2008-03-13

Miottini

Se qualche veneto passa di qua leggendo il titolo, e mi auguro guardando la foto, si ricorderà di qualcosa, in tal caso sarei lieta di saperne di più su questi croccanti biscotti dei quali sono venuta a conoscenza per mezzo di un libro di Silvia Tocco Bonetti dal titolo Antichi dolci di casa, un bel lavoro a dire il vero in cui l'autrice ha raccolto le storie e delizie della pasticceria casalinga mettendo insieme ben 80 ricette ritrovate nei quaderni di una volta.
Era da un pò che avevo questo libro (letto tutto giuro) ma solo adesso me ne sono ricordata, avendo tra le mani una confezione di
Farina per polenta Marano della bottega Esperya che vi assicuro mi ha fatto capire -a me meridionale inesperta di farine gialle- che non tutte le polente sono uguali. Questa farina è ottenuta dalle pannocchie Maranello coltivate nella Bassa Veronese e lavorate ancora con macina di pietra. Mi interrogavo sui possibili usi dolci della farina di mais, complici anche le paste di meliga che la mia amica Grazia mi ha spedito qualche tempo fa. Così ho avuto un'illuminazione e ricordatami del libro l'ho ripreso tra le mani e ne sono usciti fuori questi biscottini originari del Veneto che prevedono l'uso delle mandorle o meglio della farina di mandorle. Vi riporto la ricetta e vi consiglio di tenervi un pò di zucchero che sono abbastanza dolci oltre che croccanti.

125 g di farina 00
125 g di farina gialla
150 g di mandorle macinate
225 g di zucchero (direi 200 va bene)
100 g di burro sciolto
4 tuorli
la scorza di un limone

Amalgamiamo le farine e lo zucchero e poi uniamo i tuorli, il burro e la scorzetta di limone. Formiamo delle palline con l'impasto ottenuto e schiacciamole leggermente col pollice adagiandole sulla placca del forno ed inforniamo a 180° finchè i biscotti saranno dorati.

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