2008-10-02

Lasagne allo Strachitunt e noci

La mia grande piassione per i formaggi mi porta a ricercarne sempre di nuovi. Consistenza, stagionatuura, odore, forma ed anche il nome catturano di volta in volta la mia attenzione. Strachitunt è un nome abbastanza particolare tanto che quando l'ho visto in Esperya non ho potuto fare altro che ordinarlo. Appartiene ovviamente, come la radice del nome suggerisce, alla famiglia degli "stracchini" così chiamati perchè prodotti con il latte di vacche stanche, "strache" in bergamasco, perchè di ritorno dai pascoli di alta quota. Il "tunt" invece sta ad indicare la forma cilindrica di questo formaggio.Il gusto deciso ha note forti di sottobosco che ho visto ben abbinate alla frutta secca ed in tal caso le noci, ancora profumate di bosco, che adoro.
Da qui alla gustosa teglia di lasagne che vedete in foto il passo è stato breve.
Ingredienti per 4:
300 g c.a. di Strachitunt Taddei
Sfoglie fresche per lasagne
500 ml c.a. di latte
40 g di burro
40 g di farina
sale e pepe
noce moscata
Parmigiano Reggiano grattugiato
8 noci
Prepariamo la besciamella: tostiamo la farina nel burro sciolto, aggiungiamo il latte, un pizzico di sale, una macinata di pepe e una grattugiata di noce moscata e lasciamo addensare. Se la besciamella dovesse risultare troppo densa la allunghiamo con un pò di latte di modo che la sfoglia cuocia poi lentamente in forno. Aggiungiamo alla besciamella, il formaggio tagliato a piccoli pezzetti e componiamo la lasagne sovrapponendo le sfoglie coperte di besciamella arricchita, noci spezzettate e parmigiano grattugiato. In tutto formeremo quattro strati chiudendo con il condimento. Inforniamo a 200° per circa mezz'ora, fino a quando la lasagne risulterà ben dorata.

Lasagne allo Strachitunt e noci

La mia grande piassione per i formaggi mi porta a ricercarne sempre di nuovi. Consistenza, stagionatuura, odore, forma ed anche il nome catturano di volta in volta la mia attenzione. Strachitunt è un nome abbastanza particolare tanto che quando l'ho visto in Esperya non ho potuto fare altro che ordinarlo. Appartiene ovviamente, come la radice del nome suggerisce, alla famiglia degli "stracchini" così chiamati perchè prodotti con il latte di vacche stanche, "strache" in bergamasco, perchè di ritorno dai pascoli di alta quota. Il "tunt" invece sta ad indicare la forma cilindrica di questo formaggio.Il gusto deciso ha note forti di sottobosco che ho visto ben abbinate alla frutta secca ed in tal caso le noci, ancora profumate di bosco, che adoro.
Da qui alla gustosa teglia di lasagne che vedete in foto il passo è stato breve.
Ingredienti per 4:
300 g c.a. di Strachitunt Taddei
Sfoglie fresche per lasagne
500 ml c.a. di latte
40 g di burro
40 g di farina
sale e pepe
noce moscata
Parmigiano Reggiano grattugiato
8 noci
Prepariamo la besciamella: tostiamo la farina nel burro sciolto, aggiungiamo il latte, un pizzico di sale, una macinata di pepe e una grattugiata di noce moscata e lasciamo addensare. Se la besciamella dovesse risultare troppo densa la allunghiamo con un pò di latte di modo che la sfoglia cuocia poi lentamente in forno. Aggiungiamo alla besciamella, il formaggio tagliato a piccoli pezzetti e componiamo la lasagne sovrapponendo le sfoglie coperte di besciamella arricchita, noci spezzettate e parmigiano grattugiato. In tutto formeremo quattro strati chiudendo con il condimento. Inforniamo a 200° per circa mezz'ora, fino a quando la lasagne risulterà ben dorata.

2008-09-30

Maiale agli anacardi con riso Basmati

Lo sapete che ogni tanto mi prende la voglia di oriente? In uno di questi momenti è uscito fuori un bel piatto, gustoso e ricco al punto giusto. Era da un pò che volevo provare l'abbinamento carne anacardi, tanto più che ne ho portato con me da Santorini (Grecia) una bella confezione.
Per quanto riguarda la salsa di soia so che il periodo è un pò particolare tra melamina e sequestri, per cui fate attenzione che siano prodotti sicuri.
Vi lascio la ricettina
Ingredienti per 2:
300 g c.a. di coscia di maiale
1 cipolla
2 carote
1 manciata di anacardi sgusciati
3 cucchiai di olio
2 cucchiai di maizena
2 cucchiai di salsa di soia
2 tazzine di riso Basmati
Tagliamo la carne a listarelle, bagnamola con la salsa di soia ed amalgamiamo la maizena. Lasciamo insaporire per mezz'ora. Intanto nel wok in cui avremo scaldato l'olio doriamo gli anacardi e, una volta tolti nello stesso olio saltiamo la carne finché risulterà dorata. Teniamola in caldo e versiamo nel wok le carote affettate finemente e la cipolla a fette, saliamo leggermente poi uniamo la carne e gli anacardi lasciamo insaporire per bene. Serviamo ancora caldo con il riso Basmati semplicemente lessato.

Maiale agli anacardi con riso Basmati

Lo sapete che ogni tanto mi prende la voglia di oriente? In uno di questi momenti è uscito fuori un bel piatto, gustoso e ricco al punto giusto. Era da un pò che volevo provare l'abbinamento carne anacardi, tanto più che ne ho portato con me da Santorini (Grecia) una bella confezione.
Per quanto riguarda la salsa di soia so che il periodo è un pò particolare tra melamina e sequestri, per cui fate attenzione che siano prodotti sicuri.
Vi lascio la ricettina
Ingredienti per 2:
300 g c.a. di coscia di maiale
1 cipolla
2 carote
1 manciata di anacardi sgusciati
3 cucchiai di olio
2 cucchiai di maizena
2 cucchiai di salsa di soia
2 tazzine di riso Basmati
Tagliamo la carne a listarelle, bagnamola con la salsa di soia ed amalgamiamo la maizena. Lasciamo insaporire per mezz'ora. Intanto nel wok in cui avremo scaldato l'olio doriamo gli anacardi e, una volta tolti nello stesso olio saltiamo la carne finché risulterà dorata. Teniamola in caldo e versiamo nel wok le carote affettate finemente e la cipolla a fette, saliamo leggermente poi uniamo la carne e gli anacardi lasciamo insaporire per bene. Serviamo ancora caldo con il riso Basmati semplicemente lessato.

2008-09-29

C'è pasta e pasta...



Inizia così Un bel piatto di Pasta il libro dello chef pugliese Raffaele De Giuseppe che fa parte della collana Cartolina dalla Cucina di Bibliotheca Culinaria.Un libro che stupisce per la semplicità degli ingredienti utilizzati nelle preparazioni e per la bellezza delle immagini, realizzate da Stefania Sainaghi.
Come dice lo chef nell’introduzione al volume “tutte sono di facile e veloce esecuzione: la maggior parte delle salse di accompagnamento o di finitura dei piatti sono state realizzate durante la cottura della pasta in acqua”.
Considerate le premesse ed il periodo un pò “senza respiro” nel quale mi trovo, mi sembrava giusto iniziare a sperimentare qualcuno dei piatti contenuti nel volume.
Ho iniziato da una preparazione che ha una facilità disarmante, una preparazione a base di ingredienti all’apparenza poveri ma che poveri non sono se, come me e come lo chef stesso suggerisce, amate ricercare prodotti di prima qualità. Così la cipolla diventa la rossa di Tropea, i capperi sono quelli di Lampedusa, le olive rigorosamente taggiasche ed il guanciale e la pasta altrettanto eccellenti.
La ricetta utilizza i bucatini, ho sostituito con gli spaghetti (trafilati al bronzo) perché non avevo disponibile l’altro formato, il guanciale è ovviamente quello toscano di cui vi ho già parlato.
Bucatini (Spaghetti) alla cipolla di Tropea e guanciale croccante
Ingredienti per 6:
500 g di bucatini o spaghetti
200 g di guanciale stagionato
1 grossa cipolla di Tropea
1 foglia di alloro
1 dl di brodo vegetale
50 g di pecorino romano grattugiato
40 g di olive taggiasche
1 ciuffo di prezzemolo
10 g di capperi sotto sale (meglio se di Lampedusa)
olio extravergine d'oliva
sale e pepe nero
Tagliare il guanciale a fettine sottili e quindi a listarelle, rosolarlo in un filo d'olio in modo che risulti croccante. Sgocciolarlo e tenerlo da parte.
Spellare la cipolla e tagliarla a fettine non troppo sottili. Rosolarla dolcemente con l'alloro nella padella utilizzata per il guanciale per 7-8 minuti irrorando con il brodo vegetale. Unire le olive denocciolate e i capperi dissalati, spegnere.
Lessare la pasta al dente e trasferirla nella padella del sugo, unire due cucchiai di brodo caldo, il guanciale croccante e mescolare bene.
Servire spolverizzando con il pecorino, il pepe nero e il prezzemolo tritato.
Lo chef suggerisce, volendo, di guarnire con striscioline di peperone disidratato nel forno a 180° per 30 minuti.

C'è pasta e pasta...



Inizia così Un bel piatto di Pasta il libro dello chef pugliese Raffaele De Giuseppe che fa parte della collana Cartolina dalla Cucina di Bibliotheca Culinaria.Un libro che stupisce per la semplicità degli ingredienti utilizzati nelle preparazioni e per la bellezza delle immagini, realizzate da Stefania Sainaghi.
Come dice lo chef nell’introduzione al volume “tutte sono di facile e veloce esecuzione: la maggior parte delle salse di accompagnamento o di finitura dei piatti sono state realizzate durante la cottura della pasta in acqua”.
Considerate le premesse ed il periodo un pò “senza respiro” nel quale mi trovo, mi sembrava giusto iniziare a sperimentare qualcuno dei piatti contenuti nel volume.
Ho iniziato da una preparazione che ha una facilità disarmante, una preparazione a base di ingredienti all’apparenza poveri ma che poveri non sono se, come me e come lo chef stesso suggerisce, amate ricercare prodotti di prima qualità. Così la cipolla diventa la rossa di Tropea, i capperi sono quelli di Lampedusa, le olive rigorosamente taggiasche ed il guanciale e la pasta altrettanto eccellenti.
La ricetta utilizza i bucatini, ho sostituito con gli spaghetti (trafilati al bronzo) perché non avevo disponibile l’altro formato, il guanciale è ovviamente quello toscano di cui vi ho già parlato.
Bucatini (Spaghetti) alla cipolla di Tropea e guanciale croccante
Ingredienti per 6:
500 g di bucatini o spaghetti
200 g di guanciale stagionato
1 grossa cipolla di Tropea
1 foglia di alloro
1 dl di brodo vegetale
50 g di pecorino romano grattugiato
40 g di olive taggiasche
1 ciuffo di prezzemolo
10 g di capperi sotto sale (meglio se di Lampedusa)
olio extravergine d'oliva
sale e pepe nero
Tagliare il guanciale a fettine sottili e quindi a listarelle, rosolarlo in un filo d'olio in modo che risulti croccante. Sgocciolarlo e tenerlo da parte.
Spellare la cipolla e tagliarla a fettine non troppo sottili. Rosolarla dolcemente con l'alloro nella padella utilizzata per il guanciale per 7-8 minuti irrorando con il brodo vegetale. Unire le olive denocciolate e i capperi dissalati, spegnere.
Lessare la pasta al dente e trasferirla nella padella del sugo, unire due cucchiai di brodo caldo, il guanciale croccante e mescolare bene.
Servire spolverizzando con il pecorino, il pepe nero e il prezzemolo tritato.
Lo chef suggerisce, volendo, di guarnire con striscioline di peperone disidratato nel forno a 180° per 30 minuti.

2008-09-25

Spedini di polpette e guanciale

Immaginate questa situazione: ospiti a cena, tante idee per il primo, tabula rasa per il secondo.
Una breve occhiata al congelatore dove giacciono pezzi di carne sufficienti per due e niente tempo per la spesa. E’ il caso in cui bisogna ricorrere alla fantasia. Macinato di vitellone disponibile almeno 400 g (in due sacchetti differenti), potrei fare delle polpette, si però come le presenti le polpette agli ospiti? Ed ecco che dal frigorifero sorride un bel
Guanciale Toscano Falorni della bottega Esperya. Lo guardo gli sorrido e dico “a noi due”. Così nascono questi spiedini che sono stati il successo dell’ultima cena organizzata a casa mia.
Il preambolo per dirvi che spesso le ricette migliori nascono per caso o per necessità.
Ingredienti per 12 spedini:
400 g di macinato di vitellone
1/2 spicchio d'aglio
2 cucchiai di parmigiano grattugiano
2 cucchiai di ricotta fresca
1 uovo
prezzemolo
sale e pepe nero
olio extravergine d'oliva
1/2 bicchiere di vino bianco
24 fette sottili di Guanciale Toscano Falorni
12 foglie di alloro
Preparare le polpette impastando la carne con il formaggio, la ricotta, l'uovo, l'aglio e il prezzemolo tritati finemente, un pizzico di sale e pepe. Ricavare dall'impasto 24 polpette a forma di cilindretto, avvolgerne ognuna in una fetta di guanciale ed infilzarle a due a due agli spiedi, sistemando tra l'una e l'altra una foglia di alloro. Mettere gli spiedini in una padella capace appena unta d'olio e rosolarli a fuoco vivace, abbassando poi la fiamma per continuare la cottura ancora qualche minuto, sfumare col vino e servire subito con un contorno a piacere.

Spedini di polpette e guanciale

Immaginate questa situazione: ospiti a cena, tante idee per il primo, tabula rasa per il secondo.
Una breve occhiata al congelatore dove giacciono pezzi di carne sufficienti per due e niente tempo per la spesa. E’ il caso in cui bisogna ricorrere alla fantasia. Macinato di vitellone disponibile almeno 400 g (in due sacchetti differenti), potrei fare delle polpette, si però come le presenti le polpette agli ospiti? Ed ecco che dal frigorifero sorride un bel
Guanciale Toscano Falorni della bottega Esperya. Lo guardo gli sorrido e dico “a noi due”. Così nascono questi spiedini che sono stati il successo dell’ultima cena organizzata a casa mia.
Il preambolo per dirvi che spesso le ricette migliori nascono per caso o per necessità.
Ingredienti per 12 spedini:
400 g di macinato di vitellone
1/2 spicchio d'aglio
2 cucchiai di parmigiano grattugiano
2 cucchiai di ricotta fresca
1 uovo
prezzemolo
sale e pepe nero
olio extravergine d'oliva
1/2 bicchiere di vino bianco
24 fette sottili di Guanciale Toscano Falorni
12 foglie di alloro
Preparare le polpette impastando la carne con il formaggio, la ricotta, l'uovo, l'aglio e il prezzemolo tritati finemente, un pizzico di sale e pepe. Ricavare dall'impasto 24 polpette a forma di cilindretto, avvolgerne ognuna in una fetta di guanciale ed infilzarle a due a due agli spiedi, sistemando tra l'una e l'altra una foglia di alloro. Mettere gli spiedini in una padella capace appena unta d'olio e rosolarli a fuoco vivace, abbassando poi la fiamma per continuare la cottura ancora qualche minuto, sfumare col vino e servire subito con un contorno a piacere.

2008-09-24

Arrosto di coniglio autunnale su UnBuonBichierezine


Oggi diventa effettiva la mia collaborazione con UnBuonBichierezine di Stefano Buso.
La ricetta che ho presentato ha i colori dell'autunno. Vi invito a leggere lì l'articolo.Ingredienti per 4-6 persone:
2 filetti di coniglio, farina 00, 4 pomodori perini, 2 cucchiai di olive taggiasche, 1 cucchiaio di pinoli, 3 carote, ½ cipolla, 2 spicchi d’aglio, prezzemolo, origano, sale alle erbe aromatiche di Cervia, vino bianco, aceto di mele del trentino, olio extravergine d’oliva, peperoncino fresco, pepe nero di mulinello
Tenere a bagno i filetti con acqua e un po’ di aceto di mele per una mezz’ora; poi, asciugarli con una carta da cucina e stenderli su un tagliere. Cospargerli con un po’ di sale e uno spicchio d’aglio trito, del prezzemolo tagliato grossolanamente e una spolverata di pepe nero. Posizionare sopra ogni filetto una carota pelata e avvolgere i filetti formando un rotolo che contenga all’interno la carota. Legarli molto bene con lo spago da cucina. Passarli nella farina e rosolarli in un tegame con dell’olio. Sfumare con il vino bianco, e una volta che sarà evaporato e la carne ben rosolata, toglierla dal fuoco e adagiarla su un piatto di portata. Versare nell’olio il rimanente aglio, la cipolla affettata, la carota ridotta a pezzi piccoli, i pomodori pelati privati dei semi ridotti a piccoli pezzi e il peperoncino. Lasciare insaporire; unire le olive denocciolate, i pinoli e un po’ di origano, quindi gli arrosti e un bicchiere d’acqua calda. Coprire il tegame e lasciar consumare il liquido lentamente. Aggiustare di sale e pepe e, se occorre, aggiungere ancora acqua. A fine cottura, togliere lo spago ed affettare gli arrosti, servendoli con le verdure del fondo di cottura.  

Un piccolo consiglio: qualora dovesse avanzare qualche fettina di arrosto, tagliatela in dadolata, amalgamatela con le verdure del fondo, ed utilizzate il composto ottenuto per condire fettine di pane casereccio che andranno passati in forno per qualche minuto prima di essere serviti. Vi assicuro saranno dei crostini veramente appetitosi.

Arrosto di coniglio autunnale su UnBuonBichierezine


Oggi diventa effettiva la mia collaborazione con UnBuonBichierezine di Stefano Buso.
La ricetta che ho presentato ha i colori dell'autunno. Vi invito a leggere lì l'articolo.Ingredienti per 4-6 persone:
2 filetti di coniglio, farina 00, 4 pomodori perini, 2 cucchiai di olive taggiasche, 1 cucchiaio di pinoli, 3 carote, ½ cipolla, 2 spicchi d’aglio, prezzemolo, origano, sale alle erbe aromatiche di Cervia, vino bianco, aceto di mele del trentino, olio extravergine d’oliva, peperoncino fresco, pepe nero di mulinello
Tenere a bagno i filetti con acqua e un po’ di aceto di mele per una mezz’ora; poi, asciugarli con una carta da cucina e stenderli su un tagliere. Cospargerli con un po’ di sale e uno spicchio d’aglio trito, del prezzemolo tagliato grossolanamente e una spolverata di pepe nero. Posizionare sopra ogni filetto una carota pelata e avvolgere i filetti formando un rotolo che contenga all’interno la carota. Legarli molto bene con lo spago da cucina. Passarli nella farina e rosolarli in un tegame con dell’olio. Sfumare con il vino bianco, e una volta che sarà evaporato e la carne ben rosolata, toglierla dal fuoco e adagiarla su un piatto di portata. Versare nell’olio il rimanente aglio, la cipolla affettata, la carota ridotta a pezzi piccoli, i pomodori pelati privati dei semi ridotti a piccoli pezzi e il peperoncino. Lasciare insaporire; unire le olive denocciolate, i pinoli e un po’ di origano, quindi gli arrosti e un bicchiere d’acqua calda. Coprire il tegame e lasciar consumare il liquido lentamente. Aggiustare di sale e pepe e, se occorre, aggiungere ancora acqua. A fine cottura, togliere lo spago ed affettare gli arrosti, servendoli con le verdure del fondo di cottura.  

Un piccolo consiglio: qualora dovesse avanzare qualche fettina di arrosto, tagliatela in dadolata, amalgamatela con le verdure del fondo, ed utilizzate il composto ottenuto per condire fettine di pane casereccio che andranno passati in forno per qualche minuto prima di essere serviti. Vi assicuro saranno dei crostini veramente appetitosi.

2008-09-23

Torta allo yogurt ciocco-cocco

Di tanto in tanto ritorna la sette vasetti, come già ebbi modo di dirvi mi piace inventarne sempre nuove versioni, questa con farina di cocco e cioccolato fondente l'ho già rifatta più volte perchè piace veramente a tutti.
1 vasetto di yogurt
1 di olio extravergine d'oliva (delicato)
2 vasetti di zucchero
2 vasetti di farina
1 vasetto di farina di cocco
1 bustina di lievito vanigliato
3 uova
100 g di cioccolato fondente al 70% di cacao
Zucchero a velo e farina di cocco per decorare
Sbattere i tuorli con lo zucchero e lo yogurt, unire l'olio poi la farina, il lievito e la farina di cocco. Unire gli albumi motati a neve e il cioccolato fuso; versare il composto in uno stampo rettangolare, meglio se in silicone. Infornare a 180° per circa 30 minuti, finché il dolce risulterà asciutto, basta provare con uno stecchino di legno. Togliere il dolce dal forno spennellarlo con una glassa molto liquida di acqua e zucchero a velo e cospargerlo di farina di cocco. Rimetterlo nel forno spento ma ancora caldo per altri 5 minuti.

Torta allo yogurt ciocco-cocco

Di tanto in tanto ritorna la sette vasetti, come già ebbi modo di dirvi mi piace inventarne sempre nuove versioni, questa con farina di cocco e cioccolato fondente l'ho già rifatta più volte perchè piace veramente a tutti.
1 vasetto di yogurt
1 di olio extravergine d'oliva (delicato)
2 vasetti di zucchero
2 vasetti di farina
1 vasetto di farina di cocco
1 bustina di lievito vanigliato
3 uova
100 g di cioccolato fondente al 70% di cacao
Zucchero a velo e farina di cocco per decorare
Sbattere i tuorli con lo zucchero e lo yogurt, unire l'olio poi la farina, il lievito e la farina di cocco. Unire gli albumi motati a neve e il cioccolato fuso; versare il composto in uno stampo rettangolare, meglio se in silicone. Infornare a 180° per circa 30 minuti, finché il dolce risulterà asciutto, basta provare con uno stecchino di legno. Togliere il dolce dal forno spennellarlo con una glassa molto liquida di acqua e zucchero a velo e cospargerlo di farina di cocco. Rimetterlo nel forno spento ma ancora caldo per altri 5 minuti.

2008-09-22

Una cuoca per caso e il suo primo libro

Ogni tanto, invece di parlarvi semplicemente di un piatto, mi piace raccontarvi una bella storia. Quella di oggi è la storia di una di noi, appassionata come noi di cucina, conosciuta nel web come Cuocapercaso, che un giorno ha deciso, chissà come e chissà perchè, di mettere nero su bianco la sua fantasia e il suo amore per la tavola.
Cioccolato fondente extra è l'originale titolo del libro di Grazia Cioce, edito da Prospettiva editrice.
E' la storia di un giovane uomo che, dopo varie esperienze d'amore, non tutte felici, decide di andare al fondo del suo problema parlandone con un esperto, da queste conversazioni che Luca registra, mentre è impegnato in cucina, per il suo psichiatra ed amico Dott. C. veniamo a conoscenza dei suoi problemi di cuore e delle sue ricette.
E' un romanzo culinario, breve e di piacevole lettura che, questa è la cosa che più di tutte mi ha meravigliato, è scritto da una donna ma dal punto di vista di un uomo.
Le ricette sono tutte da provare, veloci e di facile esecuzione, com'è nello stile di Grazia.
Io ho provato questo sgombro al cartoccio e, invitandovi alla lettura del libro, vi lascio intanto la ricetta e la foto del mio risultato, augurando a Grazia di essere presto in libreria con la sua seconda opera.

Sgombri al cartoccio con zucchine


Ingredienti per 2: 2 sgombri, sale, limone, semi di finocchio, aromi per grigliate, 1 zucchina.

Condire gli sgombri già lavati con gli aromi per grigliata, il sale, una spruzzata di limone e lasciarli in frigo. Pulire la zucchina tagliarla a fettine sottili e metterla nel forno per 8 minuti o nel microonde piatto crisp 2 minuti per lato. Prendere due fogli di carta da forno mettere sopra ognuno uno sgombro, disporre sopra i pesci una fettina di limone, un filo d'olio e qualche seme di finocchio. Avvolgere gli sgombri con zucchine, chiudere i cartocci ed infornare in forno già caldo per 15 minuti o 8 minuti nel microonde.