2010-04-25

Il cuore in cucina


Tante volte ho pensato di condividere con voi la mia cucina, tanto più che quando l'ho scelta (ormai due anni fa) molti di voi amici lettori e colleghi bloggers eravate già qui a condividere con me questa grande passione per il cibo.
Quando ho pensato alla cucina per la mia nuova casa avevo in mente tante idee ma alla fine quasi nessuna (a parte il grande frigo a due ante di cui si intravede un pezzetto sulla destra della foto) è diventata parte del mio piccolo regno perché passando dalle idee ai fatti spesso si verificano notevoli mutamenti.
Il punto di partenza, comunque, sono state le piastrelle che ho voluto a forma di mattoncini, lucide e di un bel color albicocca, volevo poi creare un contrasto tra il lucido delle piastrelle ed i mobili che ho pensato dovessero quindi essere opachi. Avevo pensato al verde tinto, poi al rosso scuro ma quando ho visto questo grigio l'abbinamento è venuto spontaneo e, poichè la venatura del legno rimanda un po' al viola, ho voluto che le sedie lo fossero totalmente.
In sostanza la cucina è l'angolo della mia casa che più adoro ed è per questo che non potevo resistere al richiamo del Giveaway di Fragola & Limone Il Cuore in Cucina.

Il cuore in cucina


Tante volte ho pensato di condividere con voi la mia cucina, tanto più che quando l'ho scelta (ormai due anni fa) molti di voi amici lettori e colleghi bloggers eravate già qui a condividere con me questa grande passione per il cibo.
Quando ho pensato alla cucina per la mia nuova casa avevo in mente tante idee ma alla fine quasi nessuna (a parte il grande frigo a due ante di cui si intravede un pezzetto sulla destra della foto) è diventata parte del mio piccolo regno perché passando dalle idee ai fatti spesso si verificano notevoli mutamenti.
Il punto di partenza, comunque, sono state le piastrelle che ho voluto a forma di mattoncini, lucide e di un bel color albicocca, volevo poi creare un contrasto tra il lucido delle piastrelle ed i mobili che ho pensato dovessero quindi essere opachi. Avevo pensato al verde tinto, poi al rosso scuro ma quando ho visto questo grigio l'abbinamento è venuto spontaneo e, poichè la venatura del legno rimanda un po' al viola, ho voluto che le sedie lo fossero totalmente.
In sostanza la cucina è l'angolo della mia casa che più adoro ed è per questo che non potevo resistere al richiamo del Giveaway di Fragola & Limone Il Cuore in Cucina.

2010-04-22

I Churros di Beatriz

Tipico dolce da strada spagnolo il churro è una pastella, simile al bignè, fritta in forma allungata e rigata e poi cosparsa di zucchero semolato o intinta nel cioccolato fuso, me ne sono innamorata leggendo un romanzo che vivamente vi consiglio per i pomeriggi primaverili La bottega dei desideri di Karen Weinreb per Garzanti ed ho voluto cercarne e provarne la ricetta, immaginando che fossero proprio così quelli preparati da Beatriz nel romanzo. Insomma i churros un successo, vanno via uno dietro l'altro e il romanzo -opera prima dell'autrice- un successone, anche le sue pagine scorrono una dietro l'altra senza quasi rendersene conto. 
Un romanzo fatto di donne, Nora la senora e Beatriz la bambinaia, due donne tra loro apparentemente differenti che provengono da mondi completamente opposti ma  che insieme trovano il coraggio di rimboccarsi le maniche fronteggiando le difficoltà.
Il libro, ispirato alla vita reale dell'autrice ha suscitato l'entusiasmo di critica e pubblico conquistando in breve tempo le pagine dei più importanti quotidiani e magazine americani perché come affermato dal New York Times è "Un romanzo di grande attualità che riflette i nostri tempi con intelligenza. Tempi in cui le vere protagoniste sono le donne che con forza reagiscono alla crisi e finalmente si prendono il posto che si meritano".
Comprate il libro e accompagnate la lettura con una padellata di Churros
Ingredienti:
400 g di farina
500 ml di acqua
1 cucchiaino da caffè di lievito per dolci
1 cucchiaino di sale
2 uova
olio per friggere
zucchero semolato e/o cioccolato per completare
Portiamo a bollore l'acqua con il sale, uniamo tutta la farina e il lievito mescolando bene finché si stacca dai bordi. Togliamo dal fuoco e uniamo le uova amalgamandole una per volta. Versiamo il composto in una tasca da pasticciere con bocchetta larga a stella e ricaviamone dei bastoncini lunghi 10-15 cm che verseremo direttamente nell'olio bollente, appena risultano dorati togliamoli e lasciamoli scolare su carta assorbente, poi passiamoli nello zucchero semolato o a metà nel cioccolato fuso.

I Churros di Beatriz

Tipico dolce da strada spagnolo il churro è una pastella, simile al bignè, fritta in forma allungata e rigata e poi cosparsa di zucchero semolato o intinta nel cioccolato fuso, me ne sono innamorata leggendo un romanzo che vivamente vi consiglio per i pomeriggi primaverili La bottega dei desideri di Karen Weinreb per Garzanti ed ho voluto cercarne e provarne la ricetta, immaginando che fossero proprio così quelli preparati da Beatriz nel romanzo. Insomma i churros un successo, vanno via uno dietro l'altro e il romanzo -opera prima dell'autrice- un successone, anche le sue pagine scorrono una dietro l'altra senza quasi rendersene conto. 
Un romanzo fatto di donne, Nora la senora e Beatriz la bambinaia, due donne tra loro apparentemente differenti che provengono da mondi completamente opposti ma  che insieme trovano il coraggio di rimboccarsi le maniche fronteggiando le difficoltà.
Il libro, ispirato alla vita reale dell'autrice ha suscitato l'entusiasmo di critica e pubblico conquistando in breve tempo le pagine dei più importanti quotidiani e magazine americani perché come affermato dal New York Times è "Un romanzo di grande attualità che riflette i nostri tempi con intelligenza. Tempi in cui le vere protagoniste sono le donne che con forza reagiscono alla crisi e finalmente si prendono il posto che si meritano".
Comprate il libro e accompagnate la lettura con una padellata di Churros
Ingredienti:
400 g di farina
500 ml di acqua
1 cucchiaino da caffè di lievito per dolci
1 cucchiaino di sale
2 uova
olio per friggere
zucchero semolato e/o cioccolato per completare
Portiamo a bollore l'acqua con il sale, uniamo tutta la farina e il lievito mescolando bene finché si stacca dai bordi. Togliamo dal fuoco e uniamo le uova amalgamandole una per volta. Versiamo il composto in una tasca da pasticciere con bocchetta larga a stella e ricaviamone dei bastoncini lunghi 10-15 cm che verseremo direttamente nell'olio bollente, appena risultano dorati togliamoli e lasciamoli scolare su carta assorbente, poi passiamoli nello zucchero semolato o a metà nel cioccolato fuso.

2010-04-20

Le frolle montate: i buoni biscotti da tè

Se come me amate il momento del tè non potete non saper fare questi semplici biscotti, di quella buona e fine pasta frolla che sa di burro. Il primo passo per ottenere delle frolle che facciano invidia alla migliore pasticceria della città sta nella scelta del burro. Io ho provato con il 1889 di Fattorie Fiandino.
Per oggi sarà un po' tardi ma per domani pomeriggio riuscirete sicuramente ad organizzarvi ed avrete i vostri bei biscottini da intingere nel tè delle cinque.
Ecco la ricetta:
125 g di burro morbido
125 g di zucchero semolato fine
1 uovo
250 g di farina 00
1 pizzico di sale
zucchero a velo
Montiamo a crema il burro con lo zucchero ed il sale, uniamo l'uovo e poi amalgamiamo all'impasto la farina. Raccogliamo tutto in una tasca da pasticciere (meglio 2 una nell'altra perchè rischiano di rompersi) con bocchetta a stella e formiamo i nostri biscotti su una teglia rivestita di carta forno. Non ci resta che infornare a 180° finché il profumino ci dirà che i biscotti sono pronti. Una volta freddi potremo servirli spolverizzati di zucchero a velo o intinti a metà nel cioccolato fuso.

Le frolle montate: i buoni biscotti da tè

Se come me amate il momento del tè non potete non saper fare questi semplici biscotti, di quella buona e fine pasta frolla che sa di burro. Il primo passo per ottenere delle frolle che facciano invidia alla migliore pasticceria della città sta nella scelta del burro. Io ho provato con il 1889 di Fattorie Fiandino.
Per oggi sarà un po' tardi ma per domani pomeriggio riuscirete sicuramente ad organizzarvi ed avrete i vostri bei biscottini da intingere nel tè delle cinque.
Ecco la ricetta:
125 g di burro morbido
125 g di zucchero semolato fine
1 uovo
250 g di farina 00
1 pizzico di sale
zucchero a velo
Montiamo a crema il burro con lo zucchero ed il sale, uniamo l'uovo e poi amalgamiamo all'impasto la farina. Raccogliamo tutto in una tasca da pasticciere (meglio 2 una nell'altra perchè rischiano di rompersi) con bocchetta a stella e formiamo i nostri biscotti su una teglia rivestita di carta forno. Non ci resta che infornare a 180° finché il profumino ci dirà che i biscotti sono pronti. Una volta freddi potremo servirli spolverizzati di zucchero a velo o intinti a metà nel cioccolato fuso.

2010-04-16

Gnocchi di semola al cacao con crema di CaRuBlù

Non iniziate a dire che uso prodotti strani, il CaRuBlù DeGust è un formaggio che merita di essere citato.
Definito un formaggio da meditazione, è un erborinato affinato in fave di cacao e rum.
Ovviamente dopo averlo degustato con il rum come consigliato su Esperya non potevo non pensare a qualche accostamento particolare e, l'accostamento è stato più facile del previsto. Ho ripreso la nota del cacao del formaggio e l'ho portata nell'impasto degli gnocchi di semola di grano duro che ho condito poi con il solo fromaggio sciolto con un po' di panna fresca.
Ovviamente il CaRuBlù non lo trovate in tutti i supermercati, nemmeno nei più forniti, allora se volete provare gli gnocchetti ma non siete in vena di ordini on line, utilizzate del buon gorgonzola o altro erborinato, non avranno le note del cacao e del rum ma posso giurare che con il cacao degli gnocchi farà lo stesso un figurone.
Ingredienti per 4
Per gli gnocchetti:
320 g di semola di grano duro
30 g di cacao amaro
350 ml di acqua
sale
Per il condimento:
200 g di CaRuBlù (formaggio erborinato)
200 ml di panna fresca
sale
Scaldiamo l'acqua con il sale e impastiamola con la farina mescolata al cacao. Ricaviamo dall'impasto dei bastoncini di un cm circa e tagliamoli a tocchettidi 2 cm, caviamoli su una tavoletta per gnocchi per farli venire rigati.
Sciogliamo il formaggio con la panna e regoliamo di sale.
Lessiamo gli gnocchetti in acqua bollente salata e condiamoli con la salsa di formaggio.

Gnocchi di semola al cacao con crema di CaRuBlù

Non iniziate a dire che uso prodotti strani, il CaRuBlù DeGust è un formaggio che merita di essere citato.
Definito un formaggio da meditazione, è un erborinato affinato in fave di cacao e rum.
Ovviamente dopo averlo degustato con il rum come consigliato su Esperya non potevo non pensare a qualche accostamento particolare e, l'accostamento è stato più facile del previsto. Ho ripreso la nota del cacao del formaggio e l'ho portata nell'impasto degli gnocchi di semola di grano duro che ho condito poi con il solo fromaggio sciolto con un po' di panna fresca.
Ovviamente il CaRuBlù non lo trovate in tutti i supermercati, nemmeno nei più forniti, allora se volete provare gli gnocchetti ma non siete in vena di ordini on line, utilizzate del buon gorgonzola o altro erborinato, non avranno le note del cacao e del rum ma posso giurare che con il cacao degli gnocchi farà lo stesso un figurone.
Ingredienti per 4
Per gli gnocchetti:
320 g di semola di grano duro
30 g di cacao amaro
350 ml di acqua
sale
Per il condimento:
200 g di CaRuBlù (formaggio erborinato)
200 ml di panna fresca
sale
Scaldiamo l'acqua con il sale e impastiamola con la farina mescolata al cacao. Ricaviamo dall'impasto dei bastoncini di un cm circa e tagliamoli a tocchettidi 2 cm, caviamoli su una tavoletta per gnocchi per farli venire rigati.
Sciogliamo il formaggio con la panna e regoliamo di sale.
Lessiamo gli gnocchetti in acqua bollente salata e condiamoli con la salsa di formaggio.

2010-04-14

Il French toast della signorina Fiamma

La signorina Fiamma, ovvero la simpaticissima Ilaria Mazzarota, ci regala un esilarante libro in cui affronta il tema della convivenza mettendo in luce le differenze tra lei e il suo convivente, le comuni differenze tra uomini e donne. Due cuori e un fornello (convivenza con cucina) è edito da Kowalski  e ve lo consiglio come lettura primaverile - magari al parco sotto l'ombra di un bell'albero - perchè chiunque abbia avuto, abbia o avrà un'esperiena di convivenza non potrà che riconoscersi.
Il libro che, ripeto, è molto ironico, è ricco di consigli pratici "regole di convivenza" per stare bene in due e ricette sfiziose per rendere la vita a due ancora più gustosa.
Tra i riti di coppia che la signorina Fiamma ha inaugurato al suo ingresso nella vita del Convivente viene annoverato il brunch della domenica, la parentesi golosa tra la colazione e il pranzo, ovviamnete insieme al caffè americano e le uova con bacon non possono mancare i French toast che, come afferma l'autrice, sono semplici, veloci e mmmmmmh!
Li ho voluti provare anch'io e dopo averli mangiati ne ho appuntato la ricetta nell'agendina che tengo in cucina, ovviamnete intendo farli e rifarli. Ecco a voi la semplicissima ricetta:
French toast
4 fette di pane in cassetta, 50 g di burro, 2 uova, 150 ml di latte, 4 cucchiai di zucchero, zucchero a velo vanigliato q.b.

Sbattete le uova con lo zucchero, fino a renderle spumose, unite il lattee mescolate. Inzuppate il pane nella pastella e fatelo cuocere, 2 minuti per lato, in una padella nella quale avrete sciolto il burro. Servite cospargendo di zucchero a velo.

Il French toast della signorina Fiamma

La signorina Fiamma, ovvero la simpaticissima Ilaria Mazzarota, ci regala un esilarante libro in cui affronta il tema della convivenza mettendo in luce le differenze tra lei e il suo convivente, le comuni differenze tra uomini e donne. Due cuori e un fornello (convivenza con cucina) è edito da Kowalski  e ve lo consiglio come lettura primaverile - magari al parco sotto l'ombra di un bell'albero - perchè chiunque abbia avuto, abbia o avrà un'esperiena di convivenza non potrà che riconoscersi.
Il libro che, ripeto, è molto ironico, è ricco di consigli pratici "regole di convivenza" per stare bene in due e ricette sfiziose per rendere la vita a due ancora più gustosa.
Tra i riti di coppia che la signorina Fiamma ha inaugurato al suo ingresso nella vita del Convivente viene annoverato il brunch della domenica, la parentesi golosa tra la colazione e il pranzo, ovviamnete insieme al caffè americano e le uova con bacon non possono mancare i French toast che, come afferma l'autrice, sono semplici, veloci e mmmmmmh!
Li ho voluti provare anch'io e dopo averli mangiati ne ho appuntato la ricetta nell'agendina che tengo in cucina, ovviamnete intendo farli e rifarli. Ecco a voi la semplicissima ricetta:
French toast
4 fette di pane in cassetta, 50 g di burro, 2 uova, 150 ml di latte, 4 cucchiai di zucchero, zucchero a velo vanigliato q.b.

Sbattete le uova con lo zucchero, fino a renderle spumose, unite il lattee mescolate. Inzuppate il pane nella pastella e fatelo cuocere, 2 minuti per lato, in una padella nella quale avrete sciolto il burro. Servite cospargendo di zucchero a velo.

2010-04-13

Insalata di arance e finocchi con suppizzata di tonno


Prima che per le arance sia troppo tardi vi consiglio di provarle in insalata, io le ho sempre preparate semplicemente affettate condite con olio sale e pepe nero con lamelle di pecorino romano.
Stavolta ho provato l'altra famosa versione con finocchio che ho reso speciale con un prodotto di mare, la Suppizzata di Tonno Campisi, una sorta di salame al pepe nero realizzato con le carni del tonno, lo potete trovare presso la bottega Esperya o direttamente sul sito di Campisi conserve. Tuttavia in mancanza di suppizzata (e rispondo a Raffi che mi chiede di consigliare anche sostituti dei prodotti più particolari utilizzati nelle ricette) è possibile completare l'insalata con bottarga di tonno affettata finemente o con delle semplicissime acciughe salate.
Più che una ricetta è un'idea di accostamento, si tratta, infatti, di una semplicissima preparazione in cui ogni ingrediente da il proprio contributo per ottenere un gusto "fuori dal comune".
Ingredienti per 2:
1 arancia
1 finocchio
Suppizzata di Tonno
olio extravergine d'oliva
sale e pepe nero
Affettiamo finemente il finocchio pulito, peliamo a vivo l'arancia ed uniamola alla preparazione aggiungendo anche il succo che fuoriesce durante l'operazione. Saliamo pepiamo e condiamo con un filo di buon olio. Aggiungiamo la suppizzata di tonno a fettine molto sottili.

Prima di lasciarvi vi ricordo che il 15 aprile si chiude il contest Il gusto in un cucchiaio

Mancano solo due giorni, resto in attesa dei contributi dell'ultimo minuto e ricordo a chi volesse partecipare che tutto può finire in un cucchiaio. Pensate ad esempio a quest'insalata che vi ho presentato quanto sarebbe stata carina presentata con appetizer in un bel cucchiaio!

Insalata di arance e finocchi con suppizzata di tonno


Prima che per le arance sia troppo tardi vi consiglio di provarle in insalata, io le ho sempre preparate semplicemente affettate condite con olio sale e pepe nero con lamelle di pecorino romano.
Stavolta ho provato l'altra famosa versione con finocchio che ho reso speciale con un prodotto di mare, la Suppizzata di Tonno Campisi, una sorta di salame al pepe nero realizzato con le carni del tonno, lo potete trovare presso la bottega Esperya o direttamente sul sito di Campisi conserve. Tuttavia in mancanza di suppizzata (e rispondo a Raffi che mi chiede di consigliare anche sostituti dei prodotti più particolari utilizzati nelle ricette) è possibile completare l'insalata con bottarga di tonno affettata finemente o con delle semplicissime acciughe salate.
Più che una ricetta è un'idea di accostamento, si tratta, infatti, di una semplicissima preparazione in cui ogni ingrediente da il proprio contributo per ottenere un gusto "fuori dal comune".
Ingredienti per 2:
1 arancia
1 finocchio
Suppizzata di Tonno
olio extravergine d'oliva
sale e pepe nero
Affettiamo finemente il finocchio pulito, peliamo a vivo l'arancia ed uniamola alla preparazione aggiungendo anche il succo che fuoriesce durante l'operazione. Saliamo pepiamo e condiamo con un filo di buon olio. Aggiungiamo la suppizzata di tonno a fettine molto sottili.

Prima di lasciarvi vi ricordo che il 15 aprile si chiude il contest Il gusto in un cucchiaio

Mancano solo due giorni, resto in attesa dei contributi dell'ultimo minuto e ricordo a chi volesse partecipare che tutto può finire in un cucchiaio. Pensate ad esempio a quest'insalata che vi ho presentato quanto sarebbe stata carina presentata con appetizer in un bel cucchiaio!

2010-04-09

Tagliatelle al barolo gratinate con porcini

Mi piace provocare incontri tra eccellenze e stavolta è stato più facile del previsto dacchè l'accostamento l'ho fatto tra delizie piemontesi. La storia di questo piatto (da domenica intendiamoci) nasce così: avevo in dispensa una confezione di Tagliatelle al Barolo di Cascina San Cassiano che di un rosa accentuato ti mettevano appetito al solo guardarle. Pensavo agli accostamenti possibili e più ci pensavo più le immaginavo con dei porcini semplicemente saltati in padella per rispettarne l'aroma. A rendere, però, speciale il piatto ci hanno pensato i formaggi di Fattorie Fiandino, eccellenze piemontesi che ho avuto l'onore di assaggiare nella tranquillità delle mura domestiche (quando si dice la potenza del progresso). E' così che con il Riserva Fiandino stagionato oltre 20 mesi, un tocco speciale di Toma del fra', i porcini (surgelati in sostituzione dei freschi) e le Tagliatelle al vino Barolo è nato in Calabria un piatto che sa di Piemonte e che magari potete completare con un bel bicchiere di Barolo, giusto per restare in  tema.
Ingredienti per 4 persone:
1 confezione da 250 g di Tagliatelle al vino Barolo
200 ml di latte
20 g di burro 1889 Fattorie Fiandino
20 g di farina
100 g di Riserva oltre 20 mesi Fiandino grattugiato (in sostituzione un formaggio grana)
4 piccoli porcini freschi (o in mancanza sugelati)
olio extravergine d'oliva
1 spicchio d'aglio
1 mazzetto di prezzemolo
1/2 bicchiere di vino Barolo
Toma del fra' Fiandino o altro formaggio molle a scelta.
Prepariamo un roux con farina e burro, uniamo il latte e lasciamo addensare, saliamo, pepiamo e uniamo il formaggio grattugiato. Lessiamo al dente la pasta, condiamola con la salsa preparata e disponiamola in una teglia suddivisa in quattro nidi, inseriamo nei nidi dei pezzetti di Toma e passiamoli in forno a gratinare. Intanto soffriggiamo l'aglio intero (andrà poi eliminato) con i gambi del prezzemolo finemente tritati, uniamo i funghi a fettine, sfumiamo col vino, saliamo, pepiamo e una volta fuori dal fuoco completiamo col prezzemolo tritato. Serviamo i nidi gratinati coi porcini ancora caldi.