho grigliato sulla piastra, ho aggiunto qualche fetta di crudo tagliato a coltello ed ho completato il piatto con delle erbette saltate con un filo d'olio e uno spicchio d'aglio. Provate e poi ne riparliamo.

2009-01-26

Le ricette degli altri Bloggers: Salatini Ungheresi di Un Tocco di Zenzero

Riprendo la mia rubrica dedicata alle ricette degli altri bloggers per parlarvi di un'altra pietra miliare della blogosfera Un Tocco di Zenzero il blog di Sandra Salerno, conosciuta da molti come La cuoca volante.
Di lei e del suo blog ho avuto notizia attraverso la carta stampata prima che aprissi il mio blog e mi ha subito attratto la storia di questa giovane donna che aveva realizzato il suo sogno trasformando la sua passione per la cucina in una attività redditizia, perchè Sandra non limita la sua attività al blog ma organizza cene a domicilio, mini catering, menù a tema, fa consulenze gastronomiche e tiene corsi di cucina. Insomma è una roccia ed un esempio da seguire perchè in tutto questo da fare è una delle persone più garbate e gentili che io abbia avuto modo di conoscere on-line, trova il tempo di rispondere non solo a tutte le e-mail ma anche ad ogni singolo commento che le viene lasciato nel blog e chi ha tali doti di umiltà ditemi voi se non è una grande persona.
La ricetta di Sandra che ho scelto di provare sono dei Salatini Ungheresi al formaggio dei quali mi sono innamorata da quando lei, ospite su Sky nella trasmissione Casa Alice, li ha preparati in tv. Ho subito cercato la ricetta nel blog e l'ho conservata tra le mie cose in attesa di prepararli. Il momento propizio è stato lo scorso sabato e ne siamo rimasti entusiati io e i miei ospiti.
Il risultato del resto lo vedete in foto ecco quindi a voi la ricetta, solo nella decorazione mi sono permessa di sostituire l'emmenthal con il parmigiano e di aggiungere i semi di lino.
225 g di farina
150 g di burro morbido
100 g di farina di mandorle (o 100 grammi di mandorle intere tritate finissime)
50 g di parmigiano grattugiato
1 uovo
cannella in polvere q.b.
sale q.b.
1 tuorlo
semi di papavero q.b.
semi di sesamo q.b.
paprika q.b.
emmenthal grattuggiato q.b.
Mescoliamo la farina, la farina di mandorle e il parmigiano e lavoriamoli velocemente con il burro morbido, l’uovo, un bel pizzico di sale e una spolverata di cannella, fino a ottenere un impasto omogeneo. Avvolgetela nella pellicola trasparente e mettiamola in frigo per un ora circa. Poi stendiamola in una sfoglia di 1 cm di spessore, ritagliamola con le formine. Spennelliamo i biscotti con il tuorlo sbattuto con un cucchiaio di acqua e aromatizziamoli con semi e spezie varie. Inforniamo a 170 °C per circa 15 minuti.

Le ricette degli altri Bloggers: Salatini Ungheresi di Un Tocco di Zenzero

Riprendo la mia rubrica dedicata alle ricette degli altri bloggers per parlarvi di un'altra pietra miliare della blogosfera Un Tocco di Zenzero il blog di Sandra Salerno, conosciuta da molti come La cuoca volante.
Di lei e del suo blog ho avuto notizia attraverso la carta stampata prima che aprissi il mio blog e mi ha subito attratto la storia di questa giovane donna che aveva realizzato il suo sogno trasformando la sua passione per la cucina in una attività redditizia, perchè Sandra non limita la sua attività al blog ma organizza cene a domicilio, mini catering, menù a tema, fa consulenze gastronomiche e tiene corsi di cucina. Insomma è una roccia ed un esempio da seguire perchè in tutto questo da fare è una delle persone più garbate e gentili che io abbia avuto modo di conoscere on-line, trova il tempo di rispondere non solo a tutte le e-mail ma anche ad ogni singolo commento che le viene lasciato nel blog e chi ha tali doti di umiltà ditemi voi se non è una grande persona.
La ricetta di Sandra che ho scelto di provare sono dei Salatini Ungheresi al formaggio dei quali mi sono innamorata da quando lei, ospite su Sky nella trasmissione Casa Alice, li ha preparati in tv. Ho subito cercato la ricetta nel blog e l'ho conservata tra le mie cose in attesa di prepararli. Il momento propizio è stato lo scorso sabato e ne siamo rimasti entusiati io e i miei ospiti.
Il risultato del resto lo vedete in foto ecco quindi a voi la ricetta, solo nella decorazione mi sono permessa di sostituire l'emmenthal con il parmigiano e di aggiungere i semi di lino.
225 g di farina
150 g di burro morbido
100 g di farina di mandorle (o 100 grammi di mandorle intere tritate finissime)
50 g di parmigiano grattugiato
1 uovo
cannella in polvere q.b.
sale q.b.
1 tuorlo
semi di papavero q.b.
semi di sesamo q.b.
paprika q.b.
emmenthal grattuggiato q.b.
Mescoliamo la farina, la farina di mandorle e il parmigiano e lavoriamoli velocemente con il burro morbido, l’uovo, un bel pizzico di sale e una spolverata di cannella, fino a ottenere un impasto omogeneo. Avvolgetela nella pellicola trasparente e mettiamola in frigo per un ora circa. Poi stendiamola in una sfoglia di 1 cm di spessore, ritagliamola con le formine. Spennelliamo i biscotti con il tuorlo sbattuto con un cucchiaio di acqua e aromatizziamoli con semi e spezie varie. Inforniamo a 170 °C per circa 15 minuti.

2009-01-23

Dolci trancetti arancia e cioccolato

L'arancia e il cioccolato abbiamo detto più volte che si sposano meravigliosamente, ne sono esempi ben riusciti nel mio blog la Torta Fiesta o i Biscotti rustici arancia a e cioccolato o ancora i Cioccolatini al Cointreau. Quel che è certo è che accostando gli agrumi al cioccolato difficilmente si sbaglia.
Il punto di partenza per questi dolcini è stato un vesetto di mermellata biologica di arance rosse, una marmellata speciale a base di sola frutta e miele, senza zucchero, prodotta in Sicilia e acquistabile su Mosto e Miele. Al primo assaggio l'ho vista bene in accostamento al cioccolato e questo il risultato.
Ingredienti per 12 trancetti c.a.:
per il pan di spagna:
4 uova
150 g di zucchero
150 g di farina 00
vaniglia
per la bagna:
150 ml di acqua
2 cucchiaini di zucchero
100 ml di Cointreau
per farcire e completare:
100 g di cioccolato fondente al 70% di cacao
1 vasetto di marmellata bio di arance rosse e miele
agrumi canditi
Prepariamo il pan di spagna montando a lungo le uova con lo zucchero aromatizzato con la vaniglia, aggiungiamo la farina , versiamo il composto in una teglia rettangolare non troppo grande e cuociamo a 180° finché il dolce risulterà asciutto e dorato.
Lasciamolo freddare su una gratella, poi suddividiamolo in quattro strati. Farciamo i tre strati interni con la marmellata dopo averli bagnati con il liquido preparato mescolando l'acqua scaldata con lo zucchero e il liquore. Copriamo con il quarto strato bagnato anch'esso dal lato interno. Dividiamo in tranci e poi copriamo la superficie di ciascuno con il cioccolato sciolto con qualche cucchiaiata di acqua. Decoriamo con i canditi.

Dolci trancetti arancia e cioccolato

L'arancia e il cioccolato abbiamo detto più volte che si sposano meravigliosamente, ne sono esempi ben riusciti nel mio blog la Torta Fiesta o i Biscotti rustici arancia a e cioccolato o ancora i Cioccolatini al Cointreau. Quel che è certo è che accostando gli agrumi al cioccolato difficilmente si sbaglia.
Il punto di partenza per questi dolcini è stato un vesetto di mermellata biologica di arance rosse, una marmellata speciale a base di sola frutta e miele, senza zucchero, prodotta in Sicilia e acquistabile su Mosto e Miele. Al primo assaggio l'ho vista bene in accostamento al cioccolato e questo il risultato.
Ingredienti per 12 trancetti c.a.:
per il pan di spagna:
4 uova
150 g di zucchero
150 g di farina 00
vaniglia
per la bagna:
150 ml di acqua
2 cucchiaini di zucchero
100 ml di Cointreau
per farcire e completare:
100 g di cioccolato fondente al 70% di cacao
1 vasetto di marmellata bio di arance rosse e miele
agrumi canditi
Prepariamo il pan di spagna montando a lungo le uova con lo zucchero aromatizzato con la vaniglia, aggiungiamo la farina , versiamo il composto in una teglia rettangolare non troppo grande e cuociamo a 180° finché il dolce risulterà asciutto e dorato.
Lasciamolo freddare su una gratella, poi suddividiamolo in quattro strati. Farciamo i tre strati interni con la marmellata dopo averli bagnati con il liquido preparato mescolando l'acqua scaldata con lo zucchero e il liquore. Copriamo con il quarto strato bagnato anch'esso dal lato interno. Dividiamo in tranci e poi copriamo la superficie di ciascuno con il cioccolato sciolto con qualche cucchiaiata di acqua. Decoriamo con i canditi.

2009-01-22

Le Zeppole...deliziosamente fritte!

Vi è mai capitato di preparare qualcosa con l'intenzione di parlarne poi nel blog e di non riuscire poi a fare la foto prima che sparisse tutto dal tavolo? A me succede, specie quando siamo in tanti, magari l'impegno, magari la stanchezza, magari il non voler sembrare sempre quella che prima di mangiare fotografa...insomma per varie motivazioni mi è capitato e continua a capitarmi. Il caso emblematico è stato la vigilia di Capodanno quando con mia sorella, alla quale ho regalato il libro che vedete qui sopra, abbiamo deciso di servire come stuzzichino pre-cena i frittini che vedete in copertina. Mia sorella ha opportunamente, considerato il numero dei commensali, moltiplicato le dosi. Abbiamo poi disposto i diversi gusti di zeppole in cestini di vimini, carinissimi, e quando mi sono ricordata della foto era troppo tardi li avevamo già fatti fuori. Ovviamente ho intenzione di rifarli ma nel frattempo non mi andava di farvi aspettare, che il libro è uscito già da un po' e io vi dò la chicca di questa ricetta ma poi per le altre non vi resta che fare un salto da Bibliotheca Culinaria per acquistare il volume Deliziosamente Fritto di Umberto Zanassi che vi assicuro, come gli altri della serie Cartolina dalla cucina, già per le immagini di Stefania Sainaghi varrebbe tutto il suo prezzo (che tra l'altro è pure scontato del 20%).
La nostra società spesso demonizza il fritto perchè non proprio salutare, laborioso ed anche perchè ritenuto troppo popolare ma ditemi un po' voi se riuscite a matenervi fermi, senza perdere la bussola, davanti a una pietanza croccate e dorata...ogni resistenza va a farsi friggere! E allora iniziamo da queste deliziose
Zeppole (al basilico, salmone affumicato, naturali, al formaggio)
Ingredienti:
150 g di farina 00
1 cucchiaio di acqua frizzante
5 g di lievito di birra
1/2 cucchiaino di sale
1 cucchiaino di olio extravergine d'oliva
1 l di olio per friggere
Per le guarnizioni:
2 cucchiai di parmigiano grattugiato
70 g di salmone affumicato
basilico tritato + 1 cucchiasio di olio extravergine d'oliva
Sciogliere il lievito nell'acqua tiepida, unire la farina, il sale, l'olio, lavorare bene aggiungendo ancora un p0' d'acqua per ottenere un impasto omogeneo e morbido. Dividere l'impasto in tre parti, ad una aggiungere il salmone tagliato a listarelle, alla seconda il formaggio grattugiato ed alla terza il basilico frullato con l'olio, coprire le ciotole contenenti i tre impasti e lasciar lievitare per almeno due ore a temperatura ambiente al riparo da correnti d'aria.
Poi con la punta di un cucchiaio inumidita formare tante piccole palline e friggerle nell'oilio caldo a 160-170° per 4-5 minuti, finché riulteranno ben dorate e gonfie. Sgocciolarle su carta assorbente salarle in superficie e servirle calde.
Vi consiglio di moltiplicare almeno per tre le dosi, ne vale la pena.