2010-04-09

Tagliatelle al barolo gratinate con porcini

Mi piace provocare incontri tra eccellenze e stavolta è stato più facile del previsto dacchè l'accostamento l'ho fatto tra delizie piemontesi. La storia di questo piatto (da domenica intendiamoci) nasce così: avevo in dispensa una confezione di Tagliatelle al Barolo di Cascina San Cassiano che di un rosa accentuato ti mettevano appetito al solo guardarle. Pensavo agli accostamenti possibili e più ci pensavo più le immaginavo con dei porcini semplicemente saltati in padella per rispettarne l'aroma. A rendere, però, speciale il piatto ci hanno pensato i formaggi di Fattorie Fiandino, eccellenze piemontesi che ho avuto l'onore di assaggiare nella tranquillità delle mura domestiche (quando si dice la potenza del progresso). E' così che con il Riserva Fiandino stagionato oltre 20 mesi, un tocco speciale di Toma del fra', i porcini (surgelati in sostituzione dei freschi) e le Tagliatelle al vino Barolo è nato in Calabria un piatto che sa di Piemonte e che magari potete completare con un bel bicchiere di Barolo, giusto per restare in  tema.
Ingredienti per 4 persone:
1 confezione da 250 g di Tagliatelle al vino Barolo
200 ml di latte
20 g di burro 1889 Fattorie Fiandino
20 g di farina
100 g di Riserva oltre 20 mesi Fiandino grattugiato (in sostituzione un formaggio grana)
4 piccoli porcini freschi (o in mancanza sugelati)
olio extravergine d'oliva
1 spicchio d'aglio
1 mazzetto di prezzemolo
1/2 bicchiere di vino Barolo
Toma del fra' Fiandino o altro formaggio molle a scelta.
Prepariamo un roux con farina e burro, uniamo il latte e lasciamo addensare, saliamo, pepiamo e uniamo il formaggio grattugiato. Lessiamo al dente la pasta, condiamola con la salsa preparata e disponiamola in una teglia suddivisa in quattro nidi, inseriamo nei nidi dei pezzetti di Toma e passiamoli in forno a gratinare. Intanto soffriggiamo l'aglio intero (andrà poi eliminato) con i gambi del prezzemolo finemente tritati, uniamo i funghi a fettine, sfumiamo col vino, saliamo, pepiamo e una volta fuori dal fuoco completiamo col prezzemolo tritato. Serviamo i nidi gratinati coi porcini ancora caldi.

Tagliatelle al barolo gratinate con porcini

Mi piace provocare incontri tra eccellenze e stavolta è stato più facile del previsto dacchè l'accostamento l'ho fatto tra delizie piemontesi. La storia di questo piatto (da domenica intendiamoci) nasce così: avevo in dispensa una confezione di Tagliatelle al Barolo di Cascina San Cassiano che di un rosa accentuato ti mettevano appetito al solo guardarle. Pensavo agli accostamenti possibili e più ci pensavo più le immaginavo con dei porcini semplicemente saltati in padella per rispettarne l'aroma. A rendere, però, speciale il piatto ci hanno pensato i formaggi di Fattorie Fiandino, eccellenze piemontesi che ho avuto l'onore di assaggiare nella tranquillità delle mura domestiche (quando si dice la potenza del progresso). E' così che con il Riserva Fiandino stagionato oltre 20 mesi, un tocco speciale di Toma del fra', i porcini (surgelati in sostituzione dei freschi) e le Tagliatelle al vino Barolo è nato in Calabria un piatto che sa di Piemonte e che magari potete completare con un bel bicchiere di Barolo, giusto per restare in  tema.
Ingredienti per 4 persone:
1 confezione da 250 g di Tagliatelle al vino Barolo
200 ml di latte
20 g di burro 1889 Fattorie Fiandino
20 g di farina
100 g di Riserva oltre 20 mesi Fiandino grattugiato (in sostituzione un formaggio grana)
4 piccoli porcini freschi (o in mancanza sugelati)
olio extravergine d'oliva
1 spicchio d'aglio
1 mazzetto di prezzemolo
1/2 bicchiere di vino Barolo
Toma del fra' Fiandino o altro formaggio molle a scelta.
Prepariamo un roux con farina e burro, uniamo il latte e lasciamo addensare, saliamo, pepiamo e uniamo il formaggio grattugiato. Lessiamo al dente la pasta, condiamola con la salsa preparata e disponiamola in una teglia suddivisa in quattro nidi, inseriamo nei nidi dei pezzetti di Toma e passiamoli in forno a gratinare. Intanto soffriggiamo l'aglio intero (andrà poi eliminato) con i gambi del prezzemolo finemente tritati, uniamo i funghi a fettine, sfumiamo col vino, saliamo, pepiamo e una volta fuori dal fuoco completiamo col prezzemolo tritato. Serviamo i nidi gratinati coi porcini ancora caldi.

2010-04-06

PRIMAVERA...voglia di leggerezza

Non solo a tavola ma anche nelle letture a primavera si avverte una certa voglia di leggerezza. E chi ha detto che i ricettari oltre che leggeri  non possano essere divertenti e originali?










Due buoni esempi di originalità ce li fornisce l’Editore Liguori con Facecook e Per le mie amiche.
Il primo, di Fabio Fumo, l’ho letto già due volte rincorrendo per casa mio marito per condividere con lui questa o quell’altra ricetta.
Per le mie amiche – Alcune idee per cucinare il pesce – di Alberto C. Federici, devo dire che me lo ha sottratto lui che, amante delle tecnologie più di me, ha trovato pane per suoi denti.
Ogni ricetta del libro, scritta in stile umoristico con la voce dell’autore che simula un settecentesco “precettore d’amabil rito” è corredata da un Matrix code, proprio quei codici a barre formati da piccole celle bianche e nere che ormai si vedono sulle più importanti riviste di informazione. Mediante lettura del codice, attraverso un telefonino dotato di fotocamera o di un PC con webcam permette di collegarsi ad internet per vedere il trailer di un film che l’autore suggerisce come accompagnamento alla preparazione culinaria. Ditemi se non vi pare un’idea originale abbinare un film invece che un vino ad una ricetta!
Ma tornando a Facecook, che racconta sessantanove personaggi e storie sullo sfondo di dosi e ingredienti, voglio invece darvi un saggio e spero che l’autore e l’editore non me ne vogliano.
Che ne dite della classica Farfalle al salmone? Mi raccomando leggete attentamente la ricetta che riporto tal quale al libro.
"Ingredienti:
farfalle 200 g
Burro 50 g
1 spicchio d’aglio
Pomodori pelati 3
Salmone affumicato 100 g
Buccia grattugiata di un limone
Menta sminuzzata q.b.
Attenzione!! Questa ricetta è piena di doppi sensi.
Prendete dal frigo 50 g di burro e adagiatelo in un pentolino con uno spicchio d’aglio a fiamma bassa. Allontanate l’aglio non appena si sarà imbrunito e lanciatelo dalla finestra cercando di colpire l’amministratore del condominio che sta appena passando. Aggiungete 3 pomodori pelati e tritati e rimestate per 5-10 minuti. Grattugiate della buccia di limone e, per ultimo vogliate aggiungere il salmone affumicato tagliato a striscioline insieme alla menta sminuzzata. Unite le farfalle cotte in contemporanea e scolate al dente.
Se non avete trovato alcun doppio senso, dovete aver avuto un’infanzia molto infelice.
Se avete trovato un doppio senso, il vostro medico di fiducia vi consiglierà un quadro ormonale.
Se avete trovato da 2 a 5 doppi sensi, ricordate che è meglio mai più di tre in una giornata.
Se avete trovato più di 5 doppi sensi e siete una ragazza di età fra i 18 e i 25 , mandate il vostro indirizzo e numero di telefono all’autore. Sarete richiamate.

PRIMAVERA...voglia di leggerezza

Non solo a tavola ma anche nelle letture a primavera si avverte una certa voglia di leggerezza. E chi ha detto che i ricettari oltre che leggeri  non possano essere divertenti e originali?










Due buoni esempi di originalità ce li fornisce l’Editore Liguori con Facecook e Per le mie amiche.
Il primo, di Fabio Fumo, l’ho letto già due volte rincorrendo per casa mio marito per condividere con lui questa o quell’altra ricetta.
Per le mie amiche – Alcune idee per cucinare il pesce – di Alberto C. Federici, devo dire che me lo ha sottratto lui che, amante delle tecnologie più di me, ha trovato pane per suoi denti.
Ogni ricetta del libro, scritta in stile umoristico con la voce dell’autore che simula un settecentesco “precettore d’amabil rito” è corredata da un Matrix code, proprio quei codici a barre formati da piccole celle bianche e nere che ormai si vedono sulle più importanti riviste di informazione. Mediante lettura del codice, attraverso un telefonino dotato di fotocamera o di un PC con webcam permette di collegarsi ad internet per vedere il trailer di un film che l’autore suggerisce come accompagnamento alla preparazione culinaria. Ditemi se non vi pare un’idea originale abbinare un film invece che un vino ad una ricetta!
Ma tornando a Facecook, che racconta sessantanove personaggi e storie sullo sfondo di dosi e ingredienti, voglio invece darvi un saggio e spero che l’autore e l’editore non me ne vogliano.
Che ne dite della classica Farfalle al salmone? Mi raccomando leggete attentamente la ricetta che riporto tal quale al libro.
"Ingredienti:
farfalle 200 g
Burro 50 g
1 spicchio d’aglio
Pomodori pelati 3
Salmone affumicato 100 g
Buccia grattugiata di un limone
Menta sminuzzata q.b.
Attenzione!! Questa ricetta è piena di doppi sensi.
Prendete dal frigo 50 g di burro e adagiatelo in un pentolino con uno spicchio d’aglio a fiamma bassa. Allontanate l’aglio non appena si sarà imbrunito e lanciatelo dalla finestra cercando di colpire l’amministratore del condominio che sta appena passando. Aggiungete 3 pomodori pelati e tritati e rimestate per 5-10 minuti. Grattugiate della buccia di limone e, per ultimo vogliate aggiungere il salmone affumicato tagliato a striscioline insieme alla menta sminuzzata. Unite le farfalle cotte in contemporanea e scolate al dente.
Se non avete trovato alcun doppio senso, dovete aver avuto un’infanzia molto infelice.
Se avete trovato un doppio senso, il vostro medico di fiducia vi consiglierà un quadro ormonale.
Se avete trovato da 2 a 5 doppi sensi, ricordate che è meglio mai più di tre in una giornata.
Se avete trovato più di 5 doppi sensi e siete una ragazza di età fra i 18 e i 25 , mandate il vostro indirizzo e numero di telefono all’autore. Sarete richiamate.

2010-04-02

La mimosa di Pasqua

Per augurarvi Buona Pasqua vi lascio una mia nuova dolce creazione –al salato penseremo dopo le feste- la mimosa di Pasqua un dolce festoso e profumato con i colori tenui della primavera, un pan di spagna farcito con frutti di bosco sciroppati al moscato (quelli di Jada in vendita sul fornitissimo e-shop Deliziando), crema di mascarpone e panna, che ho decorato con ciottoli di cioccolato alla fragola e al cassis realizzati frantumando le speciali uova di La Molina. Effetto ottico sorprendente, mi veniva da usarla per centrotavola tanto era carina.
Ingredienti per una torta di 18-20 cm di diametro
Per il pan di spagna
225 g di uova
150 g di zucchero
150 g di farina
Per la crema:
250 g di mascarpone
200 ml di panna fresca
3 cucchiai colmi di zucchero a velo
Per completare:
2 mezze uova di cioccolato bianco alla fragola e al cassis di La Molina
1 vasetto di frutti di bosco sciroppati al moscato
zucchero a velo
Pan di spagna:
montiamo per 15-20 minuti le uova intere con lo zucchero, aggiungiamo con una spatola la farina setacciata, versiamo in uno stampo e cuociamo a 180° finché risulterà cotto e dorato.
Crema:
montiamo insieme la panna fredda, lo zucchero e il mascarpone finché il composto risulterà sodo.
Montaggio del dolce:
Suddividiamo il pan di spagna in tre strati, tagliamo a cubetti lo strato centrale e teniamolo da parte. Bagniamo il fondo con lo sciroppo di conservazione dei frutti di bosco e cospargiamolo con metà dei frutti, spalmiamo di crema e copriamo con l’altro disco di pan di spagna dopo averlo bagnato con lo sciroppo. Rivestiamo le pareti e la superficie del dolce con la crema restante. Disponiamo sui laterali dei pezzetti irregolari di cioccolato rosa e lilla - alternando i colori - e adagiamo sulla superficie i cubetti di pan di spagna tenuti da parte. Completiamo con i frutti restanti disposti qua e là insieme a qualche pezzettino di cioccolato colorato.

La mimosa di Pasqua

Per augurarvi Buona Pasqua vi lascio una mia nuova dolce creazione –al salato penseremo dopo le feste- la mimosa di Pasqua un dolce festoso e profumato con i colori tenui della primavera, un pan di spagna farcito con frutti di bosco sciroppati al moscato (quelli di Jada in vendita sul fornitissimo e-shop Deliziando), crema di mascarpone e panna, che ho decorato con ciottoli di cioccolato alla fragola e al cassis realizzati frantumando le speciali uova di La Molina. Effetto ottico sorprendente, mi veniva da usarla per centrotavola tanto era carina.
Ingredienti per una torta di 18-20 cm di diametro
Per il pan di spagna
225 g di uova
150 g di zucchero
150 g di farina
Per la crema:
250 g di mascarpone
200 ml di panna fresca
3 cucchiai colmi di zucchero a velo
Per completare:
2 mezze uova di cioccolato bianco alla fragola e al cassis di La Molina
1 vasetto di frutti di bosco sciroppati al moscato
zucchero a velo
Pan di spagna:
montiamo per 15-20 minuti le uova intere con lo zucchero, aggiungiamo con una spatola la farina setacciata, versiamo in uno stampo e cuociamo a 180° finché risulterà cotto e dorato.
Crema:
montiamo insieme la panna fredda, lo zucchero e il mascarpone finché il composto risulterà sodo.
Montaggio del dolce:
Suddividiamo il pan di spagna in tre strati, tagliamo a cubetti lo strato centrale e teniamolo da parte. Bagniamo il fondo con lo sciroppo di conservazione dei frutti di bosco e cospargiamolo con metà dei frutti, spalmiamo di crema e copriamo con l’altro disco di pan di spagna dopo averlo bagnato con lo sciroppo. Rivestiamo le pareti e la superficie del dolce con la crema restante. Disponiamo sui laterali dei pezzetti irregolari di cioccolato rosa e lilla - alternando i colori - e adagiamo sulla superficie i cubetti di pan di spagna tenuti da parte. Completiamo con i frutti restanti disposti qua e là insieme a qualche pezzettino di cioccolato colorato.

2010-03-30

Le colombe di Loison e la mia barchetta di cioccolato

Piccola premessa. Quest'anno avevo deciso di non comprare colombe per Pasqua onde evitare il problema smaltimento delle stesse nel dopo festa, visto che si fa fatica a finirle tanto sono sempre mediocri le colombe del supermercato.
Ma il problema è, l'ho capito solo ora, che le colombe non sono tutte uguali, possono essere uguali gli stampi di cartone che si utilizzano per la cottura ma il prodotto che ci sta dentro no di sicuro.
Si fa presto a dire Colomba, consiglio quindi di fare molta attenzione a quello che si porta a casa.
Io ho portato a casa Loison e ne sono veramente felice, una classica in versione mini da mezzo chilo, comoda se si è in pochi e non si vogliono avere avanzi; una con crema di limone, sublime per dirla con un solo aggettivo e una Veneziana Classica, con la quale spero (dico spero perchè è difficile che arrivi alla data) di fare colazione la mattina di Pasqua.

Con franchezza quindi le colombe di Dario Loison, che non hanno certo bisogno delle mie presentazioni, sono di quelle che rifiutano le manipolazioni, semplicemente perché sono buone così. Ma siccome l'altra sera m'era venuto lo schiribizzo di un dolcino speciale ho creato delle barchette di cioccolato fondente che ho farcito con una crema di mascarpone e panna e completato con dadetti di colomba classica saltati in padella con un velo di burro e flambati con un po' di rum.
Un dolcino buono, facile da realizzare che per il pranzo di Pasqua possiamo rielaborare ricorrendo a delle mezze uova di cioccolato come involucro del dolce sicuramente più belle e comode delle barchette che ho realizzato io.
Ingredienti per 6 porzioni
6 barchette o mezzi gusci di cioccolato fondente
250 g di mascarpone
200 ml di panna fresca
3 cucchiai di zucchero a velo
6 fettine di colomba tradizionale con uvetta e canditi Loison
1 noce di burro
1 bicchierino di rum
Montiamo la panna fredda con lo zucchero e il mascarpone e suddividiamola nei gusci di cioccolato, teniamo in frigo fino al momento di completare. Tagliamo la colomba a cubetti e saltiamola in padella con  il burro sciolto, versiamo il rum e flambiamo inclinando la padella, quando la fiamma si spegne suddividiamo i cubetti caldi e croccanti sulla crema di mascarpone  e panna, serviamo subito.

Le colombe di Loison e la mia barchetta di cioccolato

Piccola premessa. Quest'anno avevo deciso di non comprare colombe per Pasqua onde evitare il problema smaltimento delle stesse nel dopo festa, visto che si fa fatica a finirle tanto sono sempre mediocri le colombe del supermercato.
Ma il problema è, l'ho capito solo ora, che le colombe non sono tutte uguali, possono essere uguali gli stampi di cartone che si utilizzano per la cottura ma il prodotto che ci sta dentro no di sicuro.
Si fa presto a dire Colomba, consiglio quindi di fare molta attenzione a quello che si porta a casa.
Io ho portato a casa Loison e ne sono veramente felice, una classica in versione mini da mezzo chilo, comoda se si è in pochi e non si vogliono avere avanzi; una con crema di limone, sublime per dirla con un solo aggettivo e una Veneziana Classica, con la quale spero (dico spero perchè è difficile che arrivi alla data) di fare colazione la mattina di Pasqua.

Con franchezza quindi le colombe di Dario Loison, che non hanno certo bisogno delle mie presentazioni, sono di quelle che rifiutano le manipolazioni, semplicemente perché sono buone così. Ma siccome l'altra sera m'era venuto lo schiribizzo di un dolcino speciale ho creato delle barchette di cioccolato fondente che ho farcito con una crema di mascarpone e panna e completato con dadetti di colomba classica saltati in padella con un velo di burro e flambati con un po' di rum.
Un dolcino buono, facile da realizzare che per il pranzo di Pasqua possiamo rielaborare ricorrendo a delle mezze uova di cioccolato come involucro del dolce sicuramente più belle e comode delle barchette che ho realizzato io.
Ingredienti per 6 porzioni
6 barchette o mezzi gusci di cioccolato fondente
250 g di mascarpone
200 ml di panna fresca
3 cucchiai di zucchero a velo
6 fettine di colomba tradizionale con uvetta e canditi Loison
1 noce di burro
1 bicchierino di rum
Montiamo la panna fredda con lo zucchero e il mascarpone e suddividiamola nei gusci di cioccolato, teniamo in frigo fino al momento di completare. Tagliamo la colomba a cubetti e saltiamola in padella con  il burro sciolto, versiamo il rum e flambiamo inclinando la padella, quando la fiamma si spegne suddividiamo i cubetti caldi e croccanti sulla crema di mascarpone  e panna, serviamo subito.

2010-03-29

Una breve proroga in virtù di Pasqua

Quando ho dato la data ultima (31/03) per la mia raccolta Il gusto in un cucchiaio non avevo tenuto conto che cadesse proprio nella settimana santa quando tutti siamo impegnati per i preparativi di Pasqua e Pasquetta.
In virtù di ciò ho deciso di concedere una proroga per consentire la partecipazione al contest al maggior numero di bloggers.
Il concorso scade il 15/04/2010 aspetto i vostri contributi.

Una breve proroga in virtù di Pasqua

Quando ho dato la data ultima (31/03) per la mia raccolta Il gusto in un cucchiaio non avevo tenuto conto che cadesse proprio nella settimana santa quando tutti siamo impegnati per i preparativi di Pasqua e Pasquetta.
In virtù di ciò ho deciso di concedere una proroga per consentire la partecipazione al contest al maggior numero di bloggers.
Il concorso scade il 15/04/2010 aspetto i vostri contributi.

2010-03-26

Decora la tua Pasqua con Caffarel: l'uovo del mio pulcino

Di pasticci in cucina ne ho combinati tanti fin ora,  ma non  mi ero mai dedicata alla decorazione di un uovo di Pasqua, anzi -a dirla tutta- la cosa mi spaventava.
Quest'anno però la storia è diversa ho il mio pulcino a cui dedicare l'uovo decorato per cui quando ho sentito dell'iniziativa Decora la tua Pasqua con Caffarel ho deciso di partecipare ed il risultato è nella foto.
Ho creato un prato di granella di pistacchi e un vasto cielo azzurro come quello che auguro di incontrare al mio batuffolo nella sua vita, con qualche nuvola si ma di quelle soffici e delicate che rendono il cielo (e quindi la vita) più interessante, ho completato il quadro con pulcini, fiori e una colombina che vola alta nel cielo. Questo è il mio uovo ora vado ad inserirlo su Made in Kitchen.

Decora la tua Pasqua con Caffarel: l'uovo del mio pulcino

Di pasticci in cucina ne ho combinati tanti fin ora,  ma non  mi ero mai dedicata alla decorazione di un uovo di Pasqua, anzi -a dirla tutta- la cosa mi spaventava.
Quest'anno però la storia è diversa ho il mio pulcino a cui dedicare l'uovo decorato per cui quando ho sentito dell'iniziativa Decora la tua Pasqua con Caffarel ho deciso di partecipare ed il risultato è nella foto.
Ho creato un prato di granella di pistacchi e un vasto cielo azzurro come quello che auguro di incontrare al mio batuffolo nella sua vita, con qualche nuvola si ma di quelle soffici e delicate che rendono il cielo (e quindi la vita) più interessante, ho completato il quadro con pulcini, fiori e una colombina che vola alta nel cielo. Questo è il mio uovo ora vado ad inserirlo su Made in Kitchen.

2010-03-23

Le nocciole pralinate e i croccantini


Era da tanto che volevo provare a pralinare le nocciole, finalmente ci sono riuscita e anzi ho fatto di più. Li vedete quei croccatini in basso avvolti nelle cartine bianche? Ecco di tratta di nocciole pralinate rivestite di cioccolato fondente ed avvolte nel cacao amaro. Una vera tentazione! le ho incartate singolarmente perchè altrimenti facevano la fine delle ciliegie. Invece così scartandole uno dopo l'altra c'è la possibilità di rendersi conto di quello che si sta facendo. Ve ne lascio la ricetta, perché vi voglio troppo bene e per pasqua è carino offrire qualcosa preparato da noi magari potete avvolgerli in cartine dai colori pastello per un effetto a tutta primavera.
Le nocciole che ho utilizzato sono quelle di Noberasco, semplici nocciole al naturale, non tostate, non trattate ma solo sgusciate.
Nocciole pralinate:
1 tazza di nocciole
1 tazza di zucchero
1 tazza di acqua
Versate tutto in una capace pentola e portate a bollore, poi mescolate con un cucchiaio di legno finché lo zucchero si rapprenderà attorno alle nocciole.
Una volta raffreddate, se riuscite a resistere alla tentazione di farle fuori tutte potete coservarle in un vaso di vetro a chiusura ermetica o preparare i croccantini per i quali occorrono:
nocciole pralinate
cioccolato fondente
cacao amaro in polvere
Basta sciogliere il cioccolato a bagnomaria, tuffarvi una per volta le nocciole e rotolarle nel cacao amaro.
Una volta asciugate possono essere confezionate singolarmente o conservate in un barattolo di vetro.