2011-02-17

Sanremo o un bel libro?

Non so se appartenete al popolo che non perde nemmeno un'immagine del Festival di Sanremo, compresi dibattiti, dietro le quinte e collegamenti da altri programmi, o a quello che il Festival neppure sotto tortura. Comunque la pensiate nei giorni dedicati a Sanremo la Tv si blocca e in effetti, "Premier" a parte, si parla solo del Festival della Canzone Italiana e se non lo amate le chances non sono poi molte e quindi il mio consiglio è quello di leggere un libro simpatico che vi aiuti a trascorrere le serate. Qualunque sia la vostra scelta avrete certamente bisogno di qualcosa da sgranocchiare e mi permetto di darvi una ricettina golosa, dei croccantini dolce-salati che normalmente si adattano all'aperitivo. La ricetta è della bravissima Viviana Lapertosa però sono ormai tante le volte che l'ho fatta che la sento un po' mia. Per la frutta secca ovviamente Noberasco, pistacchi e noci opportunamente già sgusciati permettono di semplificare ancor più la preparazione.
Croccantini da aperitivo
Ingredienti:
150 g di noci 
150 g di pistacchi
2 cucchiai colmi di zucchero di canna
2 cucchiaini di sale
Scaldare una padella antiaderente, io utilizzo quella in ceramica di Pedrini, e versarvi la frutta secca dopo aver un po' spezzettato le noci, unire lo zucchero e il sale mescolando bene finché risulteranno caramellati.
Alcuni pezzi resteranno attaccati tra loro proprio come il croccante.
Ora pronti i croccantini vi aiuto a scegliere pure il libro da abbinare, se vi fidate di me non incapperete nel classico mattone che dopo venti pagine siete già tra le braccia di Morfeo.
Voglio portarvi a rivivere l'atmosfera della Dolce Vita e per farlo l'ideale è il libro di Franca Foffo E le stelle stanno a mangiare La Dolce Vita continua per Sovera Edizioni.  E' il diario di Mimmo il patron della Taverna Flavia di Roma, il ristorante la cui soglia hanno varcato i più grandi personaggi dello star system. I  vizi, le virtù e tanti segreti dei divi ce li svela l'autrice, dando voce nel libro allo zio Mimmo che ha vissuto gli anni della Dolce Vita. Un volume ricchissimo di fascino e avvincente come un romanzo che mi ha conquistata sin dalla prefazione e che durante la lettura offre magari lo spunto per rivedere vecchie pellicole dell'epoca gloriosa del cinema romano.
Per restare sempre nel tema del cinema L'abbuffone Storie da ridere e ricette da morire, il libro del grande e indimendicato Ugo Tognazzi riedito da Avagliano. Un volume ricchissimo di ricordi e di splendide ricette, un vero regalo che l'attore con "il vizio del fornello" come amava definirsi ha voluto farci. Un libro che ci permette di ricreare a casa nostra qualcuno dei piati delle sue, ormai leggendarie, tavolate da gustare magari con la giusta compagnia davanti ad uno dei suoi, non meno leggendari,  film.
I miei consigli terminano oggi qui e se vi ho annoiato scusatemi tanto ma i croccantini provateli non ve ne pentirete.
*La raviera in  Fine Bone China appartiene alla linea La vie en rose di Wald

Sanremo o un bel libro?

Non so se appartenete al popolo che non perde nemmeno un'immagine del Festival di Sanremo, compresi dibattiti, dietro le quinte e collegamenti da altri programmi, o a quello che il Festival neppure sotto tortura. Comunque la pensiate nei giorni dedicati a Sanremo la Tv si blocca e in effetti, "Premier" a parte, si parla solo del Festival della Canzone Italiana e se non lo amate le chances non sono poi molte e quindi il mio consiglio è quello di leggere un libro simpatico che vi aiuti a trascorrere le serate. Qualunque sia la vostra scelta avrete certamente bisogno di qualcosa da sgranocchiare e mi permetto di darvi una ricettina golosa, dei croccantini dolce-salati che normalmente si adattano all'aperitivo. La ricetta è della bravissima Viviana Lapertosa però sono ormai tante le volte che l'ho fatta che la sento un po' mia. Per la frutta secca ovviamente Noberasco, pistacchi e noci opportunamente già sgusciati permettono di semplificare ancor più la preparazione.
Croccantini da aperitivo
Ingredienti:
150 g di noci 
150 g di pistacchi
2 cucchiai colmi di zucchero di canna
2 cucchiaini di sale
Scaldare una padella antiaderente, io utilizzo quella in ceramica di Pedrini, e versarvi la frutta secca dopo aver un po' spezzettato le noci, unire lo zucchero e il sale mescolando bene finché risulteranno caramellati.
Alcuni pezzi resteranno attaccati tra loro proprio come il croccante.
Ora pronti i croccantini vi aiuto a scegliere pure il libro da abbinare, se vi fidate di me non incapperete nel classico mattone che dopo venti pagine siete già tra le braccia di Morfeo.
Voglio portarvi a rivivere l'atmosfera della Dolce Vita e per farlo l'ideale è il libro di Franca Foffo E le stelle stanno a mangiare La Dolce Vita continua per Sovera Edizioni.  E' il diario di Mimmo il patron della Taverna Flavia di Roma, il ristorante la cui soglia hanno varcato i più grandi personaggi dello star system. I  vizi, le virtù e tanti segreti dei divi ce li svela l'autrice, dando voce nel libro allo zio Mimmo che ha vissuto gli anni della Dolce Vita. Un volume ricchissimo di fascino e avvincente come un romanzo che mi ha conquistata sin dalla prefazione e che durante la lettura offre magari lo spunto per rivedere vecchie pellicole dell'epoca gloriosa del cinema romano.
Per restare sempre nel tema del cinema L'abbuffone Storie da ridere e ricette da morire, il libro del grande e indimendicato Ugo Tognazzi riedito da Avagliano. Un volume ricchissimo di ricordi e di splendide ricette, un vero regalo che l'attore con "il vizio del fornello" come amava definirsi ha voluto farci. Un libro che ci permette di ricreare a casa nostra qualcuno dei piati delle sue, ormai leggendarie, tavolate da gustare magari con la giusta compagnia davanti ad uno dei suoi, non meno leggendari,  film.
I miei consigli terminano oggi qui e se vi ho annoiato scusatemi tanto ma i croccantini provateli non ve ne pentirete.
*La raviera in  Fine Bone China appartiene alla linea La vie en rose di Wald

2011-02-15

I biscotti con l'ingrediente segreto

Ovvero Biscotti al burro salato con cioccolato e nocciole caramellate. L'ingrediente segreto è il burro 1889 salato di Fattorie Fiandino e questa è la ricetta con la quale partecipo al contest riservato ai foodbloggers indetto da Fattorie Fiandino in collaborazione con la casa editrice Araba Fenice e con Un Tocco di Zenzero. Il premio del concorso? Le 30 ricette migliori costituiranno il libro dedicato al burro salato, speriamo di farcela.
Intanto vi lascio la ricetta che è una mia integrale creazione in cui oltre al burro ho utilizzato il cioccolato fondente al 75% di Venchi e le nocciole Noberasco
Ingredienti per 24-26 biscotti:
200 g di farina 00
100 g + 1 cucchiaio di zucchero di canna bruno
1 uovo intero e 1 tuorlo
100 g + 1 noce di burro salato
50 g di nocciole
50 g di cioccolato fondente 70-75%
zucchero a velo q.b.
Tritare le nocciole grossolanamente con il coltello e caramellarle in un pentolino con una noce di burro e un cucchiaio di zucchero.
Mescolare lo zucchero restante con la farina e unire con le dita il burro freddo a tocchetti, finché il composto non risulterà sabbioso e stando attenti a non riscaldare troppo l'impasto con le mani, unire l'uovo e il tuorlo appena battuti insieme ed amalgamare. Aggiungere all'impasto le nocciole caramellate e il cioccolato tritato a coltello finché il composto risulterà omogeneo. Formare un cilindro di quattro-cinque centimetri di diametro e avvolgerlo nella pellicola. Porre l'impasto in frigo e lasciar riposare almeno un'ora. Trascorso il tempo di riposo tagliare il cilindro a dischetti di un centimetro circa (24-26 biscotti). Disporre i biscotti nelle teglie foderate di carta forno e infornare a 180° per dieci-quindici minuti finché comunque i biscotti risulteranno dorati. Togliere dal forno e lasciar raffreddare i biscotti prima di servirli dopo averli spolverizzati di zucchero a velo.
*Il centrotavola e la zuppiera in  Fine Bone China appartengono alla linea La vie en rose di Wald

I biscotti con l'ingrediente segreto

Ovvero Biscotti al burro salato con cioccolato e nocciole caramellate. L'ingrediente segreto è il burro 1889 salato di Fattorie Fiandino e questa è la ricetta con la quale partecipo al contest riservato ai foodbloggers indetto da Fattorie Fiandino in collaborazione con la casa editrice Araba Fenice e con Un Tocco di Zenzero. Il premio del concorso? Le 30 ricette migliori costituiranno il libro dedicato al burro salato, speriamo di farcela.
Intanto vi lascio la ricetta che è una mia integrale creazione in cui oltre al burro ho utilizzato il cioccolato fondente al 75% di Venchi e le nocciole Noberasco
Ingredienti per 24-26 biscotti:
200 g di farina 00
100 g + 1 cucchiaio di zucchero di canna bruno
1 uovo intero e 1 tuorlo
100 g + 1 noce di burro salato
50 g di nocciole
50 g di cioccolato fondente 70-75%
zucchero a velo q.b.
Tritare le nocciole grossolanamente con il coltello e caramellarle in un pentolino con una noce di burro e un cucchiaio di zucchero.
Mescolare lo zucchero restante con la farina e unire con le dita il burro freddo a tocchetti, finché il composto non risulterà sabbioso e stando attenti a non riscaldare troppo l'impasto con le mani, unire l'uovo e il tuorlo appena battuti insieme ed amalgamare. Aggiungere all'impasto le nocciole caramellate e il cioccolato tritato a coltello finché il composto risulterà omogeneo. Formare un cilindro di quattro-cinque centimetri di diametro e avvolgerlo nella pellicola. Porre l'impasto in frigo e lasciar riposare almeno un'ora. Trascorso il tempo di riposo tagliare il cilindro a dischetti di un centimetro circa (24-26 biscotti). Disporre i biscotti nelle teglie foderate di carta forno e infornare a 180° per dieci-quindici minuti finché comunque i biscotti risulteranno dorati. Togliere dal forno e lasciar raffreddare i biscotti prima di servirli dopo averli spolverizzati di zucchero a velo.
*Il centrotavola e la zuppiera in  Fine Bone China appartengono alla linea La vie en rose di Wald

2011-02-11

Cuor cheese alla ciliegia

Il cheese-cake di San Valentino. Cosa c'è di più goloso di un piccolo cuore dolce e cremoso arricchito da confettura alla ciliegia da condividere con il proprio lui-lei un boccone ciascuno? E' un dolce che si fa a freddo, di semplicissima esecuzione e, a differenza dei normali cheese cake, non prevede la base di biscotti ma un sottile strato di panettone senza uvetta e senza canditi appena tostato. Se proprio il panettone, che adesso comunque si trova tutto l'anno, non vi è facile reperirlo andrà benissimo del pan brioche dolce. per completare ho usato della confettura biologica di ciliegie, Fiordifrutta Rigoni di Asiago Vi lascio la ricetta tanto avete il fine settimana per sperimentare e magari anche per reperire il coppapasta in acciaio con stantuffo a forma di cuore come quello che ho utilizzato io di Guardini.
ingredienti per 4 persone:
160 g di yogurt intero
80 g di formaggio cremoso tipo quark
2 albumi
2 cucchiai di zucchero
4 g di gelatina in fogli
1 cucchiaio di succo di limone
4 fette di pan brioche o panettone
Connfettura di ciliegie
Mescolare lo yogurt con il formaggio. Sciogliere la gelatina con lo zucchero e il succo di limone dopo averla ammollata in acqua fredda e strizzata. Aggiungerla al formaggio. Montare le chiare a neve ferma e unirle al composto mescolando delicatamente. Tagliare le fette di panettone con i coppapasta che si desiderano utilizzare per il dolce e tostarle da ambo i lati, metterle sul fondo dei tagliapasta e stendervi sopra la crema di formaggio, lasciando libero almeno mezzo centimetro dal bordo superiore. Porre in frigo a rassodare per un paio d'ore. Scaldare la confettura e versarla sui dolci, colmando il vuoto lasciato in precedenza. Riporre di nuovo in frigo e sformare sui piatti di portata al momento di servire. Volendo si può sformare il dolce senza la confettura aggiungendola calda all'ultimo momento.

Cuor cheese alla ciliegia

Il cheese-cake di San Valentino. Cosa c'è di più goloso di un piccolo cuore dolce e cremoso arricchito da confettura alla ciliegia da condividere con il proprio lui-lei un boccone ciascuno? E' un dolce che si fa a freddo, di semplicissima esecuzione e, a differenza dei normali cheese cake, non prevede la base di biscotti ma un sottile strato di panettone senza uvetta e senza canditi appena tostato. Se proprio il panettone, che adesso comunque si trova tutto l'anno, non vi è facile reperirlo andrà benissimo del pan brioche dolce. per completare ho usato della confettura biologica di ciliegie, Fiordifrutta Rigoni di Asiago Vi lascio la ricetta tanto avete il fine settimana per sperimentare e magari anche per reperire il coppapasta in acciaio con stantuffo a forma di cuore come quello che ho utilizzato io di Guardini.
ingredienti per 4 persone:
160 g di yogurt intero
80 g di formaggio cremoso tipo quark
2 albumi
2 cucchiai di zucchero
4 g di gelatina in fogli
1 cucchiaio di succo di limone
4 fette di pan brioche o panettone
Connfettura di ciliegie
Mescolare lo yogurt con il formaggio. Sciogliere la gelatina con lo zucchero e il succo di limone dopo averla ammollata in acqua fredda e strizzata. Aggiungerla al formaggio. Montare le chiare a neve ferma e unirle al composto mescolando delicatamente. Tagliare le fette di panettone con i coppapasta che si desiderano utilizzare per il dolce e tostarle da ambo i lati, metterle sul fondo dei tagliapasta e stendervi sopra la crema di formaggio, lasciando libero almeno mezzo centimetro dal bordo superiore. Porre in frigo a rassodare per un paio d'ore. Scaldare la confettura e versarla sui dolci, colmando il vuoto lasciato in precedenza. Riporre di nuovo in frigo e sformare sui piatti di portata al momento di servire. Volendo si può sformare il dolce senza la confettura aggiungendola calda all'ultimo momento.

2011-02-09

Una cena per due?

Perché no? Il periodo è quello giusto San Valentino è alle porte. Voglio lasciarvi allora qualche piccolo suggerimento per preparare una cena  indimenticabile dedicata al vostro lui o alla vostra lei. Ovviamente quel che si mette nei piatti è di estrema importanza ma anche l'atmosfera e quindi la mise en place hanno la loro estrema importanza nelle occasioni speciali. Con una tavola romantica come quella della foto, che ho apparecchiato con il servizio in Fine Bone China della linea La vie en rose di Wald, farete certamente la vostra adeguata figura, ricordandovi magari di aggiungere qualche candela qua e là. Per i piatti, attingendo al mio archivio, ho preparato un menù tipo che ritengo azzeccato per una cena a due.
Ecco quindi a voi il mio Menù per due composto come di consuento da quattro portate.
Antipasto: Involtini alla francesina croccanti e golosi involtini di pasta fillo ripieni di salsa di noci, speck e gorgonzola
Primo piatto: Ravioli di zafferano alla norma rivisitata un primo ricercato dai sapori contrastanti
Secondo: Carpaccio di Fassone Piemontese scottato con porcini e grana, in cui si possono sostituire i funghi con dei carciofi appena saltati in padella con aglio o cipolla a scelta
Dessert: Coppa Irish Coffee non il solito tiramisù ma un dolce al cucchiaio giustamente alcolico per adulti appunto
Se poi per il dessert avete ancora qualche dubbio tornate a trovarmi prima del 14, sto creando qualcosa di nuovo.

Una cena per due?

Perché no? Il periodo è quello giusto San Valentino è alle porte. Voglio lasciarvi allora qualche piccolo suggerimento per preparare una cena  indimenticabile dedicata al vostro lui o alla vostra lei. Ovviamente quel che si mette nei piatti è di estrema importanza ma anche l'atmosfera e quindi la mise en place hanno la loro estrema importanza nelle occasioni speciali. Con una tavola romantica come quella della foto, che ho apparecchiato con il servizio in Fine Bone China della linea La vie en rose di Wald, farete certamente la vostra adeguata figura, ricordandovi magari di aggiungere qualche candela qua e là. Per i piatti, attingendo al mio archivio, ho preparato un menù tipo che ritengo azzeccato per una cena a due.
Ecco quindi a voi il mio Menù per due composto come di consuento da quattro portate.
Antipasto: Involtini alla francesina croccanti e golosi involtini di pasta fillo ripieni di salsa di noci, speck e gorgonzola
Primo piatto: Ravioli di zafferano alla norma rivisitata un primo ricercato dai sapori contrastanti
Secondo: Carpaccio di Fassone Piemontese scottato con porcini e grana, in cui si possono sostituire i funghi con dei carciofi appena saltati in padella con aglio o cipolla a scelta
Dessert: Coppa Irish Coffee non il solito tiramisù ma un dolce al cucchiaio giustamente alcolico per adulti appunto
Se poi per il dessert avete ancora qualche dubbio tornate a trovarmi prima del 14, sto creando qualcosa di nuovo.

2011-02-07

Arrosto di maiale in salsa di tartufo con patate e funghi

Nel mio blog si parla di cucina e di tutto ciò che vi gravita intorno, non di certo di politica e non preoccupatevi nemmeno stavolta farò politica ma, credetemi, non potevo non rispondere alla simpatica chiamata di Norma e così eccomi qui appena dopo la data stabilita (per fortuna vi è stata proroga all'iniziativa) a postare la mia ricetta a base di maiale perché, seppur io normalmente mi astenga dal dare giudizi su materie  di cui non mi occupo, a volte è veramente difficile "far finta di niente".
Un semplice arrosto di filetto di maiale il cui fondo di cottura ho arricchito con un'ottima Salsa bianca al tartufo Savini di bottega Esperya.
Ingredienti per 4 persone:
500 g di filetto di maiale
2 foglie d'alloro
1 bacca di pimento (o un chido di garofano e qualche grano di pepe)
1 bicchiere di vino rosso
olio extravergine d'oliva
1 carota
1 costa di sedano
½ cipolla
sale e pepe
1 barattolino di salsa bianca tonnata
1 spiccchio d'aglio
2 grosse patate
1 manciata di funghi a piacere
Tagliare sedano, carota e cipolla a pezzi e porle in una pentola con 3 cucchiai d'olio, una foglia d'alloro, la bacca di pimento appena schiacciata, aggiungere la carne e rosolarla, sfumare con il vino, salare e lasciar cuocere per ¾ d'ora bagnando con poca acqua calda. Tolta la carne dal fondo, lasciarla raffreddare e tagliarla a fette, raccogliere il fondo, passarlo attraverso un colino ed amalgamarlo alla salsa al tartufo.
Sbollentare per 10-15 minuti le patate poi pelarle e tagliarle a tocchetti, metterle in teglia con un fondo d'olio, l'aglio, l'alloro e i funghi affettati. Rosolare in forno a 200° mescolando e aggiungendo sale e pepe solo verso la fine. Servire la carne affettata con il fondo tartufato ben caldo e il contorno di patate e funghi.

Arrosto di maiale in salsa di tartufo con patate e funghi

Nel mio blog si parla di cucina e di tutto ciò che vi gravita intorno, non di certo di politica e non preoccupatevi nemmeno stavolta farò politica ma, credetemi, non potevo non rispondere alla simpatica chiamata di Norma e così eccomi qui appena dopo la data stabilita (per fortuna vi è stata proroga all'iniziativa) a postare la mia ricetta a base di maiale perché, seppur io normalmente mi astenga dal dare giudizi su materie  di cui non mi occupo, a volte è veramente difficile "far finta di niente".
Un semplice arrosto di filetto di maiale il cui fondo di cottura ho arricchito con un'ottima Salsa bianca al tartufo Savini di bottega Esperya.
Ingredienti per 4 persone:
500 g di filetto di maiale
2 foglie d'alloro
1 bacca di pimento (o un chido di garofano e qualche grano di pepe)
1 bicchiere di vino rosso
olio extravergine d'oliva
1 carota
1 costa di sedano
½ cipolla
sale e pepe
1 barattolino di salsa bianca tonnata
1 spiccchio d'aglio
2 grosse patate
1 manciata di funghi a piacere
Tagliare sedano, carota e cipolla a pezzi e porle in una pentola con 3 cucchiai d'olio, una foglia d'alloro, la bacca di pimento appena schiacciata, aggiungere la carne e rosolarla, sfumare con il vino, salare e lasciar cuocere per ¾ d'ora bagnando con poca acqua calda. Tolta la carne dal fondo, lasciarla raffreddare e tagliarla a fette, raccogliere il fondo, passarlo attraverso un colino ed amalgamarlo alla salsa al tartufo.
Sbollentare per 10-15 minuti le patate poi pelarle e tagliarle a tocchetti, metterle in teglia con un fondo d'olio, l'aglio, l'alloro e i funghi affettati. Rosolare in forno a 200° mescolando e aggiungendo sale e pepe solo verso la fine. Servire la carne affettata con il fondo tartufato ben caldo e il contorno di patate e funghi.

2011-02-03

Gelato alla crema con macedonia alla malvasia

Il gelato con il freddo a me piace ancor più, solo che ne diventa un po' più difficile l'approvviggionamento, se non altro qui da me che gelaterie ben fornite anche in inverno se ne trovano pochissime. A volte allora diventa più semplice prepararselo in casa (senza gelatiera sigh!) dando ogni tanto una bella mescolata alla bastardella che se ne sta in freezer. Una volta preparato il buono e classico gelato alla crema non resta che arricchirlo a piacere secondo lo sfizio del momento. Stavolta mi sono affidata alla Macedonia della linea Bio Noberasco un mix di prugne, fichi, albicocche, mele e cranberry che ho "rinvenuto" in una miscela di Malvasia dolce rosso e zucchero.
A voi la ricetta
Ingredienti per 4 coppe:
4 tuorli
130 g di zucchero
1/2 l di latte
1 cucchiaino di estratto di vaniglia
100 g di Macedonia di frutta morbida disidratata
4 cucchiai di vino rosso dolce Malvasia
2 cucchiai di zucchero
Montare i tuorli con lo zucchero fino ad ottenere un composto spumoso, unire il latte intiepidito e la vaniglia. Porre sul fuoco a bagnomaria e mescolare fino quasi al bollore. Il composto sarà pronto quando risulterà spesso e denso e velerà il cucchiaio. Trasferire la crema in freezer, dopo circa mezz'ora mescolare con una frusta, poi mescolare ogni 15 minuti, finché avrà preso la consistenza del gelato (3-4 ore). Mentre il gelato riposa tagliare a pezzi la macedonia e porla in un pentolino con il vino, altrettanta acqua e lo zucchero, far assorbire il liquido e tenere da parte la macedonia fino al momento di servire il gelato.

*La coppa da gelato, il piatto da frutta in Kergrès® dipinto a mano sottosmalto e la tovaglietta americana appartengono alla collezione Opera Prima di Wald

Gelato alla crema con macedonia alla malvasia

Il gelato con il freddo a me piace ancor più, solo che ne diventa un po' più difficile l'approvviggionamento, se non altro qui da me che gelaterie ben fornite anche in inverno se ne trovano pochissime. A volte allora diventa più semplice prepararselo in casa (senza gelatiera sigh!) dando ogni tanto una bella mescolata alla bastardella che se ne sta in freezer. Una volta preparato il buono e classico gelato alla crema non resta che arricchirlo a piacere secondo lo sfizio del momento. Stavolta mi sono affidata alla Macedonia della linea Bio Noberasco un mix di prugne, fichi, albicocche, mele e cranberry che ho "rinvenuto" in una miscela di Malvasia dolce rosso e zucchero.
A voi la ricetta
Ingredienti per 4 coppe:
4 tuorli
130 g di zucchero
1/2 l di latte
1 cucchiaino di estratto di vaniglia
100 g di Macedonia di frutta morbida disidratata
4 cucchiai di vino rosso dolce Malvasia
2 cucchiai di zucchero
Montare i tuorli con lo zucchero fino ad ottenere un composto spumoso, unire il latte intiepidito e la vaniglia. Porre sul fuoco a bagnomaria e mescolare fino quasi al bollore. Il composto sarà pronto quando risulterà spesso e denso e velerà il cucchiaio. Trasferire la crema in freezer, dopo circa mezz'ora mescolare con una frusta, poi mescolare ogni 15 minuti, finché avrà preso la consistenza del gelato (3-4 ore). Mentre il gelato riposa tagliare a pezzi la macedonia e porla in un pentolino con il vino, altrettanta acqua e lo zucchero, far assorbire il liquido e tenere da parte la macedonia fino al momento di servire il gelato.

*La coppa da gelato, il piatto da frutta in Kergrès® dipinto a mano sottosmalto e la tovaglietta americana appartengono alla collezione Opera Prima di Wald

2011-01-31

Barchette di patate alla mortadella

Una ricetta golosa, facile e veloce da realizzare che di tempo so che ce n'è poco per tutti? Eccovela qua pronta per la cena di stasera.
Semplici barchette di patate farcite con un mix di mortadella Felsineo e scamorza, da gratinare in forno.
Con una bella insalata costituiscono un buon piatto unico, se poi volete usare patate piccole saranno ideali da servire come antipasto.
Ingredienti per 4 persone:
4 patate medio-grandi
200 g di mortadella
200 g di scamorza
grana grattugiato
pangrattato
olio extravergine d'oliva
Lessate le patate per 10-15 minuti, non devono cuocersi completamente. Pelatele e dividetele in due metà. Con uno scavino asportate la parte interna e tenetela da parte. Tritate con un tritacarne la mortalella con la provola e l'interno delle patate e suddividete il composto nelle barchette di patate. Completate con un po' di pangrattato e di formaggio grana e infornate, dopo aver irrorato con un filo d'olio, a 200° finché le barchette risulteranno ben dorate. Servite calde.

*Il piatto piano in  Fine Bone China appartiene alla linea La vie en rose di Wald