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2010-12-06

Composta di albicocche secche uvetta e pinoli

Oltre che ai pranzi e alle cene per le prossime feste iniziamo anche a pensare ai regali, e chi come me ama i regali golosi deve iniziarne la preparazione per tempo. Questi giorni in effetti sono di prove poi si passa alla vera esecuzione e al relativo confezionamento dopo la prima quindicina di dicembre. I biscottini, si sa, vanno per la maggiore ma anche le conserve dolci hanno un loro perché tanto più se si pensa di destinare il regalo a chi come noi è appassionato di cucina. Il destinatario del dono potrà utilizzare la confettura, la marmellata, la composta o la gelatina che regaliamo per arricchire le sue preparazioni e sicuramente ne resterà contento. La ricetta che voglio condividere con voi l'avevo reperita tempo fa su un  numero di Cucina Italiana e quando l'ho provata ne sono rimasta entusiata, è a base di frutta secca e può essere utilizzata per farcire dei biscotti o una sfoglia dolce come ho fatto io, anche una semplice sfoglia di brisèe o fillo pasta andrà bene. La mia sfoglia è una sorta di brisèe con l'olio al posto del burro.
Le albicocche e i pinoli utilizzati sono quelli di Noberasco, dei pinoli avevo già avuto modo di dirvi, delle albicocche posso dirvi solo di dimenticare quei prodotti secchi e gommosi dal retrogusto amaro che si trovano spesso in commercio e  che vengono spacciati per albicocche. Le albicocche di Noberasco sono grosse, succose, gustose e si prestano perfettamente alla preparazione di oggi.
Composta di albicocche secche uvetta e pinoli 
Ingredienti:
250 g di albicocche
60 g di zucchero grezzo di canna
200 g di acqua
1 noce di burro
40 g di uvetta
40 g di pinoli
Sminuzzare le albicocche e cuocerle con l'acqua, lo zucchero e il burro, quando il liquido di cottura è assorbito passare al mixer e aggiungere l'uvetta ammollata e i pinoli.
E' ottima anche a colazione su una bella fetta di pane, magari di segale per un concentrato di benessere.

Composta di albicocche secche uvetta e pinoli

Oltre che ai pranzi e alle cene per le prossime feste iniziamo anche a pensare ai regali, e chi come me ama i regali golosi deve iniziarne la preparazione per tempo. Questi giorni in effetti sono di prove poi si passa alla vera esecuzione e al relativo confezionamento dopo la prima quindicina di dicembre. I biscottini, si sa, vanno per la maggiore ma anche le conserve dolci hanno un loro perché tanto più se si pensa di destinare il regalo a chi come noi è appassionato di cucina. Il destinatario del dono potrà utilizzare la confettura, la marmellata, la composta o la gelatina che regaliamo per arricchire le sue preparazioni e sicuramente ne resterà contento. La ricetta che voglio condividere con voi l'avevo reperita tempo fa su un  numero di Cucina Italiana e quando l'ho provata ne sono rimasta entusiata, è a base di frutta secca e può essere utilizzata per farcire dei biscotti o una sfoglia dolce come ho fatto io, anche una semplice sfoglia di brisèe o fillo pasta andrà bene. La mia sfoglia è una sorta di brisèe con l'olio al posto del burro.
Le albicocche e i pinoli utilizzati sono quelli di Noberasco, dei pinoli avevo già avuto modo di dirvi, delle albicocche posso dirvi solo di dimenticare quei prodotti secchi e gommosi dal retrogusto amaro che si trovano spesso in commercio e  che vengono spacciati per albicocche. Le albicocche di Noberasco sono grosse, succose, gustose e si prestano perfettamente alla preparazione di oggi.
Composta di albicocche secche uvetta e pinoli 
Ingredienti:
250 g di albicocche
60 g di zucchero grezzo di canna
200 g di acqua
1 noce di burro
40 g di uvetta
40 g di pinoli
Sminuzzare le albicocche e cuocerle con l'acqua, lo zucchero e il burro, quando il liquido di cottura è assorbito passare al mixer e aggiungere l'uvetta ammollata e i pinoli.
E' ottima anche a colazione su una bella fetta di pane, magari di segale per un concentrato di benessere.

2024-07-01

Albicocche: poche calorie e mille proprietà benefiche anche in insalata


Le albicocche sono ricchissime di antiossidanti come la vitamina C, la vitamina A e i composti fitochimici che aiutano a prevenire malattie cardiache, a ridurre il colesterolo Ldl e nella prevenzione del cancro. Insomma tanti effetti benefici che vanno a sommarsi al loro eccellente gusto. Seppure poco caloriche, solo 28 calorie per 100 g, la giusta porzione di albicocche quotidiane è pari a 150 grammi, ovvero 2-3 frutti freschi ma difficilmente riesco a trattenermi quando trattasi delle buone albicocche del nostro albero. 
Il problema di averne un albero è proprio che maturano tutte quasi contemporaneamente e per le eccedenze ne faccio della marmellata ma si possono conservare anche sciroppate o secche servendosi del bellissimo sole che in questo periodo bacia la nostra terra per utilizzarle successivamente anche in composta.
In pratica ho sempre utilizzato le albicocche in versione dolce ma l'altra sera ho iniziato a vederla in modo differente, dopo il fortuito incontro e la relativa chiacchiarata con un bravissimo chef di mia conoscenza Gianluigi Miceli de Il Carpaccio Acri. Ebbene Gianluigi mi ha suggerito un'insalata a base di questi golosi frutti ed ho voluto cedere al suo gradito suggerimento e ne ho fatto una buonissima insalatina che lo chef mi ha consigliato di servire come aperitivo estivo. Certo ho utilizzato i condimenti a modo mio no avendo assaggiato l'originale ed ho arricchito la preparazione con feta poiché non ho trovato la giuncata con la quale mi consigliava di servire l'insalata di albicocche. Ho avuto comunque un ottimo risultato e le freselle integrali dell'altra volta mi sono sembrate perfette per completare l'insieme.
Insalata di alicocche e feta
Ingredienti per 4 persone:
10-12 albicocche sode e mature
1/2 limone 
olio evo q.b.
peperoncino in scaglie
sale 
1 panetto di feta 
freselle integrali per accompagnare
Tagliare a fettine le abicocche lavate e private dei noccioli, condirle con  olio, sale, qualche scaglia di peperoncino e qualche goccia di limone. Mescolare e suddividere in quattro bicchieri a bocca larga, taglaire a quadratini la feta e distribirla nei bicchieri, completare con un giro d'olio, un rametto di rosmarino e le freselle.
Non vi resta che scegliere un buon vino fresco e l'aperitivo è servito.

2012-05-07

Piccoli desserts di cioccolato e albicocca

Alzata collezione Il Giardino Segreto IVV, bicchierini finger food Atmosfera Italiana
Vi va di venire con me in Valle Grana? È una vallata alpina (delle Alpi Cozie), è la valle delle leggende e ai suoi piedi si estendono principalmente campi di mele, di pere madernassa, cotogne, susine, kiwi, piccoli frutti, ciliegie e albicocche; sono i frutti di L'Ostal una piccola azienda agricola biologica che lavora rispettando le regole della natura proprio come tanti anni fa faceva il nonno di Ivo il proprietario. Il profumo dei frutti di questa valle l'ho respirato aprendo le loro conserve, il loro gusto l'ho assaporato mangiando le confetture di L'Ostal, potete farlo anche voi adando a trovarli perché l'Ostal è un posto amichevole dove poter trascorrere magari una giornata da contadino assaporando il gusto dei tempi andati.
La confettura di albicocche, che ho utilizzato in questa mia preparazione ha il sapore di quelle albicocche maturate al sole ed è fatta di sola frutta (un'altissima percentuale di frutta) e zucchero.
L'ho utilizzata in purezza - perché la cottura le avrebbe tolto qualcosa - in questo dessert che ricorda un po' la mitica sacher, una crema di mascarpone al cioccolato, arricchita da confettura di albicocche riccioli di cioccolato fondente e pezzetti di colomba (la tradizionale di Loison) caramellati. Anche del pan di spagna potrebbe andar bene o un biscottino ma credetemi i canditi della colomba arricchiscono ed enfatizzano ancor più il gusto finale.
Se siete cioccolatodipendenti come me amerete questo dolce e se di ricette al cioccolato non ne avete mai abbastanza non riuscirete a fare a meno dell'ultimo nato in materia. L'originalissimo Puro cioccolato di Magazzini Salani, 30 ricette 100% cioccolato veloci e facili da preparare racchiusi in un libretto dalla curiosa forma di tavoletta di cioccolato per "fondere dal piacere" già sfogliando il libro.
Piccoli desserts di cioccolato e albicocca
Ingredienti per 12 bicchierini:
250 g di mascarpone
2 uova freschissime
4 cucchiai di zucchero
100 g di cioccolato fondente*
confettura di albicocche
200 g di zucchero per il caramello
12 pezzetti di colomba tradizionale
riccioli di cioccolato per completare
Preparare il caramello sciogliendo lo zucchero con qualche cucchiaio di acqua, quando avrà un colore ambrato immergervi i pezzetti di colomba affinché se ne rivestano, porli sulla carta forno ad asciugare. Preparare la crema: montare i tuorli con lo zucchero finché diventano chiari, unire il cioccolato sciolto a bagnomaria e infine gli albumi montati a neve senza smontare il composto, Suddividere la crema nei biccchierini scelti, aggiungere un cucchiaino di confettura di albicocche, un tocchetto di colomba caramellata e i riccioli di cioccolato per completare.
* per la realizzazione del dolce ho utilizzato cioccolato Venchi

2011-05-11

Torta alle mandorle con crema e albicocche

Sarebbe stato il dolcino ideale per la Festa della mamma ma io arrivo sempre un po' in ritardo, del resto per festeggiare le mamme non c'è bisogno di una festa ogni giorno può essere in realtà la giusta occasione per farlo, magari trascorrendo un'oretta in loro compagnia davanti a una tazza fumante di buon tè e una golosa fetta di torta preparata per l'occasione. Quella che vi rpesento è una torta all'apparenza complicata ma che in realtà non ci vuole molto a preparare, poiché non prevede decorazioni in superficie, ho scelto lo stampo Corolla di Guardini per dare una forma primaverile al dolce. Per la farina 00 e il preparato per la crema pasticcera mi sono affidata a Il Molino Chiavazza, mentre per le mandorle (che ho spellato e macinato personalmente) e le albicocche secche ovviamente Noberasco. Non resta che scegliere il Tè per l'occasione, nel mio caso il pregiato Ceylon Orange Pekoe  di Twinings ma la gamma è così vasta che c'è solo l'imbarazzo della scelta.
Torta alle mandorle con crema e albicocche
Ingredienti
Per la frolla:
100 g di farina 00
100 g di mandorle pelate in polvere
1 cucchiaino di lievito per dolci
100 g di zucchero
100 g di burro
1 uovo
Per la crema:
1 busta di preparato per crema pasticcera Molino Chiavazza
250 ml di latte intero
oppure
2 tuorli
4 cucchiai di zucchero
2 cucchiai di farina
250 ml di latte fresco intero
1 cucchiaino di vaniglia in polvere
Per completare:
1 cucchiaio di mandorle in porlvere
200 g di albicocche secche
2 cucchiai di zucchero di canna
zucchero a velo
Preparare la frolla mescolando le farine con il lievito e lo zucchero, unire il burro freddo ed infine l'uovo. Raccogliere l'impasto in pellicola e lasciar riposare in frigo.
Cuocere le albicocche con lo zucchero e dell'acqua fin quando risulteranno morbide.
Preparare la crema mescolando il preparato con il latte, secondo le indicazioni riportate sulla confezione oppure, in modo tradizionale,  lavorare i tuorli con lo zucchero e la farina unire il latte portato a bollore con la vaniglia e portare sul fuoco lasciando addensare.
Stendere la frolla in due dischi sottili uno più grande dell'altro. Foderare con la sfoglia grande la teglia Corolla, bucherellare con una forchetta, versare sopra le mandorle in polvere, poi le albicocche cotte e infine la crema. Coprire con l'altra sfoglia.
Lasciar riposare in frigo per mezz'ora. Intanto scaldare il forno a 180° e cuocere la torta fin quando risulterà ben dorata.Lasciar raffreddare bene prima di sformare.

2012-05-07

Piccoli desserts di cioccolato e albicocca

Alzata collezione Il Giardino Segreto IVV, bicchierini finger food Atmosfera Italiana
Vi va di venire con me in Valle Grana? È una vallata alpina (delle Alpi Cozie), è la valle delle leggende e ai suoi piedi si estendono principalmente campi di mele, di pere madernassa, cotogne, susine, kiwi, piccoli frutti, ciliegie e albicocche; sono i frutti di L'Ostal una piccola azienda agricola biologica che lavora rispettando le regole della natura proprio come tanti anni fa faceva il nonno di Ivo il proprietario. Il profumo dei frutti di questa valle l'ho respirato aprendo le loro conserve, il loro gusto l'ho assaporato mangiando le confetture di L'Ostal, potete farlo anche voi adando a trovarli perché l'Ostal è un posto amichevole dove poter trascorrere magari una giornata da contadino assaporando il gusto dei tempi andati.
La confettura di albicocche, che ho utilizzato in questa mia preparazione ha il sapore di quelle albicocche maturate al sole ed è fatta di sola frutta (un'altissima percentuale di frutta) e zucchero.
L'ho utilizzata in purezza - perché la cottura le avrebbe tolto qualcosa - in questo dessert che ricorda un po' la mitica sacher, una crema di mascarpone al cioccolato, arricchita da confettura di albicocche riccioli di cioccolato fondente e pezzetti di colomba (la tradizionale di Loison) caramellati. Anche del pan di spagna potrebbe andar bene o un biscottino ma credetemi i canditi della colomba arricchiscono ed enfatizzano ancor più il gusto finale.
Se siete cioccolatodipendenti come me amerete questo dolce e se di ricette al cioccolato non ne avete mai abbastanza non riuscirete a fare a meno dell'ultimo nato in materia. L'originalissimo Puro cioccolato di Magazzini Salani, 30 ricette 100% cioccolato veloci e facili da preparare racchiusi in un libretto dalla curiosa forma di tavoletta di cioccolato per "fondere dal piacere" già sfogliando il libro.
Piccoli desserts di cioccolato e albicocca
Ingredienti per 12 bicchierini:
250 g di mascarpone
2 uova freschissime
4 cucchiai di zucchero
100 g di cioccolato fondente*
confettura di albicocche
200 g di zucchero per il caramello
12 pezzetti di colomba tradizionale
riccioli di cioccolato per completare
Preparare il caramello sciogliendo lo zucchero con qualche cucchiaio di acqua, quando avrà un colore ambrato immergervi i pezzetti di colomba affinché se ne rivestano, porli sulla carta forno ad asciugare. Preparare la crema: montare i tuorli con lo zucchero finché diventano chiari, unire il cioccolato sciolto a bagnomaria e infine gli albumi montati a neve senza smontare il composto, Suddividere la crema nei biccchierini scelti, aggiungere un cucchiaino di confettura di albicocche, un tocchetto di colomba caramellata e i riccioli di cioccolato per completare.
* per la realizzazione del dolce ho utilizzato cioccolato Venchi

2011-05-11

Torta alle mandorle con crema e albicocche

Sarebbe stato il dolcino ideale per la Festa della mamma ma io arrivo sempre un po' in ritardo, del resto per festeggiare le mamme non c'è bisogno di una festa ogni giorno può essere in realtà la giusta occasione per farlo, magari trascorrendo un'oretta in loro compagnia davanti a una tazza fumante di buon tè e una golosa fetta di torta preparata per l'occasione. Quella che vi rpesento è una torta all'apparenza complicata ma che in realtà non ci vuole molto a preparare, poiché non prevede decorazioni in superficie, ho scelto lo stampo Corolla di Guardini per dare una forma primaverile al dolce. Per la farina 00 e il preparato per la crema pasticcera mi sono affidata a Il Molino Chiavazza, mentre per le mandorle (che ho spellato e macinato personalmente) e le albicocche secche ovviamente Noberasco. Non resta che scegliere il Tè per l'occasione, nel mio caso il pregiato Ceylon Orange Pekoe  di Twinings ma la gamma è così vasta che c'è solo l'imbarazzo della scelta.
Torta alle mandorle con crema e albicocche
Ingredienti
Per la frolla:
100 g di farina 00
100 g di mandorle pelate in polvere
1 cucchiaino di lievito per dolci
100 g di zucchero
100 g di burro
1 uovo
Per la crema:
1 busta di preparato per crema pasticcera Molino Chiavazza
250 ml di latte intero
oppure
2 tuorli
4 cucchiai di zucchero
2 cucchiai di farina
250 ml di latte fresco intero
1 cucchiaino di vaniglia in polvere
Per completare:
1 cucchiaio di mandorle in porlvere
200 g di albicocche secche
2 cucchiai di zucchero di canna
zucchero a velo
Preparare la frolla mescolando le farine con il lievito e lo zucchero, unire il burro freddo ed infine l'uovo. Raccogliere l'impasto in pellicola e lasciar riposare in frigo.
Cuocere le albicocche con lo zucchero e dell'acqua fin quando risulteranno morbide.
Preparare la crema mescolando il preparato con il latte, secondo le indicazioni riportate sulla confezione oppure, in modo tradizionale,  lavorare i tuorli con lo zucchero e la farina unire il latte portato a bollore con la vaniglia e portare sul fuoco lasciando addensare.
Stendere la frolla in due dischi sottili uno più grande dell'altro. Foderare con la sfoglia grande la teglia Corolla, bucherellare con una forchetta, versare sopra le mandorle in polvere, poi le albicocche cotte e infine la crema. Coprire con l'altra sfoglia.
Lasciar riposare in frigo per mezz'ora. Intanto scaldare il forno a 180° e cuocere la torta fin quando risulterà ben dorata.Lasciar raffreddare bene prima di sformare.

2008-06-02

Un gelato quasi Sacher


2 Giugno Festa della Repubblica, per l'occasione (come per ogni festa che si rispetti) ci vuole un dolcino, ma con questi giorni di sole (almeno qui da noi) chi è che ha voglia di mettersi davanti a un forno rovente? Neppure io credetemi! E allora mi sono ingegnata per fare di necessità virtù trasformando il niente in qualcosa di gradevole al palato e, perchè no, anche alla vista.
Ricordo sempre con estremo piacere un gelato Sacher di una gelateria artigianale qui sulla costa jonica, ogni volta che passavo da lì la macchina si inchiodava quasi in automatico, ci sono capitata l'altra volta e non ho più trovato quel gusto spero vogliano rifarlo presto, nel frattempo mi son data da fare per richiamarne il gusto.
Premetto che per essere un vero Sacher bisognava accompagnarlo con biscotto al cioccolato, io ci ho messo i coni di pasta fillo per cui è un "quasi sacher".
Ingredienti per 2:
1/2 foglio di pasta fillo
gelato al cioccolato fondente
2 albicocche fresche
2 cucchiaini di zucchero
una pruzzata di Rum scuro
zucchero a velo
Ricaviamo dalla pasta due quadrati, ripieghiamoli a triangolo, spennelliamoli con pochissimo olio e avvolgiamoli intorno a dei coni di alluminio (se non li avete ricavateli appallottolando della carta stagnola in modo da formare i coni). Inforniamo pochissimi minuti, il tempo di far dorare i due involucri. Tagliamo le albicocche a cubetti e saltatiamole nella padella calda con lo zucchero, spruzziamo di Rum e fiammeggiamo. Riempiamo i coni con il gelato, completiamo con le albicocche calde e una spolverata di zucchero a velo. Il nostro dessert fast è pronto.

2010-09-09

Crostata Sacher

La torta Sacher è uno dei classici per i quali farei follie e so di avere dalla mia una folta schiera di fans di questo adorabile dolce. Tanto è l'amore per questa mitica torta che spesso accoppiando tra loro il cioccolato e le albicocche, in un matrimonio dei più riusciti, si tende a creare nuovi dolci che richiamano nel nome l'austriaca creazione. Ecco fiorire quindi coppe sacher, biscottini sacher, gelato sacher etc. Io stavolta ho preparato una crostata Sacher ispirandomi al famoso dolce.
Ingredienti:
 200 g di farina 00
50 g di mandorle spellate e macinate finemente
1 cucchiaio colmo di cacao
100 g di zucchero a velo
2 tuorli
2 cucchiai d’acqua
200 g di burro freddo
1 pizzico di sale
1 barattolo di confettura di albicocche
50 g di cioccolato fondente e 2 cucchiai di latte per completare
Mescolare la farina con la farina di mandorle, la polvere di cacao, lo zucchero a velo e il sale. Unire il burro freddo a tocchetti e lavorare con i polpastrelli ottenendo un composto sabbioso, unire i tuorli mescolati all’acqua, raccogliere l’impasto in un foglio di pellicola e lasciarlo riposare in frigo per ½ ora. Stendere l’impasto con il mattarello e foderare con esso una teglia rotonda rivestita di carta forno o imburrata e infarinata. Stendere sopra l’impasto la confettura di albicocche, formare con i ritagli dell’impasto dei bastoncini e porli sulla confettura. Infornare a 180° per 20 minuti circa o comunque finché la crostata risulti ben cotta. Una volta fredda e sformata su un piatto decorare con il cioccolato sciolto con il latte e fatto cadere in fili sottili con l’aiuto di un piccolo cono di carta.

Crostata Sacher

La torta Sacher è uno dei classici per i quali farei follie e so di avere dalla mia una folta schiera di fans di questo adorabile dolce. Tanto è l'amore per questa mitica torta che spesso accoppiando tra loro il cioccolato e le albicocche, in un matrimonio dei più riusciti, si tende a creare nuovi dolci che richiamano nel nome l'austriaca creazione. Ecco fiorire quindi coppe sacher, biscottini sacher, gelato sacher etc. Io stavolta ho preparato una crostata Sacher ispirandomi al famoso dolce.
Ingredienti:
 200 g di farina 00
50 g di mandorle spellate e macinate finemente
1 cucchiaio colmo di cacao
100 g di zucchero a velo
2 tuorli
2 cucchiai d’acqua
200 g di burro freddo
1 pizzico di sale
1 barattolo di confettura di albicocche
50 g di cioccolato fondente e 2 cucchiai di latte per completare
Mescolare la farina con la farina di mandorle, la polvere di cacao, lo zucchero a velo e il sale. Unire il burro freddo a tocchetti e lavorare con i polpastrelli ottenendo un composto sabbioso, unire i tuorli mescolati all’acqua, raccogliere l’impasto in un foglio di pellicola e lasciarlo riposare in frigo per ½ ora. Stendere l’impasto con il mattarello e foderare con esso una teglia rotonda rivestita di carta forno o imburrata e infarinata. Stendere sopra l’impasto la confettura di albicocche, formare con i ritagli dell’impasto dei bastoncini e porli sulla confettura. Infornare a 180° per 20 minuti circa o comunque finché la crostata risulti ben cotta. Una volta fredda e sformata su un piatto decorare con il cioccolato sciolto con il latte e fatto cadere in fili sottili con l’aiuto di un piccolo cono di carta.

2015-07-14

Gelato chez moi: alla vaniglia con uvetta e frutta allo sciroppo home made

Tessuto Busatti, barattolo Weck MCM Emballages, coppe La Porcellana Bianca
http://www.feltrinellieditore.it/opera/opera/gelato-chez-moi/
Gelato chez moi è il titolo del libro di Barbara Torresan pubblicato da Gribaudo e dedicato al dolce della bella stagione per eccellenza. Le idee e le ricette del libro sono tante e tutte originali di quella originalità  ricercata cui la nostra Babs ci ha abituati. Ce n'è davvero per tutti i gusti, le occasioni e i momenti della giornata. Classici contemporanei, veg, di frutta, stecchi, frappè, affogati e frullati, granite e ghiaccioli, biscotti, torte e mignon. Golose preparazioni che ci strizzano l'occhio dalle patinate pagine di questa bellissima pubblicazione. Difficile non trovare quello giusto per noi visto che vi sono ricette da preparare con la gelatiera o senza e altre in cui il punto di partenza è il gelato già pronto.
Sfogliavo le pagine mi appuntavo quelli da provare o da rielaborare, alla fine la mia lista era davvero lunga a riprova che davvero sono ricette da poter sperimentare. La vaniglia in coppa ha catturato la mia attenzione per la presenza dell'uvetta ammollata nel rum, qualcosa di irresistibile per me, prevedeva poi l'aggiunta di amaretti o nocciolini e panna montata, io invece ho accostato il gelato alla vaniglia con l'uvetta alla mia frutta sciroppata che sempre preparo nel mese di giugno quando l'albero delle pere si riempie di fruttini e l'albicocco ci regala un assaggio della sua bontà. Il bello di questa frutta sciroppata home made è che non è per nulla dolce ed è molto aromatica visto che aggiungo qualche bacca di pepe lungo, con il gelato alla vaniglia e uvetta del libro e un biscottino ha trovato il suo completamento ideale.
Ingredienti per 4 persone:
8 palline di gelato alla vaniglia
2 cucchiai di uva sultanina
1 bicchierino di rum
pere e albicocche allo sciroppo*
biscottini o cialde per completare
ammollare l'uvetta nel rum poi strizzarla e mescolarla al gelato, riporre in frigo a rassodare. Disporre due mezze pere e mezza albicocca in ciascuna coppa, aggiungervi il gelato e completare con un biscottino o una cialda.
Pere e albicocche allo sciroppo
Ingredienti
1 l di acqua
300 g di zucchero
la scorza di un limone
1 kg c.a. di pere e albicocche
3-4 bacche di pepe lungo
preparare lo sciroppo con acqua, zucchero e scorza di limone. Pulire i frutti e tagliarli in due eliminando i noccioli. Disporre i frutti nei vasi scelti, nel mio caso quelli a chiusura ermetica della Weck MCM Emballages, coprire con lo sciroppo ed aggiungere 1-2 bacche di pepe lungo secondo la grandezza dei barattoli. Tappare ermeticamente e porre a cuocere a bagnomaria per 20-25 minuti, spegnere e lasciar raffreddare nell'acqua di cottura.

2008-06-02

Un gelato quasi Sacher


2 Giugno Festa della Repubblica, per l'occasione (come per ogni festa che si rispetti) ci vuole un dolcino, ma con questi giorni di sole (almeno qui da noi) chi è che ha voglia di mettersi davanti a un forno rovente? Neppure io credetemi! E allora mi sono ingegnata per fare di necessità virtù trasformando il niente in qualcosa di gradevole al palato e, perchè no, anche alla vista.
Ricordo sempre con estremo piacere un gelato Sacher di una gelateria artigianale qui sulla costa jonica, ogni volta che passavo da lì la macchina si inchiodava quasi in automatico, ci sono capitata l'altra volta e non ho più trovato quel gusto spero vogliano rifarlo presto, nel frattempo mi son data da fare per richiamarne il gusto.
Premetto che per essere un vero Sacher bisognava accompagnarlo con biscotto al cioccolato, io ci ho messo i coni di pasta fillo per cui è un "quasi sacher".
Ingredienti per 2:
1/2 foglio di pasta fillo
gelato al cioccolato fondente
2 albicocche fresche
2 cucchiaini di zucchero
una pruzzata di Rum scuro
zucchero a velo
Ricaviamo dalla pasta due quadrati, ripieghiamoli a triangolo, spennelliamoli con pochissimo olio e avvolgiamoli intorno a dei coni di alluminio (se non li avete ricavateli appallottolando della carta stagnola in modo da formare i coni). Inforniamo pochissimi minuti, il tempo di far dorare i due involucri. Tagliamo le albicocche a cubetti e saltatiamole nella padella calda con lo zucchero, spruzziamo di Rum e fiammeggiamo. Riempiamo i coni con il gelato, completiamo con le albicocche calde e una spolverata di zucchero a velo. Il nostro dessert fast è pronto.

2015-06-30

Torta di farro e mandorle nel vasetto

Ormai pare che la mania del dolce sano abbia preso piede a casa mia, certo per la colazione è bello avere una coccola preparata con le proprie mani, ma più di una volta a settimana è difficile riuscire a preparare una torta e quindi, coperti i primi tre giorni il resto del dolce o lo si regala subito o va a finire dopo il terzo giorno nel pattume anche perché i bambini sono ancora un po' refrattari alla parola sano. Sapevo che una soluzione doveva esserci (alternativa al congelamento) e così mi sono avvicinata con tanta curiosità ed estrema sorpresa per il risultato a quella tecnica che va sotto il nome di "vasocottura" applicabile a tutte le pietanze con diverse modalità di cottura, bagnomaria sul fuoco, forno, bagnomaria in forno. E' una tecnica veloce e molto pratica che consente di ottenere cibi sani e molto gustosi. 
 Mi sono procurata i vasetti adatti, quelli classici della WECK distribuiti da MCM Emballages ed ho provato la torta nel vasetto. Preparata più di una settimana fa giuro di averne gustato, l'ultimo fragrante vasetto questa mattina  a colazione tenendo semplicemente i vasetti chiusi ermeticamente in frigo.
La ricetta che vi do prevede l'utilizzo della farina di mandorle se avete lo scarto del latte di mandorla di cui vi parlavo la scorsa volta è perfetto. Come frutta ho utilizzato le perine estive e le albicocche dei miei alberi ma potete utilizzare pesche, mele, arance, ciliegie secondo la stagione.
Torta di farro e mandorle nel vasetto
Ingredienti:
3 uova
150 g di farina di farro
100 g di farina di mandorle
250 g di zucchero di canna
130 ml di olio di arachidi
130 ml di latte di mandorla (non zuccherato)
30 ml di liquore
1 bustina di cremor tartaro
1 cucchiaino di bicarbonato
albicocche e pere estive o altra frutta a piacere
Montare le uova con lo zucchero, aggiungere i liquidi e poi le farine, il cremor tartaro e il bicarbonato.
Imburrare i barattolini e suddividervi il composto, senza superare la metà del vasetto, aggiungere una perina privata del torsolo o mezza albicocca. Adagiare i vasetti in teglia e cuocerli a 180° per 15 minuti circa. Tappare i vasetti ermeticamente appena fuori dal forno, si creerà il sottovuoto e si manterranno per un bel poco.

2007-04-16

Sacher Torte


Ricorre il questi giorni il centenario della morte di Franz Sacher, il pasticciere che a soli 16 anni inventò la celeberrima nonché decantata Sacher Torte che dall’Austria si diffuse in tutto il mondo.
Si narra che nel 1832 Klemes von Metternich chiese a Franz, poiché il pasticciere di corte era ammalato, di preparare un dolce per un ospite speciale. Fu così che nacque questa gustosissima torta dove si coniugano perfettamente il cioccolato e la marmellata di albicocche.
La ricetta originale del dolce si dice sia custodita ancora oggi gelosamente a Vienna dove non vi è chi non si fermi ad assaggiarne una fetta, generalmente servita con panna montata, all’Hotel Sacher, aperto nel 1876 dallo stesso Franz.
In mancanza della ricetta originale ne circolano diverse che si avvicinano più o meno alla ricetta viennese. Quella che segue è la mia Sacher Torte.
Dobbiamo preparare un pan di Spagna al cioccolato montando, finché diventeranno spumosi, 7 tuorli con 100 g di zucchero, aggiungiamo poi 120 g di farina amalgamata con 40 g di cacao amaro e 40 g di farina di mandorle, 40 g di cioccolato fondente fuso con 100 g di burro e infine i 7 albumi montati a neve ferma con 75 g di zucchero. Ottenuto un composto spumoso lo versiamo in una teglia a cerniera del diametro di 24-26 cm ben imburrata e infarinata e lo cuociamo finché sarà ben asciutto (proviamo la cottura con uno stecchino di legno).
Una volta raffreddato il dolce lo dividiamo in due dischi orizzontali e lo farciamo al centro, sopra e ai lati con 300 g di marmellata di albicocche scaldata con 2 cucchiai di acqua e frullata perché risulti omogenea.
Prepariamo poi una glassa al cioccolato con 150 g di cioccolato fondente sciolto a cui amalgamiamo 50 g di burro, dello sciroppo - ottenuto sciogliendo 50 g di zucchero con 5-6 cucchiai di acqua - ed infine un cucchiaio di cacao amaro sciolto con due cucchiai di Rum scuro.
Spalmiamo bene la glassa sulla superficie e i lati del dolce a coprire completamente la glassa di marmellata e il dolce è pronto, delizioso come si può immaginare.
Tra gli estimatori di questo dolce non posso non ricordare Nanni Moretti che ne fa un elogio nel film “Bianca” ed ha perfino chiamato Sacher Film la casa di produzione da lui fondata nel 1987.

2010-12-20

Il panettone Sacher


Io dico che comprare quei panettoni farciti con la crema che è lì dentro da mesi, gonfia di conservanti ed additivi, non vada affatto bene, per cui una volta che uno ha voglia di panettone farcito può sempre farselo da sè all'ultimo momento. La base è sempre un Tre Marie senza uvetta e senza canditi che ho trasformato in un panettone Sacher con confettura di albicocche, mousse di cioccolato e glassa fondente.
Niente di più facile.
Ingredienti:
1 panettone Tre Marie senza uvetta e senza candti
1 vasetto di confettura di albicocche
Per la mousse:
400 g di panna fresca
120 g di cioccolato fondente al 60%
120 g di cioccolato fondente al 75%
Per la copertura:
150 g cioccolato fondente al 70% di cacao
100 g di zucchero a velo
2 cucchiai di panna liquida
4-5 cucchiai di acqua
Scaldare 250 g di panna  fino al bollore, versare sul cioccolato spezzettato e lasciar fondere, mescolando con una frusta. A parte montare la restante panna ben fredda di frigorifero, incorporarla  alla ganache preparata mescolando velocemente. Scavare il panettone tenendone intera la calotta inferiore. Spalmare la superficie interna di confettura e farcire con la mousse  alternata alla mollica di panettone e qualche cucchiaio di confettura. Coprire con la calotta e capovolgere sul piatto. Preparare la copertura sciogliendo a bagnomaria il cioccolato con la panna e lo zucchero, unire l'acqua e mescolare finché la glassa non diventa lucida e omogenea. Versare la glassa sul dolce e porlo in frigo fino al momento di servire.

2007-04-16

Sacher Torte


Ricorre il questi giorni il centenario della morte di Franz Sacher, il pasticciere che a soli 16 anni inventò la celeberrima nonché decantata Sacher Torte che dall’Austria si diffuse in tutto il mondo.
Si narra che nel 1832 Klemes von Metternich chiese a Franz, poiché il pasticciere di corte era ammalato, di preparare un dolce per un ospite speciale. Fu così che nacque questa gustosissima torta dove si coniugano perfettamente il cioccolato e la marmellata di albicocche.
La ricetta originale del dolce si dice sia custodita ancora oggi gelosamente a Vienna dove non vi è chi non si fermi ad assaggiarne una fetta, generalmente servita con panna montata, all’Hotel Sacher, aperto nel 1876 dallo stesso Franz.
In mancanza della ricetta originale ne circolano diverse che si avvicinano più o meno alla ricetta viennese. Quella che segue è la mia Sacher Torte.
Dobbiamo preparare un pan di Spagna al cioccolato montando, finché diventeranno spumosi, 7 tuorli con 100 g di zucchero, aggiungiamo poi 120 g di farina amalgamata con 40 g di cacao amaro e 40 g di farina di mandorle, 40 g di cioccolato fondente fuso con 100 g di burro e infine i 7 albumi montati a neve ferma con 75 g di zucchero. Ottenuto un composto spumoso lo versiamo in una teglia a cerniera del diametro di 24-26 cm ben imburrata e infarinata e lo cuociamo finché sarà ben asciutto (proviamo la cottura con uno stecchino di legno).
Una volta raffreddato il dolce lo dividiamo in due dischi orizzontali e lo farciamo al centro, sopra e ai lati con 300 g di marmellata di albicocche scaldata con 2 cucchiai di acqua e frullata perché risulti omogenea.
Prepariamo poi una glassa al cioccolato con 150 g di cioccolato fondente sciolto a cui amalgamiamo 50 g di burro, dello sciroppo - ottenuto sciogliendo 50 g di zucchero con 5-6 cucchiai di acqua - ed infine un cucchiaio di cacao amaro sciolto con due cucchiai di Rum scuro.
Spalmiamo bene la glassa sulla superficie e i lati del dolce a coprire completamente la glassa di marmellata e il dolce è pronto, delizioso come si può immaginare.
Tra gli estimatori di questo dolce non posso non ricordare Nanni Moretti che ne fa un elogio nel film “Bianca” ed ha perfino chiamato Sacher Film la casa di produzione da lui fondata nel 1987.

2015-06-30

Torta di farro e mandorle nel vasetto

Ormai pare che la mania del dolce sano abbia preso piede a casa mia, certo per la colazione è bello avere una coccola preparata con le proprie mani, ma più di una volta a settimana è difficile riuscire a preparare una torta e quindi, coperti i primi tre giorni il resto del dolce o lo si regala subito o va a finire dopo il terzo giorno nel pattume anche perché i bambini sono ancora un po' refrattari alla parola sano. Sapevo che una soluzione doveva esserci (alternativa al congelamento) e così mi sono avvicinata con tanta curiosità ed estrema sorpresa per il risultato a quella tecnica che va sotto il nome di "vasocottura" applicabile a tutte le pietanze con diverse modalità di cottura, bagnomaria sul fuoco, forno, bagnomaria in forno. E' una tecnica veloce e molto pratica che consente di ottenere cibi sani e molto gustosi. 
 Mi sono procurata i vasetti adatti, quelli classici della WECK distribuiti da MCM Emballages ed ho provato la torta nel vasetto. Preparata più di una settimana fa giuro di averne gustato, l'ultimo fragrante vasetto questa mattina  a colazione tenendo semplicemente i vasetti chiusi ermeticamente in frigo.
La ricetta che vi do prevede l'utilizzo della farina di mandorle se avete lo scarto del latte di mandorla di cui vi parlavo la scorsa volta è perfetto. Come frutta ho utilizzato le perine estive e le albicocche dei miei alberi ma potete utilizzare pesche, mele, arance, ciliegie secondo la stagione.
Torta di farro e mandorle nel vasetto
Ingredienti:
3 uova
150 g di farina di farro
100 g di farina di mandorle
250 g di zucchero di canna
130 ml di olio di arachidi
130 ml di latte di mandorla (non zuccherato)
30 ml di liquore
1 bustina di cremor tartaro
1 cucchiaino di bicarbonato
albicocche e pere estive o altra frutta a piacere
Montare le uova con lo zucchero, aggiungere i liquidi e poi le farine, il cremor tartaro e il bicarbonato.
Imburrare i barattolini e suddividervi il composto, senza superare la metà del vasetto, aggiungere una perina privata del torsolo o mezza albicocca. Adagiare i vasetti in teglia e cuocerli a 180° per 15 minuti circa. Tappare i vasetti ermeticamente appena fuori dal forno, si creerà il sottovuoto e si manterranno per un bel poco.

2012-11-16

Rotolo "quasi" Sacher

Piattino Easy Life Design
La Torta Sacher è un grande classico della pasticceria internazionale seppure in qualsiasi versione essa si presenti sarà sempre un'imitazione dell'originale. Io ho avuto la fortuna di assaggiare quella  che sfornano all'Hotel Sacher e devo ammettere che amando particolarmente questo dolce difficilmente nelle pasticcerie riesco a trovarne una versione che vagamente me la ricordi. Molto meglio le torte casalinghe dove quanto meno la qualità dei prodotti utilizzati ne segna un punto a favore. La versioni circolanti sul web sono tante, alcune degne di nota, altre un po' meno. 
Non v'è libro di ricette dolci in cui non se ne riporti una versione. Anche su Le mie passioni Pasticceria & Gastronomia di Paolo Fulgente pubblicato da Chiriotti Editore, se ne ritrova una versione che ho molto apprezzato fin dal nome Torta quasi Sacher quasi a dimostrare che seppure si tratti della ricetta di un grande maestro con oltre cinquant'anni di professione alle spalle non vi è nessuna pretesa di considerare la ricetta l'originale, tanto più che  in questa versione manca proprio la confettura. Sto parlando  comunque di un libro di oltre 400 pagine che raccoglie in più di 500 il bagaglio di esperienze professionali di Paolo Fulgente un grandissimo di Torre del Greco che ha lavorato nei migliori alberghi internazionali. Ricette dolci e salate della tradizione italiana e in particolare di quella partenopea, ma senza tralasciare quelle più famose di cucina estera, spiegate dall'autore con l'amore che ha verso questa materia e che trasuda da ogni pagina del volume. 
Ma torniamo al mio umile rotolo che in precedenza si chiamava Sacher ma da oggi solo quasi Sacher anche perché alla farcia ho aggiunto la panna a ricordo di quel ciuffetto di panna che ti servono all'Hotel Sacher insieme alla fetta di torta.

Ingredienti
Per la pasta biscotto:
70 g di farina
30 g di farina di mandorle
2 cucchiai di cacao amaro
100 g di zucchero
4 uova
Per la farcia:
250 ml di panna
3 g di gelatina
2 cucchiai di zucchero a velo
250 ml di confettura di albicocche*
Per la copertura:
150 g cioccolato fondente al 70% di cacao
100 g di zucchero a velo
2 cucchiai di panna liquida
4-5 cucchiai di acqua

Preparare la pasta biscotto montando i quattro tuorli con 70 g di zucchero, aggiungere le farine e il cacao. Montare a parte gli albumi con il restante zucchero ed unirli alla preparazione amalgamando con delicatezza. Stendere l’impasto in una teglia rettangolare circa 30 x 40 cm in modo da formare uno strato di un centimetro circa. Se la teglia è di silicone non occorre ungere altrimenti è meglio utilizzare della carta da forno bagnata e strizzata per far si che l’impasto non attacchi. Infornare per 10 min circa.
Tolto il dolce dal forno, quando è ancora caldo arrotolarlo  con l’aiuto di un canovaccio umido e tenerlo in frigo per almeno due ore.

Montare la panna con lo zucchero a velo unirvi la gelatina ammollata, strizzata e sciolta a bagnomaria. Frullare la confettura con 1-2 cucchiai di acqua.
Sciogliere a bagnomaria il cioccolato con la panna, aggiungere lo zucchero a velo e poi l'acqua mescolando finché il composto non diventa omogeneo, liscio e denso, se occorre aggiungere ancora poca acqua.
Riprendere il rotolo aprirlo e stendervi uno strato di confettura, coprire con uno strato di panna e richiudere il rotolo. Spalmare la superficie di confettura e glassarla con la crema di cioccolato preparata.
*Ho utilizzato la Fiordifrutta Albicocche Rigoni di Asiago, senza zuccheri aggiunti evita che il dolce risulti stucchevole.