2007-10-26

Blinis al salmone

Finalmente ho fatto i Blinis, ogni volta che vedevo una foto di queste frittelline, che pare siano di origine russa, mi dicevo devo provare e accumulavo ricette senza mai passare alla pratica.
L'altra volta avevo del buon salmone affumicato (che ogni tanto checchè se ne dica me ne viene voglia e lo devo comprare) così ho pensato a cosa l'abbino? Nordico lui, nordiche loro, ho deciso che si trattava di un matrimonio perfetto e così mi sono messa all'opera.
Le frittelline sono molto semplici e devo dire molto gustose, ricordano un poco i pancake o le crepes come procedimento ma queste sono prettamente salate, ci va il lievito di birra e poi gli albumi montati a neve a parte.

Ingredienti:
100 g di farina 00
200 ml di latte
12,5 g di lievito di birra (o una bustina di quello secco)
1 uovo
1 cucchiaino di sale

Scaldiamo appena il latte e sciogliamo nel liquido il lievito, amalgamiamo alla farina, aggiungiamo il sale e il tuorlo. Lasciamo lievitare per 1 ora circa la pastella ottenuta. Dopo incorporiamo l'albume montato a neve finchè il composto non è liscio ed uniforme.
Ungiamo un padellino con burro e poi procediamo a cuocere le nostre frittelle versando mezzo mestolino per volta. Quando un lato è asciutto rigiriamo e facciamo dorare anche l'altro. Procediamo così fino ad esaurimento della pastella. Serviamo i blinis ancora caldi con salmone affumicato condito con qualche goccia di limone, pepe ed erba cipollina.
Sono delle frittelle deliziose e versatili, sono ottime pure con salumi affettati o formaggi teneri.
Da rifare al più presto.


Blinis al salmone

Finalmente ho fatto i Blinis, ogni volta che vedevo una foto di queste frittelline, che pare siano di origine russa, mi dicevo devo provare e accumulavo ricette senza mai passare alla pratica.
L'altra volta avevo del buon salmone affumicato (che ogni tanto checchè se ne dica me ne viene voglia e lo devo comprare) così ho pensato a cosa l'abbino? Nordico lui, nordiche loro, ho deciso che si trattava di un matrimonio perfetto e così mi sono messa all'opera.
Le frittelline sono molto semplici e devo dire molto gustose, ricordano un poco i pancake o le crepes come procedimento ma queste sono prettamente salate, ci va il lievito di birra e poi gli albumi montati a neve a parte.

Ingredienti:
100 g di farina 00
200 ml di latte
12,5 g di lievito di birra (o una bustina di quello secco)
1 uovo
1 cucchiaino di sale

Scaldiamo appena il latte e sciogliamo nel liquido il lievito, amalgamiamo alla farina, aggiungiamo il sale e il tuorlo. Lasciamo lievitare per 1 ora circa la pastella ottenuta. Dopo incorporiamo l'albume montato a neve finchè il composto non è liscio ed uniforme.
Ungiamo un padellino con burro e poi procediamo a cuocere le nostre frittelle versando mezzo mestolino per volta. Quando un lato è asciutto rigiriamo e facciamo dorare anche l'altro. Procediamo così fino ad esaurimento della pastella. Serviamo i blinis ancora caldi con salmone affumicato condito con qualche goccia di limone, pepe ed erba cipollina.
Sono delle frittelle deliziose e versatili, sono ottime pure con salumi affettati o formaggi teneri.
Da rifare al più presto.


2007-10-25

Quiche di porcini e brie

Qualche giorno fa sfrecciando con la macchina ho visto lungo la strada un venditore di porcini freschi, per poco non commettevo l'irreparabile, nello stile fragoline di bosco ma ce l'ho fatta a fermarmi senza grossi danni per cui cinque minuti dopo risalivo in macchina con quattro grossi porcini freschi e profumati, combattuta sul loro utilizzo.
Giunta a casa li ho puliti con amerevole cura, ho conservato l'eccedenza e con il più bello e grosso ho fatto la quiche della foto, sapete già quanto adoro i formaggi ed in tal caso ho voluto abbinare del Brìe che ha secondo me già in se un sentore di bosco che ben si sposa col delizioso porcino.

Ingredienti:
1 disco di pasta sfoglia
1 o 2 porcini freschi (dipende dalle dimensioni)
100 ml di panna fresca
1 uovo
1 spicchio d'aglio
250 g di Brìe
olio extravergine d'oliva
prezzemolo
sale e pepe q.b.

Affettiamo i porcini e trifoliamoli in padella con olio e aglio, a fine cottura regoliamo di sale e pepe e cospargiamo di prezzemolo tritato.
Distendiamo la sfoglia in una teglia rivestita di carta da forno, punzecchiamo la base, adagiamovi sopra i funghi, il formaggio a pezzetti avendo cura di distribuirlo bene su tutta la superficie ed infine l'uovo sbattuto con la panna, un pizzico di sale e pepe nero. Ripieghiamo i bordi verso l'interno ed inforniamo finchè la superficie non sarà dorata ed asciutta.
A cena ne ho mangiata mezza, fossi stata sola l'avrei mangiata proprio tutta onestamente.

Quiche di porcini e brie

Qualche giorno fa sfrecciando con la macchina ho visto lungo la strada un venditore di porcini freschi, per poco non commettevo l'irreparabile, nello stile fragoline di bosco ma ce l'ho fatta a fermarmi senza grossi danni per cui cinque minuti dopo risalivo in macchina con quattro grossi porcini freschi e profumati, combattuta sul loro utilizzo.
Giunta a casa li ho puliti con amerevole cura, ho conservato l'eccedenza e con il più bello e grosso ho fatto la quiche della foto, sapete già quanto adoro i formaggi ed in tal caso ho voluto abbinare del Brìe che ha secondo me già in se un sentore di bosco che ben si sposa col delizioso porcino.

Ingredienti:
1 disco di pasta sfoglia
1 o 2 porcini freschi (dipende dalle dimensioni)
100 ml di panna fresca
1 uovo
1 spicchio d'aglio
250 g di Brìe
olio extravergine d'oliva
prezzemolo
sale e pepe q.b.

Affettiamo i porcini e trifoliamoli in padella con olio e aglio, a fine cottura regoliamo di sale e pepe e cospargiamo di prezzemolo tritato.
Distendiamo la sfoglia in una teglia rivestita di carta da forno, punzecchiamo la base, adagiamovi sopra i funghi, il formaggio a pezzetti avendo cura di distribuirlo bene su tutta la superficie ed infine l'uovo sbattuto con la panna, un pizzico di sale e pepe nero. Ripieghiamo i bordi verso l'interno ed inforniamo finchè la superficie non sarà dorata ed asciutta.
A cena ne ho mangiata mezza, fossi stata sola l'avrei mangiata proprio tutta onestamente.

2007-10-23

Locali Storici d'Italia

La scoperta stavolta non l'ho fatta navigando, sfogliavo Vie del Gusto di Settembre e mi sono soffermata alla pagina di Chiara Corridori "Letti per voi" attratta dalla copertina di un librino grigio e verde che riproduceva esattamente quello che vedete sopra.
Leggo il trafiletto e scopro di aver ignorato quasi imperdonabilmente l'esistenza di una associazione culturale a nome Locali storici d'Italia che porta avanti da ben 31 anni la valorizzazione dei più antichi e prestigiosi locali storici d'Italia in favore del turismo culturale. Scopro per di più che la guida nella quale sono raccolti più di duecento tra caffè, ristoranti, alberghi e anche botteghe che hanno segnato la storia d'Italia si può richiedere gratuitamente telefonando o inviando una mail all'associazione.
Non ho perso l'occasione naturalmente ed appena avuto il libro tra le mani mi sono resa conto di aver ricevuto uno splendido regalo perchè nelle sue 232 pagine si respira il fascino del buongusto e della tradizione storica italiana, leggendo chi ha varcato questa o quella soglia che forse già inconsapevolmente abbiamo più volte oltrepassato si prova un brivido di emozione.
Scoprire che quasi in ogni città d'Italia abbiamo un patrimonio di storia e di cultura così ricco ma allo stesso tempo così facilmente accessibile mi ha entusiasmata al punto tale da decidere di parlarvene.
Ringrazio il Direttore dell'Associazione l'Ing. Guagnini che così gentilmente e celermente me ne ha spedita copia e vi ricordo che la guida è anche on line http://www.localistorici.it/, ma se come me non resistete al fascino del cartaceo richiedetela pure.
Sono degni di nota anche i disegni di Gianni Renna che accompagnano la descrizione di ogni locale e che potete ammirare anche sul sito segnalato.

Locali Storici d'Italia

La scoperta stavolta non l'ho fatta navigando, sfogliavo Vie del Gusto di Settembre e mi sono soffermata alla pagina di Chiara Corridori "Letti per voi" attratta dalla copertina di un librino grigio e verde che riproduceva esattamente quello che vedete sopra.
Leggo il trafiletto e scopro di aver ignorato quasi imperdonabilmente l'esistenza di una associazione culturale a nome Locali storici d'Italia che porta avanti da ben 31 anni la valorizzazione dei più antichi e prestigiosi locali storici d'Italia in favore del turismo culturale. Scopro per di più che la guida nella quale sono raccolti più di duecento tra caffè, ristoranti, alberghi e anche botteghe che hanno segnato la storia d'Italia si può richiedere gratuitamente telefonando o inviando una mail all'associazione.
Non ho perso l'occasione naturalmente ed appena avuto il libro tra le mani mi sono resa conto di aver ricevuto uno splendido regalo perchè nelle sue 232 pagine si respira il fascino del buongusto e della tradizione storica italiana, leggendo chi ha varcato questa o quella soglia che forse già inconsapevolmente abbiamo più volte oltrepassato si prova un brivido di emozione.
Scoprire che quasi in ogni città d'Italia abbiamo un patrimonio di storia e di cultura così ricco ma allo stesso tempo così facilmente accessibile mi ha entusiasmata al punto tale da decidere di parlarvene.
Ringrazio il Direttore dell'Associazione l'Ing. Guagnini che così gentilmente e celermente me ne ha spedita copia e vi ricordo che la guida è anche on line http://www.localistorici.it/, ma se come me non resistete al fascino del cartaceo richiedetela pure.
Sono degni di nota anche i disegni di Gianni Renna che accompagnano la descrizione di ogni locale e che potete ammirare anche sul sito segnalato.

2007-10-22

Cassatine di ricotta e pinoli alla gelatina di Zibibbo

Ieri ho stupito la famiglia portando in tavola un dessert di facile esecuzione ma dall'aspetto ricercato e dal gusto dolce e velllutato.
Si tratta di semplici cassatine di ricotta arricchite da pinoli tostati ed Elisir di Zibibbo di Pantelleria una superba gelatina di uve Zibibbo della splendida Pantelleria che ho potuto conoscere grazie alla provvista Bottega Esperya.
Vi dirò la cassatina rimane buona comunque magari irrorandola di miele speziato o di miele di fichi o di mosto cotto però il profumo intenso di uva e caramello che le ha conferito l'Elisir di Zibibbo non credo si possa riprodurre con un altro prodotto.

Ingredienti per 4 cassatine:
300 g di ricotta vaccina freschissima
50 g di zucchero a velo vanigliato
40 g di pinoli tostati
1 cucchiaino di cannella in polvere
2 cucchiai di Rum scuro
1 cucchiaino di acqua di fiori d'arancio
4 cucchiai di Elisir di Zibibbo di Pantelleria
pan di spagna tostato o biscottini per guarnire

Setacciate la ricotta e montatela con lo zucchero, aggiungete due cucchiai di pinoli tostati, la cannella, il Rum e l'acqua di fiori d'arancio ed amalgamente bene tutto. Foderate con pellicola quattro stampini idividuali e suddivitevi il composto di ricotta. Lasciate riposare in frigo per almeno 5/6 ore.
Al momento di servire sformate gli stampini nei piatti, irrorate con la gelatina di uva, cospargete coi pinoli rimasti e poi decorate con rettangoli di pan di spagna passato sotto il grill dopo averlo spolverato di zucchero a velo.
Invitante vero?

Cassatine di ricotta e pinoli alla gelatina di Zibibbo

Ieri ho stupito la famiglia portando in tavola un dessert di facile esecuzione ma dall'aspetto ricercato e dal gusto dolce e velllutato.
Si tratta di semplici cassatine di ricotta arricchite da pinoli tostati ed Elisir di Zibibbo di Pantelleria una superba gelatina di uve Zibibbo della splendida Pantelleria che ho potuto conoscere grazie alla provvista Bottega Esperya.
Vi dirò la cassatina rimane buona comunque magari irrorandola di miele speziato o di miele di fichi o di mosto cotto però il profumo intenso di uva e caramello che le ha conferito l'Elisir di Zibibbo non credo si possa riprodurre con un altro prodotto.

Ingredienti per 4 cassatine:
300 g di ricotta vaccina freschissima
50 g di zucchero a velo vanigliato
40 g di pinoli tostati
1 cucchiaino di cannella in polvere
2 cucchiai di Rum scuro
1 cucchiaino di acqua di fiori d'arancio
4 cucchiai di Elisir di Zibibbo di Pantelleria
pan di spagna tostato o biscottini per guarnire

Setacciate la ricotta e montatela con lo zucchero, aggiungete due cucchiai di pinoli tostati, la cannella, il Rum e l'acqua di fiori d'arancio ed amalgamente bene tutto. Foderate con pellicola quattro stampini idividuali e suddivitevi il composto di ricotta. Lasciate riposare in frigo per almeno 5/6 ore.
Al momento di servire sformate gli stampini nei piatti, irrorate con la gelatina di uva, cospargete coi pinoli rimasti e poi decorate con rettangoli di pan di spagna passato sotto il grill dopo averlo spolverato di zucchero a velo.
Invitante vero?

2007-10-19

Coppette di pompelmo rosa con insalatina al tonno rosso affumicato

Piccola premessa: anche se non sta certamente arrivando l'estate, prima che il gelo ci avvolga nella sua morsa voglio continuare a mangiare di tanto in tanto qualcosa di fresco e leggero e poi se ci pensate bene presentare queste coppette (che permettono di essere preparate con un discreto anticipo) come antipasto al cenone di Capodanno non sarebbe affatto un'idea da scartare.
Io adoro il pesce affumicato ma oltre al classico salmone o al meno frequente pesce spada non avevo assaggiato nulla anzi per dirla tutta nulla sapevo dell'esistenza del Tonno Rosso Affumicato Campisi che ho scoperto, manco a dirlo, grazie ad Esperya. Pensate che viene prodotto con solo tonno rosso del mediterraneo affumicandolo dolcemente con fumo di legna.
Così ieri sera ho potuto darmi qualche aria da cinque stelle invitando F. a cena e sorprendendolo con questa piccola prelibatezza.
La ricetta è di una semplicità estrema, unica e sola difficoltà per i non avvezzi sta nello svuotare i pompelmi, che poi però è pure divertente farlo, quindi vi consiglio di provare aiutandovi con un coltellino affilato, che permette di staccare la polpa dalla buccia e poi estraendola con l'aiuto di uno scavino o di un cucchiaio, sempre facendo attenzione a non forare l'involucro.

Ingredienti per 2 persone:
2 pompelmi rosa
100 g di Tonno Rosso Affumicato Campisi
1 belga piccola
qualche foglia di radicchio
1 cucchiaio di capperi
2 cucchiai di olio extravergine d'oliva
1 cucchiaio di aceto balsamico
sale rosa dell'Himalaya
pepe nero di mulinello
Affettate il tonno a piccoli bastoncini e mettetelo in una ciotola, aggiungete i capperi e la polpa di uno dei pompelmi (privata della pellicina). Preparate un'emulsione con l'olio, l'aceto balsamico, sale e pepe e versatela nella ciotola del tonno. Tagliate la belga ed il radicchio sottilmente ed amalgametele al tonno condito, riempite con l'insalatina preparata i due pompelmi, irrorate con un filo d'olio ed una macinata di pepe e servite subito.
D'effetto ma di facile realizzazione come vedete.



Coppette di pompelmo rosa con insalatina al tonno rosso affumicato

Piccola premessa: anche se non sta certamente arrivando l'estate, prima che il gelo ci avvolga nella sua morsa voglio continuare a mangiare di tanto in tanto qualcosa di fresco e leggero e poi se ci pensate bene presentare queste coppette (che permettono di essere preparate con un discreto anticipo) come antipasto al cenone di Capodanno non sarebbe affatto un'idea da scartare.
Io adoro il pesce affumicato ma oltre al classico salmone o al meno frequente pesce spada non avevo assaggiato nulla anzi per dirla tutta nulla sapevo dell'esistenza del Tonno Rosso Affumicato Campisi che ho scoperto, manco a dirlo, grazie ad Esperya. Pensate che viene prodotto con solo tonno rosso del mediterraneo affumicandolo dolcemente con fumo di legna.
Così ieri sera ho potuto darmi qualche aria da cinque stelle invitando F. a cena e sorprendendolo con questa piccola prelibatezza.
La ricetta è di una semplicità estrema, unica e sola difficoltà per i non avvezzi sta nello svuotare i pompelmi, che poi però è pure divertente farlo, quindi vi consiglio di provare aiutandovi con un coltellino affilato, che permette di staccare la polpa dalla buccia e poi estraendola con l'aiuto di uno scavino o di un cucchiaio, sempre facendo attenzione a non forare l'involucro.

Ingredienti per 2 persone:
2 pompelmi rosa
100 g di Tonno Rosso Affumicato Campisi
1 belga piccola
qualche foglia di radicchio
1 cucchiaio di capperi
2 cucchiai di olio extravergine d'oliva
1 cucchiaio di aceto balsamico
sale rosa dell'Himalaya
pepe nero di mulinello
Affettate il tonno a piccoli bastoncini e mettetelo in una ciotola, aggiungete i capperi e la polpa di uno dei pompelmi (privata della pellicina). Preparate un'emulsione con l'olio, l'aceto balsamico, sale e pepe e versatela nella ciotola del tonno. Tagliate la belga ed il radicchio sottilmente ed amalgametele al tonno condito, riempite con l'insalatina preparata i due pompelmi, irrorate con un filo d'olio ed una macinata di pepe e servite subito.
D'effetto ma di facile realizzazione come vedete.



2007-10-18

Insalata di frutta e sorbetto autunnale

Allora abbiamo capito che l'arancio è il colore dell'autunno, e qui state tutti pensando alla zucca. No! Non in questo caso, che per il sorbetto ho utilizzato un altro figlio dell'autunno che ha lo stesso colore della zucca ma è molto più dolce, ebbene signori parlo del caco, il frutto più dolce e gustoso della stagione. Ho scoperto che possiede mille altre qualità benefiche per il nostro organismo, oltre alle classiche vitamine A e C di cui è ricchissimo, è addirittura un tonico per il sistema nervoso e, udite! Udite! Aiuta a combattere lo stress, che non è poco dati i ritmi a cui tutti siamo oggi sottoposti.
Ecco allora un dolce dessert, per una volta non ipercalorico, quel giusto strappo alla regola che ci possiamo concedere senza remore.
Ah! Prima che dimentichi di dirlo la ricetta l'ho scopiazzata da Davide Oldani (su Cucina Italiana) solo che l'ho modificata per esigenze di gusti e dispensa, in pratica il sorbetto è lo stesso ma l'insalata di frutta è meno ricca della sua, sappiate che potete aggiungere banane, pompelmo rosa e se volete anche altro.

Per quattro persone ci occorrono:
400 g di polpa di cachi
40 g di zucchero
1 pera williams rossa
1 mela golden
1 manciata di chicchi d'uva a scelta, anche misti
1 cucchiaio di nocciole tritate grossolanamente
1 cucchiaio di zucchero

Procediamo col sorbetto: basta frullare la polpa dei frutti con lo zucchero e poi passarla in gelatiera per 20 minuti o, per chi come me fa ancora all'antica nel freezer avendo cura di mescolare di tanto in tanto per rompere il ghiaccio.
Per l'insalata di frutta invece sbucciamo e detorsoliamo la mela, detorsoliamo la pera lasciando la pelle (a me piace così per il colore altrimenti si può anche togliere). Saltiamo la frutta in padella con il cucchiaio di zucchero finchè forma una sorta di caramello. Poi dividiamo a due i chicchi d'uva pelati e togliamo i semini, aggiungiamo l'uva alla frutta cotta e suddividiamo l'insalata nelle coppe, mettiamo sopra ognuna una pallina di sorbetto di cachi e poi le nocciole tritate.
Buona! Buona veramente, giuro!

Insalata di frutta e sorbetto autunnale

Allora abbiamo capito che l'arancio è il colore dell'autunno, e qui state tutti pensando alla zucca. No! Non in questo caso, che per il sorbetto ho utilizzato un altro figlio dell'autunno che ha lo stesso colore della zucca ma è molto più dolce, ebbene signori parlo del caco, il frutto più dolce e gustoso della stagione. Ho scoperto che possiede mille altre qualità benefiche per il nostro organismo, oltre alle classiche vitamine A e C di cui è ricchissimo, è addirittura un tonico per il sistema nervoso e, udite! Udite! Aiuta a combattere lo stress, che non è poco dati i ritmi a cui tutti siamo oggi sottoposti.
Ecco allora un dolce dessert, per una volta non ipercalorico, quel giusto strappo alla regola che ci possiamo concedere senza remore.
Ah! Prima che dimentichi di dirlo la ricetta l'ho scopiazzata da Davide Oldani (su Cucina Italiana) solo che l'ho modificata per esigenze di gusti e dispensa, in pratica il sorbetto è lo stesso ma l'insalata di frutta è meno ricca della sua, sappiate che potete aggiungere banane, pompelmo rosa e se volete anche altro.

Per quattro persone ci occorrono:
400 g di polpa di cachi
40 g di zucchero
1 pera williams rossa
1 mela golden
1 manciata di chicchi d'uva a scelta, anche misti
1 cucchiaio di nocciole tritate grossolanamente
1 cucchiaio di zucchero

Procediamo col sorbetto: basta frullare la polpa dei frutti con lo zucchero e poi passarla in gelatiera per 20 minuti o, per chi come me fa ancora all'antica nel freezer avendo cura di mescolare di tanto in tanto per rompere il ghiaccio.
Per l'insalata di frutta invece sbucciamo e detorsoliamo la mela, detorsoliamo la pera lasciando la pelle (a me piace così per il colore altrimenti si può anche togliere). Saltiamo la frutta in padella con il cucchiaio di zucchero finchè forma una sorta di caramello. Poi dividiamo a due i chicchi d'uva pelati e togliamo i semini, aggiungiamo l'uva alla frutta cotta e suddividiamo l'insalata nelle coppe, mettiamo sopra ognuna una pallina di sorbetto di cachi e poi le nocciole tritate.
Buona! Buona veramente, giuro!

2007-10-16

World Bread Day: Il mio panbrioche


Oggi è il World Bread Day ovvero il giorno più "panoso" della rete. Ho deciso di aderire anch'io a questo evento del quale troverete maggiori dettagli cliccando sul logo in alto a destra, anche perchè - come chi mi segue già sa - mi piace fare il pane, sperimentarne nuovi impasti, provare le varie lievitazioni. Adoro la lentezza dei ritmi che impone la lievitazione, il profumo che si sprigiona dal pane in cottura senza poi dire che i risultati che si ottengono mi inorgogliscono tanto fa farmi sentire una sorta di "creatore" che dal niente ricava il buono.
La ricetta che voglio postarvi oggi è quella del panbrioche, ma non la brioche dolce, piuttosto un pane morbido briosciato ideale per i tramezzini, semplicemente a colazione con formaggio e miele o per mille altre preparazioni. Non ricordo più chi mi aveva passato la ricetta, sono anni che lo preparo così, vi dico solo segnatevela che a Natale ci tornerà utile e vi dirò poi il perchè.


Panbrioche di CoCo

Ingredienti:
500 g di farina 00
250 ml di latte
80 g di burro morbido
40 g di zucchero
15 g di sale
15 g di lievito di birra fresco
3 tuorli d'uovo

Se avete l'impastatrice usatela pure, io lo impasto a mano perchè mi rilassa sentire la consistenza dell'impasto che si forma oltre che respirarne l'odore.
Intanto scaldate leggermente il latte e sciogliete nel liquido il lievito.
In auna ciotola disponete la farina, in un angolino il sale di modo che non venga a diretto contatto con il lievito, aggiungete il burro a tocchetti, lo zucchero ed il latte, amlgamate ed unite le uova, lavorando per bene l'impasto fino a completo assorbimento di tutti gli ingredienti.
Ponete l'impasto a lievitare nella ciotola coperta da pellicola per due ore. Dopo rimpastate e versate in una grande teglia da plumcake imburrata ed infarinata e lasciate lievitare ancora per un paio d'ore finchè non avrà superato il bordo della teglia, raddoppiando nel suo volume. Infornate a 180° per circa 30 minuti finchè la superficie sarà ben dorata.