2009-12-11

Il Natale quando arriva arriva

Tra Giulio, il suo imminente battesimo, la casa e qualche impegno lavorativo, mi sono resa conto solo adesso che mancano davvero pochissimi giorni al Natale e che ancora sono indietro per i regali, i decori etc. Ho deciso che da qualcosa bisogna pur partire e così son partita da un ordine su Plurimix-point: cioccolato, farine e nuovi stampi tutto è pronto per iniziare. non mi resta che metter su il grembiule e barricarmi nel mio regno ovvero la cucina. Se cercate qualcosa di particolare fate pure voi un salto nel negozio virtuale di Plurimix-point e se nelle note indicate "TRATTASI DI ACQUISTO TRAMITE LA SEGNALAZIONE DI SALE E PEPE QUANTO BASTA" vi verranno conteggiati 3 punti ogni euro di spesa che equivalgono ad uno sconto del 6% sugli acquisti. Vedrete i miei nuovi biscotti!

Il Natale quando arriva arriva

Tra Giulio, il suo imminente battesimo, la casa e qualche impegno lavorativo, mi sono resa conto solo adesso che mancano davvero pochissimi giorni al Natale e che ancora sono indietro per i regali, i decori etc. Ho deciso che da qualcosa bisogna pur partire e così son partita da un ordine su Plurimix-point: cioccolato, farine e nuovi stampi tutto è pronto per iniziare. non mi resta che metter su il grembiule e barricarmi nel mio regno ovvero la cucina. Se cercate qualcosa di particolare fate pure voi un salto nel negozio virtuale di Plurimix-point e se nelle note indicate "TRATTASI DI ACQUISTO TRAMITE LA SEGNALAZIONE DI SALE E PEPE QUANTO BASTA" vi verranno conteggiati 3 punti ogni euro di spesa che equivalgono ad uno sconto del 6% sugli acquisti. Vedrete i miei nuovi biscotti!

2009-12-09

Tra il Piemonte e le Seychelles

Cosa mai potrà unire due terre così lontane e diverse tra loro? Per gran parte di noi nulla, per Eugenia Porice invece esiste un legame imprescindibile tra le due dal momento che le Isole Seychelles sono la sua terra d'origine ed il Piemonte la sua terra d'elezione dov'è approdata in cerca di fortuna parecchi anni fa e dove attualmente vive felicemente sposata. Ha voluto rendere omaggio alle sue terre del cuore in questo libro in cui ai piatti della cucina di provenienza abbina i vini della terra d'adozione, e così un Cortese dell'Alto Monferrato accompagna mirabilmente degli astici al latte di cocco, un'Arneis sposa un piatto di banane fritte e così via. I SAPORI delle mie TERRE edito da Daniela Piazza non è solo un ricettario ma un viaggio sentimentale tra luoghi dell'anima come afferma Carlo Cerrato nella prefazione. Unica pecca le foto poco curate, lo stesso volume avrebbe potuto essere certamente più appetibile se i testi fossero stati corredati da foto più scenografiche, come quelle cui i moderni ricettari ci hanno abituato. Tornando alle ricette ho scoperto che uno dei sapori delle terre dell'autrice è anche uno delle mie, ovvero le frittelle di zucca che ho mangiato da quando ero bambina. Ho provato la versione della Porice che cuoce prima dell'utilizzo la zucca ed aggiunge pochissima farina, la differenza con le nostre è che grattugiamo la zucca a crudo e utilizziamo un po' più di farina, comunque le proviate ricordatevi che sono ottime in versione salata ma che conosco alcuni che dopo la frittura passano le frittelle nello zucchero semolato per una insolita versione dolce. Fate voi i vostri esperimenti ricordandovi che volendo ci sta bene nell'impasto anche un cucchiano di paprika dolce e una grattatina d'aglio.

Benyen Zironmen
Frittelle di zucca

Ingredienti:
500 g di zucca
2 uova
2 cucchiai di farina
olio d'oliva per friggere
sale e pepe
Cuocere la zucca in forno o al vapore e poi schiacciarla. Unire le uova e la farina, salare, pepare e mescolare bene formando una pastella che andrà fritta a cucchiaiate nell'olio bollente.
L'abbinamento che fa la Porice è con un Cortese dell'Alto Monferrato.

Tra il Piemonte e le Seychelles

Cosa mai potrà unire due terre così lontane e diverse tra loro? Per gran parte di noi nulla, per Eugenia Porice invece esiste un legame imprescindibile tra le due dal momento che le Isole Seychelles sono la sua terra d'origine ed il Piemonte la sua terra d'elezione dov'è approdata in cerca di fortuna parecchi anni fa e dove attualmente vive felicemente sposata. Ha voluto rendere omaggio alle sue terre del cuore in questo libro in cui ai piatti della cucina di provenienza abbina i vini della terra d'adozione, e così un Cortese dell'Alto Monferrato accompagna mirabilmente degli astici al latte di cocco, un'Arneis sposa un piatto di banane fritte e così via. I SAPORI delle mie TERRE edito da Daniela Piazza non è solo un ricettario ma un viaggio sentimentale tra luoghi dell'anima come afferma Carlo Cerrato nella prefazione. Unica pecca le foto poco curate, lo stesso volume avrebbe potuto essere certamente più appetibile se i testi fossero stati corredati da foto più scenografiche, come quelle cui i moderni ricettari ci hanno abituato. Tornando alle ricette ho scoperto che uno dei sapori delle terre dell'autrice è anche uno delle mie, ovvero le frittelle di zucca che ho mangiato da quando ero bambina. Ho provato la versione della Porice che cuoce prima dell'utilizzo la zucca ed aggiunge pochissima farina, la differenza con le nostre è che grattugiamo la zucca a crudo e utilizziamo un po' più di farina, comunque le proviate ricordatevi che sono ottime in versione salata ma che conosco alcuni che dopo la frittura passano le frittelle nello zucchero semolato per una insolita versione dolce. Fate voi i vostri esperimenti ricordandovi che volendo ci sta bene nell'impasto anche un cucchiano di paprika dolce e una grattatina d'aglio.

Benyen Zironmen
Frittelle di zucca

Ingredienti:
500 g di zucca
2 uova
2 cucchiai di farina
olio d'oliva per friggere
sale e pepe
Cuocere la zucca in forno o al vapore e poi schiacciarla. Unire le uova e la farina, salare, pepare e mescolare bene formando una pastella che andrà fritta a cucchiaiate nell'olio bollente.
L'abbinamento che fa la Porice è con un Cortese dell'Alto Monferrato.

2009-12-05

Variazioni di cioccolato e cannella

Ci sono degli accostamenti tra gli alimenti che sono talmente azzeccati che sembrano essere imprescindibili, altri che si fa più fatica a visualizzare nella nostra "memoria del gusto" ma che una volta assaggiati diventano dei classici di cui non vogliamo più fare a meno. Comunque si volglia inquadrare il duo cioccolato e cannella per me ha pochi rivali. Il cioccolato con la cannella ha proprio il gusto caldo dell'inverno, pensando questo sono diventata una vittima del preparato per cioccolata in tazza alla cannella La Molina in vendita presso Esperya.
Gustando una tazza di questa cioccolata mi sono ricordata di una torta che avevo preparato solo una volta ma che mi era rimasta nel cuore nella quale il gusto eccelso di cioccolato e cannella veniva completato dalle mele, insomma poi dalla torta, che in origine prevedeva l'aggiunta di rum, sono arrivata al liquore alla cannella preparato in casa che ho utilizzato per la torta ma che i più "viziosi" potranno anche aggiungere alla cioccolata calda.
In pratica se ancora ai regali di Natale non avete pensato potete iniziare adesso, magari preparando un goloso pacchetto tutto cannella e cioccolato.
Il preparato La Molina in tal caso non fatelo mancare, ma anche una speciale bottiglia piena di liquore alla cannella preparato con le vostre mani, o una golosa torta come quella di cui vi sto parlando.
Si ma adesso darà bene che vi lasci le ricette se no Natale arriva e voi non avete ancora preparato i doni, tanto più che con questo lungo week-end se restate in casa come me, causa bimbi troppo piccoli o varie ed eventuali, qualcosina si riesce a fare.
Liquore alla cannella
La ricetta viene da un numero di Cucina Italiana di qualche anno fa, l'ho sempre tenuta in serbo, finché il mese scorso mi sono decisa a provarla complice una buona bottiglia di grappa artigianale che mi hanno regalato.
Ingredienti:
600 g di grappa secca
3 stecche di cannella
200 g di zucchero
200 g di acqua
Mettiamo in infusione nella grappa la cannella e metà dello zucchero, lasciamo per 10 giorni al buio agitando di tanto in tanto. Prepariamo poi uno sciroppo con l'acqua e il restante zucchero, lasciamolo raffreddare prima di unirlo alla grappa, lasciamo riposare altri cinque giorni prima di utilizzare il liquore ottenuto nel caffè, nella cioccolata calda, nel the, nei dolci o semplice così com'è.
Torta golosa di cioccolato e mele
Ingredienti:
500 g di mele golden (3 circa)
180 g di farina 00
150 g di zucchero
3 uova
1 bustina di lievito per dolci
100 ml di latte
50 ml di liquore alla cannella (in mancanza rum)
100 g di cioccolato fondente
1 cucchiaino di cannella in polvere
1 pizzico di sale
zucchero a velo
Montiamo le uova intere con lo zucchero e il sale, uniamo la farina setacciata con il lievito e la cannella, il latte e il liquore, finché otterremo una pastella densa.
Uniamo le mele sbucciate e affettate sottilmente e il cioccolato tritato grossolanamente. Versiamo il composto in uno stampo ben imburrato e infarinato ed inforniamo a 200° finché risulterà asciutta. Prima di servire cospargiamo di zucchero a velo.

Variazioni di cioccolato e cannella

Ci sono degli accostamenti tra gli alimenti che sono talmente azzeccati che sembrano essere imprescindibili, altri che si fa più fatica a visualizzare nella nostra "memoria del gusto" ma che una volta assaggiati diventano dei classici di cui non vogliamo più fare a meno. Comunque si volglia inquadrare il duo cioccolato e cannella per me ha pochi rivali. Il cioccolato con la cannella ha proprio il gusto caldo dell'inverno, pensando questo sono diventata una vittima del preparato per cioccolata in tazza alla cannella La Molina in vendita presso Esperya.
Gustando una tazza di questa cioccolata mi sono ricordata di una torta che avevo preparato solo una volta ma che mi era rimasta nel cuore nella quale il gusto eccelso di cioccolato e cannella veniva completato dalle mele, insomma poi dalla torta, che in origine prevedeva l'aggiunta di rum, sono arrivata al liquore alla cannella preparato in casa che ho utilizzato per la torta ma che i più "viziosi" potranno anche aggiungere alla cioccolata calda.
In pratica se ancora ai regali di Natale non avete pensato potete iniziare adesso, magari preparando un goloso pacchetto tutto cannella e cioccolato.
Il preparato La Molina in tal caso non fatelo mancare, ma anche una speciale bottiglia piena di liquore alla cannella preparato con le vostre mani, o una golosa torta come quella di cui vi sto parlando.
Si ma adesso darà bene che vi lasci le ricette se no Natale arriva e voi non avete ancora preparato i doni, tanto più che con questo lungo week-end se restate in casa come me, causa bimbi troppo piccoli o varie ed eventuali, qualcosina si riesce a fare.
Liquore alla cannella
La ricetta viene da un numero di Cucina Italiana di qualche anno fa, l'ho sempre tenuta in serbo, finché il mese scorso mi sono decisa a provarla complice una buona bottiglia di grappa artigianale che mi hanno regalato.
Ingredienti:
600 g di grappa secca
3 stecche di cannella
200 g di zucchero
200 g di acqua
Mettiamo in infusione nella grappa la cannella e metà dello zucchero, lasciamo per 10 giorni al buio agitando di tanto in tanto. Prepariamo poi uno sciroppo con l'acqua e il restante zucchero, lasciamolo raffreddare prima di unirlo alla grappa, lasciamo riposare altri cinque giorni prima di utilizzare il liquore ottenuto nel caffè, nella cioccolata calda, nel the, nei dolci o semplice così com'è.
Torta golosa di cioccolato e mele
Ingredienti:
500 g di mele golden (3 circa)
180 g di farina 00
150 g di zucchero
3 uova
1 bustina di lievito per dolci
100 ml di latte
50 ml di liquore alla cannella (in mancanza rum)
100 g di cioccolato fondente
1 cucchiaino di cannella in polvere
1 pizzico di sale
zucchero a velo
Montiamo le uova intere con lo zucchero e il sale, uniamo la farina setacciata con il lievito e la cannella, il latte e il liquore, finché otterremo una pastella densa.
Uniamo le mele sbucciate e affettate sottilmente e il cioccolato tritato grossolanamente. Versiamo il composto in uno stampo ben imburrato e infarinato ed inforniamo a 200° finché risulterà asciutta. Prima di servire cospargiamo di zucchero a velo.

2009-12-01

Spaghetti con datterini infornati e ricotta salata

Mi direte che iniziando il periodo natalizio una pasta al pomodoro ci sta come i cavoli a merenda. Io invece vi dico che se provate questo fantastico sugo "infornato" così caldo, gustoso e avvolgente non penserete affatto alla stagione ed avrete certamente voglia di spaghetti. Richiama la pasta pugliese con i pomodorini ripieni ma è più semplice da eseguire e poi la ricotta salata, in tal caso la classica Ricotta Salata di Pecora del Catanese proveniente dalla bottega Esperya, da quel certo non so che.
Gli ingredienti non hanno ovviamente dosi precise, 3-4 pomodori datterini a testa saranno sufficienti.
Bisogna tagliare a fettine orizzontali i pomodorini e posizionarli in unico strato in una teglia foderata di carta forno, cospargerli di zucchero, sale, aglio in polvere, timo fresco, qualche fogliolina di basilico spezzettata, pangrattato e olio extravergine d'oliva, infornare in forno ventilato a 200° C finché i pomodorini inizieranno a colorire, a quel punto aggiungere la ricotta grattugiata a scagliette ed infornare nuovamente finché anch'essa prenderà colore. Basta solo lessare gli spaghetti e condirli con il preparato mescolando bene tutto prima di impiattare.
Non crederete alle Vs papille gustative, se vi piace potete anche aggiungere del peperoncino alla preparazione.

Spaghetti con datterini infornati e ricotta salata

Mi direte che iniziando il periodo natalizio una pasta al pomodoro ci sta come i cavoli a merenda. Io invece vi dico che se provate questo fantastico sugo "infornato" così caldo, gustoso e avvolgente non penserete affatto alla stagione ed avrete certamente voglia di spaghetti. Richiama la pasta pugliese con i pomodorini ripieni ma è più semplice da eseguire e poi la ricotta salata, in tal caso la classica Ricotta Salata di Pecora del Catanese proveniente dalla bottega Esperya, da quel certo non so che.
Gli ingredienti non hanno ovviamente dosi precise, 3-4 pomodori datterini a testa saranno sufficienti.
Bisogna tagliare a fettine orizzontali i pomodorini e posizionarli in unico strato in una teglia foderata di carta forno, cospargerli di zucchero, sale, aglio in polvere, timo fresco, qualche fogliolina di basilico spezzettata, pangrattato e olio extravergine d'oliva, infornare in forno ventilato a 200° C finché i pomodorini inizieranno a colorire, a quel punto aggiungere la ricotta grattugiata a scagliette ed infornare nuovamente finché anch'essa prenderà colore. Basta solo lessare gli spaghetti e condirli con il preparato mescolando bene tutto prima di impiattare.
Non crederete alle Vs papille gustative, se vi piace potete anche aggiungere del peperoncino alla preparazione.

2009-11-29

Il gelato di Amélie

Conoscete la scrittrice belga Amélie Nothomb? Io sinceramente non me n'ero mai interessata ma ho scoperto che ha una sorella di nome Juliette che è certo più brava di lei in cucina e in fatto di scrittura non è da meno.
E' bello scoprire attraverso un libro l'amore semplice e spontaneo che lega due sorelle e che porta Juliette a raccogliere nel volume i ricordi e gli aneddoti dell'infanzia oltre alle ricette amate dalla golosa sorella Amélie.
Il libro, che s'intitola La cucina di Amélie ed è edito da Voland, è ironico e fresco seppure ben strutturato, curiosamente illustrato da Jul ci insegna molto seppure l'autrice nello scriverlo non abbia avuto alcuna pretesa didattica.
E se leggendolo non mi è punto venuta voglia del Monte Bianco a base di fagioli Azuki, che per carità dev'essere pur buono, molte delle 80 ricette contenute nel volume sono una vera tentazione. Così non ho saputo resistere al gelato amato da Amélie e preparato da Juliette con il più artigianale dei metodi, ovvero con la mantecatura manuale proprio come piace a me.
Ho provato la ricetta del gelato alla vaniglia ma ad una parte ho aggiunto dei biscottini al cioccolato spezzettati, non vi dico il risultato, devo assolutamente rifarlo in mille altri gusti seguendo le indicazioni di Juliette.
Gelato fatto in casa alla vaniglia
Ingredienti per 4:
250 ml di latte intero
150 ml di panna fresca
3 tuorli d'uovo
100 g di zucchero semolato
50 g di zucchero a velo
1 presa di maizena
2 fogli di gelatina (4 g)
1 baccello di vaniglia o 1 cucchiano di estratto di vaniglia liquido o in polvere

Portiamo a ebollizione il latte con la vaniglia tagliata nel senso della lunghezza (se usiamo l'estratto non c'è bisogno di effettuare questa operazione ed io uso l'estratto naturale che trovo da Plurimix-Point). Mettiamo nel congelatore le fruste e il recipiente per la panna e ammolliamo la gelatina in acqua fredda.
In una casseruola dal fondo spesso sbattiamo i tuorli con lo zucchero semolato finché il composto diventa chiaro. Aggiungiamo la maizena (giusto un pizzico) e diluiamo col latte. Facciamo rapprendere il composto a fuoco moderato finché sarà leggermente addensato ma senza farlo bollire (come per la crema inglese). Togliamo dal fuoco e sciogliamo dentro la gelatina ben strizzata. A questo punto se non abbiamo usato la vaniglia uniamo l'estratto. Nel recipiente freddo montiamo la panna con lo zucchero a velo fino ad ottenere una consistenza molle (così dice l'autrice io direi semi montata). Incorporiamo la panna alla crema, mettiamo tutto in un recipiente rotondo di plastica o acciaio (vi consiglio una bastardella in acciaio inox) e mantechiamo con una frusta a mano ogni 15 minuti fino al completo congelamento. Se diventa troppo duro alla fine basta lasciarlo fuori dal freezer per dieci minuti prima di consumarlo.
Ovviamente se volete aggiungere i biscottini al cioccolato (e vi consiglio la versione) dovete farlo quando il composto è ancora allo stato liquido). Servitelo semplice o, come ho fatto io, col cioccolato fuso sopra.

2009-11-26

Croco e Smilace

Del mio amore per le ricercatezze gastronomiche chi mi legge è a conoscenza, così quando ho scoperto l'azienda Croco e Smilace mi son detta che la mia dispensa degli "introvabili" avrebbe proprio gradito qualcuna delle loro prelibatezze. Della loro ambra liquida vi ho già parlato ma non immaginerete mai cos'altro ho scovato.
Se riuscite a leggere le etichette in foto vi farete un'idea:
Cioccolato bianco allo zafferano
Zafferano purissimo in stigmi
Ghiaccio verde
Abate rosso
Cotognetta
Rha
Wendel
Sono nomi curiosi vero?
Io sono in pieno assaggio e presto vi farò partecipi dei miei esperimenti.
Intanto già le confezioni ed i nomi sono talmente allettanti da poter diventare originali idee regalo per il prossimo Natale.

Croco e Smilace

Del mio amore per le ricercatezze gastronomiche chi mi legge è a conoscenza, così quando ho scoperto l'azienda Croco e Smilace mi son detta che la mia dispensa degli "introvabili" avrebbe proprio gradito qualcuna delle loro prelibatezze. Della loro ambra liquida vi ho già parlato ma non immaginerete mai cos'altro ho scovato.
Se riuscite a leggere le etichette in foto vi farete un'idea:
Cioccolato bianco allo zafferano
Zafferano purissimo in stigmi
Ghiaccio verde
Abate rosso
Cotognetta
Rha
Wendel
Sono nomi curiosi vero?
Io sono in pieno assaggio e presto vi farò partecipi dei miei esperimenti.
Intanto già le confezioni ed i nomi sono talmente allettanti da poter diventare originali idee regalo per il prossimo Natale.

2009-11-24

Sfogliatelle con patè di ricciola e mozzarella

Ho scoperto che il Patè di Ricciola di Campisi mi piace proprio, soprattutto in accostamento alla mozzarella. E così utilizzano gli stessi ingredienti dell'altra volta ho elaborato questi stuzzichini di pasta sfoglia cui, per gioco, ho voluto dare la forma delle sfogliatelle dolci.
Le sfogliatelle in effetti da tempo volevo provare a farle e prima di cimentarmi col vero impasto ho provato a dare la loro forma a un semplice rotolo di pasta sfoglia di quella già pronta. Certo senza Giulio che frignava sarebbero venute meglio d'aspetto ma quanto a sapore il mio piccolo condisce ormai tutto e quindi erano insuperabili sul serio.
Per prepararle occorre:
1 rotolo di pasta sfoglia
30 g di burro
1 mozzarella
Patè di Ricciola Campisi
Ho steso sottilissima la pasta sfoglia, l'ho spennellata col burro fuso e poi l'ho avvolta strettamente su se stessa. Ho tagliato dal rotolo ottenuto tante fettine che ho trasformato in tasca appuntita infilando al centro i pollici. Ho condito le sacche con mozzarella atocchetti mescolata al Patè di ricciola e richiuso l'estremità a perta. Ho infornato poi a 200° C fino a doratura. Con una semplice insalata di verdura fresca sono un simpatico antipasto o perché no un piatto unico.

Sfogliatelle con patè di ricciola e mozzarella

Ho scoperto che il Patè di Ricciola di Campisi mi piace proprio, soprattutto in accostamento alla mozzarella. E così utilizzano gli stessi ingredienti dell'altra volta ho elaborato questi stuzzichini di pasta sfoglia cui, per gioco, ho voluto dare la forma delle sfogliatelle dolci.
Le sfogliatelle in effetti da tempo volevo provare a farle e prima di cimentarmi col vero impasto ho provato a dare la loro forma a un semplice rotolo di pasta sfoglia di quella già pronta. Certo senza Giulio che frignava sarebbero venute meglio d'aspetto ma quanto a sapore il mio piccolo condisce ormai tutto e quindi erano insuperabili sul serio.
Per prepararle occorre:
1 rotolo di pasta sfoglia
30 g di burro
1 mozzarella
Patè di Ricciola Campisi
Ho steso sottilissima la pasta sfoglia, l'ho spennellata col burro fuso e poi l'ho avvolta strettamente su se stessa. Ho tagliato dal rotolo ottenuto tante fettine che ho trasformato in tasca appuntita infilando al centro i pollici. Ho condito le sacche con mozzarella atocchetti mescolata al Patè di ricciola e richiuso l'estremità a perta. Ho infornato poi a 200° C fino a doratura. Con una semplice insalata di verdura fresca sono un simpatico antipasto o perché no un piatto unico.