2014-09-11

Il tonno di coniglio e le sue crocchette

Ciotola Ceramiche Maroso, runner Busatti
Qualche post fa accennavo alla mia ultima passione per le conserve. Restando al mare circa un mese non ho certo il tempo di mettermi tutti i giorni ai fornelli ecco allora che pesce, formaggio e anche carne preparata e conservata in anticipo mi hanno sostenuto molto nel mese di agosto. Il coniglio è una carne molto delicata e versatile, è perfetto in ogni stagione. Cercavo la ricetta per il coniglio in agrodolce, tipica siciliana, quando mi sono imbattuta nel tonno di coniglio, tradizionale antipasto piemontese. E' stato amore a prima vista e al giorno dopo armata di tutti gli ingredienti mi sono cimentata in questa golosa preparazione di cui vi lascio la ricetta.
Il Tonno di coniglio è perfetto sui crostini ma costituisce un ottimo ingrediente per ricche insalata e anche per le crocchette di patate cui conferisce un gusto particolare.
Tonno di coniglio
Ingredienti:
1 coniglio intero
2 litri d'acqua
1 cipolla
2 carote
2 coste di sedano
3-4 chiodi di garofano
erbe aromatiche (rosmarino, timo, salvia)
sale grosso
Olio extravergine d'oliva
3-4 spicchi d'aglio
pepe nero in grani
10-12 foglie di salvia
Preparare un brodo con l'acqua, la cipolla, i chiodi di garofano, le carote il sedano, le erbe aromatiche e il sale, cuocervi il coniglio intero, ben pulito, per un paio d'ore. Lasciarlo raffreddare nell'acqua di cottura. Disossare il coniglio e condirlo con l'aglio a pezzi, qualche grano di pepe, la salvia e dell'olio. Mettere la carne nei vasetti (3-4) e coprire con olio extravergine d'oliva. Chiudere e sterilizzare i vasetti cuocendoli in acqua per 45-60 minuti. Lasciarli raffreddare in acqua prima di conservarli in frigorifero anche per 5-6 mesi.
Crocchette di tonno di coniglio
Ingredienti:
2 patate lesse
200 g di tonno di coniglio sgocciolato
1 uovo
2 cucchiai di grana grattugiato
sale e pepe
2 albumi
pangrattato per la panatura
olio per friggere
Schiacciare le patate e mescolarle alla carne sgocciolata dall'olio di conservazione e tritata con il coltello, aggiungere un uovo, il grana, sale e pepe. Formare delle palline  passarle nei due albumi leggermente battuti con la forchetta e nel pangrattato. Friggere in abbondante olio finché risulteranno ben dorate.
* Per questa ricetta ho utilizzato Olio extravergine d'oliva 100% italiano Dante e per la frittura delle crocchette Olita degli Oleifici Mataluni

Il tonno di coniglio e le sue crocchette

Ciotola Ceramiche Maroso, runner Busatti
Qualche post fa accennavo alla mia ultima passione per le conserve. Restando al mare circa un mese non ho certo il tempo di mettermi tutti i giorni ai fornelli ecco allora che pesce, formaggio e anche carne preparata e conservata in anticipo mi hanno sostenuto molto nel mese di agosto. Il coniglio è una carne molto delicata e versatile, è perfetto in ogni stagione. Cercavo la ricetta per il coniglio in agrodolce, tipica siciliana, quando mi sono imbattuta nel tonno di coniglio, tradizionale antipasto piemontese. E' stato amore a prima vista e al giorno dopo armata di tutti gli ingredienti mi sono cimentata in questa golosa preparazione di cui vi lascio la ricetta.
Il Tonno di coniglio è perfetto sui crostini ma costituisce un ottimo ingrediente per ricche insalata e anche per le crocchette di patate cui conferisce un gusto particolare.
Tonno di coniglio
Ingredienti:
1 coniglio intero
2 litri d'acqua
1 cipolla
2 carote
2 coste di sedano
3-4 chiodi di garofano
erbe aromatiche (rosmarino, timo, salvia)
sale grosso
Olio extravergine d'oliva
3-4 spicchi d'aglio
pepe nero in grani
10-12 foglie di salvia
Preparare un brodo con l'acqua, la cipolla, i chiodi di garofano, le carote il sedano, le erbe aromatiche e il sale, cuocervi il coniglio intero, ben pulito, per un paio d'ore. Lasciarlo raffreddare nell'acqua di cottura. Disossare il coniglio e condirlo con l'aglio a pezzi, qualche grano di pepe, la salvia e dell'olio. Mettere la carne nei vasetti (3-4) e coprire con olio extravergine d'oliva. Chiudere e sterilizzare i vasetti cuocendoli in acqua per 45-60 minuti. Lasciarli raffreddare in acqua prima di conservarli in frigorifero anche per 5-6 mesi.
Crocchette di tonno di coniglio
Ingredienti:
2 patate lesse
200 g di tonno di coniglio sgocciolato
1 uovo
2 cucchiai di grana grattugiato
sale e pepe
2 albumi
pangrattato per la panatura
olio per friggere
Schiacciare le patate e mescolarle alla carne sgocciolata dall'olio di conservazione e tritata con il coltello, aggiungere un uovo, il grana, sale e pepe. Formare delle palline  passarle nei due albumi leggermente battuti con la forchetta e nel pangrattato. Friggere in abbondante olio finché risulteranno ben dorate.
* Per questa ricetta ho utilizzato Olio extravergine d'oliva 100% italiano Dante e per la frittura delle crocchette Olita degli Oleifici Mataluni

2014-09-08

Financier alle nocciole con mascarpone, fichi e zenzero caramellato

Vassoi pasticceria La Porcellana Bianca, tessuti Busatti

Era da tanto tempo che a inizio settimana non vi proponevo un dolce, ed è abbastanza tempo che non vi propongo un dolce così curato e studiato, ecco il frutto del riposo, dopo un mese di vacanza il cervello è più attivo e la pazienza in pasticceria da sempre i suoi frutti.


I nuovi stampi da marsigliese di Silikomart, i fichi freschi della mia terra e un vasetto di Zenzero candito Luvirie Riccione che con il suo piccantino ben si addice a carni e formaggi ma anche alla dolcezza del fico, sono stati il pretesto per creare questo dolcino che mi ha soddisfatto, nell'aspetto e ancor più nel gusto.
La ricetta base è quella dei financier francesi ma al posto delle mandorle ho utilizzato le nocciole. Con le nocciole volevo fare dei Baci di dama, dolcetti della tradizione piemontese, ma alla fine la creatività ha vinto
Financier alle nocciole con mascarpone, fichi e zenzero caramellato
Ingredienti per 10 dolcini
Per la base:
100 g di zucchero a velo
70 g di burro
60 g di nocciole
40 g di farina
4 albumi
Per la crema:
125 g di mascarpone
100 g di panna
25 g di zucchero a velo
Per completare:
10 fichi freschi
zenzero caramellato
Sciogliere il burro in un padellino cuocendolo fin quando diventa dorato, lasciarlo riposare in una ciotola fino a raffreddarlo. Frullare le nocciole con lo zucchero a velo e la farina, aggiungere alle polveri il burro e gli albumi lavorati con la frusta finché diventano schiumosi (non vanno montati a neve). Versare il composto negli stampini e cuocerli a 170° (forno ventilato) per 15 minuti circa.
Montare panna, mascarpone e zucchero a velo, versare la crema in una sacca da pasticcere e riempire il centro dei dolcini, completare con spicchietti di fico e zenzero caramellato.
Per la ricetta ho utilizzato zucchero a velo Ar-Pa. Lieviti

Financier alle nocciole con mascarpone, fichi e zenzero caramellato

Vassoi pasticceria La Porcellana Bianca, tessuti Busatti

Era da tanto tempo che a inizio settimana non vi proponevo un dolce, ed è abbastanza tempo che non vi propongo un dolce così curato e studiato, ecco il frutto del riposo, dopo un mese di vacanza il cervello è più attivo e la pazienza in pasticceria da sempre i suoi frutti.


I nuovi stampi da marsigliese di Silikomart, i fichi freschi della mia terra e un vasetto di Zenzero candito Luvirie Riccione che con il suo piccantino ben si addice a carni e formaggi ma anche alla dolcezza del fico, sono stati il pretesto per creare questo dolcino che mi ha soddisfatto, nell'aspetto e ancor più nel gusto.
La ricetta base è quella dei financier francesi ma al posto delle mandorle ho utilizzato le nocciole. Con le nocciole volevo fare dei Baci di dama, dolcetti della tradizione piemontese, ma alla fine la creatività ha vinto
Financier alle nocciole con mascarpone, fichi e zenzero caramellato
Ingredienti per 10 dolcini
Per la base:
100 g di zucchero a velo
70 g di burro
60 g di nocciole
40 g di farina
4 albumi
Per la crema:
125 g di mascarpone
100 g di panna
25 g di zucchero a velo
Per completare:
10 fichi freschi
zenzero caramellato
Sciogliere il burro in un padellino cuocendolo fin quando diventa dorato, lasciarlo riposare in una ciotola fino a raffreddarlo. Frullare le nocciole con lo zucchero a velo e la farina, aggiungere alle polveri il burro e gli albumi lavorati con la frusta finché diventano schiumosi (non vanno montati a neve). Versare il composto negli stampini e cuocerli a 170° (forno ventilato) per 15 minuti circa.
Montare panna, mascarpone e zucchero a velo, versare la crema in una sacca da pasticcere e riempire il centro dei dolcini, completare con spicchietti di fico e zenzero caramellato.
Per la ricetta ho utilizzato zucchero a velo Ar-Pa. Lieviti

2014-09-05

Un'insalata o un gioiello?


Piatto conchiglia La Porcellana Bianca, cucchiaio Mori Italian Factory, canovaccio Busatti
I cereali nelle insalate sono davvero buoni il farro ad esempio è perfetto per una Insalata estiva a base di farro e verdura. Anche l'avena decorticata si presta molto bene ma la mia sfida culinaria dell'estate è stata l'utilizzo dei legumi in modo alternativo, si perché fanno bene, sono buoni ma vengono spesso utilizzati solo per zuppe e minestre e quindi d'estate se ne fa un uso certamente più limitato. Nelle insalate rendono davvero bene ma fino ad oggi mi ero limitata al più classico degli accostamenti tonno e fagioli, magari nella varietà rossi o bianchi di Spagna. Bene ho scoperto che i ceci danno dei risultati spettacolari nelle insalate o anche saltati con le spezie per accompagnare verdure, carne o pesce. 
Dovendo raccontarvi un'insalata che è davvero un gioiellino di gusto, non posso non legare il mio racconto al nuovo caso editoriale firmato SAGEP, Insalata da Tiffany è il titolo del volume a cura di Alessandra Gennaro che tenta di replicare il successo de L'ora del paté e raccoglie le insalate dell'MTchallege. Le insalate come dimostra il libro con le sue svariate ricette sono ormai tutt'altro che semplici contorni.
Dalla Belle Epoque con le ricette dei grandi Escoffier, Herbodeau, Pardini, Poupart e altri apprezzati cuochi prendono il via le ricette raccolte nel libro. Insalate che con i loro colori e sapori sono l'emblema della joie de vivre della Belle Epoque ma che vengono rivisitate da colleghi bloggers secondo il gusto e le tendenze contemporanee divenendo vere gemme di bontà.
Le immagini che arricchiscono il libro lo rendono davvero un volume prezioso, da collezionare e se Insalata da Tiffany è schizzato al settimo posto nella top ten dei bestseller di cucina su Amazon in sole 12 ore dalla pubblicazione una spiegazione dobbiamo pure darcela.
 L'insalata che vi propongo io non ha molti colori e restando in tema di preziosi possiamo dire che ha il colore dell'ambra ma è così ricca di gusto che dovevo assolutamente parlarvene.
Gli ingredienti sono semplici e facilmente reperibili: avena decorticata lessata, ceci saltati in padella con polvere di curry e baccalà ammollato e poi arrostito sulla bistecchiera per essere infine condito con aglio, olio e prezzemolo.
Insalata di avena, ceci al curry e baccalà arrostito
Ingredienti per 4 persone:
250 g di avena decorticata
500 g di ceci lessati
600 g di baccalà spugnato
1 cucchiaio di curry in polvere
1 spicchio d'aglio
olio extravergine d'oliva
sale
prezzemolo
Lessare l'avena in acqua salata e condirla con olio. Saltare i ceci con un filo d'olio, un pizzico di sale e la polvere di curry. Arrostire il baccalà e dopo averlo sbriciolato  condirlo con olio, sale, aglio  e prezzemolo. Disporre alla base del piatto l'avena, aggiungere i ceci ed infine il baccalà dopo aver eliminato l'aglio.

Un'insalata o un gioiello?


Piatto conchiglia La Porcellana Bianca, cucchiaio Mori Italian Factory, canovaccio Busatti
I cereali nelle insalate sono davvero buoni il farro ad esempio è perfetto per una Insalata estiva a base di farro e verdura. Anche l'avena decorticata si presta molto bene ma la mia sfida culinaria dell'estate è stata l'utilizzo dei legumi in modo alternativo, si perché fanno bene, sono buoni ma vengono spesso utilizzati solo per zuppe e minestre e quindi d'estate se ne fa un uso certamente più limitato. Nelle insalate rendono davvero bene ma fino ad oggi mi ero limitata al più classico degli accostamenti tonno e fagioli, magari nella varietà rossi o bianchi di Spagna. Bene ho scoperto che i ceci danno dei risultati spettacolari nelle insalate o anche saltati con le spezie per accompagnare verdure, carne o pesce. 
Dovendo raccontarvi un'insalata che è davvero un gioiellino di gusto, non posso non legare il mio racconto al nuovo caso editoriale firmato SAGEP, Insalata da Tiffany è il titolo del volume a cura di Alessandra Gennaro che tenta di replicare il successo de L'ora del paté e raccoglie le insalate dell'MTchallege. Le insalate come dimostra il libro con le sue svariate ricette sono ormai tutt'altro che semplici contorni.
Dalla Belle Epoque con le ricette dei grandi Escoffier, Herbodeau, Pardini, Poupart e altri apprezzati cuochi prendono il via le ricette raccolte nel libro. Insalate che con i loro colori e sapori sono l'emblema della joie de vivre della Belle Epoque ma che vengono rivisitate da colleghi bloggers secondo il gusto e le tendenze contemporanee divenendo vere gemme di bontà.
Le immagini che arricchiscono il libro lo rendono davvero un volume prezioso, da collezionare e se Insalata da Tiffany è schizzato al settimo posto nella top ten dei bestseller di cucina su Amazon in sole 12 ore dalla pubblicazione una spiegazione dobbiamo pure darcela.
 L'insalata che vi propongo io non ha molti colori e restando in tema di preziosi possiamo dire che ha il colore dell'ambra ma è così ricca di gusto che dovevo assolutamente parlarvene.
Gli ingredienti sono semplici e facilmente reperibili: avena decorticata lessata, ceci saltati in padella con polvere di curry e baccalà ammollato e poi arrostito sulla bistecchiera per essere infine condito con aglio, olio e prezzemolo.
Insalata di avena, ceci al curry e baccalà arrostito
Ingredienti per 4 persone:
250 g di avena decorticata
500 g di ceci lessati
600 g di baccalà spugnato
1 cucchiaio di curry in polvere
1 spicchio d'aglio
olio extravergine d'oliva
sale
prezzemolo
Lessare l'avena in acqua salata e condirla con olio. Saltare i ceci con un filo d'olio, un pizzico di sale e la polvere di curry. Arrostire il baccalà e dopo averlo sbriciolato  condirlo con olio, sale, aglio  e prezzemolo. Disporre alla base del piatto l'avena, aggiungere i ceci ed infine il baccalà dopo aver eliminato l'aglio.

2014-09-02

La pasta dell'estate

Piatti Cartaffini
Quando sono al mare cucino molto meno che a casa ma ricevo molto di più. E' bello approfittare del periodo delle vacanze per rivedersi e ritrovarsi con amici e parenti ma nessuno dev'essere per ciò sacrificato, anche chi come me adora stare ai fornelli non vuole rinunciare alla mattinata adl mare per dedicarsi al pranzo. Basta organizzarsi e trovare i piatti giusti. Il must dell'estate che volge al termine sono state le mie conserve (formaggio, carne e pesce in barattolo) perfette per allestire un antipasto in un batter di ciglia, ma anche qualche primo gustoso e veloce per accontentare tutti. 
Quella che abbiamo battezzato la mia pasta dell'estate prevede prosciutto crudo, zucchine, pomodoro fresco e basilico e il risultato è stato sempre azzeccato. Ve ne voglio lasciare la ricetta perché è perfetta anche in città e con qualche modifica (che sto giùà mettendo a punto) anche nel prossimo autunno
La pasta dell'estate
Ingredienti pe 4 persone:
400 g di pasta corta (ma ci stanno benissimo anche spaghetti, linguine, gnocchi freschi)
1 cipolla rossa
2 zucchine verdi
150 g di prosciutto crudo in una sola fetta
3-4 pomodori
olio extravergine d'oliva
sale e pepe
basilico
Tritare la cipolla, affettare a spicchi le zucchine e ridurre il crudo a cubetti piccoli, rosolare il tutto in un fondo d'olio a fiamma vivace, aggiungere i pomodori privati della pelle e tagliati a tocchetti, sale, pepe e basilico spezzettato con le mani. Saltare nel condimento la pasta e servirla a piacere (ci sta bene) con del formaggio grana.
Ho abbinato un Fiano di Avellino Villa Raiano, fresco e sapido al contempo.

La pasta dell'estate

Piatti Cartaffini
Quando sono al mare cucino molto meno che a casa ma ricevo molto di più. E' bello approfittare del periodo delle vacanze per rivedersi e ritrovarsi con amici e parenti ma nessuno dev'essere per ciò sacrificato, anche chi come me adora stare ai fornelli non vuole rinunciare alla mattinata adl mare per dedicarsi al pranzo. Basta organizzarsi e trovare i piatti giusti. Il must dell'estate che volge al termine sono state le mie conserve (formaggio, carne e pesce in barattolo) perfette per allestire un antipasto in un batter di ciglia, ma anche qualche primo gustoso e veloce per accontentare tutti. 
Quella che abbiamo battezzato la mia pasta dell'estate prevede prosciutto crudo, zucchine, pomodoro fresco e basilico e il risultato è stato sempre azzeccato. Ve ne voglio lasciare la ricetta perché è perfetta anche in città e con qualche modifica (che sto giùà mettendo a punto) anche nel prossimo autunno
La pasta dell'estate
Ingredienti pe 4 persone:
400 g di pasta corta (ma ci stanno benissimo anche spaghetti, linguine, gnocchi freschi)
1 cipolla rossa
2 zucchine verdi
150 g di prosciutto crudo in una sola fetta
3-4 pomodori
olio extravergine d'oliva
sale e pepe
basilico
Tritare la cipolla, affettare a spicchi le zucchine e ridurre il crudo a cubetti piccoli, rosolare il tutto in un fondo d'olio a fiamma vivace, aggiungere i pomodori privati della pelle e tagliati a tocchetti, sale, pepe e basilico spezzettato con le mani. Saltare nel condimento la pasta e servirla a piacere (ci sta bene) con del formaggio grana.
Ho abbinato un Fiano di Avellino Villa Raiano, fresco e sapido al contempo.

2014-09-01

Le Baccanti, uno splendido percorso del gusto

Eccomi tornata dalle vacanze carica di voglia di fare e con qualche ricetta già pronta per esservi presentata ma nel mentre mi organizzo eccovi l'ultimo mio gustoso percorso appena pubblicato su Diritto di Cronaca, la mia visita a Le Baccanti di San Marco Argentano
Quando un'attività viene svolta con passione la qualità del risultato è certamente maggiore rispetto a quelli che sono gli standard. Che Alessandro Brusco e sua moglie abbiano una vera passione per il buon mangiare e il buon bere te ne accorgi già fuori del loro locale. Arrivando all'Enoteca Le Baccanti nel cuore di San Marco Argentano intorno all'ora di cena ti accoglie un delizioso profumo di frittelline, uno di quei profumi che da piccola mi accompagnavano la domenica al rientro dalla messa per le vie del mio paese.
E' un profumo di cose buone che viene confermato dal gusto nel momento in cui ci si siede a uno dei tavoli del locale, caldamente accogliente. Lo stile è rustico ma molto curato, pietre ai muri, tavoli in legno impagliati realizzati artigianalmente e alle pareti tanti quadri che variano spessissimo come il menù del ristorante accompagnando l'ospite nel mutare delle stagioni.

Alle Baccanti con gli ottimi vini selezionati dal proprietario sommelier ti servono infatti tutto il buono che la stagione può offrire,
le verdure dell'orto sono magistralmente preparate dal giovane chef sotto l'accurata direzione della proprietaria.
Non troppe manipolazioni, non eccessivi ingredienti ma un gusto strepitoso in ogni singolo assaggio dell'antipasto a conferma che se la materia prima è fresca e non viene maltrattata ma anzi rispettata nel suo essere il risultato sarà percepibile. 



I primi, variano anch'essi secondo quanto disponibile al mercato e così io ho potuto assaggiare degli gnocchi alle melanzane leggermente gratinati con caciocavallo affumicato che avevano il profumo di una giornata di sole estivo. 
La pasta fresca con gorgonzola zafferano e salsiccia mi ha inebriato con i suoi aromi e la ricchezza di gusto. 
Per i secondi grande cura viene messa nella scelta della carne, allevata e macellata come si deve e se bisogna farsela arrivare dalla Francia in attesa che i produttori locali facciano tesoro delle indicazioni e delle richieste di Alessandro non c'è problema quel che è certo che ho assaggiato una tagliata di manzo (nostrano tra l'altro) morbida e succosa difficile da eguagliare come il contorno di patate mpacchiuse con i peperoni (nessun sentore di olio fritto solo il gusto delle verdure).
Per i dolci c'è sempre varietà ma la cheesecake al mascarpone della signora, con qualunque condimento vi venga proposta secondo la stagione, assaggiatela, setosa, suadente e accattivante va via un boccone dopo l'altro.

In attesa che il loro Zeus (hanno iniziato anche loro con orgoglio una piccola produzione di vino) maturi il giusto in bottiglia (pare che a settembre si possa già assaggiare) noi abbiamo scelto un classico Cirò Rosso delle Cantine Lavorata.
E' sorprendente poi che tutta questa bontà venga proposta a prezzi assolutamente competitivi anche in caso di piccoli banchetti senza che vengano in alcun modo penalizzati l'accoglienza e/o il garbo che contraddistingue i piatti presentati.
Occhio anche alla pagina Facebook del locale spesso, soprattutto in occasione dell'inaugurazione di una nuova mostra ospitata dall'enoteca, si organizzano a Le Baccanti delle speciali serate a prezzo molto modico e fisso con musica dal vivo.
Enoteca, Ristorante "Le Baccanti"
Via della Repubblica – 87018 San Marco Argentano, CS
info@enobaccanti.com
Tel: 3931329885- 09841906595

http://www.enobaccanti.com/

Le Baccanti, uno splendido percorso del gusto

Eccomi tornata dalle vacanze carica di voglia di fare e con qualche ricetta già pronta per esservi presentata ma nel mentre mi organizzo eccovi l'ultimo mio gustoso percorso appena pubblicato su Diritto di Cronaca, la mia visita a Le Baccanti di San Marco Argentano
Quando un'attività viene svolta con passione la qualità del risultato è certamente maggiore rispetto a quelli che sono gli standard. Che Alessandro Brusco e sua moglie abbiano una vera passione per il buon mangiare e il buon bere te ne accorgi già fuori del loro locale. Arrivando all'Enoteca Le Baccanti nel cuore di San Marco Argentano intorno all'ora di cena ti accoglie un delizioso profumo di frittelline, uno di quei profumi che da piccola mi accompagnavano la domenica al rientro dalla messa per le vie del mio paese.
E' un profumo di cose buone che viene confermato dal gusto nel momento in cui ci si siede a uno dei tavoli del locale, caldamente accogliente. Lo stile è rustico ma molto curato, pietre ai muri, tavoli in legno impagliati realizzati artigianalmente e alle pareti tanti quadri che variano spessissimo come il menù del ristorante accompagnando l'ospite nel mutare delle stagioni.

Alle Baccanti con gli ottimi vini selezionati dal proprietario sommelier ti servono infatti tutto il buono che la stagione può offrire,
le verdure dell'orto sono magistralmente preparate dal giovane chef sotto l'accurata direzione della proprietaria.
Non troppe manipolazioni, non eccessivi ingredienti ma un gusto strepitoso in ogni singolo assaggio dell'antipasto a conferma che se la materia prima è fresca e non viene maltrattata ma anzi rispettata nel suo essere il risultato sarà percepibile. 



I primi, variano anch'essi secondo quanto disponibile al mercato e così io ho potuto assaggiare degli gnocchi alle melanzane leggermente gratinati con caciocavallo affumicato che avevano il profumo di una giornata di sole estivo. 
La pasta fresca con gorgonzola zafferano e salsiccia mi ha inebriato con i suoi aromi e la ricchezza di gusto. 
Per i secondi grande cura viene messa nella scelta della carne, allevata e macellata come si deve e se bisogna farsela arrivare dalla Francia in attesa che i produttori locali facciano tesoro delle indicazioni e delle richieste di Alessandro non c'è problema quel che è certo che ho assaggiato una tagliata di manzo (nostrano tra l'altro) morbida e succosa difficile da eguagliare come il contorno di patate mpacchiuse con i peperoni (nessun sentore di olio fritto solo il gusto delle verdure).
Per i dolci c'è sempre varietà ma la cheesecake al mascarpone della signora, con qualunque condimento vi venga proposta secondo la stagione, assaggiatela, setosa, suadente e accattivante va via un boccone dopo l'altro.

In attesa che il loro Zeus (hanno iniziato anche loro con orgoglio una piccola produzione di vino) maturi il giusto in bottiglia (pare che a settembre si possa già assaggiare) noi abbiamo scelto un classico Cirò Rosso delle Cantine Lavorata.
E' sorprendente poi che tutta questa bontà venga proposta a prezzi assolutamente competitivi anche in caso di piccoli banchetti senza che vengano in alcun modo penalizzati l'accoglienza e/o il garbo che contraddistingue i piatti presentati.
Occhio anche alla pagina Facebook del locale spesso, soprattutto in occasione dell'inaugurazione di una nuova mostra ospitata dall'enoteca, si organizzano a Le Baccanti delle speciali serate a prezzo molto modico e fisso con musica dal vivo.
Enoteca, Ristorante "Le Baccanti"
Via della Repubblica – 87018 San Marco Argentano, CS
info@enobaccanti.com
Tel: 3931329885- 09841906595

http://www.enobaccanti.com/

2014-08-19

Un nuovo percorso del gusto su Diritto di Cronaca

In attesa di tornare con le mani in pasta (sono una che la vacanza la prende sul serio) riaccendendo fuochi e fornelli ecco un mio nuovo percorso del gusto su Diritto di Cronaca. Stavolta mi sono fermata a Trebisacce, alla Trattoria del Sole. Leggete pure
I posti dove si mangia bene e pulito il pesce fresco senza dover accendere un mutuo sono davvero pochi nella nostra zona, il Ristorante Trattoria del Sole di Trebisacce (a due passi dal mare nei pressi della chiesa) è un porto sicuro dove approdare se l'intenzione è quella di mangiare del buon pesce circondati da una rustica eleganza in un ambiente rilassante, coccolati da una calda accoglienza.
 Non picchi di genialità ma classici di tradizione correttamente eseguiti da mano sapiente per assaporare tutto il gusto del pescato del giorno.
Alla Trattoria del Sole nata nel lontano 1970 si va per la cucina di tradizione di pesce ma anche di carne.

 Se avete scelto questo locale per il pesce irrinunciabile iniziare con la carrelata di mare (e quale nome più appropriato) che stupisce per la ricchezza e la freschezza della materia prima di cui la cucina si approvviggiona quotidianamente presso le fornite e rinomate pescherie locali.
 Assaggi di piatti caldi e freddi, dalla richiestissima 'mpepata di cozze, al polpo in insalata, arrostito, con patate, dai moscardini con i fagiolini al più classico e goloso cocktail di gamberi, senza dimenticare la tradizionale sardina con il peperone così come calamari ripieni e cozze gratinate.

Nei primi vasta scelta di piatti marinari ma gli scialatielli allo scoglio bianco e i cavatelli con cozze e fagioli con i loro profumi di olio "buono" che fa da vero ingrediente e non da semplice condimento così come le erbette aromatiche fresche valgono da soli una visita alla Trattoria del Sole. 

Non si sentirebbe neppure l'esigenza di mangiare dell'altro ma come dire di no alla tradizionale frittura mista di merluzzetti, triglie, calamari e gamberi o alle grigliate giustamente proposte. 
Qualche calice di buon vino, nel mio caso il Bianco Frizzante Labella di Librandi, con la sua vivacità aromatica rinfrescherà il pasto che si potrà dire chiuso con un sorbetto al limone o semplicemente con un caffè.
RISTORANTE TRATTORIA DEL SOLE
Via PIAVE 4/BIS - 87075 Trebisacce (CS)
Tel. 0981 51797 | trattoriadelsole@alice.it
https://www.facebook.com/trattoriad?fref=ts